CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 giugno 2015
466.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 137

SEDE REFERENTE

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 9.25.

DL 65/2015: Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR.
C. 3134 Governo.

Sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015.
Doc. VII, n. 443.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto del disegno di legge C. 3134 e della sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 giugno 2015.

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  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la relatrice ha presentato una nuova proposta emendativa riferita all'articolo 5, che assume il numero 5.01 (vedi allegato 1) e, sulla base dei criteri già esposti nella seduta del 16 giugno 2015, deve considerarsi ammissibile. Fa presente che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle ore 12 della giornata odierna.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto all'odierna seduta pomeridiana.

  La seduta termina alle 9.30.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 14.10.

5-05438 Chimienti: Attuazione del programma Garanzia Giovani con particolare riferimento alla disciplina dei tirocini formativi.

  La sottosegretaria Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Silvia CHIMIENTI (M5S) si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo, dal momento che non appare superata la problematica relativa ai rimborsi previsti dal programma Garanzia Giovani, che sono corrisposti con ritardo ancora in molte regioni. Unitamente alla scarsa qualità delle offerte di lavoro, la lentezza dei rimborsi costituisce uno dei motivi per i quali, dopo oltre un anno dalla sua attuazione, il programma continua a deludere. Ribadisce, infine, il costante impegno del M5S al controllo e alla verifica dello stato e delle modalità di attuazione di Garanzia Giovani.

5-05726 Baruffi: Iniziative volte a tutelare i lavoratori del consorzio Euro 2000 a seguito della cessazione del contratto di appalto con la società INALCA spa.

  La sottosegretaria Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Davide BARUFFI (PD) si dichiara soddisfatto della risposta del Governo. Esprime tuttavia la propria preoccupazione rispetto a modalità di gestione degli appalti elusive delle norme vigenti e tali da permettere alle imprese di beneficiare in modo indebito degli sgravi previsti dalla legge di stabilità 2015. Ricorda che in molti settori, come quello della macellazione della carne, il costo della manodopera incide in maniera significativa sui costi totali e, pertanto, una variazione rilevante del costo del lavoro determina inevitabilmente un'alterazione dello stesso equilibrio del mercato. Richiama, in questo contesto, la posizione, più volt espressa dalla Commissione, relativamente all'esclusione del costo del lavoro dai fattori all'atto della definizione dei valori di aggiudicazione di appalti pubblici. Auspica, infine, che per il futuro si possano reperire le risorse necessarie a rendere strutturali gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 14.30.

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7-00696 Boccuzzi: Salvaguardia occupazionale dei lavoratori del gruppo Auchan.
7-00699 Cominardi: Salvaguardia occupazionale dei lavoratori del gruppo Auchan.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che si avvia oggi la discussione congiunta delle risoluzioni in materia di salvaguardia occupazionale dei lavoratori del gruppo Auchan e che il parere del Governo – secondo le intese intercorse per le vie brevi – sarà acquisito in una successiva seduta, da definire in base alle determinazioni che saranno assunte nella riunione odierna dall'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Antonio BOCCUZZI (PD) segnala che sono 1.426 i licenziamenti annunciati dal gruppo Auchan, ai quali si aggiunge un numero imprecisato di lavoratori dell'indotto, ricordando che gli incontri tra le parti sono stati fino a questo momento infruttuosi, non essendo state individuate condizioni accettabili da parte dei rappresentanti dei lavoratori. In particolare, non appare accettabile la motivazione della concorrenza sleale addotta dal gruppo, a cui si potrebbe fare fronte ricorrendo all'attività ispettiva prevista dalla normativa vigente. Chiede, pertanto, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero per lo sviluppo economico di attivare tutte le procedure previste dalla legislazione e dalla contrattazione per arrivare al più presto a una composizione della vertenza che garantisca la salvaguardia dei livelli occupazionali.

  Claudio COMINARDI (M5S) precisa che, rispetto alla mozione del collega Boccuzzi, quella a sua firma si propone obiettivi più ambiziosi, intendendo sollecitare il Governo ad attivarsi anche rispetto a profili che tuttavia esulano dalla competenza della XI Commissione, quale quello attinente alla deregolamentazione del settore degli esercizi commerciali e del rispetto dei vincoli paesaggistici. Con specifico riferimento alla vicenda oggetto dell'atto di indirizzo, segnala in primo luogo la necessità di verificare le vere intenzioni del gruppo Auchan, che sembra volere finanziare investimenti in Francia con la liquidità ricavata dalla dismissione delle attività in Italia. A suo avviso, la salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela del reddito dei lavoratori del gruppo potrebbero essere realizzati attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà, auspicando che Governo voglia impegnarsi su questo fronte. Sottolinea, infine, che anche questa vicenda dimostra la necessità, più volte affermata dal M5S, di introdurre in Italia il reddito minimo di cittadinanza.

  Giuseppe ZAPPULLA (PD) auspica che si possa pervenire a un voto unanime della Commissione sulle risoluzioni, eventualmente dopo una loro riformulazione, osservando che esse si riferiscono a una vertenza ormai «matura», in relazione alla quale auspica l'intervento autorevole del Governo. Dal confronto tra le parti sociali sono emerse diverse strade per la risoluzione della crisi, ovvero la lotta alla concorrenza sleale, la gestione flessibile ma concordata dei contratti e la gestione diretta degli esuberi attraverso il ricorso all'esodo volontario o ai contratti di solidarietà. A suo giudizio, appare necessario a questo punto l'intervento del Governo a causa dell'irrigidimento della società registrato a livello nazionale, in parziale contraddizione con le aperture verificatesi a livello locale.

  Luisella ALBANELLA (PD) conferma che, a seguito del fallimento delle procedure esperite sulla base della legge n. 223 del 1991, si è individuata la possibilità di fare fronte ai 1.426 licenziamenti attraverso il ricorso agli esodi incentivati e ai contratti di solidarietà, anziché, come preferirebbe il gruppo Auchan, attraverso deroghe al contratto nazionale. Auspica, quindi, l'impegno del Governo anche in un Pag. 140settore, quello del commercio, al quale spesso viene dedicata minore attenzione rispetto all'industria.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) auspica l'elaborazione di un testo unificato delle due risoluzioni che presentano contenuti e intendimenti simili, per rendere più autorevoli le richieste della Commissione al Governo.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL), dichiarandosi d'accordo con i colleghi, auspica un maggiore ricorso ai contratti di solidarietà quale mezzo per combattere la crisi occupazionale che in Italia, come certificano i dati dell'ISTAT, ha raggiunto livelli preoccupanti. In particolare, sottolinea il ruolo positivo di promozione dell'occupazione dei contratti di solidarietà di tipo espansivo, anche se comportano la riduzione delle ore lavorate e, conseguentemente, la riduzione dello stipendio. Invita, infine, la Commissione ad avviare una riflessione sul ruolo esercitato dai grandi centri commerciali, che contribuiscono alla crisi dei piccoli esercizi.

  Claudio COMINARDI (M5S) ribadisce l'interesse ad acquisire una valutazione del Governo sulle problematiche da lui indicate relative alla regolamentazione dell'apertura dei centri commerciali, considerando che l'attuale contesto normativo contribuisca a determinare situazioni critiche sul piano occupazionale.

  Cesare DAMIANO, presidente, ferma rimanendo la possibilità per la rappresentante del Governo di esprimere la propria posizione a riguardo, osserva come le questioni poste dall'onorevole Cominardi attengono essenzialmente alla materia del commercio, rientrante tra le competenze della X Commissione.

  La sottosegretaria Teresa BELLANOVA si riserva di esprimere un parere compiuto sugli atti di indirizzo in discussione nel corso della prossima seduta. Sin d'ora, fa, tuttavia, presente alla Commissione che il Governo ha esercitato un ruolo attivo, invitando le parti a non inasprire i contrasti, in una fase nella quale non avrebbe potuto convocare un tavolo di confronto tra le parti, non essendo decorso il periodo di 45 giorni previsto dalla legge n. 223 del 1991 per il raggiungimento di un'intesa. Poiché, alla scadenza di tale termine, non si è arrivati alla definizione di una soluzione, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali si è nuovamente attivato, convocando un incontro tra le parti per tentare una ricomposizione della vertenza, essenzialmente al fine di promuovere l'individuazione di una soluzione ragionevole. A tale proposito, sottolinea l'importanza dell'aumento del finanziamento dei contratti di solidarietà per il 2015, disposto da un emendamento recentemente approvato dalla Commissione nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 65 del 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione della risoluzione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 15.

DL 65/2015: Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR.
C. 3134 Governo.

Sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015.
Doc. VII, n. 443.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto del disegno di legge C. 3134 e della Pag. 141sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana di oggi.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana la relatrice ha presentato l'articolo aggiuntivo 5.01 (vedi allegato 1) rispetto al quale non sono stati presentati subemendamenti. Dà, quindi, la parola alla relatrice Giacobbe per l'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli da 5 a 7 del decreto-legge.

  Anna GIACOBBE (PD), relatrice, esprime parere favorevole sull'emendamento Gnecchi 5.1 e sugli identici emendamenti Polverini 5.2 Ciprini 5.3 e Baldassarre 5.4, a condizione che siano riformulati nei termini che verranno prospettati dalla sottosegretaria Bellanova. Raccomanda, quindi, l'approvazione del proprio articolo aggiuntivo 5.01. Formula, invece, un invito al ritiro con riferimento all'emendamento Polverini 6.1 e agli identici emendamenti Cominardi 7.1 e Baldassarre 7.2, avvertendo che, in caso contrario il proprio parere sarà contrario.

  La sottosegretaria Teresa BELLANOVA esprime parere conforme alla relatrice, precisando che il parere favorevole sull'emendamento Gnecchi 5.1 e sugli identici emendamenti Polverini 5.2, Ciprini 5.3 e Baldassarre 5.4 è condizionato alla loro riformulazione nei seguenti termini: «Al comma 1, sostituire le parole: è inserito, in fine, il seguente periodo con le seguenti: , sono inseriti, in fine, i seguenti periodi e, dopo le parole:, salvo recupero da effettuare sulle rivalutazioni successive., aggiungere il seguente periodo: In sede di prima applicazione non opera il recupero sulle rivalutazioni successive di cui al terzo periodo. Conseguentemente, al comma 2, apportare le seguenti modificazioni: a) all'alinea, sostituire le parole da: 2,2 milioni di euro per l'anno 2016, fino a: a decorrere dall'anno 2024 con le seguenti: 3,3 milioni di euro per l'anno 2016, 4,3 milioni di euro per l'anno 2017, 6 milioni di euro per l'anno 2018, 8 milioni di euro per l'anno 2019, 10 milioni di euro per l'anno 2020, 15 milioni di euro per l'anno 2021, 22 milioni di euro per l'anno 2022, 28 milioni di euro per l'anno 2023, 37 milioni di euro per l'anno 2024, 44 milioni di euro per l'anno 2025, 50 milioni di euro per l'anno 2026, 55 milioni di euro per l'anno 2027, 59 milioni di euro per l'anno 2028, 62 milioni di euro per l'anno 2029, 64 milioni di euro per l'anno 2030 e 65 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2031; b) alla lettera a), sostituire le parole da: 0,4 milioni di euro per l'anno 2016 fino a: per l'anno 2023 con le seguenti: 0,6 milioni di euro per l'anno 2016, 0,8 milioni di euro per l'anno 2017, 1,1 milioni di euro per l'anno 2018, 1,5 milioni di euro per l'anno 2019, 1,8 milioni di euro per l'anno 2020, 2,7 milioni di euro per l'anno 2021, 4 milioni di euro per l'anno 2022, 5,1 milioni di euro per l'anno 2023, 6,7 milioni di euro per l'anno per l'anno 2024, 8 milioni di euro per l'anno 2025, 9,1 milioni di euro per l'anno 2026, 10 milioni di euro per l'anno 2027, 10,7 milioni di euro per l'anno 2028, 11,3 milioni di euro per l'anno 2029 e 11,6 milioni di euro per l'anno 2030 e 11,8 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2031; c) alla lettera b), sostituire le parole da: 1,4 milioni di euro per l'anno 2018 fino a: dall'anno 2024 con le seguenti: 3 milioni di euro per l'anno 2018, 4,6 milioni di euro per l'anno 2019, 6,3 milioni di euro per l'anno 2020, 10,4 milioni di euro per l'anno 2021, 16,1 milioni di euro per l'anno 2022, 21 milioni di euro per l'anno 2023, 28,4 milioni di euro per l'anno per l'anno 2024, 34,1 milioni di euro per l'anno 2025, 39 milioni di euro per l'anno 2026, 43,1 milioni di euro per l'anno 2027, 46,4 milioni di euro per l'anno 2028, 48,8 milioni di euro per l'anno 2029, 50,5 milioni di euro per l'anno 2030 e 51,3 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2031; d) dopo la lettera b), aggiungere la seguente: b-bis) quanto a 0,9 milioni di euro per l'anno 2016 e 1,9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017, mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per gli anni 2016 e 2017, dello stanziamento del fondo speciale Pag. 142di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2015-2017, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2015, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.». Esprime, inoltre, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 5.01 della relatrice.

  Claudio COMINARDI (M5S) chiede al Governo chiarimenti sul significato della riformulazione proposta con riferimento agli emendamenti Gnecchi 5.1 Polverini 5.2, Ciprini 5.3 e Baldassarre 5.4 che a suo avviso appare introdurre un correttivo privo di carattere strutturale.

  La sottosegretaria Teresa BELLANOVA fa presente che le proposte emendative, così come riformulate, sterilizzerebbero in sede di prima applicazione il meccanismo di recupero previsto in presenza di un tasso di rivalutazione negativo del montante contributivo, in relazione all'andamento del prodotto interno lordo. Si tratta, a suo avviso, di una soluzione concreta, che porterà evidenti benefici per i futuri pensionati, mentre per il futuro, in considerazione delle positive previsioni macroeconomiche, non sembra prospettarsi la necessità di rivedere il meccanismo di rivalutazione previsto dalla normativa vigente. Assicura, comunque, che, nel caso in cui in futuro si dovessero ripetere le condizioni che hanno portato a registrare una rivalutazione negativa del montante contributivo, sarà cura del Governo verificare l'opportunità di adottare una misura analoga a quella prospettata.

  Tiziana CIPRINI (M5S) dichiara di non accettare la riformulazione del suo emendamento 5.3, proposta dalla rappresentante del Governo.

  Giovanni Carlo Francesco MOTTOLA (FI-PdL) dichiara di non accettare la riformulazione dell'emendamento Polverini 5.2, di cui è firmatario, proposta dalla rappresentante del Governo.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL), sottoscritto l'emendamento Baldassarre 5.4, dichiara di non accettare la riformulazione proposta dalla rappresentante del Governo.

  Marialuisa GNECCHI (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 5.1 proposta dalla rappresentante del Governo.

  Cesare DAMIANO, presidente, osserva che la soluzione proposta dal Governo, che prevede lo stanziamento di un congruo ammontare di risorse, appare idonea a evitare conseguenze negative sui pensionati per effetto del negativo andamento del prodotto interno lordo registrato negli anni scorsi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge, con il parere contrario della relatrice e del Governo, gli identici emendamenti Polverini 5.2, Ciprini 5.3 e Baldassarre 5.4, approva gli emendamenti Gnecchi 5.1 (Nuova formulazione) e l'articolo aggiuntivo 5.01 della relatrice (vedi allegato 4), nonché respinge l'emendamento Polverini 6.1.

  Claudio COMINARDI (M5S), illustrando il proprio emendamento 7.1, ricorda la contrarietà del M5S alla anticipazione del TFR in busta paga, introdotta dalla legge di stabilità 2015, che si è dimostrata fallimentare. Anche la misura introdotta dall'articolo 7 del decreto-legge in esame, di cui auspica l'abrogazione, non è condivisibile in quanto favorisce indebitamente le banche e non soddisfa le esigenze delle imprese.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Cominardi 7.1 e Baldassarre 7.2.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative presentate, il testo risultante Pag. 143a seguito del loro esame sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva ai fini dell'acquisizione dei prescritti pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 18 giugno 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

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