CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 febbraio 2015
381.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 11.

Introduzione del delitto di tortura nell'ordinamento italiano.
C. 2168, approvata dal Senato, C. 189 Pisicchio, C. 276 Bressa, C. 588 Migliore, C. 979 Gozi, C. 1499 Marazziti e C. 2769 Farina.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 20 gennaio 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che sono stati presentati emendamenti, Pag. 19articoli aggiuntivi e subemendamenti al provvedimento in esame (vedi Bollettini delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 16 e 18 dicembre 2014 e del 20 gennaio 2015). Avverte altresì che il Governo ha presentato l'emendamento 3.10 (vedi allegato 1) e che, non essendovi obiezioni da parte dei gruppi, non sarà fissato un termine per la presentazione di subemendamenti. Ricorda che il relatore nella seduta del 20 gennaio scorso ha presentato una ulteriore nuova formulazione del suo emendamento 1.11 già riformulato. Considerato che tale ulteriore nuova formulazione non ha sostanzialmente modificato l'emendamento 1.11 (nuova formulazione), i subemendamenti riferiti a tale emendamento sono considerati riferibili all'emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione).

  Franco VAZIO (PD), relatore, dopo aver raccomandato l'approvazione del proprio emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione); esprime parere favorevole con riformulazione sull'articolo aggiuntivo Ferranti 1.01, nel senso di riferire la disposizione al sesto comma, anziché all'ottavo comma, dell'articolo 157 del codice penale, al fine di raddoppiare i termini di prescrizione per il nuovo delitto di cui all'articolo 613-bis c.p., anziché prevederne l'imprescrittibilità; parere favorevole sull'emendamento Ferraresi 1.27; parere favorevole sull'emendamento 3.10 del Governo. Invita al ritiro delle ulteriori proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario. In particolare, invita a ritirare l'articolo aggiuntivo Marzano 4.01 e l'emendamento Daniele Farina 5.1, con riserva di approfondire le questioni attinenti alla copertura finanziaria in vista dell'esame in Assemblea.

  Il Sottosegretario Cosimo Maria FERRI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Vittorio FERRARESI (M5S) pur ritenendo che il delitto di tortura dovrebbe essere configurato come reato proprio e, quindi, accedendo alla soluzione di compromesso del cosiddetto «doppio binario», per cui il reato proprio viene affiancato ad un reato comune, osserva come l'emendamento Sarti 1.19 sintetizzi il complesso delle modifiche che il suo gruppo vorrebbe apportare al testo del Senato, rappresentando come la norma dovrebbe essere correttamente formulata. È consapevole, tuttavia, del fatto che il fulcro della discussione in Commissione avrà ad oggetto l'emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione) del relatore, riservandosi di intervenire più diffusamente in occasione dell'illustrazione dei relativi subemendamenti, nel corso della quale proporrà delle soluzioni di compromesso per migliorare il testo del relatore.

  Daniele FARINA (SEL) auspica che nel corso di questa legislatura l'iter legislativo volto ad introdurre nel nostro ordinamento il delitto di tortura possa andare a buon fine, ritenendo che comunque anche la mera approvazione del testo licenziato dal Senato costituirebbe un enorme passo in avanti. È tuttavia possibile pensare che sussistano i presupposti per modificare il testo del Senato in senso migliorativo e in questo senso vanno gli emendamenti presentati dal proprio gruppo.

  Michela MARZANO (PD) ribadisce di ritenere assolutamente condivisibile l'impostazione rappresentata nel corso delle audizioni dal Professore Padovani, secondo il quale occorre configurare tanto un reato comune quanto un reato proprio. Non accoglie pertanto l'invito al ritiro delle proposte emendative da lei presentate.

  Donatella FERRANTI, presidente, precisa come il lavoro del relatore non solo tenga conto di quanto emerso nel corso delle audizioni ma sia anche il frutto di una successiva interlocuzione con gli auditi. In particolare, il Professor Padovani si è espresso favorevolmente in merito alla formulazione dell'emendamento l'emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione) del relatore.

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  Giulia SARTI (M5S) chiarisce come anche nel suo emendamento 1.19 si sia tenuto conto dell'impostazione del Professore Padovani, come risultante dalle audizioni, che prevede la configurazione di un reato proprio affiancato ad un reato comune anziché la creazione di un reato comune cui si affianca un'aggravante riferita al pubblico ufficiale. Si eliminano, inoltre, dal testo alcuni pleonasmi e superfetazioni che avrebbero il solo effetto di rendere più complesso l'accertamento giudiziale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Sarti 1.19, Ferraresi 1.21, 1.18, 1.20, Sarti 1.15, Ferraresi 1.14, Daniele Farina 1.10 e 1.1, Sarti 1.21 e Ferraresi 1.22.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che si passa all'esame dei subemendamenti all'emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione) del relatore. Avverte altresì che il subemendamento Iori 0.1.11 (nuova formulazione).17 è irricevibile.

  Vittorio FERRARESI (M5S) illustra il subemendamento Sarti 0.1.11 (nuova formulazione).27, che contiene il complesso delle modifiche che secondo il gruppo del M5S dovrebbero essere apportate al testo del relatore. Rileva, in particolare, come l'ultimo comma del predetto testo sia ridondante ma anche dannoso perché costituirebbe un inutile aggravio probatorio e rischierebbe di essere oggetto di strumentalizzazione, con conseguente aumento delle ipotesi di violenza legittima.

  La Commissione respinge il subemendamento Sarti 0.1.11 (nuova formulazione).27.

  Daniele FARINA (SEL) osserva come sia vero che molti emendamenti e subemendamenti siano migliorativi, ma ritiene che sia in realtà fondamentale l'introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura, anche nella formulazione del Senato. Questa formulazione non sarebbe affatto inutile, come taluno ha erroneamente sostenuto, tanto è vero che il processo per i fatti della caserma di Bolzaneto in occasione del G8 avrebbe avuto sorti molto diverse ove la norma fosse stata in vigore al tempo dei fatti medesimi.

  Vittorio FERRARESI (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento Sarti 0.1.11 (nuova formulazione).18, volto a sopprimere la parola «intenzionalmente». Non comprende infatti per quale motivo si debba escludere la rilevanza del dolo diretto o eventuale.

  Franco VAZIO (PD), relatore, ricorda come dalle audizioni, alle quali hanno partecipato anche insigni professori universitari, sia emersa in modo pressoché univoca l'esigenza di inserire il nuovo reato nell'ordinamento ma accompagnato dal dolo intenzionale. Si tratta di una fattispecie troppo grave per consentire la sua applicazione in caso di dolo eventuale.

  Vittorio FERRARESI (M5S) rileva come, in considerazione della costruzione della norma in termini di dolo specifico, l'avverbio «intenzionalmente» sia comunque superfluo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Sarti 0.1.11 (ulteriore nuova formulazione).18 e Daniele Farina 0.1.11 (nuova formulazione).11.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Marzano 0.1.11 (ulteriore nuova formulazione).1 e Daniele Farina 0.1.11 (ulteriore nuova formulazione).12.

  Vittorio FERRARESI (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del proprio subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).19, volto a sopprimere le parole «a lui affidata o comunque sottoposta alla sua autorità, vigilanza o custodia». L'emendamento serve ad ampliare la postata del reato, che sarebbe così applicabile, ad esempio, in manifestazioni pubbliche o in caso di fermi per arresti come nel caso Uva.

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  Donatella FERRANTI, presidente, osserva come le parole che si vogliono sopprimere siano in realtà presenti in altri emendamenti del M5S.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ricorda di avere chiarito che il M5S abbia fatto degli emendamenti volti a trovare una possibile mediazione con la maggioranza.

  La Commissione respinge il subemendamento Ferraresi 0.1.11 (nuova formulazione).19.

  Vittorio FERRARESI (M5S) sottoscrive il subemendamento Daniele Farina 0.1.11 (nuova formulazione).6, volto a sopprimere l'aggettivo «acute», atto a creare forti difficoltà di ordine probatorio.

  Donatella FERRANTI, relatore, osserva come in molti emendamenti del M5S si proponga una formulazione della norma che contiene l'aggettivo «acute».

  Vittorio FERRARESI (M5S) ribadisce come il proprio gruppo abbia presentato anche emendamenti volti a trovare un compromesso con la maggioranza. Ricorda, inoltre, come gli emendamenti e i subemendamenti siano stati presentati in tempi diversi e precisa come, nel caso di specie, successivi approfondimenti abbiano suggerito di sopprimere l'aggettivo «acute». Assicura, comunque, che ove non fosse possibile trovare un punto di mediazione in Commissione, ovvero non fosse apprezzato l'intento del M5S di collaborare con la maggioranza, il suo gruppo potrà sempre presentare in Assemblea solo emendamenti difformi dal testo approvato dalla Commissione.

  La Commissione respinge il subemendamento Daniele Farina 0.1.11 (nuova formulazione).6.

  Daniele FARINA (SEL) illustra il proprio subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).8.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Daniele Farina 0.1.11 (ulteriore nuova formulazione).8 e 0.1.11 (nuova formulazione).9.

  Vanna IORI (PD) ritira il proprio subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).16.

  Nicola MOLTENI (LNA) precisa di votare contro i subemendamenti di SEL e del M5S, che limitano ulteriormente la tipizzazione della fattispecie contenuta nell'emendamento del relatore. Ciò non significa, peraltro, che condivida l'emendamento del relatore, che presenta numerosi profili di criticità.

  La Commissione respinge il subemendamento Daniele Farina 0.1.11 (nuova formulazione).7.

  Vittorio FERRARESI (M5S) illustra il proprio subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).20 volto a sopprimere la parte della formulazione della norma che configura il dolo specifico. Prevedere il dolo specifico, infatti, significa restringere il campo di applicazione della fattispecie e fare un favore al torturatore, soprattutto perché fornirne la prova è quasi impossibile. Occorre piuttosto prendere atto del fatto che spesso si tortura senza motivo alcuno e per la volontà di torturare fine a se stessa.

  Franco VAZIO (PD), relatore, dichiara di non condividere affatto l'opportunità di eliminare il dolo specifico. Ricorda, infatti, come le condotte che presuppongono sevizie e crudeltà siano già punite dal nostro ordinamento e come la necessità di introdurre il nuovo reato di tortura possa essere giustificata solo dalla presenza di un fine ulteriore e specifico.

  Michela MARZANO (PD) ricorda che le Convenzioni internazionali richiedono che la fattispecie sia specificata con riferimento alla condotta propria del pubblico ufficiale.

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  Franco VAZIO (PD), relatore, osserva come la formulazione contenuta dal suo emendamento, oltre che rispettare le Convenzioni, compie un passo ulteriore prevedendo la punibilità di condotte che, pur se non poste in essere da pubblico ufficiali, risultano altrettanto esecrabili.

  Vittorio FERRARESI (M5S) rileva che in realtà non vi è una sorta di obbligo da parte degli Stati ratificanti di riprodurre fedelmente in norme giuridiche interne le disposizioni delle Convenzioni, considerato che queste non hanno un contenuto propriamente giuridico ma sanciscono dei principi che devono essere poi tradotti in norme giuridiche interne. Nel caso della tortura occorre introdurre nell'ordinamento italiano una fattispecie che sia successivamente applicabile, evitando di appesantirla con particolari caratterizzazioni degli elementi oggettivi e soggettivi del reato.

  La Commissione respinge il subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).20 Ferraresi.

  Vanna IORI (PD) ritira il suo subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).13.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che gli identici subemendamenti 0.1.11 (nuova formulazione).10 Sannicandro e 0.1.11 (nuova formulazione).21 Sarti non saranno posti in votazione perché sono stati superati dalla nuova formulazione dell'emendamento 1.11 del relatore effettuata in 20 gennaio scorso.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ritira i subemendamenti 0.1.11 (nuova formulazione).22 e 0.1.11 (nuova formulazione).25 aventi ad oggetto la circostanza aggravante relativa alle conseguenze della tortura, in quanto si riferiscono all'emendamento del relatore prima della sua riformulazione. Preannuncia la presentazione di emendamenti di analogo tenore in Assemblea in riferimento al testo che sarà approvato dalla Commissione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti 0.1.11 (nuova formulazione).2 Marzano e gli identici subemendamenti 0.1.11 (nuova formulazione).23 Ferraresi e 0.1.11 (nuova formulazione).4 Daniele Farina.

  Vittorio FERRARESI (M5S) raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).24 volto ad eliminare una formulazione non solo superflua ma anche pericolosa, poiché dovrebbe considerarsi «in re ipsa» che la condotta di tortura dia posta in essere dal pubblico ufficiale in violazione dei doveri inerenti alle funzioni. La previsione esplicita di tale considerazione può determinare delle difficoltà probatorie che finirebbero per rendere di difficile accertamento il nuovo reato.

  La Commissione respinge il subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).24 Sarti.

  Daniele FARINA (SEL) raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).5 diretto a sopprimere la disposizione che specifica che le sofferenze determinate dal reato di tortura non sono quelle che derivano dall'esecuzione di legittime misure privative o limitative di diritti. Si tratta di una disposizione pleonastica che, in quanto tale, potrebbe unicamente determinare delle difficoltà applicative del nuovo reato.

  Vittorio FERRARESI (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).26. Ritiene estremamente pericoloso specificare come debba essere la sofferenza per essere rilevante per il delitto di tortura, in quanto tale specificazione avrebbe poi delle ricadute in fase applicativa, rendendo più difficile la prova del reato. Ritiene pertanto opportuno sopprimere la disposizione in esame.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritiene invece opportuno mantenere la norma in esame, in quanto potrà servire a ridurre il rischio Pag. 23di applicazione strumentale del nuovo reato a danno delle forze di polizia.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che l'onorevole Iori ha ritirato i subemendamenti 0.1.11 (nuova formulazione).14 e 0.1.11 (nuova formulazione).15.

  La Commissione respinge gli identici subemendamenti 0.1.11 (nuova formulazione).5 Daniele Farina e 0.1.11 (nuova formulazione).26 Ferraresi.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che, constatata l'assenza del presentatore del subemendamento 0.1.11 (nuova formulazione).3, si intende che il medesimo vi abbia rinunciato. Pone quindi in votazione l'emendamento del relatore 1.11 (ulteriore nuova formulazione).

  Vittorio FERRARESI (M5S), preso atto che nessun subemendamento del suo Gruppo è stato accolto, compresi quelli di natura meramente tecnica e quelli che comunque accoglievano l'impianto dell'emendamento del relatore, dichiara il voto contrario all'emendamento del relatore.

  Daniele FARINA (SEL) ritiene che la formulazione del reato di tortura risultante dall'emendamento del relatore possa essere migliorato alleggerendolo di una serie di appesantimenti che potrebbero rendere difficile l'applicazione in concreto del nuovo reato. Tuttavia, trattandosi pur sempre di un passo in avanti rispetto all'attuale vuoto normativo, dichiara la propria astensione sull'emendamento.

  Nicola MOLTENI (LNA) dichiara che voterà contro l'emendamento del relatore, ritenendo che la sua riformulazione potrebbe determinare applicazioni strumentali del nuovo reato di tortura a danno delle forze di polizia. Si rammarica che nessun esponente del centro-destra sia oggi presente in Commissione nonostante la delicatezza del trema trattato.

  La Commissione approva l'emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione) del relatore (vedi allegato 2).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione) del relatore, non saranno posti in votazione gli emendamenti riferiti al primo e al secondo comma dell'articolo 613-bis.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento 1.13 Molteni ed approva l'emendamento 1.27 Ferraresi.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.27 non sarà posto in votazione l'emendamento 1.28. Dichiara di acconsentire alla riformulazione del suo articolo aggiuntivo 1.01, riferendolo al sesto comma, anziché all'ottavo comma, dell'articolo 157 del codice penale, trasformando nel raddoppio dei termini di prescrizione la previsione della imprescrittibilità prevista nel suo articolo aggiuntivo.

  Daniele FARINA (SEL) ritiene che, alla luce dell'allungamento dei termini di prescrizione, si dovrebbe intervenire anche sulla disciplina relativa all'estradizione.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 1.01 (nuova formulazione) Ferranti.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ritiene opportuno sopprimere l'articolo 2 del testo che, in materia di inutilizzabilità di mezzi di prova, prescrive dei divieti che in realtà derivano da principi generali. Anche in questo caso una disposizione superflua potrebbe tradursi in un danno a carico delle vittime del reato di tortura.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che le preoccupazioni del deputato Ferraresi debbano essere prese in considerazione, in quanto non si può non tenere conto che l'articolo 191 del codice di procedura penale disciplina in via generale Pag. 24le prove illegittimamente acquisite. Considerata la delicatezza della questione e che si tratterebbe di sopprimere un articolo approvato dal Senato, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti riferiti all'articolo 2, per poi riaffrontare la questione in occasione dell'esame dell'Assemblea.

  Vittorio FERRARESI (M5S), preso atto dell'intervento del Presidente, che ha riconosciuto la fondatezza dei dubbi da lui espressi, ritira gli emendamenti 2.1, 2.2 e 2.3, preannunciando la loro presentazione in Assemblea.

  Giulia SARTI (M5S) ritira l'emendamento 3.5.

  Nicola MOLTENI (LNA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.1, diretto a sopprimere una disposizione che tocca la materia dell'immigrazione clandestina che dovrebbe essere trattata separatamente. Inoltre, la formulazione dell'articolo 3 è fumosa, attribuendo una eccessiva discrezionalità all'autorità amministrativa nel respingere, espellere o estradare uno straniero che potrebbe essere sottoposto a tortura nel suo paese.

  La Commissione respinge l'emendamento 3.1 Molteni.

  Alessandro ZAN (PD) ritiene che la formulazione dell'emendamento 3.10 del Governo debba essere modificata in quanto – in contrasto con le convenzioni internazionali e con la formulazione del reato di tortura risultante dall'approvazione l'emendamento 1.11 (ulteriore nuova formulazione) del relatore – non viene inserito l'orientamento sessuale tra i motivi di persecuzione all'estero che impediscono l'espulsione o il respingimento dello straniero.

  Donatella FERRANTI, presidente, osserva che l'emendamento del Governo ha riscritto l'articolo 4 del testo del Senato inserendolo nel comma 1 dell'articolo 19 del testo Unico sull'immigrazione, al quale non sono state apportate ulteriori modifiche. La correzione richiesta dal deputato Zan consisterebbe invece in una modifica del Testo Unico sull'immigrazione che esulerebbe dal contesto normativo dell'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento.

  Alessandro ZAN (PD), tralasciando le considerazioni sul dato di fatto che oramai l'orientamento sessuale è una nozione che viene generalmente utilizzata dalle convenzioni internazionali, replica che a seguito dell'approvazione dell'emendamento del relatore, che ha riscritto la fattispecie della tortura elaborata dal Senato facendo riferimento anche alla discriminazione per l'orientamento sessuale, vi è comunque una discrasia tra l'emendamento del Governo e quanto previsto dall'emendamento del relatore.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritiene che le osservazioni del deputato Zan, indipendentemente dalla con divisibilità nel merito, stiano a testimoniare quanto sia sbagliato intervenire con la proposta di legge in esame in materia di immigrazione clandestina.

  La Commissione approva l'emendamento del Governo 3.10 (vedi allegato 2).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 3.10 non saranno posti in votazione gli altri emendamenti riferiti all'articolo 3.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritira l'emendamento 4.1.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi 4.01 Marzano e 4.02 Daniele Farina prevedono l'istituzione di un fondo a favore delle vittime del reato di tortura non prevedendo, nel primo caso, la copertura economico-finanziaria e, nel secondo caso, prevedendo una copertura la cui adeguatezza suscita delle perplessità. Condividendo la ratio dei due articoli aggiuntivi, Pag. 25che, per ragioni legate alla copertura finanziaria, non potrebbero essere oggi approvati, invita i presentatori a ritirarli per presentarli successivamente in Assemblea dopo aver adeguatamente verificato, anche con l'aiuto del Governo, la parte relativa alla copertura economico finanziaria.

  Daniele FARINA (SEL) ritiene che l'esperienza degli anni successivi ai fatti di Genova del 2001 dimostri l'opportunità di prevedere degli interventi da parte dello Stato a favore delle vittime del terrorismo. Dichiara di essere disposto a ritirare l'articolo aggiuntivo nel caso in cui il Governo dovesse mostrare sensibilità per tale problema, anche attraverso l'accoglimento di un ordine del giorno.

  Il sottosegretario Cosimo FERRI replica al deputato Farina che il Governo è disponibile ad accogliere un eventuale ordine del giorno relativo all'istituzione di un fondo a favore delle vittime del reato di tortura così come a verificare la fattibilità sotto il profilo finanziario di un emendamento in tal senso.

  Daniele FARINA (SEL) a seguito dell'intervento del rappresentante del Governo ritira il suo articolo aggiuntivo 4.01.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che, constatata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo 4.01, si intende che il medesimo vi abbia rinunciato. Avverte altresì che il testo risultante dagli emendamenti presentati sarà trasmesso alle commissioni competenti per l'espressione del parere. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.55.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 4 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 12.55.

Indagine conoscitiva in merito all'esame della proposta di legge C. 1335 Bonafede, recante disposizioni in materia di azione di classe.
(Deliberazione).

  Donatella FERRANTI, presidente, sulla base di quanto convenuto dall'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, in relazione alla proposta di legge C. 1335 Bonafede, recante disposizioni in materia di azione di classe.
  Nel corso dell'indagine conoscitiva, la Commissione procederebbe alle audizioni di rappresentanti della magistratura e dell'avvocatura, di rappresentanti di associazioni dei consumatori, nonché di professori universitari esperti della materia.

  La Commissione approva la proposta del presidente.

  La seduta termina alle 13.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 4 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 13.

Indagine conoscitiva in merito all'esame della proposta di legge C. 1335 Bonafede, recante disposizioni in materia di azione di classe.
(Svolgimento e conclusione).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Introduce, quindi, l'audizione.

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  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Vincenzo VIGORITI, ordinario di diritto privato comparato presso l'Università degli studi di Firenze.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Alfonso BONAFEDE (M5S) e Donatella FERRANTI (PD), presidente.

  Risponde ai quesiti posti Vincenzo VIGORITI, ordinario di diritto privato comparato presso l'Università degli studi di Firenze.

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia l'audito e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 4 febbraio 2015.

Audizione nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2281, approvata dal Senato, recante disposizioni in materia di esercizio abusivo di una professione e di obblighi professionali, di rappresentanti di Associazione nazionale dentisti italiani, Associazione nazionale titolari laboratorio odontotecnico e Rete delle professioni tecniche.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.20 alle 15

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 4 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 15.05.

Indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge C. 784 Bossa, C. 1874 Marzano, C. 1343 Campana, C. 1983 Cesaro Antimo, C. 1901 Sarro, C. 1989 Rossomando, C. 2321 Brambilla e C. 2351 Santerini, recanti disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità.
Audizione di Paolo Sceusa, Presidente del Tribunale per i minorenni di Trieste.

(Svolgimento e conclusione).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Paolo SCEUSA, Presidente del Tribunale per i minorenni di Trieste.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Giuseppe BERRETTA (PD), relatore, Donatella FERRANTI, presidente, Anna ROSSOMANDO (PD) e Alfonso BONAFEDE (M5S).

  Risponde ai quesiti posti Paolo SCEUSA, Presidente del Tribunale per i minorenni di Trieste.

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia l'audito e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.50.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o Pag. 27con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante nonché di segreto professionale. Ulteriori disposizioni a tutela del soggetto diffamato.
C. 925-B, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.

Disposizioni in materia di relazioni affettive e familiari dei detenuti.
C. 983 Gozi e C. 1762 Zan.

COMITATO RISTRETTO

Modifiche agli articoli 438 e 442 del codice di procedura penale. Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 1129 Molteni.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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