CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 ottobre 2015
516.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 80

SEDE REFERENTE

  Martedì 6 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario.
Testo unificato C. 259 Fucci, C. 262 Fucci, C. 1324 Calabrò, C. 1312 Grillo, C. 1581 Vargiu, C. 1902 Monchiero, C. 1769 Miotto, C. 2155 Formisano e C. 2988 D'Incecco.

(Seguito dell'esame e rinvio – Revoca dell'abbinamento della pdl C. 2988).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 settembre 2015.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che mercoledì 30 settembre, alle ore 12, è scaduto il termine per la presentazione Pag. 81degli emendamenti al testo unificato delle proposte di legge in materia di responsabilità professionale del personale sanitario. Al riguardo, fa presente che sono state presentate 220 proposte emendative (vedi allegato 1).
  Nessuno chiedendo di intervenire per l'illustrazione del complesso degli emendamenti, avverte che la Commissione procederà all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1. Dà quindi la parola al relatore, deputato Gelli, e al rappresentante del Governo per l'espressione dei rispettivi pareri.

  Federico GELLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Monchiero 1.28 e Miotto 1.32, a condizione che siano riformulati nel senso di aggiungere, alle fine del comma 1 dell'articolo 1, la previsione per cui la sicurezza delle cure costituisce materia di insegnamento nel percorso di formazione degli operatori sanitari.
  Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Schullian 1.24, a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere, alla fine del comma 2 dell'articolo 1, le parole: «e l'utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche e organizzative», e sull'emendamento Lenzi 1.35, a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere, come conseguenza della soppressione dei commi 3, 4 e 5 dell'articolo 1, la modifica la rubrica dell'articolo stesso.
  Invita altresì al ritiro i presentatori di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 1, segnalando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario.
  In termini generali, fa presente di aver seguito, nella formulazione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1, un criterio di base, che consiste nel non affrontare in questa sede il tema della definizione dell'atto sanitario, che a suo avviso merita una trattazione specifica, nell'ambito di un altro provvedimento, datane la complessità.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Vittoria D'INCECCO, alla luce della posizione espressa dal relatore, richiede la revoca dell'abbinamento della proposta di legge a sua prima firma C. 2988, volta, essenzialmente, a definire l'atto medico, condividendo l'opportunità di affrontare in altra sede tale tema.

  La Commissione concorda.

  Andrea CECCONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.19, interamente sostitutivo dell'articolo 1, evidenziando in proposito che, eliminando la definizione di atto sanitario dal provvedimento in esame, esso finisce per perdere di incisività in quanto il concetto di «sicurezza delle cure» appare troppo generico e, quindi, si corre il rischio di incertezze interpretative, anche in sede giudiziaria. Sottolinea che l'emendamento in discussione reca, al comma 3, una definizione di atto sanitario ancora più puntuale di quella contenuta nel testo unificato in esame, della quale peraltro si propone la soppressione.
  Rileva, inoltre, che una non corretta impostazione delle disposizioni che contengono le definizioni incide negativamente anche sugli articoli successivi.

  Federico GELLI (PD), relatore, ribadisce il proprio convincimento circa l'opportunità di limitare l'oggetto del provvedimento al tema del rischio professionale, senza nulla togliere all'incisività delle norme proposte, ragione per cui ritiene più opportuno rinviare ad altra sede il complesso dibattito sulle questioni affrontate nei commi di cui si propone la soppressione.

  Paola BINETTI (AP), senza entrare nel merito della questione dell'impostazione complessiva del provvedimento, valuta comunque negativamente la previsione, recata dal comma 3 dell'emendamento 1.19, di includere negli atti sanitari tutte le Pag. 82attività, incluse quelle svolte da personale a qualsiasi titolo operante, sottolineando che in tal modo potrebbero esse ricomprese operazioni del tutto estranee quali, ad esempio, le pulizie o la somministrazione dei pasti.

  La Commissione respinge l'emendamento Cecconi 1.19.

  Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento a sua prima firma 01.01.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che, ove venisse accettata dai presentatori la proposta di riformulazione avanzata dal relatore, gli emendamenti Monchiero 1.28 e Miotto 1.32, che diventerebbero identici, andrebbero votati dopo l'emendamento Schullian 1.2.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI) accetta la riformulazione del proprio emendamento 1.28, proposta dal relatore.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.32, proposta dal relatore.

  Andrea CECCONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.14, insistendo sull'opportunità di definire con precisione il concetto di atto sanitario e di riconoscerne la natura di atto coinvolgente un insieme di operatori che agiscono a titolo diverso, evidenziando che il successivo articolo 8 prevede l'obbligo di assicurazione per danni cagionati dal personale a qualunque titolo operante presso le aziende, le strutture e gli enti che rendono prestazioni sanitarie.

  Donata LENZI (PD), nel condividere in parte le considerazioni svolte dal deputato Cecconi sul fatto che l'atto sanitario comporta frequentemente un lavoro d’equipe che coinvolge diverse figure professionali, e ricordando che tale tema è stato di conseguenza preso in considerazione anche nel testo unificato in discussione, sottolinea di ritenere preferibile affrontare tale aspetto nell'ambito della responsabilità complessiva delle strutture che operano in ambito sanitario con una particolare attenzione alla dimensione organizzativa.

  La Commissione respinge l'emendamento Cecconi 1.14.

  Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.2.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) chiede chiarimenti in ordine alla identica riformulazione degli emendamenti Monchiero 1.28 e Miotto 1.32. Ritenendo necessaria una precisazione circa il fatto che l'insegnamento della sicurezza delle cure abbia un contenuto ben definito, richiama quanto disposto dal successivo articolo 2. Rileva, al riguardo, l'opportunità di prevedere un concetto ampio di sicurezza che investa i profili sanitari, organizzativi e giuridici.

  Paola BINETTI (AP) nel condividere la piena opportunità dell'attenzione al tema della sicurezza nel processo formativo del personale sanitario, sottolinea che tale aspetto non costituisce una novità ma è già pienamente ricompreso, e con una posizione centrale, negli attuali curricula. Manifesta quindi il timore che la riformulazione proposta possa in qualche modo screditare la formazione finora svolta.

  Mario MARAZZITI, presidente, in considerazione dell'imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea e tenuto conto degli altri punti all'ordine del giorno della seduta odierna della Commissione, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

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INTERROGAZIONI

  Martedì 6 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.40.

5-04246 Peluffo: Definizione delle competenze dell'assistente di studio odontoiatrico (ASO).

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario De Filippo.

5-04682 Silvia Giordano: Sui contratti stipulati con soggetti esterni dall'AIFA.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che, su richiesta del presentatore, e acquisita la disponibilità del rappresentante del Governo, lo svolgimento dell'interrogazione in titolo è rinviato ad altra seduta.

5-06285 Grillo: Iniziative per rendere operativa la Banca del sangue cordonale di Sciacca.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giulia GRILLO (M5S), replicando, fa presente di ritenere corretti i controlli effettuati dal Centro nazionale sangue (CNS) e dal Centro nazionale trapianti (CNT) ed auspica che analoga attività ispettiva sia svolta anche nei confronti di altre strutture. Rileva, peraltro, che, a seguito della presentazione dell'interrogazione in titolo, i predetti Centri hanno fatto richiesta di invio di materiale integrativo alla Banca del sangue cordonale di Sciacca.
  Ribadisce, quindi, l'obiettivo alla base dell'interrogazione in oggetto, volta a rendere utilizzabili le oltre duecento unità di sacche di sangue raccolte presso la Banca del sangue cordonale di Sciacca, che potrebbero salvare la vita a tanti malati di leucemia. Si riserva, pertanto, di proseguire l'interlocuzione con il Ministero della salute su questo punto, fino al momento in cui sarà completato l’iter burocratico, in modo da rendere effettivamente disponibili per il trapianto le predette unità di sangue cordonale.

  Mario MARAZZITI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.

  La seduta comincia alle 14.50.

Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Nuovo testo C. 3194 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), relatore, fa presente che il provvedimento reca una delega al Governo (articolo 1, comma 1, alinea) ad adottare, entro il 18 aprile 2016, un decreto legislativo per l'attuazione delle direttive Pag. 842014/23/UE, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, 2014/24/UE, sugli appalti pubblici, e 2014/25/UE, sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali
  Rileva che si dispone inoltre l'adozione, entro il 31 luglio 2016, di un decreto legislativo di riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. I decreti legislativi devono essere adottati nel rispetto dei principi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, che reca norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.
  Oltre al rispetto di tali principi, l'adozione dei decreti legislativi deve rispettare i numerosi principi e i criteri direttivi specifici elencati in una serie di lettere, previste dallo stesso comma 1.
  In relazione alle competenze della XII Commissione, segnala in primo luogo la lettera b-bis), introdotta nel corso dell'esame presso la Commissione di merito alla Camera, che include tra i criteri quello di assicurare, in linea con quanto previsto dallo standard europeo, l'accessibilità delle persone disabili nella scelta delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le specifiche tecniche, i criteri di aggiudicazione e le condizioni di esecuzione di un appalto.
  La lettera in esame sembra dare seguito alle raccomandazioni espresse nel terzo considerando della direttiva n. 24, ove si legge che «nell'applicare la presente direttiva si dovrebbe tener conto della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, soprattutto per quanto riguarda la scelta dei mezzi di comunicazione, le specifiche tecniche, i criteri di aggiudicazione e le condizioni di esecuzione di un appalto».
  L'accessibilità delle persone disabili viene contemplata in altre parti della premessa, nonché nell'articolato; in particolare, si richiama il disposto dell'articolo 42, paragrafo 1, secondo cui «per tutti gli appalti destinati all'uso da parte di persone fisiche, sia che si tratti del pubblico che del personale di un'amministrazione aggiudicatrice, è necessario che le specifiche tecniche, salvo in casi debitamente giustificati, siano elaborate in modo da tenere conto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità o di progettazione adeguata per tutti gli utenti».
  Pur ritenendo pienamente condivisibile lo spirito della disposizione in oggetto, tuttavia segnala che il testo appare meritevole di una modifica, per assicurarne una migliore leggibilità.
  Fa presente, poi, che la lettera i) prevede misure volte a garantire il rispetto dei criteri di sostenibilità energetica e ambientale nell'affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione. Un'integrazione introdotta con un emendamento approvato nel corso dell'esame presso la Commissione in sede referente alla Camera ha previsto di inserire il criterio di aggiudicazione basato sui costi del ciclo di vita, stabilendo un maggior punteggio per i beni e i servizi che presentano un minor impatto sulla salute e sull'ambiente.
  Inoltre, la lettera aa) prevede l'utilizzo, per l'aggiudicazione degli appalti pubblici e delle concessioni, del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV), misurata sul «miglior rapporto qualità/prezzo» determinato sulla base di criteri oggettivi seguendo un approccio costo/efficacia. «. Nel corso dell'esame in sede referente la predetta lettera è stata integrata al fine di specificare che il «miglior rapporto qualità/prezzo» è determinato sulla base di criteri oggettivi seguendo un approccio costo/efficacia, quale il costo del ciclo di vita, e individuando i criteri qualitativi, ambientali e sociali connessi all'oggetto dell'appalto pubblico o del contratto di concessione.
  Osserva che la preferenza per tale criterio di aggiudicazione si accompagna alla regolazione espressa dei casi e delle soglie di importo entro le quali è consentito il ricorso al solo criterio di aggiudicazione del prezzo o del costo, inteso come criterio del prezzo più basso o del massimo ribasso d'asta.Pag. 85
  In ogni caso, ed è questo l'aspetto che a suo avviso investe maggiormente le competenze della XII Commissione, la successiva lettera bb) dispone l'utilizzo esclusivo del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, misurata sul «miglior rapporto qualità/prezzo, per l'aggiudicazione dei contratti pubblici relativi ai servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, escludendo in ogni caso l'applicazione del solo criterio di aggiudicazione del prezzo o del costo, inteso come criterio del prezzo più basso o del massimo ribasso d'asta».
  Fa presente che, con una modifica introdotta alla Camera, si è esteso l'utilizzo esclusivo anche ai servizi ad alta intensità di manodopera, definiti come quelli nei quali il costo della manodopera è pari almeno al 50 per cento dell'importo totale del contratto.
  La lettera ggg), poi, demanda al legislatore delegato l'introduzione di forme di dibattito pubblico delle comunità locali dei territori interessati dalla realizzazione di grandi progetti infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale aventi impatto sull'ambiente la città o sull'assetto del territorio.
  I commi successivi al primo recano le disposizioni per l'esercizio della delega. In particolare, il comma 2 prevede che nell'esercizio delle deleghe la Presidenza del Consiglio dei ministri coordina, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e sentita l'ANAC, lo svolgimento delle consultazioni delle principali categorie di soggetti pubblici e privati destinatari della nuova normativa.
  Il comma 3 dispone che i decreti legislativi sono adottati, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentiti i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della giustizia e dell'economia e delle finanze, previa acquisizione del parere del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari della competenti per materia e per i profili finanziari, pareri che devono essere espressi entro trenta giorni dalla trasmissione degli schemi. Ove il parere delle Commissioni parlamentari indichi specificamente talune disposizioni come non conformi ai principi e criteri direttivi il Governo, con le sue osservazioni e con le eventuali modificazioni, ritrasmette il testo alle Camere per il parere definitivo, da esprimere entro 15 giorni dall'assegnazione.
  Fa presente che, sulla base del decreto legislativo recante il riordino della normativa vigente, che costituisce il nuovo codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, sono emanate linee guida di carattere generale da adottarsi di concerto tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l'ANAC, che sono trasmesse prima dell'adozione alle competenti Commissioni parlamentari per il parere.

  Mario MARAZZITI, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.05.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00792 D'Incecco: Iniziative in materia di vaccinazioni.

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