CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 settembre 2015
501.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
Pag. 5

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 9 settembre 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.10 alle 10.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 9 settembre 2015. — Presidenza del presidente della X Commissione Ettore Guglielmo EPIFANI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 11.10.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012 Governo, C. 2437 Causi, C. 2469 Marco Di Stefano, C. 2684 Moretto, C. 2708 Colletti, C. 2733 Vignali, C. 3025 Russo e C. 3060 Simonetti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 settembre scorso.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che, prima della seduta, i deputati Donati, Marco Di Maio, Impegno, Cani, Senaldi, Bargero, Taranto, Moretto, Fragomeli, Bini, Scuvera, Becattini, Basso, Sanga, Famiglietti, Currò e Berlinghieri hanno dichiarato di ritirare gli emendamenti a loro prima firma sui quali i relatori e il Governo esprimano parere contrario.
  Informa quindi che l'esame riprenderà dalle proposte emendative riferite all'articolo 25, sulle quali il relatore e il Governo hanno espresso il parere nella seduta di ieri.

  Luca SQUERI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Polidori 25.1 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori nella seduta di ieri.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Polidori 25.1, come riformulato (vedi allegato).

  Marco DONATI (PD) accetta la proposta riformulazione del suo emendamento 25.3 formulata dai relatori nella seduta di Pag. 6ieri, riservandosi un ulteriore approfondimento della questione posta alla luce delle determinazioni recentemente assunte dall'IVASS e dalla Banca d'Italia.

  Luca SQUERI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Polidori 25.4 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori nella seduta di ieri.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Donati 25.3 e Polidori 25.4, come riformulati.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, rileva che gli emendamenti Ginato 25.2 e Barbanti 25.5 risultano assorbiti dall'approvazione degli identici emendamenti Donati 25.3 e Polidori 25.4, come riformulati.

  Sebastiano BARBANTI (Misto-AL) illustra il suo emendamento 25.6, il quale prevede che le banche non possano procedere alla stipula di contratti di finanziamento e di mutuo prima che il cliente abbia presentato due preventivi di polizze assicurative accessorie. A tale riguardo ricorda le raccomandazioni recentemente espresse dalla Banca d'Italia e dall'IVASS sulla questione oggetto dell'emendamento. Rileva quindi come la sua proposta emendativa introduca una misura a tutela dei consumatori senza peraltro imporre vincoli né agli istituti bancari né ai consumatori stessi, posto che l'onere previsto è configurato in termini non tassativi.

  Ferdinando ALBERTI (M5S), con riferimento all'emendamento Barbanti 25.6, evidenzia come si tratti di una proposta di buon senso e chiede le motivazioni del parere contrario espresso da parte dei relatori e del Governo.

  La Sottosegretaria Simona VICARI, nel confermare il parere contrario del Governo sull'emendamento Barbanti 25.6, sottolinea come su tale questione sia attualmente in corso di svolgimento un dialogo tra le Autorità competenti in materia e come sia dunque opportuno non intervenire in tale contesto e attendere le determinazioni che saranno assunte all'esito di tale confronto. Ricorda inoltre che tale complessa materia verrà più opportunamente affrontata in termini organici nell'ambito del provvedimento che recepirà la direttiva n. 2014/17/UE, che dovrà essere recepita entro il termine del 31 marzo 2016.

  Sebastiano BARBANTI (Misto-AL), nel rilevare come il termine ultimo per il recepimento della suddetta direttiva non sia ravvicinato, ritiene sarebbe utile intervenire fin da subito sulla questione posta dall'emendamento, il quale tende a introdurre una misura a tutela dei consumatori, anche in considerazione delle richiamate raccomandazioni espresse dalla Banca d'Italia e dall'IVASS.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Barbanti 25.6.

  Ferdinando ALBERTI (M5S) illustra gli emendamenti Villarosa 25.7 e 25.8, evidenziando come essi siano volti a inasprire le sanzioni previste per gli istituti bancari nel caso in cui non presentino due preventivi di polizze assicurative accessorie ai contratti di mutuo o di finanziamento, fissando il valore di tali sanzioni in termini percentuali rispetto al valore del contratto ed eliminando, quindi, eccessivi margini di discrezionalità del giudice nella determinazione delle sanzioni stesse. Chiede quindi ai relatori e al Governo le ragioni del parere contrario espresso su tali proposte emendative.

  La Sottosegretaria Simona VICARI, nel confermare il parere contrario sugli emendamenti Villarosa 25.7 e 25.8, rileva come esso si basi sulle stesse motivazioni espresse con riferimento all'emendamento Barbanti 25.6.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Villarosa 25.7 e 25.8 e approvano l'emendamento Sottanelli 25.9.

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  Ferdinando ALBERTI (M5S) illustra le finalità degli emendamenti Villarosa 25.10 e 25.11. Rileva come essi siano tesi a meglio definire, a tutela del consumatore, le modalità attraverso le quali le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti a fornire ai loro clienti informazioni circa la possibilità di reperire sul mercato due preventivi di polizze assicurative accessorie ai contratti di finanziamento e di mutuo, indicando i documenti nei quali tali informative dovranno essere contenute ed, eventualmente, prevedendo anche la sottoscrizione delle stesse da parte del cliente.
  Nel sottolineare come si tratti di proposte emendative di buon senso, chiede le ragioni del parere contrario espresso su di essi.

  La Sottosegretaria Simona VICARI, nel confermare il proprio parere contrario sugli emendamenti Villarosa 25.10 e 25.11, rileva come essi impongano oneri eccessivi a carico degli istituti bancari.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Villarosa 25.10.

  Andrea COLLETTI (M5S), nell'evidenziare come gli emendamenti in esame non impongano assolutamente oneri significativi alle banche, ritiene che l'atteggiamento del Governo sia pregiudizialmente contrario a tale genere di proposte emendative.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Villarosa 25.11.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che le Commissioni passano ora all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 22 precedentemente accantonate.

  Gianluca BENAMATI (PD) accetta la proposta di riformulazione del suo emendamento 22.15 avanzata dai relatori nella seduta di ieri, sottolineando come tale riformulazione accolga pienamente lo spirito e le finalità dell'emendamento stesso.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, rileva come la proposta di riformulazione degli emendamenti Benamati 22.15, Piso 22.16 e 22.17 rappresenti un risultato particolarmente importante, che dà conto sia dell'ampio lavoro svolto nell'ambito del Ministero per lo sviluppo economico, sia degli spunti emersi dalle audizioni svolte in Commissione nel corso dell'esame del provvedimento. In tale contesto, evidenzia in particolare come la proposta contenga rilevanti misure volte alla razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, oltre a interventi in tema di anagrafe degli impianti di distribuzione e di regolamentazione delle responsabilità a carico dei titolari degli impianti stessi.

  La Sottosegretaria Simona VICARI sottolinea come la riformulazione degli emendamenti Benamati 22.15, Piso 22.16 e 22.17 proposta dai relatori costituisca un testo complesso, il quale affronta in maniera organica la tematica della razionalizzazione della rete dei carburanti, in conformità alle risultanze del lavoro, svolto negli ultimi due anni all'interno del Ministero per lo sviluppo economico, al quale hanno partecipato tutte le associazioni del settore. In particolare, evidenzia come le proposte emendative innovino la disciplina dell'anagrafe degli impianti di distribuzione, prevedendo una banca dati integrata. Evidenzia inoltre come la riformulazione comporti l'ampliamento della responsabilità dei titolari degli impianti nella verifica della conformità degli stessi alle norme di sicurezza stradale e di sicurezza ambientale, in conformità con il recente decreto emanato dal Ministero dell'ambiente su tale tematica. In tale ambito, rileva come, grazie a tali innovazioni, sarà facilitata la chiusura e la messa in sicurezza degli impianti, a beneficio della sicurezza stradale e del rispetto dell'ambiente.

  Luca SQUERI (FI-PdL), nel condividere le considerazioni dei relatori e del Governo, ritiene che gli emendamenti, così come riformulati, sintetizzino efficacemente il lungo lavoro svolto all'interno del Ministero dello sviluppo economico per la Pag. 8regolamentazione del settore della rete carburanti del Paese.

  Raffaello VIGNALI (AP) sottoscrive gli emendamenti Piso 22.16 e 22.17 e li riformula nel senso indicato dai relatori.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che, a seguito della riformulazione operata di presentatori in adesione alla proposta in tal senso dei relatori, l'emendamento 22.15, nonché gli emendamenti 22.16 e 22.17, sono ora formulati in termini identici come articoli aggiuntivi dopo l'articolo 22 e assumono pertanto, rispettivamente, i numeri 22.0.21 e 22.0.22.

  Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Benamati 22.0.21 (ex emendamento Benamati 22.15) e Piso 22.0.22 (ex emendamenti Piso 22.16 e 22.17), come riformulati.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) dichiara di non accettare la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 22.010 formulata dai relatori e contestualmente lo ritira.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, con riferimento all'emendamento Bini 22.23, accantonato nella seduta di ieri, fa presente che purtroppo, alla luce di ulteriori approfondimenti compiuti anche dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non è possibile modificare il parere contrario già espresso su tale emendamento, parere che quindi rimane confermato.

  Caterina BINI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 22.23 e preannuncia la presentazione di un ordine del giorno in Aula che auspica possa essere accolto dal Governo.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che Le Commissioni passano all'esame dell'articolo 26 e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Ricciatti 26.1 e 26.2; rileva come la lettera a) dell'emendamento Riccardo Gallo 26.3 risulterebbe assorbita dall'emendamento 26.38 dei relatori, esprimendo invece parere contrario sulla restante parte dell'emendamento. Esprime parere contrario sull'emendamento Mazziotti Di Celso 26.4, nonché sull'emendamento Colletti 26.5 rispetto al quale rileva come il numero 2) del medesimo emendamento risulterebbe assorbito dal subemendamento Mazziotti Di Celso 0.26.38.6 di cui si riserva di proporre una riformulazione. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Prataviera 26.6 e Turco 26.7, sull'emendamento Abrignani 26.8, sugli identici Turco 26.9 e Prataviera 26.10, sugli identici Prataviera 26.11 e Turco 26.12, nonché sugli emendamenti Giuseppe Guerini 26.13, Polidori 26.14 e Abrignani 26.15 e 26.16. Invita al ritiro degli emendamenti Scuvera 26.17, degli identici Pelillo 26.18 e Vignali 26.20, nonché dell'emendamento Marco Di Maio 26.19. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Colletti 26.21 e Mazziotti Di Celso 26.22. Esprime parere contrario sui subemendamenti Turco 0.26.38.2, Venittelli 0.26.38.3, Ricciatti 0.26.38.4 e Colletti 0.26.38.5; esprime parere favorevole sul subemendamento Mazziotti Di Celso 0.26.38.6, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini:
  Alla lettera b), capoverso comma 1-bis, lettera a), sostituire le parole da «il numero dei soci professionisti» fino a «o decisione dei soci» con le seguenti: «i soci, per almeno due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto, devono essere avvocati iscritti all'albo, ovvero avvocati iscritti all'albo e professionisti iscritti in albi di altre professioni».
  Esprime invece parere contrario sui subemendamenti Schullian 0.26.38.7, Villarosa 0.26.38.8 e 0.26.38.9, Alberti 0.26.38.10, Mazziotti Di Celso 0.26.38.11 e Schullian 0.26.38.12. Rileva come il subemendamento Colletti 0.26.38.13 risulterebbe assorbito dal subemendamento Mazziotti Di Celso 0.26.38.6, esprimendo Pag. 9comunque su di esso un parere contrario; esprime altresì parere contrario sui subemendamenti Villarosa 0.26.38.14, Mazziotti Di Celso 0.26.38.15 e Villarosa 0.26.38.17.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Villarosa 26.28, sugli identici Pelillo 26.23, Abrignani 26.24, Prataviera 26.25 e Turco 26.26, sull'emendamento Colletti 26.27, sugli identici Pelillo 26.29, Prataviera 26.30 e Turco 26.31, sugli emendamenti Colletti 26.34 e 26.35, nonché Mazziotti Di Celso 26.36 e 26.37; esprime quindi parere contrario sugli articoli aggiuntivi Abrignani 26.01, 26.02 e 26.03, Polidori 26.04 e Abrignani 26.05.

  La Sottosegretaria Simona VICARI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori, esprimendo altresì parere favorevole sull'emendamento 26.38 dei relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ricciatti 26.1 e 26.2.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Riccardo Gallo 26.3 deve ritenersi accantonato, in attesa di votare l'emendamento 26.38 dei relatori, che in parte lo assorbirebbe.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mazziotti Di Celso 26.4.

  Andrea COLLETTI (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 26.5, ne illustra le finalità, sottolineando come il disegno di legge in esame abbia, a suo giudizio, lo scopo di intervenire nel mercato dei servizi legali eliminando i minimi tariffari a svantaggio dei piccoli professionisti e al solo scopo di avvantaggiare i grandi studi legali e le grandi società di capitali. È ovvio quindi come l'intento delle norme del provvedimento sia di far prevalere lo strapotere di grandi gruppi economici, facendo venir meno i diritti dei cittadini e i diritti degli artigiani del diritto e tutelando solo gli interessi dei grandi gruppi economici. Sottolinea come interventi normativi su tale delicata materia dovrebbero essere lasciati alla competenza del Ministero della giustizia e non del Ministero dello sviluppo economico, che evidentemente persegue altri interessi. Ribadisce infine come l'articolo 4-bis rappresenti di fatto un obbrobrio costituzionale.

  Michele PELILLO (PD) sottolinea come l'intervento testé svolto dal collega Colletti debba considerarsi fuori tempo massimo, in quanto superato dall'emendamento dei relatori 26.38. Ritiene infatti che le osservazioni critiche e le considerazioni espresse avrebbero potuto riferirsi al testo iniziale dell'articolo 26, ma debbono considerarsi del tutto superate dal testo così come riscritto dal predetto emendamento dei relatori. In particolare, sottolinea come la lettera a) dell'emendamento 26.38 sia finalizzata a garantire la trasparenza della compagine sociale e come la lettera b) riduca ad un terzo la quota massima di capitale sociale della società di professionisti detenibile dai soci di capitale. Si tratta di una modifica di estrema importanza che rappresenta un punto di equilibrio di non poco conto tra gli interessi in gioco dell'associazione dei professionisti e il lavoro degli avvocati.
  Sottolinea quindi come i grandi gruppi economici abbiano sempre condizionato la vita professionale dei grandi studi legali e come la previsione di un terzo di soci di capitale nell'ambito degli studi professionali non rappresenti un elemento necessariamente negativo. Evidenzia infatti come vi sia sempre stata una stretta relazione tra potere economico e professionisti e pertanto non ritiene che la formulazione proposta dai relatori possa incidere negativamente su tale situazione di fatto.

  Ferdinando ALBERTI (M5S) sottolinea con stupore che se questa è la posizione dei colleghi di maggioranza, se è vero che non si può che constatare la presenza di una rilevante influenza dei gruppi economici sui grandi studi professionali, si comprendono ancora meno le ragioni per le Pag. 10quali si debba approvare una norma che istituzionalizza tale circostanza. Ritiene pertanto che l'emendamento dei relatori abbia apportato solo dei limitati correttivi che sono del tutto insufficienti, considerando altresì non convincenti le argomentazioni avanzate in merito.

  Silvia FREGOLENT (PD), relatrice per la VI Commissione, osserva come gli interventi sin qui svolti dai colleghi di opposizione, a suo giudizio, non tengono conto della realtà dei fatti. Si tratta di riconoscere che già oggi i grandi gruppi economici si rivolgono a società estere di professionisti e non è certo un atteggiamento realistico non tenere conto di questo dato di realtà. Sottolinea come l'emendamento 26.38 dei relatori intenda al contrario tutelare anche i piccoli avvocati, prevedendo importanti correttivi in materia. Non ritiene quindi di entrare nelle polemiche che sono state fin qui sollevate dai colleghi sulla qualità degli emendamenti presentati dai relatori.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), ritiene che l'emendamento dei relatori 26.38 vada nella giusta direzione e sia di buon senso, sottolineando come esso permetta di superare le difficoltà poste dalla formulazione iniziale dell'articolo 26, trovando un punto di sintesi difficile. Osserva, inoltre, come il lavoro dei relatori consenta di aprire un mercato che altrimenti rischiava di rimanere inaccessibile.
  Per tali ragioni, considera superate le proposte emendative da lui presentate all'articolo 26, anche alla luce della riformulazione proposta riguardo al subemendamento Mazziotti Di Celso 0.26.38.6, e preannuncia l'intenzione di ritirare i propri emendamenti.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Colletti 26.5.

  Sebastiano BARBANTI (Misto-AL) sottoscrive tutti gli emendamenti all'articolo 26 a prima firma del deputato Turco.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti e Prataviera 26.6 e Turco 26.7.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira i propri emendamenti 26.8, 26.15, 26.16 e 26.24.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Turco 26.9 e Prataviera 26.10, nonché gli identici emendamenti Prataviera 26.11 e Turco 26.12.

  Giuseppe GUERINI (PD) ritira l'emendamento 26.13, a sua prima firma.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Polidori 26.14.

  Chiara SCUVERA (PD) ritira il proprio emendamento 26.17, in considerazione del fatto che alcune questioni in esso proposte sono state affrontate dall'emendamento dei relatori 26.38.
  Preannuncia, comunque, la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea volto a superare i problemi relativi al regime fiscale delle società di professionisti, nonché a favorire l'aggregazione dei giovani avvocati, auspicando che il Governo voglia farsi carico delle questioni che il proprio emendamento intende risolvere.

  Michele PELILLO (PD) ritira il proprio emendamento 26.18.

  Andrea COLLETTI (M5S) sottoscrive l'emendamento Vignali 26.20.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Vignali 26.20.

  Marco DI MAIO (PD) ritira il proprio emendamento 26.19.

  Andrea COLLETTI (M5S) illustra il proprio emendamento 26.21, evidenziando come sulla tematica affrontata vi sia stata un'indicazione positiva dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Sottolinea, quindi, i benefici che deriverebbero ai cittadini dalla possibilità di sostenere le spese legali attraverso il patto di quota lite e lamenta l'assurdità delle Pag. 11disposizioni del provvedimento che la maggioranza ed il Governo intendono approvare, il cui obiettivo è quello di favorire le grandi società e penalizzare, invece, i piccoli professionisti.
  Domanda, quindi ai relatori, le ragioni della contrarietà al suo emendamento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Colletti 26.21.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, osserva come l'emendamento Mazziotti Di Celso 26.22 sia in parte assorbito dall'emendamento dei relatori 26.38 e dalla riformulazione del subemendamento Mazziotti Di Celso 0.26.38.6.

  Adriana GALGANO (SCpI), non accogliendo l'invito dei relatori a ritirare l'emendamento Mazziotti Di Celso 26.22, di cui è cofirmataria, chiede che questo sia comunque posto in votazione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Mazziotti Di Celso 26.22, nonché i subemendamenti Turco 0.26.38.2, Venittelli 0.26.38.3, Ricciatti 0.26.38.4 e Colletti 0.26.38.5.

  Adriana GALGANO (SCpI) riformula il subemendamento Mazziotti Di Celso 0.26.38.6, di cui è cofirmataria, nel senso indicato dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento Mazziotti Di Celso 0.26.38.6, come riformulato, e respingono i subemendamenti Schullian 0.26.38.7, Villarosa 0.26.38.8 e 0.26.38.9, Alberti 0.26.38.10, Mazziotti Di Celso 0.26.38.11, Schullian 0.26.38.12, Colletti 0.26.38.13, Villarosa 0.26.38.14 e Mazziotti Di Celso 0.26.38.15.

  Andrea COLLETTI (M5S), illustrando il subemendamento Villarosa 0.26.38.17, invita i relatori a riflettere sul rischio di permettere che avvocati radiati dall'albo possano poi esercitare l'attività forense tramite terzi. Evidenzia, infatti, come l'esercizio dell'attività forense attraverso società di capitali possa rivelarsi un mezzo per eludere le disposizioni che disciplinano la professione e ribadisce come il provvedimento, incomprensibilmente, permetta alle società quanto è invece vietato ai singoli professionisti.

  Silvia FREGOLENT (PD), relatrice per la VI Commissione, esorta a leggere attentamente l'emendamento dei relatori 26.38, che ha affrontato e risolto il problema evidenziato dal collega Colletti. Ribadisce che gli avvocati radiati dall'albo non potranno più esercitare l'attività forense e sottolinea come le disposizioni vigenti nell'ambito delle società di capitali già prevedano divieti di partecipazione per i soggetti che si sono macchiati di determinati reati.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Villarosa 0.26.38.17.

  Andrea COLLETTI (M5S) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sull'emendamento dei relatori 26.38, non reputando condivisibile che nelle società dedite all'esercizio dell'attività forense possano entrare in qualità di soci di capitale anche soggetti che non sono stati ritenuti più meritevole di esercitare tale professione.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) condivide le considerazioni del collega Colletti, aggiungendo che l'emendamento dei relatori non elimina il problema che nelle società costituite per l'esercizio dell'attività forense possano esserci soci anonimi.

  Le Commissioni approvano, quindi, l'emendamento dei relatori 26.38, come risultante dal subemendamento approvato.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) ritira il proprio emendamento 26.28.

  Michele PELILLO (PD) ritira il proprio emendamento 26.23.

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  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Prataviera 26.25: si intende vi abbia rinunciato.

  Aris PRODANI (Misto-AL) sottoscrive l'emendamento Turco 26.26.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Turco 26.26.

  Andrea COLLETTI (M5S) illustra il proprio emendamento 26.27, volto a conferire una delega stringente al Governo per riformare le società tra avvocati, raccomandandone l'approvazione.

  La Sottosegretaria Simona VICARI, con riferimento all'emendamento Colletti 26.27, ritiene che esso proponga modifiche improprie della legge n. 247 del 2012, relativa alla professione forense, sia nella parte in cui, riproponendo un metodo rivelatosi fallimentare, prevede un nuovo termine di delega al Governo per la disciplina delle società tra avvocati, sia perché non definisce la natura dei redditi prodotti dalle predette società. Rileva come la proposta emendativa sia non solo poco chiara ma anche incoerente rispetto alle complessive finalità di ampliamento del mercato e della concorrenza che il provvedimento in esame si propone di attuare.

  Andrea COLLETTI (M5S) sottolinea innanzitutto come il suo emendamento 26.27 andrebbe valutato tenendo conto della proposta di sopprimere il nuovo articolo 4-bis introdotto dal disegno di legge in esame. Evidenzia inoltre come la mancata attuazione della delega contenuta nell'articolo 5 della legge n. 247 del 2012 ricada esclusivamente sulla responsabilità dei Governi che si sono succeduti in questi anni, i quali non hanno affrontato la questione della qualificazione dei redditi prodotti dalla società tra avvocati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Colletti 26.27.

  Paolo PETRINI (PD) ritira l'emendamento Pelillo 26.29, di cui è cofirmatario.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Prataviera 26.30: si intende vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Turco 26.31, sottoscritto dal deputato Prodani.

  Andrea COLLETTI (M5S) illustra il suo emendamento 26.34, il quale è volto a intervenire sulle norme recate dalla legge n. 247 del 2012, relative all'albo degli avvocati cassazionisti, eliminando distinzioni tra professionisti che risultano assolutamente ingiustificate anche alla luce delle modalità di svolgimento dell'esame per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Colletti 26.34.

  Andrea COLLETTI (M5S) illustra il suo emendamento 26.35, il quale propone la soppressione dell'articolo 21 della legge-quadro sulla professione forense, la quale ha imposto requisiti specifici per la permanenza nell'iscrizione all'albo degli avvocati. Rileva come tali obblighi comportino la discriminazione tra professionisti e contrastino con la natura liberale della professione forense; richiama, in tale ambito, le ulteriori norme della citata legge le quali hanno previsto un sistema inutile e inefficace per l'aggiornamento professionale degli avvocati. Sottolinea quindi come il complesso di tali misure siano state adottate ad esclusivo vantaggio degli studi legali più importanti con l'avallo del Governo e del Consiglio nazionale forense, a danno dei piccoli professionisti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Colletti 26.35 e Mazziotti Di Celso 26.36.

  Andrea COLLETTI (M5S), con riferimento all'emendamento Mazziotti Di Celso Pag. 1326.37, rileva come esso abbia la finalità di modificare i requisiti per l'eleggibilità degli avvocati al Consiglio nazionale forense, eliminando la distorsione per cui all'organo rappresentativo della totalità degli avvocati può essere eletta solo una piccola parte degli avvocati stessi.
  Sottolinea quindi come si tratti di una proposta emendativa di buon senso, volta a rendere il Consiglio nazionale forense maggiormente democratico e rappresentativo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mazziotti Di Celso 26.37.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) illustra il suo articolo aggiuntivo 26.01 e gli analoghi suoi articoli aggiuntivi 26.02, 26.03 e 26.05, sottolineando come essi siano tesi ad ampliare la platea dei soggetti abilitati a rappresentare i cittadini nell'ambito del processo tributario, in conformità con lo spirito proconcorrenziale del disegno di legge in esame. A tale proposito, ricorda il lavoro svolto su tale questione dalla Commissione Attività produttive nel corso della scorsa legislatura, nell'ambito dell'esame della legge n. 4 del 2013, ed evidenzia come il suo articolo aggiuntivo consentirebbe di compiere ulteriori passi avanti nella direzione di una maggiore efficienza e competitività del settore, con conseguenti minori costi per i cittadini.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Abrignani 26.01, 26.02 e 26.03, nonché gli articoli aggiuntivi Polidori 26.04 e Abrignani 26.05.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che le Commissioni passano ora all'esame dell'emendamento Riccardo Gallo 26.3, precedentemente accantonato e assorbito, limitatamente alla lettera a), dall'approvazione dell'emendamento 26.38 dei relatori.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Riccardo Gallo 26.3.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Riccardo Gallo 26.3.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che le Commissioni passano ora all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 31.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Abrignani 31.1, Giuseppe Guerini 31.2, Pellegrino 31.3, Crippa 31.4 e Donati 31.5. Esprime invece parere favorevole sull'emendamento Senaldi 31.7, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Senaldi 31.6, sugli identici articoli aggiuntivi Marco Di Maio 31.06, Pagano 31.09, Senaldi 31.012, Rizzetto 31.013 e Abrignani 31.014, sugli identici Pellegrino 31.01 e Abrignani 31.015 e sugli identici Pellegrino 31.02 e Abrignani 31.016. Esprime quindi parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Crippa 31.03, mentre esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Rostellato 31.08, Ciracì 31.021, 31.019, 31.020 e 31.022.

  La Sottosegretaria Simona VICARI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giuseppe GUERINI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 31.2.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Donati 31.5 è stato ritirato dal presentatore.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Abrignani 31.1, Pellegrino 31.3 e Crippa 31.4.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sull'emendamento Senaldi 31.7, sul quale i relatori hanno espresso parere favorevole, sottolinea come esso si volto a sanare un vulnus nella normativa relativa alle società di ingegneria regolate dal diritto privato. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo su tale proposta emendativa.

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  Le Commissioni approvano l'emendamento Senaldi 31.7.

  Gianluca BENAMATI (PD) ricorda che prima della seduta sono stati ritirati gli emendamenti di alcuni appartenenti al suo gruppo sui quali i relatori hanno espresso parere contrario, tra cui l'emendamento Senaldi 31.6 e gli articoli aggiuntivi Marco Di Maio 31.06 e Senaldi 31.012.

  Marco DA VILLA (M5S) chiede alla presidenza chiarimenti sull'intervento svolto dal collega Benamati, ed in particolare ritiene insolito che gli emendamenti vengano ritirati prima di conoscere il parere dei relatori.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, precisa che quella del ritiro prima dell'inizio della seduta delle proposte emendative su cui venga espresso parere contrario costituisce una prassi costantemente seguita dalle Commissioni.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici articoli aggiuntivi Pagano 31.09, Rizzetto 31.013 e Abrignani 31.014, nonché gli identici articoli aggiuntivi Pellegrino 31.01 e Abrignani 31.015. Le Commissioni con distinte votazioni, respingono gli identici articoli aggiuntivi Pellegrino 31.02 e Abrignani 31.016, approvano l'articolo aggiuntivo Crippa 31.03 e respingono l'articolo aggiuntivo Rostellato 31.08.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del presentatore degli articoli aggiuntivi Ciracì 31.021, 31.019, 31.020 e 31.022: si intende vi abbia rinunciato.
  Chiede a questo punto ai relatori come intendono proseguire nell'esame degli articoli.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, ritiene che l'articolo 32 possa essere esaminato nella seduta di domani, mentre l'articolo 18 può essere esaminato già nella seduta odierna, dopo una pausa di sospensione dei lavori delle Commissioni.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sospende la seduta fino alle ore 15 della giornata odierna.

  La seduta, sospesa alle 13.10, è ripresa alle 15.15.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che le Commissioni riprendono dall'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 18.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Caparini 18.1, sugli identici emendamenti Galperti 18.2 e Ricciatti 18.5, nonché sugli emendamenti Senaldi 18.3, Bernardo 18.4, Nicola Bianchi 18.6, Plangger 18.8 e Vignali 18.7; esprime quindi parere contrario sugli articoli aggiuntivi Prodani 18.02, 18.03 e 18.04, nonché Pagano 18.01.

  La Sottosegretaria Simona VICARI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Caparini 18.1 e gli identici emendamenti Galperti 18.2 e Ricciatti 18.5.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che gli emendamenti Senaldi 18.3 e Bernardo 18.4 sono stati ritirati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Nicola Bianchi 18.6.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Plangger 18.8: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Vignali 18.7, nonché gli articoli aggiuntivi Prodani 18.02, 18.03 e 18.04.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'articolo Pagano 18.01 deve considerarsi assorbito dall'articolo aggiuntivo Pagano Pag. 1517.07, approvato prima dell'aggiornamento dei lavori parlamentari per il periodo estivo ed avente contenuto identico.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani, nel corso della quale si procederà alla conclusione dell'esame delle proposte emendative, passando all'esame di quelle riferite all'articolo 32. Avverte quindi che la Conferenza dei Presidenti di gruppo, nella riunione odierna, ha deciso che la discussione in Assemblea sul provvedimento inizierà nella seduta di lunedì 21 settembre. Coglie quindi l'occasione per informare i deputati della Commissione Finanze che nella giornata di domani, alle ore 8,30, avrà luogo l'audizione della Commissaria europea per la concorrenza, la quale potrà fornire spunti interessanti anche per le materie affrontate dal disegno di legge in esame.

  La seduta termina alle 15.20.

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