CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 maggio 2015
440.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 7 maggio 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 11.25.

Disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità.
Testo unificato C. 784 Bossa e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 6 maggio 2015.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione prosegue l'esame, in sede consultiva, per il parere alla II Commissione (Giustizia), del testo unificato delle proposte di legge C. 784 Bossa Cirielli e abb., recante «Disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità», quale risultante dagli emendamenti approvati. Pag. 63
  Ricorda, altresì, che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione e che è iniziato il dibattito. Avverte, infine, che la II Commissione giustizia ha trasmesso alla Presidenza della Camera la richiesta di rappresentare alla Conferenza dei Capigruppo l'esigenza di rinviare l'inizio della discussione in Assemblea per un breve periodo di alcuni giorni.
  Alla luce di tale elemento e sulla base delle richieste avanzate nella seduta di ieri di approfondire le tematiche oggetto del provvedimento in esame, la Commissione affari sociali potrà esprimere il proprio parere nel corso della prossima settimana.

  Paola BINETTI (AP) sottolinea la delicatezza del tema, osservando che nel quadro di un approccio culturale che caratterizza la società contemporanea, in cui una gravidanza fuori del matrimonio non costituisce più uno stigma, così come le pratiche contraccettive o abortive, la scelta del parto anonimo corrisponde, nella maggior parte dei casi, ad una decisione profonda che, a suo avviso, va tutelata.
  Ciò premesso, rileva che il testo in esame presenta numerosi punti critici e pertanto condivide l'esigenza di un suo esame in tempi adeguati. Osserva che, oltre alle possibili implicazioni di carattere patrimoniale, si possono porre problemi anche per le famiglie adottanti. Evidenzia che le esigenze di carattere sanitario potrebbero trovare risposta sia con la raccolta della storia clinica della madre che sceglie il parto anonimo, sia attraverso screening neonatali. Ribadisce, pertanto, la massima perplessità sul testo in esame, suscettibile di creare problemi crescenti nel corso del tempo, e preannuncia la sua difficoltà a votare un parere favorevole.

  Elena CARNEVALI (PD) ricorda che la sentenza della Corte Costituzionale n. 278 del 2013 riguarda solo l'articolo 28 della legge n. 184 del 1983 e non l'articolo 30 del dPR n. 396 del 2000 che prevede la possibilità del parto anonimo. Occorre quindi valutare attentamente le modalità di verifica del perdurare di tale scelta da parte delle madre. Ritiene che in tal senso il contenuto del comma 7-bis, che si vuole inserire nel citato articolo 28, presenti numerose criticità, ad iniziare dalla possibilità che soggetti diversi dai servizi sociali possano contattare la madre anonima.
  Ribadisce l'esigenza di individuare soluzioni che permettano al figlio nato da parto anonimo di soddisfare l'esigenza di ottenere informazioni senza violare la riservatezza della madre, anche per scongiurare il rischio di un incremento dell'abbandono di neonati in luoghi che mettono a rischio la loro salute e la loro sopravvivenza. Manifesta dubbi anche sulla prevista facoltà di presentare istanze da parte del legale rappresentante di un soggetto incapace.

  Vittoria D'INCECCO (PD) si associa alle considerazioni della collega Carnevali, giudicando azzardato il contenuto del testo sul quale la Commissione deve esprimere il parere che rischia di vanificare un lavoro capillare che ha contributo a salvare molte vite. Comprendendo le ragioni dei figli che vogliono meglio conoscere le proprie origini, ritiene che l'accesso alle informazioni possa avvenire nel caso in cui sia la madre anonima di sua iniziativa a voler cambiare una scelta operata in passato.

  Tea ALBINI (PD), nel condividere quanto rilevato dalla collega Carnevali, sottolinea in particolare l'inopportunità dell'accesso alle informazioni nel caso del decesso della madre anonima. Rileva che in tal caso vi è il serio rischio di sconvolgere l'esistenza di soggetti terzi, quali, ad esempio, altri figli della madre anonima. Si associa ai dubbi della collega Carnevali anche in merito alla prevista facoltà di presentare istanze da parte del legale rappresentante di un soggetto incapace, dichiarando di non comprenderne la ratio.

  Ezio Primo CASATI (PD) sottolinea anche le proprie difficoltà rispetto al contenuto del testo in esame, concentrando la sua attenzione in particolare sull'accesso Pag. 64alle informazioni nel caso del decesso della madre anonima.

  Giulia GRILLO (M5S), nel ricordare che il Movimento 5 Stelle ritiene inopportuno un esame superficiale di un testo dalle notevoli implicazioni, osserva che in ogni caso un intervento legislativo appare necessario in ragione della sentenza della Corte Costituzionale sulla materia. Rileva che il testo in esame, in particolare il nuovo comma 7-bis previsto dall'articolo 1, appare lacunoso in alcuni aspetti quali: i soggetti incaricati di contattare le madri anonime, i criteri procedimentali previsti per il tribunale dei minori, la conservazione dei dati anamnestici.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD) intende integrare l'intervento della seduta precedente per chiarire di comprendere le ragioni dei figli che desiderano ottenere informazioni sulla loro identità biologica, ribadendo in ogni caso la necessaria tutela della riservatezza. Rammentando che in Italia si registrano attualmente circa 400 parti anonimi all'anno, osserva che in gran parte si tratta di donne provenienti da Paesi in cui una gravidanza fuori del matrimonio rappresenta uno stigma, se non un pericolo per la propria incolumità. Invita pertanto ad immaginare procedure che possano contemperare le contrastanti esigenze, senza delegare una soluzione a futuri atti di rango secondario.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) ritiene eccessive alcune delle preoccupazioni espresse dai colleghi in merito al testo in discussione, rilevando che esso presenta numerosi strumenti di garanzia. Osserva che la Commissione Giustizia ha svolto un lavoro approfondito e che in ogni caso occorre dare una risposta alla sentenza della Corte Costituzionale. Ricorda, infine, l'indubbia rilevanza dei dati sulla propria origine in ambito sanitario.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, rilevando che la Commissione di merito ha svolto un lavoro equilibrato, osserva che sui temi etici raramente vi sono certezze e che nel caso in questione sono in gioco diritti differenti che meritano in ogni caso di essere tutelati. Rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 7 maggio 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 12.

Nuove disposizioni in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da talidomide.
Nuovo testo unificato C. 263 Fucci, C. 843 Piazzoni e C. 858 Miotto.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 aprile 2015.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che all'ordine del giorno della seduta odierna, è previsto il seguito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge «Nuove disposizioni in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da talidomide».
  Ricorda, altresì, che il testo risultante dagli emendamenti approvati nella seduta del 28 aprile scorso è stato nuovamente trasmesso alla I e alla V Commissione per l'acquisizione dei rispettivi pareri e che il relatore Fucci ha avanzato la richiesta di trasferimento del provvedimento in esame alla sede legislativa.
  Al riguardo, comunica che la I Commissione ha espresso parere favorevole, mentre nella seduta di ieri della V Commissione, il sottosegretario per l'economia e le finanze, Paolo Baretta, ha chiesto un breve rinvio dell'esame del provvedimento per l'individuazione della copertura finanziaria più idonea.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.05.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 7 maggio 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.05 alle 12.15.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 7 maggio 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 12.15.

5-03160 Lorefice: Istituzione di un registro nazionale e di un osservatorio sulla endometriosi.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, su richiesta dell'interrogante e acquisita la disponibilità del rappresentante del Governo, rinvia lo svolgimento dell'interrogazione in titolo ad altra seduta.

5-04980 Burtone: Iniziative adottate in merito alle unità di terapia intensiva neonatale presenti in Sicilia e sul territorio nazionale per ridurre i rischi di mortalità.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, rilevando che i numerosi impegni assunti in una situazione di emergenza non sono stati mantenuti. Sottolinea che il problema è costituito dall'insufficienza dei posti di terapia intensiva neonatale in Sicilia, specie nelle aree metropolitane, in quanto alcuni posti presenti sulla carta non sono in realtà operativi. Osserva che per risolvere tale problema non è sufficiente lavorare sull'utilizzo appropriato delle strutture ma occorre un investimento in macchinari e personale, rispetto al quale anche il Ministero della salute deve compiere la propria parte, prevedendo le eventuali deroghe necessarie.
  Dichiara che continuerà a seguire il tema, anche quando non sarà più sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione, fino a quando non verrà trovata una soluzione che possa scongiurare il ripetersi di fatti luttuosi come quello verificatosi a Catania nei mesi scorsi.

5-05051 Martella: Iniziative da adottare per evitare la carenza di posti letto a causa della diffusione del virus influenzale.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), cofirmatario dell'interrogazione, replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta che offre un quadro complessivo della risposta sanitaria alle epidemie influenzali.

5-05143 Grillo: Indisponibilità del farmaco Simeprevir nella regione Sicilia.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giulia GRILLO (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta che riporta dati interessanti che non erano a sua conoscenza. Critica, in ogni caso, i ritardi nell'utilizzo in Sicilia dei farmaci per l'epatite C che comporta gravi disagi per i malati e costi indiretti al sistema sanitario. Dichiara che continuerà a monitorare la situazione, anche tramite la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 12.55.

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