CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 settembre 2015
505.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 103

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 settembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio.

  La seduta comincia alle 14.10.

Delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE.
C. 3194 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 29 luglio 2015.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che sono stati presentanti emendamenti ed articoli aggiuntivi al provvedimento in esame (vedi allegato).

  Il ministro Graziano DELRIO, nel ringraziare anzitutto la Commissione del proficuo lavoro sin qui svolto sul provvedimento in esame, evidenzia la necessità di un supplemento di istruttoria da parte del Governo per approfondire alcuni aspetti del testo trasmesso dal Senato, di cui evidenzia l'ottimo impianto. Preannunzia, pertanto, la presentazione da parte del Governo di proposte emendative che si muoveranno comunque nell'ottica di garantire un quadro di coerenza, di semplificazione e di trasparenza nella complessa materia in esame. Ritiene necessario un Pag. 104ulteriore approfondimento su alcuni punti del testo trasmesso dal Senato, anche in considerazione della necessità di dare attuazione alle direttive europee in modo da pervenire a un quadro chiaro della materia degli appalti. Al riguardo, fa notare come siano necessari approfondimenti ulteriori al fine di verificare la possibilità di pervenire ad una normativa più snella, evitando eventualmente il ricorso al regolamento di attuazione e sostituendolo con strumenti più flessibili, e quindi con una sorta di soft law, come avviene nei Paesi anglosassoni.
  Fa presente poi che le ulteriori riflessioni sul testo in esame sono finalizzate a dare attuazione alla normativa europea, analogamente a quanto avviene negli altri paesi dell'Unione, senza introdurre ulteriori disposizioni che comportino costi aggiuntivi per le imprese ed i cittadini.
  Ritiene inoltre opportuno valutare il superamento della «legge obiettivo», garantendo comunque che le opere già avviate, peraltro di rilevanza internazionale, non subiscano alcuna interruzione. Sottolinea poi la necessità di svolgere ulteriori riflessioni sui temi relativi alle concessioni, che rappresentano un'anomalia italiana, al subappalto e alla progettazione di qualità.
  Preannunzia, pertanto, la presentazione da parte del Governo, entro la giornata di martedì 22 settembre, di proposte emendative che saranno frutto del supplemento di istruttoria sui temi richiamati.

  Claudia MANNINO (M5S) fa presente che, in relazione a quanto testé affermato dal ministro e a quanto contenuto nel provvedimento in esame, sia necessario procedere ad una riflessione anche circa il ruolo e le funzioni dell'ANAC. Giudica inoltre indispensabile maggiore chiarimento circa la portata dell'introduzione della soft law citata dal ministro.

  Enrico BORGHI (PD) esprime la condivisione del proprio gruppo su quanto affermato dal ministro, sottolineando come gli approfondimenti siano diretti a integrare e non a sostituire l'impianto del disegno di legge, mantenendo fermo l'obiettivo della semplificazione, dell'efficienza e della trasparenza nel settore degli appalti. Manifesta altresì apprezzamento per la decisione di pervenire al superamento della «legge obiettivo», che non ha dato utili frutti, essendo stato portato a termine solo l'8 per cento delle opere in essa previste: sottolinea poi come giustamente il ministro abbia evidenziato l'esigenza di non bloccare i cantieri ancora in corso. Auspica che, nonostante il supplemento di istruttoria giustamente richiesto dal Governo, possa essere mantenuta la calendarizzazione dell'inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea, attualmente previsto per il prossimo 28 settembre.

  Filiberto ZARATTI (SEL), nel prendere atto di quanto riferito dal ministro Delrio e quindi della significativa incidenza degli emendamenti preannunciati sul testo in esame, invita ad una profonda riflessione sulla vicenda relativa alle concessioni, che rappresenta un'anomalia italiana, considerato il significativo giro d'affari che ha creato situazioni di privilegio, sulle quali è necessario intervenire con celerità. Nel sottolineare, inoltre, che occorre riflettere attentamente sulla questione relativa all'eliminazione del rinvio ad un regolamento di attuazione del codice degli appalti, vista l'esigenza di contemperare comunque l'obiettivo della semplificazione con quello della legalità, giudica indispensabile che la Commissione abbia tempi congrui di discussione su questioni così rilevanti e strategiche. Invita la presidenza a garantire comunque un termine ampio per la presentazione da parte dei gruppi di subemendamenti agli emendamenti preannunciati dal ministro.

  Salvatore MATARRESE (SCpI) manifesta condivisione su quanto riferito dal ministro Delrio circa la necessità di una maggiore riflessione su alcune tematiche affrontate nel provvedimento in esame, quali il subappalto e il superamento della Pag. 105«legge obiettivo». Invita ad esaminare nei tempi che saranno necessari il provvedimento in titolo.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), nel concordare con quanto espresso dalla collega Mannino, fa presente come le dichiarazioni del ministro facciano intendere un cambiamento radicale dell'impianto complessivo del provvedimento, peraltro ampiamente discusso al Senato. Auspicando un confronto del Governo anche con le opposizioni, invita la presidenza a valutare l'ipotesi di richiedere uno slittamento dell'inizio dell'esame in Assemblea del provvedimento in discussione.

  Tino IANNUZZI (PD) manifesta condivisione su quanto testé rilevato dal ministro Delrio, in relazione alle problematiche evidenziate, in particolare per quanto attiene alla questione relativa all'esigenza di uno strumento di attuazione del codice più snello dell'attuale regolamento, nel rispetto delle previsioni dell'articolo 17 della legge n. 400 del 1988 e considerando anche le funzioni dell'ANAC. Condivide altresì l'opportunità di superare la «legge obiettivo», assicurando comunque la prosecuzione delle opere in via di realizzazione. Invita poi a rinviare alle decisioni di un Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, da convocare successivamente alla presentazione dei preannunciati emendamenti del Governo, la decisione in ordine alla richiesta di spostamento dell'inizio dell'esame in Assemblea del provvedimento.

  Federico MASSA (PD) giudica di grande rilevanza la riflessione del ministro Delrio circa la necessità di una proposta che incida sui livelli di legislazione al fine di definire uno strumento attuativo del codice più flessibile. Sottolineato inoltre, per quanto attiene alla «legge obiettivo», lo scarso numero di opere ancora in via di realizzazione, condivide altresì la riflessione sul tema relativo alle concessioni, ricordando che le concessioni affidate in via diretta sono frutto di deroghe alla normativa vigente.

  Mauro PILI (Misto) evidenzia il radicale cambiamento di impostazione del provvedimento alla luce delle dichiarazioni del ministro Delrio. Fa presente l'opportunità di riflettere attentamente sull'ipotesi di sostituire il regolamento di attuazione del codice con altri strumenti più flessibili, considerate le possibili conseguenze sul piano del contenzioso. Aggiunge, con riferimento alla «legge obiettivo», che il problema principale non ha riguardato la procedura bensì la programmazione delle opere. Ritiene pertanto indispensabile che siano garantiti tempi congrui all'esame del provvedimento in Commissione, al fine di approfondire nella giusta misura le delicate questioni in esso, evitando così modifiche che possano rivelarsi dannose per un sistema, quale quello degli appalti, che ha come principale problema la carenza di risorse. Invita, inoltre, ad una riflessione sulle procedure di affidamento in house.

  Raffaella MARIANI (PD) relatrice, anche a nome del relatore Cera, sottolinea che la riflessione del ministro circa il superamento dello strumento del regolamento di attuazione rappresenta un tema da valutare con attenzione, considerato che gli strumenti sostitutivi potrebbero essere oggetto di esame anche da parte del Parlamento, a differenza di quanto avvenuto per il vigente regolamento di attuazione del codice degli appalti. Aggiunge che la Commissione valuterà quindi con attenzione la proposta del Governo, esaminando anche i possibili svantaggi, fermo restando che l'obiettivo deve comunque essere quello di consentire al Governo di dare attuazione alle direttive entro i termini di recepimento previsti. Manifesta pertanto un orientamento favorevole a prevedere tempi di esame degli emendamenti in Commissione più ampi in modo da garantire gli opportuni e dovuti approfondimenti.

  Il ministro Graziano DELRIO fa presente che l'intenzione del Governo di proposte Pag. 106emendative che prevedano l'eliminazione del rinvio a un regolamento di attuazione non nasce dall'esigenza di stravolgere il testo, ma di individuare uno strumento applicativo del codice più coerente con l'obiettivo della semplificazione. Rileva, poi, che gli approfondimenti sugli altri aspetti richiamati nel suo precedente intervento sono finalizzati a garantire una piena rispondenza al dettato europeo.

  Ermete REALACCI, presidente, preso atto del dibattito svolto, e della richiesta di tempi congrui per l'esame delle delicate questioni poste dal provvedimento, propone di attendere la presentazione dei preannunciati emendamenti da parte del Governo e di fissare eventualmente a giovedì 24 settembre il termine per la presentazione di subemendamenti. Aggiunge che la Commissione potrebbe quindi avviare l'esame degli emendamenti a partire da lunedì 28 settembre, chiedendo al contempo alla Presidente della Camera di valutare lo spostamento dell'inizio dell'esame in Assemblea del provvedimento di almeno una settimana.

  La Commissione consente.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 16 settembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 15.10.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012 ed abb., Governo.

(Parere alla VI e X Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 settembre 2015.

  Tino IANNUZZI (PD) espresso apprezzamento per la relazione del collega Mazzoli, sottolinea come sia equilibrata e ragionevole la nuova formulazione dell'articolo 31 del provvedimento in esame, che risolve positivamente una questione intensamente dibattuta e già varie volte all'attenzione del Parlamento, fino ad ora senza esito. Infatti, nel testo trasmesso dalle Commissioni riunite VI e X, si stabilisce di adeguare la disciplina delle società d'ingegneria, che intendono operare nel mercato privato, ai requisiti già stabiliti dall'articolo 10 della legge n. 183 del 2011 e dal relativo decreto ministeriale attuativo n. 34 del 2013. Ritiene che certamente anche per tali società debba valere l'obbligo che l'incarico professionale assegnato alle società sia espletato solo da soci in possesso dei requisiti già richiesti per l'esercizio della medesima prestazione da parte di professionisti singoli, associati, ovvero in società, il rispetto del codice deontologico, l'obbligo delle aperture assicurative e di iscrizione all'Albo. Rileva che tali regole debbano valere anche per le società di ingegneria. Sottolinea altresì che la nuova norma contempera diverse esigenze, mirando in primo luogo alla tutela del committente privato e alla salvaguardia di un mercato autenticamente concorrenziale e che la soluzione adottata rispetta i principi costituzionali e i principi legislativi già vigenti e quelli espressi dall'Autorità Antitrust. Auspica, pertanto, che, nel parere della Commissione, sia manifestata la valutazione positiva della nuova formulazione dell'articolo 31 e che essa venga confermata in Assemblea.

  Ermete REALACCI presidente, nel condividere le considerazioni testé svolte dal collega Iannuzzi, invita il relatore a valutare l'opportunità di evidenziare nella proposta di parere la necessità di salvaguardare comunque la generalità del servizio di gestione degli imballaggi, pur apprezzando il fatto che il parere del CONAI sulla procedura Pag. 107di riconoscimento delle richieste dei produttori che intendono effettuare la gestione autonoma degli imballaggi venga sostituito con quello dell'ISPRA.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 settembre 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

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