CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 settembre 2015
513.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA
  Mercoledì 30 settembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.05.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015.
Doc. LVII, n. 3-bis e allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del documento, rinviato nella seduta del 29 settembre 2015.

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  Cesare DAMIANO, presidente, nel dare la parola alla relatrice per l'illustrazione della sua proposta di parere, segnala che i deputati Airaudo e Placido hanno presentato una propria proposta alternativa di parere.

  Gessica ROSTELLATO (PD), relatrice, illustra la propria proposta di parere (vedi allegato 1) richiamando in particolare i contenuti delle osservazioni formulate.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) illustra la proposta alternativa di parere di cui è primo firmatario (vedi allegato 2), sottolineando come le politiche economiche del Governo non stiano portando frutti significativi sul piano della ripresa del sistema produttivo e della crescita dell'occupazione, nonostante i ministri e i documenti ufficiali si affannino a fornire dati, spesso contraddittori, che testimonierebbero un andamento positivo tanto dell'economia quanto dell'occupazione. Non ritiene, pertanto, condivisibile la proposta di parere della relatrice, che giudica per certi versi velleitaria, sottolineando come per ottenere una vera ripresa sarebbero necessarie politiche di segno opposto rispetto a quelle propugnate dal Governo.

  Davide BARUFFI (PD) esprime apprezzamento per la proposta di parere della relatrice, condividendone, in particolare, alcuni punti qualificanti che riflettono il lavoro in corso in Commissione e che, a suo avviso, non giustificano l'impostazione del parere alternativo presentato dal gruppo SEL. Condivide, in primo luogo, l'auspicio espresso dalla relatrice che gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità per il 2015 per le nuove assunzioni effettuate nel corso di quest'anno siano resi strutturali, anche in relazione ad alcune situazioni di particolare crisi territoriali, dal momento che gli ultimi dati sull'occupazione sembrano dimostrarne l'efficacia. Condivide anche la richiesta di rendere definitivo il blocco della progressione dell'aliquota contributiva applicata ai lavoratori autonomi iscritti esclusivamente alla gestione INPS dei parasubordinati, le cosiddette «partite IVA», ponendo in tal modo fine alla pratica fin qui seguita di interventi volti a congelare annualmente gli aumenti previsti. Sullo sblocco della contrattazione dei dipendenti pubblici, ricorda che la scorsa settimana l'Assemblea della Camera ha approvato diverse mozioni che sollecitano il Governo a dare seguito alla sentenza della Corte costituzionale n. 178 del 2015 e giudica indispensabile adottare provvedimenti in tal senso, tenendo conto anche dei riflessi di tale intervento sull'equilibrio finanziario degli enti locali. Venendo quindi alle osservazioni contenute nel parere proposto dalla relatrice relativamente alle questioni dei cosiddetti «esodati» e della flessibilità pensionistica, osserva che l'approvazione di misure in tal senso costituirebbero interventi di riforma strutturale del sistema pensionistico che, comportando costi iniziali ma risparmi permanenti negli esercizi successivi, hanno la connotazione richiesta dall'Unione europea per concedere ulteriori margini di flessibilità del bilancio.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL) rileva che il parere proposto dalla relatrice non contenga particolari elementi di novità rispetto ai dibattiti svolti in Commissione. Quanto al contenuto delle osservazioni, fa presente che sarebbe stato opportuno, laddove si richiede al Governo di rendere strutturali gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni, richiedere la previsione di controlli mirati sull'applicazione di tali agevolazioni, al fine di verificare e punirne l'uso distorto, segnalato anche in atti di sindacato ispettivo svolti in Commissione. Critica anche l'auspicio espresso dalla relatrice di appostare nuove risorse per il finanziamento degli ammortizzatori sociali. A suo avviso, infatti, avendo la disponibilità di risorse, sarebbe preferibile destinarle al finanziamento di riduzioni delle imposizioni fiscali a carico delle imprese, le quali, in tal modo, potrebbero essere aiutate a fronteggiare la crisi e, per questo, non avrebbero necessità di ricorrere agli ammortizzatori sociali. Quanto al blocco della progressione dell'aumento Pag. 168dell'aliquota contributiva a carico delle cosiddette partite IVA, osserva che sarebbe stato preferibile chiederne al Governo la riduzione strutturale. Infine, rileva che, dato lo stato avanzato dei lavori della Commissione sulla cosiddetta «settima salvaguardia», non vi è alcun bisogno che tale materia sia trattata, su iniziativa del Governo, nella prossima legge di stabilità.

  Gessica ROSTELLATO (PD), relatrice, si dichiara disponibile a integrare la sua proposta di parere con le osservazioni dei colleghi intervenuti. Sui singoli punti, ricorda che già il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Poletti si era impegnato ad avviare un'attività di monitoraggio dell'applicazione delle agevolazioni contributive sulle nuove assunzioni, introdotte dalla legge di stabilità per il 2015. Osserva poi che il blocco definitivo della progressione dell'aliquota contributiva delle cosiddette partite IVA si configura come un miglioramento rispetto alla situazione attuale, considerando anche che, pur trattandosi di un'aliquota oggettivamente alta, garantisce tuttavia la sostenibilità futura dell'assegno pensionistico. Ritiene tuttavia che si possa rinviare una più ampia discussione sulla possibilità di ripartirne il peso tra lavoratore e committente, come avviene per le altre categorie di lavoratori parasubordinati, alla sede dell'esame attualmente in corso in Commissione delle specifiche risoluzioni 7-00590 Ciprini, 7-00631 Gribaudo, 7-00634 Prataviera e 7-00641 Rizzetto.

  Cesare DAMIANO, presidente, osserva preliminarmente che la proposta di parere appare consolidare il lavoro che la Commissione sta portando avanti. Concorda con la necessità di rendere strutturali gli incentivi all'occupazione, perché la loro estemporaneità, a suo avviso, costituirebbe una sorta di droga dell'economia e determinerebbe, di fatto, la fine del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act. Al fine di rendere la misura compatibile con i vincoli di finanza pubblica, potrebbe essere praticabile, a suo giudizio, una riduzione dell'entità degli sgravi, considerando che, come dimostrano i dati statistici, la strutturalità della nuova occupazione è fortemente connessa alla presenza di un sistema di incentivi efficace. Si dichiara d'accordo anche con la richiesta di un blocco definitivo della progressione dell'aumento dell'aliquota contributiva a carico delle cosiddette partite IVA, auspicandone tuttavia la progressiva riduzione, nonché la progressiva equiparazione all'aliquota contributiva dei lavoratori autonomi, pari al 24 per cento, in linea con lo spirito del Jobs Act che prevede la progressiva scomparsa delle forme contrattuali ibride. Giudica altrettanto importante la richiesta di sbloccare la contrattazione nel pubblico impiego, in linea con la sentenza della Corte costituzionale n. 178 del 2015 e giudica realistico il previsto inserimento nella prossima legge di stabilità di norme relative a questioni in materia previdenziale, su cui la Commissione sta lavorando da tempo, quali la flessibilità pensionistica, la «settima salvaguardia» e la cosiddetta «opzione donna».

  Gessica ROSTELLATO (PD), relatrice, illustra una nuova formulazione della propria proposta di parere, che tiene conto delle osservazioni formulate dai colleghi (vedi allegato 3).

  Walter RIZZETTO (Misto-AL) prende atto che la proposta della relatrice ha accolto sollecitazioni formulate nel proprio intervento.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice, come da ultimo riformulata, intendendosi preclusa la proposta alternativa di parere presentata dai deputati Airaudo e Placido.

  La seduta termina alle 14.30.

TESTO AGGIORNATO AL 1o OTTOBRE 2015

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 30 settembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. Pag. 169— Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.30.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al pensionamento e la decorrenza delle prestazioni pensionistiche.
Testo unificato C. 2514 Fedriga, C. 2958 Gnecchi e C. 3002 Fedriga.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge, rinviato, da ultimo, nella seduta del 22 settembre 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta odierna la Commissione procederà alla votazione delle proposte emendative riferite agli articoli da 2 a 4 del testo unificato.

  Antonella INCERTI (PD), relatrice, avverte preliminarmente che l'impianto del testo unificato risente delle informazioni in possesso della Commissione al tempo della sua redazione. In particolare, in considerazione delle risorse ritenute disponibili, gli interventi erano stati circoscritti alla risoluzione di problemi di ristrette platee di lavoratori, insorti anche a causa di storture evidenziatesi dall'applicazione dei precedenti provvedimenti di salvaguardia rispetto all'innalzamento dei requisiti per l'accesso al pensionamento. Prende atto, in questo contesto, che i rappresentanti del Governo nel corso dell'audizione del 24 settembre scorso hanno manifestato la propria intenzione di risolvere definitivamente la questione dei cosiddetti «esodati». Un intervento di questo genere non potrebbe, a suo avviso, che riferirsi all'intera platea dei lavoratori ancora non salvaguardati, quantificata, sulla base dei dati forniti dall'INPS, in circa 49.500 soggetti. Venendo poi all'espressione dei pareri sui singoli emendamenti, chiede di accantonare l'emendamento Simonetti 2.1, in attesa di chiarimenti da parte del presentatore sulla sua precisa portata, ed esprime parere contrario sugli emendamenti Simonetti 2.2, Rizzetto 2.3, Simonetti 2.4, Simonetti 2.5, Rizzetto 2.6, Simonetti 2.7. Raccomanda, quindi, l'approvazione dei suoi emendamenti 2.8 e 2.9.

  Roberto SIMONETTI (LNA) ritira il proprio emendamento 2.1.

  La Sottosegretaria Franca BIONDELLI, ribadisce la volontà del Governo di giungere ad una soluzione definitiva del problema dei cosiddetti «esodati» nel rispetto delle compatibilità finanziarie. In attesa, pertanto, della redazione di una specifica relazione tecnica, anche in esito della conferenza di servizi attualmente in corso che certifichi l'ammontare delle risorse utilizzabili, si rimette alla Commissione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 2.8 della relatrice (vedi allegato 4) e respinge l'emendamento Simonetti 2.2.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL), intervenendo sull'emendamento a sua firma 2.3, prende atto della volontà della Commissione di non risolvere il problema delle cosiddette «quindicenni», lavoratrici che, essendo in possesso, alla data del 31 dicembre 1992, di quindici anni di anzianità contributiva avrebbero maturato il diritto ad accedere al pensionamento ma, con la modifica normativa introdotta dalla cosiddetta «riforma Amato», di cui al decreto legislativo n. 503 del 1992, sono state bloccate e non hanno più proceduto ad accrediti contributivi. Secondo dati dell'INPS esse sarebbero circa 236.000 ma, da dati in suo possesso, si tratterebbe solo di 5.000 lavoratrici. Si tratta a suo avviso delle prime persone da salvaguardare, visto che, sulla base dei nuovi requisiti pensionistici, dovrebbero aspettare ancora tredici anni per accedere al pensionamento.

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  Marialuisa GNECCHI (PD), ricordando che le donne sono state la categoria in assoluto più penalizzata dagli interventi in materia previdenziale adottati nella scorsa legislatura, chiarisce che la contrarietà del suo gruppo all'emendamento Rizzetto 2.3 nasce dal fatto che esso introduce ulteriori limitazioni all'accesso al pensionamento per una categoria in favore della quale sarebbe preferibile intervenire con provvedimenti più generali, senza introdurre ulteriori sperequazioni tra platee diverse di lavoratrici.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL), prevedendo tali obiezioni, chiede di accantonare l'emendamento a sua firma 2.3, in attesa che la maggioranza formalizzi una propria proposta di emendamento su tale argomento.

  Antonella INCERTI (PD), relatrice, ricorda che la posizione della maggioranza è già stata formalizzata in una proposta di legge.

  Roberto SIMONETTI (LNA), in considerazione del fatto che anche l'emendamento 2.4 a sua firma riguarda l'argomento in discussione, e visto che nel parere sulla Nota di aggiornamento del DEF 2015, testé approvato, la Commissione si è dichiarata favorevole all'inserimento nella prossima legge di stabilità di norme in materia, propone di approvare un emendamento al testo unificato in esame, nel senso ora espresso dalla collega Gnecchi, in modo tale che il testo finale possa configurare una proposta organica da approvare come emendamento al disegno di legge di stabilità.

  Antonella INCERTI (PD), relatrice, si dichiara contraria a tale proposta, dal momento che gli emendamenti Rizzetto 2.3 e Simonetti 2.4 trattano materie non recano interventi di salvaguardia in senso stretto.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL) osserva che, nonostante quanto da ultimo affermato dalla relatrice, gli emendamenti in questione sono stati dichiarati ammissibili dalla presidenza.

  Cesare DAMIANO, presidente, preso atto del parere contrario della relatrice, tenuto conto anche dell'orientamento della maggioranza della Commissione, non accoglie la richiesta di accantonamento dell'emendamento Rizzetto 2.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rizzetto 2.3, Simonetti 2.4 e Simonetti 2.5.

  Cesare DAMIANO, presidente, in considerazione della necessità di trattare gli altri punti all'ordine del giorno della Commissione, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad una seduta che verrà convocata per la giornata di domani.

Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico.
C. 857 Damiano, C. 115 Gebhard, C. 388 Murer, C. 530 Gnecchi, C. 728 Gnecchi, C. 1503 Di Salvo, C. 1879 Cirielli, C. 1881 Gnecchi, C. 2046 Fedriga, C. 2430 Fauttilli, C. 2605 Sberna, C. 2918 Melilla, C. 2945 Damiano, C. 2955 Prataviera, C. 3077 Airaudo, C. 3114 Ciprini, C. 3144 Pizzolante, C. 3153 Dell'Aringa, petizione n. 578.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 3153 Dell'Aringa).

  La Commissione riprende l'esame delle proposte di legge, rinviato, da ultimo, il 24 giugno 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, comunica che lo scorso 6 luglio è stata assegnata alla Commissione anche la proposta di legge C. 3153 Dell'Aringa ed altri, recante disposizioni per la ricollocazione, il sostegno del reddito e l'anticipazione dell'accesso al trattamento previdenziale in favore dei lavoratori anziani in stato di disoccupazione.Pag. 171
  Poiché tale proposta verte su materie riconducibili a quelle recate dalle proposte di legge in esame, ne propone l'abbinamento.

  La Commissione concorda.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatrice, procedendo all'illustrazione della proposta C. 3153, testé abbinata, osserva che essa reca una serie di interventi volti a tutelare la fascia di lavoratori anziani espulsi dal mercato del lavoro che incontrino difficoltà a rientrarvi. La proposta di legge introduce tre strumenti diversi che intervengono in via sperimentale, rispettivamente, nel sistema degli ammortizzatori sociali, nel sistema degli incentivi all'occupazione e nel sistema previdenziale. In particolare, l'articolo 1 dispone una proroga dell'assegno di disoccupazione (ASDI) per gli anni 2016 e 2017 per i lavoratori con almeno 55 anni di età. L'articolo 2 introduce la proroga per i medesimi anni 2016 e 2017, limitatamente alle assunzioni di lavoratori con almeno 55 anni di età, degli sgravi contributivi triennali previsti dall'articolo 1, comma 118 e seguenti, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità 2015).
  A suo avviso, l'abbinamento della proposta di legge in esame è motivato, in particolare, dal contenuto dell'articolo 3 che, introducendo, sempre in via sperimentale, l'istituto dell'assegno previdenziale anticipato (APA), prevede la possibilità di accedere al pensionamento ad età e anzianità inferiori rispetto a quelle necessarie a legislazione vigente. Come si legge nella relazione di accompagnamento, l'obiettivo è quello di creare uno strumento di flessibilità che intervenga, quando necessario, tra la fine degli interventi di sostegno al reddito e la data di effettivo accesso alla pensione.
  Osserva, in particolare, che la norma dispone che, per coloro che, in stato di disoccupazione e privi di indennità di sostegno al reddito, maturano entro il 31 dicembre 2017 i requisiti idonei a conseguire, entro i cinque anni successivi alla data di presentazione della domanda, il diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, venga erogato l'assegno previdenziale anticipato (APA), di importo pari a 1,7 volte l'assegno sociale. L'APA, in relazione al quale non è riconosciuta la contribuzione figurativa, è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente, autonomo, d'impresa o professionale per attività intraprese successivamente all'accesso all'APA, che viene proporzionalmente ridotto. Alla data del pensionamento effettivo, i ratei di pensione effettivamente spettanti vengono ricalcolati in modo da compensare le anticipazioni di pensione percepite, applicando su base annuale una specifica trattenuta.
  Segnala, infine, che l'articolo 4 reca la copertura finanziaria a valere sulle risorse derivanti dai decreti legislativi attuativi della legge n. 183 del 2014 (Jobs Act).

  Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame delle proposte di legge ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 30 settembre 2015.

Audizione di rappresentanti di CONFINDUSTRIA nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 857 Damiano e abbinate in materia di flessibilità pensionistica.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.55 alle 15.35.

Audizione di rappresentanti dell'ANIA nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 857 Damiano e abbinate in materia di flessibilità pensionistica.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.35 alle 15.55.

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