CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 giugno 2015
457.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 4 giugno 2015. — Presidenza del presidente della II Commissione Donatella FERRANTI. — Intervengono il sottosegretario di Stato alla giustizia, Cosimo Maria Ferri ed il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 13.45.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori, fatta all'Aja il 19 ottobre 1996.
C. 1589-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 aprile 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatore per la II Commissione, ricorda che nella scorsa seduta, dopo lo svolgimento della relazione, ha invitato le Commissioni ed il Governo a valutare se sia opportuno approvare il testo trasmesso dal Senato senza modifiche, limitando così la legge da approvare alla sola ratifica ed esecuzione della Convenzione in esame, ovvero se invece sia comunque necessario inserivi delle norme di attuazione così come era previsto dal testo approvato dalla Camera in prima lettura. Ricorda che il Senato ha stralciato queste disposizioni. Come ha avuto modo di precisare in quella occasione, queste norme, che comunque sono necessarie, potrebbero essere approvate in un secondo momento attraverso un progetto di legge autonomo, che potrebbe essere anche quello pendente al Senato (S. 1552-bis), che risulta dalla parte stralciata presso quel ramo del Parlamento. Chiede quindi al rappresentante del Governo se, almeno in astratto, sia percorribile quest'ultima strada senza dar adito a responsabilità a carico dell'Italia. Naturalmente qualora il governo chiedesse di approvare celermente il disegno di legge in esame dovrebbe, allo stesso momento, impegnarsi, per quanto di sua competenza, affinché il disegno di legge S. 1552-bis sia esaminato con la stessa celerità dalla Commissione Giustizia del Senato, che dal Pag. 1017 marzo scorso, quando è stato assegnato, non ne ha ancora avviato l'esame.

  Il sottosegretario Cosimo Maria FERRI, in risposta a quanto chiesto dalla Presidente, fa presente che è stata già avviata una procedura di infrazione a carico dell'Italia a causa della mancata ratifica della Convenzione in esame. Per tale ragione il Governo chiede che il testo approvato dal Senato sia approvato, quanto prima, dalla Camera senza apportavi modifiche, considerato che queste ritarderebbero ulteriormente l'approvazione finale del testo, aggravando così la posizione dell'Italia nella procedura di infrazione. Sottolinea che ciò non significa che il Governo non consideri importanti le norme di attuazione interna che dovrebbero fare da corollario alla ratifica, quanto piuttosto che l'esigenza di ratificare celermente la Convenzione non consente di approfondire in maniera adeguata la normativa di attuazione, che presenta profili di particolare delicatezza riferendosi ad istituti propri di altri ordinamenti che il nostro diritto non conosce. Una volta approvato il testo trasmesso dal Senato e, quindi, aver accertato che la volontà della Camera dei deputati coincide con quella del Senato di approvare immediatamente la ratifica pur in assenza delle disposizioni di attuazione interna, si potrà procedere presso il Senato all'esame del disegno di legge stralciato.
  Sempre in riferimento a quanto richiesto dalla Presidente, precisa che la ratifica della Convenzione farebbe cadere la procedura di infrazione a carico dell'Italia. Tiene a sottolineare che non appena il disegno di legge sarà approvato definitivamente dalla Camera, il Governo si impegnerà a che presso il Senato venga avviato l'esame del disegno di legge stralciato.

  Sandra ZAMPA (PD), anche in considerazione del tempo che è ormai trascorso dalla sigla della Convenzione, si associa alle considerazioni della presidente Ferranti ritenendo necessario dirimere previamente ogni questione di ordine politico che osti ad una celere approvazione definitiva del provvedimento in titolo, corredato del necessario apparato di norme di adeguamento interno.

  Mario MARAZZITI (PI-CD), intervenendo a nome del proprio gruppo, concorda con il metodo di lavoro delineato dal rappresentante del Governo e dalla Presidenza nell'interesse di una rapida approvazione del provvedimento e di un superamento del contenzioso riguardante il nostro Paese.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), intervenendo a sua volta a nome del proprio gruppo e anche alla luce di quanto emerso dal dibattito odierno, ritiene preferibile un metodo di lavoro che privilegi la velocità dell’iter di esame del provvedimento. Propone, pertanto, di avviare un'opportuna azione di sensibilizzazione dei gruppi dell'altro ramo del Parlamento affinché vi sia contestualità tra la calendarizzazione presso le competenti Commissioni del Senato del progetto di legge ivi presentato, recante le norme di adeguamento interno, e l'avvio della discussione generale del disegno di legge in titolo presso l'Aula della Camera dei deputati, e ciò nell'esercizio di una capacità sinergica tra le due Camere e nell'interesse di una approvazione del provvedimento idonea a dare risposte esaurienti alla comunità internazionale.

  Guglielmo PICCHI (FI-PdL) ritiene che la discussione di metodo in corso presenti caratteri surreali essendo trascorsi quasi vent'anni dalla sigla della Convenzione: appare, a suo avviso, davvero poco serio e irrispettoso verso gli interlocutori internazionali procedere alla approvazione del provvedimento sprovvisto delle necessarie norme di adeguamento interno al solo scopo di bloccare la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia. Sarebbe, invece, essenziale da parte della maggioranza parlamentare, oltre che da parte del Governo, assumere un impegno coerente per assicurare che al Senato si pervenga all'approvazione del provvedimento entro tempi certi, per poi procedere solo successivamente Pag. 11alla conclusione dell’iter di ratifica.

  Maria Edera SPADONI (M5S) manifesta a nome del proprio gruppo sostanziale dissenso per il complessivo metodo di lavoro prospettato. Comprende le ragioni di urgenza connesse alla questione del contenzioso ma ritiene che sia una precisa responsabilità della maggioranza assumere impegni per una conclusione dell’iter in tempi certi. Preannuncia, quindi, la presentazione di un ordine del giorno nelle successive fasi di esame presso l'Assemblea finalizzato alla indicazione di un impegno stringente in tal senso con riferimento al provvedimento pendente al Senato.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatore per la II Commissione, dopo aver dato atto del forte senso di responsabilità con cui i gruppi affrontano la delicata questione da lei posta, osserva che è emersa dal dibattito la necessità che da parte del Governo venga assunto un impegno concreto affinché l'eventuale approvazione del testo trasmesso dal Senato sia accompagnata da una futura ma non lontana approvazione del disegno di legge che contiene le norme di attuazione interna. Una soluzione potrebbe essere, ad esempio, assumere l'impegno del Governo di chiedere alla Commissione Giustizia del Senato di iniziare l'esame del disegno di legge stralciato non quando la Camera avrà approvato definitivamente il testo, bensì in un momento antecedente: dopo il conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in assemblea sul testo trasmesso dal Senato. Si potrebbe inoltre presentare un ordine del giorno in Assemblea con il quale si invita il Governo ad assumere tutte le iniziative di propria competenza affinché quanto prima siano approvate le disposizioni di attuazione interna.
  Prendendo atto che, con tutte le precisazioni fatte sulla necessità di una normativa di attuazione interna, i gruppi hanno dimostrato di venire incontro alla preoccupazioni del Governo, chiede ai rappresentanti dei gruppi medesimi se siano d'accordo a rinunciare alla presentazione degli emendamenti.

  Donatella AGOSTINELLI (M5S), Daniele FARINA (SEL), Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), Guglielmo PICCHI (FI-PdL), Fucsia FITZGERALD NISSOLI (PI-CD), Mario MARAZZITI (PI-CD), a nome dei rispettivi gruppi, rinunciano alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti.

  Donatella FERRANTI, presidente, prendendo atto che i gruppi rinunciano alla presentazione degli emendamenti, avverte che il testo verrà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del parere.

  La seduta termina alle 14.25.