CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 febbraio 2015
382.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 16 FEBBRAIO 2015

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SEDE REFERENTE

  Giovedì 5 febbraio 2015. — Presidenza del presidente della V Commissione Francesco BOCCIA indi del presidente della I Commissione Francesco Paolo SISTO. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli e il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 10.

DL 192/2014: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 2803 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 febbraio 2015.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte che l'emendamento 4.95 del Governo è stato ritirato in quanto di contenuto sostanzialmente identico agli identici emendamenti 4.14 Abrignani, 4.25 Palese, 4.29 Marchetti, 4.43 Carrescia, 4.63 Sottanelli, 4.90 Morani, 4.17 Paola Bragantini e 4.85 Marcon. Avverte altresì che, all'emendamento 4.96 del Governo, sono stati presentati 2 subemendamenti – uno a firma del deputato Simonetti e l'altro a firma del deputato Tancredi – che sono da ritenersi irricevibili.
  Comunica altresì che la deputata Centemero sottoscrive le proposte emendative Ghizzoni 6.28, Rubinato 12.011 e 12.012; il deputato Molea sottoscrive gli emendamenti Rampi 3.30 e Oliaro 10.127. Comunica altresì che gli onorevoli Latronico, Milanato, Prestigiacomo e Palese sottoscrivono gli emendamenti Centemero 10.47 e Laffranco 7.14 e che l'emendamento Palese 10.74 è sottoscritto dagli onorevoli Latronico, Milanato e Prestigiacomo; gli onorevoli Brugnerotto, Cariello, Caso, Castelli, Colonnese, D'Incà e Sorial sottoscrivono l'emendamento Crippa 10.184; l'onorevole Fauttilli sottoscrive l'emendamento Sottanelli 4.63; l'onorevole De Mita sottoscrive l'emendamento Marcon 4.85.

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  Roberto SIMONETTI (LNA) chiede le motivazioni della irricevibilità del proprio subemendamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente al deputato Simonetti che il contenuto del suo subemendamento non è riferibile al contenuto dell'emendamento 4.96 del Governo.
  Propone, quindi, di accantonare gli emendamenti riferiti all'articolo 3, per procedere all'esame degli emendamenti presentati all'articolo 4.

  Le Commissioni concordano.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, anche a nome dell'altro relatore, presidente Sisto, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Invernizzi 4.76 e Plangger 4.40, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Pizzolante 4.2, Laffranco 4.22, Taranto 4.35, Alfreider 4.39, Arlotti 4.45, Rosato 4.51, Galgano 4.66, Fauttilli 4.69, Matteo Bragantini 4.75, Moretto 4.79 e Pinna 4.81 a condizione che vengano riformulati sostituendo le parole «31 dicembre 2015» con le seguenti «31 ottobre 2015». Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Pizzolante 4.3, Marchetti 4.34, Laffranco 4.23, Gebhard 4.38, Carrescia 4.44, Galgano 4.65 e Fauttilli 4.68, a condizione che vengano riformulati, aggiungendo, in fine, il seguente comma: «2-ter. La proroga del termine di cui al comma 2-bis si applica agli enti e ai privati interessati che provvedono agli adempimenti di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 1o agosto 2011, n. 151, entro otto mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, fermi restando gli adempimenti previsti all'articolo 4 del medesimo decreto del Presidente della Repubblica.».
  Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Pinna 4.80, Malisani 4.30 e Censore 4.36, esprimendo altrimenti parere contrario, dal momento che risulterebbero preclusi dall'approvazione della nuova formulazione dei precedenti identici emendamenti Pizzolante 4.3, Marchetti 4.34, Laffranco 4.23, Gebhard 4.38, Carrescia 4.44, Galgano 4.65 e Fauttilli 4.68. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti D'Ambrosio 4.54, Sorial 4.56, nonché degli identici emendamenti Sibilia 4.58, Matteo Bragantini 4.70 e Duranti 4.82, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Chiede l'accantonamento degli emendamenti Gregori 4.92 e 4.93 e dell'emendamento Ribaudo 4.9. Invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Invernizzi 4.77. Esprime parere favorevole sull'emendamento 4.96 del Governo. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Scotto 4.83, Matteo Bragantini 4.72 e Fiano 4.49, esprimendo altrimenti parere contrario. A tale ultimo riguardo fa presente l'impegno del Governo ad esaminare la questione di cui al comma 6 dell'articolo 4 in un prossimo provvedimento. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Abrignani 4.14, Palese 4.25, Marchetti 4.29, Carrescia 4.43, Sottanelli 4.63, Morani 4.90, Paola Bragantini 4.17 e Marcon 4.85. Invita il presentatore al ritiro dell'articolo aggiuntivo Dorina Bianchi 4.01, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI esprime parere conforme a quello dei relatori sulle proposte emendative riferite all'articolo 4.

  Le Commissioni accolgono le proposte di accantonamento formulate dai relatori.

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 4, stigmatizza l'eterogeneità delle norme nazionali che, in applicazione del Patto di stabilità europeo, disciplinano l'applicazione del Patto di stabilità interno, che a suo giudizio rischia di minare la credibilità del nostro Paese agli occhi delle istituzioni europee, sotto il profilo della capacità di controllo della finanza locale da parte dello Stato.

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  Cosimo LATRONICO (FI-PdL), con riferimento all'emendamento Invernizzi 4.76, rileva come la disposizione contenuta nel comma 1 dell'articolo 4, che proroga l'applicazione della disciplina che attribuisce al Prefetto i poteri sostitutivi in caso di scioglimento dei consigli degli enti locali per mancata approvazione del bilancio, sia improntata alla conservazione anziché alla riforma del sistema esistente. A tale riguardo, ricorda come tali poteri siano stati concepiti in capo ai Prefetti al fine di colmare temporaneamente il vuoto normativo venutosi a creare all'indomani della riforma costituzionale del 2001 e ne stigmatizza l'ulteriore proroga. In tale contesto invita, quindi, il Governo a riconsiderare la predetta norma, nel quadro di una riflessione complessiva sul ruolo ricoperto dai Prefetti e dal Ministero dell'interno nell'ambito del sistema della finanza degli enti locali.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Invernizzi 4.76 e Plangger 4.40.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, con riferimento alla proposta di riformulazione degli identici emendamenti Pizzolante 4.2, Laffranco 4.22, Taranto 4.35, Alfreider 4.39, Arlotti 4.45, Rosato 4.51, Galgano 4.66, Fauttilli 4.69, Matteo Bragantini 4.75, Moretto 4.79 e Pinna 4.81, evidenzia come, riducendosi il termine di proroga fissato per l'adeguamento alla normativa antincendio delle strutture ricettive turistico-alberghiere, prevista dal comma 2 dell'articolo 4 del provvedimento, sia recepita l'intenzione del Governo di non procedere in futuro ad ulteriori proroghe di tale previsione e, quindi, di incentivare l'adeguamento delle strutture interessate entro il termine fissato.

  Tiziano ARLOTTI (PD) ricorda innanzitutto come la proroga prevista dal comma 2 non riguardi indiscriminatamente tutte le strutture ricettive bensì soltanto un limitato numero delle stesse, ovvero quelle che risultano già in possesso dei requisiti minimi di sicurezza prescritti dalla normativa antincendio e che sono state ammesse al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio.
  Rammenta, inoltre, che tale proroga è giustificata dalla mancata emanazione del decreto ministeriale previsto dal decreto-legge 150 del 2013, il quale dovrebbe consentire, anche attraverso una semplificazione delle procedure, il compiersi di tale adeguamento delle strutture alla normativa antincendio. Nel condividere la riformulazione degli emendamenti in esame, auspica quindi che essa preluda all'emanazione, entro i primi mesi del 2015, del suddetto decreto e, quindi, alla conclusione di tale vicenda.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) ribadisce il suo giudizio complessivamente negativo sul provvedimento in esame, che contiene, a suo avviso, il perpetuarsi di una serie di deroghe sostanzialmente elusive della normativa vigente. In particolare, con riferimento al comma 2 dell'articolo 4, ricorda come esso proroghi ulteriormente il termine per l'adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di sicurezza antincendio, rispetto alla quale l'Italia è già stata colpita da una procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea nel 2011. Sottolinea quindi come, con tale norma, il Governo continui ad essere inadempiente rispetto al recepimento di norme di grande rilevanza per la sicurezza.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, ricorda al collega Palese che tra gli identici emendamenti in esame vi è anche quello presentato dal gruppo di Forza Italia.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Laffranco 4.22, accogliendo la proposta di riformulazione avanzata dai relatori.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottolinea come la questione dell'adeguamento alla normativa antincendio delle strutture ricettive turistico-alberghiere sia oggetto di Pag. 6proroghe da oltre venti anni. Pur comprendendo le difficoltà delle richiamate strutture turistiche, chiede al Governo quale sia il suo orientamento rispetto alla necessità di stabilire con certezza un termine entro il quale mettere ordine a tale disciplina. Fa presente che, se così fosse, l'orientamento del suo gruppo sugli emendamenti in oggetto potrebbe mutare.

  Il sottosegretario Sesa AMICI, nel confermare l'estrema complessità della normativa in materia di sicurezza antincendio, così come ricordato anche dal collega Palese, dichiara che il Governo sta esercitando tutti i suoi poteri di indirizzo affinché l'amministrazione dell'Interno possa finalmente procedere ad un assetto definitivo della normativa in questione.

  Davide CRIPPA (M5S) ricorda come il medesimo impegno fu preso dal Governo, nei medesimi termini, durante l'esame del precedente decreto-legge «Milleproroghe». Ritiene che in presenza dell'ennesima proroga il Governo ed il Parlamento non facciano altro che aumentare la sensazione di incertezza e di sfiducia per quei soggetti che, affrontandone i relativi costi, hanno ritenuto di dover adeguare le proprie strutture alla normativa antincendio nel rispetto della normativa vigente. Chiede pertanto al Governo e, in particolare, al Ministero dell'interno, un impegno serio per dare agli operatori del settore una risposta certa sul fatto che non ci saranno ulteriori proroghe.

  Emanuele COZZOLINO (M5S), nel condividere le considerazioni appena svolte dal collega Crippa, ribadisce come nei settori tecnici tale incertezza normativa non può che creare ulteriori danni a scapito della sicurezza dei cittadini.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL), intervenendo per dichiarazioni di voto, ritiene di voler dare atto al Governo dell'impegno preso in questa sede e preannuncia il voto favorevole sugli emendamenti in oggetto, nella proposta di riformulazione avanzata dai relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, constata che tutti i presentatori degli identici emendamenti Pizzolante 4.2, Laffranco 4.22, Taranto 4.35, Alfreider 4.39, Arlotti 4.45, Rosato 4.51, Galgano 4.66, Fauttilli 4.69, Matteo Bragantini 4.75, Moretto 4.79 e Pinna 4.81 hanno accettato la riformulazione proposta dai relatori e condivisa dal Governo.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Pizzolante 4.2, Laffranco 4.22, Taranto 4.35, Alfreider 4.39, Arlotti 4.45, Rosato 4.51, Galgano 4.66, Fauttilli 4.69, Matteo Bragantini 4.75, Moretto 4.79 e Pinna 4.81, come riformulati (vedi allegato). Approvano altresì gli identici emendamenti Pizzolante 4.3, Marchetti 4.34, Laffranco 4.23, Gebhard 4.38, Carrescia 4.44, Galgano 4.65 e Fauttilli 4.68, come riformulati (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Pinna 4.80, Malisani 4.30 e Censore 4.36 devono considerarsi assorbiti dalle precedenti votazioni.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.54, ne illustra le finalità sottolineando la necessità che il Governo fornisca, come si è già impegnato a fare, i dati sull'utilizzo delle risorse disponibili sulle contabilità speciali intestate alle tre province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani, al fine di comprendere quali opere il Governo stia finanziando.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel ripercorrere sinteticamente gli interventi normativi a carattere sia costituzionale sia ordinario in materia di soppressione delle province, che hanno portato l'Unione europea ad aprire una procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell'Italia, sottolinea come le risorse pubbliche non possono essere utilizzate in questo modo. Non comprende, pertanto, la ratio della proroga di un anno del termine per l'utilizzo delle risorse delle contabilità speciali intestate alle tre nuove province che, in realtà, sarebbero state soppresse e sostituite da nuovi soggetti territoriali.Pag. 7
  Segnala altresì al Governo la necessità di prevedere l'istituzione delle gestioni liquidatorie nominando a tal fine i prefetti o i presidenti delle province.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, intervenendo con riferimento agli interventi fin qui svolti, dichiara di condividere la richiesta avanzata dal collega D'Ambrosio circa la necessità che il Governo presenti una relazione circa l'utilizzo delle risorse disponibili sulle contabilità speciali intestate alle tre province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani. Per quanto riguarda le altre considerazioni svolte dai colleghi intervenuti nel dibattito, ricorda che non si tratta di risorse finanziarie nuove né di fondi destinati alle province e che, pertanto, non può non rinvenirsi un collegamento con la riforma delle province e la norma in questione.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) sottolinea come il contenuto delle disposizioni di cui al comma 3 dell'articolo 4 sia la dimostrazione che del fatto che si tratta dell'ennesima deroga prevista nel decreto-legge in esame sia rispetto alla legge sulla contabilità pubblica, che disciplina le contabilità speciali, sia alla disposizione costituzionale sul pareggio di bilancio. Ribadisce, quindi, di non comprendere la ragione per cui il Governo debba continuare a destinare risorse finanziarie ad uffici periferici in via di soppressione.

  Roberto SIMONETTI (LNA) ritiene che sia importante conoscere l'orientamento generale del Governo in tema di soppressione delle province, nonché la posizione riguardo al mantenimento degli uffici periferici nei territori non interessati dalla disposizione in esame. Ribadisce, quindi, la posizione contraria del proprio gruppo alla centralizzazione delle competenze, sottolineando i risvolti negativi sull'attività degli enti locali, e favorevole, invece, al mantenimento delle province di Monza e della Brianza purché la conseguente spesa non finisca per diventare uno spreco di risorse a causa, appunto, della mancanza di un disegno generale.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), ringraziando il relatore Marchi per le precisazioni fornite, manifesta tuttavia il convincimento che la proroga destini risorse a beneficio di uffici oramai non più esistenti. Ricorda che vi sono numerosi casi di enti locali la cui situazione è immediatamente precedente al dissesto finanziario e, pertanto, apprezza l'impegno del rappresentante del Governo nel senso di fornire una relazione che possa contribuire a fare maggiore chiarezza.

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa che la proroga serve per l'adempimento delle obbligazioni precedentemente assunte dagli enti e non per i nuovi impegni.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti D'Ambrosio 4.54, Sorial 4.56, gli identici emendamenti Sibilia 4.58, Matteo Bragantini 4.70 e Duranti 4.82, nonché l'emendamento Invernizzi 4.77.

  Roberto SIMONETTI (LNA) ritiene che l'emendamento del Governo 4.96 presenti dubbi di ammissibilità in quanto reca disposizioni estranee a una mera proroga di termini. Evidenzia, peraltro, che le spiegazioni fornite dal rappresentante del Governo non possono, almeno in parte, essere accolte.
  Nell'evidenziare, quindi, che il suo subemendamento all'emendamento del Governo 4.96 presenta legami con le disposizioni recate dallo stesso emendamento del Governo, chiede nuovamente di riconsiderarne l'ammissibilità.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che il subemendamento dell'onorevole Simonetti è stato dichiarato irricevibile in quanto non riferito alla materia dell'emendamento 4.96 del Governo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 4.96 del Governo (vedi allegato) e respingono gli Pag. 8emendamenti Scotto 4.83 e Matteo Bragantini 4.72.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Fiano 4.49 è stato ritirato.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Abrignani 4.14, Palese 4.25, Marchetti 4.29, Carrescia 4.43, Sottanelli 4.63, Morani 4.90, Paola Bragantini 4.17 e Marcon 4.85 (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Dorina Bianchi 4.01 è stato ritirato e che le Commissioni procederanno, quindi, all'esame della proposta emendativa riferita all'articolo 5.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, formula parere favorevole sull'emendamento Mannino 5.3.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI esprime parere conforme a quello dei relatori sull'emendamento Mannino 5.3.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Mannino 5.3 (vedi allegato).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che le Commissioni passano ora ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 6. Comunica che l'emendamento Mannino 6.39 è stato ritirato dai presentatori.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, presidente Sisto, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Giancarlo Giordano 6.60 e 6.61, mentre propone di accantonare l'emendamento Marzana 6.38. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Giancarlo Giordano 6.62, Garofano 6.1 e Centemero 6.12; esprime parere favorevole sull'emendamento Ghizzoni 6.28 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Ghizzoni 6.27 e Molea 6.43. Propone, inoltre, di accantonare l'emendamento Molea 6.48.
  Invita, quindi, al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Zolezzi 6.41; propone, quindi, di accantonare gli identici emendamenti Malpezzi 6.23 e Molea 6.47, nonché gli identici emendamenti Malpezzi 6.22 e Molea 6.46, mentre invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Currò 6.57, Ribaldo 6.51, Iacono 6.10, Currò 6.38, Iacono 6.11 e Carocci 6.29.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI esprime parere conforme a quello dei relatori sulle proposte emendative riferite all'articolo 6.

  Le Commissioni concordano con le proposte di accantonamento formulate dai relatori.
  Con distinte votazioni, quindi, respingono gli emendamenti Giancarlo Giordano 6.60 e 6.61.

  Marco BRUGNEROTTO (M5S), intervenendo in qualità di cofirmatario dell'emendamento Marzana 6.38, osserva che il Consiglio superiore della pubblica istruzione avrebbe dovuto essere ricostituito da oltre due anni e che il provvedimento in esame, anziché accelerare le procedure per l'adempimento di tale disposizione legislativa, ne ritarda ancora l'applicazione. Sottolinea, quindi, il ruolo prezioso che tale organo svolgerebbe ed invita, pertanto, a votare a favore dell'emendamento in oggetto.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) si associa alle considerazioni svolte del collega del Movimento 5 Stelle, evidenziando l'importanza delle funzioni attribuite al Consiglio superiore della pubblica istruzione ed invitando a prendere in considerazione anche la possibilità di ridurre la durata della proroga a pochi mesi, anziché estenderla a tutto l'anno 2015, richiamando il Governo ad un atteggiamento serio e responsabile.

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  Rocco PALESE (FI-PdL) concorda con quanto evidenziato dall'onorevole Centemero, sottolineando come ormai da tempo sia attesa la presentazione dell'annunciato progetto governativo sulla «Buona Scuola».

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI propone di accantonare l'emendamento Marzana 6.38.

  Le Commissioni concordano. Respingono, quindi, l'emendamento Giancarlo Giordano 6.62.

  Francesco CARIELLO (M5S) chiede se dalla votazione sull'emendamento Giancarlo Giordano 6.62 possano discendere effetti preclusivi sull'emendamento Marzana 6.38, precedentemente accantonato.

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa che i citati emendamenti si riferiscono a date diverse. Avverte, quindi, che l'emendamento Garofano 6.1 è stato ritirato.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira il proprio emendamento 6.12 e sottoscrive l'emendamento Ghizzoni 6.28.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Ghizzoni 6.28 (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Ghizzoni 6.27 è stato ritirato.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ricorda che nel corso della legislatura il Parlamento ha più volte affidato al Ministero della Pubblica istruzione il compito di provvedere ad un riassetto del funzionamento del sistema scolastico. Ciò nonostante, ad oggi non si ha notizia dei relativi decreti ministeriali e il costante ricorso allo strumento della proroga è sintomo evidente dell'inadempienza di tale dicastero.
  Invita, quindi, il Governo a farsi carico del problema scolastico, che è serio e sentito da tutte le forze politiche, e ad affrontarlo nella maniera corretta, senza ricorre ad ulteriori proroghe.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) chiede al Governo la motivazione del parere contrario espresso sull'emendamento Molea 6.43, di cui è cofirmatario, chiedendone quindi l'accantonamento, in vista di ulteriori approfondimenti.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI fa presente che la motivazione del parere contrario è legata al fatto che il disposto dell'emendamento Molea 6.43 è suscettibile di generare effetti finanziari negativi. Ciò premesso, propone comunque di accantonare l'emendamento Molea 6.43 al fine di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Le Commissioni concordano.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Mannino 6.40 è stato ritirato.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) illustra l'emendamento 6.41 di cui è primo firmatario teso a permettere, senza effetti sulla finanza pubblica, il completamento dei lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali, con particolare riferimento al problema dell'amianto.

  Il Sottosegretario Paola DE MICHELI osserva che il parere contrario sull'emendamento 6.41 nasce dal fatto che la norma è già esistente.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zolezzi 6.41

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, esprime, anche a nome del relatore per la I Commissione, parere favorevole sugli identici emendamenti Malpezzi 6.23 e Molea 6.47, se riformulati nei termini indicati in allegato (vedi allegato).

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), riformula l'emendamento 6.23 di cui è prima firmataria nei termini indicati dal relatore.

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  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) riformula l'emendamento 6.47 di cui è cofirmatario nei termini indicati dal relatore.

  Il Sottosegretario Paola DE MICHELI esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Malpezzi 6.23 e Molea 6.47, così come riformulati.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Malpezzi 6.23 e Molea 6.47 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Tommaso CURRÒ (Misto) illustra il proprio emendamento 6.57, analogo al suo emendamento 6.58, teso a ripristinare un pari diritto di trattamento per il personale ATA, evitando così un contenzioso legale per lo Stato che comporterebbe costi maggiori dei 13 milioni di euro previsti dal suo emendamento. Chiede, quindi, l'accantonamento dei suoi emendamenti 6.57 e 6.58.

  Il Sottosegretario Paola DE MICHELI, pur mantenendo le perplessità del Governo sia sulla misura stessa che sulla copertura indicata, si dichiara favorevole all'accantonamento, al fine di un'ulteriore riflessione, degli emendamenti Currò 6.57 e 6.58.

  Le Commissioni accantonano gli emendamenti Currò 6.57 e 6.58.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che tutti i restanti emendamenti presentati da deputati del gruppo del Partito Democratico riferiti all'articolo 6 e sui quali i relatori e il Governo hanno espresso parere contrario, sono stati ritirati dai presentatori.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, esprime, anche a nome del relatore per la I Commissione, i pareri sulle proposte emendative presentate all'articolo 7. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Laffranco 7.12 e Piazzoni 7.19, sugli identici emendamenti Laffranco 7.14 e Piazzoni 7.21, nonché sugli emendamenti D'Incecco 7.22 e Carfagna 7.6.
  Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario su tutte le restanti proposte emendative. Propone, inoltre, l'accantonamento dell'emendamento Magorno 7.18.

  Il Sottosegretario Paola DE MICHELI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni accolgono la proposta di accantonamento dell'emendamento Magorno 7.18.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che tutti gli emendamenti di deputati del gruppo del Partito Democratico e Area Popolare riferiti all'articolo 7 e sui quali i relatori e il Governo hanno espresso parere contrario, sono stati ritirati dai presentatori.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Carfagna 7.6.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'emendamento Dall'Osso 7.23 di cui è cofirmatario, teso a sopprimere il comma 1 dell'articolo 7. Ricorda che l'accordo tra Stato e regioni sull'individuazione e dei requisiti minimi da adottare in relazione al Servizio sanitario nazionale risale al 2010. Dichiara quindi la contrarietà del suo gruppo a una proroga che favorisce le regioni inadempienti.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottolinea come la gestione del Servizio sanitario nazionale rappresenti sia un danno prioritario per i cittadini che un danno economico. Ritiene che un'ulteriore proroga accentui i disagi per i cittadini, mentre si dovrebbe affrontare e risolvere direttamente il problema. Evidenzia, infine, come nel Servizio sanitario nazionale si riscontrano molti casi di corruzione.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) definisce sconcertante la proroga di un accordo stipulato tra Stato e regioni nel 2010, Pag. 11proroga che può essere causa di ulteriori danni per i cittadini.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dall'Osso 7.23, Rondini 7.46, Di Vita 7.24, Laffranco 7.13, Mantero 7.34 e Grimoldi 7.47.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'emendamento Lorefice 7.26 di cui è cofirmatario. Si tratta del primo di una serie di emendamenti tesi ad anticipare la data prevista dal decreto-legge per la proroga del termine delle operazioni finalizzate alla privatizzazione della Croce rossa italiana. Il suo gruppo, infatti, pur se contrario alla privatizzazione della Croce rossa, ritiene che vada completato un processo già avviato, al fine di evitare problemi sia sul piano dell'elargizione di servizi che per il personale. Chiede ai relatori e al Governo di rivedere il proprio parere.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ricorda come alla fine del 2013 il Parlamento era intervenuto a favore della Croce rossa italiana con un provvedimento che disponeva una sorta di prestito camuffato per risolvere il problema del disavanzo finanziario di quell'ente, proprio in vista del completamento del processo di privatizzazione. Non comprende, quindi, perché sia necessaria un'ulteriore proroga mentre sarebbe indispensabile fare chiarezza e completare la privatizzazione della Croce rossa.

  Stefano FASSINA (PD), pur condividendo il giudizio negativo sulla situazione di incertezza causata dalle ricorrenti proroghe, soprattutto nei confronti del personale interessato, osserva che sarebbe maggiormente dannosa una riforma attuata senza la dovuta ponderazione. Ritiene pertanto opportuno prorogare di un anno l'approvazione della riforma della Croce Rossa.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) sottolinea gli effetti negativi della situazione di incertezza nei confronti del personale, evidenziando come con una serie continua di proroghe si blocchi l'intero processo riformatore.

  Paolo TANCREDI (AP) esprime il proprio parere contrario sull'emendamento Lorefice 7.26 e si stupisce degli interventi dei colleghi del gruppo Forza Italia, in considerazione del contenuto di alcuni emendamenti, riferiti allo stesso articolo 7, comma 2, presentati da componenti dello stesso gruppo.

  Teresa PICCIONE (PD), ribadendo quanto affermato dal collega Fassina in ordine alla necessità che la riforma della Croce Rossa sia fatta in maniera efficace e ponderata, segnala come dai lavori della XII Commissione siano emerse maggiori problematiche rispetto a quelle che inizialmente considerate.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI, a dimostrazione della sincera volontà riformatrice del Governo, ricorda di aver testé espresso parere favorevole su alcuni emendamenti volti a modificare la disciplina della Croce Rossa.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Lorefice 7.26 e Silvia Giordano 7.25.

  Matteo MANTERO (M5S), illustrando l'emendamento a sua prima firma 7.27, evidenzia che lo stesso conferma la proroga disposta dall'articolo 7, comma 2, lettera b), ma ne riduce la durata di sei mesi.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL), rispondendo all'onorevole Tancredi, segnala che nel gruppo Forza Italia non si effettua un controllo sugli emendamenti presentati dai singoli componenti del gruppo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, sottolinea l'esistenza di una logica nelle proroghe disposte dal comma 2 dell'articolo 7, evidenziando che tutti i termini sono stati prorogati di un anno e non avrebbe pertanto senso sopprimere solo alcune di tali proroghe.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento Mantero 7.27.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ricorda che il dibattito sulla riforma della Croce Rossa è stato avviato già nel 2003.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Baroni 7.28, Rondini 7.48 e Dall'Osso 7.29.

  Matteo MANTERO (M5S), intervenendo sull'emendamento Di Vita 7.30, osserva che non è necessario a suo parere prorogare già nel corrente anno gli stanziamenti in favore della Croce Rossa relativi al 2016.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) chiede per quale motivo il ripiano dell'indebitamento pregresso sia posticipato dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2017.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Di Vita 7.30, Grillo 7.31, Grimoldi 7.49, Silvia Giordano 7.32 e Grimoldi 7.50.

  Matteo MANTERO (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Lorefice 7.33, volto a sopprimere la lettera g) del comma 2, la quale proroga di un anno il termine per la presentazione del piano di riparto finale del patrimonio della Croce Rossa.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Lorefice 7.33 e Rondini 7.51 e l'emendamento Rampelli 7.17.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Dorina Bianchi 7.4 e Tancredi 7.8.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritira l'emendamento a sua firma 7.11.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Laffranco 7.12 e Piazzoni 7.19 (vedi allegato).

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'emendamento Dall'Osso 7.36, osservando che non è necessario, a suo parere, prorogare il termine del 30 giugno 2015, per la determinazione dell'organico a regime della Croce Rossa, in quanto ritiene possibile effettuare la suddetta determinazione prima della scadenza del termine.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dall'Osso 7.36, Grimoldi 7.52, Baroni 7.35, Di Vita 7.37 e Grimoldi 7.53 e approvano gli identici emendamenti Laffranco 7.14 e Piazzoni 7.21 (vedi allegato). Respingono poi l'emendamento Grillo 7.38.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'emendamento Silvia Giordano 7.39, del quale è cofirmatario, relativo alla ridefinizione del sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco. Raccomanda l'approvazione del suddetto emendamento diretto a tutelare la salute dei cittadini e le finanze dello Stato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Silvia Giordano 7.39 e Rondini 7.44.

  Rocco PALESE (FI-PdL) in relazione all'emendamento Rondini 7.45, relativo alle tariffe massime da corrispondere alle strutture accreditate, ripercorre le vicende del sistema di accreditamento e si augura che sia posto fine ai rinvii che si sono succeduti nel corso del tempo. Osserva però che il rappresentante del Governo, che ha espresso parere favorevole sull'emendamento D'Incecco 7.22, sembra manifestare un'opinione diametralmente opposta.

  Francesco BOCCIA, presidente, invita l'onorevole Palese ad attenersi ai contenuti della proposta emendativa Rondini 7.45, attualmente in discussione, astenendosi dal formulare considerazioni concernenti l'emendamento D'Incecco 7.22, che sarà successivamente esaminato dalle Commissioni.

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  Rocco PALESE (FI-PdL) ribadisce tuttavia di non comprendere le ragioni che hanno indotto i relatori ed il Governo ad esprimere parere favorevole sull'emendamento D'Incecco 7.22.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI precisa che il parere favorevole in precedenza espresso sull'emendamento D'Incecco 7.22 risulta motivato dal fatto che tale proposta emendativa intende prorogare il termine previsto per la graduale sostituzione del formato cartaceo con quello elettronico per la prescrizione medica, concernente farmaci o prestazioni specialistiche, a carico del Servizio sanitario nazionale, al fine di assicurare alle amministrazioni interessate il tempo necessario per l'adeguamento alla nuova disciplina.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento D'Incecco 7.22 (vedi allegato) e respingono l'emendamento Rondini 7.45 e gli identici emendamenti Lorefice 7.40 e Mantero 7.41.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento Baroni 7.42, di cui è cofirmatario, volto ad evitare che in futuro possano essere disposte ulteriori proroghe nelle materie oggetto dell'articolo 7 del provvedimento in esame, a vario titolo attinenti ad aspetti rilevanti della tutela della salute dei cittadini.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento Baroni 7.42, esprime la propria contrarietà rispetto alla prassi di procedere per via legislativa attraverso l'adozione di successive proroghe anche in materie rilevanti quali quelle di cui all'articolo 7 del provvedimento, dal momento che a suo avviso tale modalità operativa pregiudica di fatto qualsiasi serio tentativo di riforma del sistema sanitario nazionale nel suo complesso, costituendo altresì un evidente vulnus al principio della certezza del diritto.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, ritenendo opportuno consentire comunque al Parlamento di disporre eventualmente, qualora necessario, ulteriori proroghe nelle materie di cui all'articolo 7 del provvedimento, invita i firmatari al ritiro dell'emendamento Baroni 7.42 ai fini della successiva presentazione di uno specifico ordine del giorno in Assemblea.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Baroni 7.42.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Carfagna 7.6 è stato sottoscritto dagli onorevoli Palese, Latronico, Milanato, Prestigiacomo e Centemero.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti D'Incecco 7.22 e Carfagna 7.6 (vedi Allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, sospende quindi la seduta avvertendo che il seguito dell'esame del provvedimento riprenderà a partire dal pomeriggio odierno.

  La seduta, sospesa alle 12.40, è ripresa alle 15.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che gli emendamenti Tancredi 8.10, 8.15 e 8.20 sono stati ritirati dal presentatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, esprime, anche a nome del relatore per la I Commissione, i pareri sulle proposte emendative presentate all'articolo 8. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Tancredi 8.11, 8.12 e 8.14.
  Propone l'accantonamento dell'emendamento Invernizzi 8.77, degli identici emendamenti Famiglietti 8.2, Tancredi 8.9, Latronico 8.24 e Guidesi 8.76, dell'emendamento Guidesi 8.78, degli identici emendamenti Plangger 8,43 e Arlotti 8.49, degli emendamenti De Mita 8.71, 8.70 e 8.72, degli identici emendamenti Plangger 8.41, Guerra 8.3, Guidesi 8.81, Palese 8.32 e Marcon 8.91, degli emendamenti Andrea Pag. 14Romano 8.98, Braga 8.46 e 8.48, degli identici emendamenti Nicchi 8.88 e Morassut 8.102, nonché degli emendamenti Zaratti 8.87, Morassut 8.101, Marroni 8.73, Braga 8.47, Bruno Bossio 8.51 e Morassut 8.100. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, su tutte le altre proposte emendative.

  Il Sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni concordano con le proposte di accantonamento formulate dai relatori.

  Emanuele FIANO (PD), in qualità di rappresentante di gruppo del Partito Democratico per la I Commissione, ritira tutti gli emendamenti del suo gruppo sul quale i relatori e il Governo hanno espresso parere contrario, ad eccezione dell'emendamento Morassut 8.94.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottoscrive tutte le proposte emendative riferite all'articolo 8 comprese quelle a firma di deputati del Gruppo del Partito democratico, ancorché ritirate. In relazione all'emendamento Dell'Orco 8.61, ricorda la vicenda delle misure per contrastare l'esercizio abusivo dei servizi di taxi e di noleggio con conducente, le quali, introdotte nel maggio del 2010, sono state prorogate ben otto volte nel corso di cinque anni.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Dell'Orco 8.61.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Librandi 8.66 e chiede al Governo se e in qual modo intenda disciplinare la materia del contrasto all'esercizio abusivo dei servizi di taxi e di noleggio con conducente.

  Il sottosegretario Sesa AMICI dichiara l'intenzione del Governo di intervenire sulla materia, nel rispetto dei principi costituzionali e della tutela della concorrenza.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI) preso atto di quanto affermato dal rappresentante del Governo ritira l'emendamento Librandi 8.66, testé sottoscritto.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Catalano 8.92 e Dell'Orco 8.60, nonché l'emendamento Micillo 8.58.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo in merito all'emendamento Grimoldi 8.83, ricorda che sono prossimi alla scadenza i termini fissati dal decreto-legge n. 133 del 2014, c.d. sblocca cantieri, per la revoca dei finanziamenti in caso di mancato utilizzo degli stessi. Ricorda, inoltre, che, tra le opere oggetto di una possibile revoca, sono presenti addirittura opere progettate negli anni novanta, come ad esempio la tangenziale di Novara. Osserva, quindi, come sia inutile procedere a continue proroghe, anche di pochi mesi, in assenza di una compiuta pianificazione degli interventi infrastrutturali.

  Guido GUIDESI (LNA) condivide solo in parte quanto evidenziato dal collega Crippa, osservando che talvolta anche una proroga di pochi mesi possa essere utile per opere che sono a un passo dalla cantierizzazione. Si chiede se non sia più conveniente cercare di realizzare comunque l'opera, anche attraverso la previsione di proroghe, piuttosto che rischiare di perdere il finanziamento.

  Paolo TANCREDI (AP) osserva che l'emendamento a sua prima firma 8.11 è diretto ad allineare la cantierabilità con l'appaltabilità delle opere.

  Rocco PALESE (FI-PdL) osserva che si continuano a promettere al Paese infrastrutture che poi non sono realizzate a causa di problemi, tra i quali cita il sistema autorizzativo, bloccato dalla riforma del Titolo V della Costituzione, il contenzioso, causato dalla farraginosità della normativa e dalla sua applicazione da parte della dirigenza burocratica, e la corruzione. Chiede quindi al Governo di affrontare e risolvere questi problemi.

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  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Grimoldi 8.83 ed approvano l'emendamento Tancredi 8.11 (vedi allegato). Le Commissioni respingono, inoltre, con distinte votazioni, gli emendamenti Molteni 8.82, Morassut 8.94 e Micillo 8.56. Le Commissioni approvano, quindi, l'emendamento Tancredi 8.12 (vedi allegato).

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) chiede al rappresentante del Governo il motivo per il quale è stato espresso parere contrario sull'emendamento a sua firma 8.95.

  Rocco PALESE (FI-PdL) richiama la stagione di «mani pulite», ricordando che in un periodo immediatamente successivo alla stessa ci fu una riduzione della corruzione per paura di arresti e processi, ma che successivamente tutto è tornato come prima.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI chiarisce che il parere contrario sull'emendamento Catalano 8.95 è dovuto alla previsione, da parte di quest'ultimo, di un anticipo di sei mesi dell'entrata in vigore delle disposizioni relative alla pubblicazione telematica di avvisi e bandi e che le pubbliche amministrazioni non sono in grado di attuare questa disposizione.

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) ricorda che, nel corso dell'esame della legge di stabilità per il 2015, la questione era già stata affrontata con il relatore onorevole Guerra e chiede al rappresentante del Governo se un ordine del giorno in tal senso verrebbe accolto.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI invita il deputato Catalano a ritirare il proprio emendamento 8.95, preannunciando la disponibilità del Governo a valutare un ordine del giorno che riproponga i contenuti dell'emendamento in discussione.

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) ritira l'emendamento a sua firma 8.95.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ciracì 8.29, Latronico 8.23 e l'emendamento Tino Iannuzzi 8.74, fatto proprio dall'onorevole Palese.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede al rappresentante del Governo indicazioni in merito al parere contrario espresso sull'emendamento Micillo 8.57.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI evidenzia che l'emendamento Micillo 8.57 può comportare una riduzione di entrate.

  Davide CRIPPA (M5S) evidenzia che una riduzione delle entrate sarebbe comunque inevitabile in presenza di soggetti non in grado di corrispondere all'ANAS le somme dovute.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Micillo 8.57.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel condividere le finalità dell'emendamento Schullian 8.96, volto a prorogare ulteriormente i termini per l'emanazione del decreto ministeriale che introduce l'obbligo di revisione delle macchine agricole, ne chiede l'accantonamento.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Schullian 8.96 e Franco Bordo 8.89.

  Massimiliano BERNINI (M5S) chiede al rappresentante del Governo di motivare le ragioni del parere contrario espresso sull'emendamento a sua prima firma 8.68.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI osserva che il Governo ha ritenuto opportuno stabilire non oltre la data del 30 giugno 2015 il termine per l'adozione del decreto ministeriale volto a prevedere la revisione obbligatoria delle macchine agricole soggette ad immatricolazione.

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  Massimiliano BERNINI (M5S), nell'evidenziare le esigenze di tutela degli adeguati livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e nella circolazione stradale sottese alla materia in questione, ribadisce l'opportunità di anticipare al 31 marzo 2015 il termine previsto per l'emanazione del suddetto decreto ministeriale, come proposto dall'emendamento a sua prima firma 8.68.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Massimiliano Bernini 8.68 e l'emendamento Mongiello 8.50, quest'ultimo sottoscritto dall'onorevole Palese.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ricorda che l'emendamento Schullian 8.97 è stato ritirato dai presentatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono quindi l'emendamento Paolo Nicolò Romano 8.64, approvano l'emendamento Tancredi 8.14 (vedi allegato) e respingono gli identici emendamenti Quaranta 8.90 e Dell'Orco 8.65. Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono, quindi, gli emendamenti Lodolini 8.36 e Oliaro 8.67.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 9 del provvedimento, anche a nome del deputato Marchi, relatore per la V Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento De Rosa 9.54 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Vignaroli 9.56. Esprime, inoltre, parere contrario sull'emendamento Vignaroli 9.55, parere favorevole sull'emendamento Giovanna Sanna 9.40 e parere contrario sull'emendamento Segoni 9.65. Propone di accantonare le seguenti proposte emendative: Taranto 9.18, Basso 9.35, Guidesi 9.71, nonché gli identici Guidesi 9.72, Locatelli 9.78, Pinna 9.77, Moretto 9.76, Terzoni 9.64, Mariani 9.41, Censore 9.37, Laffranco 9.27, Fauttilli 9.67, Galgano 9.61, Senaldi 9.31, Biasotti 9.19 e Pizzolante 9.8. Propone, altresì, di accantonare le seguenti proposte emendative: Carrescia 9.43, Oliverio 9.46, limitatamente alla parte dichiarata ammissibile, gli identici Schullian 9.84, Fauttilli 9.68, Centemero 9.5, Oliaro 9.60, Mariani 9.42 e Rubinato 9.34, nonché gli emendamenti Taricco 9.47 e De Mita 9.66.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Daga 9.48, mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Piso 9.9 e Daga 9.50 nonché sugli emendamenti Grimoldi 9.70 e Daga 9.49, a condizione che siano tutti riformulati nei medesimi termini riportati in allegato (vedi allegato). Propone, inoltre, di accantonare le seguenti proposte emendative: gli identici Pizzolante 9.10, Laffranco 9.25, Marchetti 9.29, Senaldi 9.32, Locatelli 9.80 e Carrescia 9.39, gli identici Galgano 9.63 e Matteo Bragantini 9.73, gli identici Dorina Bianchi 9.16, Palese 9.21, Matarrese 9.57. Avverte che l'emendamento Dorina Bianchi 9.2 non sarà posto in votazione perché identico all'emendamento Dorina Bianchi 9.16 del quale ha già proposto l'accantonamento. Propone, altresì, l'accantonamento dell'emendamento Matarrese 9.59. Formula, quindi, un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento Zaratti 9.81 e sugli identici emendamenti Russo 9.22, Misiani 9.36, Paris 9.75 e Castricone 9.85.
  Propone di accantonare l'emendamento Vignali 9.12 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Daga 9.52, 9.53 e 9.51. Propone, altresì, di accantonare gli identici emendamenti Paola Bragantini 9.1, Pellegrino 9.83, Palese 9.24 e Guidesi 9.69, nonché l'emendamento Basso 9.33. Esprime parere contrario sull'emendamento Dallai 9.23, limitatamente alla parte dichiarata ammissibile, e parere favorevole sull'emendamento Centemero 9.6, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Propone di accantonare l'emendamento Tancredi 9.14, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Tancredi 9.4 e sull'articolo aggiuntivo Gallinella 9.01. Propone, infine, di accantonare l'articolo aggiuntivo Centemero 9.02.

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  Il sottosegretario Paola DE MICHELI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Le Commissioni acconsentono alle proposte di accantonamento formulate dai relatori, sulle quali concorda anche il rappresentante del Governo.
  Le Commissioni respingono l'emendamento De Rosa 9.54.

  Paolo TANCREDI (AP) preannunzia il voto favorevole sull'emendamento Vignaroli 9.56.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento Vignaroli 9.56, pone l'accento sulla vigente normativa europea, evidenziando la necessità di favorire in generale i processi di recupero e di risparmio energetico.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Vignaroli 9.56 (vedi allegato).

  Paolo TANCREDI (AP), intervenendo sull'emendamento Vignaroli 9.55, richiama il quadro normativo comunitario, in particolare nella parte in cui reca la distinzione tra le operazioni di smaltimento dei rifiuti e quelle di recupero degli stessi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Vignaroli 9.55 ed approvano l'emendamento Giovanna Sanna 9.40 (vedi allegato).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'emendamento Segoni 9.65, di cui è cofirmatario, chiede al rappresentante del Governo di esplicitare le ragioni del parere contrario su di esso espresso.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI rileva come la revoca del finanziamento statale proposta dall'emendamento in esame appaia nella sostanza ultronea, essendo già prevista da una specifica disposizione contenuta nella legge di stabilità per il 2015.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Segoni 9.65 e Daga 9.48.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, prende atto che i firmatari accettano la riformulazione dei rispettivi emendamenti Piso 9.9, Daga 9.50, Grimoldi 9.70 e Daga 9.49, proposta dai relatori e condivisa dal rappresentante del Governo. Avverte, quindi, che l'emendamento Daga 9.49, così come riformulato, non sarà posto in votazione, in quanto identico all'emendamento 9.50, così come riformulato, a firma degli stessi presentatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano quindi gli identici emendamenti Piso 9.9 e Daga 9.50 e Grimoldi 9.70, così come riformulati (nuova formulazione) (vedi allegato).
  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Zaratti 9.81, nonché gli identici emendamenti Russo 9.22, Misiani 9.36, Paris 9.75 e Castricone 9.85.

  Patrizia TERZONI (M5S) illustra le finalità dell'emendamento Daga 9.52, di cui è cofirmataria.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'emendamento Daga 9.52, invita il rappresentante del Governo a motivare le ragioni del parere contrario su di esso espresso. Fa altresì presente che la proroga al 30 settembre 2016 del termine attualmente previsto dalla legislazione vigente non comporterebbe nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e garantirebbe alle amministrazioni interessate uno spazio di tempo adeguato al fine di provvedere agli adempimenti richiesti.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI precisa che il Governo non ha ritenuto opportuno modificare il termine perentorio previsto dalla disciplina vigente, entro il quale gli enti di governo degli ambiti che non abbiano già provveduto alla redazione Pag. 18del piano d'ambito, ovvero non abbiano scelto la forma di gestione ed avviato la procedura di affidamento, sono tenuti ad adottare i predetti provvedimenti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono quindi gli emendamenti Daga 9.52 e 9.53.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel precisare i contenuti dell'emendamento Daga 9.51, chiede al Governo le motivazioni per cui è stato reso parere contrario.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI ribadisce al riguardo la contrarietà da parte di tutti i Ministeri coinvolti.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Daga 9.51.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL), presidente e relatore per la I Commissione, avverte che è stato ritirato l'emendamento Dallai 9.23.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) accoglie la proposta di riformulazione del proprio emendamento 9.6.

  Rocco PALESE (FI-PdL) dichiara, anche a norme dei colleghi Milanato, Latronico, Brunetta e Prestigiacomo, di voler sottoscrivere l'emendamento Centemero 9.6, come riformulato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Centemero 9.6, come riformulato (vedi allegato).

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL), presidente e relatore per la I Commissione, avverte che è stato ritirato l'emendamento Tancredi 9.4.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nell'illustrare i contenuti dell'articolo aggiuntivo Gallinella 9.01, di cui è cofirmatario, osserva che sarebbe opportuno che l'introduzione dell'imposta municipale propria avvenisse in tempi tali da consentire alle amministrazioni di fare le modifiche necessarie per consentire l'adempimento dell'obbligo. Chiede quindi al Governo le motivazioni del parere contrario espresso sulla proposta emendativa in oggetto.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI fa presente che è in fase di conversione un decreto-legge al riguardo.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Gallinella 9.01.

  La seduta, sospesa alle 16.40, è ripresa alle 17.20.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che le Commissioni passeranno all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 10 del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore Sisto, esprime parere favorevole sull'emendamento Piccione 10.110, sugli identici emendamenti Pinna 10.162, Melilla 10.167, Pizzolante 10.36, Marchetti 10.84, e Laffranco 10.69, sull'emendamento Castricone 10.182, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), nonché sugli emendamenti Centemero 10.47 e Misiani 10.88. Propone l'accantonamento degli emendamenti Rubinato 10.79, Tancredi 10.28, Rubinato 10.81, Causi 10.54, Laforgia 10.93 e 10.92, Vazio 10.56, Pizzolante 10.30 e 10.13, Tancredi 10.29, Moscatt 10.174, Tancredi 10.50, Garavini 10.95, Tancredi 10.34 e Ghizzoni 10.104, nonché degli identici emendamenti Catanoso 10.1, Capone 10.94 e Antezza 10.109. Propone altresì l'accantonamento degli emendamenti Guidesi 10.153 e 10.152, Duranti 10.163, Ghizzoni 10.103, Fedriga 10.157, Crippa 10.184 e 10.183, Arlotti 10.107, degli identici emendamenti Palese 10.58, Matarrese 10.130, Dorina Bianchi 10.25 e Invernizzi 10.159, nonché degli emendamenti Massa 10.176, Currò 10.177, Castricone 10.179 e degli identici emendamenti De Mita 10.131 e Di Lello 10.180. Propone altresì l'accantonamento degli emendamenti Pag. 19Sottanelli 10.128, Fitzgerald Nissoli 10.134, Paola Bragantini 10.9, degli identici emendamenti Fabbri 10.102, Guidesi 10.154, Paglia 10.172 e Palese 10.75, nonché degli identici emendamenti Fauttilli 10.135, Guidesi 10.155, Paglia 10.169, Fabbri 10.101, Paola Bragantini 10.11, De Mita 10.133 e Palese 10.72; propone l'accantonamento degli emendamenti Marcon 10.171, Mucci 10.125, Sanga 10.166, Miotto 10.112, Palese 10.74, Brunetta 10.78, Latronico 10.64, Palese 10.66, Abrignani 10.60, 10.59 e 10.62, nonché degli emendamenti Marchetti 10.53, Dorina Bianchi 10.35, Paola Bragantini 10.10 e 10.5, De Menech 10.19, Guerra 10.14, Palese 10.48, Miotto 10.113, Sanga 10.86, Rubinato 10.80, Palese 10.71, e degli articoli aggiuntivi Guidesi 10.04, Nicchi 10.08, Saltamartini 10.032, Airaudo 10.07, Fabbri 10.013, Riccardo Gallo 10.016 e Palese 10.024.
  Invita invece al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori delle restanti proposte emendative riferite all'articolo 10. In particolare, con riferimento agli emendamenti Lauricella 10.108, Guerra 10.6, Centemero 10.40, 10.39 e 10.38, nonché agli articoli aggiuntivi De Mita 10.012 e Palese 10.023 sottolinea come essi incidano sulla materia relativa all'IMU dovuta per i terreni agricoli la quale sarà più opportunamente disciplinata nell'ambito di due decreti-legge che sono in sede di conversione.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni concordano con le proposte di accantonamento formulate dai relatori.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede se verranno ora posti in votazione gli emendamenti accantonati prima dell'interruzione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, evidenzia che gli emendamenti richiamanti dall'onorevole Sorial verranno discussi e votati in una successiva seduta in quanto la riunione che si è svolta durante l'interruzione non aveva ad oggetto i suddetti emendamenti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pesco 10.121, Busin 10.137 e Lombardi 10.119 e 10.120.

  Simonetta RUBINATO (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 10.82.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede il motivo per il quale il rappresentante del Governo ha espresso parere contrario sull'emendamento a sua prima firma 10.123.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI evidenzia che l'emendamento Sorial 10.123 è volto a comprimere ulteriormente la già ridotta possibilità per le amministrazioni pubbliche di acquisire mobili e arredi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Sorial 10.123, Guidesi 10.148, Caparini 10.149.

  Dorina BIANCHI (AP) ritira il suo emendamento 10.31.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono Guidesi 10.158, Riccardo Gallo 10.63, Guidesi 10.141, 10.143, 10.144, 10.145, 10.146 e 10.142.

  Matteo RICHETTI (PD) fa proprio l'emendamento Lauricella 10.108 e lo ritira.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Caparini 10.139.

  Matteo RICHETTI (PD) fa proprio l'emendamento Misiani 10.175 e lo ritira.

  Dorina BIANCHI (AP) fa proprio l'emendamento Tancredi 10.51 e lo ritira.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), illustrando l'emendamento Fantinati 10.124, di cui è cofirmatario, evidenzia che lo Pag. 20stesso proroga di un anno le previsioni della legge di stabilità 2015 relative alla compensazione delle cartelle esattoriali. Ricorda che tale intervento ha visto la convergenza di tutti i gruppi e chiede al rappresentante del Governo il motivo del parere contrario espresso sul suddetto emendamento.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI evidenzia che il parere contrario sull'emendamento Fantinati 10.124 è motivato dal fatto che lo stesso comporta un onere. Segnala però che sono stati presentati emendamenti simili a questo, che sono stati accantonati in vista di una possibile approvazione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) evidenzia che l'emendamento Fantinati 10.124 non produce oneri rispetto a quanto previsto dalla legge di stabilità.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, non essendovi obiezioni, comunica che l'emendamento Fantinati 10.124 si intende accantonato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 10.122.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) ritira gli emendamenti Gebhard 10.98 e Ottobre 10.97, di cui è cofirmatario.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira l'emendamento a sua firma 10.44.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento Ottobre 10.96, di cui è cofirmatario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Formisano 10.3, Centemero 10.43 e Latronico 10.68 ed approvano l'emendamento Piccione 10.110 (vedi allegato).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) auspica che nelle prossime sedute si possano esaminare approfonditamente gli emendamenti Crippa 10.184 e 10.183, attualmente accantonati.

  Matteo RICHETTI (PD) sottoscrive l'emendamento Castricone 10.178 e lo ritira.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Pinna 10.162, Melilla 10.167, Pizzolante 10.36, Marchetti 10.84 e Laffranco 10.69 (vedi allegato).

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che è stata accettata dai presentatori la proposta di riformulazione dell'emendamento Castricone 10.182.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Castricone 10.182 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che l'emendamento Castricone 10.186 è stato ritirato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Guidesi 10.138 e Oliaro 10.127.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) osserva che gli emendamenti 10.128 e 10.129, entrambi a firma Sottanelli, sono sostanzialmente identici e pertanto chiede che anche l'emendamento Sottanelli 10.129, analogamente a quanto disposto relativamente all'emendamento 10.128, sia accantonato.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, non essendovi obiezioni, dichiara che l'emendamento Sottanelli 10.129 si intende accantonato. Comunica poi che l'emendamento Paglia 10.170 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Piccione 10.110.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Tancredi 10.37, Busin 10.156 e Melilla 10.168.

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  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che l'emendamento Palese 10.73 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Piccione 10.110.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) invita il presidente a rallentare il ritmo delle votazioni. Chiede inoltre se gli emendamenti Palese 10.74, Brunetta 10.78, Latronico 10.64 e Palese 10.66 siano stati accantonati in conseguenza di una trattativa politica tra il gruppo del Partito democratico e il gruppo di Forza Italia.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI evidenzia che gli emendamenti testé citati dall'onorevole Sorial affrontano questioni in relazione alle quali tutti i gruppi hanno presentato emendamenti e che costituiscono oggetto di un attento esame da parte del Governo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) si dichiara dispiaciuto per l'insinuazione del collega Sorial, evidenziando di non essere intervenuto nel corso dell'esame dell'articolo 10 in quanto la seduta è prossima alla conclusione. Si riserva comunque di intervenire nel corso delle prossime sedute.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ciracì 10.61.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che gli emendamenti Centemero 10.41 e Fragomeli 10.12 risultano assorbiti dall'approvazione dell'emendamento Piccione 10.110. Comunica inoltre che l'emendamento Guerra 10.6 è stato ritirato.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira gli emendamenti a sua firma 10.40, 10.39 e 10.38.

  Dorina BIANCHI (AP) sottoscrive l'emendamento Tancredi 10.27 e lo ritira.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira gli emendamenti a sua firma 10.45 e 10.46.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Centemero 10.47 e Misiani 10.88 (vedi allegato).

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che l'emendamento Covello 10.187 è stato ritirato.

  Paola BRAGANTINI (PD) ritira l'emendamento a sua firma 10.87.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che gli emendamenti Misiani 10.90 e 10.89 sono stati ritirati. Comunica, inoltre, che sono stati ritirati gli identici articoli aggiuntivi Pizzolante 10.031, Rubinato 10.015, Marchetti 10.014 e Tancredi 10.033.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici articoli aggiuntivi Fauttilli 10.010, Laffranco 10.01 e Placido 10.05, l'articolo aggiuntivo Polverini 10.03 e l'articolo aggiuntivo Nicchi 10.09.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che gli identici articoli aggiuntivi Fauttilli 10.011 e De Mita 10.012 sono stati ritirati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Palese 10.023 e 10.030.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che, secondo quanto convenuto nell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, il seguito dell'esame avrà luogo la prossima settimana. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 5 febbraio 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.40 alle 12.50 e dalle 18 alle 18.20.

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