CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 gennaio 2015
368.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 36

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 13 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di collaborazione strategica tra il Governo della Repubblica italiana e il governo del Montenegro, fatto a Roma il 6 febbraio 2010.
C. 2752 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini del prescritto parere alla III Commissione, il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo di collaborazione strategica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Montenegro, firmato a Roma il 6 febbraio 2010, già approvato dal Senato.
  Fa notare che tale Accordo è volto al rafforzamento delle relazioni italo-montenegrine, accelerando le iniziative di collaborazione in settori quali infrastrutture, investimenti, energia, turismo, tutela dell'ambiente, lotta alla criminalità organizzata, cooperazione scientifica e tecnologica, istruzione, sanità, nonché cooperazione regionale.
  Il disegno di legge di ratifica in esame si compone di quattro articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 reca la norma di copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'Accordo e, infine, l'articolo 4 dispone l'entrata in vigore della legge per il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Con riferimento al contenuto dell'Accordo, rileva che esso consta di una premessa e di otto articoli.
  L'articolo 1 individua le linee di sviluppo della collaborazione strategica bilaterale: in particolare, il rafforzamento dei meccanismi di consultazione in materia di integrazione europea ed euroatlantica andrà realizzato ai sensi del Memorandum di collaborazione tra i Ministeri degli affari esteri italiano e montenegrino, firmato a Pag. 37Roma il 25 luglio 2007, mentre specifiche intese individueranno programmi e progetti afferenti alle seguenti linee di collaborazione: incoraggiamento della cooperazione economica e degli investimenti; costruzione e ammodernamento di infrastrutture; sviluppo del settore energetico; sviluppo del turismo sulla base di principi di sostenibilità e di «economia verde»; sviluppo di reti di trasporti; promozione della cooperazione scientifica e tecnologica, nel campo dell'istruzione; promozione di progetti nel settore della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile; rafforzamento della cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, al riciclaggio, alle attività di traficking e al cybercrime; cooperazione nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale; cooperazione nel campo della formazione e specializzazione professionale; sviluppo della sanità; sviluppo delle discipline sportive; sostegno alla cooperazione bi e multilaterale nella regione anche attraverso il sostegno ad organismi quali l'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) e l'Iniziativa per il Centro Europa (InCE).
  In base all'articolo 2 del suddetto Accordo, nel contesto della collaborazione strategica che le parti si impegnano a sviluppare anche attraverso strumenti di assistenza previsti dall'UE, l'Italia continuerà a sostenere l'impegno del Montenegro nel processo di adesione all'Unione europea e alla NATO. L'articolo 3 prevede la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni competenti di entrambe le Parti e di esperti alla realizzazione dei programmi e dei progetti di collaborazione bilaterale.
  Con l'articolo 4 viene, inoltre, istituito il Comitato congiunto composto da rappresentanti degli organi competenti delle due Parti da comunicare vicendevolmente entro trenta giorni dall'entrata in vigore dell'Accordo, e con il compito di coordinare, proporre e seguire la realizzazione dei singoli programmi e progetti di collaborazione, di promuovere le attività dei gruppi di lavoro e di esperti comuni coinvolti nei progetti, di formulare proposte migliorative dell'Accordo in esame, nonché di risolvere le controversie legate all'interpretazione ed applicazione del medesimo Accordo.
  L'articolo 5 prevede che si tengano annuali incontri bilaterali dei Capi di Governo o dei Ministri competenti finalizzati alla discussione del rapporto del Comitato congiunto sulla realizzazione di programmi e progetti di collaborazione strategica nonché per discutere sugli ulteriori sviluppi in materia.
  In linea con quanto stabilito dal Memorandum di collaborazione tra i due Ministeri degli affari esteri del 2007, già citato, sono previste, all'articolo 6, consultazioni periodiche di esperti in materia di questioni bilaterali ed internazionali, europee o regionali di comune interesse.
  Sottolinea, infine, che, ai sensi dell'articolo 7, l'Accordo, che entrerà in vigore alla data di ricezione della seconda delle due notifiche di espletamento delle procedure di ratifica, potrà essere modificato consensualmente dalle Parti, nonché denunciato in ogni momento con effetto a partire da tre mesi dopo la notifica all'altra Parte contraente e senza pregiudizio per il completamento delle attività in corso; per le controversie che non potranno essere risolte dal Comitato congiunto si ricorrerà alle vie diplomatiche.
  Non ravvisando profili problematici in relazione agli ambiti di competenza della Commissione, formula pertanto una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Mirko BUSTO (M5S), nell'illustrare la proposta di parere alternativa presentata dal suo gruppo (vedi allegato), sottolinea gli effetti allarmanti già prodotti dall'Accordo oggetto del disegno di legge di ratifica sul territorio nazionale, che rispondono alla logica di investimenti speculativi piuttosto che al rispetto dell'ambiente. Nello stigmatizzare anzitutto il ritardo della ratifica del suddetto Accordo, firmato nel 2010, ricorda che sulla base di esso è stata disposta la costruzione di un elettrodotto, della lunghezza di 415 km, che collega la città di Tivat con Pescara per importare in Italia energia elettrica dai Balcani. Al Pag. 38riguardo, evidenzia che trattasi di un investimento di 760 milioni di euro, la maggior parte dei quali investiti dalla società italiana Terna, con conseguenti ripercussioni sulle bollette elettriche dei cittadini. Ritiene inoltre illogico proseguire le importazioni di energia rinnovabile, anziché incentivarne la produzione nel nostro Paese, in particolare in un momento in cui le centrali italiane a ciclo combinato fanno registrare un eccesso di capacità produttiva che, secondo moderni studi, dovrebbe protrarsi sino al 2020. Ciò premesso, per le ragioni testé illustrate, propone che la Commissione esprima parere contrario sul provvedimento in esame.

  Ermete REALACCI, presidente, nel far presente che gli accordi internazionali vengono spesso ratificati con ritardo dagli Stati contraenti, rileva che la questione sollevata dall'onorevole Busto potrà essere meglio chiarita attraverso la presentazione di strumenti di sindacato ispettivo, attraverso i quali il Governo potrà fornire ulteriori delucidazioni al riguardo.
  Avverte quindi che sarà prima posta in votazione la proposta di parere del relatore e che, in caso di sua approvazione, la proposta di parere alternativa del gruppo M5S si intenderà preclusa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore, risultando conseguentemente preclusa la proposta di parere alternativa presentata dai deputati del gruppo M5S.

  La seduta termina alle 14.20.

Pag. 39