CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 novembre 2014
332.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 11 novembre 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 13.45.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Elio VITO, presidente, comunica che il deputato Giovanni Falcone, componente del gruppo Scelta civica per l'Italia, ha cessato di far parte della Commissione.

Autorizzazione di spesa per la prosecuzione dell'impiego di personale militare per la prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale in Campania.
C. 2679-quater Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Elio VITO, presidente, comunica che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Rosanna SCOPELLITI, relatore, introducendo l'esame, osserva che il disegno di legge in titolo trae origine dallo stralcio dell'articolo 17, comma 20, del disegno di legge di stabilità per il 2015, disposto dalla Presidente della Camera e comunicato all'Assemblea nella seduta dello scorso 30 ottobre.
  Quanto al contenuto del provvedimento, evidenzia in particolare che esso reca un'autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2015-2017 per le esigenze di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto-legge n. 136 del 2013 (cosiddetto decreto-legge ambientale).
  Ricorda, quindi, che tale norma ha autorizzato il possibile utilizzo da parte dei Prefetti delle province della regione Campania, nell'ambito delle operazioni di sicurezza e di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale, di Pag. 21un contingente massimo di 850 unità di personale militare delle Forze armate, posto a loro disposizione dalle competenti autorità militari.
  Segnala, poi, che il provvedimento in esame fa salve anche per il triennio 2015-2017 le disposizioni di cui ai commi 2-bis, 2-ter e 2-quater dell'articolo 3 del citato decreto-legge n. 136 del 2013. In particolare, i predetti commi prevedono che nel corso delle operazioni di cui al comma 2 i militari delle Forze armate agiscono con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza (comma 2-bis); che tale personale è posto a disposizione dei prefetti interessati fino al 31 dicembre 2014 (comma 2-ter); e che agli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa delle Forze armate compresi nel contingente in esame è attribuita un'indennità onnicomprensiva, determinata con decreto del ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i ministri dell'interno e della difesa, nell'ambito delle risorse finanziarie individuate, la quale non può comunque superare il trattamento economico accessorio previsto per il personale delle Forze di polizia (comma 2-quater).
  Ricorda che la possibilità di fare ricorso alle Forze armate per lo svolgimento di compiti di sorveglianza e vigilanza del territorio nazionale in generale è stata da ultimo prevista dalla legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), all'articolo 1, comma 264. Tale comma ha consentito di prorogare, a decorrere dal 1o gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2014, gli interventi di impiego del personale delle Forze armate – in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia – per le operazioni di controllo del territorio nazionale, previsti inizialmente dall'articolo 7-bis, comma 1, del decreto-legge n. 92, del 2008 e poi prorogati dall'articolo 24, commi 74 e 75, del decreto-legge n. 78, del 2009 e da provvedimenti successivi.
  Ricorda anche che alla fine dell'anno 2013 la Commissione difesa ha esaminato le proposte di legge C. 833 Russo e C. 1806 Rostan, che prevedevano disposizioni per l'impiego di personale militare in Campania per il contrasto di delitti di natura ambientale, adottando un testo base, approvando alcuni emendamenti e richiedendo, infine, i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva. Ricorda altresì che l'esame non si è formalmente concluso in quanto la Commissione bilancio non ha espresso il proprio parere, rimanendo in attesa che il Governo trasmettesse la relazione tecnica sul provvedimento. Nel frattempo, però, gran parte del contenuto della proposta normativa elaborata dalla Commissione – che prevedeva per l'appunto la possibilità di utilizzo di un contingente massimo di 850 militari nella terra dei fuochi – è stato introdotto nell'ordinamento dalle richiamate disposizioni dell'articolo 3 del decreto-legge ambientale.
  Tornando al disegno di legge in esame, segnala che esso fa salve anche per il triennio 2015-2017 le disposizioni di cui ai commi 2-bis, 2-ter e 2-quater dell'articolo 3 del più volte citato decreto-legge n. 136. In relazione al comma 2-ter osserva, peraltro, che il richiamo a tale disposizione potrebbe suscitare dubbi interpretativi, in considerazione del fatto che essa si limita a fissare al 31 dicembre 2014 il termine massimo di utilizzo del personale militare da parte dei prefetti interessati, laddove è evidente che la volontà della disposizione stralciata dal disegno di legge di stabilità per il 2015 è quella di prorogare il suddetto utilizzo per il triennio 2015-2017. In effetti, nella stessa relazione tecnica allegata al disegno di legge di stabilità per il 2015 (atto C. 2679) si specifica che è prorogata per un triennio la possibilità da parte dei Prefetti delle Province della Regione Campania di avvalersi del personale delle Forze armate.
  Osserva, inoltre, che mentre il comma 2 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 136 del 2013 fissava in 850 unità il limite massimo di personale militare posto a disposizione dei prefetti, viceversa, la norma in esame non reca alcuna indicazione espressa al riguardo, limitandosi a richiamare le esigenze di cui al medesimo comma 2 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 136. A questo proposito segnala anche che, secondo quanto riportato nella richiamata Pag. 22relazione tecnica del disegno di legge di stabilità per il 2015, la determinazione del numero di unità di personale sarebbe affidata a un apposito decreto del ministro dell'economia e delle finanze, adottato di concerto con il ministro della difesa e il ministro dell'interno.
  Evidenzia, da ultimo, che il disegno di legge in esame, prevedendo nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato, necessita della relativa copertura finanziaria, la quale non è al momento disponibile in quanto le risorse stanziate dal Governo a copertura della disposizione sono rinvenibili nell'intero complesso della manovra di finanza pubblica e, quindi, nel disegno di legge di stabilità.

  Elio VITO, presidente, nel ringraziare la relatrice per il puntuale lavoro svolto, sottolinea l'attenzione che la Commissione ha sempre dedicato alla «terra dei fuochi» e che è testimoniato tra l'altro dall'impegno profuso per l'approvazione delle proposte di legge C. 833 e C. 1806 ricordate dalla relatrice, dalla missione svolta da una delegazione della Commissione nel territorio interessato e dalla discussione in corso delle risoluzioni finalizzate al possibile utilizzo dei Predator per la sorveglianza del territorio in questione.
  Nel ricordare come in occasione della missione della Commissione nella «terra dei fuochi» sia emersa non solo la necessità di utilizzare il personale militare per il contrasto alla criminalità ambientale anche negli anni successivi al 2014, ma anche quella di incrementare il numero delle unità impiegate, segnala l'urgenza di procedere nell’iter del provvedimento, in considerazione del fatto che il termine di scadenza per l'impiego del personale delle Forze armate per tali compiti è assai ravvicinato.
  A tale riguardo, evidenzia che il più rilevante problema che si pone è quello – già evidenziato dalla relatrice – delle risorse finanziare da reperire. Si dichiara, tuttavia, certo che il Governo aiuterà la Commissione a trovare una soluzione, sottolineando come in precedenza non sia mai mancato alla Commissione il sostegno dell'Esecutivo su questo tema ed in particolare quello del sottosegretario Alfano, che ha sempre seguito l'emergenza della terra dei fuochi con estrema attenzione e sensibilità.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO manifesta da subito l'orientamento favorevole del Governo a prorogare l'utilizzo dei militari e a individuare una soluzione per superare le difficoltà sorte a seguito dello stralcio della disposizione dal disegno di legge di stabilità.
  Ricorda che anche in occasione dell'esame del decreto-legge ambientale si era fatto ricorso ad un espediente per superare le difficoltà derivanti dall'assenza di un'autonoma autorizzazione di spesa, vale a dire quello di mettere a disposizione dei prefetti delle province della Campania per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti un contingente massimo di 850 unità individuato nell'ambito delle oltre 4.500 unità di personale militare impiegate nell'operazione «Strade sicure». Rileva tuttavia che questa soluzione non è riproponibile in quanto allo stato anche l'operazione «Strade sicure» avrà termine alla fine del 2014.
  Nel ricordare poi come le risorse finanziarie stanziate per queste operazioni siano tra quelle che il Commissario straordinario per la spending review ha individuato come meno prioritarie, assicura l'impegno del Governo a lavorare per una possibile soluzione al problema del reperimento delle risorse necessarie per rifinanziare le citate operazioni, aggiungendo che rappresenterà le preoccupazioni della Commissione anche nella riunione del Comitato interministeriale per la prevenzione e il contrasto degli illeciti ambientali nella «terra dei fuochi» prevista per domani.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) ringrazia il rappresentante del Governo per l'attenzione dimostrata nei confronti del fenomeno dei roghi di rifiuti nella cosiddetta terra dei fuochi e sottolinea come la situazione prospettata dal provvedimento oggi all'esame della Commissione rivesta profili assai particolari.Pag. 23
  Osserva, infatti, che da una parte vi è la necessità di prorogare l'impiego del personale nelle operazioni di contrasto alla criminalità ambientale anche per gli anni successivi al 2014, aumentando nel contempo il numero delle unità impiegate, al fine di rendere più efficace la loro azione; dall'altra parte, però, vi sono le difficoltà di un percorso legislativo che – come accadde in occasione dell'esame delle proposte di legge C. 833, a sua prima firma, ed abbinate – fatica a svolgersi in modo lineare e autonomo, e si intreccia invece con il percorso di un altro provvedimento.
  Richiama, quindi, il ruolo che ebbe la Commissione nell'introdurre, attraverso il parere reso alla Commissione ambiente sul decreto-legge n. 136 del 2013, l'esplicita previsione della presenza del Dicastero della difesa nel comitato interministeriale sulla terra dei fuochi.
  Sottolinea, quindi, l'importanza di predisporre uno strumento che possa contrastare in maniera efficace lo sversamento di rifiuti tossici ed il loro incenerimento con altissimi danni alla salute ed all'ambiente, rilevando come, in mancanza di risultati concreti, lo sforzo e l'impegno rischino di essere inutili. Auspica quindi che il Governo possa stanziare sufficienti risorse finanziarie per prevedere una cospicua presenza militare in grado di assicurare un effettivo e significativo contrasto di tale preoccupante fenomeno.

  Salvatore PICCOLO (PD) ritiene che il provvedimento all'esame della Commissione costituisca un esempio di come a volte i procedimenti normativi assumano aspetti paradossali. Infatti, il Governo aveva mantenuto gli impegni assunti in Commissione Difesa, stanziando, nella legge di stabilità 2015, risorse per le esigenze connesse alla proroga dell'impiego dei militari nella terra dei fuochi ed è stato il Parlamento, attraverso lo stralcio proposto dalla Commissione Bilancio, a rendere complicata l'approvazione della misura.
  Nel manifestare, quindi, le sue forti perplessità per come la vicenda si è evoluta, sottolinea l'alto valore simbolico dell'introduzione nel disegno di legge di stabilità della norma che prevedeva l'impiego di militari nella terra dei fuochi ed esprime il timore che il suo stralcio provochi nelle comunità locali interessate – che oggi vivono con grande angoscia la paura di essere lasciati da sole – la sensazione di una scarsa credibilità dello Stato.
  Osserva, peraltro, che le circa cento unità di personale delle Forze armate attualmente impiegate sono troppo poche a fronte dell'ampiezza del territorio interessato e rischiano quindi di costituire uno spreco di risorse, dal momento che non possono garantire i risultati adeguati che solo una presenza cospicua può assicurare.
  Nel dichiarare quindi il massimo sostegno al provvedimento da parte del proprio gruppo, ribadisce la sua preoccupazione per il fatto che l'iniziativa legislativa sia giunta alla Commissione in tempi non congrui e priva di adeguata copertura finanziaria.
  Auspica, dunque, che si possano trovare altre vie per consentire l'approvazione della norma entro la fine dell'anno, chiedendo al Governo di adoperarsi per verificare la possibilità di reintrodurre la norma, debitamente riformulata, nella legge di stabilità.

  Donatella DURANTI (SEL) ricorda come il suo gruppo abbia dichiarato la propria contrarietà all'utilizzo di militari per missioni come questa già in occasione dei precedenti provvedimenti che autorizzavano il loro impiego, ritenendo non opportuno utilizzare il personale delle Forze armate per compiti di sicurezza e di ordine pubblico.
  Ribadisce, quindi, tale posizione, sottolineando gli scarsi risultati ottenuti nel contrasto alla criminalità ambientale attraverso questa misura, come testimoniato dalla grande manifestazione organizzata dalla popolazione e dalle istituzioni sociali e religiose locali lo scorso 26 ottobre.
  Per tali ragioni, ritiene dunque più corretto che ogni decisione riguardo alla Pag. 24prosecuzione della misura sia assunta solo dopo aver fatto chiarezza sui risultati conseguiti fino ad ora attraverso l'utilizzo del personale militare, anche effettuando i necessari paragoni con la mancata proroga di altre misure importanti, quali lo stanziamento di un milione di euro nel triennio 2015-2017 per le esigenze della flotta aerea antincendio.

  Tatiana BASILIO (M5S), pur manifestando contrarietà rispetto alla militarizzazione del territorio, evidenzia tuttavia la funzione di deterrenza che la presenza dei militari effettivamente svolge nel contrasto alla criminalità ambientale.
  Segnala, pertanto, l'opportunità che il Governo riferisca accuratamente in merito ai risultati dell'operazione fin qui svolta, fornendo dati ed elementi utili per valutare i risultati dell'impiego delle Forze armate nella terra dei fuochi, anche in considerazione del fatto che non si riscontrano sostanziali passi in avanti per il miglioramento della situazione dall'avvio dell'operazione.
  Sottolinea come un importante aiuto ai militari potrebbe essere offerto da una sollecita approvazione delle risoluzioni in discussione nella Commissione sull'impiego degli aerei a pilotaggio remoto Predator in funzione di controllo e sorveglianza del territorio, che auspica la Commissione approvi rapidamente.
  Concorda, infine, con le considerazioni dell'onorevole Piccolo sull'esiguità del numero di cento unità di personale militare attualmente impiegate, sottolineando che per arrivare a risultati concreti occorre incrementare tale numero, anche perché altrimenti è inutile disperdere le forze sottraendo unità di personale all'operazione «Strade sicure».

  Elio VITO, presidente, al fine di dare un messaggio importante circa la volontà della Commissione, propone di concludere la discussione di carattere generale nella seduta odierna e di svolgere quanto prima l'audizione del prefetto Cafagna, che la Commissione ha già incontrato nella visita nella terra fuochi svolta prima della sospensione dei lavori per la pausa estiva e che potrebbe riferire sui risultati raggiunti fino a questo momento. Si potrebbe nel contempo fissare fin da ora alla prossima settimana il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Rosanna SCOPELLITI, relatore, condivide molte delle osservazioni emerse nel corso del dibattito. In particolare, ritiene opportuno che la Commissione abbia adeguata contezza di quanto fatto fino ad oggi dal contingente militare impiegato nella terra dei fuochi e concorda quindi con la proposta del presidente di svolgere l'audizione del prefetto Cafagna. Ritiene per contro che fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alla prossima settimana sia prematuro.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, nel confermare che la Commissione potrà acquisire importanti elementi conoscitivi dall'audizione del prefetto Cafagna, evidenzia che il monitoraggio dell'attività del contingente militare impiegato nella terra dei fuochi fa capo a diversi ministeri e che il soggetto più indicato a riferire sui risultati delle azioni congiunte dei diversi dicasteri è appunto il prefetto Cafagna.

  Gian Piero SCANU (PD) ritiene senz'altro utile ascoltare sia il prefetto Cafagna sia il sottosegretario Alfano in merito alle questioni connesse all'utilizzo dei militari nella terra dei fuochi e si associa alle considerazioni della relatrice riguardo alla opportunità di non fissare il termine per la presentazione di emendamenti già nella prossima settimana.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.