CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2015
370.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 13.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che l'onorevole Simone Valiante, appartenente al Gruppo Partito Democratico (PD), ha cessato di far parte della Commissione. Contestualmente è entrato a far parte della Commissione l'onorevole Federico Massa, appartenente al medesimo Gruppo.

5-00787 Capone: Gravi e ripetuti disservizi negli uffici postali della provincia di Lecce.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Salvatore CAPONE (PD), replicando, nel ringraziare il rappresentante del Governo per la disponibilità dimostrata, si dichiara soddisfatto della risposta e sottolinea in particolare la necessità che si continui a vigilare sulla qualità del servizio postale, che si configura come un elemento di grande importanza, sotto il profilo economico e sociale, per molti territori.

5-00851 Capone: Rischi per la salute dei lavoratori derivanti dai lavori del cantiere sito nel centro postale operativo di via Lequile a Lecce.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Salvatore CAPONE (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario Giacomelli della risposta, della quale si dichiara pienamente soddisfatto, dal momento che la questione in essa posta ha trovato rapida e corretta soluzione, nel pieno rispetto delle regole previste in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Nel rilevare che la riduzione della qualità del servizio postale del territorio di Lecce sia conseguente anche alla chiusura di alcuni uffici postali nel territorio, ribadisce, come già sottolineato in risposta alla precedente interrogazione, la necessità di un'attenta vigilanza da parte del Ministero competente sulle modalità con le quali viene reso il servizio postale.

5-00927 Venittelli: Disservizi nella ricezione dei canali Rai, conseguenti al passaggio dal sistema televisivo analogico a quello digitale, nel territorio della provincia di Campobasso.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Laura VENITTELLI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta, rilevando tuttavia che, rispetto al momento della presentazione dell'atto di sindacato ispettivo, avvenuta ormai un anno fa, la situazione non solo non è stata risolta ma è addirittura peggiorata. Raccoglie con favore la disponibilità, manifestata dal Governo nella risposta, ad effettuare ulteriori accertamenti e verifiche volte ad assicurare la ricezione, nel territorio della provincia di Campobasso, dei canali della concessionaria pubblica e in particolare di Rai 3, di grande rilievo soprattutto in relazione ai notiziari di carattere locale, auspicando che in esito a tali verifiche la situazione possa essere definitivamente e positivamente risolta.

5-01309 Burtone: Disservizi nel recapito della corrispondenza nel territorio del comune di Vaglio di Basilicata (PZ).

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Sottolinea in via generale il pieno impegno del Governo sulle questioni relative al recapito della corrispondenza e preannuncia al riguardo un'attività di vigilanza costante sulla società affidataria del servizio pubblico.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario Giacomelli per la risposta puntuale, che illustra le motivazioni che hanno determinato i disservizi oggetto dell'interrogazione, esprime apprezzamento per la parziale risoluzione del problema e, pur consapevole della reale difficoltà creata dalla toponomastica del comune di Vaglio, sottolinea con favore il forte impegno del Governo a vigilare affinché sia reso, soprattutto nei territori più marginali, un servizio postale dignitoso, sottolineando al riguardo la rilevanza del servizio pubblico che la società Poste italiane è chiamata a fornire.

5-01918 Senaldi: Gravi disservizi nel recapito della corrispondenza, in particolare nei comuni di piccole dimensioni.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

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  Angelo SENALDI (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario per la puntualità e la precisione della risposta, osserva che, dopo un periodo in cui le questioni relative al recapito della corrispondenza nei comuni oggetto dell'interrogazione erano stati effettivamente risolti, tali questioni si sono ripresentate proprio a ridosso delle festività natalizie, periodo in cui si sono registrati gravissimi ritardi nel recapito della corrispondenza, che in alcuni casi hanno impedito anche a titolari di importanti incarichi pubblici di prendere parte ad attività istituzionali, dal momento che gli inviti sono stati recapitati per posta nei giorni successivi agli eventi cui si riferivano. Chiede pertanto al sottosegretario, di cui riconosce la sensibilità e la disponibilità rispetto al tema trattato, di continuare a monitorare la situazione in quei territori e di rendere partecipe la Commissione dei risultati del monitoraggio, per di pervenire alla definitiva soluzione delle questioni poste nell'atto di sindacato ispettivo.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI si impegna a verificare nuovamente la situazione e a presentare alla Commissione, e in particolare ai proponenti dell'interrogazione, i risultati del monitoraggio, sottolineando l'attenzione costante del Governo riguardo alle problematiche poste nell'atto di sindacato ispettivo.

5-02537 Garavini: Iniziative per permettere agli italiani all'estero una migliore fruizione dei canali Rai, con particolare riguardo ai programmi sportivi.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Laura GARAVINI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo ed esprime apprezzamento per la disponibilità a fare una riflessione generale sulle questioni poste nell'atto a propria firma in occasione del rinnovo del contratto di servizio pubblico con la concessionaria pubblica, auspicando al riguardo che gli elementi che saranno posti all'attenzione del Governo siano adeguatamente valorizzati. Osserva che numerosi eventi di grande rilievo, soprattutto di carattere sportivo, non sono fruibili dai cittadini italiani all'estero in quanto il segnale risulta criptato. Auspica che la questione trovi rapida soluzione e al riguardo ritiene opportuno che il Governo faccia un'opera di sensibilizzazione nei confronti della Commissione europea, affinché quest'ultima adotti la normativa in materia di licenze multiterritoriali, oggetto di una risoluzione del Parlamento europeo approvata nel 2012, che, oltre ad avere effetti positivi sulla questione oggetto dell'interrogazione, potrebbe avere riflessi importanti sia in termini di ricavi pubblicitari per la concessionaria pubblica che per la promozione del sistema Paese.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 192/2014: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 2803 Governo.

(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che l'avvio dell'esame del provvedimento è conseguente alla decisione assunta nella giornata di ieri dalle Commissioni Pag. 92riunite Affari costituzionali e Bilancio, impegnate in sede referente, di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a martedì 20 gennaio alle ore 15.

  Matteo MAURI (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare in sede consultiva il disegno di legge C. 2803 di conversione del decreto-legge n. 192 del 2014, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Osserva che, in coerenza con una prassi consolidata, il decreto-legge n. 192 del 2014 contiene numerose misure di proroga di termini recati da disposizioni legislative, che vanno a impattare su diversi settori di attività delle pubbliche amministrazioni. In più occasioni è stata richiamata l'opportunità di superare questo strumento legislativo, per esigenze di certezza del diritto a beneficio di cittadini e operatori. Ciò vale in particolare per i casi in cui si interviene nuovamente su termini che già erano stati oggetto di ripetute proroghe in passato; in tali casi sarebbe infatti auspicabile affrontare le relative questioni definendo misure di carattere permanente.
  Per quanto concerne i profili di interesse della IX Commissione, segnala in primo luogo l'articolo 3, che contiene disposizioni in materia di telecomunicazioni e Agenda digitale. In particolare, il comma 1 dell'articolo 3 proroga dal 1o gennaio 2015 al 1o luglio 2016 il termine a decorrere dal quale le imprese produttrici sono tenute a vendere ai distributori al dettaglio apparecchi televisivi con tecnologia DVB-T2 con codifica MPEG4, vale a dire il nuovo standard di trasmissione televisiva digitale terrestre, evoluzione dell'attuale tecnologia DVB-T. Parallelamente viene prorogato dal 1o luglio 2015 al 1o gennaio 2017 il termine a decorrere dal quale i distributori al dettaglio devono vendere apparecchi televisivi con la medesima tecnologia. In tal senso viene modificato l'articolo 3-quinquies del decreto-legge n. 16 del 2012.
  Il comma 2 dell'articolo 3 proroga alcuni termini relativi alle procedure per l'accesso al credito d'imposta per la realizzazione degli investimenti per la banda ultralarga previsto dall'articolo 6 del decreto-legge n. 133 del 2014 (cosiddetto «sblocca Italia»). In particolare si proroga dal 31 gennaio 2015 al 31 marzo 2015 il termine per la presentazione delle manifestazioni d'interesse da parte degli operatori concernenti l'effettuazione di un intervento in una delle aree geografiche suscettibili di intervento indicate nel sito web del Ministero dello sviluppo economico; si prevede che il relativo progetto esecutivo debba essere trasmesso al Ministero entro il 31 maggio 2015 anziché entro tre mesi dalla prenotazione e, infine, si proroga dal 30 aprile al 15 giugno 2015 il termine per la pubblicazione sul sito del Ministero delle aree oggetto di intervento e di quelle ancora «disponibili» per l'intervento. In tal senso viene modificato il comma 7-septies dell'articolo 33 del decreto-legge n. 179 del 2012, introdotto dal citato articolo 6 del decreto-legge n. 133 del 2014. Segnala in proposito che, dal punto di vista formale, la disposizione modifica l'articolo 6, comma 1, capoverso 7-septies, del decreto-legge n. 133 del 2014, mentre sarebbe più opportuno fare riferimento direttamente all'articolo 33, comma 7-septies del decreto-legge n. 179 del 2012, introdotto dal citato capoverso. Ritiene in questo caso la proroga giustificata e opportuna, in quanto solo il 20 dicembre 2014 si è conclusa la consultazione pubblica sul nuovo progetto nazionale banda ultralarga elaborato dal Ministero dello sviluppo economico. È inoltre aperta la discussione tra i principali operatori economici sull'ipotesi, avanzata anche dalle conclusioni della recente indagine congiunta svolta in materia dall'Autorità antitrust e dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, di costituzione di una joint venture, con la partecipazione di più operatori del settore, per la realizzazione delle infrastrutture di banda larga e ultralarga. In relazione alla disposizione in esame invita il rappresentante del Governo a fornire alla Commissione anche indicazioni sullo stato di avanzamento del progetto nazionale banda ultralarga. Pag. 93
  Il comma 3 dell'articolo 3 proroga dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2015 il divieto di incroci proprietari, che impedisce ai soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale su qualunque piattaforma, i quali conseguono ricavi superiori all'8 per cento del SIC (sistema integrato delle comunicazioni), e alle imprese del settore delle comunicazioni elettroniche che detengono una quota superiore al 40 per cento dei ricavi di detto settore, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di quotidiani, esclusi i quotidiani diffusi unicamente in modalità elettronica. In tal senso viene modificato l'articolo 43, comma 12, del testo unico dei media audiovisivi (decreto legislativo n. 177 del 2005). Ricorda che in questo caso si tratta della quinta proroga consecutiva di un termine originariamente fissato al 31 dicembre 2010. Segnala in proposito che nel parere della IX Commissione sul precedente decreto-legge di proroga termini, il decreto-legge n. 150 del 2013, una specifica osservazione invitava ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, per rendere stabile il divieto di partecipazioni incrociate tra editoria, televisioni e comunicazioni elettroniche, piuttosto che procedere a reiterate proroghe del divieto medesimo.
  Rileva che numerose disposizioni di competenza della IX Commissione sono quindi contenute nell'articolo 8, che ha per oggetto le proroghe di termini in materia di infrastrutture e trasporti. In particolare, il comma 1 dell'articolo 8 proroga di un anno, al 31 dicembre 2015, il termine per l'emanazione del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti recante le disposizioni attuative per impedire le pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente. Con il suddetto decreto dovrebbero altresì definirsi gli indirizzi generali per l'attività di programmazione e di pianificazione delle regioni, ai fini del rilascio, da parte dei Comuni, dei titoli autorizzativi. In tal senso viene modificato il comma 2 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 40 del 2010. Ricorda che il termine in questione era originariamente fissato al 31 maggio 2010 ed è stato successivamente oggetto di ripetute proroghe. Occorre in particolare sottolineare che il decreto non ancora emanato dovrebbe recare la disciplina attuativa delle disposizioni previste dall'articolo 29 del decreto-legge n. 207 del 2008, con le quali sono stati resi assai più stringenti gli obblighi e le limitazioni relativi all'attività di noleggio con conducente, prevedendo, tra l'altro, l'obbligo di inizio e termine di ogni singolo servizio presso la rimessa, l'obbligo di compilazione e tenuta del foglio di servizio e il divieto di sostare in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia presente il servizio di taxi, nonché la comunicazione per l'accesso nel territorio di altri comuni. Le restrizioni e i vincoli qui richiamati non risultano pertanto operativi fino all'adozione del decreto ministeriale che dovrà definirne le modalità di attuazione.
  Il comma 5 dell'articolo 8 differisce di sei mesi i termini previsti rispettivamente per l'emanazione di un decreto ministeriale che introduca l'obbligo di revisione delle macchine agricole soggette ad immatricolazione e il termine a partire dal quale procedere alla revisione delle macchine agricole già in circolazione. In particolare, viene spostato dal 31 dicembre 2014 al 30 giugno 2015 il termine per l'emanazione del decreto ministeriale suddetto e dal 30 giugno 2015 al 31 dicembre 2015 il termine a partire dal quale si dovrà procedere alla revisione. In tal senso viene modificato l'articolo 111, comma 1, del codice della strada (decreto legislativo n. 285 del 1992). Si tratta della terza proroga del termine in questione.
  Il comma 6 dell'articolo 8 proroga di sei mesi, al 30 giugno 2015, il termine per l'emanazione del decreto ministeriale che dovrà individuare i criteri per consentire l'entrata in vigore della disposizione contenuta nell'articolo 10, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2011 (di attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida), che consente appunto alle autoscuole, secondo Pag. 94criteri uniformi fissati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di demandare, integralmente o parzialmente, la formazione dei conducenti per il conseguimento di tutte le categorie di patenti, anche speciali, fatta eccezione per quella di categoria B e dei documenti di abilitazione e di qualificazione professionale, a un centro di istruzione automobilistica, costituito da più autoscuole consorziate. Rammenta che si tratta della quarta proroga di un termine originariamente fissato al 19 gennaio 2013.
  Il comma 7 dell'articolo 8 prevede che i contratti di programma sottoscritti tra ENAC e società di gestione aeroportuale siano approvati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 133 del 2014 (cosiddetto «sblocca Italia») e non entro sessanta giorni come in precedenza previsto. La legge di conversione in questione (legge n. 164 del 2014) è entrata in vigore l'11 novembre 2014 e pertanto i centottanta giorni vengono a scadenza l'11 maggio 2015. Ricorda che la disposizione oggetto di modifica disponeva, nel testo previgente, l'approvazione con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottarsi entro sessanta giorni dalla legge di conversione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, dei contratti di programma sottoscritti dall'ENAC con i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale, per consentire l'avvio degli investimenti previsti nei contratti di programma. Al riguardo ritiene opportuno sollecitare dal rappresentante del Governo indicazioni che chiariscano se con i contratti di programma oggetto di proroga si definisca anche la misura dei diritti aeroportuali nei relativi scali. Ricorda infatti che la disciplina dei diritti aeroportuali e quella, connessa, dei contratti di programma tra ENAC e società di gestione aeroportuali è stata da ultimo oggetto di ripetuti interventi legislativi, sia nell'ambito del decreto-legge n. 133 del 2014 (commi da 11-bis a 11-quater dell'articolo 1), sia ancor più di recente, nella legge di stabilità per il 2015 (comma 220 dell'articolo unico della legge n. 190 del 2014). Tali interventi hanno precisato i criteri e la procedura per la definizione dei diritti aeroportuali da parte dei gestori, sulla base dei modelli tariffari adottati dall'Autorità di regolazione dei trasporti. In questo modo sono state puntualizzate le modalità di attuazione del nuovo sistema di determinazione dei diritti aeroportuali, disciplinato a livello di Unione europea dalla direttiva 2009/12/CE, che ha ricevuto attuazione nell'ordinamento italiano con gli articoli da 71 a 82 del decreto-legge n. 1 del 2012. Ritiene pertanto necessario comprendere a partire da quale termine si applichi il nuovo sistema di determinazione dei diritti aeroportuali e, in particolare, se la proroga del termine di approvazione con decreto ministeriale dei contratti di programma, di cui il comma 7 dell'articolo 8 del decreto-legge in esame, implichi che per gli scali aeroportuali interessati i diritti siano determinati dagli stessi contratti di programma, vale a dire siano determinati sulla base del sistema precedente all'attuazione della direttiva 2009/12/CE.
  Il comma 12 dell'articolo 10 integra, con specifiche previsioni per il gruppo Ferrovie dello Stato Spa, la disposizione di cui all'articolo 20 del decreto-legge n. 66 del 2014, che ha previsto, per le società a totale partecipazione diretta o indiretta dello Stato, una riduzione dei costi operativi nella misura non inferiore al 2,5 per cento nel 2014 ed al 4 per cento nel 2015. I risparmi corrispondenti ai minori costi devono essere devoluti dalla società allo Stato, in qualità di azionista in forma di dividendo. Rispetto a tale disciplina, il comma 12 in esame prevede che le società controllate da Ferrovie dello Stato Spa concorrano al raggiungimento a tali obiettivi, nell'ambito del bilancio consolidato della capogruppo, per l'importo di 40 milioni di euro per il 2014 e 60 milioni di euro per il 2015. Il termine per il versamento all'entrata del bilancio dello Stato è fissato rispettivamente al 10 gennaio 2015 e al 30 settembre 2015.
  Ritiene in ultimo opportuno segnalare altre disposizioni del decreto-legge in Pag. 95esame che, pur appartenendo agli ambiti di competenza di Commissioni diverse, presentano profili rilevanti di interesse anche per le attività della Commissione.
  Il comma 1, lettera b) dell'articolo 2 interviene in materia di processo amministrativo digitale. Tale disposizione, modificando l'articolo 38, comma 1-bis del decreto-legge n. 90 del 2014, differisce l'obbligatorietà, nel processo amministrativo, di sottoscrizione con firma digitale di tutti gli atti e i provvedimenti del giudice, dei suoi ausiliari, del personale degli uffici giudiziari e delle parti.
  Il comma 2 dell'articolo 8 proroga al 28 febbraio 2015 il termine, fissato al 31 dicembre 2014 dal decreto-legge 133 del 2014 (cosiddetto «sblocca Italia»), per la cantierabilità, tra le altre, delle seguenti opere: completamento della copertura del Passante ferroviario di Torino; asse autostradale Trieste-Venezia; interventi di soppressione e automazione di passaggi a livello sulla rete ferroviaria, con priorità per la tratta terminale pugliese del corridoio ferroviario adriatico da Bologna a Lecce; tratta Colosseo-Piazza Venezia della Linea C di Roma. Il medesimo comma proroga inoltre rispettivamente di due mesi e di un mese le scadenze, fissate dal citato decreto-legge al 31 dicembre 2014 e al 30 giugno 2015, per la appaltabilità e la cantierabilità delle seguenti opere: ulteriore lotto costruttivo Asse AV/AC Verona Padova; completamento asse viario Lecco-Bergamo; messa in sicurezza dell'asse ferroviario Cuneo-Ventimiglia; completamento e ottimizzazione della Torino-Milano con la viabilità locale mediante l'interconnessione tra la SS 32 e la SP 299-Tangenziale di Novara-lotto 0 e lotto 1; terzo Valico dei Giovi – AV Milano Genova; quadrilatero Umbria-Marche; completamento Linea 1 metropolitana di Napoli; rifinanziamento dell'articolo 1, comma 70, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, relativo al superamento delle criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie; messa in sicurezza dei principali svincoli della Strada Statale 131 in Sardegna.
  Ricorda inoltre il comma 4 del medesimo articolo 8 che proroga di tre mesi, vale a dire fino al 31 marzo 2015, il termine per l'adozione, da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del decreto che dovrà stabilire i criteri e le modalità per la determinazione della somma da corrispondere all'ANAS S.p.A. ai fini dell'autorizzazione all'apertura di nuovi accessi su strade affidate alla gestione della medesima società.
  Segnala in quanto analogamente d'interesse per la IX Commissione il comma 10 dell'articolo 8 che proroga i termini previsti per l'aggiornamento o la revisione delle concessioni autostradali previsti dall'articolo 5 del decreto-legge n. 133 del 2014. In particolare viene prorogato dal 31 dicembre 2014 al 30 giugno 2015 il termine per la sottoposizione da parte del concessionario al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti delle modifiche del rapporto concessorio e viene prorogato dal 31 agosto al 31 dicembre 2015 il termine per la stipulazione di un atto aggiuntivo o di un'apposita convenzione unitaria che unifichi più rapporti concessori.
  Per completezza, e per la rilevanza e attualità delle questioni in esame, segnala infine la disposizione di cui all'articolo 4, comma 4, che proroga dal 31 dicembre 2014 al 30 giugno 2015 il termine entro il quale è ammesso l'impiego di guardie giurate nel contrasto alla pirateria a bordo delle navi mercantili italiane in acque internazionali, ancorché non abbiano frequentato i previsti corsi tecnico-pratici previsti dalla legge. Segnala altresì al medesimo articolo 4, la previsione del comma 6 che, con riferimento al primo trimestre 2015, proroga l'operatività del piano di impiego del personale delle forze armate per il controllo del territorio (cd. «operazione strade sicure»).

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) giudica non ammissibile un'ulteriore proroga del termine per l'emanazione del decreto volto a disciplinare l'attività di noleggio con conducente, dal momento che il termine originario era fissato al 2010. Sottolinea che il fenomeno dell'abusivismo nel Pag. 96settore ha raggiunto dei livelli preoccupanti, anche in conseguenza all'ingresso nel settore di altri operatori, quali ad esempio quelli operanti nell'ambito dell'applicazione Uber.

  Mario TULLO (PD) nel condividere le considerazioni espresse dal relatore, sottolinea l'importanza in particolare della disposizione che proroga l'utilizzo di guardie giurate sulle navi mercantili per il contrasto della pirateria e rileva l'esigenza di completare il quadro regolamentare volto a definire la formazione necessaria per i soggetti provenienti da società private di vigilanza che intendano essere impiegati in tali attività.
  Chiede quindi al relatore di inserire nella propria proposta di parere la richiesta di prorogare l'incarico del Commissario liquidatore del Fondo gestione istituti contrattuali lavoratori portuali in liquidazione coatta amministrativa al fine di permettere il completamento dell'attività di liquidazione e il riparto e l'assegnazione delle risorse disponibili, ancora da destinare al soddisfacimento degli interventi previsti da precedenti norme di legge. Sottolinea infatti come l'attività del Commissario liquidatore abbia prodotto effetti positivi; pertanto un ampliamento dei termini di svolgimento dell'incarico consentirebbe di chiudere nel modo migliore le questioni ancora pendenti, assicurando l'appropriata gestione delle risorse in questione.

  Michele DELL'ORCO (M5S) si associa alle considerazioni espresse dal collega Catalano e invita la Commissione ad esprimersi unitariamente a favore di una riduzione del termine fissato dal provvedimento per l'emanazione del decreto attuativo della normativa in materia di noleggio con conducente, che a suo giudizio potrebbe essere fissato a giugno 2015.

  Paolo COPPOLA (PD) ringrazia il relatore per l'accurata illustrazione dei contenuti del decreto-legge di interesse della Commissione, ed esprime un particolare apprezzamento per le considerazioni svolte in relazione alla proroga del termine concernente il divieto di incroci proprietari, su cui la Commissione si è già espressa, sollecitando il Governo a rendere tale divieto permanente. Esprime invece perplessità su quanto osservato da alcuni colleghi nel corso del dibattito in relazione alla disciplina dell'attività di noleggio con conducente. Rileva infatti che con il decreto ministeriale, di cui si proroga il termine di adozione, dovrebbe essere dettata la disciplina attuativa delle disposizioni previste dal decreto-legge n. 207 del 2008, che introducono restrizioni eccessive e anacronistiche rispetto alle modalità di svolgimento dell'attività di noleggio con conducente. L'adozione del decreto ministeriale, come ben chiarito dal relatore, avrebbe pertanto la conseguenza di rendere applicabili tali disposizioni. A suo giudizio, al contrario, risulta necessario ridefinire il quadro regolatorio dettato dalla normativa primaria, in modo da consentire un corretto svolgimento dei servizi sia di noleggio con conducente sia di taxi, a beneficio degli utenti. Rileva infatti che anche alla luce delle novità intervenute nell'attività di noleggio con conducente, e in particolare in seguito all'avvento di Uber, è necessaria una riflessione complessiva sulla disciplina del servizio pubblico di trasporto non di linea, anche al fine di adeguare la normativa alle nuove applicazioni che la tecnologia mette a disposizione. Nel ritenere pertanto giustificata la proroga di cui al comma 1 dell'articolo 8, anche al fine di permettere una revisione complessiva del quadro normativo dettato per legge, osserva invece che non si comprendono le ragioni per cui sono prorogati i termini relativi all'emanazione dei decreti ministeriali in materia di revisione delle macchine agricole e in materia di attività delle autoscuole, di cui, rispettivamente, ai commi 5 e 6 del medesimo articolo 8. In assenza di specifiche motivazioni di merito, ritiene che l'esigenza di una proroga di tali termini possa dipendere esclusivamente dall'inerzia delle competenti strutture del Ministero che avrebbero dovuto predisporre i decreti. Auspica pertanto che tale inerzia sia Pag. 97quanto prima superata, anche assumendo i necessari provvedimenti.

  Settimo NIZZI (FI-PdL) nel ritenere anch'egli anacronistiche ed inefficaci le regole previste dalla normativa vigente relativamente all'attività di noleggio con conducente, che finora non hanno trovato applicazione per la mancata adozione del decreto ministeriale attuativo, giudica utile che la Commissione assuma una posizione forte al riguardo, volta a indurre il Governo ad adottare misure idonee a stimolare la concorrenza nel settore. Ciò, a suo giudizio, avrebbe come conseguenza anche un miglioramento della qualità del servizio taxi che, soprattutto nelle grandi città, si dimostra del tutto inadeguato.

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) pur condividendo l'opportunità di definire un nuovo quadro regolatorio, ribadisce, in quanto prioritaria, l'esigenza che si metta fine, nel settore del noleggio con conducente, ai fenomeni di abusivismo e di aggiramento delle norme che recano a suo giudizio gravi danni agli operatori che prestano tali servizi e a quelli che prestano servizi di taxi. Ricorda infatti che molte società titolari di un'attività di noleggio con conducente, non riuscendo ad ottenere la licenza per operare nei comuni di proprio interesse, effettuano ugualmente il servizio in tali comuni pur avendo una licenza rilasciata da comuni limitrofi, e, in questo modo, aggirano in sostanza la normativa, creando turbative alla concorrenza. Fa presente che anche il servizio di piazza è oggetto di fenomeni di irregolarità, soprattutto ai danni dei turisti stranieri, ai quali in diverse occasioni i conducenti di taxi fanno pagare le corse applicando tariffe diverse da quelle previste in ragione della distanza da percorrere e dell'orario in cui viene effettuata la corsa. Ribadisce quindi l'esigenza che in primo luogo venga emanato il decreto attuativo delle disposizioni previste dalla normativa vigente per limitare le pratiche di esercizio abusivo; contestualmente sarà altresì possibile procedere alla revisione del quadro dettato dalla normativa primaria.

  Luca SQUERI (FI-PdL) ritiene che il successo dell'applicazione Uber, che utilizza uno strumento di connettività tipico dei taxi, offrendo tuttavia un servizio riconducibile all'attività di noleggio con conducente, tragga origine dal fatto che tale applicazione si avvantaggia di una zona lasciata grigia dalla normativa vigente. Ciò dimostra l'esigenza che Parlamento e Governo prestino la massima attenzione al settore del trasporto pubblico non di linea. Giudica quindi opportuna la proroga prevista, che consente di compiere una riflessione accurata sulla possibile modifica della normativa di riferimento, che tenga conto delle reali esigenze del settore e dei cittadini.

  Roberta OLIARO (SCpI) rileva che nel decreto-legge in esame è presente una disposizione che, pur se non di stretta competenza della Commissione, va valutata con grande attenzione dal momento che contraddittoriamente, pur prorogando al 31 dicembre 2015 l'operatività del sistema di tracciamento dei rifiuti (SISTRI), obbliga tuttavia le imprese, per l'anno 2015, all'iscrizione al registro SISTRI e al pagamento del contributo per l'iscrizione stessa. Sottolinea pertanto l'esigenza di intervenire su tale previsione, in modo da evitare una misura che irragionevolmente penalizza le imprese; la proroga dell'operatività del SISTRI dovrebbe infatti comportare un'identica proroga dell'obbligo di iscrizione e dei connessi versamenti.

  Michele DELL'ORCO (M5S) osserva che molti interventi dei colleghi hanno evidenziato l'esigenza di fare una riflessione sul quadro che regola l'attività di noleggio con conducente e fa presente, al riguardo, che la proposta di legge a firma dei deputati del proprio gruppo in materia di car pooling, di cui la Commissione ha avviato l'esame, potrebbe costituire la giusta sede in cui affrontare tale questione. Invita quindi la Commissione stessa e, in particolare, il collega Mauri, relatore anche di quella proposta, ad accelerare i lavori della Commissione su tale proposta, in modo da poterne quanto prima riprendere e concludere l'esame.

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  Michele Pompeo META, presidente, nel fare presente che la competenza legislativa nel settore dei servizi di trasporto pubblico non di linea appartiene alle regioni, ricorda che la norma di cui si prorogano i termini per l'adozione della disciplina attuativa è stata inserita in un decreto-legge per arginare una situazione di emergenza e di forti tensioni che si erano manifestate in particolare in alcune grandi città. Ritiene a questo punto opportuno che la questione sia di nuovo affrontata attraverso la definizione da parte del Governo o, qualora il Governo non intervenga tempestivamente, in sede parlamentare, di una normativa di indirizzo nei confronti delle regioni. Sottolinea che in ogni caso tale normativa debba essere definita coinvolgendo adeguatamente le regioni stesse, le città metropolitane e gli enti locali. Rileva in proposito l'opportunità che la Commissione stessa si confronti con tali enti per individuare le linee di intervento più opportune.

  Matteo MAURI (PD), relatore, dichiara di condividere la sollecitazione avanzata dal collega Tullo in ordine alla proroga dell'incarico del Commissario liquidatore del Fondo gestione istituti contrattuali lavoratori portuali in liquidazione coatta amministrativa. Sottolinea quindi l'importanza del tema di una adeguata disciplina dei servizi di trasporto pubblico non di linea, su cui si è maggiormente concentrato il dibattito della Commissione. Rileva in proposito che un intervento di revisione del quadro regolatorio è reso necessario anche in conseguenza delle novità tecnologiche ricordate da diversi colleghi, che, nel moltiplicare le possibilità di gestire i servizi, allargano anche gli spazi di possibili comportamenti abusivi. Condivide le considerazioni del Presidente relative all'opportunità di una normativa di indirizzo di carattere organico, che potrà essere adottata dal Governo o elaborata in sede parlamentare; in quest'ultima ipotesi si potrà valutare se la proposta di legge in materia di car pooling, che ha considerato con particolare attenzione, rappresenti la sede appropriata anche per un intervento che riguarda ambiti di attività diversi. Ritiene pertanto opportuno inserire nel parere una chiara sollecitazione al Governo ad affrontare tempestivamente la questione, anche intervenendo sulla normativa primaria; proprio per questa ragione non concorda invece con la richiesta di ridurre il termine della proroga per l'emanazione del decreto ministeriale attuativo della normativa vigente, dal momento che la riduzione dei tempi contrasterebbe con la volontà di riconsiderare il quadro normativo nel suo complesso. Si riserva quindi di presentare una proposta di parere che tenga conto di queste indicazioni e degli ulteriori elementi emersi nel corso del dibattito.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame a d altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-02028 Caparini: Mancata ricezione del segnale Rai e generale carenza frequenziale della concessionaria radiotelevisiva pubblica in numerose aree del Paese.

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