CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 novembre 2014
344.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 27 NOVEMBRE 2014

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 novembre 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA, indi della vicepresidente Barbara SALTAMARTINI. — Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).
C. 2679-bis Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017.
C. 2680 Governo.

(Seguito dell'esame congiunto e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 novembre 2014.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. In assenza di obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che sono stati ritirati i seguenti emendamenti: Taranto 7.55; Giampaolo Galli 7.56; Dell'Aringa 12.43; Marchi 17.381; Causi 17.40; Bruno Bossio 19.9; 19.109 Capozzolo; Marchi 35.12; Piccione 44.91; Quartapelle Procopio Tab. A 30; Rubinato Tab. A 3.
  Segnala quindi che l'onorevole Marazziti sottoscrive l'emendamento Binetti 14.17; gli onorevoli Castelli, Sorial e Pesco sottoscrivono gli emendamenti Giampaolo Galli 7.54 e Ricciatti 7.019; gli onorevoli Carnevali e Miotto sottoscrivono gli emendamenti Binetti 14.17 e Giordano 28.111; l'onorevole Castricone sottoscrive l'emendamento Marchi 35.10; l'onorevole Antezza sottoscrive l'emendamento Tino Iannuzzi 8.9 (Nuova formulazione); l'onorevole Di Salvo sottoscrive l'emendamento 11.16 Gnecchi; gli onorevoli Lavagno e Pilozzi sottoscrivono l'emendamento Castricone 11.4 (Nuova formulazione); l'onorevole Giorgis sottoscrive l'emendamento Fragomeli 43.22 (Nuova formulazione).Pag. 420
  Nel dare conto delle sostituzioni, avverte che, per il gruppo Partito Democratico, i deputati Iacono, Miotto, Taranto, Tullo, Garavini, Rosato, Fragomeli sostituiscono, rispettivamente, i deputati Laforgia, Rubinato, Censore, Preziosi, Melilli, Parrini e Fanucci; per il gruppo MoVimento 5 Stelle l'onorevole Nesci sostituisce l'onorevole Colonnese.
  Avverte che la Commissione passerà all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 7.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Giampaolo Galli 7.56 e degli identici emendamenti Abrignani 7.19 e Palese 7.29, evidenziando come il Governo abbia preso l'impegno ad affrontare la tematica posta dall'emendamento stesso nel corso dell'esame della legge di stabilità al Senato. Invita quindi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Fauttilli 7.53, Vignali 7.44, Tinagli 7.47 e 7.46, Taranto 7.55 e Russo 7.23.
  Esprime parere favorevole sugli emendamenti Abrignani 7.18 e Castricone 7.04, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). A tale proposito fa presente che l'articolo aggiuntivo Castricone 7.04, qualora venga accolta la riformulazione proposta, s'intenderà rinumerato come Castricone 7.66.
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Vignali 7.45, Fauttilli 7.52 e Giampaolo Galli 7.54 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Capezzone 7.35. Invita infine al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Ricciatti 7.019 e 7.020.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Giampaolo Galli 7.56 è stato ritirato dai presentatori.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Abrignani 7.19 e Palese 7.29.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Fauttilli 7.53, Vignali 7.44, Tinagli 7.47 e 7.46, Taranto 7.55 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Russo 7.23.

  Rocco PALESE (FI-PdL) accetta la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Abrignani 7.18, di cui è firmatario.

  Antonio CASTRICONE (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore del suo emendamento 7.66 (ex 7.04).

  La Commissione approva gli identici emendamenti Abrignani 7.18 e Castricone 7.66 (ex 7.04), come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Vignali 7.45, Fauttilli 7.52 e Giampaolo Galli 7.54 risultano assorbiti dalla riformulazione dell'emendamento Benamati 17.41 (Nuova formulazione) relativo al rifinanziamento degli stanziamenti previsti per la cosiddetta Legge Sabatini.

  La Commissione respinge l'emendamento Capezzone 7.35.

  Giovanni PAGLIA (SEL), con riferimento articolo aggiuntivo Ricciatti 7.019, evidenzia come esso intervenga su un tema decisivo per lo sviluppo industriale del Paese. Ricorda infatti che ogni giorno numerose imprese italiane scelgono di delocalizzare le proprie aziende all'estero, per scelte connesse al cosiddetto fenomeno del dumping ovvero per motivi di carattere strategico. A tale riguardo ritiene che, seppur entro i limiti della libertà di impresa, debba essere tenuto in considerazione che tali imprese risultano beneficiarie di contributi pubblici in conto capitale, finalizzati al loro sviluppo sul territorio Pag. 421italiano. Nel sottolineare quindi come le proposte emendative presentate dal suo gruppo affrontino la questione proponendo tre misure di intervento, rammenta, in particolare la proposta che prevede la possibilità che i siti industriali abbandonati siano presi in carico da cooperative costituite dai lavoratori, al fine di dare continuità alla attività delle imprese stesse.
  Ritiene infine che la proposta emendativa in questione consenta di dare un'efficace risposta a tale tematica, anche da un punto di vista etico.

  Giampaolo GALLI (PD), nell'accogliere le finalità sottese alla proposta emendativa in esame, reputa peraltro non condivisibile la previsione della retroattività degli interventi proposti. In particolare, con riferimento alle sanzioni previste dall'emendamento, reputa che esse potrebbero avere effetti distorsivi rispetto all'intento dei presentatori, disincentivando l'utilizzo da parte delle imprese del sistema di agevolazioni, nel timore di poter essere sanzionate in caso di delocalizzazione dei propri impianti industriali anche a distanza di anni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ricciatti 7.019 e 7.020.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 14, esprime parere favorevole sugli emendamenti Binetti 14.17 e Saltamartini 44.286, a condizione che vengano riformulati prevedendo, tra l'altro, la sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di ludopatia, mediante l'adozione di software in grado di monitorare il comportamento del giocatore e generare messaggi di allerta. Fa presente, inoltre, che l'emendamento 14.1 della XII Commissione Affari Sociali è da intendersi assorbito dalla riformulazione testé proposta degli emendamenti Binetti 14.17 e Saltamartini 44.286, precisando che quest'ultimo, in caso di accettazione della riformulazione da parte del presentatore, è da intendersi rinumerato in 14.21, con testo identico alla riformulazione dell'emendamento Binetti 14.17.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i deputati Antezza, Latronico, Librandi, Marazziti, Milanato, Palese, nonché tutti i deputati del Partito Democratico membri della V Commissione, sottoscrivono l'emendamento Binetti 14.17, come riformulato dal relatore.

  Laura CASTELLI (M5S), stigmatizzando la riformulazione degli emendamenti Binetti 14.17 e Saltamartini 14.21, chiede chiarimenti, in particolare circa il tipo di software che si prevede di adottare e le modalità della sperimentazione dello stesso sui malati affetti da malattie connesse al gioco d'azzardo.

  Giovanni PAGLIA (SEL) rileva come dovrebbe essere adottato un sistema di automonitoraggio da parte dei soggetti che praticano il gioco d'azzardo, essendo invece molto rischioso ipotizzare l'adozione di un sistema di monitoraggio da parte di terzi, rispetto al quale invita il relatore e il Governo a una nuova riflessione.

  Mario MARAZZITI (PI) evidenzia come rispetto alla riformulazione dell'emendamento in esame, andrebbe valutato quantomeno l'inserimento della previsione che il monitoraggio dei soggetti coinvolti possa avvenire esclusivamente previa acquisizione del loro consenso, al fine di evitare la lesione della privacy dei soggetti stessi.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD), nel rilevare innanzitutto come gli emendamenti riguardino la fase di sperimentazione di un progetto pilota, innovativo rispetto alle misure adottate in passato, sottolinea quindi come un software analogo a quello proposto dagli emendamenti in questione sia stato già sperimentato in Paesi molto evoluti nell'azione di contrasto alla ludopatia, quali la Germania e la Spagna.

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  Giulia GRILLO (M5S), nel ricordare il grande impegno del suo gruppo a favore delle misure di prevenzione e di cura della ludopatia, rileva come l'adozione di un software per il monitoraggio del comportamento dei giocatori non fosse prevista dalla formulazione originaria dell'emendamento 14.17 e come l'intera procedura prevista vada ad incidere su profili giuridici delicati e complessi, relativi alla tutela di diritti fondamentali costituzionalmente garantiti. Evidenzia quindi come, rispetto a tali aspetti, dovrebbe essere richiesto il parere alla I Commissione Affari Costituzionali e sottolinea, dal punto di vista del metodo, che il tema del contrasto alla ludopatia dovrebbe essere affrontato nell'ambito della XII Commissione Affari Sociali.

  Bruno TABACCI (PI) dichiara la propria contrarietà rispetto all'intervento previsto dalla riformulazione degli emendamenti in esame, ritenendo che esse contenga misure non idonee ad affrontare il problema del contrasto alla ludopatia.

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) sottolinea come l'adozione del predetto software possa essere effettuata senza alcun onere finanziario a carico dello Stato, attraverso l'esplicita previsione dell'obbligo per i gestori degli apparecchi per il gioco d'azzardo di effettuare un aggiornamento dei software già in uso.

  Mauro GUERRA (PD) propone un'ulteriore riformulazione degli emendamenti Binetti 14.17 e Saltamartini 14.21 (ex 44.286), sulla base delle considerazioni svolte dai deputati intervenuti, al fine di precisare che la sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia avviene mediante l'adozione di software che consentano al giocatore di monitorare il proprio comportamento e di generare conseguentemente appositi messaggi di allerta (vedi allegato 1).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ribadisce innanzitutto il voto contrario del suo gruppo, rilevando come l'emendamento Binetti 14.17 nella sua originaria riformulazione proponesse l'adozione di misure di prevenzione e informazione diverse. A tale riguardo, evidenzia la propria preoccupazione circa il rischio che lo stanziamento di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, oltre ad essere eccessivamente oneroso e ingiustificato sia stato effettuato in vista di un suo impiego a favore di società previamente individuate. Dichiara quindi che i deputati del Movimento 5 Stelle della V Commissione Bilancio intendono sottoscrivere l'emendamento Binetti 14.17 nella sua originaria formulazione e chiede al relatore di ritirare la sua proposta di nuova formulazione dell'emendamento stesso.

  Guido GUIDESI (LNA) osserva che il tema del contrasto al gioco di azzardo patologico è ampio e che la riformulazione proposta non risolve le problematiche esistenti. Invita il Governo a seguire con attenzione la problematica delle agenzie di scommesse che operano nel nostro Paese senza alcuna autorizzazione, facendosi scudo della normativa europea.

  Davide CRIPPA (M5S) dichiara di non comprendere come si possa installare un software per il controllo delle giocate su apparecchi di proprietà di imprenditori privati.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che la riformulazione proposta prevede una fase sperimentale in cui potranno essere affrontate le problematiche tecniche sollevate dal collega Crippa.

  Il viceministro Enrico MORANDO manifesta il suo parere favorevole all'ulteriore riformulazione proposta dal relatore e condivide anche le sue considerazioni sulla possibilità di affrontare le questioni tecniche in sede di sperimentazione.

  Paola BINETTI (PI) ricorda che il testo della proposta di legge predisposto dalla XII Commissione per il contrasto al gioco d'azzardo patologico prevede di fornire ai Pag. 423giocatori gli strumenti necessari per avere conoscenza della propria condotta di gioco. Osservando che si tratta di dati estremamente sensibili, rileva che nel testo proposto non appare del tutto chiaro quale sia il soggetto competente nella gestione dei dati. Auspica, in ogni caso, che gli strumenti elettronici di controllo abbiano prevalentemente una finalità sanitaria e non fiscale.

  Donata LENZI (PD) sottolinea che la riformulazione proposta raccoglie lo spirito di diversi emendamenti che hanno come obiettivo quello di aiutare la presa in carico dei giocatori patologici e accoglie sostanzialmente quanto proposto dalla Commissione affari sociali. Dichiara pertanto il suo voto favorevole sulla riformulazione proposta dal relatore.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ribadisce la validità della proposta di riformulazione precedentemente illustrata che prevede il trasferimento dell'Osservatorio sulla dipendenza da gioco d'azzardo patologico al Ministero della salute e l'avvio di una sperimentazione per il controllo dei soggetti a rischio.

  Paola BINETTI (PI) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Binetti 14.17 e Saltamartini 14.21 (ex 44.286), come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 14.1 della XII Commissione risulta assorbito dalla nuova formulazione degli emendamenti Binetti 14.17 e Saltamartini 14.21 (ex 44.286), testé approvati.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 16, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Corsaro 16.37, degli identici Librandi 16.32, Vignali 16.31, Abrignani 16.19 e Caparini 16.2, Bruno Bossio 16.4, degli identici Palese 16.20, Di Gioia 16.9, Losacco 16.35 e Latronico 16.27, Liuzzi 16.25. Esprime parere favorevole sull'emendamento Boccadutri 16.33.
  Invita, altresì, al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dei subemendamenti De Lorenzis 0.16.38.10, Fratoianni 0.16.38.9, 0.16.38.7 e 0.16.38.8, degli identici Fratoianni 0.16.38.1 e Palese 0.16.38.13, degli emendamenti Palese 0.16.38.6 e 0.16.38.5, Tancredi 0.16.38.16 e 0.16.38.17, Fratoianni 0.16.38.15 e 0.16.38.2, De Lorenzis 0.16.38.1, degli identici Fratoianni 0.16.38.3 e Palese 0.16.38.12 e dell'emendamento Fratoianni 0.16.38.4. Infine, esprime parere favorevole sull'emendamento 16.38 del Governo e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Caparini 16.01.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Corsaro 16.37: si intende vi abbia rinunciato.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) ritira l'emendamento a sua prima firma 16.32.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) ritira l'emendamento Vignali 16.31, del quale è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Abrignani 16.19 e Caparini 16.2.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Bruno Bossio 16.4 è stato ritirato.

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  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) ritira il suo emendamento 16.9.

  Alberto LOSACCO (PD) ritira il suo emendamento 16.35.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Palese 16.20 e Latronico 16.27.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'emendamento Liuzzi 16.25 in qualità di cofirmatario, chiede chiarimenti in ordine al parere contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo, osservando che la banda ultralarga rappresenta un fondamentale fattore di sviluppo.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il proprio parere contrario, osservando che in caso di approvazione dell'emendamento vi sarebbe un rischio di incremento dell'indebitamento netto e che comunque nella normativa vigente sono già previsti strumenti di cofinanziamento per la banda ultralarga.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Liuzzi 16.25 e approva l'emendamento Boccadutri 16.33 (vedi allegato 1); respinge quindi i subemendamenti De Lorenzis 0.16.38.10, Fratoianni 0.16.38.9, 0.16.38.7 e 0.16.38.8 e gli identici subemendamenti Fratoianni 0.16.38.1 e Palese 0.16.38.13.

  Rocco PALESE (FI-PdL), illustrando il suo subemendamento 0.16.38.6, osserva che il tema dell'assegnazione delle frequenze presenta numerosi aspetti problematici, invitando pertanto ad una riflessione anche per scongiurare il rischio di eventuali ricorsi.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) sottoscrive il subemendamento Palese 0.16.38.6, evidenziando che le diverse leggi di stabilità hanno ripetutamente apportato un taglio delle risorse destinate alle emittenti locali. Osserva che tali emittenti sono fondamentali per garantire il pluralismo dell'informazione. Ricordando che in conseguenza di norme europee si opererà a breve una chiusura di frequenze, soprattutto nell'area adriatica, invita il Governo a fornire una risposta chiara che appare dovuta a coloro che hanno fatto importanti investimenti. Ribadendo l'importanza delle televisioni locali, invita ad affrontare il tema in questa sede, senza operare rinvii all'esame che avrà luogo al Senato.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) sottoscrive anch'egli il subemendamento Palese 0.16.38.6, sottolineando che le televisioni locali garantiscono pluralismo e ricchezza informativa e costituiscono una leva di sviluppo per l'economia. Invita pertanto a compiere una riflessione complessiva sulla questione.

  Il viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione del testo dell'emendamento 16.38 del Governo, osservando che con esso si offre uno specifico sostegno alle emittenti locali, fornendo certezze agli imprenditori che verrebbero meno con l'approvazione dei subemendamenti proposti.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ricorda che il tema dell'emittenza locale potrà essere affrontato in maniera più ampia in occasione dell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 17.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) ribadisce di essere voluto intervenire sul tema delle televisioni locali in ragione dei tagli ai contributi in loro favore, operati sistematicamente in un recente passato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Palese 0.16.38.6 e 0.16.38.5.

  Paolo TANCREDI (NCD) ritira i suoi subemendamenti 0.16.38.16 e 0.16.38.17.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Fratoianni Pag. 4250.16.38.15 e 0.16.38.2, De Lorenzis 0.16.38.11 e gli identici Fratoianni 0.16.38.3, Palese 0.16.38.12 e Fratoianni 0.16.38.4; approva quindi l'emendamento 16.38 del Governo (vedi allegato 1) e respinge l'articolo aggiuntivo Caparini 16.01.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 32, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sui subemendamenti Russo 0.32.54.5 e 0. 32.54.4, Franco Bordo 0.32.54.1, Russo 0.32.54.2 e 0.32.54.3, e Guidesi 0.32.54.6, 0. 32.54.7 e 0.32.54.6.8. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento 32.54 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello testé espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 32.54 del Governo.

  La Commissione respinge il subemendamento Russo 0.32.54.5.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel sottoscrivere il subemendamento Russo 0.32.54.4, ritiene che il Governo dovrebbe mostrare maggiore attenzione per interventi a favore del settore agroalimentare e delle produzioni di eccellenze, anche in termini di risorse finanziarie da mettere in campo. Chiede pertanto una maggiore riflessione su tale proposta subemendativa, le cui disposizioni potrebbero quanto meno essere oggetto di valutazione nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, pur comprendendo la rilevanza del tema affrontato dalla proposta subemendativa, ritiene che la stessa possa irrigidire le modalità di utilizzazione del Fondo per le politiche agricole.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel dichiararsi favorevole ad un ampliamento delle finalità previste per il Fondo per le politiche agricole, si dichiara disponibile ad accogliere un ordine del giorno che riproduca il contenuto del subemendamento illustrato dal deputato Palese.

  Rocco PALESE (FI-PdL), preso atto dell'impegno testé assunto dal rappresentante del Governo, ritira il subemendamento Russo 0.32.54.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Franco Bordo 0.32.54.1, Russo 0.32.54.2, 0.32.54.3, Guidesi 0.32.54.6, 0.32.54.7 e 0.32.54.8. Approva quindi l'emendamento 32.54 del Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati presentati i nuovi emendamenti del relatore 13.73, 17.497, 17.498, 21.274, 32.55, 38.172 e 46.05 (vedi allegato 2). Avverte altresì che il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è fissato alle ore 12.30 della giornata odierna.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 19, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Andrea Romano 19.1 e Causin 19.90, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Bruno Bossio 19.9, D'Incà 19.134, degli identici emendamenti Senaldi 19.132, Mura 19.3, Palese 19.89, Vignali 19.101 e Melilla 19.102. Invita altresì al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Caparini 19.38, De Menech 19.118 e De Girolamo 19.66. Avverte che l'emendamento Saltamartini 19.78 deve ritenersi assorbito dall'approvazione dell'emendamento del Governo 16.38, mentre l'emendamento Taranto 19.91 deve ritenersi assorbito dall'approvazione dell'emendamento 17.05. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Benamati 19.92 e degli Pag. 426identici Saltamartini 19.95 e Paola Bragantini 19.34. Propone che l'emendamento 19.6 della XIII Commissione sia da intendersi respinto per l'Aula. Invita al ritiro dell'emendamento Capozzolo 19.109, mentre esprime invece parere favorevole sull'emendamento Cariello 19.27, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), e sugli identici articoli aggiuntivi Piso 19.020 e Castricone 19.06, purché riformulati, riservandosi sul punto di acquisire l'avviso del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore e si riserva di verificare la proposta di riformulazione degli identici articoli aggiuntivi Piso 19.020 e Castricone 19.06.

  Laura CASTELLI (M5S) intervenendo con riferimento al nuovo emendamento del relatore 17.498, con particolare riferimento alla parte che prevede l'intervento in tabella a favore dei lavori socialmente utili, chiede alla presidenza se tale emendamento possa ritenersi ammissibile, trattandosi di una norma di carattere localistico o microsettoriale.

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa che si tratta di un finanziamento già previsto in tabella e che interventi di questo tipo, anche di carattere settoriale, sono già stati effettuati in numerose occasioni. Fa presente, infine, che il Governo, in ogni caso, si assume la responsabilità di tale tipo di intervento.

  Guido GUIDESI (LNA) sottolinea come l'emendamento presentato dal relatore rappresenti, di fatto, una presa in giro nei confronti della Commissione, riguardando una norma già fatta oggetto di stralcio dal provvedimento. Invita pertanto il relatore a ritirare l'emendamento in questione.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ricorda come durante la discussione relativa alle norme estranee al contenuto proprio della Legge di Stabilità si sia svolto un dibattito assai acceso. In ordine alle disposizioni relative ai lavori socialmente utili, ricorda che erano state fornite ampie rassicurazioni sul fatto che, una volta stralciate, le stesse non sarebbero state ripresentate in alcuna forma.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce come i finanziamenti previsti in tabella sono del tutto ammissibili e che ci sono molti precedenti di tale tenore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottoscrive gli emendamenti Cariello 19.27 e Andrea Romano 19.1, come riformulati.

  Andrea ROMANO (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento a sua prima firma 19.1.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) accetta la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Causin 19.90, di cui è firmatario.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Andrea Romano 19.1 e Causin 19.90, come riformulati (vedi allegato 1).

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 19.9.

  Federico D'INCÀ (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 19.134, chiede al relatore ed al rappresentante del Governo di riconsiderare l'invito al ritiro precedentemente formulato. Al riguardo, rappresenta l'opportunità di procedere all'accantonamento della proposta emendativa, per effettuare ulteriori approfondimenti.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invitando il presentatore dell'emendamento a verificare i dati contenuti nella relazione tecnica, riferiti al comma 11 dell'articolo 19, fa presente che non è previsto alcun intervento riduzione delle agevolazioni per l'anno 2015.

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  Federico D'INCÀ (M5S), nel ringraziare il relatore per il chiarimento fornito con riferimento agli effetti finanziari relativi all'anno 2015, ritiene in ogni caso non opportuna la soppressione delle agevolazioni per gli anni 2016 e 2017. Auspica quindi che il relatore voglia procedere ad un'analisi più approfondita di tale delicata questione e che non si rinvii la decisione all'altro ramo del Parlamento.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ribadisce l'invito al ritiro sull'emendamento D'Incà 19.134.

  Il viceministro Enrico MORANDO, associandosi alle considerazioni del relatore, rileva che la prevista riduzione delle agevolazioni per le aree svantaggiate è prevista a decorrere dal 2016, non dal 2015. Pur ritenendo interessante la proposta emendativa D'Incà 19.134, ritiene quindi di confermare l'invito al ritiro precedentemente espresso.

  Federico D'INCÀ (M5S), nel ringraziare il viceministro per il chiarimento, sottolinea che il taglio di un'agevolazione fiscale per i prodotti da riscaldamento nelle aree svantaggiate è del tutto inopportuno. Pur consapevole che la questione è di difficile comprensione per chi non vive in luoghi climaticamente svantaggiati e con inverni rigidi, sottolinea con forza che il taglio dell'agevolazione creerà un danno rilevante alle popolazioni montane, e invita pertanto il relatore e il Governo a rivedere il proprio parere e la maggioranza a sostenerlo, chiedendo altrimenti un accantonamento per un'ulteriore riflessione, vedendosi costretto, nel caso in cui l'emendamento venga posto in votazione, a fare presente la questione in occasione di ogni successivo emendamento che verrà esaminato dalla Commissione.

  Guido GUIDESI (LNA) condivide le considerazioni del collega D'Incà, ritenendo la questione affrontata dall'emendamento 19.134 assai rilevante e la disposizione contenuta nel disegno di legge di stabilità, che l'emendamento chiede di sopprimere, foriera di gravi problemi sociali.

  Rocco PALESE (FI-PdL) si associa anch'egli alle considerazioni del collega D'Incà e sollecita quindi il Governo ad un ulteriore approfondimento che abbia l'obiettivo di accogliere, anche se solo in parte, il contenuto dell'emendamento 19.134.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (LNA) condivide le considerazioni finora svolte dei colleghi che lo hanno preceduto, sottolineando che la disposizione di cui al comma 11 dell'articolo 19 dell'emendamento D'Incà 19.134 si tradurrebbe in un aggravio minimo di 300 euro per numerosi famiglie residenti in zone montane e in un aggravio ancor più forte per le imprese di quei territori, costrette ad utilizzare quantità più ingenti di gasolio o GPL per riscaldare edifici con volumi assai più grandi di quelli delle abitazioni. Invita quindi il Governo ad una ulteriore riflessione al riguardo, ovvero ad impegnarsi formalmente ad affrontare la questione nel corso dell'esame al Senato.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea l'atteggiamento contraddittorio della maggioranza e del Governo. Osserva infatti che la Commissione Ambiente sta attualmente esaminando una proposta di legge volta alla valorizzazione dei comuni montani, mentre la Commissione bilancio sta ratificando il taglio di una agevolazione per gli stessi comuni. Evidenzia altresì che, a seguito dell'approvazione della disposizione di cui al comma 11 dell'articolo 19, verrà a mancare un aiuto fondamentale per le popolazioni dei comuni montani e invita pertanto il Governo ad una ulteriore riflessione anche in coerenza con le proposte avanzate dalla maggioranza nella VIII Commissione Ambiente, aventi come obiettivo il sostegno alle comunità che risiedono in aree geograficamente e climaticamente svantaggiate.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) sottoscrive l'emendamento D'Incà 19.134, facendo Pag. 428presente che anche nel Meridione d'Italia esistono numerosi comuni montani che subirebbero un danno dall'approvazione della disposizione in esame.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, in considerazione degli elementi emersi nel corso del dibattito, propone che l'emendamento D'Incà 19.134 resti accantonato.

  Il viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di accantonamento dell'emendamento D'Incà 19.134 avanzata dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento D'Incà 19.134 si intende accantonato. Avverte che restano altresì accantonati gli identici emendamenti Senaldi 19.132, Mura 19.3, Palese 19.89, Vignali 19.1, Melilla 19.102, nonché gli emendamenti Caparini 19.38 e De Menech 19.118, che hanno ad oggetto la medesima questione. Fa presente che l'emendamento De Girolamo 19.66 è stato ritirato e che gli identici emendamenti Garofalo 19.77 e Saltamartini 19.78 sono assorbiti dall'emendamento 16.38 del Governo. Avverte inoltre che sono stati ritirati l'emendamento Benamati 19.92 e gli identici emendamenti Saltamartini 19.95 e Paola Bragantini 19.34 e che l'emendamento 19.6 della XIII Commissione deve intendersi respinto per l'Aula. Fa presente, infine, che è stato altresì ritirato l'emendamento Capozzolo 19.109.

  Francesco CARIELLO (M5S) accoglie la riformulazione proposta dal relatore del proprio emendamento 19.27.

  Rocco PALESE (FI-PdL), Cosimo LATRONICO (FI-PdL) e Lorena MILANATO (FI-PdL) sottoscrivono l'emendamento Cariello 19.27, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Cariello 19.27, come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (NCD), in qualità di cofirmatario, accoglie la riformulazione proposta dal relatore dell'articolo aggiuntivo Piso 19.020, con la quale si è provveduto a modificare il comma 2 dell'articolo 19-bis introdotto dall'articolo aggiuntivo, nel senso di non prevedere che il trasferimento della qualifica di impianto alimentato da fonti rinnovabili e il relativo allaccio alla rete elettrica nazionale da un lotto di discarica ad altri sia automatico, ma a richiesta dell'operatore e previo assenso dell'amministrazione preposta.

   Francesco BOCCIA, presidente, propone che restino accantonati gli identici articoli aggiuntivi Piso 19.020 e Castricone 19.06, al fine di permettere al Governo di effettuare una valutazione sulla riformulazione proposta dal relatore.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 34, invito al ritiro dell'emendamento Fauttilli 34.10.

  Federico FAUTTILLI (PI) ritira il proprio emendamento 34.10.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 35, esprime parere favorevole sull'emendamento Pastorino 35.24, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Marchi 35.11, Palese 35.175 e Busin 35.54, che hanno ad oggetto interventi per i comuni che hanno subito alluvioni, dal momento che è stato disposto un incremento di 60 milioni per Fondo nazionale per le emergenze. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Marchi 35.10, Palese 35.176 e Busin 35.53, che hanno ad oggetto interventi a favore dei comuni colpiti da eventi sismici, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Sottolinea che la riformulazione di questi ultimi emendamenti richiama i medesimi Pag. 429contenuti degli emendamenti originari, aumentando la platea dei comuni beneficiari con l'inclusione di Lucca e Massa Carrara. Invita, infine, al ritiro degli emendamenti Marchi 35.12, Guidesi 35.77 e degli identici emendamenti D'Incà 35.131 e 35.62.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Pastorino 35.24 come riformulato.

  Marco MARCHETTI (PD), in qualità di cofirmatario, accoglie la riformulazione dell'emendamento Pastorino 35.24.

  La Commissione approva l'emendamento Pastorino 35.24, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati gli identici emendamenti Marchi 35.11, Palese 35.175 e Busin 35.54.

  Maino MARCHI (PD) accoglie la riformulazione del proprio emendamento 35.10 proposta dal relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) accetta la riformulazione del proprio emendamento 35.175 proposta dal relatore.

  Roberto SIMONETTI (LNA), in qualità di firmatario, accetta la riformulazione dell'emendamento Busin 35.175 proposta dal relatore.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) e Lorena MILANATO (FI-PdL) sottoscrivono l'emendamento Marchi 35.10, come riformulato.

  Laura CASTELLI (M5S), a nome di tutti i deputati appartenenti al proprio gruppo e componenti della Commissione Bilancio, sottoscrive l'emendamento Marchi 35.10, come riformulato.

  Gianni MELILLA (SEL) a nome dei deputati appartenenti al proprio gruppo e componenti della Commissione Bilancio, sottoscrive l'emendamento Marchi 35.10, come riformulato.

  Paolo TANCREDI (NCD) a nome dei deputati appartenenti al proprio gruppo e componenti della Commissione Bilancio, sottoscrive l'emendamento Marchi 35.10, come riformulato.

  Mario MARAZZITI (PI) sottoscrive l'emendamento Marchi 35.10, come riformulato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Marchi 35.10, Palese 35.176 e Busin 35.53, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Marchi 35.12 è stato ritirato.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra l'emendamento Guidesi 35.77, di cui è cofirmatario, finalizzato ad incrementare fino al 100 per cento la percentuale delle risorse da distribuire agli enti locali in base al criterio del fabbisogno standard, in vista della realizzazione del cosiddetto federalismo fiscale.

  Maino MARCHI (PD), pur condividendo sul piano di principio la necessità di un passaggio alla redistribuzione delle risorse sulla base del criterio del fabbisogno standard, osserva che tale processo non può che essere graduale e per questa ragione condivide l'invito al ritiro formulato dal relatore, rilevando che la percentuale del 20 per cento già costituisce un notevole passo in avanti.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ribadisce l'esigenza di procedere gradualmente nell'innalzamento della percentuale di risorse da ridistribuire sulla base del criterio del fabbisogno standard, sottolineando come in questa fase in cui si introduce per la Pag. 430prima volta tale criterio, occorra testare adeguatamente l'impatto delle nuove misure.

  Roberto SIMONETTI (LNA) evidenzia come le spiegazioni fornite riguardo alle motivazioni del parere rafforzino la convinzione della necessità di porre in votazione l'emendamento Guidesi 35.77. Insiste, quindi, nella votazione, anche al fine di sollecitare le varie componenti politiche a convincere gli enti locali ad utilizzare il criterio dei costi e del fabbisogno standard.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 35.77.

  Federico D'INCÀ (M5S) illustra il proprio emendamento 35.131, le cui finalità sono analoghe a quelle dell'emendamento Guidesi 35.77, anche se eleva la percentuale solamente fino al 40 per cento.
  Segnala, quindi, che il comune di Firenze, di cui era sindaco il Presidente del Consiglio Renzi, è stato indicato come uno di quelli meglio amministrati, ma in realtà è uno di quelli più avvantaggiati dal fatto di avere avuto una spesa storica elevata. Sottolinea che l'introduzione del criterio del costo standard eviterebbe simili confusioni, permettendo ai cittadini di prendere davvero coscienza delle capacità amministrative dei loro sindaci.
  Chiede, quindi, al relatore ed al Governo di volere quantomeno verificare la possibilità di riformulare l'emendamento, individuando una soluzione intermedia tra le due percentuali del 20 e del 40 per cento.

  Il viceministro Enrico MORANDO fa presente che già la discussione sull'emendamento Guidesi 35.77 ha messo in evidenza che non vi è una contrarietà di fondo riguardo all'introduzione del principio del fabbisogno standard e che, invece, occorre garantire una corretta gestione della fase di transizione. Evidenzia, quindi, che la percentuale del 20 per cento indicata nel disegno di legge di stabilità per il 2015, rappresenta un passo nella giusta direzione abbastanza consistente.

  Federico D'INCÀ (M5S) ritiene che il Governo non stia dando un segnale di voler concretamente andare incontro al federalismo fiscale. Osserva, quindi, che l'attuale sistema consente che un comune come quello di Roma, valutato in maniera negativa e considerato mal gestito, possa poi vedere ripianati in parte i debiti attraverso ulteriori risorse provenienti da provvedimenti che spesso in Parlamento hanno incontrato notevoli difficoltà. Sottolinea, quindi, l'esigenza di far comprendere ai cittadini quali siano i sindaci che hanno bene amministrato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) sottoscrive l'emendamento D'Incà 35.131.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti D'Incà 35.131 e Guidesi 35.62.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate relative all'articolo 5, formula un invito al ritiro sull'emendamento Castricone 5.25.

   Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Antonio CASTRICONE (PD) ritira l'emendamento 5.25, a sua prima firma.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) segnala che la Commissione aveva accantonato anche gli emendamenti Della Valle 5.04 e Fantinati 5.08.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, segnala che tali proposte emendative sono ancora oggetto di valutazione.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate Pag. 431all'articolo 13, formula un parere favorevole sugli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, purché riformulati nel senso di prevedere, per le famiglia con almeno quattro figli e con ISEE non superiore a 8.500 euro, limitatamente al 2015, la possibilità di ottenere buoni per l'acquisto di beni e servizi per l'infanzia.
  Formula, altresì, parere favorevole sugli identici emendamenti 13.8 della XII Commissione e Lenzi 13.27, mentre formula invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sull'emendamento Patriarca 13.24. Infine, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 13.73.

  Il viceministro Enrico MORANDO formula parere conforme a quello del relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) e Cosimo LATRONICO (FI-PdL) sottoscrivono l'emendamento De Girolamo 13.26, come riformulato.

  Giulia GRILLO (M5S), intervenendo sull'emendamento De Girolamo 13.26, così come riformulato, ritiene che la platea dei beneficiari dallo stesso individuata sia comunque troppo ristretta.

  Il viceministro Enrico MORANDO specifica che l'identica riformulazione degli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60 è stata proposta e condivisa al fine di concentrare sulle famiglie in possesso dei requisiti indicati risorse finanziarie che, per quanto non particolarmente cospicue, rappresentano comunque un intervento concreto e significativo in loro favore, consistente nel riconoscimento di un assegno annuo pari a circa mille euro.

  Giovanni PAGLIA (SEL), pur condividendo il requisito consistente in un valore ISEE non superiore a 8.500 euro annui, suggerisce tuttavia di utilizzare come criterio prioritario per l'assegnazione del beneficio quello del numero di figli.

  Maino MARCHI (PD) osserva come gli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, nella riformulazione proposta dal relatore, consentano l'adozione di un intervento significativo in favore di famiglie che versano in condizioni di povertà, invitando tuttavia a prendere in considerazione l'opportunità di sopprimere, al primo periodo, le parole: «per l'infanzia».

  Barbara SALTAMARTINI (NCD), nel condividere la proposta di correzione da ultimo formulata dall'onorevole Marchi, osserva come sul piano generale il disegno di legge di stabilità rechi un complesso di misure positive a sostegno delle famiglie, attraverso, in particolare, l'istituzione di uno specifico fondo in favore delle stesse, nonché l'incremento del fondo per le non autosufficienze e le disposizioni relative al riconoscimento del bonus bebé. Osserva, quindi, come l'obiettivo essenziale dell'emendamento De Girolamo 13.26 sia quello di includere, tra le iniziative in favore della famiglia, anche quelle concernenti la categoria delle famiglie più numerose, stanziando all'occorrenza 45 milioni di euro per l'anno 2015, cui si aggiungono peraltro anche 3 milioni di euro da destinare Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.

  Mario MARAZZITI (PI) esprime apprezzamento per gli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, così come riformulati, contenenti misure strutturali a sostegno della lotta alla povertà. Evidenzia come finalità prioritaria delle citate proposte emendative sia quella di prevedere, in particolare, un aiuto concreto a favore delle famiglie numerose. Ritiene, altresì, che anche le ulteriori risorse stanziate per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti costituiscano un passo in avanti importante.

  Roberto SIMONETTI (LNA), pur condividendo la finalità di misure volte al sostegno delle famiglie numerose, ritiene tuttavia che, sulla base della proposta di riformulazione degli emendamenti De Girolamo Pag. 43213.26 e Gigli 13.60, gli interventi previsti sono suscettibili di andare ad esclusivo beneficio dei nuclei familiari di cittadini extracomunitari. Osserva infatti come, sulla base della personale esperienza di amministratore locale, ben difficilmente esistono famiglie italiane in possesso dei requisiti ISEE recati dai testi riformulati delle citate proposte emendative. Anche al fine di sanare tale criticità, propone quindi di introdurre, quale ulteriore criterio per l'assegnazione del beneficio, quello della residenzialità da almeno 10 anni.

  Daniele PESCO (M5S) nel condividere lo spirito ma non le specifiche soluzioni individuate dagli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, come riformulati, ricorda che in una precedente seduta la Commissione ha respinto un emendamento a firma del MoVimento 5 Stelle, riferito all'articolo 4 del disegno di legge di stabilità, finalizzato all'introduzione nel nostro Paese del reddito di cittadinanza, ciò nonostante le coperture finanziarie, di poco superiori per entità a quelle necessarie a rendere strutturale l'erogazione del bonus degli 80 euro, fossero state ritenute idonee e congrue dai competenti uffici della Camera.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) dichiara di sottoscrivere gli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, così come riformulati.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), nel sottoscrivere gli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, così come riformulati, puntualizza che le famiglie italiane il cui valore ISEE è inferiore al limite di 8.500 euro sono in realtà assai numerose.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) rileva che l'emendamento De Girolamo 13.26, nel testo riformulato da lui già sottoscritto, dà un segnale di fiducia nella direzione di una politica complessiva in favore delle famiglie, con particolare riguardo a quelle con un numero elevato di figli.

  Marialucia LOREFICE (M5S), pur rilevando la persistenza di talune criticità nella riformulazione proposta dal relatore, preannunzia che il gruppo del MoVimento 5 Stelle sosterrà comunque gli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, così come riformulati.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, preso atto delle indicazioni emerse nel corso del dibattito, propone un'ulteriore riformulazione degli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60 (vedi allegato 1), nel senso di sopprimere, al primo periodo, le parole: «per l'infanzia».

  Il viceministro Enrico MORANDO concorda con l'ulteriore riformulazione degli emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60 proposta dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori accettano l'ulteriore riformulazione, in termini identici, dei rispettivi emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60.

  La Commissione approva quindi gli identici emendamenti De Girolamo 13.26 e Gigli 13.60, così come riformulati (vedi allegato 1).

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sull'emendamento 13.73 del relatore, chiede chiarimenti in ordine al Fondo in favore del quale è prevista la destinazione di risorse pari a 5 milioni di euro per l'anno 2015, assicurando la copertura finanziaria dei relativi oneri a valere sui fondi speciali di parte corrente dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che il Fondo in questione è quello per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva quindi l'emendamento 13.73 del Pag. 433relatore e gli identici emendamenti 13.8 della XII Commissione e Lenzi 13.27 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Patriarca 13.24 è stato ritirato.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative in precedenza accantonate riferite all'articolo 11 del provvedimento, fa preliminarmente presente che, sulla base delle valutazioni istruttorie intercorse con il Governo, è stato possibile individuare le risorse finanziarie occorrenti a dare una prima risposta alle diverse questioni poste dalle proposte emendative, ancora accantonate, presentate al citato articolo. Ciò premesso, esprime parere favorevole sugli emendamenti Tullo 11.28 e Gnecchi 11.16, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Ginato 11.57 e sull'emendamento Rostellato 26.48, accantonato in una precedente seduta per essere trattato con riferimento alle proposte emendative di analogo contenuto relative all'articolo 11 del provvedimento, a condizione che vengano riformulati, nel medesimo testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Castricone 11.4, in precedenza sottoscritto dai rappresentanti dei diversi gruppi parlamentari, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Al riguardo, fa presente che la nuova formulazione dell'emendamento 11.4, ove approvata, assorbirebbe l'emendamento Pelillo 44.3, di analogo contenuto. Formula, infine, un invito al ritiro sull'emendamento Paris 11.20, per altro analogo per contenuto all'emendamento De Mita 17.17.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa che, per quanto riguarda, in particolare, gli emendamenti Tullo 11.28, Gnecchi 11.16 e Castricone 11.4, le riformulazioni proposte non attengono alla parte dispositiva, bensì essenzialmente alle modalità della copertura finanziaria dei relativi oneri.

  Maino MARCHI (PD) osserva come con le proposte emendative sulle quali il relatore ha espresso un parere favorevole condizionato all'accettazione della riformulazione, vengono affrontate talune questioni concernenti problematiche di particolare rilevanza. In particolare, intende fare riferimento alla questione relativa al trattamento pensionistico di talune fattispecie di lavoratori, agli interventi sulla piccola mobilità, nonché alle problematiche connesse ai benefici previdenziali da riconoscere a categorie di lavoratori che, per motivi professionali, hanno operato in ambienti esposti all'amianto. Al riguardo, precisa che le soluzioni individuate rappresentano solo l'avvio di una nuova fase di interventi, sia pure nell'ambito delle risorse complessivamente stanziate dal disegno di legge di stabilità, ferma restando la necessità di intervenire comunque successivamente sulle medesime questioni nonché sulle ulteriori tematiche rimaste irrisolte, al fine di pervenire, sulla base anche di un impegno in tal senso da parte del Governo e della maggioranza parlamentare, all'adozione di misure di carattere strutturale.

  Davide TRIPIEDI (M5S) si dichiara favorevole alla riformulazione dell'emendamento Gnecchi 11.16, proposta dal relatore, che consente di affrontare subito, e non dal 2016, la questione dell'accesso al trattamento pensionistico di una categoria di lavoratori ingiustamente penalizzati dalla riforma Fornero. Rileva tuttavia l'esiguità delle risorse destinate alla copertura finanziaria dell'intervento.

  Gessica ROSTELLATO (M5S), accettando la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 26.48, fa presente che lo stesso è volto a liberare le aziende dall'obbligo di restituire quanto anticipato Pag. 434per gli interventi relativi alla piccola mobilità. Al riguardo, rileva che spesso l'INPS effettua interpretazioni della legislazione vigente che si rivelano poi errate, contribuendo ad alimentare una sfiducia nello Stato da parte delle imprese.

   Il viceministro Enrico MORANDO segnala che gli emendamenti riferiti all'articolo 11, oggetto di riformulazione con riferimento alla parte finanziaria, prevedevano spesso coperture superiori a quelle che risultano da un calcolo puntuale dei costi.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i presentatori degli emendamenti Tullo 11.28, Gnecchi 11.16, Castricone 11.4, Ginato 11.57 e Rostellato 11.60 (ex 26.48) accettano le riformulazioni proposte dal relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) annuncia la sottoscrizione, anche a nome dei colleghi Latronico e Milanato, dell'emendamento Tullo 11.28, come riformulato.

  La Commissione approva all'unanimità l'emendamento Tullo 11.28, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maria ANTEZZA (PD) sottoscrive l'emendamento Gnecchi 11.16, come riformulato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) fa presente che i componenti del MoVimento 5 Stelle presso la V Commissione sottoscrivono l'emendamento Gnecchi 11.16, come riformulato.

  La Commissione approva all'unanimità l'emendamento Gnecchi 11.16, come riformulato (vedi allegato 1). Approva inoltre all'unanimità gli identici emendamenti Ginato 11.57 e Rostellato 11.60 (ex 26.48), come riformulati (vedi allegato 1).

  Nazzareno PILOZZI (PD) sottoscrive l'emendamento Castricone 11.4, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Castricone 11.4, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Paris 11.20, prospettando la possibilità di presentare un ordine del giorno al riguardo, volto alla soluzione del problema nel corso dell'esame presso il Senato.

  Il viceministro Enrico MORANDO auspica che si possa addivenire alla soluzione del problema, pur evidenziando di non avere la certezza di reperire i necessari finanziamenti. Conferma comunque il proprio interesse per le problematiche connesse all'utilizzo dell'amianto, che, tra l'altro hanno molto colpito la zona dalla quale proviene.

  Valentina PARIS (PD) conferma il ritiro dell'emendamento a sua prima firma 11.20 e ringrazia il rappresentante del Governo per quello che sta facendo. Ricorda che l'emendamento a sua prima firma 11.20 riguarda i requisiti per l'accesso al pensionamento per alcuni lavoratori, malati a causa dell'amianto, che hanno cessato il proprio rapporto di lavoro per chiusura, dismissione o fallimento dell'impresa della quale erano dipendenti. Sottolinea la drammaticità del problema, che riguarda in particolare lavoratori della provincia di Avellino.

  Giuseppe DE MITA (PI), illustrando l'emendamento a sua prima firma 17.17, di contenuto analogo all'emendamento Paris 11.20, non ritiene sufficiente un semplice impegno del Governo per la soluzione del problema. Ricorda che ai lavoratori in questione sono state già fatte molte promesse senza alcun esito.

  Il viceministro Enrico MORANDO sottolinea che nel corso dell'esame del provvedimento non sono state mai fatte promesse per la soluzione della questione evidenziata dagli emendamenti Paris 11.20 e De Mita 17.17. Evidenzia comunque che una parte dei lavoratori interessati potrebbe Pag. 435rientrare nell'ambito di applicazione dell'emendamento Castricone 11.4 (Nuova formulazione).

  Giuseppe DE MITA (PI) osserva che, in tal caso, si amplieranno ancora di più le discriminazioni tra lavoratori.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 8, esprime parere favorevole sull'emendamento Paola Bragantini 8.37, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti Iannuzzi 8.9, Ferraresi 8.27, Pellegrino 8.32, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Fa presente che, in caso di approvazione delle riformulazioni testé proposte, risulterebbero assorbiti gli emendamenti 8.6 della VIII Commissione e l'emendamento Gebhard 8.3. Invita infine al ritiro il presentatore dell'emendamento Schullian 8.2.

  Il viceministro Enrico MORANDO concorda con il parere espresso dal relatore.

  Tino IANNUZZI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento a sua prima firma 8.9 ed esprime soddisfazione per l'incremento per il 2015 della detrazione fiscale, ai fini IRPEF, degli ecobonus per i lavori di consolidamento antisismico e statico degli edifici. Evidenzia che l'incentivo per il 2015 viene così elevato, rispetto alla normativa contenuta nel disegno di legge di stabilità, dal 50 per cento al 65 per cento. Sottolinea che questa è una «battaglia» parlamentare, condotta con impegno dall'intera VIII Commissione Ambiente dall'inizio della legislatura con spirito unitario e condiviso, per favorire l'indispensabile messa in sicurezza ed adeguamento statico ed antisismico del nostro patrimonio immobiliare, che spesso versa in condizione di grave inadeguatezza e fatiscenza, come dimostrano gli eventi alluvionali e calamitosi, che purtroppo si abbattono con sempre maggiore frequenza e violenza sull'intero Paese. Afferma poi che questa direzione deve essere proseguita e rafforzata dal Governo rendendo stabili, permanenti e strutturali gli ecobonus per l'efficienza e il risparmio energetico e per la sicurezza antisismica degli edifici, estendendo l'incentivo del 65 per cento anche ai Comuni, classificati ai fini della prevenzione del rischio sismico in zona 3. Conclude segnalando la necessità di estendere il suddetto incentivo agli interventi fondamentali di rimozione dell'amianto dagli immobili e dagli stabilimenti produttivi. Annuncia infine che la Commissione Ambiente proseguirà la sua azione per conseguire questi obiettivi essenziali.

  Giulio MARCON (SEL), in qualità di firmatario, accetta la riformulazione dell'emendamento Pellegrino 8.32, apprezzando l'intervento proposto, pur evidenziando con rammarico che non sia stato possibile trovare maggiori risorse.

  Vittorio FERRARESI (M5S) non accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 8.27, ritenendo che la proposta emendativa, nella sua originaria formulazione, persegua una diversa finalità rispetto a quella proposta dal relatore, ovvero l'estensione della detrazione agli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche nelle zone a basso rischio sismico. Pur riconoscendo l'onerosità dell'emendamento proposto, osserva che lo stesso sortirebbe effetti positivi per il rilancio dell'economia.

  Michele DELL'ORCO (M5S) ricorda che sulla materia erano già stati presentati diversi ordini del giorno, che però non hanno condotto ad alcun risultato. Ribadisce quanto affermato dal collega Ferraresi in ordine agli effetti positivi sull'economia che conseguirebbero all'estensione dell'ambito di applicazione delle detrazioni per gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche.

  Paola BRAGANTINI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore del suo emendamento 8.37.

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  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) accetta la riformulazione proposta dal relatore del suo emendamento 8.3.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Paola Bragantini 8.37, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Paola Bragantini 8.37, come riformulato (vedi allegato 1).

  Giovanni PAGLIA (SEL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Ferraresi 8.27, di cui condivide le finalità.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Iannuzzi 8.9, Pellegrino 8.32 e Gebhard 8.3, così come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, segnala che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Iannuzzi 8.9, Pellegrino 8.32 e Gebhard 8.3, come riformulati, si intende assorbito l'emendamento 8.6 della VII Commissione.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferraresi 8.27.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Schullian 8.2 è stato ritirato dai presentatori.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 17, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Cariello 17.75, Santerini 17.104, Fassina 17.96 e D'Uva 17.207. Esprime parere favorevole sull'emendamento Gigli 17.172, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Segnala che l'emendamento Saltamartini 17.480 è stato ritirato dal presentatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Saltamartini 17.257. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sull'emendamento De Mita 17.17, nonché sugli identici emendamenti Abrignani 17.302 e Giampaolo Galli 17.326. Segnala che l'emendamento Causi 17.40 è stato ritirato dai presentatori. Segnala, inoltre, che l'emendamento Marchi 17.381 si intende assorbito a seguito dell'approvazione delle proposte emendative recanti interventi sugli enti locali e che l'emendamento Ermini 17.360 è stato ritirato dai presentatori. Esprime parere favorevole sull'emendamento Arlotti 17.351, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), in tal caso acquisendo la nuova numerazione di 44.399. Segnala che l'emendamento Saltamartini 17.345 è stato ritirato dal presentatore. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 17.497. Segnala che l'emendamento Lavagno 17.423 è stato ritirato dai presentatori. Esprime parere favorevole sull'emendamento Peluffo 17.464, nonché sull'emendamento Fratoianni 17.440, sugli identici emendamenti Latronico 17.452, Losacco 17.36, Palese 17.454 e Di Gioia 17.470, sugli identici emendamenti Palese 17.457, Losacco 17.35, Latronico 17.446 e Di Gioia 17.473, sugli identici emendamenti Palese 17.458, Losacco 17.33, Latronico 17.447 e Di Gioia 17.471, che prevedono misure concernenti le televisioni locali, purché riformulati. Esprime parere contrario sui subemendamenti Duranti 0.17.498.1 e 0.17.498.2 e Basilio 0.17.498.3. Segnala che il subemendamento Tinagli 0.17.498.4 è stato ritirato. Esprime parere favorevole sul subemendamento Marchi 0.17.498.5, mentre esprime parere contrario sul subemendamento Paolo Russo 0.17.498.6. Raccomanda, infine, l'approvazione dell'emendamento 17.498 del relatore ed esprime parere favorevole sull'emendamento 17.496 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO concorda il parere formulato dal relatore.

  Francesco CARIELLO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 17.75, volto a rifinanziare, nella misura di 154 milioni di euro per l'anno 2015, la quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale. Ricorda che il Pag. 437Governo ha in più occasioni manifestato il proprio impegno a utilizzare le risorse destinate alla suddetta quota dell'otto per mille esclusivamente per il perseguimento delle finalità indicate dalla legge e che, al riguardo, è stata presentata un'apposita proposta di legge attualmente all'esame della Camera dei deputati. Dichiara la propria disponibilità ad accedere all'invito al ritiro formulato dal relatore, purché il Governo si impegni ad approvare, nel corso dell'esame in Assemblea del disegno di legge di stabilità per il 2015, un ordine del giorno in cui si preveda che le risorse relative alla quota destinata allo Stato dell'otto per mille siano impiegate per interventi di miglioramento e messa in sicurezza degli immobili adibiti all'istruzione scolastica.

  Il viceministro Enrico MORANDO osserva che la richiesta testé formulata dall'onorevole Cariello potrebbe essere accolta solo nell'ipotesi in cui l'ordine del giorno riguardi le risorse relative alla quota dell'otto per mille a diretta gestione statale stanziate per il 2015, e quindi non ancora impegnate, rilevando come ciò si porrebbe in linea con la volontà del Governo di utilizzare tali risorse esclusivamente per il perseguimento delle finalità indicate dalla legge e non più, come accaduto in passato, per assicurare copertura finanziaria a provvedimenti legislativi di varia natura adottati nel corso dell'esercizio finanziario.

  Francesco CARIELLO (M5S) segnala che le risorse relative alla quota dell'otto per mille di cui propone l'impiego ai fini di interventi in materia di edilizia scolastica non sono state ancora impegnate, in quanto solo di recente la Commissione bilancio ha formulato il parere di competenza sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche e integrazioni al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, in materia di criteri e procedure per l'utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale e che non è ancora scaduto il termine per la presentazione delle relative domande. Evidenzia che la propria richiesta di destinare tali risorse per interventi a favore del miglioramento dell'edilizia scolastica si pone in linea con quanto previsto dal comma 206 della legge di stabilità per il 2014, che prevede, tra le finalità da perseguire con la ripartizione della quota dell'otto per mille a diretta gestione statale, gli interventi per la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l'adeguamento antisismico e l'efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica.

  Il viceministro Enrico MORANDO, con riferimento alla richiesta dell'onorevole Cariello, dichiara la propria disponibilità a esprimere parere favorevole su un ordine del giorno che preveda la prioritaria destinazione per interventi in materia di edilizia scolastica delle risorse relative alla quota dell'otto per mille devolute alla diretta gestione statale, purché tale ordine del giorno impegni il Governo con riguardo alla sola quota di risorse non ancora impegnata in altre finalizzazioni.

  Francesco CARIELLO (M5S), nel prendere atto dell'impegno del rappresentante del Governo, ritira l'emendamento a sua prima firma 17.75.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Santerini 17.104 e Fassina 17.96 sono stati ritirati dai presentatori.

  Gianluca VACCA (M5S) illustra l'emendamento D'Uva 17.207, di cui è cofirmatario, che, nel prevedere la soppressione del comma 9 dell'articolo 17, è volto a destinare le risorse stanziate da tale comma, pari a 200 milioni di euro a decorrere dal 2015, al fine di garantire a tutti gli aventi diritto l'accesso alle scuole di specializzazione di area medica. Rileva, infatti, la necessità che, contrariamente a quanto previsto dall'attuale testo del citato comma 9, siano stanziate risorse pubbliche per realizzare interventi in materia di Pag. 438formazione medica specialistica, anziché per il sostegno a favore di scuole non statali.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Gigli 17.172 proposta dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento D'Uva 17.207, approva l'emendamento Gigli 17.172, come riformulato, nonché l'emendamento Saltamartini 17.257 (vedi allegato 1).

  Giuseppe DE MITA (PI) dichiara di non accedere all'invito al ritiro, formulato dal relatore, sull'emendamento a sua prima firma 17.17.

  La Commissione respinge l'emendamento De Mita 17.17.

  Mauro GUERRA (PD), nel ribadire l'invito al ritiro degli identici emendamenti Abrignani 17.302 e Giampaolo Galli 17.326, dichiara l'impegno del Governo ad intervenire sul tema posto dagli emendamenti stessi.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira il suo emendamento 17.302.

  Giampaolo GALLI (PD) ritira il suo emendamento 17.326.

  Tiziano ARLOTTI (PD), nell'accettare la riformulazione proposta dal relatore del suo emendamento 17.351, sottolinea come esso sia volto ad elevare a 8.500 euro il limite previsto dalla legge di stabilità per il 2014 per il reddito da lavoro dipendente che concorre a formare il reddito complessivo, il quale ha subito nel tempo continue e consistenti erosioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Arlotti 44.399 (ex 17.351) (vedi allegato), e l'emendamento del relatore 17.497.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) ritiene che la riformulazione dell'emendamento Peluffo 17.464 proposta dal relatore debba essere integrata, prevedendo l'assegnazione di risorse al fine di sostenere le emittenti televisive locali per la chiusura dei bilanci relativi al 2014.

  Rocco PALESE (FI-PdL) si associa alle considerazioni dell'onorevole Di Gioia.

  Il viceministro Enrico MORANDO ritiene che possa essere accettata un'integrazione dell'emendamento in esame, nel senso di inserire il riferimento alla riduzione di 80 milioni delle risorse, già effettuata nell'anno 2014 a carico delle emittenti televisive locali.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, sulla base dei rilievi emersi nel corso del dibattito, propone un'ulteriore formulazione dell'emendamento Peluffo 17.464, nonché degli emendamenti Fratoianni 17.440, degli identici emendamenti Latronico 17.452, Losacco 17.36, Palese 17.454 e Di Gioia 17.470, degli identici emendamenti Palese 17.457, Losacco 17.35, Latronico 17.446 e Di Gioia 17.473, degli identici emendamenti Palese 17.458, Losacco 17.33, Latronico 17.447 e Di Gioia 17.471 (vedi allegato 1).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel ribadire il voto contrario del suo gruppo sugli emendamenti in esame, evidenzia la grande attenzione posta dal Governo e dalle altre forze politiche sul tema delle emittenti televisive locali, in contrapposizione alla scarsa attenzione prestata nei confronti delle disposizioni del provvedimento a sostegno della famiglia e delle fasce di popolazione più bisognose.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i deputati Bragantini, Marcon, Melilla e Mongello sottoscrivono l'emendamento Peluffo 17.464, come da ultimo riformulato. Avverte inoltre che gli onorevoli Palese, Fratoianni, Peluffo, Latronico, Losacco e Di Gioia accettano la ulteriore Pag. 439riformulazione dei loro emendamenti testé proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Peluffo 17.464, Fratoianni 17.440, Palese 17.454, Di Gioia 17.470, Latronico 17.446 e Losacco 17.33, come da ultimo riformulati (vedi allegato 1); respinge quindi, con distinte votazioni, i subemendamenti Duranti 0.17.498.1 e 0.17.498.2, i subemendamenti Basilio 0.17.498.3 e Tinagli 0.17.498.4.

  Roberto SIMONETTI (LNA), con riferimento al subemendamento Marchi 0.17.498.5, ne chiede il ritiro da parte del proponente ovvero che la presidenza ne dichiari l'inammissibilità, in quanto esso prevede un intervento di carattere microsettoriale, come tale inidoneo rispetto ai criteri stabiliti per la redazione della legge di stabilità.

  Laura CASTELLI (M5S) si associa alla richiesta di ritiro del subemendamento Marchi 0.17.498.5 ovvero alla dichiarazione della sua inammissibilità, sottolineando come esso preveda un intervento microsettoriale senza peraltro che sia garantita l'equa distribuzione delle risorse su tutto il territorio nazionale. A tale riguardo ricorda, infatti, come i progetti per servizi socialmente utili non si esauriscano in quelli previsti dalla legge n. 67 del 1997, richiamata dal subemendamento in esame, essendo invece previsti in numerose disposizioni.

  Davide CRIPPA (M5S) invita la presidenza a stabilire un criterio unico relativamente all'ammissibilità degli emendamenti alla legge di stabilità.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel concordare con le considerazioni svolte dai deputati intervenuti circa la necessità di espungere dal subemendamento Marchi 0.17.498.5 il riferimento ad interventi microsettoriali, ne propone una modifica nel senso di sopprimere le parole da «di cui all'articolo 3» fino alla fine del periodo.

  Dalila NESCI (M5S) rammenta innanzitutto come, con riferimento al dibattito emerso sulla necessità di intervenire a sostegno degli emodanneggiati della regione Calabria, il rappresentante del Governo abbia dichiarato che l'esiguità delle risorse disponibili non consentiva di destinare ulteriori risorse a favore di questi soggetti. Chiede quindi quale logica sia alla base della posizione del Governo a favore dell'emendamento del relatore 17.498 e del subemendamento Marchi 0.17.498.5.

   Francesco BOCCIA, presidente, con riferimento al subemendamento Marchi 0.17.498.5 lo dichiara parzialmente inammissibile, stralciando quindi le parole da «di cui all'articolo 3» fino alla fine del periodo.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Marchi 0.17.498.5 per la parte ammissibile (vedi allegato 1), respinge il subemendamento Paolo Russo 0.17.498.6 e approva l'emendamento 17.498 del relatore e l'emendamento 17.496 del Governo (vedi allegato 1).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede chiarimenti sulla modalità di prosecuzione dei lavori della Commissione.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che si procederà all'esame degli articoli, a partire dall'articolo 37, per i quali sono pronte le riformulazioni proposte dal relatore.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Fassina 37.01, precedentemente accantonato.

  Patrizia TERZONI (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Fassina 37.01.

  Stefano FASSINA (PD) si dichiara disponibile a ritirare l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 37.01.

  Patrizia TERZONI (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 37.01, da lei fatto Pag. 440proprio, osserva che nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità è già stato bocciato un emendamento che destinava risorse per contrastare il dissesto idrogeologico. Ricorda che è assegnata alla Commissione bilancio una proposta di legge per escludere dal patto di stabilità gli interventi per il dissesto idrogeologico. Rilevando che il Presidente del Consiglio Renzi nei mesi scorsi ha fatto un annuncio, a cui non ha dato poi seguito, circa lo stanziamento a tal fine di importanti risorse finanziarie, chiede chiarimenti sulla reale disponibilità di tali risorse.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprimendo parere conforme a quello del relatore e ringraziando il deputato Fassina per la sua disponibilità a ritirare l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 37.01, riconosce la necessità di predisporre un piano finanziario per il contrasto del dissesto idrogeologico e ritiene che si possa presentare un ordine del giorno sulla materia. Osserva che nel bilancio dello Stato sono presenti ingenti risorse per gli indennizzi a fronte di somme molto scarse per quanto riguarda l'opera di prevenzione ed auspica che si possa procedere ad una modernizzazione che inverta questa tendenza.

  Patrizia TERZONI (M5S) insiste per la votazione dell'articolo aggiuntivo 37.01, da lei fatto proprio, stigmatizzando l'inerzia dell'azione di Governo in questo campo e ricordando che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge per la defiscalizzazione degli interventi promossi da privati contro il dissesto idrogeologico.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo 37.01 fatto proprio dal deputato Terzoni.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustrando i pareri relativi all'articolo 38, invita al ritiro dell'emendamento Misuraca 38.28, esprime parere favorevole sull'emendamento Lenzi 38.64, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), invita al ritiro dell'emendamento Marchi 38.3, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 38.172 ed invita al ritiro dell'emendamento Martella 38.105. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Marchi 38.114, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), ricordando che la riformulazione proposta riprende sostanzialmente il contenuto anche del subemendamento Latronico 0.38.168.1 precedentemente respinto. Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Fragomeli 38.115.

  Il viceministro Enrico MORANDO, esprime parere conforme a quello del relatore e parere favorevole sull'emendamento 38.172 del relatore.

  Paolo TANCREDI (NCD) sottoscrive e ritira l'emendamento Misuraca 38.28.

  Donata LENZI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Maino MARCHI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 38.3, sottoscrive e ritira l'emendamento Martella 38.105 ed accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 38.114.

  La Commissione approva l'emendamento Lenzi 38.64, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che non sono stati presentati subemendamenti all'emendamento 38.172 del relatore.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'emendamento 38.172 del relatore, critica la prevista ulteriore assegnazione di 10 milioni di euro per l'Expo 2015, sottolineando che sono stati bocciati in precedenza emendamenti che stanziavano risorse per finalità sicuramente più utili per l'insieme dei cittadini e ribadendo che l'Expo non può rappresentare una priorità.

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  Vincenzo CASO (M5S) rimarca il fatto che in un periodo di crisi straordinaria dovrebbero essere stanziate risorse per aiutare le fasce più deboli e per il rilancio dell'economia e non foraggiare iniziative come quella dell'Expo che è stata fonte di molti sprechi.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che lo stanziamento di 10 milioni è volto a finanziare il comune di Milano per i costi relativi all'Expo e che l'emendamento reca inoltre una deroga a limite di assunzione a tempo indeterminato per far fronte alla necessità dell'evento.

  Davide TRIPIEDI (M5S) critica fortemente l'introduzione della deroga illustrata dal relatore osservando che in tal modo è lo stesso Stato ad eludere una normativa vigente.

  Maino MARCHI (PD) osserva che è necessario introdurre elementi di flessibilità proprio in ragione del carattere temporaneo dell'Expo 2015.

  La Commissione approva l'emendamento 38.172 del relatore (vedi allegato 1).

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Marchi 38.114, come riformulato, ricordando che il contenuto del suo subemendamento recepito in tale riformulazione mira a venire incontro alle esigenze delle amministrazioni locali appena insediate che si trovano sottoposte a procedure di riequilibrio per evitare il dissesto.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD), Paolo TANCREDI (NCD), Roberto SIMONETTI (LNA) e Rocco PALESE (FI-PdL), anche a nome dei componenti della Commissione Bilancio appartenenti al proprio gruppo, sottoscrivono l'emendamento Marchi 38.114, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Marchi 38.114, come riformulato (vedi allegato 1).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 38.115, chiedendo precisazioni riguardo alla tempistica con cui il Governo ritiene di affrontare la questione.

   Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'intenzione del Governo è quella di affrontare la questione nel corso dell'esame del provvedimento presso l'altro ramo del Parlamento.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 39, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 39.1 della XII Commissione e Miotto 39.47. Esprime parere contrario sugli emendamenti 39.9 e 39.8 della III Commissione, che si intendono quindi respinti per l'Aula. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti De Girolamo 39.56, Silvia Giordano 39.75 e Matteo Bragantini 39.14. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Fauttilli 39.66 e Alfreider 39.13, nonché sugli identici emendamenti 39.2 della XII Commissione e Boccuzzi 39.44. Invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Miotto 39.41. Esprime parere favorevole sull'emendamento Amato 39.45, a condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1), intendendosi conseguentemente respinto per l'Aula l'identico emendamento 39.3 della XII Commissione. Avverte che gli identici emendamenti 39.4 della XII Commissione, Binetti 39.68, Vargiu 39.58, Giampaolo Galli 39.10 e Becattini 39.43 risultano assorbiti. Invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Catalano 39.49. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Di Lello 39.62, Corsaro 39.72, Ferrari 39.76, Bernardo 39.77 e Corsaro 39.78. Invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Catalano 39.48. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Sbrollini 39.46 e Vargiu 39.59, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), intendendosi conseguentemente respinto per l'Aula l'identico emendamento 39.5 della Pag. 442XII Commissione, e su tale ultima riformulazione chiede l'avviso del Governo. Esprime, infine, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Grillo 39.09, a condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1). A tale riguardo fa presente che la riformulazione interviene esclusivamente a modificare i commi 3 e 4 dell'articolo 39-bis, introdotti dall'articolo aggiuntivo 39.09, sopprimendo i commi 1 e 2.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore sulle proposte emendative riferite all'articolo 39 ed esprime parere favorevole sulle riformulazioni proposte, ad eccezione di quella relativa agli identici emendamenti Sbrollini 39.46 e Vargiu 39.59, sulla quale si riserva di effettuare una verifica, come richiesto dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 39.1 della XII Commissione e Miotto 39.47 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (NCD), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento De Girolamo 39.56.

  Giulia GRILLO (M5S) chiede al relatore le motivazioni dell'invito al ritiro dell'emendamento Silvia Giordano 39.75.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente alla collega Grillo che, a seguito di verifiche effettuate, il costo della misura proposta con l'emendamento è di gran lunga superiore alla copertura indicata, che risulta quindi insufficiente.

  Marialucia LOREFICE (M5S) sottolinea che l'alta capacità di guarigione dei farmaci innovativi destinati alla cura dell'epatite C, pari al 90 per cento, ridurrà in futuro il costo per le cure dei pazienti affetti da tal malattia e ritiene quindi che l'onere della misura contenuta nell'emendamento costituisca in realtà un investimento destinato a far risparmiare ingenti risorse in un orizzonte di medio periodo. Ritiene in ogni caso che la salute vada garantita ai sensi del dettato costituzionale e invita quindi il Governo a reperire le risorse necessarie a copertura della misura prevista dell'emendamento 39.75.

  Matteo MANTERO (M5S), condividendo le considerazioni della collega che l'ha preceduta, fa presente che numerose persone sono affette da epatite C e tra esse alcune hanno una assoluta urgenza di somministrazione di tali farmaci che garantirebbero la loro guarigione e propone quindi che si utilizzino a copertura dell'emendamento 39.75 le ingenti risorse stanziate all'interno del disegno di legge di delega al Governo sul terzo settore.

  Giulia GRILLO (M5S), nel sottolineare preventivamente che la politica perseguita dal proprio gruppo parlamentare è orientata alle prevenzione piuttosto che alla cura, insiste affinché il Governo faccia una ulteriore riflessione sul contenuto dell'emendamento 39.75, dal momento che i costi per la cura dei malati di epatite C, che spesso devono essere sottoposti a trapianto di fegato, sono nel tempo assai rilevanti. Osserva che tale farmaco sarebbe somministrato soltanto ai pazienti in fase estremamente avanzata della malattia e ritiene che le risorse a copertura di questa misura possano essere reperite in altro modo. Al riguardo fa presente di aver presentato un analogo emendamento, ritenuto inammissibile, che recava come copertura le risorse stanziate per utilizzo di auto blu e grigie in dotazione alle ASL, pari a circa un miliardo di euro, e quindi destinate ad usi amministrativi e non sanitari. Invita quindi il Governo all'accoglimento seppur parziale dei contenuti dell'emendamento 39.75, anche al fine di dare un primo segnale ai cittadini affetti da tale malattia.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ribadisce che la copertura della misura oggetto dell'emendamento 39.75 richiederebbe risorse assai ingenti e non giudica opportuno un accoglimento parziale, dal momento che la questione è all'attenzione del Governo, le Pag. 443cui intenzioni sono quelle di presentare tempestivamente un piano nazionale per la salute sostenuto da un Fondo con una dotazione adeguata.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) nel fare presente di avere presentato sul medesimo argomento l'emendamento 39.41, che ritira e rispetto al quale sottolinea un refuso dovendosi intendere «30 giugno 2015» in luogo di «30 giugno 2014», fa presente che ci sono in Italia circa 400 mila malati diagnosticati, di cui 20 mila assai gravi, e quindi potenziali fruitori immediati dei farmaci innovativi oggetto dell'emendamento. Ritiene quindi che, stanti i numeri citati, un Governo che voglia attuare una misura in modo responsabile non possa prevedere uno stanziamento di soli 50 milioni, occorrendo 800 milioni per la cura dei 20.000 pazienti urgenti e 16 miliardi per la cura dell'intera platea dei malati di epatite C. Nel fare presente che si stanno sperimentando numerosi altri farmaci innovativi che hanno costi assai alti per la cura di patologie gravissime, tra le quali anche quelle oncologiche, invita il Governo ad individuare un percorso che possa portare la questione all'attenzione del Senato nel corso dell'esame del provvedimento al fine di raggiungere l'obiettivo auspicato da molti Gruppi. Nel rilevare, infatti, che lo stanziamento di 50 milioni, che rappresenta una soluzione terapeutica per circa mille pazienti, obbligherebbe a scegliere mille soggetti in una platea di 20 mila, ricorda che per i pazienti in fase terminale è previsto dal parte del Ministero della salute l'utilizzo del farmaco per uso compassionevole, attualmente somministrato a 650 pazienti.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottolinea l'importanza del tema posto all'attenzione dai colleghi che l'hanno preceduto e ritiene che il Servizio sanitario nazionale debba assicurare prestazioni uniformi e adeguate ai pazienti che versano in condizioni drammatiche. Osserva che la mancata somministrazione di farmaci innovati ai pazienti affetti da epatite C comporta adesso e in futuro costi assai considerevoli in termini di cure e invita pertanto il viceministro a predisporre un programma che seppur costoso deve essere immediato e urgente, reperendo le risorse o, come proposto dalla collega Grillo, attraverso l'abolizione delle auto di servizio in dotazione alle ASL o attraverso la razionalizzazione delle spese sanitarie, per esempio obbligando le ASL e gli ospedali all'acquisizione di beni e servizi tramite la Consip, intervento che permetterebbe di risparmiare 4 miliardi rispetto ad una spesa di 10 miliardi.

  Federico D'INCÀ (M5S), nel dichiarare la sottoscrizione dell'emendamento 39.75 anche a nome dei componenti del proprio gruppo appartenenti alla Commissione Bilancio, fa presente che in un recente articolo del settimanale «L'Espresso» veniva evidenziata la presenza di 700 mila malati di epatite C, di cui 30 mila gravemente compromessi, che avrebbero potuto raggiungere la guarigione attraverso la somministrazione di farmaci innovativi il cui costo era stimato in 38 mila euro per ciascun trattamento. Osserva che le risorse per la somministrazione del farmaco all'intera platea dei soggetti malati si aggirano intorno a 1,1 miliardi di euro e invita pertanto il Governo ad una ulteriore riflessione, in questo o in altri provvedimenti, anche al fine di ridurre nel futuro le spese per la cura di tale malattia.

  Maino MARCHI (PD) desidera intervenire nel dibattito in corso perché non condivide i giudizi sommari che ha sentito sul mondo della sanità. Ritiene al contrario che gli operatori del settore lavorino con grande passione e che vi siano esempi di eccellenza professionale e respinge quindi giudizi di tipo generico.

  Matteo MANTERO (M5S) desidera intervenire per rispondere innanzitutto all'intervento svolto dalla collega Miotto. Condivide il giudizio sulla scarsità delle risorse finanziarie previste nell'emendamento della succitata collega e che effettivamente 50 milioni di euro possano apparire Pag. 444insufficienti per affrontare il rilevante numero di pazienti affetti dall'epatite C. Al riguardo ritiene in ogni caso che si possano reperire ulteriori risorse finanziarie e che quei 50 milioni di euro possano essere utilizzati per curare i primi mille pazienti bisognosi. Invita quindi il relatore ed il rappresentante del Governo a rivedere il giudizio precedentemente espresso.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) sottolinea come il dibattito sull'emendamento in questione rappresenti un concreto esempio in cui le scelte politiche possano influire concretamente sulla vita delle persone. Certamente 50 milioni di euro non sono risorse sufficienti ma possono aiutare a far curare anche solo mille pazienti, per lo meno i più gravi. Ricorda come sia possibile operare scelte di risparmio per destinare ulteriori fondi a finalità più meritevoli indicando ad esempio i risparmi che potrebbero derivare dai tagli che si potrebbero operare sulle cosiddette auto blu e grigie assegnate alla Asl, che in alcuni casi sono state utilizzate solo per viaggi personali dei dirigenti.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel condividere la sostanza del dibattito in corso, preannuncia in questa sede che il Governo ha intenzione di intervenire nelle prossime settimane per affrontare in modo serio tale importante questione. Si tratta di un'iniziativa normativa che deve mobilitare, per essere credibile, risorse finanziarie ingenti. Passando al merito dell'emendamento Silvia Giordano 39.75, dichiara che il Governo non ne condivide il merito sia per una questione di principio di carattere generale sia per una questione specifica in quanto esso prevede l'integrale sostituzione del comma 18 dell'articolo 39 collocando quindi l'intervento al di fuori del cosiddetto Patto per la salute che invece sta funzionando bene.

  La Commissione respinge l'emendamento Silvia Giordano 39.75.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Matteo Bragantini 39.14 si intende ritirato.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Amato 39.45, di cui è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Fauttilli 39.66 e Alfreider 39.13 nonché gli identici emendamenti 39.2 della XII Commissione e Boccuzzi 39.15, e l'emendamento Amato 39.45, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiara che gli emendamenti 39.4, Binetti 39.68, Vargiu 39.58, Giampaolo Galli 39.10 e Becattini 39.43 devono intendersi assorbiti.

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI) ritira il suo emendamento 39.49.

  Giulia GRILLO (M5S) accetta la riformulazione proposta dal relatore del suo articolo aggiuntivo 39.09.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Di Lello 39.62, Corsaro 39.72, Ferrari 39.76, Bernardo 39.77 e Corsaro 39.78, gli identici emendamenti Sbrollini 39.46 e Vargiu 39.59, come riformulati, nonché l'articolo aggiuntivo Grillo 39.09, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 39.5 della XII Commissione deve intendersi respinto per l'Aula. Avverte altresì che si passerà all'esame dell'emendamento 39.015 del Governo e dei relativi subemendamenti.

  Mauro GUERRA (PD) si rimette al giudizio della Commissione per quanto riguarda il subemendamento Lenzi 0.39.015.1; esprime invito al ritiro sul subemendamento Mantero 0.39.015.6, mentre esprime parere favorevole sui subemendamenti Boccadutri 0.39.015.2 e Nicchi 0.39.015.3. Esprime infine parere contrario sui subemendamenti Silvia Giordano 0.39.015.5 e Grillo 0.39.015.4, mentre Pag. 445esprime giudizio favorevole sull'emendamento del Governo 39.015.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Donata LENZI (PD) nel comprendere la posizione espressa da Governo sottolinea come oltre alle risorse finanziarie per potenziare le misure di sorveglianza e di contrasto sulle malattie infettive occorre anche dotare l'ospedale Spallanzani del necessario personale medico e paramedico.

  Il viceministro Enrico MORANDO condivide la rilevanza delle questioni poste dalla collega Lenzi ma ritiene che in questa fase il Governo possa limitarsi ad un intervento che riguardi lo stanziamento di risorse finanziarie all'ospedale Spallanzani. Per quanto riguarda interventi a carattere strutturale che includano misure relative al personale medico ritiene che vi sia bisogno di interventi di carattere strutturale da porre in campo in un momento successivo.

  Donata LENZI (PD) ritira il subemendamento a sua prima firma 0.39.015.1.

  Giulia GRILLO (M5S), intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.39.015.6, ne illustra le finalità sottolineando come sia necessario garantire l'adeguamento delle conoscenze e della formazione del personale medico e paramedico destinato a fronteggiare la cura e la diagnosi delle malattie infettive nell'ambito delle emergenze sanitarie.

  Mario MARAZZITI (PI) nel condividere le considerazioni svolte dal viceministro Morando ritiene necessario sottolineare come l'ospedale Spallanzani sia già il punto di riferimento in Italia per l'organizzazione mondiale della sanità e che l'intervento normativo del Governo serve per prevedere le necessarie risorse finanziarie per affrontare l'emergenza del momento e si tratta di risorse che servono anche per interventi di carattere strutturale.

  Il viceministro Enrico MORANDO dichiara la propria disponibilità a modificare il giudizio espresso sul subemendamento a prima firma Mantero 0.39.015.6, qualora venisse riformulato prevedendo l'inserimento di una clausola finanziaria.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, concorda con la proposta di riformulazione avanzata dal Governo relativa al subemendamento Mantero 0.39.015.6.

  Matteo MANTERO (M5S) accetta la riformulazione del suo subemendamento 0.39.015.6.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva i subemendamenti Mantero 0.39.015.6, come riformulato, Boccadutri 0.39.015.2 e Nicchi 0.39.015.3 (vedi allegato 1).

  Giulia GRILLO (M5S), intervenendo sul suo subemendamento 0.39.015.5 informa che, a seguito di un sopralluogo presso l'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, ha appreso che l'unità per alto isolamento, altrimenti denominata di bioterrorismo, risulta sotto la diretta gestione della Protezione civile e non del citato istituto. Anche alla luce di tale circostanza, dal momento che l'articolo aggiuntivo 39.015 del Governo intende destinare al predetto istituto risorse pari complessivamente a 6 milioni di euro, richiama l'attenzione sulla necessità di evitare un indebito spreco di denaro pubblico, tanto più che sulle attività poste in essere dal predetto istituto sono in corso indagini giudiziarie, come di recente documentato da taluni mezzi di informazione giornalistica.

  Donata LENZI (PD) osserva che le somme stanziate in favore dell'Istituto Spallanzani di Roma dall'articolo aggiuntivo 39.015 del Governo sono destinate a finanziare interventi tanto di parte corrente Pag. 446quanto in conto capitale, come tali necessari a dotare l'Istituto, all'avanguardia nel campo della profilassi internazionale, delle attrezzature occorrenti. Quanto alla necessità di svolgere i dovuti controlli sulla gestione delle risorse, rileva che sulle attività dell'Istituto già vigilano la Corte dei conti e l'Autorità nazionale anticorruzione.

  Marialucia LOREFICE (M5S), pur non contestando la destinazione di risorse finanziarie in favore dell'Istituto Spallanzani, richiama tuttavia l'attenzione sulla necessità di prevedere adeguate forme di controllo sullo svolgimento delle attività e sulla gestione del pubblico denaro.

  Rocco PALESE (FI-PdL), concordando sulla necessità di prevedere adeguati livelli di controllo, ricorda di aver già espresso le proprie perplessità in ordine alle attività poste in essere dall'Istituto Spallanzani nel corso di una recente informativa resa alla Camera dei deputati dal Ministro Lorenzin sulle iniziative volte a fronteggiare l'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Ebola.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Silvia Giordano 0.39.015.5 e Grillo 0.39.015.4 e approva l'articolo aggiuntivo 39.015 del Governo, come subemendato (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 43 del provvedimento, esprime parere contrario sull'emendamento Daga 43.41, formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 43.61 e sugli identici Marchi 43.1 e Palese 43.49 nonché sull'emendamento Marchi 43.2. Esprime, altresì, parere favorevole sugli identici emendamenti Melilli 43.4 e Guidesi 43.24 e formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Fragomeli 43.5 e Senaldi 43.13. Esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento Fragomeli 43.22, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), e formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 43.60 e Plangger 43.65.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Patrizia TERZONI (M5S) illustra le finalità dell'emendamento Daga 43.41, interamente soppressivo dell'articolo 43 del provvedimento, richiamando l'opportunità che i servizi concernenti beni pubblici comuni, quale quello relativo all'erogazione dell'acqua, non vadano soggetti a processi di privatizzazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Daga 43.41.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Mazziotti Di Celso 43.61 e Marchi 43.1 sono ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Palese 43.49.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Marchi 43.2 viene ritirato dai presentatori.

  La Commissione approva quindi gli identici emendamenti Melilli 43.4 e Guidesi 43.24 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Fragomeli 43.5 e Senaldi 43.13 sono ritirati dai presentatori e che i firmatari dell'emendamento Fragomeli 43.22 accettano la riformulazione proposta dal relatore e condivisa dal rappresentante del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento Fragomeli 43.22, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Mazziotti Di Celso Pag. 44743.60 e Plangger 43.65 sono ritirati dai presentatori.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative, in precedenza accantonate, riferite all'articolo 44 del provvedimento, avverte che sugli identici emendamenti Ginato 44.29 e Marchi 44.9 intende avanzare una proposta di riformulazione, che allo stato non si è tuttavia ancora in grado di porre in distribuzione, anche al fine di verificare la correttezza dei riferimenti normativi in essi contenuti. Con riferimento agli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Palese 44.233, Prataviera 44.58 e Palese 44.225, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla possibilità di presentare una proposta di riformulazione, altrimenti esprimendo un invito al ritiro. Avverte, inoltre, che l'emendamento Pelillo 44.3 si intende assorbito dall'approvazione dell'emendamento Castricone 11.4, così come riformulato. Formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sull'emendamento Schullian 44.362.

  Il viceministro Enrico MORANDO ricorda che con riferimento agli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Palese 44.233, Prataviera 44.58 e Palese 44.225 era stata ipotizzata una riformulazione, il testo della quale tuttavia non è mai stato sottoposto alla sua attenzione.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ritiene pertanto opportuno procedere ad un temporaneo accantonamento delle citate proposte emendative. Ricorda, altresì, che l'emendamento Saltamartini 44.286, nella nuova numerazione 14.21, è stato approvato in riformulazione identica a quella dell'emendamento Binetti 14.17. Formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Guidesi 44.73 e Faenzi 44.121, mentre chiede di acquisire l'avviso del Governo in ordine all'emendamento Berretta 44.40, in vista di una eventuale riformulazione. Formula, altresì, un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti Marchetti 44.21, Laffranco 44.112, Morani 44.341 e Pagano 44.291 nonché sugli emendamenti Gianluca Pini 44.50, Corsaro 44.376, Pagano 44.290, Sottanelli 44.230 e Garofalo 44.241. Anticipa che sull'emendamento Fassina 44.10 vi è l'intenzione di proporre una riformulazione, che ricomprenderebbe anche l'articolo aggiuntivo Valeria Valente 11.016 e l'emendamento Occhiuto 12.15. Formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Cancelleri 44.135 e D'Incà 44.84 mentre avverte che sull'articolo aggiuntivo Guidesi 44.016 vi è l'intenzione di presentare una proposta di riformulazione. Raccomanda, infine, l'approvazione del suo subemendamento 0.44.019.1 riferito all'articolo aggiuntivo 44.019 del Governo, sul quale esprime parere favorevole.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 44.307, sottolinea come la sua finalità essenziale sia quella di evitare il verificarsi di un pregiudizio ai danni dei piccoli prestatori d'opera.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustra i termini della proposta di riformulazione degli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Palese 44.233, Prataviera 44.58 e Palese 44.225, il cui testo tuttavia non è ancora disponibile.

  Il viceministro Enrico MORANDO, con riferimento agli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Palese 44.233, Prataviera 44.58 e Palese 44.225 esprime parere favorevole sulla riformulazione degli stessi testé formulata dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Palese 44.233, Prataviera 44.58 e Palese 44.225 si intendono accantonati per consentire Pag. 448la distribuzione della proposta di riformulazione del relatore.

  Marco CAUSI (PD), nel rilevare come l'emendamento Pelillo 44.3, il quale è sostenuto da tutti i deputati del gruppo PD della VI Commissione finanze consenta, apportando le necessarie risorse, di risolvere la questione della copertura finanziaria per gli interventi a favore dei lavoratori che hanno subito danni per esposizione all'amianto, si rammarica che esso non possa essere votato, essendo sostanzialmente assorbito dall'approvazione dell'emendamento Castricone 11.4.

  Guido GUIDESI (LNA), illustra il suo emendamento 44.73, il quale è volto a escludere dal reddito imponibile di enti quali le Fondazioni bancarie l'ammontare delle erogazioni liberali che gli enti stessi effettuano a favore di soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro. Dichiara quindi la volontà di non ritirarlo, ritenendo importante che su di esso si esprimano con il voto le diverse forze politiche.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 44.73.

  Francesco BOCCIA, presidente avverte che i presentatori hanno ritirato l'emendamento Piccione 44.91.

  La Commissione respinge l'emendamento Faenzi 44.121.

  Il viceministro Enrico MORANDO, con riferimento all'emendamento Berretta 44.40, rispetto al quale il relatore si è rimesso alle valutazioni del Governo, esprime parere favorevole a condizione che l'emendamento stesso sia riformulato nei termini da lui indicati.

  Giuseppe BERRETTA (PD), con riferimento al suo emendamento 44.40, ricorda in primo luogo che esso interviene sulla questione relativa alla presentazione delle istanze di rimborso di quanto indebitamente versato, nel triennio 1990-1992, da parte dei soggetti colpiti dal sisma verificatosi nel 1990 nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa. Facendo presente come, in base alla normativa vigente, permanga il dubbio circa il dies a quo a partire dal quale decorre il termine per la presentazione delle suddette istanze, rileva quindi come la sua proposta emendativa intenda esplicitare tale termine.
  Nel rilevare come la riformulazione dell'emendamento proposta dal Governo preveda l'esclusione dei soggetti che esercitano attività di impresa, rammenta che sulla questione dell'ammissibilità delle istanze di rimborso presentate dai predetti soggetti è tuttora all'esame degli organi dell'Unione europea competenti a valutarne la compatibilità con la normativa dell'UE. Ciò premesso, chiede al Governo di accedere a una diversa formulazione, nel senso di non operare scelte in questo senso, nelle more della decisione degli organi competenti.
  Chiede inoltre al Governo che, con riferimento al dies a quo, venga esplicitato nella riformulazione esclusivamente la data dell'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 248 del 2007.

  Il viceministro Enrico MORANDO, in risposta all'intervento del deputato Berretta ribadisce il parere contrario del Governo sull'emendamento Berretta 44.40, qualora i presentatori non ne accettino la riformulazione. Nel rilevare come sussistono ragioni di mancata copertura finanziaria dell'emendamento nella sua originaria formulazione, acconsente a modificare solo parzialmente la sua proposta, nei termini riportati nella nuova ulteriore riformulazione.

  Giuseppe BERRETTA (PD) accetta la nuova riformulazione del suo emendamento 44.40.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Berretta 44.40 rimane accantonato ai fini di una sua ulteriore riformulazione nei termini indicati dal Governo.

Pag. 449

  Rocco PALESE (FI-PdL) intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede quale sia l'organizzazione del prosieguo della seduta, al fine di rispettare il termine della giornata odierna per la conclusione dell'esame del provvedimento in Commissione.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone una riformulazione degli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Palese 44.233, Prataviera 44.58 e Palese 44.225.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i presentatori degli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Palese 44.233, Prataviera 44.58 e Palese 44.225 accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Librandi 44.307, Catanoso 44.152, Di Lello 44.324, Prataviera 44.58 e Palese 44.225, come riformulati su indicazione del relatore (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Marchetti 44.21 è stato ritirato dal presentatore.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Laffranco 44.112, Morani 44.341 e Pagano 44.291.

  Guido GUIDESI (LNA) dichiara di non ritirare l'emendamento Gianluca Pini 44.50, di cui è cofirmatario.

  La Commissione respinge l'emendamento Gianluca Pini 44.50.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI-AN), intervenendo sul suo emendamento 44.376, ne raccomanda l'approvazione, evidenziando come esso preveda, al di là delle diverse posizioni politiche, una misura di buon senso. Ritiene infatti che il Governo, con il comma 31 dell'articolo 44 della legge di stabilità in discussione, perseveri in un atteggiamento punitivo nei confronti di talune categorie di soggetti, analogo a quello adottato dal Governo Monti nei confronti dei proprietari di imbarcazioni private. In tale ambito, rammenta che, a seguito della suddetta misura non sono stati conseguiti gli auspicati effetti positivi a favore dell'Erario, posto che molti possessori delle suddette imbarcazioni ne hanno trasferito l'iscrizione in pubblici registri di altri Paesi.
  Ritiene che la misura introdotta dal comma 31 dell'articolo 44 possa avere il medesimo effetto, determinando complessive ricadute in termini negativi anche sull'indotto correlato al settore delle auto d'epoca. Si appella quindi al Governo perché effettui una scelta di ragionevolezza e lungimiranza, modificando la propria posizione sul suo emendamento 44.376.

  La Commissione respinge l'emendamento Corsaro 44.376.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Pagano 44.290, Sottanelli 44.230 e Garofalo 44.241 sono stati ritirati dai presentatori. Ricorda inoltre che l'emendamento Fassina 44.10 è stato riformulato dal relatore.

  Stefano FASSINA (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento 44.10, a sua prima firma.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i deputati Saltamartini, Tancredi, Altezza, Capodicasa, Di Gioia, Mondello, Marcon, Rosato, Tino Iannuzzi, Causi, Marazziti, Marchi intendono sottoscrivere l'emendamento Fassina 44.10.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Fassina 44.10, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Valente 11.016 e Occhiuto 12.15 s'intendono assorbiti per effetto dell'approvazione dell'emendamento Fassina 44.10.

Pag. 450

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, tornando agli identici emendamenti Ginato 44.29 e Marchi 44.9, fa notare che la proposta di riformulazione a essi riferita appare corretta e riferibile al testo.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva gli identici emendamenti Ginato 44.29 e Marchi 44.9, come riformulati (vedi allegato 1).

  Daniele PESCO (M5S), intervenendo sull'emendamento Cancellieri 44.135, fa notare che esso prevede talune misure in favore di chi perde il possesso di un veicolo nel periodo in cui la tassa automobilistica regionale o erariale versata è in corso di validità. Ritenendo che tale proposta emendativa sia di buon senso, auspica che il relatore possa rivedere il proprio parere.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il proprio parere contrario sull'emendamento Cancelleri 44.135.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Cancelleri 44.135.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento D'Incà 44.84, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Federico D'INCÀ (M5S) accetta la riformulazione proposta.

  La Commissione approva l'emendamento D'Incà 44.84, come riformulato (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ricorda che sull'articolo aggiuntivo Guidesi 44.016 vi è un parere favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Guidesi 44.016, che dichiara di sottoscrivere, evidenzia l'esigenza di salvaguardare la funzione sociale e aggregante delle associazioni sportive e delle relative sezioni non aventi scopo di lucro indicate nella proposta emendativa. Pur non ritenendo la riformulazione proposta del tutto soddisfacente, la accetta, al fine di dare un segnale positivo nei confronti di tali associazioni.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Guidesi 44.016.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI-AN) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Guidesi 44.016.

  Lorena MILANATO (FI-PdL) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Guidesi 44.016.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'articolo aggiuntivo Guidesi 44.016, come riformulato (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.44.019.1 del relatore e dell'articolo aggiuntivo 44.019 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento 0.44.019.1 del relatore e l'articolo aggiuntivo 44.019 del Governo.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dei subemendamenti Pesco 0.44.397.1, 0.44.397.2, 0.44.397.3 e 0.44.397.4, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario. Raccomanda, quindi, l'approvazione Pag. 451dell'emendamento 44.397 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Daniele PESCO (M5S) illustra il suo subemendamento 0.44.397.1.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Pesco 0.44.397.1, 0.44.397.2, 0.44.397.3 e 0.44.397.4 e approva l'emendamento 44.397 del Governo (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, si rimette alla valutazione del Governo sui subemendamenti Bonavitacola 0.44.398.15 e 0.44.398.14. Invita poi al ritiro dei subemendamenti De Mita 0.44.398.7, Bonavitacola 0.44.398.17 e Melilla 0.44.398.10, precisando che altrimenti il parere s'intenderebbe contrario. Si rimette alla valutazione del Governo sul subemendamento Vignaroli 0.44.398.11. Invita quindi al ritiro del subemendamento Occhiuto 0.44.398.1, precisando che altrimenti il parere s'intenderebbe contrario. Esprime, quindi, parere favorevole sui subemendamenti Vignaroli 0.44.398.12 e Kronbichler 0.44.398.9. Si rimette alla valutazione del Governo sul subemendamento Bonavitacola 0.44.398.16, invitando poi al ritiro dei subemendamenti Simonetti 0.44.398.3, 0.44.398.4, 0.44.398.6 e 0.44.398.5, precisando che altrimenti il parere s'intenderebbe contrario. Invita, quindi, al ritiro del subemendamento Bonavitacola 0.44.398.8, salvo diverso avviso del Governo. Esprime, quindi, parere favorevole sui subemendamenti Vignaroli 0.44.398.13 e Causi 0.44.398.18, salvo diverso avviso del Governo. Invita, quindi, al ritiro del subemendamento Occhiuto 0.44.398.2, precisando che altrimenti il parere s'intenderebbe contrario, nonché esprime parere favorevole sul subemendamento Bonavitacola 0.44.398.19. Raccomanda, infine, l'approvazione dell'emendamento 44.398 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sui subemendamenti Bonavitacola 0.44.398.15, 0.44.398.14 e 0.44.398.11, invitando, quindi, al ritiro del subemendamento Bonavitacola 0.44.398.16, precisando che altrimenti il parere s'intenderebbe contrario. Su tutte le altre proposte emendative esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, quindi, con distinte votazioni, approva i subemendamenti Bonavitacola 0.44.398.15 e 0.44.398.14 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il subemendamento De Mita 0.44.398.7 è stato ritirato dal presentatore.

  La Commissione, quindi, con distinte votazioni, approva il subemendamento Bonavitacola 0.44.398.17 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Melilla 0.44.398.10. La Commissione, quindi, con distinte votazioni, approva il subemendamento Vignaroli 0.44.398.11 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Occhiuto 0.44.398.1. Approva, quindi, con distinte votazioni, i subemendamenti Vignaroli 0.44.398.12 e Kronbichler 0.44.398.9 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, intervenendo sul subemendamento Bonavitacola 0.44.398.16, al fine di chiarirne le finalità, fa notare che esso mira a favorire una corretta informazione, sia ex ante che ex post, sui centri di spesa, al fine di comprendere pienamente come sono state impiegate le risorse stanziate e quali sono stati i risultati conseguiti. Ricorda, infatti, come in questi anni le continue riprogrammazioni delle risorse siano state giustificate richiamando l'incapacità degli enti interessati di spendere le risorse a disposizione.

  Il viceministro Enrico MORANDO, rivedendo il precedente parere, si rimette alla Commissione sul subemendamento Bonavitacola 0.44.398.16.

Pag. 452

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritiene che il Governo debba chiarire la sua posizione sull'impiego dei fondi strutturali nelle aree del Mezzogiorno, sottolineando come al momento l'azione dell'Esecutivo al riguardo sia alquanto confusa. Ricorda che le risorse sono state spesso utilizzate come un bancomat per far fronte a qualunque esigenza di finanziamento, osservando come anche la governance del sistema sia tutt'altro che chiara. Rileva, infatti, che con la proposta in esame si inserisce un ulteriore attore nel sistema, la cabina di regia, che rischia di sovrapporsi e interferire con le altre amministrazioni competenti in materia, a partire dall'Agenzia di recente istituzione, allo stato tuttora inattiva, salvo che per la nomina degli organi di vertice.

  Fulvio BONAVITACOLA (PD) illustrando il proprio subemendamento 0.44.398.16, ne precisa le finalità. Rileva, in proposito, che il Governo con l'emendamento 44.398 ha proposto una riforma complessiva degli interventi straordinari in favore del Mezzogiorno, che avrebbe meritato ben altro dibattito in seno alla Commissione. Esprime, infatti, la propria preoccupazione per la circostanza che, spesso, il contenuto di scelte strategiche in materia di cofinanziamento degli interventi finanziati dai fondi strutturali, come la riduzione della quota del cofinanziamento dal 50 al 25 per cento, siano annunciate ai mezzi di comunicazione prima ancora di tradursi in atti normativi da discutere in Parlamento. Auspica, pertanto, che il Governo in futuro voglia assicurare una proficua interlocuzione con gli organi parlamentari competenti su questioni che rivestono grande rilievo politico.
  Il viceministro Enrico MORANDO confermando la disponibilità a rivedere il proprio parere sul subemendamento Bonavitacola 0.44.398.16, esprime su di esso un parere favorevole.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, concorda con il rappresentante del Governo.

  Angelo CAPODICASA (PD) dichiara di sottoscrivere il subemendamento Bonavitacola 0.44.398.16.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Bonavitacola 0.44.398.16 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Simonetti 0.44.398.3.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustrando i subemendamenti a sua prima firma 0.44.398.4, 0.44.398.6 e 0.44.398.5, evidenzia che gli stessi sono diretti ad evitare che il 100 per cento delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione vengano attribuite alle regioni del Mezzogiorno, che rappresentano solo un terzo della popolazione italiana. Invita, in particolare, a valutare la formulazione del subemendamento 0.44.398.5.

  Il viceministro Enrico MORANDO motiva il proprio parere contrario sulla base della constatazione che le tutele si assicurano fissando una quota minima di destinazione delle risorse e non una soglia massima.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Simonetti 0.44.398.4, 0.44.398.6 e 0.44.398.5.

  Fulvio BONAVITACOLA (PD), illustrando il subemendamento a sua prima firma 0.44.398.8, per il quale il relatore ha formulato un invito al ritiro, evidenzia che lo stesso è diretto ad accelerare la spesa per gli interventi già approvati con delibera CIPE. Propone di sostituire il termine per l'assegnazione definitiva dei fondi da trenta a sessanta giorni, qualora ciò possa essere utile per modificare il parere del relatore e del rappresentante del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO osserva che con la modifica proposta dall'onorevole Bonavitacola il subemendamento 0.44.398.8 è conforme al disegno del Governo ed esprime pertanto parere favorevole sullo stesso.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, concorda con il rappresentante del Governo.

Pag. 453

  La Commissione, con distinte votazioni, approva i subemendamenti Bonavitacola 0.44.398.8, come da ultimo riformulato, Vignaroli 0.44.398.13 e Causi 0.44.398.18 (vedi allegato 1), respinge il subemendamento Occhiuto 0.44.398.2 ed approva il subemendamento Bonavitacola 0.44.398.19 (vedi allegato 1). Approva, infine, l'emendamento 44.398 del Governo (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 45, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, con riferimento agli identici emendamenti Tripiedi 45.21 e 45.16 e all'emendamento Sorial 45.10. Avverte inoltre che l'articolo aggiuntivo Catalano 45.01 deve intendersi assorbito dall'approvazione della proposta emendativa relativa al Fondo per le emergenze nazionali.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme al relatore.

  Davide TRIPIEDI (M5S), illustrando gli identici emendamenti a sua prima firma 45.21 e 45.16, ricorda che gli stessi intendono dare attuazione alla risoluzione 8-00086 approvata dalla Commissione lavoro, diretta a escludere la riduzione degli stanziamenti relativi al fondo per i benefici pensionistici in favore dei lavoratori addetti ad attività usuranti, nonché ad estendere le tutele previste anche agli operai edili. Ricorda, infatti, che il settore edilizio è stato gravemente colpito dalla crisi e che i lavoratori interessati hanno un elevato grado di mortalità e malattie professionali.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, ricorda che gli identici emendamenti Tripiedi 45.21 e 45.16 sono già stati discussi prima del loro accantonamento e non ritiene pertanto necessario procedere a un'ulteriore dettagliata descrizione degli stessi. Invita il presentatore a dichiarare se intende o meno accettare l'invito al ritiro formulato dal relatore.

  Davide TRIPIEDI (M5S) osserva che qui si discute della vita di poveri lavoratori e chiede un ulteriore accantonamento delle proposte emendative a sua prima firma, invitando il Governo a individuare i risparmi necessari per gli equilibri di finanza pubblica con altri interventi, a partire dalla riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'economia e delle finanze. Osserva, infine, che appare privo di senso approvare risoluzioni che non vengono minimamente prese in considerazione dal Governo. Ritiene, pertanto, che non sia accettabile l'invito al ritiro rivoltogli dal relatore e dal rappresentante del Governo.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, riconoscendo la rilevanza del problema sollevato, pone in votazione gli identici emendamenti Tripiedi 45.21 e 45.16.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Tripiedi 45.21 e 45.16.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, annuncia che il relatore ha presentato l'emendamento 26.101 e fissa alle 18.30 il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 45.10, diretto a fissare un limite di 5.000 euro netti mensili per le pensioni vitalizie erogate da gestioni previdenziali pubbliche, osservando che anche altri gruppi si sono espressi favorevolmente su questo emendamento e che dallo stesso dovrebbero conseguire risparmi netti per 1.500 milioni annui.

  Claudio COMINARDI (M5S) sottolinea, in primo luogo, come il Parlamento venga sempre più spesso esautorato, a partire dalla mancata presa in considerazione di risoluzioni approvate all'unanimità nelle Commissioni permanenti. Entrando nel Pag. 454merito dell'emendamento Sorial 45.10, ne evidenzia la finalità di introdurre maggiore equità e di venire incontro alle esigenze dei cittadini in difficoltà.

  Donata LENZI (PD) ricorda ai colleghi del Movimento 5 Stelle che l'emendamento 44.19 del Governo, appena approvato, affronta, seppure con un diverso percorso, il tema oggetto dell'emendamento Sorial 45.10.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) replica rilevando che con l'emendamento a sua prima firma è possibile reperire un ammontare superiore di risorse da destinare ad altre finalità.

  La Commissione respinge l'emendamento Sorial 45.10.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Catalano 45.01 è stato ritirato ed annuncia che il relatore ha presentato l'articolo aggiuntivo 46.06 per il quale fissa il termine per la presentazione di subemendamenti alle 18.35. Avverte altresì che porrà in votazione l'articolo aggiuntivo 46.05 del relatore al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 46.05 del relatore (vedi allegato 1).

  Rocco PALESE (FI-PdL) propone che si rinunci al termine per la presentazione di subemendamenti all'articolo aggiuntivo 46.06 del relatore.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che la finalità dell'articolo aggiuntivo da lui presentato è quella di contrastare l'elusione fiscale in relazione alle navi per ciò che concerne il requisito della territorialità.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI-AN) osserva che il requisito della territorialità delle navi andrebbe difeso anche nei confronti dell'India.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede che vi sia tempo sufficiente per esaminare e valutare l'articolo aggiuntivo 46.06 del relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che rimane valido il termine per i subemendamenti fissato in precedenza.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di passare all'esame degli emendamenti accantonati riferiti all'articolo 32.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, comunica che il suo emendamento 32.34 è da considerarsi ritirato.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 32.1 della XIII Commissione. Invita al ritiro dell'emendamento Gallinella 32.25, in quanto assorbito dal suo emendamento 32.55, del quale raccomanda l'approvazione.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore e parere favorevole sull'emendamento 32.55 del relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia, a nome del suo gruppo, il voto favorevole su tutti gli emendamenti che recano, anche se in modo insufficiente, interventi a favore dell'agricoltura.

  La Commissione approva l'emendamento 32.1 della XIII Commissione (vedi allegato 1).

  Silvia BENEDETTI (M5S), in qualità di cofirmataria, insiste per la votazione dell'emendamento Gallinella 32.25.

  La Commissione respinge l'emendamento Gallinella 32.25.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che non sono stati presentati subemendamenti all'emendamento 32.55 del relatore.

Pag. 455

  La Commissione approva l'emendamento 32.55 del relatore (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di passare all'esame degli emendamenti accantonati relativi all'articolo 28. Esprime parere favorevole sull'emendamento Giancarlo Giordano 28.111, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Propone di accantonare l'emendamento Marzana 28.47, per esaminarlo insieme agli emendamenti all'articolo 12 relativi al pensionamento del personale della scuola rientrante nella cosiddetta «quota 96». Invita al ritiro dell'emendamento Ghizzoni 28.33 e, salvo diverso avviso del rappresentante del Governo, dell'emendamento Roccella 28.99. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Centemero 28.44. Esprime parere favorevole sull'emendamento Palese 28.63, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), osservando che, nel caso venisse accettata la riformulazione, risulterebbe assorbito l'emendamento Palese 28.55. Invita al ritiro dell'emendamento Matarrese 28.100 e propone di accantonare anche l'articolo aggiuntivo Di Salvo 28.04 per esaminarlo insieme agli emendamenti riferiti all'articolo 12 relativi alla cosiddetta «quota 96».

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore, riservandosi un approfondimento sull'emendamento Roccella 28.99.

  Giulio MARCON (SEL), in qualità di cofirmatario, accetta la riformulazione dell'emendamento Giancarlo Giordano 28.111.

  Rocco PALESE (FI-PdL) chiede di apporre la firma di tutti i componenti del suo gruppo della Commissione all'emendamento Giancarlo Giordano 28.111, come riformulato, e preannuncia un voto favorevole.

  La Commissione approva l'emendamento Giancarlo Giordano 28.111, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Ghizzoni 28.33.

  Il viceministro Enrico MORANDO avendo completato il proprio approfondimento, si associa alla richiesta del relatore di invito al ritiro dell'emendamento Roccella 28.99 che, se approvato, sarebbe suscettibile di impattare negativamente sull'indebitamento netto.

  Paolo TANCREDI (NCD), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Roccella 28.99.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Centemero 28.44 e insiste per la sua votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Centemero 28.44.

  Rocco PALESE (FI-PdL) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 28.63, proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Palese 28.63, come riformulato (vedi allegato 1).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che con l'approvazione dell'emendamento Palese 28.63 risulta assorbito l'emendamento Palese 28.55.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI), in qualità di cofirmatario, insiste per la votazione dell'emendamento Matarrese 28.100.

  La Commissione respinge l'emendamento Matarrese 28.100.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'emendamento Antezza 36.5 è stato ritirato dai presentatori.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 12, chiede che rimanga accantonato l'articolo aggiuntivo Pannarale 12.03, relativo alla questione dei pensionamenti Pag. 456dei lavoratori della scuola che abbiano raggiunto la cosiddetta «quota 96» e invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Airaudo 12.06, dal momento che, a seguito di una verifica effettuata con la Ragioneria generale dello Stato, la copertura individuata risulta insufficiente.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Dell'Aringa 12.43, precedentemente accantonato, è stato ritirato e che l'emendamento Occhiuto 12.15 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Fassina 44.10, come riformulato nel corso della seduta.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore sulle proposte emendative riferite all'articolo 12.

  Giulio MARCON (SEL), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Airaudo 12.06, chiede al relatore l'esatta quantificazione dell'onere a seguito della verifica effettuata con la Ragioneria generale dello Stato.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che gli oneri derivanti dall'articolo aggiuntivo si accrescono progressivamente e raggiungono la cifra di 250 milioni di euro nel 2017.

  Giulio MARCON (SEL) ricorda che la questione posta nell'articolo aggiuntivo 12.06 mira a porre rimedio a un errore materiale contenuto nel decreto-legge n. 201 del 2011, che di fatto impedisce al personale viaggiante delle ferrovie di andare in pensione prima di 67 anni, con conseguenze assai gravi sulla sicurezza dei passeggeri. Ritiene che il Governo debba porre tempestivamente rimedio a tale errore, contenuto in un provvedimento approvato ormai tre anni or sono, e invita pertanto le forze di maggioranza e opposizione a votare a favore dell'articolo aggiuntivo in esame.

  Davide TRIPIEDI (M5S), correggendo parzialmente un dato fornito precedentemente, fa presente che i macchinisti in Francia e in Belgio conseguono il diritto alla pensione a 55 anni e che tale prepensionamento è motivato dall'enorme rischio che la permanenza in servizio di tale personale comporterebbe per la sicurezza dei passeggeri. Osserva che la quantificazione operata dalla Ragioneria generale dello Stato è a suo giudizio troppo elevata, in quanto una percentuale di tale personale sceglierà di non andare in pensione. Ricorda al sottosegretario Baretta che il Governo ha promesso che sarebbe stata data una risposta a tale questione nella legge di stabilità e sottolinea l'esigenza di pervenire ad una soluzione tempestiva, trattandosi di una questione oggetto di dibattito da più di tre anni. Chiede pertanto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Airaudo 12.06, al pari delle proposte emendative che hanno ad oggetto la questione della cosiddetta «quota 96», potendosi altrimenti sospettare che il Governo e la maggioranza procedano all'accantonamento delle proposte emendative che riguardano una platea di soggetti che appartengono alla loro area politica, con finalità elettorali.

  Giovanni PAGLIA (SEL) ribadisce che la disposizione approvata per errore materiale nella riforma pensionistica del 2011 costituisce un caposaldo della vergogna e chiede pertanto di conoscere la quantificazione contenuta nella relazione tecnica verificata dalla Ragioneria generale dello Stato, al fine di comprendere l'esatto onere della misura e trovare una adeguata copertura.

  Maino MARCHI (PD) nell'esprimere sorpresa per le richieste di accantonamento, stante la fase di esame del provvedimento, ribadisce che l'onere quantificato dalla Ragioneria generale dello Stato è pari a 250 milioni di euro. Pur consapevole che riguardo al tema delle pensioni ci sono numerose questioni da risolvere, osserva che nell'ambito di questa legge di stabilità si è intervenuti rivedendo la disciplina Pag. 457delle penalizzazioni, sia per la dimensione del fenomeno, indubbiamente minore, sia perché sulla materia era già intervenuto, nell'ambito dell'esame del decreto-legge n. 90 del 2014, un voto favorevole della Camera, poi smentito dal Senato. Ritiene, in generale, che siano stati compiuti importanti passi in avanti dal Governo, che sta procedendo alla graduale risoluzione di tutte le questioni sul tappeto.

  Giulio MARCON (SEL) chiede di poter visionare la relazione tecnica verificata dalla Ragioneria generale dello Stato al fine di comprendere le modalità di calcolo della quantificazione dell'onere recato dall'articolo aggiuntivo 12.06.

   Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che il Governo ha dato la propria disponibilità a rendere disponibile la relazione tecnica, osservando tuttavia come in passato fossero state elaborate stime diverse, inferiori a quella citata oggi.

  Claudio COMINARDI (M5S) giudica la questione oggetto della proposta emendativa una vera e propria emergenza, dal momento che il personale viaggiante cui si impedisce il pensionamento prima del compimento di 67 anni, compie un'attività altamente usurante. Ricorda, in proposito, che dopo il compimento dei 50 anni di età il personale di macchina deve superare test psico-fisici per poter rimanere nell'area operativa, segnalando che in molti casi i test non vengono superati e il personale viaggiante viene collocato in ufficio, anche in assenza di volumi di lavoro amministrativo che giustifichino tale collocamento, con evidente spreco di risorse finanziarie. Ricorda che nelle ultime tre settimane sono morti tre macchinisti e invita la Commissione a pensare alle conseguenze possibili se questo evento fosse avvenuto mentre questi lavoratori erano alla guida di un Frecciarossa o di un Freccia1000, per il quale è previsto un solo conducente.

  Davide TRIPIEDI (M5S) osserva che la quantificazione operata dalla Ragioneria generale dello Stato calcola un onere evidentemente sovrastimato, non considerando che una larga percentuale del personale oggetto dell'articolo aggiuntivo sceglierà di non andare in pensione, stante anche il grave momento di crisi economica che sta attraversando il Paese.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Airaudo 12.06.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 26, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Fossati 26.60, esprimendo altrimenti parere contrario e intendendosi respinto per l'Aula l'identico emendamento 26.1 della XII Commissione. Invita i proponenti al ritiro degli identici emendamenti Giampaolo Galli 26.18 e Binetti 26.97, degli emendamenti Corsaro 26.6, Boccuzzi 26.38, degli identici emendamenti Grillo 26.53, Vargiu 26.79 e 26.65, degli emendamenti Melilla 26.86, Garavini 26.35, Caruso 26.96, Latronico 26.56, degli identici emendamenti Schullian 26.11, Di Salvo 26.91 e 26.45 e dell'emendamento Merlo 26.66. Raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 26.101. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Saltamartini 26.77 e De Girolamo 26.84, facendo presente che in ogni caso risulterebbero assorbiti dall'approvazione del proprio emendamento 26.101. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Guidesi 26.31 e Latronico 26.72. Ricorda che l'emendamento Rostellato 26.48 risulta assorbito dalla riformulazione dell'emendamento 11.57. Esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 26.36. Invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Nardi 26.90, Sanga 26.16 e Bargero 26.99, degli emendamenti Censore 26.29 e Pastorelli 26.27. Riguardo agli emendamenti Di Gioia 26.87 e 26.88, fa presente che hanno contenuto analogo ed esprime quindi parere favorevole a condizione che vengano riformulati entrambi con la medesima riformulazione, riportata in allegato (vedi allegato 1).

Pag. 458

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore sulle proposte emendative riferite all'articolo 26 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 26.101 del relatore.

  Gianni MELILLA (SEL), intervenendo sull'emendamento a propria firma 26.86, ritiene indispensabile che vengano tutelati i patronati, che offrono un servizio gratuito e indispensabile a una fascia di cittadini più deboli, che non sono in grado di impiegare gli strumenti telematici che le pubbliche amministrazioni stanno utilizzando in modo sempre più massivo, istruendo numerose pratiche relative a infortuni sul lavoro, pensioni, permessi di soggiorno. Esprime disappunto per la visione economica che il Governo sta manifestando rispetto all'esercizio di diritti sociali e non concorda con l'idea di trasformare i patronati in istituti che rendono servizi indispensabili per i cittadini secondo un tariffario, al pari dei CAF. Sottolinea che l'attacco ai patronati ha avuto origine durante il Governo Berlusconi, che tuttavia adottò misure decisamente più ridotte di quelle che si propongono con il disegno di legge di stabilità in esame, e invita Governo e maggioranza ad una riflessione, dal momento che la situazione di crisi economica che il Paese sta attraversando farà crescere una domanda sociale che, in assenza dei patronati, sarà riversata su INPS, INAIL e questure, senza che questi siano in grado di soddisfarla.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), intervenendo sull'emendamento 26.1 della XII Commissione, pur comprendendo la preoccupazione di cui si sono fatti carico il relatore e il Governo, in sede di espressione del parere, circa le conseguenze finanziarie derivanti da una eventuale soppressione del comma 2 dell'articolo 26 del disegno di legge di stabilità, osserva tuttavia che in riferimento all'erogazione delle cure termali occorre realizzare la più ampia sintesi possibile tra la tutela delle basilari esigenze di salute e la difesa dei legittimi interessi economici dei soggetti attivi in tale settore. Poiché gli emendamenti Di Gioia 26.87 e 26.88, come riformulati, prevedono la destinazione di una quota delle risorse dell'INAIL ad iniziative di elevata utilità sociale, ritiene che quelle medesime risorse potrebbero essere più utilmente stanziate per il ripristino dell'erogazione delle prestazioni accessorie agli aventi diritto ai regimi speciali di cure termali ovvero ad altre finalità analogamente qualificabili in termini di elevata utilità sociale, quale potrebbe essere l'attuazione delle disposizioni contenute nella proposta di legge in materia di disciplina del post mortem attualmente all'esame della Commissione Affari sociali della Camera dei deputati. Alla luce di tali considerazioni, invita il relatore e il rappresentante del Governo a riconsiderare l'invito al ritiro in precedenza formulato sull'emendamento 26.1 della XII Commissione.

  Giuseppe DE MITA (PI), nel condividere in larga misura le osservazioni svolte dall'onorevole Melilla sull'emendamento a sua prima firma 26.86, volto a sopprimere la disposizione relativa alla riduzione dei contributi ai patronati, ritiene sbrigativa e superficiale la considerazione del ruolo e delle funzioni svolte dai patronati dimostrata nel caso presente dal Governo. A suo giudizio, occorre piuttosto cogliere l'utilità sociale e le positive ricadute, anche in termini organizzativi e di risparmio, connesse all'espletamento da parte dei predetti enti delle delicate attività di assistenza in favore di una assai vasta platea di lavoratori e pensionati.

  Elena CARNEVALI (PD) ritira l'emendamento Fossati 26.60, di cui è cofirmataria.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'identico emendamento 26.1 della XII Commissione s'intende respinto per l'Aula; comunica, altresì, che gli identici emendamenti Giampaolo Galli 26.18 e Binetti 26.97 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI-AN) illustra le finalità dell'emendamento a sua Pag. 459firma 26.6, soppressivo del comma 3 dell'articolo 26 del disegno di legge di stabilità, concernente il posticipo al giorno 10 di ciascun mese del pagamento delle prestazioni previdenziali erogate dall'INPS in caso di erogazione di una pluralità di trattamenti. A suo giudizio, tale misura riflette ancora una volta la cinica propensione dell'attuale Governo a penalizzare a livello fiscale il mondo dei lavoratori e dei pensionati, come attestano del resto le disposizioni del presente provvedimento concernenti l'aumento della tassazione sulla rivalutazione del TFR, sui rendimenti delle forme di previdenza complementare o su quelli delle assicurazioni sulla vita. La disposizione in esame rappresenta, inoltre, l'ennesimo, malcelato intervento in favore del sistema bancario. Ricorda che, come noto, il suddetto posticipo, combinandosi inevitabilmente con le scadenze di pagamento delle spese per la tenuta dei conti correnti di inizio mese, appare suscettibile di mettere in seria difficoltà i correntisti, legittimando gli istituti bancari all'applicazione degli interessi previsti su eventuali scoperti.

  Il viceministro Enrico MORANDO ricorda che il Governo ha per lungo tempo lavorato a un'ipotesi di unificazione delle date di pagamento dei trattamenti pensionistici al primo giorno del mese, rispetto alla quale ha dovuto tuttavia, allo stato, soprassedere in considerazione dei rilevanti oneri che ne sarebbero derivati, quantificabili nell'ordine di diverse decine di milioni di euro sulla base delle stime elaborate.

  La Commissione respinge l'emendamento Corsaro 26.6.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che l'emendamento Boccuzzi 26.38 e gli identici emendamenti Vargiu 26.79 e 26.65 sono stati ritirati dai presentatori. Avverte, inoltre, che l'emendamento Grillo 26.53, identico alle proposte emendative da ultimo richiamate, su proposta del presentatore e previo assenso del relatore e del rappresentante del Governo, è da intendersi momentaneamente accantonato.

  La Commissione respinge l'emendamento Melilla 26.86.

   Francesco BOCCIA, presidente prende atto che l'emendamento Garavini 26.35 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caruso 26.96 e Latronico 26.56.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Di Salvo 26.91 e 26.45 sono stati ritirati dai presentatori. Constata, quindi, l'assenza dei firmatari dell'emendamento Schullian 26.11, identico alle proposte emendative da ultimo richiamate, e dell'emendamento Merlo 26.66: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento 26.101 a sua firma, di cui raccomanda l'approvazione, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sui subemendamenti De Girolamo 0.26.101.1, Di Gioia 0.26.101.2 e Boccadutri 0.26.101.3.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gianni MELILLA (SEL) ritiene che l'eventuale approvazione dell'emendamento 26.101 del relatore rappresenterebbe un atto indebito, se non illegittimo, foriero di generare un vasto contenzioso, dal momento che i patronati sono finanziati non dalla fiscalità generale, bensì dai fondi previdenziali, che come tali non possono essere fatti oggetto di arbitrarie riduzioni. Rileva, altresì, che la riduzione degli stanziamenti iscritti nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il finanziamento dei patronati renderà di fatto impossibile per questi ultimi fare fronte al pagamento Pag. 460degli stipendi spettanti al personale da essi dipendente, con prevedibili ricadute negative anche in termini occupazionali.

  Paolo TANCREDI (NCD), pur apprezzando lo sforzo compiuto con l'emendamento 26.101 del relatore, sia per quanto riguarda il dimezzamento della riduzione dei contributi in favore dei patronati sia per quanto concerne le misure volte a favorire maggiore trasparenza nella gestione di tali enti, esprime perplessità circa l'eccessivo rigore dei criteri previsti per definire le ipotesi di commissariamento e scioglimento degli istituiti di patronato, ritenendo a tale riguardo ingiustificatamente elevata la percentuale stabilita al 2,5 in relazione all'attività rilevante ai fini del finanziamento di cui all'articolo 13 della legge n. 152 del 2001. Nel segnalare che applicando tale parametro sopravvivrebbero solo otto enti di patronato, ritiene che, qualora non fosse possibile apportare i necessari correttivi in questa sede, si renderebbe necessario un intervento nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, al fine di evitare che il necessario disboscamento degli enti esistenti si traduca nella creazione di un oligopolio nel settore.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, chiede di accantonare per il momento l'esame del suo emendamento 26.101 e dei subemendamenti ad esso riferiti, al fine di svolgere una verifica di tipo tecnico.

  Francesco BOCCIA, presidente, alla luce della richiesta testé formulata dal relatore, ritiene si possa proseguire con l'esame delle altre proposte emendative, al fine di consentire, nel frattempo, una verifica tecnica sull'emendamento 26.101 del relatore.

  Giulia GRILLO (M5S), illustrando l'emendamento 26.53, a sua prima firma – identico agli emendamenti Vargiu 26.79 e 26.65 – fa presente che esso mira a salvaguardare la funzionalità del servizio pubblico legato all'espletamento delle visite mediche di controllo domiciliare ai lavoratori assenti dal servizio per malattia, richieste d'ufficio dall'INPS. Osserva, inoltre, che tale intervento normativo salvaguarderebbe i livelli occupazionali del settore.

  Donata LENZI (PD), pur facendo notare che l'emendamento Censore 26.29 affronta tale tematica in termini più ampi, indicando una soluzione strutturale e unitaria sul versante della medicina fiscale, giudica condivisibile gli identici emendamenti Grillo 26.53, Vargiu 26.79 e 26.65, dal momento che, quantomeno, introducono misure «tampone» in tale settore. Sottolineata, quindi, la necessità di affrontare con forza tale questione, considerati gli elevati costi sociali determinati dal fenomeno dell'assenteismo presente nel settore privato, invita il Governo dall'astenersi di realizzare interventi che, a suo avviso, possono «smontare» il sistema dei controlli in tale ambito, mettendo a rischio numerosi posti di lavoro.

  Stefano FASSINA (PD) si associa agli interventi precedenti, chiedendo al Governo il motivo del suo orientamento contrario sull'emendamento Censore 26.29, tenuto conto che quest'ultimo non appare suscettibile di incidere sugli equilibri di bilancio, richiedendo una mera distribuzione di risorse già stanziate.

  Il viceministro Enrico MORANDO, pur ritenendo che le questioni sollevate siano serie e meritino un approfondimento, fa notare che gli identici emendamenti Grillo 26.53, Vargiu 26.79 e 26.65 pongano problemi di copertura finanziaria che andrebbero esaminati con attenzione. Si impegna in ogni caso ad approfondire tale tematica in sede di esame del provvedimento nell'altro ramo del Parlamento, sottolineando come gli interventi prospettati – allo stato problematici sotto il profilo della copertura finanziaria – possano effettivamente contribuire, in una prospettiva futura, a realizzare risparmi di spesa.

  Stefano FASSINA (PD) ribadisce la necessità che il Governo svolga una verifica Pag. 461sulla sostenibilità finanziaria dell'emendamento Censore 26.29.

  Il viceministro Enrico MORANDO si riserva di svolgere una verifica al riguardo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede che sia svolto un approfondimento anche sugli identici emendamenti Grillo 26.53, Vargiu 26.79 e 26.65.

  Il viceministro Enrico MORANDO ribadisce che gli emendamenti Grillo 26.53, Vargiu 26.79 e 26.6 pongono questioni di copertura finanziaria, dal momento che escludono taluni interventi dalle riduzioni di cui all'articolo 1, comma 108, della legge n. 228 del 2012.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) fa notare che, se gli identici emendamenti Grillo 26.53, Vargiu 26.79 e 26.6 fossero stati privi di copertura finanziaria, non sarebbero stati considerati ammissibili.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge gli identici emendamenti Grillo 26.53, Vargiu 26.79 e 26.65.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro degli emendamenti Guidesi 26.31, dell'emendamento Latronico 26.72, degli identici emendamenti Nardi Nardi 26.90, Sanga 26.16 e Bargero 26.99, dell'emendamento Pastorelli 26.27, facendo notare che altrimenti il parere sarebbe contrario. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Causi 26.36.

  Francesco BOCCIA, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Guidesi 26.31: s'intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, quindi, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Latronico 26.72 e approva l'emendamento Causi 26.36.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto del ritiro degli identici emendamenti Nardi 26.90, Sanga 26.16 e Bargero 26.99 da parte dei presentatori. Avverte altresì che l'emendamento Rostellato 26.48 s'intende assorbito dalla precedente approvazione dell'emendamento Ginato 11.57.

  Il viceministro Enrico MORANDO, intervenendo sull'emendamento Censore 26.29, sul quale si è testé svolto un articolato dibattito, ritiene che sia possibile avviare in futuro una riflessione al riguardo, purché si ragioni intorno ad ipotesi di intervento che siano sostenibili finanziariamente.

  Maino MARCHI (PD), confidando sulla disponibilità testé mostrata dal rappresentante del Governo ad approfondire la tematica, ritira l'emendamento Censore 26.29, dopo averlo sottoscritto.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto del ritiro dell'emendamento Pastorelli 26.27 da parte dei presentatori.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento Di Gioia 26.87, a condizione che venga riformulato.

  Il viceministro Enrico MORANDO propone una ulteriore riformulazione dell'emendamento di Gioia 26.87 (vedi allegato 1), affinché non vi siano nuovi oneri per la finanza pubblica.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, condivide l'ulteriore riformulazione dell'emendamento Di Gioia 26.87 proposta dal Governo.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) chiede se sia possibile comprendere, nella riformulazione del suo emendamento 26.87, un riferimento al carattere aggiuntivo delle risorse rispetto a quelle utilizzate a legislazione vigente. Si tratta, a suo avviso, di sbloccare risorse residue dell'INAIL, già autorizzate con il recente decreto «Sblocca Italia», al fine di realizzare importanti investimenti pubblici.

Pag. 462

  Il viceministro Enrico MORANDO fa notare che il riferimento a risorse aggiuntive rispetto alla legislazione vigente potrebbe dar luogo a problematiche di natura finanziaria.
  Invita il presentatore ad accettare la riformulazione dell'emendamento, così come proposta dal relatore e dal Governo, riservandosi di svolgere ulteriori approfondimenti in occasione del prossimo esame del provvedimento al Senato.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), accettando la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo, si riserva di presentare un ordine del giorno sulle questioni ancora aperte poste dal suo emendamento.

  Il viceministro Enrico MORANDO si dichiara disponibile ad accogliere un ordine del giorno presentato in Assemblea sul punto.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) invita il Governo a prestare particolare attenzione alla possibilità di relazionare al Parlamento sull'utilizzo delle risorse destinate ad iniziative di elevata utilità sociale.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ritiene che anche la questione posta dal deputato Miotto possa essere affrontata con un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Di Gioia 26.87, come riformulato (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ricorda che era stato accantonato l'emendamento Tullo 31.26, per il quale non si è però riusciti ad individuare una copertura adeguata. Invita pertanto il presentatore a ritirare il suddetto emendamento e a presentare un ordine del giorno per un'eventuale soluzione della questione nel corso dell'esame presso il Senato.

  Mario TULLO (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 31.26, dichiarando però che, più che un ordine del giorno, rivolge un invito al Governo affinché cerchi di trovare una soluzione nel corso dell'esame al Senato.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone una riformulazione, nei termini riportati in allegato, dell'emendamento Sanga 15.13 (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dell'emendamento Sanga 15.13 predisposta dal relatore.

  Vincenzo CASO (M5S) invita i colleghi a vergognarsi per aver presentato un emendamento che consente detrazioni per le erogazioni liberali effettuate dai candidati e dagli eletti alle cariche pubbliche in favore dei partiti e movimenti politici.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) osserva che anche la formulazione originaria dell'emendamento Sanga 15.13 appariva alquanto discutibile.

  Daniele PESCO (M5S) trova scandaloso che in un momento di crisi come l'attuale sia consentita la detrazione delle erogazioni liberali in favore dei partiti e movimenti politici. Evidenzia al riguardo che i componenti del MoVimento 5 Stelle restituiscono allo Stato una parte della propria indennità e non hanno mai pensato di detrarre il suddetto importo dal loro reddito. Contesta infine il momento della seduta nel quale si è deciso di procedere alla votazione dell'emendamento Sanga 15.13 (Nuova formulazione), approfittando della stanchezza dei commissari.

  Maino MARCHI (PD) dichiara di non aver nulla di cui vergognarsi. Segnala infatti che la detrazione costituisce semplicemente una conferma di una facoltà consentita prima dell'entrata in vigore della legge n. 149 del 2013, relativa all'abolizione del finanziamento pubblico Pag. 463dei partiti: se tale detrazione era ammissibile precedentemente alla suddetta abolizione, non vede perché non dovrebbe essere più ammissibile ora che il finanziamento pubblico viene a cessare. Sottolinea infine come la scarsità di risorse a disposizione dei partiti abbia creato problemi nelle recenti elezioni amministrative.

  Federico D'INCÀ (M5S) osserva che non è certo questo il motivo che ha causato il rilevante astensionismo registrato nelle ultime elezioni. Chiede poi per quale motivo la formulazione originale dell'emendamento Sanga 15.13 avesse una copertura, scomparsa nell'attuale riformulazione.

  Il viceministro Enrico MORANDO evidenzia che l'emendamento Sanga 15.13 (Nuova formulazione) rappresenta una norma interpretativa e pertanto non necessita di copertura: si tratta infatti di continuare a considerare detraibili versamenti che lo erano già anteriormente all'entrata in vigore della legge n. 149 del 2013. Segnala che alcuni interpreti hanno obiettato che non si possa parlare di erogazione liberale quando è previsto un obbligo statutario di effettuare i versamenti. A tal proposito ritiene che la libertà del soggetto sia rappresentata dall'appartenere o meno al movimento o partito politico. Conclude sottolineando che in ogni caso l'emendamento Sanga 15.13 (Nuova formulazione) consente di superare qualsiasi dubbio.

   Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma che l'emendamento Sanga 15.13 (Nuova formulazione) costituisce un semplice chiarimento interpretativo, e per tale motivo non richiede copertura, volto ad eliminare le disparità tra le erogazioni liberali effettuate in favore di partiti e movimenti politici che prevedono tale obbligo nello statuto o regolamento e quelli che non lo prevedono.

  Laura CASTELLI (M5S) afferma la forte contrarietà del suo gruppo nei confronti dell'emendamento Sanga 15.13 (Nuova formulazione) e preannuncia il voto contrario del gruppo stesso. Segnala che il MoVimento 5 Stelle darà la massima diffusione all'approvazione di questo emendamento, soprattutto in un momento in cui si discute di eliminare le detrazioni per le spese mediche.

  La Commissione approva l'emendamento Sanga 15.13 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento del Governo 19.135, si rimette al Governo per la valutazione del subemendamento Marchetti 0.19.135.4 e ricorda che il subemendamento Scotto 0.19.135.5 è inammissibile. Invita al ritiro, salvo diverso avviso del Governo, i presentatori dei subemendamenti Bonavitacola 0.19.135.1 e 0.19.135.2 e Marchetti 0.19.135.3. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento del Governo 19.135.

  Il viceministro Enrico MORANDO chiede una breve sospensione dei lavori per poter esaminare i subemendamenti all'articolo 19.135.

  Francesco BOCCIA, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 20.25, riprende alle 20.40.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti all'articolo 19.135 del Governo, del quale raccomanda l'approvazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati i subemendamenti Marchetti 0.19.135.4 e 0.19.135.3 e Bonavitacola 0.19.135.1 e 0.19.135.2.

  La Commissione approva l'emendamento 19.135 del Governo (vedi allegato 1).

Pag. 464

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, essendo scaduto il termine, avverte è stato presentato al proprio articolo aggiuntivo 46.06 il subemendamento Pesco 0.46.06.1, sul quale esprime parere contrario. Auspica invece l'approvazione del suo articolo aggiuntivo 46.06.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore sul subemendamento e parere favorevole sull'emendamento 46.06 del relatore.

  Daniele PESCO (M5S) illustra il subemendamento da lui presentato all'emendamento 46.06 del relatore, che ha lo scopo di introdurre una formulazione più corretta per non agevolare, senza reali motivazioni, determinati soggetti.

  La Commissione respinge il subemendamento Pesco 0.46.06.1.

  Daniele PESCO (M5S) rileva che la formulazione dell'articolo aggiuntivo 46.06 prospetta agevolazioni fiscali per gli imprenditori che affittano navi da soggetti esterni, previsione che a suo avviso non appare appropriata.

  Ettore ROSATO (PD) ricorda che per ridare competitività al Registro navale italiano, nel 2006, con il Governo Prodi, è stata introdotta la cosiddetta tonnage tax, che, pur prevedendo un carico fiscale ridotto, ha permesso di incrementare le entrate fiscali evitando che le navi fossero registrate presso Stati esteri.

  Davide CRIPPA (M5S) rileva che in occasione dell'esame di altri provvedimenti sono state dichiarate inammissibili proposte emendative da lui presentate in quanto si era ritenuto che l'estensione di un'agevolazione ad altre categorie rendesse necessaria la previsione di una copertura. Ritiene, pertanto, che anche in questo caso vada trovata una copertura adeguata a fronte dell'estensione di un beneficio fiscale.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, sottolinea che con l'articolo aggiuntivo si intende introdurre una disposizione di carattere interpretativo per consolidare quanto già previsto dalla normativa vigente e pertanto non si determina nessuna perdita di gettito.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) dissente da quanto affermato dal collega Rosato e dal relatore, ribadendo la necessità di individuare una copertura adeguata a fronte dell'estensione dei benefici.

  Daniele PESCO (M5S) non concorda con la ricostruzione offerta dal collega Rosato, in quanto l'articolo aggiuntivo in discussione sembra riguardare principalmente agevolazioni per l'affitto di naviglio.

  Il viceministro Enrico MORANDO si associa alle considerazioni svolte dal deputato Rosato e dal relatore confermando che si intende introdurre una disposizione interpretativa necessaria ad eliminare la causa di alcune controversie che sono sorte in ragione dell'ambiguità della normativa vigente e che pertanto non appare necessaria la previsione di una copertura finanziaria.

  Francesco BOCCIA, presidente, invitando a non proseguire ulteriormente nella discussione sull'articolo aggiuntivo in esame, rileva che il Governo ha fornito rassicurazioni circa la non onerosità della modifica che si intende introdurre.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea che il presidente si è assunto la responsabilità di considerare ammissibile una proposta emendativa priva della necessaria copertura.

  Francesco BOCCIA, presidente conferma la sua valutazione circa l'ammissibilità dell'articolo aggiuntivo 46.06 del relatore.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), essendosi dimostrata la volontà politica di ampi Pag. 465settori della Commissione favorevole all'articolo aggiuntivo in discussione, invita a procedere rapidamente alla votazione.

  Daniele PESCO (M5S) invita nuovamente a riflettere sull'inopportunità della norma che si intende introdurre, auspicando un ritiro della proposta emendativa da parte del relatore.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, dichiara la sua intenzione di non ritirare il proprio articolo aggiuntivo 46.06.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 46.06 del relatore (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione passerà all'esame dell'emendamento 26.101 del relatore e dei relativi subemendamenti.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA illustra il subemendamento del Governo 0.26.101.4, che disciplina le modalità di sostegno degli istituti di patronato ed in particolare assicura la tempestività nell'erogazione dei trasferimenti. Il subemendamento è finalizzato altresì a definire le aliquote di contribuzione e i meccanismi di anticipazione delle risorse.

  Gianni MELILLA (SEL) ringrazia i rappresentanti del Governo per aver presentato il subemendamento in discussione. Al riguardo ritiene di suggerire la previsione di un termine entro il quale vadano definite le modalità di sostegno, le aliquote di contribuzione e i meccanismi di anticipazione delle risorse agli istituti di patronato.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), riprendendo le considerazioni svolte dal collega Melilla, sottolinea come in realtà la riforma voluta dal Governo degli istituti di patronato serva ad eliminare i patronati più piccoli agevolando gli istituti più grandi. Pertanto ritiene tale intervento non condivisibile ed invita il relatore a rivedere il giudizio sul subemendamento 0.26.101.4 presentato dal Governo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) evidenzia come il contenuto proposto del subemendamento del Governo e la riforma complessivamente intesa relativa agli istituti di patronato sia a suo giudizio decisamente un intervento incomprensibile. Ritiene infatti che i patronati svolgano delle funzioni insostituibili soprattutto nei piccoli comuni e che quindi la vera sfida da parte del Governo dovrebbe essere quella di ripensare del tutto la prospettata riforma ovvero in subordine prevedere adeguate risorse finanziarie per i comuni affinché possano svolgere le funzioni in luogo dei patronati che si vuole abolire.

  Laura GARAVINI (PD) interviene per esprimere apprezzamento per il Governo per la disponibilità dimostrata nell'aver voluto ridurre notevolmente il taglio previsto nel disegno di legge di stabilità alle risorse stanziate per gli istituti di patronato. Contestualmente auspica che nel passaggio al Senato il Governo possa ulteriormente rivedere tale decurtazione di risorse che rischia di mettere in discussione l'efficienza e il funzionamento dei patronati medesimi. Condivide la finalità della riforma che intende intervenire per una razionalizzazione degli istituti di patronato ma ritiene che non debba essere messo a repentaglio il principio di gratuità delle prestazioni di tali istituti. Al riguardo preannuncia la presentazione di un ordine del giorno in materia.

  Laura CASTELLI (M5S) sottolinea come gli istituti di patronato possano essere considerati dei veri e propri servizi sociali, ma occorre capire come funzione effettivamente il meccanismo di ripartizione delle risorse finanziarie a loro destinate. Ritiene, altresì, debba essere approfondito il meccanismo di ingaggio del personale che soprattutto negli istituti di piccole dimensioni presta la propria collaborazione come volontari ed è tenuto a presentare una dichiarazione di rimborso spese. Evidenzia quindi come nella riforma Pag. 466occorra necessariamente operare una distinzione a grandi e piccoli istituti senza intervenire preferendo una lobby piuttosto che un'altra.

  Pier Paolo BARETTA (PD), accogliendo il suggerimento del deputato Melilla di fissare, nell'ambito del subemendamento 0.26.101.4 del Governo, un termine entro il quale prevedere l'entrata in vigore della riforma complessiva degli istituti di patronato e quindi la definizione delle modalità di sostegno degli stessi istituti, ritiene che ciò dovrebbe avvenire entro il mese di settembre 2015. Specifica inoltre ulteriormente la portata del subemendamento del Governo.

  Paolo TANCREDI (NCD) ritira il suo subemendamento 0.26.101.1 a sua prima firma, ma intende sottolineare di non condividere la volontà della maggioranza e del Governo di creare con la riforma proposta una sorta di oligopolio. Giudica infatti le norme introdotte inique e ritiene al contrario che ci sia bisogno di norme che impongano trasparenza e serietà dei bilanci. Evidenzia infine come si sarebbe potuta fare una norma cornice e rinviare la riforma degli istituti di patronato ad un momento successivo al fine di compiere un intervento maggiormente incisivo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) desidera sottolineare come con la riforma proposta il suo timore è che si sia tornata ad una politica di tanti anni fa che ha la necessità di piccoli interventi volti a creare nuove entrate come quello ora previsto in materia degli istituti di patronato. Pur non ritenendo tali interventi scelte politiche realmente innovative, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento 0.26.101.4 del Governo e sull'emendamento 26.101 del Governo.

  La Commissione approva il subemendamento 0.26.101.4 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i subemendamenti Di Gioia 0.26.101.2 e Boccadutri 0.26.101.3 s'intendono ritirati.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 26.101 del relatore e l'emendamento Berretta 44.40, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione passerà adesso all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 21, precedentemente accantonate.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Nesci 21.271 e Fauttilli 21.231, Brunetta 21.142, Causin 21.180. Chiede invece l'avviso del Governo sugli identici emendamenti Lauricella 21.47 e Fassina 21.19. Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento 21.1 della I Commissione, sull'emendamento Lauricella 21.53, salvo diverso avviso del Governo. Chiede, inoltre, di conoscere l'avviso del Governo sugli identici emendamenti Zan 21.215, Cirielli 21.250, nonché sugli identici emendamenti Cirielli 21.252 e Zan 21.213, e sugli identici emendamenti Cirielli 21.254 e Zan 21.211, e sugli identici emendamenti Cirielli 21.249 e Scanu 21.234. Esprime parere favorevole sull'emendamento del Governo 21.274. Con riferimento alla questione relativa al personale delle province ritiene che essa debba più opportunamente essere affrontata durante l'esame presso il Senato e invita pertanto al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti Cirielli 21.256, Borghi 21.21, Gasparini 21.38, Cenni 21.39, Squeri 21.134, Centemero 21.156, Paglia 21.165, Misiani 21.218. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento Capodicasa 21.64, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore. Riguardo alle proposte emendative sulle quali il relatore ha ritenuto Pag. 467opportuno acquisire l'avviso del Governo, esprime parere contrario sugli identici Lauricella 21.47 e Fassina 21.19, sugli identici Zan 21.215 e Cirielli 21.250, sugli identici Cirielli 21.252 e Zan 21.213, sugli identici Cirielli 21.254 e Zan 21.211, sugli identici Cirielli 21.249 e Scanu 21.234. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento 21.274 del relatore nonché sull'emendamento Capodicasa 21.64, così come riformulato.

  Dalila NESCI (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 21.271, inteso a promuovere il principio generale del ricorso allo scorrimento delle graduatorie per le assunzioni nella pubblica amministrazione, una misura che riguarda una platea assai numerosa di persone e che dovrebbe essere considerata con maggiore senso di responsabilità da parte delle forze politiche della maggioranza. Nel preannunciare la presentazione di una proposta emendativa di analogo contenuto anche nel corso del successivo esame al Senato, evidenzia soprattutto l'esigenza di procedere ad una applicazione del suddetto principio senza di volta in volta favorire, come purtroppo spesso accade, questa o quella categoria professionale.

  Nazzareno PILOZZI (PD), nel preannunciare il ritiro degli emendamenti a sua firma concernenti a vario titolo la questione degli scorrimenti delle graduatorie per le assunzioni nella pubblica amministrazione, osserva come in tale terreno si proceda troppo spesso all'utilizzazione di pesi e misure diverse a seconda delle categorie dei soggetti interessati.

  La Commissione respinge l'emendamento Nesci 21.27.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Fauttilli 21.231 si intende decaduto per assenza dei presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Brunetta 21.142.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Causin 21.180 è stato ritirato dai presentatori.

  Giuseppe LAURICELLA (PD), preso atto del parere contrario espresso dal rappresentante del Governo, ritira l'emendamento a sua prima firma 21.19, riservandosi di presentare analoga proposta emendativa nel corso dell'esame al Senato del provvedimento.

  Stefano FASSINA (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 21.47, riservandosi di presentare analoga proposta emendativa nel corso dell'esame al Senato del provvedimento.

  Il viceministro Enrico MORANDO conferma il parere favorevole sugli identici emendamenti 21.1 della I Commissione e Lauricella 21.53, anche in recepimento dell'orientamento in tal senso manifestato dalla maggioranza dei gruppi parlamentari per un intervento in favore delle categorie professionali interessate dalle citate proposte emendative.

  Laura CASTELLI (M5S), pur dissentendo anche dal punto di visto del metodo dalle valutazione compiute dal relatore e dal rappresentante del Governo sulle proposte emendative aventi ad oggetto lo scorrimento delle graduatorie, dichiara il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle sugli identici emendamenti 21.1 della I Commissione e Lauricella 21.53, che rappresentano comunque un primo passo nella direzione auspicata.

  La Commissione approva quindi gli identici emendamenti 21.1 della I Commissione e Lauricella 21.53 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, segnala che, come preannunciato dall'onorevole Pilozzi, gli emendamenti Zan 21.215, 21.213, 21.211 e Scanu 21.234, aventi ad oggetto lo scorrimento delle graduatorie, sono stati ritirati dai presentatori. Comunica altresì che gli emendamenti Cirielli Pag. 46821.250, 21.252, 21.254 e 21.249 sono da intendersi decaduti per assenza dei presentatori.

  Maino MARCHI (PD) ritira gli emendamenti Borghi 21.21, Gasparini 21.38, Cenni 21.39 e Misiani 21.218, riguardanti iniziative per il riordino del personale delle province, atteso che è in corso un confronto tra il Governo e gli enti interessati al fine di giungere ad una soluzione positiva della questione nel corso del successivo esame del provvedimento presso il Senato.

  La Commissione respinge quindi gli identici emendamenti Squeri 21.134, Centemero 21.156 e Paglia 21.165.
  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 21.274 del relatore e, a seguito dell'accoglimento della riformulazione da parte dei presentatori, l'emendamento Capodicasa 21.64, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative Pannarale 12.03, Marzana 28.47 e Di Salvo 28.04, aventi ad oggetto il trattamento pensionistico degli esodati del comparto scolastico, noti anche come «quota 96», formula su di esse un invito al ritiro, motivando tale decisione sulla base di un duplice ordine di fattori. In primo luogo, presente che, ferma restando l'esigenza di affrontare e risolvere la problematica sopra richiamata, non appare allo stato possibile reperire le necessarie risorse finanziarie occorrenti alla copertura dei relativi oneri, per altro non del tutto trascurabili. In secondo luogo, accoglie con favore l'impegno manifestato dal Governo a risolvere positivamente la questione in tempi relativamente brevi nel quadro della realizzazione del più ampio progetto di riforma contenuto nel piano «La buona scuola».

  Il viceministro Enrico MORANDO, nell'esprimere parere conforme a quello del relatore, precisa che la situazione odierna è tale per cui il Governo non è in grado di realizzare immediatamente le iniziative auspicate in tema di regime pensionistico dei lavoratori di «quota 96», ciò in ragione sia degli oneri rilevanti connessi ad una operazione di tale genere sia del fatto che il Governo ha comunque compiuto, all'atto della predisposizione del disegno di legge di stabilità, scelte di tipo diverso in materia di politica economica e sociale, dallo stesso ritenute di carattere prioritario. Evidenzia, tuttavia, come il Governo sia oramai prossimo all'adozione di un intervento normativo di notevole rilievo volto ad incidere profondamente sul mondo della scuola e principalmente orientato a favorire il ricambio generazionale del corpo docente.
  Ritiene che la definizione del predetto intervento potrà avere luogo nell'ambito della realizzazione del più complessivo piano di riforma denominato «La buona scuola», secondo una tempistica tale da assicurare che il nuovo impianto regolatorio possa entrare in vigore a partire dall'anno scolastico 2015-2016.
  Ciò premesso, comunica l'impegno formale da parte del Governo ad affrontare in via risolutiva, già dalla prossima primavera e nel contesto del citato piano «La buona scuola», anche la questione concernente i lavoratori di «quota 96», non essendo viceversa possibile procedere agli auspicati interventi correttivi già nel corso dell'esame del provvedimento presso il Senato.

  Giulio MARCON (SEL) nel ingraziare il relatore e il viceministro per l'illustrazione della motivazione del parere contrario, sottolinea che non si tratta della prima volta in cui il Governo si impegna a risolvere la questione «quota 96». Al riguardo, ricorda la risoluzione approvata congiuntamente dalle Commissioni Bilancio e Lavoro e accolta dal Governo, alcuni ordini del giorno approvati e la proposta di legge unitaria a prima firma Ghizzoni, attualmente all'esame della Commissione Cultura e auspica che il Governo possa tenere conto degli orientamenti del Parlamento, soprattutto se frutto di un impegno Pag. 469unitario, come in questo caso. Ricorda che nel decreto-legge «pubblica amministrazione» era stato votato dalla Camera un emendamento al riguardo, successivamente soppresso nel corso dell'esame del provvedimento al Senato su richiesta del Governo e che era stato formulato dalla Ragioneria generale dello Stato un giudizio negativo sulla copertura individuata, utilizzata successivamente per la copertura degli oneri recati dal decreto-legge sulle missioni internazionali. Infine ritiene debole il riferimento fatto dal viceministro al piano «La buona scuola» per risolvere la questione «quota 96».

  Il viceministro Enrico MORANDO precisa che il contesto cui faceva riferimento menzionando il piano «La buona scuola» per la risoluzione della questione «quota 96» era di tipo temporale e politico ma non di carattere finanziario e che non intende utilizzare a tal fine parte delle risorse a sostegno del piano.

  Giulio MARCON (SEL) ringrazia il viceministro per la precisazione, che tuttavia accentua la sua preoccupazione. Ricorda che al momento della mancata approvazione dell'emendamento citato prima nel corso dell'esame del decreto-legge «pubblica amministrazione» il primo Ministro Renzi aveva dichiarato che quella non era la sede giusta per affrontare la questione «quota 96» e che sarebbe stata affrontata in un successivo provvedimento. Esprime, quindi, delusione e sfiducia rispetto alle dichiarazioni del Governo e insiste per la votazione dell'articolo aggiuntivo Pannarale 12.03.

  Maria MARZANA (M5S) esprime delusione per l'esito delle proposte emendative riferite alla questione «quota 96», avendo auspicato un impegno del Governo e del relatore ad una riformulazione, dati anche i tempi di attesa per l'esame di dette proposte. Ricorda che la norma riguarda una platea di lavoratori che avrebbero potuto andare in pensione già a partire dal mese di settembre 2012 e che all'inizio della legislatura, come ricordato dal collega che l'ha preceduto, sono stati compiuti numerosi interventi da parte del Parlamento, volti a risolvere tale questione. Fa presente che la platea di lavoratori interessati è sensibilmente diminuita, essendoci stati nel frattempo numerosi pensionamenti, e ricorda una recente sentenza di un giudice del lavoro del Tribunale di Salerno che ha accolto un ricorso, dando ragione ad un lavoratore e collocandolo in pensione. Ritiene quindi che questa sia la sede adeguata per sanare l'errore compiuto a seguito dell'approvazione delle legge Fornero, essendo del tutto inaccettabili ulteriori differimenti.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ribadisce che il Presidente del Consiglio, in occasione della mancata approvazione da parte del Senato dell'emendamento già approvato dalla Camera e inserito nel decreto-legge «pubblica amministrazione», aveva dichiarato che il Governo si sarebbe fatto carico della questione in tempi assai brevi, cosa che invece non è avvenuta. Esprime preoccupazione per la dichiarazione del viceministro di voler affrontare tale questione senza tuttavia attingere alla dotazione finanziaria del piano «La buona scuola», pari ad un miliardo di euro, una cui parte, a suo giudizio, può essere utilizzata per risolvere la questione «quota 96».

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) nel ringraziare il viceministro per non aver negato l'esistenza di un problema serio e per essersi assunto una grande responsabilità politica, fa presente che avrebbe auspicato una soluzione diversa ed esprime dispiacere, dal momento che sono stati disattesi gli impegni informali e formali presi dal Governo in precedenza rispetto al tema oggetto delle proposte emendative in esame. Esprime perplessità rispetto ad una possibile soluzione della questione nel corso dell'esame del provvedimento dal parte del Senato, visti anche i precedenti esiti del decreto-legge «pubblica amministrazione» richiamati nel corso del dibattito. Dichiara quindi che non prenderà parte alla votazione delle proposte emendative in esame.

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  Francesco BOCCIA, presidente, ci tiene a sottolineare che la questione «quota 96» resta una ferita aperta tra la Commissione e il Governo. Ricorda che nella scorsa legislatura la collega Ghizzoni, che da sempre ha seguito la questione, nel corso dell'approvazione della legge Fornero ha fatto presente ai rappresentanti del Governo Monti che si stava compiendo un grave errore. Ritiene un vero e proprio strappo il comportamento tenuto dalla Ragioneria generale dello Stato che ha dichiarato inadeguate le coperture trovate dalla Commissione per gli oneri di «quota 96», salvo poi approvarle qualche giorno dopo a copertura degli oneri recati dal decreto-legge «missioni internazionali». Nel condividere quanto rappresentato dai colleghi che l'hanno preceduto e facendo propri gli interventi dei colleghi dell'opposizione, giudica necessario che il Governo intervenga a risolvere la questione non oltre il prossimo agosto.

  Nazzareno PILOZZI (PD) ritira l'articolo aggiuntivo Di Salvo 28.04.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Pannarale 12.03 e Marzana 28.47.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti D'Incà 19.134, degli identici emendamenti Senaldi 19.132, Mura 19.3, Palese 19.89, Vignali 19.101 e Melilla 19.102.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme al relatore.

  Federico D'INCÀ (M5S) ritira l'emendamento a propria firma 19.134 e preannuncia la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo a reperire risorse senza interventi a danno delle popolazioni che abitano in zone climaticamente svantaggiate.

  Il viceministro Enrico MORANDO preannuncia l'accoglimento da parte del Governo dell'ordine del giorno preannunciato dal deputato D'Incà.

  Maino MARCHI (PD), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Senaldi 19.132.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD), in qualità di cofirmataria, ritira l'emendamento Vignali 19.101.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Mura 19.103, Palese 19.89 e Melilla 19.102.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Caparini 19.38 e De Menech 19.118 sono stati ritirati.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Piso 19.020 e Castricone 19.06.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Paolo TANCREDI (NCD), in qualità di cofirmatario, ritira l'articolo aggiuntivo Piso 19.020.

  Maino MARCHI (PD) sottoscrive e ritira l'articolo aggiuntivo Castricone 19.06.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Della Valle 5.03 e 5.04.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) ricorda che gli articoli aggiuntivi a sua prima firma mirano ad agevolare lo sviluppo di startup innovative ed osserva che il loro accantonamento fino all'ultima seduta dimostra che sulla materia vi è un certo interesse del Ministero per lo sviluppo economico. Auspica, pertanto, che vi possa un apporto Pag. 471per portare avanti le proposte di legge presentate dal suo gruppo sulla materia individuando forme diverse di copertura finanziaria.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osservando che la materia in questione non appare estranea alle riflessioni svolte dalla Commissione, invita nuovamente i presentatori a ritirare gli articoli aggiunti per poter presentare eventualmente un ordine del giorno.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) ritira gli articoli aggiuntivi a sua prima firma 5.03 e 5.04.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita i presentatori dell'articolo aggiuntivo Da Villa 3.07 a ritirarlo per poter presentare un ordine del giorno, rilevando che la materia presenta un indubbio interesse ma che non vi è stato il tempo sufficiente per individuare una riformulazione adeguata.

  Marco DA VILLA (M5S) ricorda che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma mira ad agevolare l'elettrificazione delle banchine portuali per diminuire l'inquinamento derivante dall'utilizzo dei motori delle navi. Ricorda inoltre che in generale il traffico navale rappresenta uno dei pochi settori economici la cui produzione inquinante è in costante crescita. Insiste pertanto per la votazione del proprio articolo aggiuntivo 3.07.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea che la proposta emendativa in esame è stata accantonata nei primi giorni dell'esame del disegno di legge di stabilità e che pertanto ci sarebbe stato il tempo sufficiente per proporre una riformulazione, potendo così adempiere anche alle raccomandazioni dettate dall'Unione europea. Evidenzia che anche in questo settore l'azione del nostro Paese appare estremamente in ritardo rispetto a quanto avviene in altri Paesi europei in assenza di un indirizzo chiaro da parte del Governo.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo 3.07.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità,esprime il proprio parere in relazione agli emendamenti alle tabelle allegate al disegno di legge di stabilità. Dichiara che l'emendamento Mazziotti Di Celso Tab.A.27 è da intendersi assorbito, invita al ritiro dell'emendamento Marcon Tab.A.14, dichiara che l'emendamento Mariani Tab.A.21 è da intendersi assorbito e che l'emendamento Tab.A.2 della XII Commissione è respinto per l'Aula. Invita al ritiro dell'emendamento Gelli Tab.A.8, dichiara che gli identici emendamenti Tab.A.1 della XII Commissione e Beni Tab.A.19 sono da intendersi assorbiti così come l'emendamento Tab.A 4 della III Commissione e l'emendamento Quartapelle Procopio Tab.A.30. Invita al ritiro dell'emendamento Faenzi Tab.A.7 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Palese Tab.A.23. Invita al ritiro degli emendamento Rubinato Tab.A.3 e Daniele Farina Tab.A.28.
  Dichiara che è da intendersi respinto per l'Aula l'emendamento Tab.B.1 della XIII Commissione e che sono da intendersi assorbiti gli emendamenti Marchi Tab.B.2 e Tancredi Tab.B.3. Invita al ritiro degli emendamenti Patriarca Tab.C.11 e Caparini Tab.C.2 e dichiara che è da intendersi assorbito l'emendamento Roberta Agostini Tab.C.5. Si rimette infine al parere del rappresentante del Governo in relazione agli identici emendamenti Covello Tab.C.1, Brunetta Tab.C.8, Censore Tab.C.3, Latronico Tab.C.9 e Misiani Tab.C.10. Invita al ritiro degli emendamenti Pellegrino Tab.E.5 e Terzoni Tab.E.3. Dichiara che è da ritenersi assorbito l'emendamento Oliaro Tab.E.7 e invita al ritiro dell'emendamento Marcon Tab.E.4.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) invita il rappresentante del Governo a considerare con attenzione l'aumento del finanziamento per il servizio civile proposto con l'emendamento Patriarca Tab.C.11, anche al fine di una possibile individuazione di risorse nell'altro ramo del Parlamento.

Pag. 472

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore ritenendo possibile l'espressione di un parere favorevole in relazione agli identici emendamenti Covello Tab.C.1, Brunetta Tab.C.8, Censore Tab.C.3 e Latronico Tab.C.9, se riformulati modificando la copertura finanziaria.
  In relazione a quanto dichiarato dalla deputata Miotto, osserva che non è possibile esprimere un parere favorevole sull'emendamento Patriarca Tab.C.11, in quanto si prevede un intervento molto consistente dal punto di vista delle variazioni degli stanziamenti.

  Giulio MARCON (SEL) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma Tab.A.14 e anche per quella dell'emendamento Patriarca Tab.C.11, in qualità di cofirmatario. Si dichiara in proposito sconsolato per il fatto che il Governo abbia disatteso le promesse fatte, citando anche un comunicato emesso nella giornata odierna dalla Consulta nazionale per il servizio civile. Ricorda infine che il disegno di legge di stabilità in esame presenta il finanziamento di livello più basso per il servizio civile a partire dal 2001.

  La Commissione respinge l'emendamento Marcon Tab.A.14.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) ritira l'emendamento Tab.A.8 in qualità di cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Faenzi Tab.A.7 ed approva l'emendamento Palese Tab.A.23.

  Maino MARCHI (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Rubinato Tab.A.3.

  La Commissione respinge l'emendamento Daniele Farina Tab.A.28.

  Maino MARCHI (PD), ricollegandosi all'intervento della collega Miotto, osserva che occorrerà reperire risorse per assicurare l'implementazione del disegno di legge di delega per il riordino nel terzo settore e del servizio civile.

  Giulio MARCON (SEL) sottolinea che con l'emendamento Patriarca Tab.C.11 non si intendono reperire risorse per il riordino del terzo settore ma assicurare sin dal 2015 ad un congruo numero di giovani la possibilità di svolgere il servizio civile.

  La Commissione respinge l'emendamento Patriarca Tab.C.11.

  Francesco BOCCIA, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Caparini Tab.C.2, avverte che si intende vi abbia rinunciato.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone una nuova formulazione degli identici emendamenti Covello Tab.C.1, Brunetta Tab.C.8, Censore Tab.C.3, Latronico Tab.C.9 e Misiani Tab.C.10 (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD) sottoscrive gli emendamenti Covello Tab.C.1, Censore Tab.C.3 e Misiani Tab.C.10 ed accoglie la proposta di riformulazione del relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) in qualità di cofirmatario, accoglie la proposta di riformulazione del relatore degli emendamenti Brunetta Tab.C.8 e Latronico Tab.C.9.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Covello Tab.C.1, Brunetta Tab.C.8, Censore Tab.C.3, Latronico Tab.C.9 e Misiani Tab.C.10, come riformulati (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Pellegrino Tab. E.5.

  Patrizia TERZONI (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma Tab.E.3.

  La Commissione respinge l'emendamento Marcon Tab.E.4.

Pag. 473

  Francesco BOCCIA, presidente, evidenzia la necessità di apportare le seguenti correzioni di forma agli emendamenti approvati. Con riferimento alla proposta emendativa 1.4 del Governo, approvata nella seduta del 18 novembre 2014, risulta necessario rendere coerente le disposizioni introdotte dall'articolo 16, comma 2, con quelle di cui all'articolo 36, comma 7 aggiungendo, in fine, in tale comma, le seguenti parole « , salvo quanto disposto dall'articolo 16, comma 2, primo periodo».
  Con riferimento alla proposta emendativa Librandi 4.23 (Nuova formulazione), approvata nella seduta del 19 novembre 2014, risulta necessario espungere dall'emendamento il riferimento al comma 2 dell'articolo 44 del decreto-legge n. 78 del 2010, atteso che quest'ultima disposizione fa riferimento a un beneficio in termini di riduzione della base imponibile IRAP che non ha alcuna attinenza con il reddito complessivo da valorizzare ai fini della spettanza del bonus degli 80 euro.
  Con riferimento all'emendamento Causi 26.36 occorre sostituire il riferimento all'articolo 4 del decreto legislativo n. 109 del 1998 con il seguente: «di cui all'articolo 10 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159».
  Con riferimento agli emendamenti del Governo 38.043 e 38.044, approvati nella seduta del 21 novembre 2014, che riproducono le norme contenute nel decreto-legge n. 165 del 2014, risulta necessario introdurre, per esigenze di coordinamento la seguente disposizione: «Il decreto-legge 11 novembre 2014, n. 165, è abrogato».

  La Commissione approva le correzioni di forma agli emendamenti approvati e autorizza la presidenza della Commissione al coordinamento formale del testo FRANCESCO BOCCIA, presidente, con riferimento al disegno di legge di bilancio, propone di apportare al medesimo disegno di legge, come modificato dagli emendamenti approvati, le seguenti correzioni di forma: all'articolo 2, comma 10, le parole: «e alla decisione 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007,» sono sostituite dalle seguenti: «, alla decisione 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e alla decisione 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014»; all'articolo 10, comma 10, dopo le parole: «dall'articolo 3 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133» sono aggiunte le seguenti: «, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164»; all'articolo 12, comma 5, dopo le parole: «del regolamento (CE) n. 885/2006 della Commissione, del 21 giugno 2006» sono inserite le seguenti: «, e del regolamento (UE) n. 907/2014 della Commissione, dell'11 marzo 2014.
  La Commissione approva le correzioni di forma testé enunciate e autorizza la presidenza della Commissione al coordinamento formale del testo.

  Laura CASTELLI (M5S) preannunzia, a nome del gruppo del Movimento 5 Stelle, il voto contrario sul conferimento del mandato ai relatori e la presentazione di una relazione di minoranza all'Assemblea.

  Giulio MARCON (SEL) preannunzia, a nome del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, il voto contrario sul conferimento del mandato ai relatori e la presentazione di una relazione di minoranza all'Assemblea.

  Maino MARCHI (PD) ringrazia il presidente, i rappresentanti del Governo, i relatori, gli uffici e tutti i colleghi per il lavoro intenso e proficuo svolto sui provvedimenti in esame.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) si associa all'onorevole Marchi nel sottolineare l'intenso lavoro svolto dalla Commissione e nel ringraziare il servizio prestato dagli uffici.

  Rocco PALESE (FI-PdL) si associa ai ringraziamenti formulati dai colleghi.

   Francesco BOCCIA, presidente, rivolge un sentito ringraziamento agli uffici per il costante supporto offerto nel corso dell'intera sessione di bilancio.
  Prima di mettere in votazione il mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea. Ricorda che tutte le proposte emendative non esaminate nel corso dell'esame in sede referente si intendono respinte ai fini dell'eventuale successiva ripresentazione in Assemblea. Fa presente inoltre che, nel corso dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia sul disegno di legge di stabilità 2015. A questo riguardo propone che, come già avvenuto in passato per ragioni di economia procedurale, il testo del provvedimento, ai fini della discussione in Assemblea, sia accorpato in tre soli articoli.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore Guerra a riferire Pag. 474favorevolmente sul disegno di legge di stabilità, nel testo risultante dalle proposte emendative approvate, deliberando altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
  La Commissione delibera, inoltre, di conferire il mandato al relatore Tancredi a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge di bilancio, come modificato per effetto delle proposte emendative approvate, deliberando altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ringrazia i rappresentanti del Governo e i dipendenti della Camera e del Governo per la collaborazione prestata nel corso dell'esame del provvedimento.

   Francesco BOCCIA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 23.

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