CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 24 luglio 2015
489.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 15

SEDE REFERENTE

  Venerdì 24 luglio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro per la giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 9.05.

Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi e per un maggiore contrasto del fenomeno corruttivo, oltre che all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena.
C. 2798 Governo ed abbinate proposte di legge C. 370 Ferranti, C. 372 Ferranti, C. 373 Ferranti, C. 408 Caparini, C. 1285 Fratoianni, C. 1604 Di Lello, C. 1957 Ermini, C. 1966 Gullo, C. 1967 Gullo, C. 3091 Bruno Bossio.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 luglio 2015.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) chiede che la pubblicità della seduta odierna sia disposta anche mediante l'attivazione degli impianti di trasmissione a circuito chiuso.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, in assenza di obiezioni, dispone che Pag. 16la pubblicità dei lavori della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione degli impianti di trasmissione a circuito chiuso. Avverte quindi che la Commissione procederà ora all'esame delle proposte emendative accantonate riferite agli articoli 25 e 26. Avverte, infine, che i deputati Sofia Amoddio, Alfredo Bazoli, Micaela Campana, David Ermini e Franco Vazio, componenti del gruppo Partito Democratico, sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Paolo Coppola, Alessandro Mazzoli, Lorenza Bonaccorsi, Paolo Cova e Marco Miccoli.

  Vittorio FERRARESI (M5S), intervenendo sull'emendamento Molteni 25.1, volto a sopprimere l'articolo 25 del provvedimento, ritiene che la delega ivi contenuta sia eccessivamente ampia, manifestando sulla stessa netta contrarietà. Al riguardo, osserva come la norma in questione, che giudica vergognosa, pregiudichi fortemente la libertà di informazione, impedendo di fatto ai giornalisti di svolgere compiutamente la loro attività.

  Daniele FARINA (SEL) preannuncia il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Molteni 25.1. Al riguardo, evidenzia che in relazione alla complessa materia delle intercettazioni, oggetto della specifica delega di cui all'articolo 25, comma 1, lettera a), il Governo si trovi in una evidente e macroscopica situazione di «conflitto di interessi», in ragione della quale è stata impressa una indebita accelerazione dell’iter di esame del provvedimento, che non è stato oggetto di congruo approfondimento da parte della Commissione. Si associa, infine, alle considerazioni del collega Ferraresi, ritenendo che quella conferita al Governo sia un'autentica delega «in bianco», dai contenuti eccessivamente ampi.

  Walter VERINI (PD) evidenzia come l'obiettivo della delega in discussione non sia certamente quello di limitare l'utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche da parte della magistratura, quanto, piuttosto, quello di tutelare la riservatezza delle comunicazioni e delle conversazioni telefoniche e telematiche di soggetti occasionalmente coinvolti nel procedimento e comunque non rilevanti a fini di giustizia penale. Osserva, infatti, come sia necessario effettuare un giusto bilanciamento tra la libertà di informazione e il diritto alla privacy in capo ai soggetti intercettati. Preannuncia, pertanto, a nome dei deputati del suo gruppo, il voto contrario sull'emendamento Molteni 25.1.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) ritiene che la delega in questione stravolga indebitamente principi consolidati dell'ordinamento, penalizzando la libertà di informazione. Nel richiamare i noti fatti di cronaca relativi all'inchiesta «Mafia Capitale», nella quale sono stati coinvolti alcuni esponenti del Partito Democratico, ritiene che il Governo versi in una situazione di «conflitto di interessi» in relazione al tema delle intercettazioni.

  Giulia SARTI (M5S), nell'associarsi alle considerazioni del collega Bonafede, stigmatizza fortemente le modalità di svolgimento dei lavori, che non hanno consentito alla Commissione di esaminare approfonditamente, nel merito, le disposizioni del provvedimento in discussione, dal contenuto complesso ed articolato. Nel rammentare infatti che il disegno di legge in esame reca rilevanti modifiche al codice penale e a quello di procedura penale, oltre che all'ordinamento penitenziario, reputa vergognoso che i componenti della Commissione non abbiano potuto disporre di un congruo lasso di tempo per valutare le proposte emendative presentate. Al riguardo, richiama, in particolare, l'emendamento Pagano 25. 100 e il subemendamento Mattiello 0.2.0100.1, approvati nel corso della seduta notturna precedente e sui quali i deputati del suo gruppo avevano manifestato netta contrarietà.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, rammenta che la Commissione ha avviato l'esame del disegno di legge il 13 gennaio ultimo scorso e che, nel periodo ricompreso tra il 17 febbraio ed il 20 Pag. 17maggio è stata effettuata una approfondita indagine conoscitiva, che ha riguardato, proprio su specifica richiesta dei deputati del gruppo Movimento Cinque Stelle, anche il tema delle intercettazioni. Rammenta, inoltre, che la Commissione ha disposto di un congruo lasso di tempo per valutare nel merito le proposte emendative presentate, tra le quali, peraltro, sono state approvate anche alcune a firma dei deputati dei gruppi di opposizione. Quanto alle modalità di svolgimento dei lavori, sottolinea che, come già preannunciato nella seduta svoltasi la scorsa notte, la seduta odierna è stata convocata per procedere all'esame degli emendamenti accantonati riferiti agli articoli 25 e 26 del provvedimento in discussione, dovendosi in ogni caso la Commissione nuovamente convocare, al termine delle votazioni antimeridiane dell'Assemblea, per acquisire i pareri delle Commissioni di merito e deliberare il conferimento del mandato al relatore.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) rileva l'opportunità che sia consentito ai deputati del suo gruppo, che non siano componenti della Commissione, di intervenire sull'emendamento in discussione.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, precisa che eventuali interventi, da considerarsi come dichiarazioni di voto, possono essere effettuati esclusivamente dai componenti della Commissione o da loro sostituti. Sottolinea, inoltre, che l'emendamento in votazione è stato presentato da un deputato del gruppo della Lega.

  Carlo SIBILIA (M5S) chiede di intervenire, per effettuare un richiamo al Regolamento.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, fa presente che eventuali interventi di richiamo al Regolamento potranno essere effettuati al termine della votazione dell'emendamento Molteni 25.1.

  (Proteste dei deputati del gruppo Movimento Cinque Stelle).

  La Commissione respinge l'emendamento Molteni 25.1.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) chiede che venga disposta la verifica della regolarità della votazione.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, non ritiene di procedere a tale verifica, essendo manifestamente evidente il risultato della votazione. Nel dichiarare conclusa la fase dell'esame degli emendamenti, in ragione della concomitanza dei lavori dell'Assemblea, rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.

SEDE REFERENTE

  Venerdì 24 luglio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro per la giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 13.25.

Modifiche agli articoli 438 e 442 del codice di procedura penale. Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 1129 Molteni.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 luglio 2015.

  Nicola MOLTENI (LNA), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Farina 1.1, mentre esprime parere favorevole sul subemendamento Ermini 0.1.10.1. Raccomanda quindi l'approvazione del suo emendamento 1.10 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Vazio 1.2, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita al ritiro degli emendamenti Farina 2.1 e Vazio 2.2 ed esprime parere contrario sull'emendamento Pag. 18Farina 3.1. Invita infine al ritiro dell'emendamento Vazio 3.2, in relazione al quale ritiene necessario avviare una riflessione più ampia, eventualmente nel corso dell'esame in Assemblea.

  Il Viceministro Enrico Costa, in ordine agli emendamenti testé richiamati, si rimette alla valutazione della Commissione.

  Daniele FARINA (SEL), nel manifestare contrarietà sull'emendamento 1.10 del relatore, volto ad escludere l'applicabilità del rito abbreviato a talune fattispecie di reato specificamente individuate, stigmatizza fortemente le modalità di svolgimento dei lavori della Commissione, che penalizzano fortemente, a suo avviso, i gruppi parlamentari di più esigua consistenza numerica.

  Donatella FERRANTI, presidente, rammenta che l'esame del provvedimento è stato avviato il 17 settembre 2013 e che lo stesso è stato oggetto di valutazione anche da parte di un Comitato ristretto. Rammenta, inoltre, che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha previsto l'iscrizione della predetta proposta di legge, di iniziativa di un deputato appartenente ad un gruppo parlamentare di opposizione, all'ordine del giorno dell'Assemblea per mercoledì 29 luglio prossimo.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) nell'associarsi alle considerazioni del collega Farina, ritiene che la Commissione debba essere posta nelle condizioni di esaminare approfonditamente le disposizioni dei provvedimenti al suo esame, non dovendo necessariamente adattarsi ai tempi imposti dal calendario dei lavori dell'Assemblea.

  Vittorio FERRARESI (M5S) preannuncia l'astensione dei deputati del suo gruppo sull'emendamento 1.10 del relatore, ritenendo che le disposizioni ivi contenute debbano essere oggetto di più approfondita valutazione nel corso dell'esame in Assemblea.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Farina 1.1; approva quindi il subemendamento Ermini 0.1.10.1 (vedi allegato), nonché l'emendamento del relatore 1.10, come modificato dal subemendamento testé approvato (vedi allegato).

  David ERMINI (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento Vazio 1.2, proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Vazio 1.2, come riformulato (vedi allegato).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che gli emendamenti Farina 2.1 e Vazio 2.2 non saranno posti in votazione a seguito dell'approvazione dell'emendamento Vazio 1.2, come riformulato.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Farina 3.1 e Vazio 3.2.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che il testo del provvedimento in discussione, come modificato dagli emendamenti testé approvati, sarà trasmesso alle competenti Commissioni per il prescritto parere. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi e per un maggiore contrasto del fenomeno corruttivo, oltre che all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena.
C. 2798 Governo ed abbinate proposte di legge C. 370 Ferranti, C. 372 Ferranti, C. 373 Ferranti, C. 408 Caparini, C. 1285 Fratoianni, C. 1604 Di Lello, C. 1957 Ermini, C. 1966 Gullo, C. 1967 Gullo, C. 3091 Bruno Bossio.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana.

Pag. 19

Sull'ordine dei lavori.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) interviene in merito della seduta antimeridiana chiede che sia annullata la votazione dell'emendamento 25.1 a causa di una palese irregolarità. In particolare, ricorda di aver chiesto invano la verifica della votazione, in quanto era evidente che, al contrario di quanto, affermato dalla Presidente, la Commissione aveva approvato la soppressione dell'articolo 25. Qualora non sia accolta la sua richiesta di ripetizione del voto, chiederà che la questione sia demandata alla Giunta per il regolamento.

  Donatella FERRANTI, presidente, conferma la sua scelta di non procedere alla verifica della votazione, non essendovi state le condizioni per decidere diversamente. Rileva, a tale proposito che la reiezione dell'emendamento 25.1 è stata evidente ed incontentabile, nonostante l'atmosfera tumultuosa dovuta alla presenza di numerosi deputati del gruppo Movimento 5 Stelle non appartenenti alla Commissione, per cui non vi sarebbe stata alcuna ragione per accogliere la richiesta di una verifica del voto. Ricorda che in passato più di una volta ha effettuato la verifica del voto a su richiesta di deputati del gruppo Movimento 5 Stelle proprio perché vi era un'incertezza sull'esito del voto. Per quanto attiene all'episodio al quale si riferisce il deputato Bonafede fa presente che il numero dei deputati appartenenti al gruppo Movimento 5 Stelle presenti questa mattina in Commissione legittimati a votare era sostanzialmente inferiore a quello dei deputati di maggioranza. Tale circostanza non fa altro che confermare quanto a lei era sembrato evidente nel momento della votazione ed, in particolare, che l'emendamento sia stato respinto.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) ritiene estremamente grave quanto affermato dalla Presidente, la quale ha espressamente dichiarato di aver valutato l'esito della votazione sulla base della presenza fisica dei deputati appartenenti ai diversi gruppi anziché tenendo conto del voto concretamente espresso dagli stessi.

  Walter VERINI (PD) ritiene che le critiche nei confronti della Presidente siano del tutto infondate, in quanto anche in questa occasione la stessa ha condotto i lavori in maniera ineccepibile, per quanto sia possibile che alcuni non siano d'accordo per ragioni meramente politiche. Pur comprendendo le contrapposizioni politiche, invita tutti a tornare ad un atteggiamento più tranquillo e fisiologico che consenta un confronto costruttivo anche tra tesi contrapposte.

  Riccardo FRACCARO (M5S) dichiara di non comprendere assolutamente l'atteggiamento della Presidente della Commissione specialmente quando giudica le condotte e le affermazioni del tutto legittime di deputati. Ritiene estremamente grave che non abbia voluto procedere ad una verifica del voto che si sarebbe potuto fare facilmente attraverso l'ausilio dei segretari, i quali sono chiamati a svolgere questa funzione per la quale peraltro percepiscono anche un'indennità, ma si sia limitata ad una valutazione personale del tutto opinabile.

  Donatella FERRANTI, presidente, ribadisce la correttezza delle proprie scelte regolamentari, sottolineando che non si procede alla verifica del voto in tutti quei casi in cui l'esito sia manifestamente certo.

  Riccardo NUTI (M5S) ritiene che sia estremamente grave quanto affermato dalla Presidente, in quanto è una prerogativa assoluta di ciascun deputato poter chiedere la verifica dei voti in ogni circostanza in cui il medesimo crede che l'esito della votazione sia stato diverso rispetto a quanto dichiarato dal Presidente di Commissione o di Aula. Non può permettersi la Presidenza alcuna limitazione di tale prerogativa. Inoltre ricorda che per esprimere Pag. 20un voto in Commissione occorre alzare la mano, non essendo certamente sufficiente la presenza fisica.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che nella seduta di questa mattina si è concluso l'esame degli emendamenti, secondo quanto convenuto in ambito di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Nell'ambito di tale programmazione si è anche stabilito che nella seduta convocata al termine delle votazioni antimeridiane dell'Assemblea si sarebbe conferito il mandato al relatore, a riferire sul provvedimento in Assemblea, a seguito dell'acquisizione dei pareri espressi dalle Commissioni competenti.
  La Commissione Affari costituzionali ha appena espresso il proprio parere.
  Annuncia di far intervenire, per dichiarazioni di voto sul mandato al relatore, un deputato per ciascun gruppo, per un massimo di cinque minuti ad intervento.

  Vittorio FERRARESI (M5S) chiede che la pubblicità dei lavori della Commissione sia garantita anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, chiede ai parlamentari se vi siano obiezioni a tale richiesta.

  Stefano DAMBRUOSO (SCpI) e Walter VERINI (PD) dichiarano di opporsi alla pubblicità dei lavori mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, dichiara pertanto di non poter disporre l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Vittorio FERRARESI (M5S) annuncia il voto contrario dei deputati del suo gruppo in merito ad un provvedimento che attribuisce al Governo su materie molto diverse ed importanti diverse deleghe «in bianco». Nello stigmatizzare che talune rilevanti modifiche al testo sono state approvate in maniera concitata nel corso di una seduta notturna, ritiene che la decisione della presidenza di chiudere il dibattito attribuendo il mandato al relatore senza aver prima terminato di esaminare gli emendamenti agli articoli 25 e 26 sia censurabile.

  Daniele FARINA (SEL) annuncia il voto contrario dei deputati del suo gruppo. Osserva che il testo risultante dall'esame della Commissione giustizia è in molte parti diverso rispetto a quello che era stato proposto dal Governo e ritiene tali modifiche sicuramente peggiorative. Osserva come il disegno di legge all'esame costituisca una raccolta di provvedimenti che invece avrebbero dovuto avere una loro autonomia che è stata sacrificata all'esigenza di far approdare il più celermente possibile il provvedimento in Aula per permettere al Governo di poter normare su materie, quali ad esempio le intercettazioni telefoniche, la cui valutazione spetta invece al Parlamento.

  Nicola MOLTENI (LNA) nell'annunciare il voto contrario dei deputati del suo gruppo, dichiara di essere contrario alla scelta di delegare il Governo a legiferare su materie quali le intercettazioni e la riforma dell'ordinamento penitenziario. In particolare, osserva come si tali materie sia da considerare preferibile una cattiva legge frutto dell'espressione della volontà di un pessimo parlamento rispetto ad una legge delega scritta da funzionari del Governo e sganciata dal controllo del Parlamento. Per quanto riguarda le disposizioni contenute nel disegno di legge volte ad innalzare le pene per una serie di reati, ritiene che la maggioranza si sia accorta tardivamente dei danni causati dalle scelte inefficaci da essa adottate.

  Walter VERINI (PD) annuncia il voto favorevole dei deputati del suo gruppo a conferire il mandato al relatore. Rivolge un sentito ringraziamento alla presidente e relatrice per l'accurato lavoro svolto sempre in una costruttiva ottica di dialettica con le opposizioni.

Pag. 21

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, fa presente che il titolo del disegno di legge terrà conto delle modifiche apportate nel corso dell'esame in sede referente, ed, in particolare, alla soppressione delle disposizioni in materia di corruzione.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di richiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi, segnala, altresì, che l'onorevole Vittorio Ferraresi ha preannunciato la presentazione di una relazione di minoranza a nome del gruppo Movimento 5 Stelle.

  La seduta termina alle 14.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 488 del 23 luglio 2015, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a pagina 150, prima colonna, trentesima riga, dopo le parole: «il seguente», aggiungere la seguente: «comma»;
   a pag. 150, seconda colonna, venticinquesima riga, dopo la parola: «penale», sono aggiunte le seguenti: «in materia di violenza privata e minaccia»;
   a pag. 151, prima colonna, quarta riga, dopo le parole: «Alla sentenza di», sono inserite le seguenti: «cui al comma 1» e le parole da: «non doversi» fino a: «al procedimento» sono soppresse;
   a pag. 151, seconda colonna, ventisettesima riga, dopo le parole: «delle indagini», è aggiunta la seguente: «preliminari»;
   a pag. 153, prima colonna, nona riga, la parola: «Termine» è sostituita dalle seguenti: «Il termine» e dopo le parole: «al comma 2», sono inserite le seguenti: «dell'articolo 405»;
   a pag. 153, prima colonna, diciassettesima riga, la parola: «Termine» è sostituita dalle seguenti: «Il termine» e dopo le parole: «al comma 2», sono inserite le seguenti: «dell'articolo 405»;
   a pag. 155, prima colonna, ultima riga, le parole: «sostituzione della pena detentiva con le» sono soppresse;
   a pag. 155, seconda colonna, prima riga, dopo le parole: «pena pecuniaria» sono inserite le seguenti: «irrogata in sostituzione della pena detentiva»;
   a pag. 157, prima colonna, quindicesima riga, dopo le parole: «del codice» sono inserite le seguenti: «di procedura»;
   a pag. 160, seconda colonna, ventisettesima riga, le parole: «dalla libertà» sono soppresse;
   a pag. 160, seconda colonna, trentunesima riga, le parole: «col finalismo rieducativo» sono sostituite dalle seguenti: «con la funzione rieducativa»;
   a pag. 160, seconda colonna, quarantesima riga, dopo le parole: «l'attività tratta mentale,» è inserita la seguente: «in» e la parola: «al» è sostituita dalla seguente: «del».

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