CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 settembre 2015
501.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 64

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 settembre 2015.

Audizione di rappresentanti dell'ISTAT, nell'ambito dell'esame, in sede consultiva, del nuovo testo della proposta di legge C. 1899, recante Modifica all'articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi, in materia di riconoscimento della detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante attribuzione di certificati di credito fiscale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.25 alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 settembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 15.20.

Modifiche all'articolo 9 della legge 6 luglio 2012, n. 96, concernenti la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici.
C. 2799-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che il provvedimento in esame, recante modifiche all'articolo 9 della legge 6 luglio 2012, n. 96, concernenti la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti, è stato già esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 30 luglio 2015. Ricorda che, in tale occasione, la Commissione ha espresso parere favorevole con una condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione e che, nella seduta del 30 luglio scorso, la Commissione di merito ha quindi concluso l'esame in sede referente del provvedimento, apportando al testo una sola modifica volta a recepire la predetta condizione. Nel rilevare che la proposta di legge in esame, come emendata dalla Commissione affari costituzionali, non appare presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, propone di esprimere sul testo della medesima parere favorevole.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, comunica che l'Assemblea, in data odierna, ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
  Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala l'emendamento Dieni 1.50, volto a sopprimere la previsione – introdotta nel testo per recepire la condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, posta dalla Commissione bilancio nella seduta del 30 luglio 2015 – secondo cui, all'atto del collocamento fuori ruolo dei dipendenti di cui può avvalersi la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici, è reso indisponibile per tutta la durata del collocamento fuori ruolo un numero di posti nella dotazione organica dell'amministrazione di appartenenza equivalente dal punto di vista finanziario.
  Con riferimento alle proposte emendative per le quali appare opportuno acquisire l'avviso del Governo, segnala le seguenti:
   Cecconi 1.51 e 1.54, che prevedono, tra l'altro, che alla Commissione siano assegnate ulteriori dieci unità di personale Pag. 65dipendente della Corte dei conti, addette alle attività di revisione, per 180 giorni a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, al fine di procedere alla verifica di conformità sui rendiconti dei partiti politici relativi agli esercizi degli anni 2013 e 2014. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo sugli eventuali effetti finanziari negativi derivanti dalle proposte emendative;
   Dieni 1.61, che prevede che il tempo trascorso fuori ruolo dai componenti della Commissione sia escluso dal calcolo del periodo massimo di cui all'articolo 1, comma 68, della legge n. 190 del 2012, secondo cui i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, gli avvocati e procuratori dello Stato non possono essere collocati in posizione di fuori ruolo per un tempo che, nell'arco del loro servizio, superi complessivamente dieci anni, anche continuativi. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo sugli eventuali effetti finanziari negativi derivanti dalla citata proposta emendativa.

  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere contrario sugli emendamenti Dieni 1.50, Cecconi 1.51 e 1.54 e Dieni 1.61, in precedenza richiamati dal relatore, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Esprime, inoltre, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.50, 1.51, 1.54 e 1.61, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse dall'Assemblea.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare cinese, fatto a Roma il 7 ottobre 2010.
C. 2620 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Tea ALBINI (PD), relatrice, passando all'esame delle disposizioni che presentano profili di carattere finanziario e delle informazioni fornite dalla relazione tecnica, segnala quanto segue.
  Con riferimento alle procedure relative alla cosiddetta estradizione attiva, nel rilevare che la relazione tecnica non fornisce un'indicazione circa le possibili spese per il trasporto delle cose sequestrate dallo Stato richiesto, che, ai sensi dell'articolo 18, terzo paragrafo, sono anch'esse a carico dello Stato richiedente, ritiene in proposito utile acquisire un chiarimento. Per quanto attiene alle attività connesse alla cosiddetta estradizione passiva, di cui all'articolo 18, secondo paragrafo, giudica altresì opportuno acquisire indicazioni circa le eventuali spese da sostenere, in particolare, per il sequestro e la custodia dei beni usati dai soggetti di cui si chiede l'estradizione per commettere il reato o frutto del reato medesimo.
   In merito ai profili di copertura finanziaria fa presente, in primo luogo, che l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri, del quale è previsto l'utilizzo nella misura di euro 9.944 annui a decorrere dal 2014, reca le necessarie disponibilità ed una apposita voce programmatica Pag. 66e, in secondo luogo, che il disegno di legge in esame risulta incluso nell'elenco degli slittamenti di cui all'articolo 18, comma 3, della legge n. 196 del 2009.
  Ciò premesso, tenuto conto del fatto che il provvedimento è già stato approvato dal Senato, ritiene che la norma di copertura finanziaria possa considerarsi sostanzialmente idonea, nel presupposto che il richiamo all'utilizzo dei fondi speciali per il triennio 2014-2016 sia inteso riferito al bilancio per il triennio 2015-2017, in relazione alla copertura degli oneri da sostenere a decorrere dall'anno 2015. Sul punto considera comunque opportuno acquisire l'avviso del Governo.
  Con riferimento alla clausola di salvaguardia finanziaria, che prevede l'imputazione di eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di spesa alle dotazioni finanziarie destinate alla spese di missione nell'ambito del programma « Giustizia civile e penale « della missione « Giustizia « dello stato di previsione del Ministero della giustizia, ritiene necessario che il Governo assicuri che le dotazioni finanziarie del predetto programma di spesa, delle quali si potrà eventualmente disporre la riduzione, al di là del tenore letterale della disposizione siano quelle di parte corrente aventi natura di spese rimodulabili ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009, e che tale riduzione non sia suscettibile di pregiudicare la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle citate dotazioni.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI, con riferimento alle questioni evidenziate dalla relatrice, osserva che le disposizioni in materia di estradizione passiva e di trasporto di cose sequestrate dallo Stato richiesto appaiono suscettibili di determinare effetti finanziari negativi e positivi sostanzialmente compensativi, in quanto pongono a carico degli Stati contraenti obbligazioni reciproche.
  Rileva, altresì, che all'articolo 3, comma 1, del disegno di legge di ratifica il richiamo all'utilizzo dei fondi speciali per il triennio 2014-2016 deve essere inteso come riferito al bilancio per il triennio 2015-2017, in relazione alla copertura degli oneri da sostenere a decorrere dall'anno 2015.
  Fa infine presente che le dotazioni finanziarie destinate alla spese di missione nell'ambito del programma « Giustizia civile e penale « della missione « Giustizia « dello stato di previsione del Ministero della giustizia, delle quali, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, si dovrà eventualmente disporre la riduzione, in caso di scostamenti rispetto alle previsioni, sono quelle di parte corrente aventi natura di spese rimodulabili ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009 e che la predetta riduzione non è suscettibile di pregiudicare la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle citate dotazioni.

  Tea ALBINI (PD), relatrice, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 2620 Governo, approvato dal Senato, recante Ratifica ed esecuzione del Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare cinese, fatto a Roma il 7 ottobre 2010, e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    le disposizioni in materia di estradizione passiva e di trasporto di cose sequestrate dallo Stato richiesto appaiono suscettibili di determinare effetti finanziari negativi e positivi sostanzialmente compensativi, in quanto pongono a carico degli Stati contraenti obbligazioni reciproche;
    all'articolo 3, comma 1, il richiamo all'utilizzo dei fondi speciali per il triennio 2014-2016 deve essere inteso come riferito al bilancio per il triennio 2015-2017, in relazione alla copertura degli oneri da sostenere a decorrere dall'anno 2015;Pag. 67
    le dotazioni finanziarie destinate alla spese di missione nell'ambito del programma « Giustizia civile e penale « della missione « Giustizia « dello stato di previsione del Ministero della giustizia, delle quali, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, si dovrà eventualmente disporre la riduzione, in caso di scostamenti rispetto alle previsioni, sono quelle di parte corrente aventi natura di spese rimodulabili ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009;
    la predetta riduzione non è suscettibile di pregiudicare la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle citate dotazioni;
   esprime sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Tea ALBINI (PD), relatrice, comunica che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
  Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
   Gianluca Pini 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.11, 3.12 e 3.13, che sono volte a ridurre, in varia misura, la quantificazione degli oneri derivanti dal provvedimento, valutati dall'articolo 3 del disegno di legge di ratifica in euro 9.944 annui conformemente a quanto risultante dalla relazione tecnica;
   Gianluca Pini 3.14, 3.15, 3.16, 3.18, 3.19, 3.22, 3.23, 3.24, che imputano, in tutto o in parte, la copertura di una quota degli oneri finanziari derivanti dal provvedimento agli accantonamenti del fondo speciale di parte corrente di competenza dei Ministeri dell'interno, della difesa e delle infrastrutture e dei trasporti, che tuttavia non presentano le necessarie disponibilità;
   Gianluca Pini 3.17 e 3.21, che imputano, in tutto o in parte, la copertura di una quota degli oneri finanziari derivanti dal provvedimento all'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero della giustizia. Osserva tuttavia come tale forma di copertura appaia inidonea, ai sensi della vigente normativa contabile, poiché, essendo il disegno di legge in esame incluso nell'elenco degli slittamenti di cui all'articolo 18, comma 3, della legge n. 196 del 2009, gli oneri in questione per l'anno 2014 devono essere necessariamente imputati all'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri;
   Gianluca Pini 3.25, 3.28 e 3.30 che – in quanto soppressive, rispettivamente, della clausola di salvaguardia prevista in presenza di oneri valutati, dell'obbligo del Ministro dell'economia e delle finanze di riferire alle Camere in merito agli scostamenti rispetto alle previsioni di spesa medesime nonché dell'autorizzazione al citato Ministro di apportare le occorrenti variazioni di bilancio – si pongono in contrasto con la vigente disciplina contabile.

  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere contrario sugli emendamenti puntualmente richiamati dalla relatrice, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Esprime, inoltre, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Tea ALBINI (PD), relatrice, propone pertanto di esprimere parere contrario Pag. 68sugli emendamenti 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.11, 3.12, 3.13, 3.14, 3.15, 3.16, 3.17, 3.18, 3.19, 3.21, 3.22, 3.23, 3.24, 3.25, 3.28 e 3.30, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile sull'autorizzazione all'esercizio di attività lavorative dei familiari a carico del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo delle missioni diplomatiche e rappresentanze consolari, fatto a Roma il 13 dicembre 2013.
C. 3056 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, non ha osservazioni da formulare in merito ai profili di quantificazione, atteso che la relazione tecnica afferma che l'applicazione dell'Accordo in esame non comporta nuove attività rispetto a quelle già correntemente svolte dalle competenti amministrazioni. Ciò premesso, propone dunque di esprimere sul testo del provvedimento in titolo parere favorevole.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, comunica altresì che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti. Al riguardo, in considerazione del fatto che le proposte emendative contenute nel predetto fascicolo non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, propone di esprimere sulle medesime nulla osta.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di nulla osta sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea, testé formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile, fatto a Roma il 16 ottobre 2007.
C. 3155 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, non ha rilievi da formulare in merito ai profili di quantificazione, nel presupposto che le spese derivanti dall'Accordo, diverse da quelle di missione (articoli 3 e 4) che sono configurate come previsioni di spesa, siano effettivamente riconducibili entro il limite massimo di 183.600 euro annui, come indicato dalla relazione tecnica. In proposito ritiene necessaria una conferma, volta a suffragare che le ipotesi assunte dalla relazione tecnica costituiscano limiti inderogabili per l'attuazione dell'Accordo. In merito alle ulteriori spese, pari a 39.000 euro annui a decorrere dal 2015 e 6.300 euro annui ad anni alterni dal 2016, non ha osservazioni da formulare sulla base delle ipotesi assunte dalla relazione tecnica Pag. 69riguardo alle modalità di attuazione dell'Accordo e tenuto conto altresì della presenza di un'apposita clausola di salvaguardia.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, fa preliminarmente presente che l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del quale è previsto l'utilizzo nella misura complessiva di 222.600 euro per il 2015 e di 228.900 euro annui a decorrere dal 2016, reca le necessarie disponibilità ed una apposita voce programmatica. Osserva, in particolare, che una quota dei predetti oneri, valutata in euro 39.000 annui a decorrere dal 2015 e in euro 6.300 ad anni alterni a decorrere dal 2016, presenta carattere di previsione di spesa ed è riconducibile allo scambio di esperti, docenti e ricercatori tra le due Parti, di cui all'articolo 3 dell'Accordo, nonché alla costituzione ed al funzionamento di una Commissione mista per la scienza e la tecnologia, ai sensi dell'articolo 4 dell'Accordo medesimo. Con specifico riferimento al complesso degli oneri «valutati», testé richiamati, segnala che il disegno di legge in esame prevede, al comma 2 dell'articolo 3, un'apposita clausola di salvaguardia finanziaria, a tenore della quale gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di spesa saranno imputati alle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi natura rimodulabile destinate alla spese di missione nell'ambito del pertinente programma di spesa e, comunque, della relativa missione del Ministero interessato. A tale riguardo, giudica necessario che il Governo assicuri che la suddetta imputazione non sia suscettibile di compromettere la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle citate dotazioni.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI, con riferimento alle questioni evidenziate dalla relatrice, fa presente che le spese derivanti dall'Accordo in esame, diverse da quelle di missione, quantificate e autorizzate in 183.600 euro annui a decorrere dall'anno 2015, costituiscono il limite massimo di spesa per l'attuazione dell'Accordo medesimo.
  Sottolinea, inoltre, che l'imputazione degli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di spesa alle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi natura rimodulabile destinate alla spese di missione nell'ambito del pertinente programma di spesa, di cui all'articolo 3, comma 2, non appare suscettibile di compromettere la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle citate dotazioni.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 3155 Governo, approvato dal Senato, recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile, fatto a Roma il 16 ottobre 2007, e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    le spese derivanti dall'Accordo in esame, diverse da quelle di missione, quantificate e autorizzate in 183.600 euro annui a decorrere dall'anno 2015, costituiscono il limite massimo di spesa per l'attuazione dell'Accordo medesimo;
    l'imputazione degli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di spesa alle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi natura rimodulabile destinate alla spese di missione nell'ambito del pertinente programma di spesa, di cui all'articolo 3, comma 2, non appare suscettibile di compromettere la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle citate dotazioni;Pag. 70
   esprime sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, comunica altresì che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
  Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
   Gianluca Pini 3.6, 3.5, 3.4 e 3.3, che sono volte a ridurre, in varia misura, la quantificazione degli oneri derivanti dalle spese di missione di cui agli articoli 3 e 4 dell'Accordo, valutati dall'articolo 3 del disegno di legge di ratifica in euro 39.000 annui a decorrere dal 2015 conformemente a quanto risultante dalla relazione tecnica;
   Gianluca Pini 3.1, 3.2, 3.19, 3.18, 3.17, 3.16, 3.15, 3.14, 3.13, 3.12, 3.11, 3.10, 3.9, 3.8 e 3.7, che sono volte a ridurre o a modificare, in varia misura, la quantificazione degli oneri connessi all'istituzione e al funzionamento di una Commissione mista, valutati dall'articolo 3 del disegno di legge di ratifica in euro 6.300 ad anni alterni a decorrere dal 2016 conformemente a quanto risultante dalla relazione tecnica;
   Gianluca Pini 3.25, 3.24, 3.22, 3.23, 3.20 e 3.21, che imputano, in tutto o in parte, la copertura di una quota degli oneri finanziari derivanti dal provvedimento agli accantonamenti del fondo speciale di parte corrente di competenza dei Ministeri dello sviluppo economico e dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che tuttavia non presentano le necessarie disponibilità. Osserva, peraltro, come tale forma di copertura appaia inidonea anche perché, essendo il disegno di legge in esame incluso nell'elenco degli slittamenti di cui all'articolo 18, comma 3, della legge n. 196 del 2009, gli oneri in questione per l'anno 2014 devono essere necessariamente imputati all'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri;
   Gianluca Pini 3.40, che è volta a sopprimere la clausola di salvaguardia di cui al comma 2 dell'articolo 3;
   Gianluca Pini 3.50 e 3.29, che sopprimono, in tutto o in parte, la previsione di cui al comma 3 dell'articolo 3 del disegno di legge in esame, concernente l'obbligo del Ministro dell'economia e delle finanze a riferire alle Camere sulle cause degli scostamenti rispetto alle previsioni di spesa, di fatto rendendo incompleta la clausola di salvaguardia;
   Gianluca Pini 3.26, che è volta a sopprimere la previsione secondo cui il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere contrario sugli emendamenti puntualmente richiamati dalla relatrice, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Esprime, inoltre, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.11, 3.12, 3.13, 3.14, 3.15, 3.16, 3.17, 3.18, 3.19, 3.20, 3.21, 3.22, 3.23, 3.24, 3.25, 3.26, 3.29, 3.40 e 3.50, in quanto suscettibili di determinare Pag. 71nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse dall'Assemblea.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Ministro dell'interno della Repubblica italiana e il Ministro dell'interno della Repubblica francese in materia di cooperazione bilaterale per l'esecuzione di operazioni congiunte di polizia, fatto a Lione il 3 dicembre 2012.
C. 3085 Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, passando all'esame delle disposizioni dell'Accordo e del disegno di legge di ratifica che presentano profili di carattere finanziario, nonché delle informazioni fornite dalla relazione tecnica, segnala quanto segue.
  In merito ai profili di quantificazione, rileva che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica fa complessivamente riferimento ad un onere di 77.054 euro a decorrere dal 2015. Osserva che tale previsione risulta compatibile con un'entrata in vigore del provvedimento entro l'anno in corso; peraltro ritiene che andrebbe acquisita una valutazione del Governo circa l'andamento costante dell'onere fin dal primo anno. Infatti, considerata la possibile entrata in vigore del provvedimento negli ultimi mesi del 2015, tale ipotesi non sembrerebbe coerente con i dati e gli elementi forniti dalla relazione tecnica, che include fra i parametri determinanti ai fini del calcolo delle spese per l'attuazione dell'Accordo il numero di operazioni congiunte e di missioni da realizzare, mediamente, in ciascun anno.
  Con specifico riferimento agli elementi posti alla base della quantificazione, osserva che la ripartizione delle spese per la cooperazione fra Italia e Francia nei settori in esame appare generalmente conforme alla disciplina stabilita dall'articolo 12 dell'Accordo, in base alla quale le spese di vitto e alloggio vengono sostenute dalla Parte ospitante, mentre le spese per il trasferimento, le retribuzioni e le indennità di missione sono sostenute dalla Parte inviante. Con riferimento, tuttavia, alle spese riguardanti la pianificazione delle attività di pattugliamento (articolo 2 dell'Accordo), la relazione tecnica pone a carico dell'Italia le spese per l'alloggio sia del personale italiano inviato in Francia sia del personale francese inviato in Italia. Pur considerando quanto indicato dalla stessa relazione tecnica circa l'indisponibilità in territorio francese di adeguate strutture alloggiative, evidenzia che tale imputazione di spese sembra non conforme al dettato dell'Accordo come sopra richiamato. Sul punto ritiene che andrebbe quindi acquisito un chiarimento del Governo.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, segnala preliminarmente che l'articolo 3, comma 1, pone l'onere derivante dal provvedimento, suddiviso tra spese per missioni, valutate in 76.554 euro, e spese per l'organizzazione delle riunioni bilaterali, pari a 500 euro, entrambe a decorrere dal 2015, a carico dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il quale reca le necessarie disponibilità, pur in mancanza di una specifica voce programmatica. Ciò posto, giudica opportuno precisare che entrambe le tipologie di onere hanno carattere annuale.
  Inoltre, con riferimento all'onere per missioni, relativo sia alle spese per le Pag. 72missioni in Francia del personale della polizia italiana sia alle spese necessarie per l'accoglienza in Italia del personale della polizia francese, ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo in relazione all'effettiva riconducibilità anche di questa ultima tipologia di spesa alla categoria delle spese per missioni, trattandosi di oneri che, in realtà, non si riferiscono a personale della pubblica amministrazione.
  Con riferimento alla clausola di salvaguardia prevista dal comma 2, considera invece opportuno che il Governo assicuri, anche in considerazione delle numerose disposizioni che hanno previsto riduzioni delle dotazioni di bilancio, che l'eventuale attivazione della predetta clausola non sia suscettibile di pregiudicare la funzionalità delle pubbliche amministrazioni interessate dalle suddette riduzioni.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI, in relazione alle questioni evidenziate dal relatore, fa presente che, con riferimento all'onere di 77.054 euro annui a decorrere dal 2015, dei quali euro 76.554 annui riguardano spese per missioni, in caso di approvazione del provvedimento entro l'anno in corso sul pertinente capitolo di spesa verranno stanziate risorse finanziarie pro-quota, rispetto al totale dell'onere annuale, per permettere all'amministrazione competente di sostenere gli oneri di missioni necessari negli ultimi mesi dell'anno in corso.
  Segnala, altresì, che l'articolo 12 dell'Accordo non stabilisce in maniera tassativa la ripartizione delle spese di vitto e alloggio, ma prevede, al comma 3, che a seguito di intese tra le Parti «le Autorità competenti delle Parti concordano caso per caso le soluzioni adottate per l'alloggio e il vitto degli agenti dello Stato di invio nel territorio dello Stato di destinazione».
  Evidenzia, inoltre, che all'articolo 3, comma 1, del disegno di legge di ratifica appare opportuno precisare che gli oneri derivanti dal provvedimento hanno carattere annuale.
  Chiarisce che l'eventuale attivazione della clausola di salvaguardia prevista dall'articolo 3, comma 2, non appare suscettibile di pregiudicare la funzionalità delle pubbliche amministrazioni interessate dalle relative riduzioni di dotazioni di bilancio.
  Rileva, infine, che gli oneri relativi all'accoglienza di personale appartenente alla polizia francese non sono riconducibili a spese di missione, bensì, come specificato nella relazione tecnica, a spese di vitto e alloggio presso strutture della Polizia di Stato che vengono sostenute con capitoli diversi da quelli di missione.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 3085 Governo, recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Ministro dell'interno della Repubblica italiana e il Ministro dell'interno della Repubblica francese in materia di cooperazione bilaterale per l'esecuzione di operazioni congiunte di polizia, fatto a Lione il 3 dicembre 2012, e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    con riferimento all'onere di 77.054 euro annui a decorrere dal 2015, dei quali euro 76.554 annui riguardano spese per missioni, in caso di approvazione del provvedimento entro l'anno in corso sul pertinente capitolo di spesa verranno stanziate risorse finanziarie pro-quota, rispetto al totale dell'onere annuale, per permettere all'amministrazione competente di sostenere gli oneri di missioni necessari negli ultimi mesi dell'anno in corso;
   l'articolo 12 dell'Accordo non stabilisce in maniera tassativa la ripartizione delle spese di vitto e alloggio, ma prevede, al comma 3, che a seguito di intese tra le Parti «le Autorità competenti delle Parti concordano caso per caso le soluzioni Pag. 73adottate per l'alloggio e il vitto degli agenti dello Stato di invio nel territorio dello Stato di destinazione»;
   all'articolo 3, comma 1, appare opportuno precisare che gli oneri derivanti dal provvedimento hanno carattere annuale;
    l'eventuale attivazione della clausola di salvaguardia prevista dall'articolo 3, comma 2, non appare suscettibile di pregiudicare la funzionalità delle pubbliche amministrazioni interessate dalle relative riduzioni di dotazioni di bilancio;
   gli oneri relativi all'accoglienza di personale appartenente alla polizia francese non sono riconducibili a spese di missione, bensì, come specificato nella relazione tecnica, a spese di vitto e alloggio presso strutture della Polizia di Stato che vengono sostenute con capitoli diversi da quelli di missione;

   esprime sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

   con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
   All'articolo 3, comma 1, dopo le parole: euro 76.554 e dopo le parole: euro 500 aggiungere la seguente: annui».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, comunica altresì che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
  Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
   Gianluca Pini 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9 e 3.10, che sono volte a ridurre, in varia misura, la quantificazione degli oneri concernenti le spese di missione relative all'esecuzione dell'Accordo, valutati dall'articolo 3 del disegno di legge di ratifica in euro 76.554 annui a decorrere dal 2015 conformemente a quanto risultante dalla relazione tecnica;
   Gianluca Pini 3.12, 3.13, 3.14, 3.15 e 3.16, che imputano, in tutto o in parte, la copertura degli oneri derivanti dall'esecuzione dell'Accordo agli accantonamenti del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero della difesa e/o del Ministero dell'interno, i quali non recano tuttavia alcuna disponibilità;
   Gianluca Pini 3.17, 3.20 e 3.22 che, in quanto soppressive – rispettivamente – della clausola di salvaguardia prevista in presenza di oneri valutati, dell'obbligo del Ministro dell'economia e delle finanze di riferire alle Camere in merito agli scostamenti rispetto alle previsioni di spesa medesime nonché dell'autorizzazione al citato Ministro di apportare le occorrenti variazioni di bilancio, si pongono in contrasto con la vigente disciplina contabile.

  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere contrario sugli emendamenti puntualmente richiamati dal relatore, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Esprime, inoltre, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.12, 3.13, 3.14, 3.15, 3.16, 3.17, 3.20 e 3.22, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché Pag. 74di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse dall'Assemblea.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato fatto a Roma il 5 marzo 2008.
C. 3157 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, passando all'esame delle disposizioni dell'Accordo e del disegno di legge di ratifica che presentano profili di carattere finanziario, nonché delle informazioni fornite dalla relazione tecnica, segnala quanto segue.
  In merito ai profili di quantificazione, non ha rilievi da formulare nel presupposto dell'effettiva disponibilità delle risorse riferite all'esercizio 2014, trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio e nel presupposto altresì che le riunioni della Commissione mista – secondo quanto indicato dalla relazione tecnica – non comportino oneri per il bilancio dello Stato. In ordine a tali presupposti ritiene necessario acquisire una conferma.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, rileva preliminarmente che agli oneri derivanti dal provvedimento, pari a 3.098.000 euro a decorrere dal 2014, si provvede in parte – per un ammontare pari 2.092.000 euro per il 2014 – mediante utilizzo delle risorse già trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'informazione e l'editoria, e per la restante parte – pari a 196.000 euro per il 2014 e a 3.098.000 euro a decorrere dal 2015 – a carico dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri relativo al bilancio 2014-2016. Ciò premesso, per quanto riguarda la copertura finanziaria a valere sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, segnala che le risorse utilizzate costituiscono parte dello stanziamento di 6 milioni di euro destinato al pagamento degli oneri derivanti dall'utilizzo delle frequenze radiotelevisive, pur in carenza della legge di ratifica, ai sensi dell'articolo 2, comma 16-novies, del decreto-legge n. 225 del 2010, come rifinanziato dall'elenco 1 di cui all'articolo 1, comma 302, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014). In proposito, reputa necessario un chiarimento del Governo riguardo alle ragioni per le quali si è ritenuto di prevedere la copertura finanziaria per l'anno 2014 a valere sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, giacché il corrispondente importo, a prescindere dal presente provvedimento, è già stato impegnato sulla base della legislazione vigente, come risulta dalla seduta della Commissione bilancio del Senato del 5 maggio 2015, nel corso della quale il rappresentante del Governo ha precisato che la Presidenza del Consiglio, con decreto del 12 dicembre 2014, ha già provveduto ad impegnare le somme necessarie all'attuazione dell'Accordo tramite la loro corresponsione alla RAI.
  Per quanto riguarda invece la copertura a valere sull'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri relativo al bilancio 2014-2016, segnala che il provvedimento in esame è incluso nell'elenco degli slittamenti di cui all'articolo 18, comma 3, della legge n. 196 del 2009 per il suddetto importo di 196.000 euro relativo all'anno 2014 e che l'accantonamento del quale è previsto l'utilizzo per l'anno 2014 e a decorrere dal 2015 reca le Pag. 75necessarie disponibilità. Ciò premesso, tenuto conto del fatto che il provvedimento è già stato approvato dal Senato, ritiene che la norma di copertura finanziaria, sotto tale profilo, possa considerarsi sostanzialmente idonea anche se riferita ai fondi speciali per il triennio 2014-2016, nel presupposto che il richiamo all'utilizzo dei suddetti fondi speciali sia inteso come riferito al bilancio per il triennio 2015-2017, in relazione alla copertura degli oneri da sostenere a decorrere dall'anno 2015. Sul punto considera comunque opportuno acquisire l'avviso del Governo.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI osserva che le riunioni della Commissione mista prevista dall'articolo 7 dell'Accordo, come peraltro già indicato dalla relazione tecnica, non comportano oneri per il bilancio dello Stato.
  Fa inoltre presente che con decreto n. 12278 del 12 dicembre 2014, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'informazione e l'editoria – ha impegnato la somma di euro 2.902.000 a favore di RAI SpA a titolo di contributo forfetario ai sensi della convenzione stipulata il 30 dicembre 1991, e nelle more della ratifica del presente Accordo si è provveduto al trasferimento di risorse finanziarie alla Presidenza del Consiglio al fine di assicurare la prosecuzione della fornitura dei servizi previsti dalla predetta convenzione e favorire il migliore espletamento del servizio pubblico di radiodiffusione nella Repubblica di San Marino. Evidenzia, altresì, che sotto il profilo gestionale non risultano pertanto duplicazioni di finanziamenti, in considerazione della circostanza che, relativamente all'anno 2014, l'Italia ha provveduto al corretto versamento della relativa quota e a decorrere dall'anno 2015 si provvederà ai sensi del presente provvedimento.
  Segnala, infine, che all'articolo 3, comma 1, del disegno di legge di ratifica l'utilizzo dei fondi speciali per il triennio 2014-2016 deve essere inteso come riferito al bilancio per il triennio 2015-2017, in relazione alla copertura degli oneri da sostenere a decorrere dall'anno 2015.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 3157 Governo, recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato fatto a Roma il 5 marzo 2008, e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    le riunioni della Commissione mista prevista dall'articolo 7 dell'Accordo, come peraltro già indicato dalla relazione tecnica, non comportano oneri per il bilancio dello Stato;
    con decreto n. 12278 del 12 dicembre 2014, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'informazione e l'editoria – ha impegnato la somma di euro 2.902.000 a favore di RAI SpA a titolo di contributo forfetario ai sensi della convenzione stipulata il 30 dicembre 1991, e nelle more della ratifica del presente Accordo si è provveduto al trasferimento di risorse finanziarie alla Presidenza del Consiglio al fine di assicurare la prosecuzione della fornitura dei servizi previsti dalla predetta convenzione e favorire il migliore espletamento del servizio pubblico di radiodiffusione nella Repubblica di San Marino;
    sotto il profilo gestionale non risultano pertanto duplicazioni di finanziamenti, in considerazione della circostanza che, relativamente all'anno 2014, l'Italia ha provveduto al corretto versamento della relativa quota e a decorrere dall'anno 2015 si provvederà ai sensi del presente provvedimento;
    all'articolo 3, comma 1, l'utilizzo dei fondi speciali per il triennio 2014-2016 deve essere inteso come riferito al bilancio Pag. 76per il triennio 2015-2017, in relazione alla copertura degli oneri da sostenere a decorrere dall'anno 2015;
   esprime sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, comunica altresì che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
  Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
   Gianluca Pini 3.1, che è volta a differire la decorrenza degli oneri derivanti dall'esecuzione dell'Accordo a far data non più dall'anno 2014, come previsto dal testo del disegno di legge, bensì dall'anno 2015, conseguentemente provvedendo alla copertura di una quota parte degli oneri stessi per l'anno 2015, in misura pari ad euro 2.902.000, mediante l'utilizzo di risorse afferenti al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, le quali allo stato non risultano tuttavia ancora trasferite al predetto bilancio;
   Gianluca Pini 3.2, 3.3 e 3.4, che imputano, in tutto o in parte, la copertura di una quota degli oneri finanziari derivanti dall'esecuzione dell'Accordo, in una misura pari a 196 mila euro per il 2014 e a 3.098.000 euro annui a decorrere dall'anno 2015, all'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dello sviluppo economico, il quale non reca tuttavia alcuna disponibilità.

  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere contrario sugli emendamenti puntualmente richiamati dal relatore, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Esprime, inoltre, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 3.1, 3.2, 3.3 e 3.4, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse dall'Assemblea.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile.
C. 2607 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Marco MARCHETTI (PD), relatore, fa presente che il provvedimento in esame – derivante dall'abbinamento di tre proposte di legge riguardanti la disciplina della protezione civile – reca una delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale Pag. 77della protezione civile e che oggetto dell'esame è il testo elaborato dalla VIII Commissione Ambiente, competente per materia, non corredato di relazione tecnica. Passando all'esame delle norme che presentano profili di carattere finanziario, segnala quanto segue.
  Con riguardo all'articolo 1, concernente il riordino della disciplina sul sistema nazionale della protezione civile, osserva che le norme recano una disciplina di ampia portata e di carattere generale, le cui implicazioni finanziarie – fermo restando l'obbligo di invarianza complessiva prescritto dal comma 2, lettera i) – potranno essere valutate una volta precisate le concrete modalità attuative delle deleghe in esame. In ordine alla rilevanza finanziaria delle misure in esame e delle modalità con le quali assicurare la neutralità finanziaria nell'esercizio della delega, ritiene che andrebbe acquisita una valutazione del Governo. Infatti, pur rilevando che tra i principi e criteri di delega è inserita una clausola di non onerosità, il testo non reca disposizioni in ordine alla verifica degli effetti finanziari della disciplina da emanare nell'esercizio della delega né rinvia in proposito all'articolo 17, comma 2, della legge di contabilità.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, osserva che l'articolo 1, comma 2, lettera i), del provvedimento in esame prevede espressamente – tra i principi e criteri direttivi cui devono uniformarsi i decreti attuativi della delega conferita al Governo – l'invarianza degli oneri a carico della finanza pubblica. Tuttavia, al fine di assicurare l'effettivo rispetto della clausola di neutralità finanziaria testé richiamata, giudica necessario integrare le disposizioni relative alla procedura di adozione dei decreti attuativi, di cui all'articolo 1, comma 5, prevedendo che gli schemi di decreto legislativo debbano essere corredati di relazione tecnica, che dia conto della neutralità finanziaria dei medesimi, e che gli stessi debbano essere trasmessi per il parere alle Commissioni parlamentari competenti anche per i profili finanziari.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI si riserva di fornire chiarimenti in ordine alle questioni evidenziate dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.