CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 maggio 2015
444.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 237

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 maggio 2015. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI, indi del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.15.

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
Testo unificato C. 698 Grassi, C. 1352 Argentin, C. 2205 Miotto, C. 2456 Vargiu, C. 2578 Binetti e C. 2682 Rondini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 maggio 2015.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che la Commissione, nella seduta odierna, proseguirà l'esame degli emendamenti presentati al testo unificato delle proposte di legge sulle Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare, adottato dalla Commissione come testo base.
  Ricorda, altresì, che la Commissione ha iniziato nella seduta precedente a votare gli emendamenti relativi all'articolo 2, giungendo fino all'emendamento Binetti 2.1.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 2.9.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Nicchi 2.2, si intende vi abbiano rinunciato.

  Matteo MANTERO (M5S) accetta, in qualità di cofirmatario, la riformulazione Pag. 238dell'emendamento Lorefice 2.11 illustrata dalla relatrice nella seduta precedente.

  La Commissione approva l'emendamento Lorefice 2.11 come riformulato (vedi allegato).

  Massimo Enrico BARONI (M5S) rileva che il comma 2 dell'articolo in esame si configura come una sorta di delega al Governo per la definizione degli obiettivi di servizio. Sollecita, pertanto, l'approvazione dell'emendamento Mantero 2.12, con il quale si intende introdurre un parere parlamentare prima dell'emanazione del previsto decreto ministeriale.

  Matteo MANTERO (M5S) sollecita l'approvazione dell'emendamento 2.12 di cui è primo firmatario, osservando che la previsione di un parere parlamentare sul decreto che individua gli obiettivi di servizio appare dettata dal buon senso.

  La Commissione respinge l'emendamento Mantero 2.12.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Silvia Giordano 2.10, rilevando che le disposizioni che si intendono introdurre con il provvedimento in esame rischiano di creare una sovrapposizione con quanto già previsto dalla normativa vigente, in particolare dalla legge n. 328 del 2000, e che non appare pertanto opportuna la previsione di un intervento nel limite delle risorse che vengono stanziate dagli articoli successivi.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) ritiene che un chiarimento sui rapporti tra il testo all'esame della Commissione e la normativa vigente possa aiutare un confronto positivo, utile alla prosecuzione dei lavori. Ricorda che con la riforma del Titolo V della Costituzione nel 1999 la competenza delle politiche sociali è stata affidata alle regioni mentre lo Stato determina i livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale.
  Rileva che la definizione dei livelli essenziali di prestazioni, siano esse sanitarie, sociali o scolastiche, determina come conseguenza la diretta esigibilità dei diritti così riconosciuti ma si deve tenere conto delle risorse finanziarie disponibili. La definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in un settore quale quello sociale che è di competenza regionale deve quindi essere stabilita d'intesa con le regioni. In tale quadro gli obiettivi di servizio rappresentano un passaggio intermedio nonché un dato quantitativo relativo alla percentuale di prestazioni che si possono erogare in ragione delle risorse disponibili e in quanto tali sono strettamente connessi ad un concetto di limite, come previsto dalla disposizione che l'emendamento 3.10 intende abrogare.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, ringraziando la collega Miotto per il suo intervento, ricorda che l'impianto delle norme di sostegno delineato dal testo in esame è stato pensato in funzione delle competenze che restano a livello centrale in merito alle politiche di assistenza. Segnala, in ogni caso, che anche l'articolo 22 della richiamata legge n. 328 prevede interventi nel limite delle risorse disponibili e che il soddisfacimento di tutte le richieste di prestazione potrà avvenire in maniera progressiva. In relazione all'emendamento 2.12 appena respinto, rammenta che negli articoli successivi del provvedimento è previsto l'invio di una relazione al Parlamento tramite la quale si potrà assicurare un controllo sull'attuazione delle norme introdotte.

  Matteo MANTERO (M5S) ritira l'emendamento Silvia Giordano 2.10.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, segnala che la Commissione ha terminato l'esame degli emendamenti relativi all'articolo 2 ed invita pertanto la relatrice e il sottosegretario ad esprimere il proprio parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 3.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere Pag. 239contrario, di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 3, ad eccezione degli emendamenti Baroni 3.17 e Nicchi 3.9 e dell'emendamento Lorefice 3.6 se riformulato. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.19 che mira ad a correggere un errore formale. Annuncia la presentazione dell'emendamento 3.20, di cui raccomanda l'approvazione, specificando che con esso si intende rinviare al successivo articolo 9, relativo alle disposizioni finanziarie, la definizione delle risorse da destinare al Fondo istituito dall'articolo in esame.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI (PD) esprime parere conforme a quella delle relatrice e parere favorevole sugli emendamenti da lei presentati.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sollecita l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3.12, soppressivo dell'intero articolo 3, sottolineando che sarebbe più opportuno integrare la dotazione del Fondo per le non autosufficienze già esistente.

  La Commissione respinge l'emendamento Baroni 3.12.

  Dalila NESCI (M5S), in relazione all'emendamento 3.19 della relatrice, evidenzia, a nome del suo gruppo, che sarebbe apparsa preferibile una diversa formulazione della parte iniziale del comma 1 che tenesse conto anche di quanto previsto dal successivo emendamento 3.13.

  La Commissione approva l'emendamento 3.19 della relatrice (vedi allegato).

  Pierpaolo VARGIU, presidente, comunica che in seguito all'approvazione dell'emendamento 3.19 risultano preclusi gli emendamenti Nicchi 3.7 e Grillo 3.13, che pertanto non saranno posti in votazione.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sottolinea che con l'emendamento Silvia Giordano 3.14 il suo gruppo intende mutare radicalmente l'impostazione del testo in esame, destinando cospicue risorse al Fondo per le non autosufficienze in luogo della costituzione di un nuovo fondo ad hoc per il cosiddetto «dopo di noi».

  Ileana ARGENTIN (PD) ritiene inopportuno fare confluire le risorse per il dopo di noi nel Fondo per le non autosufficienze, osservando che in tale modo non vi sarebbe certezza di un utilizzo appropriato e vi sarebbero minori possibilità di controllo. Preannuncia il ritiro del suo emendamento 3.5.

  Matteo MANTERO (M5S), evidenziando che occorre evitare una contrapposizione tra diversi soggetti in difficoltà per il riparto delle risorse necessarie all'assistenza, osserva che il Fondo per le non autosufficienze già prevede un comparto relativo alla vita indipendente, nel quale potrebbero confluire le risorse che si intendono stanziare con il provvedimento in discussione, eventualmente dando priorità alle persone prive di assistenza famigliare. Nel rispondere alla collega Argentin, rileva che le misure di controllo previste nei successivi articoli del testo in esame non appaiono congrue.

  Matteo DALL'OSSO (M5S) dichiara di comprendere in parte le ragioni espresse dalla collega Argentin ma di ritenere preferibile l'utilizzo del Fondo per le non autosufficienze come prospettato dal collega Mantero.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, ricorda che il tema sollevato dai colleghi del Movimento 5 Stelle è stato oggetto di attenta riflessione in sede di Comitato ristretto ma che è prevalsa l'idea che con la costituzione di un fondo apposito si possa assicurare più puntualmente un'assistenza appropriata ai soggetti che perdono il sostegno famigliare, in particolare nei casi di disabilità intellettiva che non permette scelte autodeterminate.

  La Commissione respinge l'emendamento Baroni 3.14.

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  Pierpaolo VARGIU, presidente, constatata l'assenza dei firmatari dell'emendamento Nicchi, 3.8, si intende vi abbiano rinunciato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), in relazione all'emendamento a sua prima firma 3.17 rispetto al quale la relatrice ha espresso un parere favorevole, segnala che il suo gruppo ha presentato alcuni emendamenti migliorativi del testo esistente ed altri che intendono modificare radicalmente l'impostazione dello stesso. Ringrazia la relatrice per gli ampi chiarimenti forniti in sede di discussione degli emendamenti che in alcuni casi hanno portato al ritiro degli stessi. Rileva che gli interventi della collega Argentin appaiono spesso troppo generici e non entrano nel concreto del testo in discussione.

  Donata LENZI (PD) sottolinea che la Commissione sta esaminando il provvedimento con un atteggiamento costruttivo e che pertanto appare ingiustificato un attacco personale rispetto alle posizioni espresse da un altro membro della Commissione.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, precisa di non essere precedentemente intervenuto in quanto ritiene che il collega Baroni abbia espresso delle considerazioni politiche e non personali.

  Donata LENZI (PD) tiene a precisare che la collega Argentin ha svolto interventi puntuali e precisi che hanno affrontato i nodi politici insiti nel provvedimento.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Baroni 3.17 (vedi allegato) e respinge gli emendamenti Lorefice 3.15 e Mantero 3.16.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) rileva che in caso di votazione di emendamenti presentati nel corso della seduta debba essere concesso ai membri della Commissione il tempo necessario ad una breve riflessione.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, conviene con la considerazione del collega Baroni e manifesta la sua disponibilità a sospendere brevemente la seduta, ove venga richiesto.

  La Commissione approva l'emendamento 3.20 del relatore (vedi allegato).

  Massimo Enrico BARONI (M5S) illustra l'emendamento Di Vita 3.18 di cui è cofirmatario, sottolineando che con esso si vuole introdurre una data certa per il riparto del Fondo che si intende istituire con l'articolo in esame.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, segnala di avere valutato il contenuto dell'emendamento 3.18 ma di ritenere che, ove approvato, si corra il rischio che in caso di ritardo nell'emanazione del decreto ministeriale, le risorse da ripartire confluirebbero nei residui di bilancio.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) ritira l'emendamento Di Vita 3.18, riservandosi di effettuare un approfondimento per un'eventuale ripresentazione in Assemblea.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 3.1.

  Donata LENZI (PD) sottoscrive l'emendamento Nicchi 3.10.

  La Commissione respinge l'emendamento Nicchi 3.10.

  Vittoria D'INCECCO (PD) sottoscrive l'emendamento Nicchi 3.9.

  La Commissione approva l'emendamento Nicchi 3.9, fatto proprio dall'onorevole D'Incecco (vedi allegato).

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sollecita l'approvazione dell'emendamento Silvia Giordano 3.2 interamente soppressivo del comma 3.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, invita i colleghi del Movimento 5 Stelle a Pag. 241valutare il ritiro dell'emendamento 3.2, ricordando di avere espresso un parere favorevole sul successivo emendamento 3.6 che prevede la pubblicità dei finanziamenti erogati.

  Matteo MANTERO (M5S) ritira l'emendamento Silvia Giordano 3.2.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Nicchi 3.11 e Binetti 3.3, si intende vi abbiano rinunciato.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, precisa che la riformulazione proposta dell'emendamento Lorefice 3.6 mira a sopprimere il riferimento alla tracciabilità dei finanziamenti che appare incongruo.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento Lorefice 3.6 di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento Lorefice 3.6, come riformulato (vedi allegato).

  Pierpaolo VARGIU, presidente, constatata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Binetti 3.3, si intende vi abbia rinunciato. Avverte che la Commissione ha così terminato l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3 e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 maggio 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 15.10.

Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio.
C. 3008, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 6 maggio 2015.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione prosegue oggi l'esame, in sede consultiva, per il parere alla II Commissione (Giustizia), della proposta di legge C. 3008, approvata dal Senato, recante «Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio», adottata come testo base dalla Commissione Giustizia che, nella seduta di ieri, ha approvato il testo senza modifiche.
  Ricorda, altresì, che nella seduta di ieri il relatore Monchiero ha svolto la relazione, proponendo che la Commissione esprima un nulla osta sul provvedimento in esame, in quanto il testo approvato dal Senato non presenta aspetti di rilievo in relazione alle competenze della Commissione.
  Fa presente che sostituirà il relatore impossibilitato a partecipare alla seduta odierna.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di nulla osta formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.15.

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