CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 ottobre 2014
323.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 28 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 12.40.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
C. 2617 Governo, C. 2071 Maestri e C. 2095 Bobba.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 22 ottobre 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione prosegue l'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 2617, «Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale» e delle proposte di legge abbinate nn. 2071 e 2095. Ricorda inoltre che nella seduta odierna proseguirà il dibattito e che al termine degli interventi dei colleghi ci saranno le repliche della relatrice, onorevole Lenzi, e del Governo.

  Marisa NICCHI (SEL) dichiara di non condividere la scelta di utilizzare lo strumento della delega legislativa per affrontare un tema rilevante come quello del riordino del terzo settore in quanto si Pag. 75riduce il contributo che può fornire il Parlamento, senza peraltro assicurare tempi più rapidi di approvazione. Osserva che tale modo di procedere rientra pienamente nello stile dell'attuale Governo, consistente nell'annunciare cambiamenti radicali senza effettuare scelte concrete. Comprende, in ogni caso, la necessità di un riordino del terzo settore per il ruolo che esso svolge e per i valori che evoca, sottolineando che si sarebbe potuto intervenire con alcune misure già con la legge di stabilità.
  In relazione al servizio civile, rileva la continua contrazione di risorse che riduce la possibilità di svolgimento da parte dei giovani interessati, ricordando anche la recente sentenza del Consiglio di Stato sull'illegittimità della normativa che esclude gli stranieri residenti. Evidenzia, inoltre, la carenza di fondi e i ritardi connessi ai contributi relativi al 5 per mille. Ribadisce la necessità di un Autorità regolatoria del terzo settore, giudicando inadeguata la struttura di missione prevista dal provvedimento in esame. Esprime un giudizio estremamente negativo sulla remunerazione del capitale per le imprese sociali prevista dall'articolo 4, che sembra alludere ad un nuovo modello di welfare, riaffermando la necessità di mantenere la dimensione del non profit, con gli opportuni aggiornamenti. In conclusione, rilevando l'assenza di disposizioni di tutela dei lavoratori del terzo settore, auspica che si possano apportare sostanziali miglioramenti al testo in esame anche sulla base del prospettato ciclo di audizioni.

  Giulia GRILLO (M5S) sottolinea di aver voluto approfondire i temi legati al provvedimento in esame anche attraverso un'attenta lettura del rapporto redatto dalla G8 Taskforce sui Social impact investments, che appare in qualche misura correlato al riordino che viene prospettato. Sottolinea che da tale rapporto emerge una visione dell'impresa sociale con una forte attenzione alla redditività, nel quadro di una visione privatistica del welfare propria dei Paesi anglosassoni. Evidenzia, inoltre, che nel corposo documento non viene mai utilizzata la parola «cittadini». Nel criticare tale tipo di impostazione, ne sottolinea la funzionalità agli interessi dei poteri forti, a cominciare dagli istituti bancari. Osserva, inoltre, che anche la normativa proposta sul servizio civile universale appare muoversi nella stessa prospettiva ed appare collegata alla recente riforma della cooperazione internazionale.
  Ritiene inoltre che l'utilizzo della delega sia funzionale a introdurre questa impostazione del terzo settore basata sul profitto, aggirando gli ostacoli che si potrebbero verificare nel corso dell'esame parlamentare.
  Nel rilevare la scarsa chiarezza della normativa fiscale, manifesta forte preoccupazione per l'assenza di norme efficienti per contrastare la corruzione. Richiamando la gravità di tale fenomeno in Italia, sottolinea, oltretutto, che nel nostro Paese si ha una visione ristretta del fenomeno, che in altre nazioni include aspetti quali lo spreco di risorse, la mancanza di trasparenza e il nepotismo. Allo scopo di fornire elementi concreti circa il possibile uso distorto di formule associative legate al terzo settore, richiama il caso degli inquietanti legami con il mondo mafioso di una cooperativa sociale di Augusta, in provincia di Siracusa sollevato nell'Assemblea regionale siciliana dal rappresentante del suo stesso movimento Stefano Zito. Richiama inoltre il coinvolgimento di associazioni del terzo settore anche nelle vicende non edificanti che riguardano il deputato Davide Faraone.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, invita la collega Grillo ad attenersi nel suo intervento ai temi legati al provvedimento in esame.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sottolinea che il richiamare i comportamenti illegali connessi alle attività del terzo settore rientra pienamente nell'oggetto del dibattito in corso.

  Giulia GRILLO (M5S) in conclusione del suo intervento, ricordando che il decreto Pag. 76legislativo n. 141 del 2010 sul microcredito è sostanzialmente non operante a causa della mancanza dei decreti attuativi, invita il Governo a garantire la piena applicazione della normativa vigente prima di predisporre provvedimenti che necessitano a loro volta di ulteriori norme di attuazione.

  Ileana ARGENTIN (PD), sottolineando l'importanza del provvedimento in esame per assicurare un sostegno ai soggetti in difficoltà, non solo disabili, osserva che, a suo avviso, alcuni interventi dei colleghi sono apparsi incongruenti e poco documentati. Invita, pertanto, ad evitare di generalizzare partendo dal presupposto che singoli comportamenti scorretti possano rappresentare tutto il terzo settore. Rileva che, nel complesso, si tratta di un comparto che svolge il suo compito in modo positivo e che promuove sviluppo economico in modo trasparente. Giudica, inoltre, inopportuno, sia per il merito che per la sede, il richiamo a vicende che coinvolgerebbero Davide Faraone effettuato dalla collega Grillo.
  Ritiene che il terzo settore debba muoversi all'interno dell'attuale situazione socio-economica e che non possa pertanto essere del tutto estraneo alla logica del business. Invita inoltre a non sottovalutare le capacità di giudizio dei soggetti portatori di un bisogno in relazione alla qualità dei servizi che gli vengono offerti. Riconoscendo che nel testo in esame sono presenti aspetti problematici, ritiene che la Commissione possa apportare le modifiche necessarie sulla base di dati corretti senza demonizzazioni. In conclusione, ribadisce la necessità di fornire risorse adeguate a quello che per certi aspetti andrebbe considerato non il terzo, ma il primo settore.

  Elena CARNEVALI (PD) esprime la sua personale contrarietà a richiamare in Commissione illazioni che possono essere eventualmente oggetto di denuncia circostanziata in altra sede.

  Donata LENZI (PD), relatore, osserva che le questioni sollevate nel dibattito potranno essere affrontate in maniera puntuale nel corso del prosieguo dell'esame del provvedimento. Rileva che il Parlamento si comporta generalmente in maniera prudente e non conferisce una delega in bianco al Governo per disciplinare un settore così rilevante. Auspica che, diversamente da quanto emerso da alcuni interventi dei colleghi, la Commissione possa procedere in maniera collegiale, come storicamente si è spesso verificato in relazione a questi temi. Garantisce, in ogni caso, la massima disponibilità al confronto.
  Ricorda che nella sua relazione, in analogia con la relazione illustrativa del disegno di legge, si ribadiva la priorità di separare il grano dal loglio. Ritiene che, anche sulla base delle esperienze personali dei suoi membri, sia diffusa nella Commissione la consapevolezza delle situazioni di irregolarità presenti nel settore. Sottolinea la necessità di adeguati strumenti di controllo, non solo di natura fiscale, per i quali sarebbe utile anche la previsione di un'Autorità regolatoria. Riconosce, inoltre, che occorre affrontare il tema della tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti.
  Ribadisce la necessità di un processo di riordino, posto che l'attuale normativa non è più adeguata ai mutamenti intervenuti nel terzo settore. Auspica, pertanto, un confronto sereno, ricordando che il comparto non si limita alle sole attività di assistenza ma interessa anche una realtà associativa estremamente ricca che opera sul piano culturale, sportivo o comunque solidaristico. Condivide la scelta di inserire nel provvedimento anche il servizio civile universale per superarne l'impostazione come alternativa al servizio di leva, alla base della sua introduzione nei decenni passati.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA osserva preliminarmente che la delega non rappresenta uno stravolgimento delle regole ma costituisce un modo ordinario di legiferare sulla base di criteri certi e definiti. Ricorda, inoltre, che il provvedimento è stato elaborato sulla base di un'ampia consultazione anche di soggetti collettivi. Richiamando le parole della collega Argentin, Pag. 77ricorda che lo stesso Presidente del Consiglio Renzi ha sottolineato che il terzo settore deve essere considerato il primo, in quanto parte integrante, insieme ai comuni e alle PMI, della rete che garantisce la coesione sociale del Paese e che pertanto il suo riordino è un aspetto importante del cambiamento in atto.
  Rileva che il testo in esame mira in primo luogo a definire il perimetro dei soggetti coinvolti per favorire, anche sulla base del principio di sussidiarietà indicato dall'articolo 118 della Costituzione, i soggetti realmente meritevoli. Osservando che il rapporto citato dalla collega Grillo, a lui noto, non sta alla base del processo di riordino, evidenzia che l'attività dei soggetti del terzo settore si deve caratterizzare per assenza di lucro, corrispondenza con l'interesse generale e impatto sociale. Quest'ultimo aspetto, di carattere innovativo, serve a misurare l'efficacia delle azioni svolte. Occorre, a suo avviso, armonizzare le diverse forme associative, senza cancellarle, per poter giungere ad un registro unico che aiuti anche a comprendere le dimensioni e le caratteristiche attuali del terzo settore. Ritiene che la normativa fiscale sia strettamente correlata all'individuazione dei soggetti e che vada in ogni caso armonizzata con il diritto europeo.
  In risposta ai rilevi della collega Nicchi, osserva che la legge di stabilità per il 2015 prevede 500 milioni per il finanziamento del 5 per mille e che tale cifra dovrebbe garantire la corresponsione delle somme ai soggetti interessati senza alcuna decurtazione. Ricordando la presenza di somme non riscosse non in pendenza di contenzioso, rileva che andrebbero rivisti i criteri di accesso e assicurata una maggiore trasparenza nell'impiego delle risorse. Ritiene che il tema dell'impresa sociale appaia più controverso di quanto giustificherebbero le norme che si vogliono introdurre. Invita in proposito a leggere con attenzione la proposta di legge a sua prima firma abbinata al disegno di legge del Governo. Ricordando che con l'introduzione delle cooperative sociali l'Italia si era posta all'avanguardia a livello europeo, invita a proseguire nel necessario processo innovativo per rispondere ai nuovi bisogni e a non arroccarsi su posizioni conservatrici. Sottolinea, in ogni caso, che la distribuzione degli utili potrà avvenire solo in maniera parziale e che una buona parte di essi dovrà costituire riserva indivisibile. Precisa che, oltre alle risorse previste con il provvedimento in esame, il Governo sta lavorando per individuare in anticipo una dotazione finanziaria aggiuntiva per il settore.
  In tema di servizio civile, rileva che vi sono le condizioni per assicurare il suo svolgimento da parte di tutti i soggetti interessati, pur riconoscendo che la dotazione prevista attualmente dalla tabella C della legge di stabilità appare insufficiente. Nel ricordare che la citata sentenza del Consiglio di Stato sull'esclusione degli stranieri residenti è stato emessa sulla base di una sollecitazione proveniente dal suo dicastero, rileva positivamente che la Corte di Cassazione ha investito della stessa questione la Corte costituzionale anche sulla base di elementi innovativi, quali l'ampliamento delle basi della cittadinanza. Osserva che la struttura di missione prevista dal provvedimento potrebbe rappresentare una fase intermedia prima di arrivare all'istituzione di un'apposita Agenzia e che in ogni caso rappresenta comunque un elemento di coordinamento delle politiche relative al terzo settore. In conclusione, auspicando un esame in tempi certi da parte della Commissione, si assume, a nome del Governo, l'impegno ad emanare i previsti decreti legislativi in tempi rapidi. Si dichiara in ogni caso disponibile a fornire il suo contributo per il prosieguo dei lavori della Commissione.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocato al termine della seduta odierna, si valuteranno le richieste di audizioni informali pervenute al fine di organizzare un adeguato calendario delle medesime.
  Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico.
Testo unificato C. 101 Binetti, C. 102 Binetti, C. 267 Fucci, C. 433 Mongiello, C. 1596 Baroni, C. 1718 Iori, C. 1633 Formisano e C. 1812 Giorgia Meloni.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 agosto 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione, è oggi, convocata, in sede referente, per il seguito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge C. 101 e abbinate sulle Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico.
  Ricorda che sul testo unificato, quale risultante dagli emendamenti approvati, oltre ai pareri già espressi dalle Commissioni II, VII, VIII, X, XI, XIV devono ancora esprimere il parere di competenza le Commissioni I, V, VI, IX e la Commissione per le questioni regionali.
  Per quanto riguarda la V Commissione bilancio, ricorda che nella seduta della Commissione del 15 ottobre scorso, il sottosegretario Baretta ha evidenziato la mancata trasmissione da parte del Ministro della salute degli elementi istruttori più volte sollecitati e nel contempo ha fatto presente che la materia dei giochi è ricompresa tra i settori di intervento della delega fiscale e che è prossima l'adozione da parte del Governo di uno schema di decreto legislativo in materia di giochi, in cui le Commissioni competenti potranno formulare le proprie indicazioni al Governo stesso in sede di espressione del proprio parere.
  Il presidente Boccia preso atto delle dichiarazioni del Governo, ha proposto l'invio di una lettera alla XII Commissione per segnalare i profili problematici di carattere finanziario esistenti sul testo del provvedimento, al fine di verificare la possibilità di risolvere tali profili nel prosieguo dell'esame in sede referente tramite opportune modifiche al testo del provvedimento.
  Tale lettera al momento non è ancora pervenuta.

  Paola BINETTI (PI), relatore, sulla base delle notizie fornite dal presidente, propone di svolgere un'audizione del Ministro della salute per comprendere quali siano le sue intenzioni e la sua visione rispetto al provvedimento in esame. Richiamando il forte impegno della Commissione sul tema, ricorda che l'obiettivo condiviso non è solo la presa in carico dei pazienti ma un'azione di prevenzione e cura efficace della ludopatia.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
Nuovo testo C. 348 Cenni e abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 22 ottobre 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione è convocata, in sede consultiva, per il seguito dell'esame sul nuovo testo della proposta di legge C. 348 Cenni e abb. «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria Pag. 79e alimentare», per il parere alla Commissione Agricoltura.
  Nella seduta odierna proseguirà il dibattito, al termine del quale l'on. Becattini illustrerà la proposta di parere.

  Matteo MANTERO (M5S) intende innanzitutto esprimere la posizione favorevole del gruppo Movimento 5 stelle sulla proposta di legge in esame in ragione della necessità di tutelare il patrimonio della biodiversità agraria e alimentare messo a rischio oggi più che mai dalle ambizioni delle multinazionali del mercato dei semi, che risulterebbero favorite a discapito dei piccoli agricoltori proprio a seguito di una recente direttiva dell'Unione europea. In base a tale nuova normativa infatti tutti i semi e le piante potranno essere commerciati solo se approvati da un ufficio preposto, certificati e inseriti in un elenco ufficiale, cosa che danneggerebbe i piccoli produttori locali.
  Ciò premesso, pur evidenziando alcune criticità dovute alla previsione nel provvedimento di un sistema eccessivamente articolato e centralizzato, che va a discapito delle realtà territoriali, nonché di disposizioni non sempre di facile e univoca interpretazione, preannuncia il suo voto favorevole sul provvedimento in oggetto.

  Lorenzo BECATTINI (PD), relatore, preso atto delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento all'ordine del giorno.

  Silvia GIORDANO (M5S), associandosi alle considerazioni del collega Mantero, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere avanzata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.25.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 28 ottobre 2014.

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
C. 698 Grassi, C. 1352 Argentin, C. 2205 Miotto, C. 2456 Vargiu e C. 2578 Binetti.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.25 alle 14.55.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI