CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 ottobre 2015
522.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 15 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 9.05.

Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo.
C. 3272 Governo, approvato dal Senato e abb.
(Parere alle Commissioni riunite VII e IX).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Roberto MORASSUT, relatore, comunica che la Commissione è chiamata ad esaminare, nella seduta odierna, il nuovo testo del disegno di legge recante la riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo (C. 3272 Governo e abbinate), come modificato dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente presso le Commissioni riunite VII (Cultura) e IX (Trasporti). Rileva preliminarmente che il provvedimento, già approvato dal Senato, composto da 5 articoli, reca la riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo, limitandosi, peraltro, agli aspetti di direzione e gestione del servizio pubblico radiotelevisivo (la cosiddetta governance della RAI). L'intero sistema radiotelevisivo resta pertanto disciplinato dal decreto legislativo n. 177 del 2005, emanato sulla base della «legge Gasparri» (legge n. 112 del 2004). Fa presente che l'articolo 1 reca modifiche all'articolo 45 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, relative al contratto nazionale di servizio. L'articolo 2 reca modifiche all'articolo 49 del citato testo unico, con riferimento alla disciplina della governance della RAI. L'articolo 3 reca norme relative all'attività gestionale della RAI, in Pag. 131particolare aggiungendo al suddetto testo unico disposizioni in merito alla responsabilità dei componenti degli organi delle società partecipate. L'articolo 4 prevede l'abrogazione di alcune disposizioni normative e la delega al Governo per il riassetto normativo. Infine, l'articolo 5 reca le disposizioni transitorie.
  Si sofferma, quindi, sulle disposizioni di stretto interesse della Commissione, rinviando per una disamina più dettagliata dei contenuti del provvedimento alla documentazione predisposta dagli uffici. Di stretto interesse della Commissione risulta l'articolo 2, comma 10, che, nell'individuare le competenze dell'amministratore delegato, prevede, alla lettera g), che egli sottoponga all'approvazione del consiglio di amministrazione, oltre al Piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale, la pubblicazione sul sito internet della società, tra l'altro, dei criteri e delle procedure per le assegnazioni dei contratti di cui all'articolo 49-ter, del testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, introdotto dall'articolo 3 del provvedimento in esame. Il citato articolo 49-ter prevede una nuova disciplina sui contratti conclusi dalla RAI. In particolare, il comma 1, per un verso, riproduce sostanzialmente la disciplina contenuta nell'articolo 19, comma 1, lettera b), del codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (decreto legislativo n. 163 del 2006), che prevede l'esclusione dalla applicazione della normativa contenuta nel medesimo codice per i contratti aventi per oggetto l'acquisto, lo sviluppo, la produzione, la coproduzione di programmi radiotelevisivi e le relative acquisizioni di tempo di trasmissione, riferendola espressamente ai contratti conclusi dalla RAI. A seguito delle modifiche introdotte dal Senato, la suddetta esclusione è stata estesa anche ai contratti conclusi dalla RAI riguardanti la commercializzazione di programmi radiotelevisivi. Nel corso dell'esame in sede referente è stato poi specificato, in ordine ai contratti di commercializzazione di programmi radiotelevisivi, che l'esclusione riguarda i contratti di commercializzazione, distribuzione e promozione di programmi radiotelevisivi e di opere audiovisive, oltre ad essere stata inserita la previsione che estende l'applicazione della esclusione della normativa contenuta nel codice dei lavori pubblici anche i contratti conclusi dalle società interamente partecipate dalla RAI spa. Il comma 2 del citato articolo 49-ter è volto ad introdurre una deroga finalizzata ad escludere, per i contratti conclusi dalla RAI e dalle società interamente partecipate dalla medesima, aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, gli obblighi procedurali previsti per tali tipologie di contratti dal decreto legislativo n. 163 del 2006. La disposizione sembra essere riferita a tutti i contratti conclusi dalla RAI, sia quelli esclusi dall'ambito di applicazione del codice, sia quelli non esclusi. A tale riguardo, segnala l'opportunità di esplicitare la portata della deroga, considerato che sembra essere riferita a tutti i contratti conclusi dalla RAI di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, sia a quelli esclusi dall'ambito di applicazione del Codice, sia a quelli non esclusi. Inoltre, per quanto riguarda gli appalti non esclusi dal Codice, segnala l'opportunità di verificare gli effetti dell'esclusione dagli obblighi procedurali del Codice medesimo, tenuto conto che anche per i contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria le amministrazioni aggiudicatrici sono tenute al rispetto di talune regole volte ad assicurare, tra l'altro, l'osservanza delle norme e dei principi dei trattati istitutivi dell'Unione europea. Infine, il comma 3 del nuovo articolo 49-ter stabilisce che gli stessi contratti non sono soggetti agli obblighi procedurali previsti dall'articolo 27, comma 1, secondo periodo, del Codice dei contratti, relativi all'obbligo di invito ad almeno cinque concorrenti.
  Si riserva, quindi, di presentare una proposta di parere sul disegno di legge in esame all'esito dei rilievi e delle osservazioni che dovessero eventualmente emergere nel corso del dibattito.

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  Claudia MANNINO (M5S), esprime perplessità sull'esclusione, prevista dal comma 2 dell'articolo 49-ter, introdotto dall'articolo 3 del provvedimento in esame, per i contratti conclusi dalla RAI e dalle società interamente partecipate dalla medesima, aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, degli obblighi procedurali previsti per tali tipologie di contratti dal codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Auspica, pertanto, che, nel parere reso dalla Commissione, si prevedano condizioni volte ad eliminare tale differenziazione.

  Enrico BORGHI (PD), nel ringraziare il relatore per la relazione svolta, sottolinea come il provvedimento sia finalizzato alla trasformazione della società concessionaria in una media company, ovvero in una società che produce contenuti con diverse caratteristiche e finalità di condivisione di fruizione da parte dei cittadini. Evidenziata poi la particolare natura giuridica della RAI, soggetto che opera in regime di concessione pubblica, partecipato dal Ministero dell'economia e delle finanze, fa presente l'opportunità di sottolineare nella proposta di parere la necessità di assicurare un adeguato livello di trasparenza, uniformità ed efficacia, in linea con le norme e i principi previsti nei Trattati istitutivi dell'Unione europea. Infine, auspica che nel parere si evidenzi poi la necessità di rafforzare nel piano editoriale la programmazione legata ai temi ambientali e al territorio, di cui si registra una notevole diminuzione, come avvenuto recentemente presso il Centro produzione RAI di Torino.

  Raffaella MARIANI (PD) condivide le considerazioni espresse dai colleghi testé intervenuti, sottolineando la necessità di adeguare la disciplina dei contratti conclusi dalla RAI alle disposizioni di cui al disegno di legge delega al Governo per l'attuazione delle direttive europee in materia di aggiudicazione dei contratti di concessione e degli appalti pubblici, attualmente all'esame dell'Assemblea.

  Enrico BORGHI (PD), nel richiamare l'attenzione sulla procedura, definita dall'articolo 1, comma 1, lettere b) e h), relativa alla definizione del contratto nazionale di servizio, stipulato previa delibera del Consiglio dei ministri, che stabilisce altresì gli indirizzi per l'emanazione delle linee guida sul contenuto degli ulteriori obblighi del servizio pubblico, auspica una riflessione in ordine alla modifica introdotta al Senato per il rinnovo dei contratti di servizio, la quale è stata inquadrata nell'ambito della concessione che riconosce alla RAI il ruolo di gestore del servizio pubblico radiotelevisivo nazionale. A tale proposito fa notare come tale modifica lasci sottendere l'intenzione di affidare alla RAI la concessione a tempo indeterminato.

  Serena PELLEGRINO (SEL), nel condividere le considerazioni testé svolte dai colleghi, in particolare in merito alla natura giuridica della RAI, auspica che nella proposta di parere si evidenzi la necessità di arginare il declino ambientale ormai dilagante.

  Roberto MORASSUT, relatore, fa presente che, nella predisposizione della proposta di parere, terrà conto dei rilievi abbastanza unanimi emersi nel dibattito testé svolto.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.25.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 15 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 13.35.

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Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo.
C. 3272 Governo, approvato dal Senato e abb.
(Parere alle Commissioni riunite VII e IX).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto rinviato nella seduta antimeridiana.

  Ermete REALACCI, presidente, attesta la presenza dei deputati Ginoble e Castiello ai lavori della seduta odierna.

  Roberto MORASSUT, relatore, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 1), che tiene conto dei rilievi emersi nel dibattito svolto nella seduta antimeridiana.

  Claudia MANNINO (M5S) presenta e illustra, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa presentata dal suo gruppo (vedi allegato 2).

  Serena PELLEGRINO (SEL) presenta e illustra, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa presentata dal suo gruppo (vedi allegato 3).

  Ermete REALACCI, presidente, evidenzia che le condizioni inserite nella proposta di parere presentata dal relatore evidenziano in maniera adeguata e puntuale le problematiche emerse nel corso della seduta antimeridiana. Avverte, pertanto, che sarà posta in votazione la proposta di parere favorevole con condizioni presentata dal relatore e che, in caso di sua approvazione, risulteranno precluse le proposte di parere alternative presentate dai gruppi M5S e SEL.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni formulata dal relatore, risultando pertanto precluse le proposte di parere alternative presentate dai gruppi M5S e SEL.

  La seduta termina alle 13.50.

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