CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 luglio 2015
483.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 21

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 16 luglio 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.35.

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DL 83/2015: Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria.
C. 3201 Governo.

(Parere alla II Commissione).
(Rinvio dell'esame).

  Roberta AGOSTINI, presidente, comunica che la Commissione Giustizia concluderà l'esame delle proposte emendative con l'elaborazione di un nuovo testo del provvedimento in esame presumibilmente nella tarda serata di oggi.
  Preannuncia, quindi, che la Commissione sarà convocata in sede consultiva nella mattinata di domani, in orario compatibile con i lavori dell'Assemblea.
  Rinvia, quindi, l'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 16 luglio 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati.
Atto n. 189.

(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 luglio 2015.

  Matteo BRAGANTINI (Misto), osserva, con riferimento ai collegi del suo territorio di riferimento, la Regione Veneto, di aver rilevato una differente assegnazione di seggi a collegi elettorali che hanno più o meno lo stesso numero di elettori. Si tratta di discrasie che, a suo avviso, possono essere risolte con piccoli spostamenti in una logica di contiguità territoriale.
  Chiede se è intenzione del Governo apportare modifiche allo schema in situazioni come quella da lui esposta.

  Andrea CECCONI (M5S) fa notare che, allo stato, non si comprendono i motivi alla base delle scelte operate dal Governo nella determinazione dei collegi plurinominali nella diverse circoscrizioni. Ritiene che la mera elencazione dei criteri già contenuti nella delega di cui all'articolo 4 della legge n. 52 del 2015, ribadita nei documenti che accompagnano il provvedimento, non permette infatti di verificare se nei singoli casi concreti quegli stessi criteri siano stati effettivamente rispettati, né di comprendere se e in che misura il Governo abbia preso in considerazione il lavoro svolto dalla Commissione di esperti a tal fine istituita. Nel giudicare necessario garantire maggiore uniformità nella determinazione dei collegi nell'ambito delle diverse circoscrizioni territoriali, ritiene che il Governo debba mettere a disposizione dei deputati i dati concreti sulla base dei quali sono state effettuate tali scelte specifiche, in vista dell'espressione di un parere consapevole.

  Danilo TONINELLI (M5S) fa presente che il suo gruppo ha inviato una lettera alla presidenza al fine di sollecitare il Governo a mettere a disposizione della Commissione tutta la documentazione utilizzata – compresa quella relativa al lavoro della Commissione presieduta dal presidente dell'Istituto nazionale di statistica di cui l'Esecutivo si è avvalso a norma dell'articolo 4, comma 2, della legge n. 52 del 2015 – per addivenire alla definizione dei collegi plurinominali, così come individuati nel presente schema di decreto legislativo. Giudica necessario conoscere i criteri seguiti dal Governo nella definizione dei collegi elettorali, anche al fine di valutare, ad esempio, se siano stati seguite o meno le indicazioni fornite dalla predetta Commissione istituita a tal fine.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO desidera sottolineare, in via preliminare, Pag. 23che il Governo ha elaborato lo schema di decreto e la ripartizione dei collegi in base ai criteri definiti dalla disposizione di delega. Questo spiega la necessità, ad esempio, di accorpamento di più province, considerato che nella legge di delegazione il dato numerico riferito alla popolazione risulta prevalente su quello dell'estensione territoriale.

  Andrea GIORGIS (PD) chiede al sottosegretario quale sia la posizione del Governo rispetto ai tempi di esame del provvedimento.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO fa notare che la legge n. 52 del 2015 già prevede un termine per l'espressione del parere sul provvedimento – in scadenza il prossimo 1o agosto 2015 – di cui Governo e Parlamento debbono prendere atto.

  Andrea CECCONI (M5S) si chiede se il Governo abbia intenzione o meno di attendere l'espressione dei pareri parlamentari ai fini dell'adozione definitiva del provvedimento, concedendo al Parlamento un ulteriore margine temporale utile per un supplemento d'istruttoria. Fa notare che ragioni di correttezza istituzionale, di norma rispettate in questi casi, dovrebbero indurre il Governo ad un atteggiamento di maggiore comprensione delle esigenze di approfondimento del Parlamento.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO ribadisce che il Governo è orientato ad attenersi alla tempistica già definita dalla legge di delega per l'adozione del provvedimento definitivo, pur facendo presente che l'Esecutivo è disponibile a valutare ipotesi di slittamento temporale motivate dalla sussistenza di serie ed eccezionali esigenze di approfondimento che dovessero emergere nel prosieguo dell'esame.

  Andrea GIORGIS (PD), considerata la particolare complessità del provvedimento, chiede al Governo se intenda considerare l'espressione del parere parlamentare come una condizione necessaria ai fini dell'adozione del provvedimento in via definitiva, concedendo in tal modo al Parlamento uno spazio effettivo di confronto utile all'elaborazione di una decisione il più possibile ponderata e razionale.

  Francesco SANNA (PD), replicando al collega Giorgis, precisa che non è corretto da parte della Commissione chiedere al Governo di considerare l'espressione del parere come condizione ineludibile per l'emanazione del decreto. Questo potrebbe comportare una dilazione dei tempi che la legge non consente. Altra cosa è, a suo avviso, chiedere al Governo, visto che il termine di scadenza per l'espressione del parere scade il 1o agosto, che è un sabato, se è disponibile ad attendere l'ultimo giorno di lavoro parlamentare utile prima della pausa estiva.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) ritiene che un breve slittamento del termine per l'espressione del parere possa essere utile per la predisposizione di un provvedimento più efficace, non giudicando sussistente alcuna particolare urgenza che possa giustificare l'opposizione ad una richiesta di ulteriori approfondimenti.

  Andrea GIORGIS (PD), pur facendo notare che non sussiste alcuna valida motivazione istituzionale che imponga una particolare urgenza per l'adozione definitiva del decreto legislativo, dal momento che eventuali elezioni anticipate potrebbero essere svolte legittimamente sulla base della legislazione vigente, dichiara di non essere contrario alla conclusione dell’iter entro i termini previsti dalla legge delega. Ricordato che è stato il Parlamento ad aver scelto di conferire all'Esecutivo il compito della definizione dei collegi elettorali, rileva, piuttosto, che, con il suo intervento, intendeva semplicemente porre in evidenza come tra Parlamento e Governo sia in gioco una dialettica di natura esclusivamente politica concernente la definizione del contenuto del provvedimento, nell'ambito della quale auspica che vi possano essere margini di confronto per un miglioramento del testo.

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  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO ribadisce che il Governo valuterà eventuali ipotesi di differimento del termine, qualora emergessero particolari esigenze di approfondimento.

  Danilo TONINELLI (M5S) auspica che il Governo, nell'ambito di una leale collaborazione con il Parlamento, fornisca alla Commissione tutte le informazioni utili all'espressione di un parere consapevole.

  Roberta AGOSTINI, presidente, precisa che le richieste avanzate da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle saranno valutate in un prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nonché della direttiva 2013/32/UE recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale.
Atto n. 170.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 luglio 2015.

  Roberta AGOSTINI, presidente, avverte che è stata presentata una proposta alternativa di parere da parte del gruppo Sinistra Ecologia Libertà (vedi allegato 1).

  Celeste COSTANTINO (SEL) fa presente che il suo gruppo, nel corso del dibattito, ha sollevato talune questioni, riassunte nella proposta di parere alternativo testé presentata, rispetto alle quali si attende una risposta da parte del relatore.

  Andrea GIORGIS (PD), relatore, si riserva di presentare una ulteriore versione della sua proposta di parere che tenga conto sia del parere che sarà espresso dalla Conferenza unificata, sia delle indicazioni fornite dal gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, auspicando che tale gruppo, in caso di accoglimento delle sue osservazioni, possa eventualmente valutare il ritiro della sua proposta alternativa di parere.

  Roberta AGOSTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 16 luglio 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 15.15.

Modifiche all'articolo 9 della legge 6 luglio 2012, n. 96, concernenti la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti.
C. 2799 Boccadutri.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 luglio 2015.

  Roberta AGOSTINI, presidente, ricorda che il termine per la presentazione di proposte emendative è scaduto alle ore 19 di giovedì 9 luglio. Comunica che sono state presentate proposte emendative (vedi allegato 2). Avverte che il deputato Cozzolino ha ritirato i propri emendamenti 1.7, 2.1 e 2.3. Ricorda che la proposta di legge ha come oggetto la funzionalità della Pag. 25Commissione, con particolare riguardo all'incremento delle risorse umane a disposizione della Commissione medesima e al collocamento in posizione di fuori ruolo per la durata dell'incarico dei componenti della Commissione; solo in quest'ottica, quindi, vengono apportate modifiche all'articolo 9 della legge n. 96 del 2012. Il perimetro di esame della Commissione deve essere pertanto circoscritto a tale materia.
  Avverte, quindi, che è da ritenersi inammissibile per estraneità di materia la proposta emendativa Ottobre 2.01, che introduce un comma 22-bis all'articolo 9 della legge n. 96 del 2012, in materia di divieto della visualizzazione a scopo di lucro nei siti internet dei partiti politici di informazioni, immagini e video. Avverte, altresì, che è da ritenersi inammissibile, in quanto lesiva dell'autonomia costituzionale delle Camere, la proposta emendativa Cozzolino 1.12, che mette in carico ai bilanci di Camera e Senato le spese relative al personale assegnato alla Commissione.

  Teresa PICCIONE (PD), relatrice, chiede che l'esame del provvedimento possa essere rinviato ad altra seduta della Commissione per poter svolgere alcuni approfondimenti necessari ai fini dell'espressione dei pareri sugli emendamenti presentati.
  Rileva, ad esempio, come alcuni emendamenti delle colleghe Gasparini e Gelmini indichino, sia numericamente che qualitativamente, opzioni differenti per incrementare le risorse umane a disposizione della Commissione. Si tratta di un tema che va approfondito, dato che coinvolge, sia sul piano delle risorse umane che su quello finanziario, anche altri organismi pubblici.

  Andrea CECCONI (M5S) fa rilevare come la scorsa settimana non sia stata presa in considerazione la possibilità di slittamento del termine per la presentazione di proposte emendative, con la motivazione dell'urgenza di approvare il provvedimento.
  Non comprende, quindi, l'esigenza di un rinvio di fronte a pochi emendamenti presentati, di cui alcuni, tra l'altro, molto simili tra loro.

  Roberta AGOSTINI, presidente, poiché la richiesta di rinvio avanzata dalla relatrice Piccione si fonda su una esigenza di approfondimento, ritiene che tale richiesta possa essere accolta. Quindi nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza.
C. 9 d'iniziativa popolare, C. 200 Di Lello, C. 250 Vendola, C. 273 Bressa, C. 274 Bressa, C. 349 Pes, C. 369 Zampa, C. 404 Caparini, C. 463 Bersani, C. 494 Vaccaro, C. 525 Marazziti, C. 604 Fedi, C. 606 La Marca, C. 647 Caruso, C. 707 Gozi, C. 794 Bueno, C. 836 Caruso, C. 945 Polverini, C. 1204 Sorial, C. 1269 Merlo, C. 2376 Bianconi e C. 2495 Dorina Bianchi.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 1443 e C. 2794).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 agosto 2014.

  Roberta AGOSTINI, presidente, comunica che sono state assegnate alla I Commissione la proposta di legge n. 2794 Fitzgerald Nissoli ed altri recante «Modifica all'articolo 17 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di riacquisto della cittadinanza da parte dei soggetti nati in Italia da almeno un genitore italiano, che l'hanno perduta a seguito di espatrio» e la proposta di legge n. 1443 Centemero recante «Modifica all'articolo 219 della legge 19 maggio 1975, n. 151, in materia di riacquisto della cittadinanza da parte delle donne e dei loro discendenti che l'hanno perduta a seguito del matrimonio con uno straniero».
  Poiché le suddette proposte di legge vertono sulla stessa materia delle proposte di legge già all'ordine del giorno, avverte Pag. 26che ne è stato disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento.
  Ricorda che, nella seduta di ieri, si sono concluse le audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva deliberata dalla Commissione.

  Marilena FABBRI (PD), relatrice, si riserva di concordare con la relatrice Calabria – anche alla luce delle audizioni svolte nella giornata di ieri e del contenuto delle nuove proposte di legge abbinate – un testo unificato da proporre alla Commissione come testo base per il prosieguo dell'esame.

  Roberta AGOSTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 16 luglio 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 15.25.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Agenda europea sulla migrazione.
COM(2015) 240 final.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 giugno 2015.

  Roberta AGOSTINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

COMITATO DEI NOVE

  Giovedì 16 luglio 2015.

Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Emendamenti C. 3098-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 20.40 alle 20.45.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.
C. 1990 Brescia ed altri.

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