CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 ottobre 2014
314.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 469

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 14 ottobre 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 15.15.

SEDE REFERENTE

    Martedì 14 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso De Caro, il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 15.20.

D.L. 133/2014: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
C. 2629 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 13 ottobre scorso.

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  Ermete REALACCI, presidente, avverte che sono stati presentati subemendamenti agli emendamenti 7.145 e 42.37 della relatrice e 7.146, 7.195, 42.36, 43.29, 43.28 e 43.30 del Governo (vedi allegato 1), nonché all'emendamento della relatrice 36.29 con i relativi subemendamenti (vedi allegato 2).
  Avverte inoltre che nel corso della mattinata sono stati presentati gli emendamenti 3.82, 35.125 e 38.176 della relatrice, nonché le proposte emendative 9.47, 17.196, 20.21, 26.66 e 42.02 del Governo (vedi allegato 3): il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è fissato alle ore 18 della giornata odierna.
  Comunica altresì che sono stati testé presentate le proposte emendative 38.177 e 22.03 della relatrice, 43.027, 20.22, 20.23 e 26.67 del Governo (vedi allegato 4). In relazione a tali proposte emendative, comunica di aver ritenuto inammissibile l'articolo aggiuntivo 43.027 del Governo, in quanto recante deroghe per le spese di personale necessario alla realizzazione dell'Expo 2015. Fissa il termine per la presentazione dei subemendamenti agli altri emendamenti del Governo e della relatrice alle ore 22 della giornata odierna.
  Avverte infine che è stato ritirato dal presentatore l'emendamento 23.16 Schullian.
  Propone, se non vi sono obiezioni, secondo quanto richiesto in via generale dal gruppo M5S, di attivare la pubblicità dei lavori attraverso il circuito chiuso.

  La Commissione consente.

  Il sottosegretario Sesa AMICI fa presente che l'analisi di impatto della regolamentazione e quella tecnico-normativa saranno trasmesse entro il 17 ottobre prossimo e che, decorso tale termine, essendo ammissibile una relazione parziale, si provvederà comunque all'inoltre richiesto per agevolare lo svolgimento dei lavori parlamentari, in conformità a quanto indicato dalla Presidente della Camera nella nota del 20 gennaio scorso, circa l'esigenza di trasmettere le predette relazioni anche nel corso dell'esame parlamentare.

  Carlo SIBILIA (M5S), nel ringraziare il sottosegretario, sottolinea come quanto detto non aggiunga nulla di nuovo alla questione posta dal suo gruppo nella giornata di ieri. Evidenzia che il provvedimento, in assenza dell'analisi di impatto della regolamentazione e di quella tecnico-normativa, non avrebbe dovuto essere oggetto di assegnazione alla Commissione.
  Stigmatizza inoltre il fatto che, diversamente da quanto asserito dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro nella seduta di ieri, la predetta documentazione non è stata ancora predisposta e perverrà entro il 17 ottobre prossimo.

  Danilo TONINELLI (M5S), richiamando l'articolo 79, commi 5 e 6, del Regolamento, rileva come non sia possibile procedere all'esame del provvedimento, in quanto non corredato della necessaria documentazione. Chiede inoltre che il Governo fornisca chiarimenti specifici in relazione alle ragioni che sottendono al ricorso alla decretazione d'urgenza.

  Mauro PILI (Misto), nel prendere atto che il provvedimento non è provvisto dell'analisi di impatto della regolamentazione e di quella tecnico-normativa, osserva come lo stesso presenti profili di incostituzionalità, disciplinando materie che rientrano nella competenza degli enti locali.

  Davide CRIPPA (M5S) ricorda che il rappresentante del Governo nel corso della seduta di ieri aveva assicurato che le citate relazioni erano in corso di predisposizione da parte delle amministrazioni competenti. Esorta quindi la presidenza della Commissione e il Governo a un maggiore rispetto dei gruppi parlamentari, non ravvisando inoltre le condizioni per proseguire nell'esame del provvedimento.

  Carlo SIBILIA (M5S), chiede che, in assenza delle analisi di impatto della regolamentazione e di quella tecnico-normativa, delle quali avrebbe dovuto essere corredato il provvedimento, i lavori siano Pag. 471sospesi sino all'inoltro della predetta documentazione.

  Ermete REALACCI, presidente, sottolinea come il sottosegretario ha testé fornito chiarimenti sulla questione, assicurando che la documentazione richiesta verrà inoltrata entro il 17 ottobre prossimo. Ricorda altresì che la presidenza si è assunta la responsabilità di non ritenere essenziale tale documentazione per il compimento dell'istruttoria legislativa.

  Danilo TONINELLI (M5S) fa notare come, a suo avviso, occorra procedere a una deliberazione della Commissione circa l'essenzialità o meno della richiesta di relazione tecnico normativa e di impatto della regolamentazione.

  Ermete REALACCI, presidente, ribadisce che nella giornata di ieri la presidenza, nel ritenere che le citate relazioni governative non fossero essenziali per l'istruttoria legislativa, si è quindi assunta la responsabilità di proseguire nell'esame del provvedimento, pur invitando comunque il Governo a fornire le suddette relazioni in tempi congrui.

  Danilo TONINELLI (M5S) insiste sulla necessità di rispettare il Regolamento e di procedere a una deliberazione formale sulla questione dell'essenzialità delle citate relazioni ai fini dell'istruttoria legislativa.

  Enrico BORGHI (PD), nel rilevare che tale questione è già stata affrontata nella seduta di ieri, invita a iniziare la discussione nel merito del provvedimento.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) rileva come la deliberazione formale da parte della Commissione debba avere a oggetto la prosecuzione dei lavori in assenza delle richieste relazioni governative.

  Il sottosegretario Sesa AMICI ribadisce che il Governo ha richiesto alle amministrazioni competenti le relazioni di analisi di impatto della regolamentazione e tecnico-normativa, stabilendo all'uopo un termine perentorio. Sottolinea inoltre, in risposta all'onorevole Sibilia, che l'attività della Presidenza del Consiglio dei Ministri è soggetta ad altro tipo di disciplina rispetto a quella prevista dai regolamenti parlamentari.

  Carlo SIBILIA (M5S) ricorda che il DPCM n. 170 del 2008 contiene la disciplina attuativa dell'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), di cui deve essere corredato ciascun atto normativo.

  Filiberto ZARATTI (SEL), associandosi alle considerazioni del collega Sibilia, stigmatizza la risposta resa del sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, che ha fatto presente in modo chiaro che l'analisi di impatto della regolamentazione e l'analisi tecnico normativa, delle quali avrebbe dovuto essere corredato il provvedimento in esame, non sono state ancora predisposte dalle amministrazioni competenti.

  Salvatore MATARRESE (SCpI) invita la presidenza a far proseguire i lavori della Commissione, giudicando del tutto inutile una discussione quale quella in corso.

  Ermete REALACCI, presidente, ribadisce che la questione evidenziata dai deputati intervenuti è già stata oggetto di ampio dibattito nel corso della seduta di ieri. Ribadisce altresì che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, testé svoltosi ha convenuto di proseguire l'esame del provvedimento nella giornata odierna con una seduta al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea che si protrarrà anche nella notte. Ricorda inoltre che l'esame degli emendamenti, come convenuto nel medesimo ufficio di presidenza, avrà luogo attraverso un'organizzazione dei tempi che riconosce a ciascun gruppo un tempo massimo di tre minuti in dichiarazione di voto su ciascun emendamento.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

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SEDE REFERENTE

  Martedì 14 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI, indi del vicepresidente Tino IANNUZZI. — Intervengono il sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici, il sottosegretario per lo sviluppo economico, Simona Vicari, il sottosegretario per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo e il sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 20.15.

D.L. 133/2014: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
C. 2629 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del ottobre scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che è stato predisposto il fascicolo recante gli emendamenti 3.82, 35.125 e 38.176 della relatrice, e gli emendamenti 9.47, 17.196, 20.21, 26.66 e 42.02, del Governo e relativi subemendamenti (vedi allegato 3). Avverte inoltre che nel fascicolo non compaiono i subemendamenti ritenuti irricevibili, in quanto non riferiti al testo dell'emendamento o comunque non connessi al tema trattato dall'emendamento medesimo.
  Avverte altresì che sono stati ritirati dal gruppo del PD i seguenti emendamenti: Borghi 1.123 e 1.79, Martella 3.58, Marroni 3.31 e 3.78, Miotto 3.04 e 3.03, Bargero 4.56, De Menech 4.15, Borghi 5.3, Ginato 5.36, Mariani 17.187, Marroni 21.1, Mariani 21.48, D'Ottavio 21.8, Borghi 32.1, Sanna 37.2, Gutgeld 37.21, Sanna 38.92 e 38.127, Realacci 38.02.
  Avverte, infine, che l'odierna seduta pomeridiana si protrarrà in orario notturno e la Commissione proseguirà poi i propri lavori domani mattina, a partire dalle ore 11.30 sino alle 14.

  Davide CRIPPA (M5S), contesta il giudizio di ammissibilità di alcuni emendamenti del relatore e del Governo, evidenziandone l'estraneità per materia. Chiedendo pertanto chiarimenti in ordine ai criteri di valutazione dell'ammissibilità delle proposte emendative, osserva come alla maggioranza sia stata di fatto riservata una «corsia preferenziale».

  Ermete REALACCI, presidente, assicura che il giudizio di ammissibilità è stato svolto in modo accurato, sottolineando come siano stati dichiarati inammissibili anche alcuni emendamenti del Governo.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte quindi che la Commissione proseguirà l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 33, avviato nella seduta di ieri.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Realacci 33.5 (vedi allegato 5).

  Ignazio ABRIGNANI (FI Pdl), accogliendo l'invito del relatore, ritira il suo emendamento 33.9.

  Alessandro MAZZOLI (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira il suo emendamento 33.8.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), intervenendo sull'emendamento Grimoldi 33.62, dichiara di condividerne le finalità.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Grimoldi 33.62.

  Massimiliano MANFREDI (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira il suo emendamento 33.81.

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  Massimo Felice DE ROSA (M5S) sottoscrive l'emendamento Manfredi 33.81, condividendone le finalità.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento De Rosa 33.81.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), accogliendo l'invito del relatore, ritira i propri emendamenti 33.10 e 33.12.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, chiede l'accantonamento degli identici emendamenti Pellegrino 33.43 e De Mita 33.78, in quanto incidenti sulla medesima tematica dell'emendamento Manfredi 33.80, di cui intende proporre una riformulazione.

  Ermete REALACCI, presidente, propone quindi di accantonare gli identici emendamenti Pellegrino 33.43 e De Mita 33.78, come proposto dalla relatrice.

  La Commissione consente.

  Massimiliano MANFREDI (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira il suo emendamento 33.1.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), accogliendo l'invito del relatore, ritira i propri emendamenti 33.13 e 33.15.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), intervenendo sull'emendamento Pellegrino 33.45, osserva come lo stesso vada nella direzione di migliorare, sia pure debolmente, il testo dell'articolo 33, prevedendo che sia sentita l'amministrazione comunale di Napoli. In proposito, ricorda come il decreto in esame sia avversato da numerose associazioni ambientaliste.

  Filiberto ZARATTI (SEL), replica al collega Zolezzi che l'emendamento 33.45, di cui è cofirmatario, comporta un significativo miglioramento delle disposizioni dell'articolo 33, prevedendo un diretto coinvolgimento gestionale dell'amministrazione locale di Napoli.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Pellegrino 33.45.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), accogliendo l'invito del relatore, ritira i propri emendamenti 33.17, 33.18 e 33.19.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Zaratti 33.46 (vedi allegato 5).

  Claudia MANNINO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, annuncia che il suo gruppo interverrà su tutti gli emendamenti posti in votazione.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), interviene per sottoscrivere l'emendamento Caparini 33.61 e sottolinea che le aree che l'emendamento intende indicare come aree da bonificare sono interessate dal passaggio della ferrovia Brescia-Padova e che, se non saranno disinquinate, rappresenteranno un costo, determinando un blocco dei lavori di quel tratto ferroviario.

  Filippo BUSIN (LNA), intervenendo sull'emendamento Caparini 33.61, esprime forti perplessità sul criterio scientifico che ha guidato, nell'ambito del decreto, la scelta dei siti da bonificare.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Caparini 33.61.

  Claudia MANNINO (M5S), intervenendo sull'emendamento Caparini 33.60, dichiara il voto contrario del suo gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Caparini 33.60.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, propone di riformulare l'emendamento Manfredi 33.80 nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

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  Massimiliano MANFREDI (PD), accetta la riformulazione del suo emendamento 33.80 proposta dal relatore.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO de CARO esprime parere favorevole sull'emendamento Manfredi 33.80 come riformulata.

  Tino IANNUZZI (PD) osserva che l'emendamento Manfredi 33.80 recupera e garantisce il ruolo del Comune di Napoli per il programma di rigenerazione urbana, rispettando la funzione che compete all'ente locale nel campo urbanistico, in tema di assetto e governo del territorio comunale. Sottolinea come sia infatti prevista una fase del procedimento, nella quale il Comune, attraverso i suoi organi, definisce la sue proposte e le sue determinazioni da sottoporre all'esame del Soggetto attuatore, con riguardo, in particolare, alle finalità da perseguire per l'assetto del territorio ed alla sostenibilità’ economico-finanziaria. Rileva inoltre che viene introdotta un'ulteriore fase procedurale, nella quale, in seno alla Conferenza dei Servizi, il Comune può richiedere la rivalutazione delle sue proposte urbanistiche, in precedenza eventualmente non accolte, assicurando, in ogni caso, il rispetto di tempi certi e ravvicinati per le decisioni finali, al fine di poter finalmente realizzare l'intervento che sarà progettato.
  Ricorda come con questo emendamento viene migliorato e viene positivamente integrato l'articolo 33, che affronta con una scelta importante del Governo la questione di Bagnoli, riconoscendola quale area di rilevante e prioritario interesse nazionale.
  Osserva che nella stessa direzione si muove quindi l'emendamento Realacci 33.5, con il quale è stabilito l'obbligo di seguire le procedure e le gare di evidenza pubblica del Codice degli appalti per l'affidamento delle progettazioni e per la realizzazione di tutti i lavori.
  Infine, osserva che con l'ultimo comma 13-ter viene stabilito un fondamentale principio di salvaguardia e tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori dipendenti della Bagnolifutura S.p.a., alla data della dichiarazione di fallimento; una disposizione che ha valore vincolante per le scelte e le decisioni future del Soggetto attuatore e della costituenda società. Osserva che il gruppo parlamentare Partito Democratico aveva proposto una formulazione originaria più incisiva, ma il principio affermato nella norma è di grande rilevanza e significato per la difesa dei lavoratori, che necessariamente dovranno essere impiegati per lo svolgimento delle attività del predetto Soggetto attuatore e della costituenda Società.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) osservando che l'emendamento 33.80 reca comunque miglioramenti al testo, fa notare come sia a suo avviso erroneo determinare prima danni normativi e successivamente intervenire per ripararli.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che l'emendamento Manfredi 33.80 (nuova formulazione) è stato sottoscritto dai colleghi Zaratti, Pellegrino, Scotto, Bossa, De Mita e Migliore e che sono stati ritirati gli identici emendamenti Pellegrino 33.43 e De Mita 33.79, precedentemente accantonati.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Manfredi 33.80 (nuova formulazione).

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, in relazione agli articoli aggiuntivi Lavagno 33.01 e 33.06, spiega come il suo invito al ritiro nasca dal fatto che la materia è ricompresa nella riformulazione che proporrà dell'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) dichiara di voler fare proprio l'emendamento Lavagno 33.01. Nel consentire che tale articolo aggiuntivo sia fatto proprio da un gruppo diverso da quello del presentatore, avvisa che, in caso di un numero eccessivo di sottoscrizioni di emendamenti ritirati, sarà costretto a ricorrere alla regola usata in Assemblea, per cui se un Pag. 475gruppo fa proprio un emendamento, deve contestualmente rinunciare a un proprio emendamento segnalato.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) non ritiene accettabile che si usino in Commissione le regole dell'Assemblea, a solo vantaggio della maggioranza.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede se non vi siano le condizioni per accantonare l'articolo aggiuntivo Lavagno 33.01, in quanto recante contenuto correlato all'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08.

  Ermete REALACCI, presidente, non ritiene che sussistano le condizioni per un accantonamento.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Lavagno 33.01, ritiene condivisibile escludere dal patto di stabilità le spese di bonifica dell'amianto.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lavagno 33.01, fatto proprio dal deputato De Rosa.

  Ermete REALACCI, presidente, constata l'assenza del presentatore degli articolo aggiuntivi Lavagno 33.06 e 33.07; si intende che vi abbia rinunciato.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, propone di riformulare l'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Salvatore MATARRESE (SCpI) accetta la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08, di cui è cofirmatario, nei termini proposti dalla relatrice.

  Il sottosegretario Silvia VELO, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08, come riformulato.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che la proposta della relatrice non sia tecnicamente una riformulazione, ma un nuovo emendamento. Sottolinea poi che, mentre il testo originario era di carattere generale, la riformulazione fa specifico riferimento localistico a un unico sito, quello di Casale Monferrato.

  Cristina BARGERO (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08, come riformulato. Sottolinea come Casal Monferrato sia l'unico sito che possa usufruire di quanto previsto dalla proposta emendativa.

  Filiberto ZARATTI (SEL), nel sottoscrivere, insieme ai colleghi Paglia e Pellegrino, l'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08 (nuova formulazione), osserva che la riformulazione esplicita il riferimento a Casale Monferrato, che era chiaramente implicito ma individuabile nel testo originario.

  Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08 (Nuova formulazione).

  Il sottosegretario Silvia VELO, sottolinea che non si tratta di una scelta localistica, perché si tratta di fondi già destinati al sito in questione.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) osserva che il Governo dovrebbe effettuare una ricognizione delle priorità, per evitare di dimenticare situazioni meritevoli di finanziamento.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che l'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08 (Nuova formulazione) è stato sottoscritto dai colleghi Manfredi e Dellai.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Mazziotti di Celso 33.08 (Nuova formulazione) (vedi allegato 5).
  La Commissione passa quindi all'esame delle altre proposte emendative riferite all'articolo 7, accantonate nella seduta di ieri.

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  Chiara BRAGA (PD), relatrice, esprime il parere sui subemendamenti al suo emendamento 7.145. Esprime parere contrario sui subemendamenti Daga 0.7.145.4 e 0.7.145.8, sugli identici subemendamenti Pellegrino 0.7.145.11 e De Mita 0.7.145.12, sui subemedamenti Busin 0.7.145.13 e Daga 0.7.145.14, Busin 0.7.145.15, Daga 0.7.145.16, 0,7,145,18, 0.7.145.21, Mannino 0.7.145.22 e Grillo 0.7.145.24. Esprime parere favorevole sugli identici subemendamenti Matarrese 0.7.145.26, Dorina Bianchi 0.7.145,27, Abrignani 0.7.145.28, Busin 0.7.145.30 e Mariani 0.7.145.36. Esprime parere contrario sui subemendamenti Mannino 0.7.145.31, Grillo 0.7.145.35, Mannino 0.7.145.33 e 0.7.145.32 e Baratti 0.7.145.29. Esprime parere favorevole sul subemendamento Alfreider 0.7.145.34 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.145.
  Nel ribadire il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 7 espresso nella seduta di ieri, invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti De Mita 7.126 e 7.125, Pellegrino 7.67, Grimoldi 7.82, De Mita 7.127. Esprime parere favorevole sull'emendamento Borghi 7.20. Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti Caparini 7.83, Abrignani 7.42 e Marroni 7.2. Esprime parere favorevole sull'emendamento Mariani 7.23. Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Matarrese 7.52.
  Esprime parere contrario sul subemendamento Busin 0.7.141.1 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.141.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Arlotti 7.10. Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti Grimoldi 7.86, Matarrese 7.46, Daga 7.114, De Mita 7.128 e Abrignani 7.41. Esprime parere favorevole sugli emendamenti De Mita 7.131 e Marroni 7.4, se riformulati. Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti Matarrese 7.47, De Mita 7.129, Matarrese 7.48, Culotta 7.16, Abrignani 7.40, Pellegrino 7.69 e Baratti 7.73. Esprime parere favorevole sull'emendamento Bratti 7. 21 se riformulato. Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento De Menech 7.26. Esprime parere favorevole sull'emendamento Giovanna Sanna 7.13, se riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato). Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sugli identici emendamenti Pellegrino 7.71, Abrignani 7.36, D'Agostino 7.53 e Arlotti 7.7, sugli emendamenti Terzoni 7.124, Daga 7.120 e sugli identici emendamenti Distaso 7.138 e Palese 7.43.
  Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sui subemendamenti Mannino 0.7.143.2 e 0.7.143.3 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.143.
  Invita al ritiro, o altrimenti esprime parere contrario, sul subemendamento Mannino 0.7.144.1 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.144.
  Esprime parere favorevole sul subemendamento Zaratti 0.7.146.1 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.146.

  Il sottosegretario Silvia VELO, esprime parere conforme a quello della relatrice, ad eccezione del subemendamento Zaratti 0.7.146.1 sul quale si rimette alla Commissione.

  Federica DAGA (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.4.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Daga 0.7.145.4 e 0.7.145.8, nonché gli identici subemendamenti Pellegrino 0.7.145.11 e De Mita 0.7.145.12.

  Filippo BUSIN (LNA) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.13.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Busin 0.7.145.13.

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  Federica DAGA (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.14, evidenziando l'esigenza di salvaguardare le risorse degli enti locali.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Daga 0.7.145.14.

  Ermete REALACCI, presidente, constata l'assenza del presentatore del subemendamento Busin 0.7.145.15: s'intende pertanto che vi abbia rinunciato.

  Federica DAGA (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.16.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Daga 0.7.145.16.

  Federica DAGA (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.18, ribadendo l'esigenza di non incidere ulteriormente sulle risorse dei comuni.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Daga 0.7.145.18.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) illustra l'approvazione del subemendamento Daga 0.7.145.21, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

  Mirella LIUZZI (M5S) segnala alla presidenza la presenza di personale non autorizzato nella zona adiacente all'aula della Commissione, invitando a far svolgere i necessari controlli.

  Ermete REALACCI, presidente, assicura che farà svolgere le opportune verifiche in esito alla segnalazione formulata dalla deputata Liuzzi. Svolge, successivamente, alcune considerazioni sugli eventi calamitosi che hanno colpito nelle ultime ore alcune regioni dell'Italia settentrionale e fa presente alla Commissione che, in base alle ultime informazioni di stampa, sarebbe in atto un peggioramento delle condizioni atmosferiche nella zona della Maremma, che ha già causato due vittime.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Daga 0.7.145.21.

  Claudia MANNINO (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.22.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Mannino 0.7.145.22.

  Claudia MANNINO (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.7.145.24, di cui è cofirmataria.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, il subemendamento Grillo 0.7.145.24. Approva, quindi, gli identici emendamenti Matarrese 0.7.145.26, Dorina Bianchi 0.7.145.27, Abrignani 0.7.145.28, Busin 0.7.145.30 e Mariani 0.7.145.36 (vedi allegato 5).

  Claudia MANNINO (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.31.

  Carlo SIBILIA (M5S) chiede alla presidenza in base a quale norma regolamentare si è deciso di contingentare l'esame dei subemendamenti, negando all'opposizione la possibilità di illustrarli in modo adeguato.

  Tino IANNUZZI, presidente, fa presente che le modalità di esame sono state concordate nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) sottolinea l'opportunità che le opposizioni possano intervenire più liberamente su questioni che sono oggetto di nuove proposte emendative.

Pag. 478

  Davide CRIPPA (M5S) evidenzia l'esigenza di consentire ai gruppi di minoranza di illustrare i subemendamenti, dal momento che fanno riferimento a nuovi emendamenti.

  Tino IANNUZZI, presidente, nel far notare che per i subemendamenti valgono le medesime regole procedurali previste per gli emendamenti, ribadisce che l'organizzazione dei tempi è stata disciplinata dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Mannino 0.7.145.31.

  Claudia MANNINO (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del subemendamento Grillo 0.7.145.35, di cui è cofirmataria, precisando che non comprende le motivazioni del parere contrario del relatore, considerato che il suo subemendamento riproduce quanto previsto la lettera a) del punto 5) della parte consequenziale.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Grillo 0.7.145.35.

  Claudia MANNINO (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.33.

  Carlo SIBILIA (M5S) fa notare che il Regolamento della Camera, all'articolo 86, comma 5-bis, prevede la possibilità di una posticipazione dei tempi del dibattito a fronte di nuovi emendamenti presentati dal Governo o dal relatore. Rappresenta pertanto la necessità che sia consentito ai gruppi di minoranza di esporre le proprie posizioni in un tempo congruo.

  Ermete REALACCI, presidente, ribadisce che i tempi di esame sono stati definiti dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Mannino 0.7.145.33.

  Claudia MANNINO (M5S) illustra e raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.7.145.32.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge i subemendamenti Mannino 0.7.145.32 e Zaratti 0.7.145.29. Approva, quindi, il subemendamento Alfreider 0.7.145.34.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede la votazione per parti separate dell'emendamento 7.145 del relatore, nel senso di votare distintamente la parte principale dell'emendamento e i distinti punti della parte consequenziale.

  Ermete REALACCI, presidente, fa presente che il punto 8 della parte consequenziale dell'emendamento 7.145 del relatore non sarà posto in votazione, in quanto in tal caso si riprodurrebbe la medesima votazione effettuata sull'emendamento Alfreider 0.7.145.34. Quanto invece alla votazione effettuata sul subemendamento 0.7.145.35 che riproduce quanto già contenuto in una parte dell'emendamento del relatore, si riserva un approfondimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva la parte principale dell'emendamento 7.145 del relatore, e i punti 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 della parte consequenziale dell’ emendamento 7.145 del relatore (vedi allegato 5).

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) chiede di approfondire la questione dell'impossibilità di porre ai voti il punto 8) della parte consequenziale dell'emendamento 7.145 del relatore, a seguito dell'approvazione del subemendamento Alfreider 0.7.145.34.

  Daniel ALFREIDER (Misto-Min.Ling.) fa notare come il suo subemendamento rechi una clausola di salvaguardia per le Pag. 479regioni a statuto speciale diversa da quella contemplata dall'emendamento 7.145 del relatore.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede di conoscere le motivazioni della presidenza sulla base delle quali è stato posto in votazione il subemendamento Grillo 0.7.145.35 che reca la medesima formulazione di un punto dell'emendamento 7.145 del relatore.

  Filippo BUSIN (LNA) chiede di approfondire la questione posta dal deputato Crippa, facendo notare che il subemendamento Grillo 0.7.145.35 è stato respinto, nonostante di contenuto identico a un punto dell'emendamento 7.145 del relatore.

  Ermete REALACCI, presidente, fa presente che sarà sua cura svolgere una verifica su tale questione.

  Ermete REALACCI, presidente, prende atto che gli emendamenti De Mita 7.125 e 7.126 sono stati ritirati.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Pellegrino 7.67.

  Filippo BUSIN (LNA) sottolinea che l'emendamento Grimoldi 7.82 va nella direzione di dare una maggiore discrezionalità nella definizione degli ambiti territoriali per il servizio idrico.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Grimoldi 7.82.

  Giuseppe DE MITA (PI) ritira l'emendamento a propria firma 7.127.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) richiamando le finalità dell'emendamento Borghi 7.20, osserva che si sarebbe aspettato che il proponente ne avesse esteso l'ambito ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti piuttosto che a 1.000, al fine di garantire il diritto al servizio idrico a un numero maggiore di cittadini.

  Enrico BORGHI (PD) sottolinea che l'emendamento a propria firma 7.20 intende salvaguardare un numero assai limitato di comuni montani che hanno ottenuto la possibilità di non aderire al servizio idrico integrato per le loro specifiche caratteristiche, e in primo luogo per la loro grande disponibilità di risorse idriche.

  Filiberto ZARATTI (SEL) sottoscrive, anche a nome dei colleghi Pellegrino e Paglia, l'emendamento Borghi e preannuncia su di esso il voto favorevole del proprio gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Borghi 7.20 (vedi allegato 5).

  Alberto ZOLEZZI (M5S) in riferimento all'emendamento Caparini 7.83, sottolinea che esso sottrae alcune comunità con popolazioni ridotte alle disposizioni previste dal decreto-legge che a suo giudizio va contro i principi sanciti nel referendum di tre anni fa. Osserva, inoltre, che la presentazione di numerosi emendamenti da parte del Governo e del relatore dimostra che anch'essi hanno forti perplessità sul testo del decreto-legge.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Caparini 7.83.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira l'emendamento a propria firma 7.42.

  Umberto MARRONI (PD), nel ritirare l'emendamento a propria firma 7.2, sottolinea che nel testo del decreto-legge in esame non si parla in alcun modo di privatizzazione dell'acqua, ma si intende semplicemente ridefinire gli ambiti territoriali per la gestione del servizio idrico.

  Federica DAGA (M5S), intervenendo sull'emendamento Mariani 7.23, preannuncia Pag. 480il voto contrario del proprio gruppo, dal momento che a suo giudizio la proposta emendativa va nella direzione opposta a quella delineata dal referendum di tre anni fa. Esprime quindi preoccupazioni per l'insistenza del Governo sul gestore unico, anche alla luce del pessimo esempio dato da ACEA e dalle società da essa partecipate.

  Umberto MARRONI (PD) ringrazia la collega Mariani per la presentazione dell'emendamento 7.23 che, a suo giudizio, supera tutte le obiezioni che sono state mosse rispetto al servizio in house. Sottolinea che la società ACEA è partecipata al 51 per cento da Roma Capitale e che quindi i suoi vertici vengono nominati dal sindaco e gli eventuali utili confluiscono nelle casse del Comune. Invita quindi i colleghi del Movimento 5 Stelle a esprimere un voto favorevole sull'emendamento in esame, che va nella direzione da loro auspicata di non procedere a alcuna privatizzazione delle società che gestiscono il servizio idrico integrato.

  Filiberto ZARATTI (SEL), nel preannunciare il proprio voto favorevole sull'emendamento Mariani 7.23, invita i colleghi del Movimento 5 Stelle a sostenerlo, dal momento che esso esplicita che l'affidamento diretto può avvenire in favore di società partecipate esclusivamente e direttamente agli enti locali.

  Enrico BORGHI (PD), a nome del gruppo del Partito democratico, sottoscrive l'emendamento Mariani 7.23.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Mariani 7.23 (vedi allegato 5).

  Salvatore MATARRESE (SCpI) ritira l'emendamento 7.52 a propria prima firma.

  Claudia MANNINO (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede una sospensione dell'esame del provvedimento, al fine di consentirle l'allattamento del proprio figlio.

  Enrico BORGHI (PD), in relazione alla richiesta della collega Mannino, propone, al fine di mantenere l'equilibrio tra i gruppi, che anche un collega del Partito democratico si allontani dall'aula della Commissione per il periodo in cui la collega Mannino non potrà partecipare ai lavori.

  Davide CRIPPA (M5S), nel ricordare che non era stata accolta nella giornata di ieri neanche la richiesta di sospensione della seduta per la concomitanza di una riunione di gruppo, chiede che la collega Mannino possa essere sostituita per il periodo per cui dovrà allontanarsi dai lavori.

  Ermete REALACCI, presidente, fa presente che non è necessario procedere alla sostituzione in quanto essa rileva solo ai fini della votazione, considerato che sta consentendo eccezionalmente interventi di illustrazione anche a deputati non membri o non sostituti.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) stigmatizza la decisione del presidente di non procedere alla sostituzione della collega motivata dalla necessità di allattamento, che a suo giudizio dovrebbe essere rispettata in qualunque contesto lavorativo.

  Ermete REALACCI, presidente, pur ribadendo che non sarebbe necessaria alcuna sostituzione in quanto essa rileva solo ai fini della votazione, invita il capogruppo del Movimento 5 Stelle, nel caso insista in tale direzione, a segnalare alla presidenza la sostituzione richiesta.

  Filippo BUSIN (LNA) illustra il subemendamento a propria firma 0.7.141.1 con il quale si chiede la privatizzazione dell'acquedotto pugliese, le cui quote sono detenute dalle Regioni Puglia e Basilicata.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottolinea che la Regione Basilicata non detiene più alcuna quota del citato acquedotto.

Pag. 481

  Federica DAGA (M5S) ritiene che il contenuto del subemendamento in esame sia irrilevante alla luce delle dichiarazioni del ministro Del Rio in ordine alla prossima privatizzazione di tutte le società partecipate.

  Marco CAUSI (PD) nel fare presente di aver fatto la campagna referendaria per i due «sì», rileva che la ricostruzione che viene fatta dei referendum non corrisponde al vero in quanto tali referendum, nell'abrogare alcune disposizioni, hanno ripristinato la normativa previgente che prevede per le società tre modelli ossia quello in house, quello ad evidenza pubblica e quello misto.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Busin 0.7.141.1.

  Raffaella MARIANI (PD), intervenendo sull'emendamento 7.141 del relatore, ritiene che esso smentisca chiaramente le dichiarazioni dei giorni precedenti riguardo alla volontà del governo di privatizzare l'acqua. Osserva che si è voluto interpretare in modo pregiudiziale ed errato l'articolo 7 del decreto-legge che in nessun modo prevede la privatizzazione del servizio idrico, come dimostra l'emendamento 7.141 che afferma che tale privatizzazione non è possibile neanche per l'acquedotto pugliese.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), in riferimento all'intervento della collega Mariani, non ritiene che ci sia stata alcuna interpretazione errata rispetto alla volontà contenuta nell'articolo 7, come dimostrano le proteste di numerose associazioni che hanno proclamato una manifestazione per la giornata di domani.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 7.141 del relatore e Arlotti 7.10 (vedi allegato 5).

  Ermete REALACCI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Grimoldi 7.86: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, intervenendo sull'emendamento Marroni 7.4, precisa che la riformulazione da lei proposta dell'emendamento è volta a sopprimere, al comma 1, l'intero numero 3 della lettera e), considerato che la soppressione parziale prevista dall'emendamento farebbe rivivere la norma originaria del decreto legislativo n. 152 del 2006.

  Il sottosegretario Silvia VELO esprime parere favorevole sull'emendamento Marroni 7.4, come riformulato.

  Umberto MARRONI (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 7.4 proposta dal relatore.

  Massimiliano MANFREDI (PD) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Marroni 7.4 come riformulato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Marroni 7.4 (nuova formulazione) (vedi allegato 5).

  Ermete REALACCI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Matarrese 7.46: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Federica DAGA (M5S), nell'illustrare l'emendamento a propria prima firma 7.114, ricorda che le infrastrutture idriche sono pubbliche e il loro uso è gratuito.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Daga 7.114.

  Giuseppe DE MITA (PI) ritira il proprio emendamento 7.128, evidenziando tuttavia che esso intendeva mettere in luce una incongruenza contenuta nel codice ambientale che prevede il pagamento di un canone da parte del gestore soltanto laddove le infrastrutture idriche siano di proprietà di una società patrimoniale. Osserva Pag. 482che il mancato pagamento del canone da parte del gestore nel caso in cui il comune non abbia conferito le infrastrutture ad una società patrimoniale può costituire un incentivo alla costituzione di dette società.

  Ermete REALACCI, presidente, concorda con la necessità di fare una riflessione sul tema evidenziato dal collega De Mita.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, evidenzia che nella precedente votazione hanno votato due componenti del Partito democratico, uno in sostituzione dell'altro; invita quindi la presidenza ad effettuare una verifica.

  Ermete REALACCI, presidente, ringrazia il collega Crippa per la segnalazione e invita il capogruppo del Partito Democratico a verificare le sostituzioni.

  Enrico BORGHI (PD) fa presente di aver sostituito all'inizio della seduta la collega Covello con il collega Causi, a causa di un impegno temporaneo della prima e di non essersi accorto della successiva presenza contemporanea dei due colleghi.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda alla collega Covello che la sostituzione s'intende per l'intera seduta e che quindi lei non ha diritto alla votazione.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira l'emendamento a propria firma 7.41.

  Ermete REALACCI, presidente, propone che l'emendamento De Mita 7.131 venga accantonato per permettere al relatore di presentare una proposta di riformulazione.

  La Commissione concorda.

  Angelo Antonio D'AGOSTINO (SCpI), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Matarrese 7.47.

  Giuseppe DE MITA (PI) ritira l'emendamento a propria firma 7.129.

  Angelo Antonio D'AGOSTINO (SCpI), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Matarrese 7.48.

  Ermete REALACCI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Culotta 7.16: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira l'emendamento a propria firma 7.40.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), dichiara di condividere la finalità dell'emendamento Pellegrino 7.69. Osserva al riguardo che il pagamento del gestore uscente rischia di agevolare società private e che l'emendamento, istituendo un fondo che può essere utilizzato da parte di gestori pubblici, inserisce una tutela in tal senso.

  Giovanni PAGLIA (SEL) evidenzia che tali operazioni si fanno con capitale di debito sia per le società pubbliche che quelle private e fa presente che attraverso l'istituzione di un fondo pubblico, verrebbero eliminati oneri aggiuntivi quali ad esempio gli interessi. Invita quindi i colleghi della Commissione a votare in senso favorevole su tale emendamento.

  Umberto MARRONI (PD) ritiene che l'unica difficoltà potrà essere il valore di rimborso da corrispondere al gestore uscente ma ricorda che la gestione del passaggio è demandata all'Autorità di regolazione e alle regioni. Riguardo al merito dell'emendamento giudica opportuno che l'istituzione di un eventuale Fondo sia valutata nella prossima legge di stabilità.

  Giovanni PAGLIA (SEL) preannuncia la presentazione in Assemblea di un ordine del giorno che riprenda i contenuti dell'emendamento Pellegrino 7.69.

  Ermete REALACCI, presidente, ritiene utile che la Commissione svolga una riflessione Pag. 483sui temi posti dall'emendamento, valutando la possibilità di farne confluire i contenuti in una risoluzione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Pellegrino 7.69.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, invita i presentatori a ritirare l'emendamento Zaratti 7.73 in quanto i contenuti sono di fatto contenuti nel successivo emendamento Bratti 7.21, come riformulato.

  Giovanni PAGLIA (SEL) pur concordando sul fatto che i due emendamenti citati dal relatore perseguono lo stesso obiettivo, osserva che l'emendamento Zaratti 7.73 contiene all'ultimo periodo una previsione non contenuta nell'emendamento Bratti 7.21, con la quale si prevede che sia data priorità alla delocalizzazione delle infrastrutture e degli edifici che sono stati causa di dissesto idrogeologico. Invita quindi il relatore ad integrare l'emendamento Bratti 7.21 in tal senso.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), sottoscrive, a nome del proprio gruppo, l'emendamento Zaratti 7.73, associandosi alle considerazioni del collega Paglia. Osserva infatti che l'ultimo periodo di tale proposta emendativa individua una priorità ineludibile e che è necessaria la delocalizzazione cui faceva riferimento il collega Paglia.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, ritiene la formulazione dell'ultimo periodo dell'emendamento Zaratti 7.73 assai generica. Al riguardo osserva che non in tutti i casi è possibile individuare le infrastrutture e gli edifici che sono causa del dissesto idrogeologico.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) ritiene opportuno che vengano individuate le priorità degli interventi e in tal senso chiede al relatore di valutare una possibile integrazione dell'emendamento Bratti 7.21.

  Giovanni PAGLIA (SEL), in riferimento alle valutazioni del relatore, osserva che si potrebbe procedere alla delocalizzazione di infrastrutture ed edifici che siano causa dell'evento nel solo caso in cui sia possibile la loro individuazione.

  Ermete REALACCI, presidente, propone di accantonare l'emendamento Bratti 7.21.

  La Commissione concorda.

  Roger DE MENECH (PD) ritira l'emendamento 7.26 a propria firma, preannunciando la presentazione in Assemblea di un ordine del giorno che ne riprende i contenuti.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, fa presente che la riformulazione dell'emendamento Giovanna Sanna 7.13 è volta ad inserirne il contenuto al comma 1, lettera h), punto 2), piuttosto che al comma 2, al quale l'emendamento è riferito.

  Giovanna SANNA (PD) accoglie la riformulazione proposta dal relatore.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira l'emendamento a propria firma 7.41.

  Ermete REALACCI, presidente, propone che l'emendamento De Mita 7.131 venga accantonato per permettere al relatore di presentare una proposta di riformulazione.

  La Commissione concorda.

  Angelo Antonio D'AGOSTINO (SCpI), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Matarrese 7.47.

  Giuseppe DE MITA (PI) ritira l'emendamento a propria firma 7.129.

  Angelo Antonio D'AGOSTINO (SCpI), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Matarrese 7.48.

  Ermete REALACCI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pag. 484Culotta 7.16: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira l'emendamento a propria firma 7.40.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), dichiara di condividere la finalità dell'emendamento Pellegrino 7.69. Osserva al riguardo che il pagamento del gestore uscente rischia di agevolare società private e che l'emendamento, istituendo un fondo che può essere utilizzato da parte di gestori pubblici inserisce una tutela in tal senso.

  Giovanni PAGLIA (SEL) evidenzia che tali operazioni si fanno con capitale di debito sia per le società pubbliche che quelle private e fa presente che attraverso l'istituzione di un fondo pubblico, come prevede l'emendamento, sarebbero eliminati oneri aggiuntivi quali ad esempio gli interessi. Invita quindi i colleghi della Commissione a votare in senso favorevole.

  Umberto MARRONI (PD) ritiene che l'unica difficoltà potrà essere il valore di rimborso da corrispondere al gestore uscente ma ricorda che la gestione del passaggio è demandata all'Autorità di regolazione e alle regioni. Riguardo al merito dell'emendamento giudica opportuno che l'istituzione di un eventuale Fondo sia valutata nella prossima legge di stabilità.

  Giovanni PAGLIA (SEL) preannuncia la presentazione in Assemblea di un ordine del giorno che riprenda i contenuti dell'emendamento Pellegrino 7.69.

  Ermete REALACCI, presidente, ritiene utile che la Commissione svolga una riflessione sui temi posti dall'emendamento, valutando la possibilità di farne confluire i contenuti in una risoluzione.

  La Commissione respinge l'emendamento Pellegrino 7.69.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, invita i presentatori a ritirare l'emendamento Zaratti 7.73 in quanto i contenuti sono di fatto riproposti nel successivo emendamento Bratti 7.21, come riformulato.

  Giovanni PAGLIA (SEL) pur concordando sul fatto che i due emendamenti citati dal relatore perseguono lo stesso obiettivo, osserva che l'emendamento Zaratti 7.73 contiene all'ultimo periodo una previsione non contenuta nell'emendamento Bratti 7.21, con la quale si prevede che sia data priorità alla delocalizzazione delle infrastrutture e degli edifici che sono stati causa di dissesto idrogeologico e invita quindi il relatore ad integrare l'emendamento Bratti 7.21 in tal senso.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), sottoscrive a nome del proprio gruppo l'emendamento Zaratti 7.73, associandosi alle considerazioni del collega Paglia. Osserva infatti che l'ultimo periodo di tale proposta emendativa individua una priorità ineludibile e che è necessaria la delocalizzazione cui faceva riferimento il collega Paglia.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, ritiene la formulazione dell'ultimo periodo dell'emendamento Zaratti 7.73 assai generica. Al riguardo osserva che non in tutti i casi è possibile individuare le infrastrutture e gli edifici che sono causa del dissesto idrogeologico.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) ritiene opportuno che vengano individuate le priorità degli interventi e in tal senso chiede al relatore di valutare una possibile integrazione dell'emendamento Bratti 7.21.

  Giovanni PAGLIA (SEL) in riferimento alle valutazioni del relatore osserva che si potrebbe procedere alla delocalizzazione di infrastrutture ed edifici che siano causa dell'evento nel solo caso in cui sia possibile la loro individuazione.

  Ermete REALACCI, presidente, propone di accantonare l'emendamento Bratti 7.21.

  La Commissione concorda.

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  Roger DE MENECH (PD) ritira l'emendamento 7.26 a propria firma, preannunciando la presentazione in Assemblea di un ordine del giorno che ne riprende i contenuti.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, fa presente che la riformulazione dell'emendamento Giovanna Sanna 7.13 è volta ad inserirne il contenuto al comma 1, lettera h), punto 2), piuttosto che al comma 2, al quale l'emendamento è riferito.

  Giovanna SANNA (PD) accoglie la riformulazione proposta dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Giovanna Sanna 7.13 (Nuova formulazione) (vedi allegato 5).

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Pellegrino 7.71, Abrignani 7.36, D'Agostino 7.53 ed Arlotti 7.7 risultano preclusi dall'approvazione dell'emendamento 7.145 del relatore.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) illustra l'emendamento Terzoni 7.124 relativo alle tecniche di ingegneria naturalistica, chiedendo alla relatrice di rivedere il parere contrario espresso sull'emendamento.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, osserva che non ritiene opportuno inserire una norma di carattere ordinamentale, come quella contenuta nell'emendamento Terzoni 7.124, in un provvedimento d'urgenza.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) sottolinea come non tutto il contenuto del provvedimento rivesta carattere di urgenza.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Terzoni 7.124.

  Ermete REALACCI, presidente, dichiara precluso l'emendamento Daga 7.120 e chiede al collega Latronico se intenda aderire all'invito al ritiro formulato dal relatore relativamente agli identici emendamenti Distaso 7.138 e Palese 7.43, dei quali è cofirmatario.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL), pur manifestando la volontà di ritirare entrambi gli emendamenti dei quali è cofirmatario, si dichiara preoccupato dell'attuale formulazione del comma 8 dell'articolo 7, il quale prevede una diversa destinazione territoriale delle risorse del Fondo sviluppo e coesione per gli anni 2007-2013.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) sottoscrive gli identici emendamenti Distaso 7.138 e Palese 7.43, dichiarando di condividerne le finalità.

  Tino IANNUZZI (PD) sottoscrive gli identici emendamenti Distaso 7.138 e Palese 7.43, osservando che la norma di cui all'articolo 7, comma 8, tratta una questione di grande rilevanza. Ricorda infatti che sono stanziati 110 milioni di euro per fronteggiare situazioni di criticità e di massima urgenza nelle aree metropolitane per realizzare opere di sistemazione idraulica, di convogliamento e trattamento delle acque reflue urbane in alcune aree urbane, a cominciare da quelle di Napoli e Bari, destinatarie di una recentissima procedura di infrazione comunitaria. Rileva come l'utilizzazione del Fondo sviluppo e coesione 2007-2013 debba rispettare il riparto territoriale fra le differenti zone del Paese previsto dalla legge. Pertanto chiede al Governo di fornire alla Commissione tutti i dati relativi alla utilizzazione del Fondo stesso. Infine sottolinea che, ai sensi del comma 9 dell'articolo 7, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico debbono operare il riparto territoriale delle risorse per gli interventi relativi alla mitigazione del dissesto idrogeologico, assicurando, per le risorse coperte dal Fondo sviluppo e coesione, il rispetto delle quote fra Regioni dell'obiettivo 1 del Mezzogiorno ed il Centro-Nord.

Pag. 486

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO de CARO, sottolineando che il Governo ha ben presente la ripartizione territoriale delle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2007-2013, assicura che verranno forniti alla Commissione tutti i dati relativi all'utilizzazione del Fondo stesso.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge gli identici emendamenti Distaso 7.138 e Palese 7.43.

  Alessandro BRATTI (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua firma 7.21, precedentemente accantonato, proposta dal relatore.

  Filiberto ZARATTI (SEL) ritira l'emendamento a sua prima firma 7.73 e sottoscrive, insieme ai colleghi Paglia e Pellegrino, l'emendamento Bratti 7.21 (Nuova formulazione).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Bratti 7.21 (Nuova formulazione) (vedi allegato 5).

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, propone di riformulare l'emendamento De Mita 7.131 nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Giuseppe DE MITA (PI) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua firma 7.131 proposta dal relatore.

  Il Sottosegretario Umberto DEL BASSO de CARO concorda con la riformulazione proposta dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento De Mita 7.131 (Nuova formulazione).

  Claudia MANNINO (M5S) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.7.143.2, evidenziando che lo stesso raccoglie una sollecitazione del presidente dell'ANAC Raffaele Cantone.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Mannino 0.7.143.2.

  Claudia MANNINO (M5S) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.7.143.3, simile al precedente, raccomandandone l'approvazione.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento Mannino 0.7.143.3, evidenziando che a volte la semplificazione coincide con la riduzione dei controlli.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Mannino 0.1.143.3; approva quindi l'emendamento 7.143 del relatore (vedi allegato 5).

  Davide CRIPPA (M5S) chiede maggiore controllo sull'esercizio del voto da parte dei deputati che partecipano alla seduta in sostituzione di componenti della Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente, rassicura che procederà a tale controllo.

  Claudia MANNINO (M5S) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.7.144.1, che si riferisce alle gestioni commissariali di Calabria e Basilicata, recependo un suggerimento del presidente dell'ANAC Cantone.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Mannino 0.7.144.1.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) evidenzia, in relazione alle disposizioni di cui all'emendamento 7.144 della relatrice, diretto a stanziare fondi per il sisma che ha colpito la Basilicata e la Calabria, la carenza dei prescritti requisiti dell'urgenza,

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 7.144 del relatore (vedi allegato 5).

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  Massimiliano MANFREDI (PD) sottoscrive il subemendamento Zaratti 0.7.146.1.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) osserva che sarebbe opportuno acquisire il parere della Commissione Bilancio prima di procedere alla votazione del subemendamento Zaratti 0.7.146.1.

  Ermete REALACCI, presidente, apprezza l'osservazione del collega Latronico.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, osserva che le somme alle quali fa riferimento il proprio emendamento 7.146 sono quelle previste dall'attuale ciclo del Fondo sviluppo e coesione.

  Giovanni PAGLIA (SEL) ritiene che il subemendamento Zaratti 0.7.146.1 non presenti problemi di copertura, essendo una disposizione a carattere previsionale.

  Claudia MANNINO (M5S) ritiene che sarebbe stata opportuna una verifica preventiva dei profili finanziari del subemendamento in esame, in stretto collegamento con la Commissione V e con il Ministero competente. Ritiene illogico che si proceda all'approvazione di un emendamento sul quale la Commissione Bilancio potrebbe esprimere parere contrario durante la prosecuzione dell’iter del provvedimento.

  Carlo SIBILIA (M5S) invita i gruppi della maggioranza ad avere maggiore consapevolezza del contenuto delle proposte emendative presentate, soprattutto laddove presentino coperture finanziarie improprie. Ritiene che questo modo di agire possa alimentare pericolose aspettative nell'opinione pubblica, come avvenuto, ad esempio, per la cosiddetta questione «quota 96».

  Giovanni PAGLIA (SEL) giudica paradossale che a sollevare tale questione sia l'opposizione, considerato che il gruppo del Partito democratico ormai ha sottoscritto la proposta emendativa in questione e si assumerà pertanto le responsabilità di una simile scelta.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene importante svolgere una verifica sui profili di natura finanziaria della proposta emendativa in esame, al fine di evitare successivi rilievi da parte della Commissione bilancio.

  Ermete REALACCI, presidente, ritiene che il problema del sottodimensionamento delle risorse della protezione civile sia reale e richieda di essere affrontato.

  Filiberto ZARATTI (SEL) si dichiara contrario ad un preventivo controllo da parte della Commissione Bilancio, che potrebbe precludere lo svolgimento di un dibattito in sede referente.

  Carlo SIBILIA (M5S) ritiene che una preventiva «bollinatura» da parte della Commissione Bilancio sia giustificata dall'attuale situazione politico-istituzionale, che prevede il principio costituzionale del pareggio di bilancio dello Stato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, il subemendamento Zaratti 0.7.146.1 e l'emendamento 7.146 del relatore (vedi allegato 5).

  Chiara BRAGA (PD), relatore, conferma, nel passare all'esame delle propose emendative relative all'articolo 33 precedentemente accantonate, l'invito al ritiro sull'emendamento Pellegrino 33.48, esprimendo altrimenti, nel caso in cui il proponente insista per la votazione, parere contrario.

  Il sottosegretario Silvia VELO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge quindi l'emendamento Pellegrino 33.48.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, invita al ritiro del subemendamento Palmieri Pag. 4880.6.55.2, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario. Esprime parere favorevole sui subemendamenti Bargero 0.6.55.6, Abrignani 0.6.55.3, Vignali 0.6.55.4 e Caparini 0.6.55.7, a condizione che siano riformulati. Invita al ritiro dei subemendamenti De Rosa 0.6.55.5, Rubinato 0.6.55.8, De Rosa 0.6.55.9, Scotto 0.6.55.10, De Mita 0.6.55.11, nonché degli identici subemendamenti Bargero 0.6.55.12, Abrignani 0.6.55.13, Vignali 0.6.55.14, Caparini 0.6.55.15 e del subemendamento De Rosa 0.6.55.16, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario. Esprime quindi parere favorevole sul subemendamento Coppola 0.6.55.17, mentre invita al ritiro sui subemendamenti Palmieri 0.6.55.18, degli identici subemendamenti Bargero 0.6.55.19, Abrignani 0.6.55.20, Vignali 0.6.55.21, Caparini 0.6.55.22, Palmieri 0.6.55.23, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario. Esprime parere favorevole sul subemendamento 0.6.55.24, a condizione che sia riformulato. Invita quindi al ritiro dei subemendamenti Liuzzi 0.6.55.25, 0.6.55.26, 0.6.55.27 e 0.6.55.28, mentre esprime parere favorevole sul subemendamento Dorina Bianchi 0.6.55.29. Invita quindi al ritiro dei subemendamenti De Rosa 0.6.55.30, degli identici subemendamenti Liuzzi 0.6.55.31, Mannino 0.6.55.32, Pellegrino 0.6.55.33 e Liuzzi 0.6.55.34, dei subemendamenti Mannino 0.6.55.35, Dorina Bianchi 0.6.55.36, Castiello 0.6.55.37, Rubinato 0.6.55.38, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario. Esprime quindi parere favorevole sul subemendamento Vignali 0.6.55.39, mentre invita al ritiro degli identici subemendamenti Vignali 0.6.55.51 e Caparini 0.6.55.40, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario. Propone, al fine di evitare problemi di coordinamento del testo, di accantonare gli identici subemendamenti Bergamini 0.6.55.49, Vignali 0.6.55.50, Caparini 0.6.55.41, nonché gli identici subemendamenti Martinelli 0.6.55.45 e Palmieri 0.6.55.46.
  Esprime parere favorevole sugli identici subemendamenti Liuzzi 0.6.55.42 e 0.6.55.43, sul subemendamento Castiello 0.6.55.44. Esprime quindi parere contrario sul subemendamento Palmieri 0.6.55.47, mentre esprime parere favorevole sul subemendamento Palmieri 0.6.55.48. Raccomanda infine l'approvazione del suo emendamento 6.55.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) chiede alla presidenza di far rispettare le regole del decoro all'interno dell'aula, facendo presente che alcuni deputati non indossano la giacca.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) si associa alla richiesta del deputato De Rosa.

  Enrico BORGHI (PD) dichiara di voler sottoscrivere gli emendamenti del gruppo del Nuovo centrodestra.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) fa notare che il subemendamento Palmieri 0.6.55.46, limitatamente alla parte relativa al comma 5-quater presenta un contenuto analogo a quello degli identici subemedamenti Bergamini 0.6.55.49, Vignali 0.6.55.50 e Caparini 0.6.55.41, accantonati dal relatore.

  Paolo COPPOLA (PD) ritiene che il subemendamento Palmieri 0.6.55.46 sia diverso dagli identici subemendamenti Bergamini 0.6.55.49, Vignali 0.6.55.50, Caparini 0.6.55.41.

  Claudia MANNINO (M5S) ritiene necessario fare chiarezza su tale questione, al fine di evitare problemi in sede di coordinamento del testo.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene opportuno richiedere una puntuale verifica, da parte del relatore, sulla questione sollevata dall'onorevole Bragantini.

  Ermete REALACCI, presidente, propone di sospendere brevemente la seduta per consentire al relatore di svolgere i necessari approfondimenti.

  La Commissione consente.

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  La seduta, sospesa alle 0.55, riprende all'1.20.

  Ermete REALACCI, presidente, propone di aggiornare i lavori alla seduta di domani.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) chiede che la Commissione possa ricevere domani una delegazione di cittadini che intendono manifestare le loro opinioni in relazione al provvedimento in esame.

  Ermete REALACCI, presidente, nel dichiarare di condividere la proposta del collega De Rosa, comunica che la seduta della Commissione sarà convocata domani alle 12.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina all'1.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 313 del 13 ottobre 2014, a pagina 17, ventunesima riga, le parole: «43.025» devono intendersi sostituite dalle seguenti: «43.026».

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