CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 febbraio 2015
396.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 26 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il viceministro dell'interno Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 14.15.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che, per il gruppo Partito democratico, è entrata a far parte della I Commissione la deputata Irene Tinagli.

5-01474 Mucci: Sul procedimento amministrativo in materia di cittadinanza.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Mara MUCCI (Misto-AL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Rileva che la sua interrogazione nasceva da informazioni difformi da quelle fornite dal viceministro e precisa che non era a conoscenza dei motivi di sicurezza ostativi al rigetto della richiesta di concessione della cittadinanza, richiesta oggetto dell'interrogazione medesima.Pag. 4
  Desidera ribadire le criticità evidenziate anche dal viceministro nella sua risposta in merito ai procedimenti non snelli al fine di evadere le domande di concessione della cittadinanza.

5-02377 Ciprini: Sullo scorrimento della graduatoria del concorso pubblico per allievi agenti della polizia di Stato.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Tiziana CIPRINI (M5S), replicando, ringrazia il viceministro per le informazioni fornite sugli ultimi sviluppi della situazione relativa allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi del personale delle forze dell'ordine.
  Ricorda quanto stabilito dal decreto legge n. 101 del 2013 in merito ai diritti degli idonei delle graduatorie dei concorsi pubblici. Auspica che entro il 2017 – data indicata dal Ministro per la semplificazione e per la pubblica amministrazione per la ripresa dei concorsi con la relativa fine dei contratti di precariato – possano trovare adeguata sistemazione nella pubblica amministrazione tutti gli 84.000 idonei di graduatorie di concorsi pubblici.

5-03261 Fabbri: Sull'esigenza di prevedere una assistenza sanitaria adeguata e la tutela dell'INAIL in favore dei vigili del fuoco.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marilena FABBRI (PD), replicando, ringrazia il viceministro Bubbico per la risposta, riservandosi di approfondire i dati forniti.
  Dopo aver evidenziato come il Corpo dei vigili del fuoco sia rimasto per ben due anni privo di un'adeguata assicurazione sanitaria, esprime il proprio apprezzamento per il fatto che il problema sarebbe in via di soluzione.

5-03045 Fabbri: Sul coinvolgimento dei vigili del fuoco in operazioni di ordine pubblico.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Marilena FABBRI (PD), replicando, fa presente che l'interrogazione in titolo prende le mosse da presupposti diversi rispetto a quanto emerso dalla risposta del Governo, ovvero dalla notizia del reiterato coinvolgimento dei vigili del fuoco in occasione di scontri tra occupanti e forze di polizia, senza che i primi fossero stati adeguatamente preparati. A questo proposito, evidenzia l'aumento di conflitto sociale, che si determina ogni qualvolta siano resi esecutivi provvedimenti di sgombero, senza che i vigili del fuoco siano minimamente preparati allo scontro fisico.
  Ciò premesso, apprezza il fatto che presso il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di Bologna si siano svolte delle riunioni nel corso del 2014, al fine di stabilire le modalità d'intervento dei vigili del fuoco nell'ambito dei servizi di ordine pubblico.

5-03865 Rostellato: Sulla realizzazione di un poligono di tiro all'interno di un comune in provincia di Vicenza.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Gessica ROSTELLATO (Misto-AL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal Governo e segnala che i residenti delle zone limitrofe al poligono denunciano il disagio causato dal rumore molto forte degli spari provenienti dal medesimo poligono. Fa presente che gli amministratori locali non hanno esercitato il loro potere di controllo ma hanno invece implicitamente incoraggiato i cittadini all'uso delle armi anche sulla scorta della preoccupazione ingenerata nei cittadini stessi da recenti episodi di cronaca. Chiede al Governo di svolgere ulteriori Pag. 5approfondimenti sulla questione oggetto della sua interrogazione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, la invita a chiarire il suo pensiero poiché, a suo avviso, non è possibile sostenere che le autorità locali abbiano in qualche modo, anche implicitamente, incentivato i cittadini all'uso delle armi né tantomeno una tale affermazione è rinvenibile nella risposta appena fornita dal Governo.

  Gessica ROSTELLATO (Misto-AL) precisa che non intendeva riferirsi in alcun modo ad un atteggiamento delle autorità locali nel senso di favorire l'utilizzo delle armi da parte dei cittadini.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 26 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il viceministro dell'interno Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 14.50.

DL 3/2015: Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti.
C. 2844 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea GIORGIS (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere alle Commissioni riunite VI e X il parere di propria competenza sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 3 del 2015, recante misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti. Passando all'esame del contenuto del decreto-legge, che si compone di nove articoli, segnala che l'articolo 1 reca un intervento di riforma delle banche popolari, prevedendo, in particolare: l'introduzione di limiti dimensionali per l'adozione della forma di banca popolare, con l'obbligo di trasformazione in società per azioni delle banche popolari con attivo superiore a 8 miliardi di euro; la disciplina delle vicende straordinarie societarie (trasformazioni e fusioni) che si applica alle banche popolari, con lo scopo di introdurre una disciplina uniforme per tutte le banche popolari, sottraendo agli statuti la determinazione delle maggioranze previste per tali vicende societarie; l'introduzione della possibilità, per tali istituti, di emettere strumenti finanziari con specifici diritti patrimoniali e di voto; l'allentamento dei vincoli sulla nomina degli organi di governo societario, con l'attribuzione di maggiori poteri agli organi assembleari; l'introduzione di limiti al voto capitario, consentendo agli atti costitutivi di attribuire ai soci persone giuridiche più di un voto.
  Rileva che l'articolo 2 reca disposizioni in materia di portabilità dei conti di pagamento: in particolare, gli istituti bancari e i prestatori di servizi di pagamento, nel caso di trasferimento di un conto di pagamento, devono dare corso al trasferimento senza oneri o spese di portabilità a carico del cliente, entro i termini predefiniti dalla Direttiva n. 2014/92/UE. In caso di mancato rispetto dei termini, si prevede che il cliente sia risarcito per il ritardo, in misura proporzionale al ritardo stesso e alla disponibilità esistente sul conto di pagamento al momento della richiesta di trasferimento. Sono infine introdotti ulteriori adempimenti di trasparenza informativa da fornire alla clientela. L'articolo 3 attribuisce alla SACE S.p.A. la competenza a svolgere l'attività creditizia, previa autorizzazione della Banca d'Italia e nel rispetto delle normative internazionali, europee e nazionali. L'articolo 4 introduce la definizione di piccole e medie imprese innovative, che potranno accedere ad alcune delle semplificazioni, agevolazioni ed incentivi attualmente riservati alle startup innovative dalla legislazione vigente. L'articolo interviene inoltre sull'ambito di applicazione della normativa sulle startup innovative, con lo scopo di estendere Pag. 6la relativa disciplina agevolata a ulteriori soggetti. L'articolo 5 modifica la disciplina del regime opzionale di tassazione agevolata nella misura del 50 per cento dei redditi derivanti dall'utilizzo e/o dalla cessione di opere dell'ingegno, da brevetti industriali, da marchi d'impresa funzionalmente equivalenti ai brevetti, nonché da processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili (cosiddetta patent box), introdotta dalla legge di stabilità 2015. In primo luogo i marchi commerciali sono inclusi tra le attività immateriali per le quali viene riconosciuto il beneficio fiscale. Viene inoltre ampliato il campo di applicazione oggettiva del patent box, includendo, entro limiti prestabiliti, le attività di valorizzazione della proprietà intellettuale gestite e sviluppate in outsourcing e con le società del gruppo. I commi 2 e 3 affidano alla Fondazione Istituto italiano di tecnologia – IIT compiti di servizio in favore del sistema nazionale della ricerca, tra cui la raccolta dei risultati della ricerca svolta negli enti pubblici e la commercializzazione dei brevetti registrati da soggetti pubblici.
  Fa presente che l'articolo 6 estende il regime di esenzione della ritenuta alla fonte del 26 per cento degli interessi e degli altri proventi corrisposti a fronte di finanziamenti a medio e lungo termine alle imprese da parte di enti creditizi stabiliti negli Stati membri dell'Unione europea, anche ai finanziamenti effettuati dagli investitori istituzionali esteri costituiti in Paesi inseriti nella white list (articolo 6, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 239 del 1996) e soggetti a forme di vigilanza negli Stati in cui sono istituiti.
  L'articolo 7 dispone che il Governo promuova l'istituzione di una Società per azioni per la patrimonializzazione e la ristrutturazione delle imprese con sede in Italia il cui capitale sarà interamente sottoscritto da investitori istituzionali e professionali. Lo scopo è la ristrutturazione, il sostegno e riequilibrio della struttura finanziaria e patrimoniale di imprese caratterizzate da adeguate prospettive industriali e di mercato.
  L'articolo 8 modifica il meccanismo dei finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese, per gli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo (cosiddetta nuova legge Sabatini). La modifica consiste nel ricorso facoltativo e non più obbligatorio all'apposito plafond costituito presso Cassa depositi e prestiti, da parte delle banche e degli intermediari finanziari che erogano i finanziamenti alle piccole e medie imprese per le suddette finalità di investimento. Le banche e le società di leasing potranno dunque concedere i finanziamenti alle PMI, su cui verranno riconosciuti i contributi in conto interessi dello Stato, utilizzando anche provvista autonoma.
  Per quanto concerne il profilo del rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, segnala che gli articoli 1, 2 e 3 sono riconducibili alle materie moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari e tutela della concorrenza, di competenza esclusiva statale, ai sensi del secondo comma, lettera e), dell'articolo 117 della Costituzionale. Gli articoli 4, 7 e 8 afferiscono invece alle materie ordinamento civile, di competenza esclusiva statale, ai sensi del secondo comma, lettera l), dell'articolo 117 Costituzione, nonché tutela della concorrenza, di competenza esclusiva statale, ai sensi del secondo comma, lettera e), dell'articolo 117 della Costituzione. Gli articoli 5 e 6 sono riconducibili alle materie sistema tributario e contabile dello Stato e tutela della concorrenza, di competenza esclusiva statale, ai sensi del secondo comma, lettera e), dell'articolo 117 della Costituzione.
  Quanto al rispetto degli altri princìpi costituzionali, si riserva di svolgere un ulteriore approfondimento, limitandosi in questa sede ad evidenziare che i commi 2 e 3 dell'articolo 5 affidano alla Fondazione Istituto italiano di tecnologia – IIT compiti di servizio in favore del sistema nazionale della ricerca, tra cui la raccolta dei risultati della ricerca svolta negli enti pubblici Pag. 7e la commercializzazione dei brevetti registrati da soggetti pubblici. In particolare, il comma 2 amplia i compiti della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, attribuendo alle stessa le relative funzioni: a) alla sistematizzazione a scopi informativi e di vendita dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica svolta negli enti pubblici di ricerca, delle competenze scientifico-tecnologiche e delle infrastrutture di ricerca presenti negli enti stessi; b) all'istituzione di un sistema per la commercializzazione dei brevetti registrati da università, da enti di ricerca e da ricercatori del sistema pubblico e disponibili per l'utilizzazione da parte delle imprese; c) alla creazione di un tramite tra le imprese per lo scambio di informazioni e per la costituzione di reti tecnologiche o di ricerca tra esse. Ai sensi del comma 3, gli enti pubblici di ricerca sono tenuti a fornire alla Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia le informazioni riguardanti i risultati delle ricerche svolte. Per parte sua, la Fondazione è tenuta a distribuire i proventi derivanti dalla vendita o dalla cessione del diritto d'uso di un brevetto o di un altro titolo di proprietà intellettuale, al netto dei costi, agli enti pubblici che le abbiano conferito mandato per la vendita o la cessione.
  Con riguardo alla nuova funzione relativa alla gestione della proprietà intellettuale degli enti pubblici di ricerca e delle università, occorrerebbe, a suo avviso, chiarire, anche con riguardo all'autonomia costituzionalmente garantita alle università, se si tratti di una funzione attribuita in esclusiva all'IIT ovvero se sia rimessa ai singoli enti la scelta se gestire direttamente la commercializzazione dei propri brevetti oppure di conferire mandato all'IIT.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

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