CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 giugno 2015
465.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 17 giugno 2015.

Audizione, nell'ambito dell'esame in sede referente della proposta di legge C. 2212 Daga recante Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l'adozione di tributi destinati al suo finanziamento, di rappresentanti del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

  L'audizione si è svolta dalle 14.35 alle 15.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 giugno 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 15.

Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
C. 3098 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 giugno 2015.

  Tino IANNUZZI (PD) richiama l'attenzione sulla disposizione contenuta nell'articolo 7, comma 1, lettera a), del provvedimento in esame, che reca, tra l'altro, il conferimento della delega al Governo al riordino delle funzioni di polizia di tutela dell'ambiente, del territorio e del mare conseguente alla riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato ed eventuale assorbimento del medesimo in altra Forza di polizia. Pur considerando condivisibile l'obiettivo di razionalizzare le funzioni di polizia, ritiene che la riorganizzazione dovrebbe comunque essere in funzione dell'incremento dell'efficacia e dell'efficienza delle funzioni medesime. Stigmatizza altresì la riduzione e il relativo accorpamento dei corpi di polizia provinciale, come già avvenuto nel settore della giustizia in relazione alla riduzione degli uffici giudiziari sul territorio, che non sembra aver garantito l'obiettivo di una razionalizzazione effettiva del settore. Ritiene, quindi, non chiara la formulazione della citata lettera a), che potrebbe essere foriera di incertezze interpretative, anche con riguardo alla riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato, del quale si prevede un eventuale assorbimento in altra Forza di polizia. Nel giudicare inoltre troppo ampi i principi e i criteri direttivi della delega attribuita al Governo, ritiene opportuno inserire nella proposta di parere sul provvedimento in esame una condizione volta a evidenziare l'alta specializzazione della funzione di salvaguardia in tema di controllo e di tutela dell'ambiente e del territorio esercitata dal Corpo Forestale dello Stato.

  Chiara BRAGA (PD) richiama la necessità di invitare a una maggiore cautela in relazione all'applicabilità della procedura di formazione del silenzio-assenso anche alle amministrazioni preposte alla tutela dell'ambiente, di cui agli articoli 2, comma 1, lettera g), e 3. Inoltre, con riferimento alle disposizioni contenute nell'articolo 15, riguardante il riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di interesse economico generale, sottolinea la necessità di svolgere un'ulteriore riflessione sul settore dei rifiuti urbani e sulla regolazione del settore da parte di un'Autorità indipendente.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) esprime preoccupazione sul contenuto dell'articolo 7, comma 1, lettera a), concernente il riordino dei corpi di polizia provinciale, anche in merito al coordinamento con la normativa vigente in materia, paventando il rischio che tale nuovo scenario pregiudichi una reale riorganizzazione e razionalizzazione del settore.

  Ermete REALACCI, presidente, nell'evidenziare la rilevanza delle tematiche sollevate, auspica che nel parere vengano con forza evidenziati i rilievi emersi nel dibattito svoltosi con riferimento, in particolare, al riordino dei corpi di polizia e alla riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato, del quale auspica che non vadano disperse le competenze.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Moldova, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014.
C. 3027 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 giugno 2015.

  Luigi DALLAI (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 17 giugno 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno 2015, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 174.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo.

  Ermete REALACCI, presidente, in sostituzione della relatrice Cominelli, impossibilitata a partecipare ai lavori della seduta odierna, comunica che la Commissione è chiamata ad esaminare lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno 2015, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (Atto n. 174). Ricorda che la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di riparto in titolo è formulata ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, «Misure di razionalizzazione della finanza pubblica» (Collegato 1996), che ha disposto l'iscrizione in un unico capitolo – nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato – degli importi dei contributi dello Stato in favore di enti ed istituti vari; il citato comma 40 prevede che il riparto dei contributi tra gli enti interessati venga annualmente effettuato, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto di ciascun Ministro, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, alle quali vengono altresì inviati i rendiconti annuali dell'attività svolta dai suddetti enti.
  Rileva che lo schema di decreto in esame provvede a ripartire annualmente le risorse del capitolo 1551, piano gestionale (p.g) 1, del bilancio di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Il capitolo citato è collocato all'interno del programma 13 «Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino», nell'ambito della missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente». Fa presente che, a partire dall'esercizio 2011, il riparto non riguarda tutte le spese in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, poiché (a causa dell'espunzione delle spese obbligatorie dalla tabella Pag. 68C della legge di stabilità, prevista dall'articolo 11, comma 3, lettera d), della legge n. 196 del 2009, e dall'articolo 52, comma 1, della medesima legge) le spese obbligatorie sono state allocate in un diverso capitolo (1552) dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente, che ha uno stanziamento di competenza per il 2015 pari a 70,96 milioni di euro. Ricorda che le modifiche normative a cui si è fatto precedentemente riferimento hanno conseguentemente determinato una rilevante contrazione delle risorse finanziarie da ripartire sul capitolo 1551 a partire dall'esercizio 2011. Lo stanziamento da ripartire per il 2015 è pari a 4,28 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 4,93 milioni di euro ripartiti con il decreto relativo all'esercizio 2014, integrati poi con una variazione in assestato ad invarianza di spesa di 450.000 euro. A parziale integrazione dello stanziamento per il 2015, la relazione illustrativa sottolinea che, anche per l'esercizio finanziario in corso, si è provveduto a richiedere in assestato una variazione integrativa ad invarianza di spesa, quantificata in 1,095 milioni di euro. Evidenzia che la procedura per il riparto della quota destinata agli Enti Parco nazionali, ammontante ad euro 2.755.000 (comprensivi di 690.000 euro richiesti in sede di assestamento del bilancio) e riconducibile al criterio della complessità territoriale-amministrativa delle aree protette, secondo quanto risulta dalla relazione illustrativa, è stata elaborata sulla base di tre distinti parametri: la superficie occupata da ciascun Parco (rilevata dal 6o aggiornamento dell'elenco ufficiale delle aree naturali protette, approvato con decreto del ministro dell'ambiente del 27 aprile 2010). Per i parchi dell'arcipelago di La Maddalena e dell'Arcipelago toscano è stato utilizzato anche il dato relativo alla superficie di perimetrazione a mare; le superfici delle zone naturali di riserva integrale (Zona A ovvero 1): si tiene conto pertanto dell'estensione complessiva della superfici che presentano un particolare pregio naturalistico e che risultano sottoposte a speciali vincoli per la fruizione; il numero dei Comuni insistenti in tutto o in parte sul territorio di ciascun Parco, quale indicatore del grado di difficoltà nella gestione delle relazioni istituzionali che l'Ente Parco deve affrontare. Si tratta dei medesimi criteri enunciati nella relazione illustrativa dello schema di riparto riferito all'esercizio 2014. Secondo quanto risulta dalla relazione e dalla tabella allegata allo schema di decreto, ricorda che sono state assegnate quote fisse pari a 105.000 euro, 125.000 euro o 145.000 euro, sulla base dei valori assunti dai parametri suddetti ai quali sono stati applicati appositi coefficienti di ponderazione, che tengono conto del livello di importanza assegnato a ciascun parametro in rapporto con gli altri. L'allegato 1 incluso nella relazione reca una tabella esplicativa dei criteri per il riparto 2015 con l'indicazione dei coefficienti di ponderazione e dei valori assegnati a ciascun parametro. La relazione illustrativa specifica che le somme derivanti dal riparto saranno trasferite sulla base del vaglio dei progetti presentati dagli enti parco per la direttiva ministeriale 2015, per la prosecuzione delle attività in corso e/o l'avvio di nuove attività secondo le indicazioni già stabilite, fatta salva la possibilità dell'emanazione di una direttiva di aggiornamento, laddove fossero individuati progetti non inclusi nella precedente programmazione. La medesima relazione sottolinea che «gli esiti delle azioni realizzate confluiranno in un documento che formerà parte integrante della Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 394 del 1991 per l'esercizio 2015 e formerà oggetto di analisi per un miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle politiche di settore». Aggiunge che, secondo quanto evidenziato nella relazione illustrativa, la direttiva 2015 succitata, emanata dal Ministro dell'ambiente in data 11 marzo 2015, si è posta l'obiettivo dell'ulteriore consolidamento delle attività avviate dagli enti parco sulla base delle precedenti direttive, con il completamento dei dati acquisiti sulla consistenza del patrimonio naturale, anche al fine di renderli disponibili e consultabili sul portale Naturaitalia del Ministero dell'ambiente. Pag. 69Relativamente al riparto della quota destinata alle 27 aree marine protette, pari a 1.380.000 euro (comprensivi dei 405.000 euro previsti dall'assestato), la procedura e le quote individuate sono identiche all'anno precedente: le aree sono distinte in zone ASPIM (Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea) e zone non ASPIM, prevedendo per le prime una quota fissa di 70.000 euro e per le altre di 40.000 euro, come nel riparto 2014. I diversi importi assegnati alle aree incluse nella lista ASPIM trovano giustificazione, secondo quanto argomentato nella relazione illustrativa, nel fatto che essere in tale lista «comporta un aumento di responsabilità sul controllo dell'ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie ASPIM e gli habitat in cui le specie vivono e si riproducono», che implica quindi «un lavoro costante ed oneroso attraverso il regolare monitoraggio e la salvaguardia delle specie individuate negli elenchi ASPIM». Rileva, altresì, che, per le aree marine protette nazionali, la relazione precisa che dall'esercizio 2012 tutte le aree sono state dotate di un modello di programmazione standardizzato, che consente di assicurare uniformità degli standard gestionali e che le risorse sono destinate alle attività avviate sulla base della direttiva del ministro dell'ambiente per il 2013 relativa ai parchi e alle aree marine protette, dirette alla conservazione della biodiversità, tramite il monitoraggio delle specie e degli habitat e lo sviluppo di una metodica standardizzata per la rendicontazione degli effetti delle azioni adottate dagli enti gestori per il contrasto alle minacce sugli habitat e sulle specie protette. Relativamente all'importo assegnato per l'assolvimento degli obblighi derivanti dall'adesione dello Stato alle convenzioni internazionali, pari a complessivi 515.000 euro, 260.000 euro sono destinati alla Convenzione di Bonn sulla tutela delle specie migratorie ratificata con la legge 25 gennaio 1975, n. 874, e 255.000 euro alla Convenzione sul commercio internazionale di flora e fauna minacciate da estinzione (CITES), ratificata con la legge 19 dicembre 1983, n. 42. Per la voce azioni di rilevanza nazionale, la relazione sottolinea che la quota ripartita, pari ad euro 50.357, verrà compensata con eventuali ulteriori accantonamenti operati sul capitolo 1551 (p.g. 1). Le risorse imputate a questa categoria, nello specifico, secondo quanto affermato nella relazione illustrativa, saranno destinate a programmi e attività di rilevanza nazionale anche con riferimento alle azioni di valorizzazione della Carta di Roma sul capitale naturale e culturale. La relazione illustrativa evidenzia, infine, in merito alla quota assegnata ai tre parchi minerari, che al Parco tecnologico ed archeologico delle colline metallifere grossetane, al Parco museo delle miniere dell'Amiata ed al Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche sono state destinate risorse pari, rispettivamente, ad euro 250.000 , 250.000 e 170.000. La medesima relazione sottolinea che tali Parchi, sorti per effetto di un'apposita disposizione normativa che ne ha previsto l'istituzione con decreto ministeriale, non hanno flussi stabilizzati di risorse finanziarie, ma poiché hanno messo in campo interventi di tutela, al fine di garantire la continuità della loro azione a partire dall'esercizio 2004, compatibilmente con le necessità riferite agli enti parco nazionali e alle marine protette, sono state individuate le quote finanziabili.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 17 giugno 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 15.25.

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7-00673 Carrescia: Sul funzionamento ed operatività del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
(Seguito discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00119).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 10 giugno scorso.

  La sottosegretaria Silvia VELO, evidenziato come non sarebbe assolutamente opportuno sospendere l'operatività del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, esprime parere favorevole sulla risoluzione in esame, purché sia riformulata nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) accetta la riformulazione della sua risoluzione proposta dalla sottosegretaria.

  Chiara BRAGA (PD) sottoscrive la risoluzione in esame.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova formulazione della risoluzione in titolo, che assume il numero 8-00119.

7-00690 Braga: Sulla strategia per l'adattamento ai cambiamenti climatici.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00120).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Chiara BRAGA (PD) illustra la risoluzione in titolo, di cui è prima firmataria.

  La sottosegretaria Silvia VELO esprime parere favorevole sulla risoluzione in esame, purché riformulata nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Serena PELLEGRINO (SEL), nel ricordare il recente Symposium sul clima svoltosi in Spagna, evidenzia l'importanza che il Parlamento approvi una risoluzione prima della COP di Parigi, prevista a fine anno, volta a impegnare il Governo affinché l'appuntamento di Parigi rappresenti la svolta nella direzione auspicata nel corso del Symposium. Dichiara infine di voler sottoscrivere la risoluzione in discussione.

  Chiara BRAGA (PD) accetta la riformulazione della sua risoluzione proposta dalla sottosegretaria.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova formulazione della risoluzione in esame, che assume il numero 8-00120.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 17 giugno 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.

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