CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 dicembre 2014
354.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 118

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 15.20.

Revisione della parte seconda della Costituzione.
C. 2613 cost. Governo, approvato dal Senato, e abb.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 dicembre 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che la Commissione è convocata, in sede consultiva, per il seguito dell'esame, per il parere alla I Commissione (Affari costituzionali), del disegno di legge costituzionale C. 2613, approvato dal Senato, sulla revisione della Parte seconda della Costituzione.
  Ricorda che nella seduta del 3 dicembre scorso, il relatore, on. Gelli, ha svolto la relazione e che giovedì 4 dicembre ha avuto luogo l'audizione informale di docenti universitari ed esperti della materia per quanto di competenza della Commissione.
  Comunica, quindi, che nella seduta odierna inizierà il dibattito che dovrebbe concludersi nella seduta di domani con l'espressione del parere.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) ringrazia il collega Gelli per la sua relazione che ha consentito anche di individuare le criticità del provvedimento in esame. Osserva, preliminarmente, che l'originaria proposta di riforma dell'attuale formulazione del Titolo V della Costituzione aveva come motivazione principale la riduzione del potenziale contenzioso ma che tale obiettivo appare compromesso dalle modifiche introdotte al Senato. Sottolinea, inoltre, che nella fase attuale il contenzioso si è ormai progressivamente ridotto tramite il consolidarsi della giurisprudenza Pag. 119costituzionale. Manifesta, quindi, il timore che la riforma prospettata possa avere un effetto opposto rispetto alle intenzioni che ne sono alla base ed auspica pertanto che l'esame presso la Camera possa introdurre elementi di chiarezza al riguardo.
  Richiama l'attenzione dei colleghi sulla necessità di approfondire le implicazioni dell'uso della locuzione «disposizioni generali e comuni» in relazione alla competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela della salute, sicurezza alimentare e tutela e sicurezza del lavoro. Osserva in proposito che si corre il rischio che la legislazione statale possa, per tutelare l'interesse generale, entrare maggiormente nel dettaglio, invadendo la sfera attualmente di competenza regionale. Rileva, inoltre, che l'espressione «comuni» sembrerebbe avere un valore analogo al termine «omogenee» che però potrebbe non essere impiegato in quanto potrebbe apparire maggiormente lesivo dell'autonomia regionale. Sottolinea che in relazione alla tutela della salute sarebbe apparso preferibile l'uso della locuzione «norme tese ad assicurarne l'uniformità sul territorio nazionale» introdotta con la nuova formulazione della lettera g) del comma secondo dell'articolo 117 della Costituzione.
  Ritiene, inoltre, che qualunque sia la formulazione adottata, la previsione di una competenza statale esclusiva in materia di principi generali relativi alla tutela della salute dovrebbe trovare collocazione in una apposita lettera del comma secondo dell'articolo 117. Rileva, infatti, che con l'attuale inserimento all'interno della lettera m) si corre il rischio che si possa prescindere dai livelli essenziali delle prestazioni. Sottolinea che anche su questo punto la Camera potrebbe apportare un contributo di chiarezza, ricordando che la questione era già emersa nel corso dell'esame al Senato senza poter trovare un esito soddisfacente.
  Giudica necessaria anche la previsione al comma secondo dell'articolo 117 di affidare allo Stato la legislazione di principio ovvero disposizioni generali e comuni in tema di politiche sociali, colmando così una lacuna presente nella formulazione proposta del nuovo Titolo V. Ricorda che anche in questo caso il tema è stato sollevato al Senato senza poter trovare una soluzione a causa della necessità di completare l'esame del provvedimento in tempi ragionevoli.
  Passando a temi che investono in maniera meno diretta la competenza della Commissione e manifestando in ogni caso apprezzamento per l'intenzione di superare, seppure con ritardo, il bicameralismo paritario, osserva che andrebbe meglio definito il futuro ruolo delle Conferenze Stato-regioni e Stato-città e che occorrerebbe valutare con attenzione la prevista nuova composizione del Senato. Ritiene infatti preferibile l'adozione di un modello analogo a quello del Bundesrat tedesco, a suo avviso più efficace nel prevenire un contenzioso costituzionale. Rileva che il modello che si va delineando prefigura, nel rapporto tra Stato e regioni, il passaggio da una relazione cooperativa, richiamando a titolo esemplificativo l'esperienza del Patto per la salute, ad una competitiva. Manifesta, pertanto, perplessità per la formulazione della cosiddetta clausola di supremazia, prevista dal comma quarto dell'articolo 117. Auspica in proposito un maggiore coordinamento con quanto previsto dall'articolo 120 e dichiara di non comprendere le ragioni di introdurre, accanto al concetto di tutela dell'unità giuridica ed economica della Repubblica, quello di tutela dell'interesse nazionale. Sottolinea, in ogni caso, che la clausola di supremazia andrebbe bilanciata con la possibilità per le regioni di adottare norme cedevoli, strumento peraltro ampiamente sperimentato, per supplire ad eventuali inerzie della legislazione statale.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nel mostrare apprezzamento per la capacità di approfondimento testimoniata dall'intervento della collega Miotto, ne sollecita una riflessione sull'opportunità di inserire espressamente il riferimento alla sanità in relazione ai livelli essenziali delle prestazioni.

Pag. 120

  Anna Margherita MIOTTO (PD) ritiene che tale modifica non appare necessaria alla luce della costante interpretazione che include le prestazioni sanitarie tra quelle relative ai diritti sociali.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 10 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 15.50.

7-00166 D'Incecco: Iniziative per tutelare la salute delle persone affette da diabete e garantire cure appropriate.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 26 novembre 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito della discussione della risoluzione n. 7-00166 D'Incecco: Iniziative per garantire cure appropriate alle persone affette da diabete e che nella seduta precedente, l'on. D'Incecco, ha illustrato la risoluzione ed è intervenuto il rappresentante del Governo, manifestando il suo orientamento favorevole.
  Chiede, pertanto, se ci sono colleghi che intendono intervenire.

  Nessun altro, chiedendo di intervenire, la Commissione approva il testo della risoluzione n.7-00166.

  La seduta termina alle 15.55.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 10 dicembre 2014.

Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario.
C. 259 Fucci, C. 262 Fucci, C. 1324 Calabrò, C. 1312 Grillo, C. 1581 Vargiu e C. 1902 Monchiero, C. 1769 Miotto e C. 2155 Formisano.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 16 alle 17.