CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 dicembre 2014
361.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 18 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 13.30.

Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
Nuovo testo unificato C. 1512 Meta e abb.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 dicembre 2014.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, fa presente di essere stato informato dell'impossibilità, per il Viceministro Nencini e per il sottosegretario Del Basso de Caro di prendere parte alla seduta odierna, in quanto impegnati rispettivamente nell'esame della legge di stabilità al Senato e in una riunione presso la Conferenza Stato-regioni. Chiede pertanto ai rappresentanti di Gruppo se unanimemente concordino nello svolgere la seduta Pag. 91e nel procedere alla votazione degli emendamenti, che nella seduta del 3 dicembre scorso sono già stati presentati ed illustrati, anche in assenza del rappresentante del Governo. Nel caso in cui non dovesse registrarsi tale consenso unanime l'esame del provvedimento sarà rinviato ad altra seduta. Ritiene infatti che, per quanto, in base alle previsioni del Regolamento, la presenza del rappresentante del Governo non costituisca una condizione necessaria per lo svolgimento della seduta, la rilevanza della votazione degli emendamenti a suo avviso comporta, sotto il profilo dell'opportunità, che si possa rinunciare a tale presenza soltanto sulla base del consenso unanime dei rappresentanti dei Gruppi.

  Michele DELL'ORCO (M5S) dichiara l'assenso del proprio Gruppo a procedere all'esame del provvedimento e alla votazione degli emendamenti. Esprime peraltro il timore che ciò possa costituire un precedente di votazione in assenza del rappresentante del Governo.

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, osserva che il proprio intervento era finalizzato appositamente ad evitare che la votazione degli emendamenti in assenza del rappresentante del Governo venisse intesa come una prassi ordinaria. Ribadisce altresì che la richiesta dell'assenso unanime a procedere alla votazione, sebbene non partecipasse alla seduta alcun rappresentante del Governo, attiene a profili di opportunità.

  La Commissione concorda unanimemente sulla proposta di procedere alla votazione delle proposte emendative presentate dal relatore.

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, ricorda che le proposte emendative presentate nella seduta del 3 dicembre sono finalizzate, come illustrato nella medesima seduta, al recepimento dei pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 1.0100 del relatore (vedi allegato 1).

  Cristian IANNUZZI (M5S), preannuncia, a nome del proprio Gruppo, il voto contrario sull'emendamento 6.100, con il quale si chiede di aumentare la velocità consentita agli autoveicoli che trainano rimorchi durante la marcia in autostrada da 80 a 100 km/h, ritenendo che tale disposizione non sia in linea con gli obiettivi di migliorare la sicurezza della circolazione.

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, fa presente che tale emendamento, finalizzato al recepimento di una condizione posta nel parere della Commissione Attività produttive, adegua il limite di velocità a quello comunemente adottato per questi mezzi negli altri Paesi dell'Unione europea e ha l'obiettivo di eliminare un elemento di penalizzazione per la produzione e il mercato in Italia dei rimorchi.

  La Commissione approva l'emendamento 6.100 del relatore (vedi allegato 1).

  Cristian IANNUZZI (M5S) preannuncia il voto contrario del proprio Gruppo sull'emendamento 6.200, ritenendo la soppressione del comma 1 dell'articolo 6 contraria al principio di trasparenza che il proprio Gruppo intende costantemente perseguire.

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, fa presente che, come già segnalato nella seduta del 3 dicembre scorso, si tratta di un emendamento finalizzato al recepimento di una condizione posta dalla Commissione Bilancio. In relazione alla volontà di verificare se sussistano le condizioni per il trasferimento della proposta di legge alla sede legislativa, tale recepimento risulta necessario.

  Diego DE LORENZIS (M5S) facendo presente che in altre occasioni le Commissioni in sede referente hanno ritenuto di non procedere al recepimento delle Pag. 92condizioni poste nei pareri resi in sede consultiva anche dalla Commissione Bilancio, ritiene comunque che nelle successive fasi di esame del provvedimento debbano essere recuperati i contenuti e le finalità del comma 1 dell'articolo 6 del testo in esame, che prevede la pubblicazione in internet delle relazioni che i comuni sono tenuti a predisporre relativamente alle modalità di utilizzo dei proventi delle multe.

  La Commissione approva l'emendamento 6.200 del relatore (vedi allegato 1).

  Roberta OLIARO (SCpI) preannuncia l'astensione del proprio Gruppo sull'articolo aggiuntivo 7.0100, facendo presente che la sua approvazione potrebbe creare rischi per la sicurezza stradale, considerata l'abitudine radicata dei conducenti di veicoli di prestare attenzione a veicoli provenienti dalla loro destra. Segnala in ogni caso l'opportunità che, in caso di approvazione della disposizione, venga adeguata conseguentemente la segnaletica orizzontale posta agli incroci, per aumentare il livello di attenzione dei guidatori.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 7.0100 del relatore. Successivamente, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo 7.0200 e l'emendamento 9.100 del relatore (vedi allegato 1).

  Michele DELL'ORCO (M5S), intervenendo sull'emendamento 10.100, fa presente che il proprio Gruppo ha da sempre condotto una battaglia affinché fossero rese trasparenti da parte sia dello Stato sia delle amministrazioni locali le modalità di utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni per infrazioni al codice della strada. Non ritiene che la disposizione che l'emendamento 10.100 intende sopprimere rechi alcun onere aggiuntivo che giustifichi la condizione posta dalla Commissione Bilancio. Ritiene in ogni caso che la presenza di quanto previsto dall'articolo 10 del provvedimento, con particolare riferimento all'obbligo per il Ministero dell'interno di pubblicare nel proprio sito istituzionale i dati relativi all'entità delle multe comminate per ciascuna tipologia di infrazione stradale, con disaggregazione a livello comunale, provinciale e regionale, costituisca una condizione essenziale e irrinunciabile per la condivisione da parte del proprio Gruppo di tutto il provvedimento in esame.

  Diego DE LORENZIS (M5S), concordando con le considerazioni del collega che l'ha preceduto, rivolge un appello al presidente nonché relatore del provvedimento a presentare unitariamente, in una fase successiva, un emendamento volto a ripristinare l'obbligo di rendere pubblici i dati relativi all'entità e alle modalità di utilizzo dei proventi delle multe. Ricorda infatti che l'inserimento di tale previsione nel provvedimento ha rappresentato, dal punto di vista politico, la condizione per la quale il proprio Gruppo ha condiviso il percorso finora svolto per la definizione del testo e per la sua approvazione.

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) nel ricordare che la richiesta formulata dalla Commissione Bilancio è motivata dai presunti maggiori oneri che la disposizione che si intende sopprimere potrebbe determinare, giudica opportuno fare una riflessione volta a predisporre una proposta emendativa che raggiunga i medesimi risultati della disposizione che si intende sopprimere, senza recare nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica.

  Paolo GANDOLFI (PD) nel sottolineare l'importanza del tema in discussione, già dibattuto dalla Commissione anche in sede di esame del provvedimento recante delega al Governo per la riforma del codice della strada, evidenzia la necessità che non vengano posti nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, ma sottolinea altresì l'importanza di comprendere quale utilizzo si faccia dei proventi delle multe, anche al fine di verificare la destinazione di dette risorse ad interventi volti a aumentare la sicurezza della circolazione.

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  Michele Pompeo META, presidente e relatore, dichiara di condividere la sorpresa manifestata dai colleghi riguardo alla condizione posta dalla Commissione Bilancio relativamente alla soppressione dell'articolo 10, sia per quanto riguarda la previsione su cui si sono soffermati i deputati che sono intervenuti sull'emendamento, sia per quanto riguarda anche la prima parte dell'articolo 10, in cui si disponeva l'assegnazione al Ministero dell'interno del 15 per cento del totale dei proventi delle multe di spettanza dello Stato, al fine di destinare tali risorse all'intensificazione dei controlli su strada. A quest'ultimo proposito osserva infatti che nel bilancio di previsione non possono essere iscritte stime di entrata relative ai proventi dalle multe, che possono essere soltanto accertati a consuntivo. Per questo ritiene che le misure contenute nell'articolo 10, di cui la Commissione Bilancio ha richiesto la soppressione, debbano essere oggetto di una più approfondita riflessione, con il coinvolgimento dei rappresentanti del Ministro dell'economia e delle finanze, al fine di chiarire le motivazioni di tali disposizioni e pervenire ad una formulazione che permetta di conseguire gli obiettivi voluti dalla Commissione.

  Michele DELL'ORCO (M5S) chiede che venga accantonato l'emendamento 10.100 al fine di effettuare l'approfondimento richiamato dal presidente.

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, nel sottolineare il proprio impegno per pervenire all'approvazione di tutte le misure contenute nel provvedimento in esame, di cui è presentatore nonché relatore, giudica opportuno che si proceda al recepimento delle condizioni poste nei pareri resi dalle Commissioni in sede consultiva, in particolare dalla Commissione Bilancio, anche al fine di permettere di verificare se sussistano i presupposti per il trasferimento del provvedimento alla sede legislativa.

  Diego DE LORENZIS (M5S) nel concordare con il presidente sull'opportunità di un confronto con i rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze, stigmatizza l'atteggiamento dei gruppi di maggioranza nel corso della votazione del parere presso la Commissione Bilancio, che non hanno tenuto conto della volontà espressa dai loro colleghi di Gruppo nella Commissione competente in sede referente.

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, nel sottolineare la piena libertà di ciascun parlamentare di esprimere la propria posizione politica nel senso che ritiene più opportuno, ribadisce l'opportunità di verificare se sussistano i presupposti per il trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, nella quale i contenuti del provvedimento potranno essere precisati e integrati. In quella sede potranno essere assunte altresì tutte le iniziative utili per mostrare ai colleghi della Commissione Bilancio che le misure contenute nel testo in esame possono essere approvate e poste in essere senza determinare aggravi per la finanza pubblica. Ricorda infine che posizioni recentemente assunte dal Presidente del Consiglio dei Ministri mostrano la rilevanza da lui attribuita ai temi affrontati nel testo in esame, al punto da prospettare su tali materie l'intervento attraverso un decreto-legge. Anche sotto questo profilo ritiene assolutamente opportuno che la Commissione prosegua nell'esame del provvedimento e conduca quanto più avanti possibile il suo iter di approvazione.

  La Commissione approva l'emendamento 10.100 del relatore. Approva quindi l'articolo aggiuntivo 12.0100 del relatore (vedi allegato 1).

  Michele Pompeo META, presidente e relatore, avverte che, essendo stati esaminati e approvati tutti gli emendamenti proposti dal relatore per il recepimento dei pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva, sarà verificata la possibilità di chiedere il trasferimento alla sede legislativa del testo, come risultante dagli emendamenti approvati. Ricorda, in proposito, che per il trasferimento alla Pag. 94sede legislativa risultano necessari il consenso di più dei quattro quinti dei componenti della Commissione e l'assenso del Governo. Avverte che, nel caso in cui si dovesse verificare che non sussistono le condizioni per il trasferimento alla sede legislativa, la Commissione sarà di nuovo convocata sul provvedimento per concludere l'esame in sede referente con la votazione del mandato al relatore e la trasmissione del provvedimento stesso all'Assemblea, dove sarà esaminato con i tempi che saranno stabiliti dalla Conferenza dei presidenti di Gruppo. Rinvia, quindi, l'esame del provvedimento ad una successiva seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

PETIZIONI

  Giovedì 18 dicembre 2014 — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.10.

Petizione n. 380 del 2013 del sig. Loris Calcina, da Falconara Marittima (Ancona), che chiede la revisione del progetto di collegamento ferroviario tra la linea Orte-Falconara Marittima e la linea adriatica.
(Esame ai sensi dell'articolo 109 del Regolamento e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della petizione in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Mario TULLO (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare la petizione n. 380 del 2013, che richiede la revisione del progetto di collegamento ferroviario tra la linea Orte-Falconara Marittima e la linea adriatica. La petizione è stata presentata, quale primo firmatario, dal presidente del movimento ecologista falconarese «Ondaverde ONLUS», sig. Loris Calcina, cui si sono associati i presidenti dei comitati di quartiere Fiumesino, sig. Franco Budini, e Villanova, sig. Alfredo Campanatti, entrambi di Falconara Marittima.
  Ricorda preliminarmente che il diritto di petizione, garantito dall'articolo 50 della Costituzione, consiste nella possibilità, da parte dei cittadini, di richiedere al Parlamento provvedimenti legislativi ovvero di esporre comuni necessità. Tale diritto rappresenta uno strumento di sollecitazione nei confronti dell'attività legislativa e di indirizzo politico del Parlamento. La petizione può essere esercitata da tutti i cittadini, sia individualmente sia collettivamente, senza limiti di numero e non richiede particolari formalità, eccetto l'autenticazione della firma del proponente. Fa presente che l'articolo 109 del Regolamento della Camera dei deputati prevede che le petizioni siano esaminate dalle Commissioni competenti e che l'esame possa concludersi con una risoluzione diretta ad interessare il Governo, oppure con una decisione di abbinamento di un eventuale progetto di legge all'ordine del giorno. In proposito segnala che risulta già assegnata alla Commissione sulla medesima materia la risoluzione Dell'Orco 7-00404, che riprende i contenuti della petizione.
  Passando ad una breve sintesi dei contenuti, rileva che la petizione formula alcune osservazioni critiche sull'attuale progetto di collegamento tra la linea ferroviaria Orte-Falconara e la linea ferroviaria adriatica, da realizzarsi nel nodo di Falconara Marittima (cosiddetto «bypass di Falconara»), progetto inserito nel programma delle infrastrutture strategiche. Viene in particolare evidenziato che la realizzazione del bypass dovrebbe essere successiva al completamento dei lavori di raddoppio della linea Orte-Falconara, che invece risultano realizzati solo per il 35 per cento. Realizzare prima il bypass significherebbe invece, secondo le valutazioni dei presentatori della petizione, congestionare la linea Orte-Falconara. Pag. 95
  Il progetto inoltre risulterebbe di costo elevato (la petizione indica 174 milioni di euro per 4,4 km di linea) anche a causa della necessità di adeguare parzialmente il sentiero luminoso di avvicinamento degli aerei all'aeroporto delle Marche, perché il progetto interferisce con il sentiero. Altro aspetto da considerare è, secondo i presentatori della petizione, che l'attuale tracciato del progetto prevederebbe la realizzazione di interventi di sottovia in zone a rischio idrogeologico, rischio che risulterebbe aggravato dopo l'alluvione del 2006.
  Sottolinea che, a fronte delle criticità del progetto, la petizione non nega la necessità di un collegamento tra le due linee ferroviarie, quella Orte Falconara e quella adriatica, anche alla luce della necessità del collegamento diretto della linea ferroviaria con l'interporto di Jesi e lo spostamento degli scali merci di Falconara Marittima. La realizzazione del collegamento tra le due linee potrebbe inoltre costituire un nuovo itinerario da Bologna a Roma, alternativo al tradizionale tracciato Bologna-Firenze-Roma. Del pari indispensabile appare, secondo quanto affermato nella petizione, l'arretramento, che il bypass è chiamato a garantire, dell'attuale tracciato della linea adriatica, che attraversa l'area della raffineria API.
  Osserva che, in tale ottica, la petizione sostiene tuttavia la soluzione alternativa per la realizzazione del collegamento avanzata dalla provincia di Ancona fin dal 2004 e appoggiata anche dalla provincia di Pesaro. Tale soluzione alternativa prevede un più radicale arretramento della linea adriatica, volto ad evitare che convogli con merci pericolose attraversino, come invece previsto dall'attuale progetto del bypass, la zona dell'aeroporto e i quartieri Castelferretti e Stadio.
  Evidenzia che la differenza tra i due progetti è mostrata in modo evidente dalle mappe allegate alla petizione. La petizione si conclude con una richiesta di Audizione dei soggetti proponenti.
  Rispetto agli elementi contenuti nella petizione, segnala che l'ultimo aggiornamento del programma infrastrutture strategiche, contenuto nell'Allegato alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF) del settembre 2014, indica in 174 milioni di euro il costo per la realizzazione del solo primo lotto funzionale del nodo di Falconara. A tale onere si devono aggiungere ulteriori 30 milioni per il completamento dell'opera con il collegamento con la linea adriatica. Il primo lotto funzionale risulta già interamente finanziato e si è in attesa dell'approvazione del progetto esecutivo, mentre per il completamento dell'opera si è ancora nella fase di progetto preliminare e devono essere individuati i 30 milioni necessari. L'Allegato conferma invece che i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara procedono più lentamente: l'opera prevede un onere complessivo di 3.323 milioni di euro, dei quali risultano disponibili solo 316,61 milioni di euro. Risultano ultimati solo i tratti Castelplanio-Montecarotto e Fabriano – Posto 228 Castelplanio, mentre è in fase di realizzazione il tratto Spoleto-Campello. Per il resto dell'opera risultano allo stadio di progetto definitivo il tratto Foligno-Fabriano (per il quale devono essere individuati però i 1.918,50 milioni di euro necessari) e il tratto Spoleto-Terni (per il quale è individuata la copertura di soli 17,55 dei 532,34 milioni di euro necessari). Si trovano infine allo stadio di progetto preliminare l'intervento sul posto 228 Castelplanio (per il quale devono essere individuati i 573,10 milioni di euro necessari) e il tratto Foligno-Perugia-Terontola (per il quale invece l'onere di 58 milioni di euro risulta già interamente coperto, (come indicato a pagina 163 dell'Allegato).
  In conclusione, giudica, a suo avviso, senz'altro opportuno accogliere la richiesta dei proponenti della petizione di essere ascoltati in audizione. Sulla base degli elementi che emergeranno dal dibattito e dall'audizione stessa, la Commissione valuterà come proseguire e concludere l'esame della petizione. Da quindi lettura del testo della petizione (vedi allegato 2).

  Donatella AGOSTINELLI (M5S), nel condividere l'opportunità che la Commissione svolga un'audizione dei presentatori Pag. 96della petizione in esame, fa presente che riguardo al progetto del bypass ferroviario di Falconara Marittima la direzione aeroportuale Ancona-Pescara dell'ENAC in data 8 luglio 2008 aveva inviato all'allora Presidente della Regione Marche, alla direzione compartimentale di RFI SpA di Ancona, alla Società Aerdorica SpA, alla Direzione generale dell'ENAV, alla Provincia di Ancona e ai Comuni interessati, tra cui Falconara Marittima, una nota con la quale si faceva intendere che quella direzione aveva saputo casualmente del progetto del bypass ferroviario che, attraversando ortogonalmente il sentiero di avvicinamento alla pista di atterraggio dell'aeroporto di Falconara, avrebbe potuto produrre limitazioni consistenti al traffico aereo, compromettendone in maniera significativa l'attività commerciale. La nota pertanto si concludeva sottolineando che si riteneva opportuna una valutazione congiunta con i progettisti. Nell'evidenziare quindi che fino a quel momento non era mai stata effettuata tale valutazione, segnala che l'ex Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro, con uno scambio epistolare, aveva informato i Comitati falconaresi della verifica predisposta presso l'amministratore delegato di RFI, che aveva escluso interazioni con il cono di volo e con il sentiero luminoso di approccio all'aeroporto, aggiungendo che le autorità preposte non avevano fatto mai pervenire osservazioni al progetto. Fa presente inoltre che il 7 maggio 2008 lo stesso amministratore delegato aveva ribadito al Ministro Di Pietro che il bypass ferroviario era perfettamente congruente con i vincoli cogenti sull'area aeroportuale, aggiungendo infine che RFI aveva già relazionato quelle stesse valutazioni nel 2004 in uno studio specifico al Ministero dell'Ambiente «sulla base di indicazioni ricevute da funzionari dell'Aeroporto di Falconara Marittima.» Osserva che, dal momento che ENAC e ENAV non erano al corrente della questione fino a luglio 2008, rimane da stabilire se quegli elementi di risposta forniti al Ministro dall'amministratore delegato di RFI SpA fossero frutto di omissioni, falso in atto pubblico, negligenza, imperizia o sbadataggine. Osserva che la ricostruzione dei fatti fa sorgere molti dubbi sull'andamento della vicenda e ritiene che il Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e il Segretario del CIPE Mario Baldassarri possano essere stati tratti in inganno dagli elementi di risposta dell'allora amministratore delegato di RFI, potendosi sospettare altrimenti responsabilità dei Ministeri e del CIPE, che non hanno accertato la veridicità di quelle valutazioni. Nello stigmatizzare quindi la mancata sottoposizione ad ENAC ed ENAV del progetto di bypass ferroviario relativamente all'interferenza della ferrovia con l'aeroporto delle Marche, invita la Commissione ad attivare i propri poteri conoscitivi, di controllo e di indirizzo al fine di verificare i fatti. Ribadisce la propria contrarietà al progetto di bypass ferroviario sia nel merito che per le modalità con cui è stato portato avanti, e sottolinea l'opportunità che le risorse ad esso destinate pari a 174 milioni di euro, vengano utilizzate per il raddoppio ferroviario della Orte-Falconara, ancora a binario unico per il 65 per cento del tracciato. Riafferma in conclusione l'esigenza che la Commissione proceda tempestivamente a svolgere l'audizione richiesta dai soggetti che hanno presentato la petizione.

  Michele Pompeo META, presidente, concorda con il relatore e con la deputata Agostinelli sull'opportunità di svolgere l'audizione richiesta dai proponenti della petizione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Giovedì 18 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.30.

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Sulle missioni svolte da delegazioni o rappresentanti della Commissione nell'anno 2014.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che in data 16 gennaio 2014 una delegazione della Commissione ha effettuato una missione per visitare il Centro di guida sicura ACI di Vallelunga. Hanno partecipato alla missione i deputati Nicola Bianchi, Bruno, Catalano, Dell'Orco, De Lorenzis, Garofalo, Liuzzi e Ragosta. A nome dei deputati che vi hanno partecipato presenta e illustra una relazione sui contenuti della missione e sul suo svolgimento.
  Avverte quindi che, se non vi sono obiezioni, la relazione s'intende approvata e sarà pubblicata in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 3).

  La Commissione concorda.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che in data 17 marzo 2014 si è svolta ad Atene la riunione dei Presidenti delle Commissioni competenti per la produzione, il commercio e gli affari marittimi dei Parlamenti dell'Unione europea, alla quale ha partecipato, in rappresentanza della Commissione, l'onorevole Bruno Bossio. A suo nome presenta e illustra una relazione sui contenuti della riunione e sul suo svolgimento.
  Avverte quindi che, se non vi sono obiezioni, la relazione s'intende approvata e sarà pubblicata in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 4).

  La Commissione concorda.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che in data 11 dicembre 2014 una delegazione di deputati della Commissione Trasporti e della Commissione Ambiente, insieme a una delegazione di senatori della Commissione Lavori pubblici del Senato, hanno effettuato una missione per la visita della Variante di Valico dell'Autostrada A1. Hanno partecipato alla missione, in rappresentanza della Commissione Trasporti, i deputati Brandolin, Catalano e Dell'Orco e, in rappresentanza della Commissione Ambiente, il deputato Segoni. A nome dei deputati che vi hanno partecipato presenta e illustra una relazione sui contenuti della missione e sul suo svolgimento.
  Avverte quindi che, se non vi sono obiezioni, la relazione s'intende approvata e sarà pubblicata in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 5).

  La Commissione concorda.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.50.

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