CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 ottobre 2015
522.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 15 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il Sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 13.20.

Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.
C. 1138 d'iniziativa popolare, C. 1039 Gadda, C. 1189 Garavini, C. 2580 Vecchio, C. 2786 Bindi, C. 2737 Bindi e C. 2956 Formisano.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 14 ottobre 2015.

  Vittorio FERRARESI (M5S) chiede che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche attraverso l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Donatella FERRANTI, presidente, in assenza di obiezioni, ne dispone l'attivazione. Fa, inoltre, presente che è pervenuta una lettera dei deputati del Gruppo Movimento Cinque Stelle della Commissione giustizia, nella quale si lamenta il fatto che l'aggiornamento della convocazione della stessa Commissione per la giornata odierna, con l'inserimento all'ordine del giorno del provvedimento in discussione, ha avuto luogo esclusivamente tramite l'invio di e-mail e sms nel tardo pomeriggio di ieri, senza che di ciò venisse investito l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi. Al riguardo, precisa che l'aggiornamento della convocazione della Commissione, che si è reso necessario in conseguenza dell'andamento dei lavori dell'Assemblea, non richiede, come da prassi consolidata, la previa convocazione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, tanto più che del provvedimento in titolo è prevista la calendarizzazione per l'Aula in tempi brevi, verosimilmente per la prima settimana di novembre. Avverte, infine, che l'onorevole Bindi ha ritirato tutte le proposte emendative a sua Pag. 55firma, riferite agli articoli 18 e seguenti del provvedimento in esame, sulle quali il relatore non ha espresso parere favorevole.

  Giulia SARTI (M5S), nello stigmatizzare fortemente le modalità di organizzazione e svolgimento dei lavori, sottolinea come l'ordine del giorno Della Commissione dovrebbe essere, conformemente al Regolamento, concordato ed eventualmente modificato solo nell'ambito dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi. Evidenzia, in particolare, come il non concordato aggiornamento della convocazione della Commissione per la giornata odierna, nella quale sono previste votazioni, abbia determinato serie difficoltà ai parlamentari del suo Gruppo, che avevano già assunto altri impegni istituzionali.

  Franco VAZIO (PD) dichiara di non comprendere l'atteggiamento dei colleghi del Movimento Cinque Stelle che, a suo avviso, denota chiare, ma incomprensibili, finalità ostruzionistiche.

  Riccardo NUTI (M5S), nell'associarsi alle considerazioni della collega Sarti, sottolinea che gli impegni istituzionali cui la stessa collega Sarti ha fatto testé riferimento sono quelli relativi alla convocazione del Comitato Infiltrazioni mafiose nelle istituzioni territoriali e negli enti locali, costituito all'interno della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Ritenendo, quindi, del tutto infondate le asserzioni del collega Vazio, rileva come sarebbe stato necessario convocare l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, prima di procedere all'aggiornamento della convocazione della seduta odierna. Per tali ragioni, osserva che il seguito dell'esame del provvedimento in titolo avrebbe dovuto essere rinviato alla prossima settimana, onde consentire alle opposizioni di valutare nel merito i contenuti delle proposte emendative presentate.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) rammenta al collega Vazio che, proprio di recente, è stato rinviata la discussione in Assemblea della proposta di legge sulla continuità affettiva dei minori in affido (A.C. 2957), a causa di un impegno del relatore Verini. Sulla questione preannuncia, quindi, l'invio di una lettera alla Presidente della Camera.

  Donatella FERRANTI, presidente, ribadisce che l'aggiornamento della convocazione della Commissione si è reso necessario in conseguenza dell'andamento dei lavori dell'Aula e che il provvedimento in esame sarà posto all'ordine del giorno dell'Assemblea per la prima settimana di novembre. Rammenta, infine, come le proposte emendative riferite al testo unificato in discussione siano state pubblicate già da diversi mesi e come, quindi, tutti i componenti della Commissione siano stati posti nelle condizioni di effettuarne un'adeguata e approfondita valutazione. Avverte, quindi, che la Commissione procederà, ora, all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 18.

  Giulia SARTI (M5S), intervenendo sull'emendamento Bindi 18.1, chiede le ragioni per le quali non si sia proceduto al suo accantonamento.

  Davide MATTIELLO (PD), relatore, rammenta che nella precedente seduta si è convenuto in ordine alla necessità di accantonare le sole proposte emendamentive riferite agli articoli da 7 a 11 del provvedimento, alcune delle quali presentano problemi di copertura finanziaria. Con riferimento all'emendamento Bindi 18.1, precisa che lo stesso è volto a sopprimere l'articolo 18 del testo unificato, relativo ai fondi destinati a consentire l'utilizzabilità dei beni e il soddisfacimento dei creditori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Bindi 18.1 e 19.1 (vedi allegato).

  Riccardo NUTI (M5S) chiede chiarimenti in ordine alle finalità del subemendamento del relatore 0.19.2.500.

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  Davide MATTIELLO (PD), relatore, rileva che la proposta subemendativa a sua firma ha lo scopo di rendere più stringente e rigoroso l'onere probatorio a carico del creditore, che dovrà dimostrare la buona fede e l'inconsapevole affidamento.

  Giulia SARTI (M5S) fa notare che l'articolo aggiuntivo Bindi 19.2, cui si riferisce il subemendamento del relatore 0.19.2.500, sostituisce integralmente l'articolo 52 del decreto legislativo n. 159 del 2011. Rileva, quindi, che l'emendamento Bindi 19.1, testé approvato, nel sopprimere le lettere b), c), d), ed e) dell'articolo 19 del predetto testo unificato, ne ha mantenuto la sola lettera a), sempre riferita al richiamato articolo 52.

  Donatella FERRANTI, presidente, precisa che non vi è alcuna incompatibilità tra le disposizioni introdotte dall'articolo aggiuntivo Bindi 19.2 e quelle di cui all'articolo 19 del testo unificato, come modificato dall'emendamento Bindi 19.1, tra le quali si potrà procedere, pertanto, ad un coordinamento meramente formale.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva i subemendamenti del relatore 0.19.2.500 e 0.19.2.1; quindi, approva l'emendamento Bindi 19.2, come modificato dai subemendamenti testé approvati, nonché l'emendamento Bindi 20.1 (vedi allegato).

  Giulia SARTI (M5S) stigmatizza che le opposizioni non sono state, di fatto, poste nelle condizioni di proporre modifiche ad un testo estremamente complesso e delicato come quello in discussione, testo nel quale sono confluiti numerosi e corposi emendamenti a firma della deputata Bindi, che riproducono i contenuti della proposta di legge C. 2737, presentata dalla medesima deputata. In proposito, rammenta, infatti, che tali emendamenti modificano parti consistenti del decreto legislativo n. 159 del 2011 e che gli stessi, di notevole portata e complessità, non sono tuttavia subemendabili, poiché a firma di un deputato non relatore. Fa rilevare, quindi, come gli emendamenti presentati dai Gruppi di opposizione sull'attuale testo base risultano del tutto vanificati in seguito all'approvazione degli emendamenti dell'onorevole Bindi, i quali, a loro volta, sono stati, in alcuni casi, riformulati o subemendati dal relatore. Alla luce di tali considerazioni, ritiene, quindi, che le modifiche che potranno comunque essere apportate al provvedimento in Assemblea si baseranno su di un testo già ampiamente elaborato e articolato nell'ambito di un dialogo esclusivo tra il relatore, la maggioranza e la Presidenza di Commissione, potendo le opposizioni limitarsi soltanto a formulare, in sede referente, mere osservazioni.

  Donatella FERRANTI, presidente, in replica alla deputata Giulia Sarti ritiene opportuno fare alcune precisazioni in ordine all'esame delle proposte di legge C. 1138 ed abbinate, sottolineando come non siano mai state violate le prerogative dei gruppi di opposizione.
  Ricorda che la Commissione l'8 ottobre ha adottato un testo unificato delle proposte di legge C. 1138 ed abbinate, fissando al 27 febbraio 2015 il termine per la presentazione degli emendamenti. Il 17 marzo, a seguito di deliberazione della Commissione, è stata abbinata la proposta di legge C. 2737 presentata dall'onorevole Bindi, quale Presidente della Commissione Antimafia. Trattandosi di un testo estremamente complesso ho ritenuto opportuno fissare un nuovo termine per la presentazione degli emendamenti, per consentire la presentazione di emendamenti che potessero tenere conto anche della nuova proposta di legge abbinata. Inoltre, proprio alla luce del nuovo termine per la presentazione di emendamenti, il 4 aprile 2015 si è svolto un ciclo di audizioni particolarmente qualificate aventi ad oggetto la proposta presentata dalla Presidente Bindi. Dopo una serie di proroghe su richieste dei gruppi di opposizione è stato fissato al 30 aprile il termine per la presentazione di nuovi emendamenti.Pag. 57
  L'esame degli emendamenti è stato avviato il 24 settembre scorso con l'espressione del parere da parte del relatore. La fase dell'espressione del parere del relatore si è conclusa il 7 ottobre scorso, in quanto la complessità delle proposte emendativa era tale da richiedere un approfondito studio su ciascun emendamento. Per agevolare tutti i componenti della Commissione e, quindi, anche i deputati dell'opposizione, è stato predisposto un testo a fronte della normativa vigente con le modifiche che ad essa verrebbero apportate qualora dovessero essere approvati gli emendamenti sui quali il relatore ha espresso parere favorevole. In tale maniera viene assicurata la piena consapevolezza di tutti componenti della Commissione circa la portata degli emendamenti che potrebbero essere approvati.
  La circostanza che gli emendamenti presentati dalla Presidente Bindi siano estremamente complessi, comprendendo anche una pluralità di modifiche a diversi articoli del codice antimafia, dipende dalla complessità del testo presentato dalla stessa Presidente Bindi e dal fatto che questo sia stato abbinato successivamente all'adozione del testo unificato, essendo stato presentato dopo tale adozione. Quest'ultima circostanza ha comportato la presentazione di emendamenti da parte della Presidente Bindi volti ad introdurre nel testo unificato disposizioni identiche a quelle contenute nella sua proposta di legge. Emendamenti del medesimo tenore sarebbero potuti essere presentati anche da altri deputati sulla base sia della proposta C. 2737 sia delle audizioni svolte in riferimento a tale proposte. Da queste audizioni si sarebbe potuto prendere spunto per presentare emendamenti sulle questioni oggetto della predetta proposta e, quindi, degli emendamenti presentati dalla Presidente Bindi. Tali emendamenti sarebbero stati presi in considerazione dal relatore alla stregua degli emendamenti Bindi, come dimostrano i pareri espressi dal medesimo, il quale ha espresso sia pareri favorevoli che contrari sugli emendamenti a firma Bindi, come sugli emendamenti presentati da altri deputati.

  Riccardo NUTI (M5S), nel condividere le considerazioni della collega Sarti, richiama l'attenzione sul fatto che l'emendamento Bindi 21.1 risulta di estrema complessità, modificando ben undici articoli del decreto legislativo n. 159 del 2011. Stigmatizza, quindi, che alle opposizioni sia stata preclusa la possibilità di subemendare una proposta emendativa di tale portata.

  Donatella FERRANTI, presidente, nel replicare al collega Nuti, rileva che l'articolo 21 del testo unificato in discussione reca modifiche ai medesimi articoli del decreto legislativo n. 159 del 2011, sui quali insiste l'emendamento Bindi 21.1. Sottolinea quindi che gli emendamenti Bindi al testo unificato non introducono novità rispetto alle materie oggetto dello stesso testo unificato. Osserva, pertanto, che in relazione a tali articoli qualunque parlamentare è stato posto nelle condizioni di presentare proposte emendative e di dare il proprio contributo alla modifica del testo.

  Francesca BUSINAROLO (M5S), nel dissentire dalla presidente Ferranti, osserva come gli emendamenti presentati dai deputati del suo Gruppo sarebbero stati dichiarati inammissibili, ove riferiti alle disposizioni contenute negli emendamenti ed articoli aggiuntivi presentati dall'onorevole Bindi.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva i subemendamenti del relatore 0.21.1.100 e 0.21.1.500 (vedi allegato).

  Riccardo NUTI (M5S) ribadisce che i Gruppi di opposizione non hanno avuto la possibilità di proporre modifiche ad un emendamento, quale il Bindi 21.1, che è diretto a modificare numerosi articoli del decreto legislativo n. 159 del 2011.

  La Commissione approva l'emendamento Bindi 21.1, come modificato dai subemendamenti del relatore 0.21.1.100 e 0.21.1.500 (vedi allegato).

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  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento Bindi 21.1, gli identici emendamenti Berretta 21.7 e Pagano 21.15, nonché gli emendamenti Berretta 21.8, 21.9, 21.10, 21.11 e 21.12, non saranno posti in votazione.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) sottolinea che la preclusione degli emendamenti testé richiamati dalla presidente Ferranti dimostra, ancora una volta, il fatto che le proposte emendative presentate dall'onorevole Bindi hanno modificato in maniera radicale il testo unificato in discussione, precludendo la possibilità di porre in votazione quelle presentate dagli altri parlamentari, specie dei Gruppi di opposizione.

  Riccardo NUTI (M5S) si associa alle considerazioni della collega Businarolo.

  Donatella FERRANTI, presidente, rammenta che quello seguito dalla Commissione è il normale iter di esame degli emendamenti, nell'ambito del quale, possono verificarsi, a seguito dell'approvazione di proposte emendative interamente sostitutive di alcuni articoli, casi di preclusione. Rammenta, peraltro, che il relatore non ha espresso parere favorevole su tutte le proposte emendative presentate dalla collega Bindi, su alcune delle quali ha espresso, invece, parere contrario. Rammenta, altresì, che lo stesso relatore ha espresso parere favorevole anche su diversi emendamenti presentati da deputati dei Gruppi parlamentari di opposizione.

  Giulia SARTI (M5S) ritira l'emendamento a sua firma 22.100, precisando che lo stesso è di contenuto analogo, ma non identico, a quello dell'emendamento Bindi 22.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva i subemendamenti del relatore 0.22.1.500 e 0.22.1.1 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Giulia SARTI (M5S) manifesta contrarietà in ordine all'introduzione, prevista dall'emendamento Bindi 22.1 del Comitato consultivo di indirizzo, quale organo dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ritenendo che, al pari dei tavoli provinciali permanenti di cui all'articolo 12 del provvedimento in discussione, ciò determini un inutile aggravio procedurale. Dichiara, inoltre, di non condividere la scelta di individuare la città di Reggio Calabria quale sede della predetta Agenzia, che, a suo avviso, avrebbe dovuto essere ubicata nella città di Roma. Rammenta, infatti, che l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, secondo quanto previsto dall'emendamento 22.1, è posta sotto il controllo della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Riccardo NUTI (M5S), nell'associarsi alle considerazioni della collega Sarti, ritiene che debbano almeno essere previste adeguate forme di pubblicità dei lavori degli organi dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

  Davide MATTIELLO, relatore, precisa che l'emendamento in discussione, nel novellare l'articolo 110 del decreto legislativo n. 159 del 2011, prevede che la predetta Agenzia abbia la sua sede principale in Roma e solo quella secondaria nella città di Reggio Calabria. Quanto, poi, al Comitato consultivo di indirizzo di cui al novellato articolo 111 del richiamato decreto legislativo, fa notare che per i componenti dello stesso non è prevista la corresponsione di alcuna indennità o gettone.

  La Commissione approva l'emendamento Bindi 22.1, come modificato dai subemendamenti del relatore 0.22.1.500 e 0.22.1.1 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Pag. 59Bindi 22.1, le restanti proposte emendative riferite all'articolo 22 non saranno poste in votazione. Nessuna altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.35.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/29/UE che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI.
Atto n. 204.

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