CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 27 luglio 2015
490.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 27 luglio 2015. — Presidenza del presidente della III Commissione, Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 16.05.

DL 99/2015: Disposizioni urgenti per la partecipazione di personale militare all'operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo centromeridionale denominata EUNAVFOR MED.
C. 3249 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 24 luglio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nell'ultima seduta i relatori hanno provveduto, per gli ambiti di rispettiva competenza, ad illustrare il provvedimento e che il rappresentante del Governo si è riservato di intervenire in sede di replica.

  Erasmo PALAZZOTTO (SEL), rammaricandosi di non aver potuto essere presente alla precedente seduta, chiede al Governo alcuni chiarimenti sul provvedimento in esame.
  Quanto alla prima fase di EUNAVFOR MED, sottolinea come siano in corso altre missioni con finalità e natura affini, vale a dire monitoraggio e pattugliamento in funzione antiterrorismo e contro il fenomeno dell'immigrazione clandestina mediante l'utilizzo di dispositivi navali, da Mare Sicuro ad Active Endeavour: si chiede dunque quale sia l'interfaccia con esse della nuova operazione, e quale necessità vi sia di metterla in atto, visto che quel tratto di mare è già ampiamente controllato.
  Quanto alla seconda e alla terza fase, invece, osserva come esse prevedano passaggi impegnativi e di cui allo stato attuale non vi è alcuna certezza, quali risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o consenso di Stati sovrani all'ingresso nelle proprie acque territoriali. Di conseguenza, ritiene sia rischioso concedere la loro autorizzazione «al buio», vista anche la volatilità della situazione nel Mar Mediterraneo, e semmai consigliabile un ulteriore passaggio dinanzi alle Camere.

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  Luca FRUSONE (M5S), condividendo le considerazioni testé svolte dal collega di SEL, ribadisce i dubbi e le perplessità già manifestate sul provvedimento nella precedente seduta, soprattutto con riguardo ai futuri sviluppi della missione che prevede – successivamente all'adozione di specifiche risoluzioni dell'ONU o all'assenso del Governo locale – l'avvio di ulteriori due fasi nelle quali potranno essere adottate tutte le misure necessarie nei confronti delle imbarcazioni sospettate di essere usate per il traffico e la tratta di esseri umani.
  Evidenzia, quindi, come il decreto sia proiettato in una dimensione futura e, per tale ragione, auspica che le successive fasi possano svilupparsi solo dopo che il Parlamento abbia potuto pronunciarsi con cognizione sulle nuove modalità e finalità della missione, nonché sulle nuove esigenze di carattere finanziarie che si potranno porre. Peraltro, l'esigenza di un passaggio parlamentare per le ulteriori fasi viene segnalata anche da un apposito emendamento al decreto presentato dal proprio gruppo, sul quale auspica che vi possa essere la convergenza del Governo e dei relatori.
  Non nasconde la possibilità che le risoluzioni dell'ONU possano prevedere anche ulteriori fasi rispetto a quelle preannunciate, e ciò rafforza il convincimento del MoVimento 5 Stelle che in questa momento non si possano conferire deleghe in bianco e che occorra, invece, fermarsi alla fase iniziale dedicata all'individuazione delle reti di traffico relative alla tratta di esseri umani.

  Vincenzo AMENDOLA (PD), relatore per la III Commissione, sottolinea che le successive fasi di EUNAVFOR MED dovranno registrare necessariamente due passaggi: la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che vi sta lavorando con grande attenzione; il negoziato finalizzato ad un governo di unità nazionale in Libia, giunto ormai in fase di chiusura e sul quale proprio oggi si è espresso con un appello anche il governo insediato a Tripoli.
  Relativamente alla prima fase, rimarca che essa non è in alcun modo sostitutiva di operazioni come Triton o Poseidon, in quanto serve a creare le infrastrutture necessarie a combattere l'odiosa piaga del traffico di esseri umani. Comprende assai bene le preoccupazioni avanzate dai colleghi Palazzotto e Frusone, e anche se agire al momento attuale sul contenuto legislativo gli appare difficile, esse potrebbero essere manifestate con efficacia tramite un ordine del giorno. Sottolinea quindi la necessità della seconda e della terza fase della missione, in quanto finalizzate ad individuare le rotte del traffico di esseri umani anche rispetto alle tratte che precedono il territorio libico.
  Conclude con una ulteriore precisazione: non bisogna confondere EUNAVFOR MED con Triton o Poseidon, soprattutto perché salvare vite umane appare una ineludibile priorità particolarmente in una fase in cui si assiste ad un ulteriore imbarbarimento di questi trafficanti, che ormai impiegano addirittura gommoni in luogo dei consueti barconi. Ciò detto, ribadisce di aver ben compreso le preoccupazioni dei colleghi, e afferma di volerle portare all'attenzione dell'Assemblea.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.20.