CAMERA DEI DEPUTATI
Domenica 21 dicembre 2014
363.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Domenica 21 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Lapo Pistelli.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).
C. 2679-bis-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e per il triennio 2015-2017 e relativa nota di variazione.
C. 2680-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno 2015 e per il triennio 2015-2017.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, come convenuto in sede di Ufficio di Presidenza.
  Ricorda che la discussione generale presso l'Assemblea dei provvedimenti in titolo avrà inizio in data odierna alle ore 18.30. Conseguentemente, la Commissione Bilancio ha richiesto che le Commissioni convocate in sede consultiva esprimano il parere entro le ore 16 di oggi.
  Ricorda, altresì, che l'esame congiunto in sede consultiva si conclude con una relazione alla Commissione Bilancio per ciascuno stato di previsione e connesse parti del disegno di legge di stabilità, cui sono allegati eventuali emendamenti e ordini del giorno approvati.

  Francesco MONACO (PD), relatore, nell'illustrare i provvedimenti in titolo, rileva che la seconda lettura da parte della Camera dei provvedimenti che compongono la manovra finanziaria per il 2015 si inquadra in una fase decisiva per le scelte Pag. 8di politica economica che non solo l'Italia ma l'Unione europea si appresta a fare, anche alla luce della recente approvazione da parte del Consiglio europeo presieduto dall'Italia del cosiddetto «Piano Junker» di investimenti di sostegno alla ripresa della crescita, di cui è auspicabile una rapida implementazione. Il dibattito svoltosi a Bruxelles in tale occasione ha infatti evidenziato le linee di fondo del confronto tra gli Stati membri ma soprattutto è stato l'occasione per acquisire la fiducia da parte del nuovo Presidente della Commissione europea, Jean Claude Junker, sulla fase riformista in atto nel nostro Paese e sui suoi possibili positivi risvolti al fine del superamento della crisi economica.
  La manovra finanziaria italiana e il dibattito europeo si inquadrano in uno scenario internazionale segnato da elementi di grave preoccupazione di cui rammenta il crollo del prezzo del petrolio ai livelli di maggio 2009, la grave crisi del rublo, le perduranti preoccupazioni per la situazione greca, la ridotta performance dell'economia cinese, l'arenarsi dei negoziati per il Trattato Europa Stati Uniti per gli investimenti e il commercio (TTIP). Come noto, la politica estera è connessa con quella economica e dall'attenzione a questo quadro complessivo possono derivare chiavi di lettura utili per la comprensione sugli attuali e dei futuri prevedibili nuovi scenari di instabilità.
  Ciò premesso, con l'approvazione da parte del Senato del cosiddetto «maxiemendamento» del disegno di legge di stabilità giunge a definizione una manovra finanziaria coerente, ricca di misure che si prefiggono lo stimolo alla crescita economica e alla creazione di nuova occupazione.
  Condivide la convinzione espressa dal Ministro Padoan che nel corso dell'anno venturo il quadro della finanza pubblica migliorerà, dimostrando ai partner europei ed internazionali che l'Italia è e resta un Paese economicamente e finanziariamente credibile. La manovra pone in atto, forse per la prima volta nella storia economica nazionale, una significativa riduzione della tassazione, sostiene lo sviluppo, mobilita una serie di risorse per il mercato del lavoro, finanziando gli ammortizzatori sociali.
  Sul piano delle competenze di questa Commissione, particolare rilievo assume, anche nella prospettiva della nostra azione internazionale, il rafforzamento della partecipazione italiana a progetti spaziali europei, per consentire la prosecuzione del programma Cosmo-Skymed, finalizzato alla messa in orbita di due satelliti, sono stanziati 30 milioni di euro nel triennio 2015 – 2017. Ulteriori risorse sono stanziate per l'ITT di Genova e l'Istituto Nazionale di Astrofisica.
  Inoltre, nel nuovo testo approvato dal Senato trovano spazio alcuni interventi volti a rafforzare gli aspetti della manovra legati alle politiche per il sostegno alle imprese, alle famiglie e al sociale, al settore della sanità e a quello della scuola. Mi limito in questa sede a citare l'articolato pacchetto d'interventi in materia di politiche della famiglia, anche attraverso l'adozione di misure finanziarie a sostegno delle adozioni internazionali (comma 132) nonché la previsione di un programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale in attuazione della normativa di contrasto alla tratta e lo sfruttamento di esseri umani (comma 184).
  Particolare rilievo assumono le disposizioni di cui ai commi 139 e 140, che modificano la nuova normativa sulla cooperazione allo sviluppo, in ragione dell'opportunità di chiarirne la portata anche in rapporto alla disciplina armonizzata dell'IVA a livello europeo. La norma recepisce la disposizione di cui all'articolo 146, lettera c), della direttiva europea in materia di IVA (2006/11/CE) e presenta lo stesso tenore normativo dell'articolo 14, comma 3, della legge 26 febbraio 1987, n. 49, attualmente vigente.
  In estrema sintesi le disposizioni precisano e disciplinano dettagliatamente il regime dell'IVA applicabile alle operazioni svolte dalle organizzazioni non governative, in perfetta coerenza con le disposizioni armonizzate sull'IVA a livello europeo, Pag. 9confermando il regime attualmente vigente e venendo incontro ai desiderata di numerose ONG operanti nel settore.
  Viene inoltre autorizzata (comma 136) la spesa di 3.555.000 di euro per l'anno 2015 e 555.000 a decorrere dall'anno 2016, per la promozione della lingua e cultura italiana all'estero, con particolare riferimento agli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana all'estero: si tratta di una soluzione fortemente auspicata dalla nostra Commissione (da ultimo nella discussione di mercoledì sullo schema di decreto ministeriale di finanziamento degli enti internazionalistici), nella prospettiva di una più forte valorizzazione della lingua e della cultura italiana nel mondo quale cardine strategico della nostra proiezione internazionale.
  Tale misura si affianca (comma 202) ad un importante piano straordinario per la promozione del made in Italy e l'attrazione degli investimenti esteri in Italia ed a specifici interventi per la valorizzazione internazionale delle nostre produzioni agroalimentari e la diffusione internazionale delle autentiche produzioni italiane presso i mercati ed i consumatori stranieri, nella giusta e condivisibile prospettiva di contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding e della contraffazione delle specialità italiane.
  Il nuovo testo prevede inoltre (comma 162) la corresponsione di un contributo di un milione di euro per il 2015 alla Fondazione Auschwitz-Birkenau: tale somma costituisce la partecipazione italiana al Fondo istituito per la perenne conservazione del campo di sterminio, forse il più tristemente famoso per l'intera vicenda della Shoah.
  La citata Fondazione, istituita a Varsavia nel gennaio 2009, è finalizzata alla cura del Memoriale di Auschwitz e al supporto alle attività del relativo Museo: tra contribuenti alla Fondazione spicca al primo posto il Governo tedesco, con 60 milioni di euro, seguito dagli USA (15 milioni di dollari) e dalla Polonia (10 milioni di euro), mentre il nostro Paese fino ad oggi non compariva tra i finanziatori di tale istituzione. Dal 2009 il Governo polacco si è ripetutamente rivolto al Governo italiano per la concessione di un contributo che altri Paesi hanno già versato e che appare assai opportuno anche in considerazione della prossima ricorrenza del LXX anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, che si celebrerà il 27 gennaio prossimo, «Giorno della Memoria» delle vittime dell'Olocausto.
  È stata altresì riformulata la norma (comma 321) sul trasferimento delle competenze sui contributi per la diffusione di notizie italiane attraverso testate giornalistiche italiane (con una rete di servizi all'estero) e testate straniere dal MAECI alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. È stato pertanto meglio configurato il complesso di competenze che si intendono trasferire dal MAECI alla Presidenza del Consiglio dei ministri in ambito di acquisizione della produzione di servizi giornalistici e strumentali da parte di agenzie di stampa con rete di servizi esteri ed è stato precisato che tale attività dovrà comunque tenere conto delle esigenze e delle indicazioni del MAECI.
  Ricordo che dette attività fanno capo attualmente, nell'organigramma del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Servizio per la stampa e la comunicazione istituzionale, segnatamente all'Ufficio I, che si occupa della comunicazione verso i media italiani ed internazionali, mediante raccolta, elaborazione e distribuzione della stampa italiana, nonché diffusione di materiale informativo di promozione dell'immagine del Paese.
  È stata infine opportunamente incrementato, attraverso uno specifico intervento in Tabella E (recante le autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali) il capitolo riguardante il contributo al Chernobyl Shelter Fund istituito presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS): il capitolo viene rifinanziato in termini di competenza e di cassa nella misura di 824.000 euro per il 2015, e di 2.500.000 euro per il 2016 e per il 2017. Sono inoltre stanziati 5.000.000 per il 2018. Il Chernobyl Shelter Fund vede Pag. 10impegnata dal 1997 la BERS allo scopo anzitutto di stabilizzare la struttura che racchiude i resti dell'Unità 4 della centrale nucleare di Chernobyl interessata dal tragico incidente del 1986. Il Fondo ha tra i principali donatori i Paesi del G8 e la Commissione europea, con l'Italia sempre presente sin dall'inizio, e poi nelle varie ricostituzioni finanziarie succedutesi nel tempo.
  Per quanto attiene alle modifiche riguardanti il disegno di legge di bilancio, e segnatamente lo stato di previsione del MAECI, segnala che esso registra correttamente un trasferimento di risorse dallo stato di previsione del Ministero dell'economia, per un ammontare pari a 470 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio di riferimento: tale riallocazione si rende necessaria per tenere conto dei riflessi finanziari prodotti dalla disposizione di cui all'articolo 6 della nuova legge sulla cooperazione internazionale che ha coerentemente posto in capo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale la competenza a curare le relazioni con l'Unione europea con riferimento agli strumenti finanziari europei in materia di aiuto allo sviluppo.
  In ragione dell'opportunità e della congruenza delle proposte emendative apportate dal Senato alla manovra finanziaria 2015, preannuncia la presentazione di una relazione favorevole sui due provvedimenti in titolo, riservandomi di integrarne il testo sulla scorta delle indicazioni che emergeranno nel corso del dibattito.

  Il viceministro Lapo PISTELLI si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

  Carlo SIBILIA (M5S) ringrazia il relatore per l'esauriente esposizione, dalla quale sembra evincersi un quadro finanziario florido per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Ritiene, peraltro, del tutto vano lo sforzo istruttorio da parte della Commissione in considerazione del carattere blindato che caratterizza i provvedimenti in titolo. Tale carattere è, peraltro, il riflesso dell'andamento dei lavori del Senato, durante i quali ritiene si sia mancato di rispetto in modo grave al Parlamento. Si riferisce in particolare ai tempi di lavoro e alla lacunosità dei testi che sono stati prodotti dal Governo, su cui non è stato possibile compiere un'adeguata attività di esame, anche solo di natura tecnica. D'altra parte, lo stralcio di norme che erano state approvate nel corso dell’iter di esame è avvenuto sulla base di pressioni evidenti, forse anche derivanti dalla nota lettera che il Commissario europeo Moscovici ha trasmesso in commento alla manovra finanziaria all'esame del Parlamento italiano. Rileva inoltra toni inopportunamente ottimistici sull'impatto della manovra ai fini della riduzione della disoccupazione e per la soluzione delle questioni che ogni giorno impongono la chiusura di un alto numero di aziende italiane, senza trascurare le dimensioni del debito pubblico del tutto irrisolto.
  Considera che l'attuale fase congiunturale rappresenti un elemento di difficoltà anche ai fini delle riforme costituzionali, come dimostra l'avvio al Senato dell'esame della legge elettorale subito dopo l'approvazione della legge di stabilità. Nel richiamare poi gli scandali che hanno segnato gli eventi degli ultimi giorni, valuta decisiva per l'andamento negativo dell'economia italiana l'assenza di ogni programmazione, come conferma la ridenominazione del Documento di programmazione economica e finanziaria in Documento di economia e finanza. Tutto ciò premesso, auspica per il futuro una riconsiderazione sia nel merito che nel metodo di quanto evidenziato ed un ritorno a prassi e simboli che hanno segnato in modo positivo la storia del nostro Paese.

  Maria Edera SPADONI (M5S) evidenzia taluni profili problematici connessi al disegno di legge di stabilità che, pur collocandosi al di fuori degli ambiti di competenza di questa Commissione, evidenziano il prevalere di dinamiche lobbistiche, di tutela di interessi non dichiarati, come nelle norme che disciplinano e promuovono di fatto il gioco d'azzardo, consentono l'aggiramento della disciplina in tema Pag. 11di appalti ai fini di Expo 2015 o sostengono le multinazionali ENI e Total. Si associa alle considerazioni del collega Sibilia in merito alla anomala situazione che si è prodotta al Senato soprattutto in riferimento ai gravi errori e alle lacunosità emerse nell'esame del maxiemendamento.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) esprime a nome del gruppo del Partito Democratico una valutazione complessivamente favorevole sui provvedimenti in titolo, che evidenziano un completamento del percorso già avviato alla Camera per il potenziamento delle politiche di diffusione della cultura e della lingua italiana all'estero, di tutela del made in Italy e soprattutto di cooperazione allo sviluppo. Esprime soddisfazione anche per le norme sull'esenzione dall'IVA per gli interventi di cooperazione allo sviluppo fatti dalle Ong, per il pacchetto di norme di contrasto al fenomeno della tratta di esseri umani e per l'incremento di risorse nel campo delle adozioni internazionali, in accoglimento di segnalazioni fatte dalle associazioni specializzate.

  Manlio DI STEFANO (M5S) coglie l'opportunità dell'esame dei provvedimenti che compongono la manovra finanziaria per il 2015 per svolgere talune riflessioni in merito al posizionamento strategico dell'Italia. Ritiene, in particolare, che il disegno di legge di stabilità evidenzi l'assenza di un rilancio del tema energetico, malgrado la connessione di tale questione con la maggior parte delle crisi in atto a livello mondiale. Considera che tale assenza sia dettata non già da una visione strategica volta a mantenere lo status quo ma da una mera incapacità di svolgere una riflessione coerente. Rileva che i lavori del Senato hanno contribuito a far emergere questi profili e a penalizzare ulteriormente il ruolo del Parlamento e l'immagine che di esso ha il Paese.

  Francesco MONACO (PD), relatore, presenta la proposta di relazione favorevole che è riferita ai soli profili di competenza della Commissione e alle modifiche apportate dal Senato (vedi allegato).

  La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole come formulata dal relatore. Nomina infine l'onorevole Francesco Monaco relatore presso la Commissione Bilancio.

Sui lavori della Commissione.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, esprime soddisfazione per il voto da parte dell'Assemblea Generale dell'ONU della nuova risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni capitali con 117 voti a favore, 38 contrari, 34 astenuti. I voti in più rispetto al voto del 2012 sono stati 6 e i voti contrari in meno sono stati 3. Sottolinea che si tratta di un risultato significativo cui il nostro Governo ha contribuito in modo determinante.

  La seduta termina alle 15.

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