CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 giugno 2015
465.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 giugno 2015. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 14.40

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2014.
C. 3123 – Governo, approvato dal Senato.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2014.
Doc. LXXXVII, n. 3.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 3123 – Parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 3).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 10 giugno 2015.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al disegno di legge di delegazione europea 2014.
  Se non vi sono richieste di intervento, chiede al relatore di formulare una proposta di relazione sul disegno di legge di delegazione europea C. 3123.

  Marco DONATI (PD), relatore, formula una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 1).

  Davide CRIPPA (M5S) riterrebbe opportuno che la Commissione ricevesse periodicamente un rapporto sulle procedure di infrazione avviate nelle materie di propria competenza. Ciò anche al fine di poter svolgere in modo corretto ed efficace l'attività emendativa relativa ai provvedimenti Pag. 92di delegazione europea. Ricorda che vi sono procedure aperte in materia di energia e di consumatori, ma riterrebbe interessante avere un quadro completo delle procedure di infrazione in corso anche al fine di poterle risolvere senza eccessivi costi per il Paese.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, concorda con la richiesta del collega Crippa e assicura che si attiverà nel senso da lui richiesto.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione del relatore (vedi allegato 1).

  Marco DONATI (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole sulla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2014 (vedi allegato 2).

  Lara RICCIATTI (SEL), nel concordare con la richiesta del collega Crippa, sottolinea che la maggior parte delle procedure di infrazione italiane riguarda la materia ambientale con forte connessione alle attività produttive o energetiche. Nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, riterrebbe tuttavia doveroso inserire nella proposta di parere un'osservazione sul fatto che nel semestre di Presidenza italiana non sia stato approvata una proposta legislativa volta all'introduzione di una certificazione dell'origine dei prodotti (il cosiddetto Made In).

  Marco DONATI (PD), relatore, conviene con il collega Crippa che sarebbe utile per la Commissione avere contezza di tutte le procedure aperte nei confronti dell'Italia nelle materie di propria competenza.
  Per quanto riguarda le osservazioni della collega Ricciatti sul parere relativo alla Relazione consuntiva, la invita a valutare che si tratta di un documento che traccia un mero bilancio della partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2014.

  Lara RICCIATTI (SEL) insiste perché nel parere sia sottolineato che in sede europea non è stata svolta un'efficace azione di tutela del made in, coerente con gli indirizzi parlamentari.

  Davide CRIPPA (M5S) segnala come le procedure cosiddette EU Pilot presentino un meccanismo di trasparenza assai discutibile, dal momento che, di fatto, è il Governo a decidere se trasmettere o meno gli atti alle Camere. La stessa Commissione per le Politiche europee si trova spesso in difficoltà ad avere queste informazioni. Sottolinea quindi la necessità di individuare una procedura trasparente che permetta al Parlamento di conoscere i contenuti delle procedure di pre-infrazione.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, assicura che valuterà la soluzione più idonea a risolvere le criticità evidenziate dai colleghi sulla comunicazione relativa alle procedure di infrazione e di pre-infranzione.

  Marco DONATI (PD), relatore, propone di inserire nella proposta di parere una premessa che esprima il rammarico per la mancata approvazione di un provvedimento legislativo sulla certificazione di origine dei prodotti nel corso del 2014, auspicando al contempo di riaprire la discussione in modo costruttivo presso il Consiglio (vedi allegato 3).

  Ludovico VICO (PD), nel concordare con il collega Donati sul fatto che il documento in esame abbia la natura di una relazione consuntiva, sottolinea come effettivamente il Consiglio europeo sul made in convocato nel 2014 sia stato rinviato e non si sia ancora svolto. Lamenta altresì che anche sul piano delle politiche industriali non sono stati stanziati adeguati fondi per le PMI.

  Lara RICCIATTI (SEL) evidenzia come nella medesima proposta di parere il relatore abbia sottolineato che la relazione è anche quello di svolgere una verifica dell'azione svolta a livello europeo lo scorso anno e di accertarne, in particolare, l'efficacia e la coerenza con gli indirizzi Pag. 93parlamentari; sarebbe quindi più opportuno che fosse inserita un'osservazione specifica sulla questione del made in e non una semplice considerazione nelle premesse.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea come vi sia sempre un notevole divario fra quanto contenuto negli atti di indirizzo approvati dal Parlamento, nella fattispecie la mozione ricordata dalla collega Ricciatti sulla tutela del made in e gli impegni assunti dal Governo e quanto effettivamente posto in essere in sede europea. Analoghe considerazioni possono essere fatte per gli interventi a sostegno delle PMI e in generale sulla politica industriale attuata dal Governo. Sottolinea come durante il semestre europeo di presidenza italiana l'incidenza del Governo Renzi nelle decisioni nelle sedi europee sia stata pressoché nulla e dichiara quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Alberto BOMBASSEI (SCpI), nel preannunciare voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere, riconosce gli sforzi compiuti dal Governo italiano, nonostante la scarsa incisività delle politiche a favore delle PMI.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolinea come il fatto che non si siano raggiunto l'obiettivo della presentazione di una proposta legislativa sul made in nel corso della presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea non significhi che il Governo non abbia agito con la dovuta determinazione. Sottolinea altresì che, come risulta dalla stessa Relazione in esame, su insistenza della Presidenza italiana, la Commissione europea si è resa disponibile ad approfondire con uno studio ad hoc la questione al fine di riaprire la discussione in Consiglio.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata (vedi allegato 3).

  La seduta, sospesa alle 15.15, è ripresa alle 16.30.

Disposizioni in materia di consegna ai lavoratori dei prospetti di paga.
C. 2453 Albanella.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Luigi TARANTO (PD), relatore, illustra la proposta di legge C. 2453, come modificata nel corso dell'esame in sede referente, che consta di un articolo unico ed apporta alcune modifiche alla disciplina sulla corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori a mezzo di prospetti di paga, di cui alla legge n. 4/1953. In particolare, con l'obiettivo di consentire al lavoratore di ottenere, nei tempi ordinari di 30 giorni dal momento del deposito del ricorso, un decreto ingiuntivo per il pagamento degli emolumenti lavorativi (o, in mancanza, per la consegna del prospetto di paga) si prevede (novellando l'articolo 1 della legge n. 4/1953) che l'obbligo di consegna del prospetto paga operi non solo al momento della corresponsione della retribuzione al lavoratore ma, indipendentemente dall'effettiva corresponsione della retribuzione medesima, entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui è maturata la retribuzione. Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, la necessità della proposta in esame trae origine dal fatto che la disciplina vigente non offre le dovute garanzie per i lavoratori in caso di comportamenti elusivi da parte dei datori di lavoro che non ottemperino al dovere di rilasciare il documento comprovante il credito del lavoratore. L'attuale prassi giudiziaria, infatti, sarebbe orientata nel senso di non consentire un immediato accesso allo strumento del decreto ingiuntivo previsto dal rito monitorio, senza l'allegazione dei prospetti di paga dei quali si richiede il pagamento, Pag. 94con evidente nocumento per il prestatore di lavoro che abbia effettivamente adempiuto alla propria prestazione lavorativa senza ottenere alcun corrispettivo. Questa prassi, pertanto, favorirebbe l'atteggiamento inadempiente del datore di lavoro che sarebbe agevolato da una normativa imprecisa e dai tempi dilatati della giustizia, considerato che dal momento del deposito di un ricorso ordinario presso la cancelleria del tribunale trascorrono circa diciotto mesi per ottenere la prima udienza di trattazione: tempi decisamente troppo lunghi per un lavoratore in attesa di retribuzione. Formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 17 giugno 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.35 alle 16.55.

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