CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 settembre 2015
510.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 68

INTERROGAZIONI

  Giovedì 24 settembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi, e la sottosegretaria di Stato per i beni e le Pag. 69attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 9.

5-05123 Burtone: Sul ricordo della figura di Carlo Levi.

  La sottosegretaria Francesca BARRACCIU risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Dopo aver ricordato diverse iniziative per celebrare la figura di Carlo Levi, ne auspica di ulteriori, comprese eventuali trasmissioni televisive.

5-06025 Murer: Sull'introduzione dell'educazione di genere nel sistema scolastico italiano.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Delia MURER (PD) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta. Rileva infatti, che, pur indicando il MIUR nell'articolo 1, comma 16, della legge n. 107 del 2015 la normativa applicabile che ha la finalità di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo ai diritti e ai doveri della persona costituzionalmente garantiti, appare non rientrare nelle competenze della amministrazione comunale di Venezia un intervento, quale quello oggetto della presente interrogazione. Auspica quindi che siano adottate norme di maggior dettaglio sul tema dell'educazione di genere e comunque emanate apposite linee guida.

5-06051 Ghizzoni: Sui requisiti dei bandi per posizioni di lavoro o per progetti di ricerca riservati a giovani ricercatori.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Mara CAROCCI (PD), in qualità di cofirmataria, si dichiara pienamente soddisfatta della risposta resa dal Governo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 24 settembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 9.15.

Proposte di nomina dei professori Daniele Checchi, Paolo Miccoli, Raffaella Rumiati e Susanna Terracini a componenti del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).
Nomine nn. 51-52-53-54.

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento – Conclusione per le nomine n. 51 e n. 52 e rinvio per le nomine n. 53 e n. 54 – Parere favorevole sulle nomine n. 51 e n. 52).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 15 settembre 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ricorda che l'esame sulle quattro nomine odierne è iniziato nella seduta di martedì 8 settembre 2015, con la relazione introduttiva della deputata Ghizzoni, che ha espresso una valutazione positiva su ciascuna di queste. Ricorda altresì che si sono svolte le audizioni informali dei professori designati in data 22 settembre scorso e che Pag. 70oggi si procederà alla deliberazione sul parere, di cui all'articolo 143, comma 4, del Regolamento della Camera.

  Gianluca VACCA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, rimarca che il suo gruppo aveva chiesto di procedere all'audizione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca prima di procedere alla votazione sulle proposte di nomina a membro del Consiglio direttivo dell'ANVUR. Osserva quindi che si è svolta solamente l'audizione informale – che ha reputato assai frettolosa – dei quattro professori indicati, durante la quale, tra l'altro, i deputati della maggioranza hanno prestato un'attenzione a suo avviso insufficiente. Precisa che la richiesta di audizione del Ministro era motivata dalla volontà di comprendere meglio i criteri in base ai quali sono stati fatte le designazioni. Osserva, in particolare, che sembrerebbero esservi sovrapposizioni di ambiti disciplinari per due membri del Consiglio direttivo e che, il professor Miccoli, oggetto della proposta di nomina n. 52, avendo già compiuto 68 anni di età, non potrà comunque terminare il suo mandato, in quanto, a legislazione vigente, a 70 anni dovrà cessare dallo stesso.

  Maria COSCIA (PD) annuncia il voto favorevole del suo gruppo su ciascuna delle quattro proposte di nomina all'ordine del giorno. Le questioni sollevate dal collega Vacca sono state già affrontate e hanno avuto un'adeguata risposta, anche in seguito all'audizione informale dei soggetti proposti. In particolare, evidenzia la differenza tra aree e ambiti disciplinari, il che permette di superare le perplessità sollevate.

  Francesco D'UVA (M5S) ribadisce la richiesta del suo gruppo di procedere alla previa audizione del Ministro.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che la questione è già stata affrontata: si è quindi chiarito – alla luce del pronunciamento della Giunta per il Regolamento del 23 giugno 2013 – che è consentita, in vista dell'esame di proposte di nomina, l'audizione informale dei soli soggetti designati, non essendo invece permessa l'escussione del Ministro, che invece può essere ascoltato in altra sede. Concorda inoltre con le valutazioni della deputata Coscia in ordine alla compatibilità dei profili professionali dei professori designati con la necessaria diversificazione delle competenze che deve sussistere in capo ai membri del Consiglio direttivo dell'ANVUR.

  Francesco D'UVA (M5S) annuncia che i deputati del suo gruppo non parteciperanno alle votazioni sulle proposte di nomina. Rileva, in particolare, relativamente alla nomina del professor Miccoli, che il voto contrario è dovuto al fatto che, come documentato su www.roars.it, le linee programmatiche del professor Miccoli contengono estratti letterali – non virgolettati – provenienti dai seguenti quattro testi di altri autori, da lui non citati: 1) Evarita D'Archivio, La riforma Brunetta e la realtà dell'università su Altalex, 2010; 2) Eliana Minelli, Gianfranco Rebora, Matteo Turri, Valutare o misurare i risultati ? Il caso dell'università su LIUC papers, 2005; 3) S. Cesaratto, S. Avveduto, M. C. Brandi, A. Stirati, Il Brutto Anatroccolo. Il Dottorato di ricerca in Italia fra università, ricerca e mercato del lavoro, Franco Angeli, 1994; 4) Andrea Bonaccorsi, Presentazione al XII Convegno Codau, 2014. Ritiene dunque non accettabile che chi, nella scrittura delle sue linee programmatiche, abbia fatto uso letterale, non citando il materiale altrui, possa essere nominato a far parte del Consiglio di gestione dell'ANVUR.

  Luigi GALLO (M5S) osserva che si sta perdendo tempo onde consentire ai componenti di maggioranza di affluire in Commissione e questo gli pare scorretto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, respinge fermamente le critiche del collega Gallo. Sono i deputati del gruppo Movimento Pag. 715 stelle che hanno preso la parola e impiegato il tempo necessario. Annuncia che la Commissione, al fine di un ordinato svolgimento delle votazioni all'ordine del giorno, procederà dapprima alla votazione segreta sulla proposta di parere favorevole, formulata dalla relatrice, per i professori Daniele Checchi e Paolo Miccoli; successivamente, avrà luogo la votazione nominale per i professori Raffaella Rumiati e Susanna Terracini. Comunica quindi che è in missione il deputato Pisicchio. Comunica altresì che i deputati Ascani, Ghizzoni, Orfini, Pes e Rampi sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Coppola, Donati, Giulietti, Garofani e Garavini. Indìce la votazione nominale sulla proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice sulla nomina n. 51.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole della relatrice.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  28   
   Votanti  25   
   Maggioranza  13   
   Astenuti   0   
    Hanno votato  23    
    Hanno votato no   2    
  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Adornato, Blazina, Bonaccorsi, Bossa, Buttiglione, Carocci, Coccia, Coppola, Coscia, Crimì, Donati, D'Ottavio, Garavini, Garofani, Giulietti, Lainati, Malisani, Malpezzi, Manzi, Narduolo, Piccoli Nardelli, Rocchi, Paolo Rossi, Santerini e Vezzali.
  Indice, quindi, la votazione nominale sulla proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice sulla nomina n. 52.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole della relatrice.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  28   
   Votanti  25   
   Maggioranza  13   
   Astenuti   0   
    Hanno votato  24    
    Hanno votato no   1    
  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Adornato, Blazina, Bonaccorsi, Bossa, Buttiglione, Carocci, Coccia, Coppola, Coscia, Crimì, Donati, D'Ottavio, Garavini, Garofani, Giulietti, Lainati, Malisani, Malpezzi, Manzi, Narduolo, Piccoli Nardelli, Rocchi, Paolo Rossi, Santerini e Vezzali.
  Avverte che, a causa dell'imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea, il seguito dell'esame delle rimanenti due proposte di nomina n. 53 e n. 54 deve essere rinviata ad una successiva seduta che sarà convocata nel primo pomeriggio. Avverte altresì che comunicherà il parere favorevole testé espresso sulle nomine n. 51 e n. 52 alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta, termina alle 9.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 24 settembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.15.

Proposte di nomina delle professoresse Raffaella Rumiati e Susanna Terracini a componenti del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).
Nomine nn. 53 e 54.

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole sulle nomine n. 53 e n. 54).

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  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di nomina all'ordine del giorno, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Comunica che è in missione il deputato Pisicchio. Comunica altresì che i deputati Ghizzoni e Orfini sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Incerti e Peluffo. Indice, quindi, la votazione nominale sulla proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice sulla nomina n. 53.

  La Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole della relatrice.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  29   
   Votanti  26   
   Maggioranza  14   
   Astenuti   0   
    Hanno votato  25    
    Hanno votato no   1    
  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Adornato, Ascani, Blazina, Bonaccorsi, Borghesi, Bossa, Carocci, Coccia, Coscia, Crimì, D'Ottavio, Incerti, Malisani, Malpezzi, Manzi, Molea, Narduolo, Peluffo, Pes, Piccoli Nardelli, Rampi, Rocchi, Paolo Rossi, Santerini, Ventricelli e Vezzali.
  Indice, quindi, la votazione nominale sulla proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice sulla nomina n. 54.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole della relatrice.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  29   
   Votanti  26   
   Maggioranza  14   
   Astenuti   0   
    Hanno votato  24    
    Hanno votato no   2    
  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Adornato, Ascani, Blazina, Bonaccorsi, Borghesi, Bossa, Carocci, Coccia, Coscia, Crimì, D'Ottavio, Incerti, Malisani, Malpezzi, Manzi, Molea, Narduolo, Peluffo, Pes, Piccoli Nardelli, Rampi, Rocchi, Paolo Rossi, Santerini, Ventricelli e Vezzali.
  Avverte che comunicherà i pareri favorevoli testé espressi alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 24 settembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.30.

Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.
C. 1990 Brescia.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 settembre 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), rivolgendosi alla maggioranza, chiede che sia riconosciuto lo sforzo del suo gruppo parlamentare per consentire lo sviluppo del confronto. Propone, quindi, che sia messo ai Pag. 73voti un mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea, salva sempre la possibilità di un rinvio in Commissione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, mette in votazione la proposta del deputato Brescia, che viene respinta a maggioranza.

  La Commissione delibera, pertanto, di conferire al deputato Rampi il mandato di riferire all'Assemblea in senso contrario sul provvedimento in esame, nel suo testo originario.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 24 settembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza.
Nuovo testo unificato C. 9 d'iniziativa popolare e abbinate.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice, riferisce sul testo unificato delle proposte di legge n. 9 e abbinate in materia di cittadinanza, con particolare riguardo agli aspetti di competenza della Commissione cultura. Sul piano generale, prende atto con soddisfazione che, finalmente, dopo molti anni e dopo una lunga gestazione politica, si affaccia nel nostro ordinamento il principio del cosiddetto ius soli, secondo il quale si è cittadini di un Paese se vi si nasce, vi si cresce, vi si va a scuola e si contribuisce alla sua vita sociale, attraverso il lavoro, il pagamento delle imposte e, nel complesso, attraverso la realizzazione della propria personalità secondo gli articoli 3 e 4 della Costituzione. Rileva che non è questa la sede neanche per sintetizzare l'immane dibattito e la sterminata letteratura che esiste su questi temi, a partire dalla famosa espressione di Zangwill, Melting pot, tratta peraltro da un'opera teatrale – del lontano 1909 – che ebbe immediata risonanza tra gli studiosi di scienze sociali. Del resto, da quando Albert Einstein – fuggendo dalle persecuzioni razziste tedesche – sbarcò a Ellis Island e – domandato di che razza fosse – rispose che apparteneva alla razza umana, abbiamo imparato che il mondo è uno solo. Dividersi per razze, lingue e cittadinanze è forse sbagliato oltreché illusorio, come si può vedere dagli eventi di questi giorni, nei quali l'Europa è sottoposta alla pressione di immensi flussi migratori. Tornando più nel dettaglio della proposta di legge, segnala che all'articolo 1 si apporta una novella all'articolo 1 della legge n. 91 del 1992, secondo cui è cittadino italiano chi sia nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, almeno uno dei quali sia in possesso del permesso di soggiorno dell'Unione europea per soggiornanti di lungo periodo. In tali casi la cittadinanza si acquista per una dichiarazione espressa da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale all'ufficiale dello Stato civile del comune di residenza del minore, da annotare a margine dell'atto di nascita. La direzione sanitaria della struttura dove avviene la nascita, oppure l'ufficiale di stato civile cui la dichiarazione di nascita è resa deve Pag. 74informare il genitore di questa facoltà. È prevista la facoltà di rinunzia alla cittadinanza italiana entro due anni dal compimento della maggiore età.
  Aggiunge che, con un'ulteriore novella alla legge n. 91 del 1992, all'articolo 4, si prevede un'altra modalità di acquisto della cittadinanza. La acquista infatti il minore straniero nato in Italia o che vi abbia fatto ingresso entro il compimento del 12o anno di età che abbia frequentato regolarmente nel territorio nazionale per almeno 5 anni uno dei percorsi nazionali del sistema educativo di istruzione e formazione. Nel caso in cui la frequenza riguardi il corso di istruzione primaria, è necessario che tale corso si sia concluso con esito positivo. Anche qui la cittadinanza si acquista a seguito di dichiarazione di volontà espressa da parte di un genitore legalmente residente in Italia o da chi eserciti la responsabilità genitoriale all'ufficio dello stato civile del comune di residenza, da annotare – questa volta – non sull'atto di nascita ma sul registro dello stato civile.
  Rileva poi che il nuovo comma 2-ter dell'articolo 4, della legge n. 91 del 1992, prevede che qualora non sia fatta la dichiarazione di volontà ora esposta essa possa comunque essere fatta entro due anni dal raggiungimento della maggiore età. In questo contesto ritiene importante che questo secondo canale di accesso alla cittadinanza, eminentemente educativo e culturale, sia caratterizzato non solo e non tanto da requisiti di tipo burocratico, quanto piuttosto da genuine acquisizioni di elementi di partecipazione comunitaria e di educazione alla cittadinanza e alla legalità. Propone pertanto di esprimere un parere favorevole, che rechi queste ultime considerazioni come premesse e con una osservazione e due condizioni, che incidono essenzialmente sul piano della congruità terminologica rispetto alla legislazione vigente. In definitiva: a) nell'articolo 1, comma 1, lettera a), capoverso b-bis), ritiene che potrebbero essere sostituite le parole «di cui almeno uno» con le seguenti «almeno uno dei quali»; b) nel medesimo articolo 1, comma 1, lettera c), capoverso comma 2-bis, ritiene che debba essere modificato nel seguente modo:
   il primo periodo con il seguente: Il minore straniero, nato in Italia o che vi ha fatto ingresso entro il compimento del 12o anno di età, acquista la cittadinanza italiana se ai sensi della normativa vigente abbia frequentato regolarmente, per almeno 5 anni, istituti italiani in percorsi del sistema educativo di istruzione e di formazione di cui alla legge 28 marzo 2003, n. 53;
   il secondo periodo con il seguente: Nel caso in cui la frequenza riguardi il corso d'istruzione primaria, è altresì necessario che esso sia concluso con esito positivo.
  Formula quindi – secondo il predetto schema – una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 4).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, deve sottolineare l'importanza e lo spessore di questo dibattito, che concerne un tema di somma rilevanza. Purtroppo il testo di legge è stato trasmesso alla Commissione cultura solo nella tarda serata di ieri, sicché il relativo di battito ne risulta compresso per le pressanti esigenze procedurali.

  Annalisa PANNARALE (SEL), ringrazia la relatrice per essere dedicata con passione a un tema così rilevante in tale ristrettezza di tempi. Condivide l'impianto del parere proposto: però vi sono alcuni aspetti critici che andrebbero sciolti, sia nel contesto generale del provvedimento, sia per quanto concerne gli aspetti di competenza della VII Commissione. Osserva, in particolare, che legare l'accesso alla cittadinanza italiana al rendimento scolastico conseguito al termine del ciclo primario di istruzione, desta perplessità. Osserva altresì che sussiste nel testo una disciplina discriminatoria – ai fini dell'accesso alla cittadinanza – tra bambini sino ai 12 anni e giovani che ricadono nella fascia di età tra i 12 e i 18 anni. Non saranno certo questi aspetti a farle perdere di vista l'enorme progresso che la Pag. 75proposta di legge consegue; nondimeno si tratta di brutture concettuali gratuite, che con un minimo sforzo potrebbero essere eliminate.

  Milena SANTERINI (PI-CD) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto. Il provvedimento in esame è forse il più importante dell'intera legislatura. Si tratta – per una volta – di una vera riforma, capace di segnare il senso di questa esperienza parlamentare. Essa incide sulle persone, sulle istituzioni e sullo sviluppo economico in Italia. La legge in discussione costituisce la risposta più chiara ed efficace contro le tesi grette (se non inquietanti) di chi invoca l'omogeneità etnica e culturale in Italia e in Europa. Non condivide però le perplessità testé espresse sulla questione dei cicli di istruzione richiesti per i minori, ai quali si consente l'acquisizione della cittadinanza italiana. Rileva infatti che la cittadinanza non si eredita per sangue ma si sceglie giorno per giorno. Chiede, inoltre, se non sia più opportuno far riferimento nella prima condizione della proposta di parere al sistema nazionale di istruzione, anziché al sistema educativo di istruzione e di formazione di cui alla legge 28 marzo 2003, n. 53.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente chiarisce che la formulazione richiamata nella proposta di parere è più ampia di quella racchiusa nell'espressione «sistema nazionale di istruzione».

  Caterina PES (PD) ringrazia la relatrice: anch'ella pensa che questo sia un bel momento parlamentare, un passaggio capace di conferire senso all'attività sua e dei colleghi e di offrire l'opportunità di un'Italia diversa in un'Europa diversa. Le sovvengono le pagine dense del libro della scrittrice (e anche sua amica) Igiaba Scego, intitolato La mia casa è dove sono, che a suo avviso rivela lo spirito di questa legge. Già Pietro Ingrao aveva affermato che la società moderna è multietnica o non è. Concorda infine con la collega Pannarale: occorre sopprimere il secondo periodo del nuovo comma 2-bis dell'articolo 4 della legge n. 91.

  Luisa BOSSA (PD) sottoscrive per intero quanto ha ascoltato da ultimo. Il detto delle sue parti è «chi nasce qui è di qui».

  Andrea MAESTRI (Misto) saluta favorevolmente questa riforma che è attesa da molti anni; si associa convintamente alle osservazioni svolte dalle colleghe Pannarale e Pes. Il testo in esame rappresenta in realtà il riconoscimento di uno ius soli «temperato» e non di uno ius soli «puro». Riconosce che si è comunque compiuto un passo in avanti, ribadendo comunque che il secondo periodo del citato comma 2-bis deve essere soppresso.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice, si dichiara disponibile a chiedere la soppressione del periodo.

  Maria COSCIA (PD) crede più opportuno conservare il secondo periodo del comma 2-bis e anzi di non farvi alcun riferimento nel parere.

  Milena SANTERINI (PI-CD) propone di inserire nel parere un'ulteriore osservazione che, riprendendo quanto enunciato nella premessa, faccia riferimento alla necessaria educazione alla cittadinanza e alla legalità.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ritiene che al riguardo possa essere presentato un ordine del giorno in Assemblea.

  Annalisa PANNARALE (SEL) non tornerà certo sui suoi passi e conferma il voto favorevole sul parere. Domanda però che la soppressione del secondo periodo del comma 2-bis sia apposta almeno all'interno di un'osservazione.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice, non acconsente alla richiesta della collega Pannarale. Viceversa accede alla richiesta della deputata Santerini.

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  Simona Flavia MALPEZZI (PD) osserva che il superamento con profitto di un percorso di studi non può essere considerato, proprio in Commissione cultura, un disvalore.

  Bruno MOLEA (SCpI) deve dissentire. Il secondo periodo del comma 2-bis significa che, al termine della quinta elementare, se è bocciato un alunno italiano, questi conserva la cittadinanza italiana; se è bocciato – nella stessa classe – un alunno straniero, questi non può acquistarla. Gli pare un'enormità.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice, alla luce del dibattito svolto, presenta quindi una nuova proposta di parere favorevole con condizione e osservazioni (vedi allegato 5).

  La Commissione approva la nuova proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.10 alle 16.30.

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