CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 settembre 2014
306.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 settembre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sull'ordine dei lavori.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, propone di invertire l'ordine del giorno in modo da passare subito all'esame in sede consultiva e poi allo svolgimento delle interrogazioni, su richiesta del rappresentante del Governo che interverrà per rispondere alla interrogazione 5-03063 Cozzolino.

  La Commissione concorda.

DL 133/14: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
C. 2629 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 25 settembre 2014.

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  Pierpaolo VARGIU, presidente e relatore, ricorda che la Commissione è convocata, in sede consultiva, per il seguito dell'esame del disegno di legge C. 2629, di conversione del decreto-legge n. 133 del 2014, recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive», per il parere alla VIII Commissione (Ambiente).
  Ricordando, altresì, che nella seduta precedente ha svolto la relazione, chiede se ci siano colleghi che intendono intervenire.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), nel confermare il suo assenso all'impostazione dell'articolo 16 relativo all'ospedale di Olbia, avanza alcuni rilevi sulle disposizioni recate dall'articolo 28 in tema di pronto soccorso aeroportuale. In primo luogo, auspica un coinvolgimento del Ministero della salute nella predisposizione delle linee guida per i gestori aeroportuali previste dal comma 7. Ritiene, inoltre che le strutture di pronto soccorso aeroportuale debbano essere integrate nella programmazione regionale in materia sanitaria.
  Manifesta preoccupazione per l'inclusione nel patto di stabilità dei contributi e i benefici a favore degli studenti, anche con disabilità, per 15 milioni di euro, e del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, per 20 milioni di euro. Ritiene che si possa ipotizzare di inserire nel parere una condizione volta a superare tale inclusione.

  La seduta, sospesa alle 14.25, è ripresa alle 14.30.

  Paolo BENI (PD) concorda con la collega Miotto sulla necessità di un coinvolgimento del Ministero della salute nella predisposizione delle linee guida per i gestori aeroportuali per i servizi di pronto soccorso. Ritiene, inoltre, che vada approfondita la questione relativa alla proroga della convenzione con la Croce Rossa Italiana, alla luce del processo di riforma che ha interessato tale ente ed ha separato, conferendo loro una diversa natura giuridica, le articolazioni a livello provinciale dalla struttura nazionale.

  Matteo MANTERO (M5S) si associa alle considerazioni dei colleghi sulla necessità di un coinvolgimento del Ministero della salute nella predisposizione delle linee guida da parte dell'ENAC per i gestori aeroportuali per i servizi di pronto soccorso, sottolineando che occorre in ogni caso assicurare la gratuità del servizio e livelli di assistenza adeguati.
  Richiama l'attenzione della Commissione sulle disposizioni recate dall'articolo 35 in tema di inceneritori, da considerarsi in maniera estremamente negativa. Evidenzia che la prevista saturazione del carico termico implica la possibile combustione di rifiuti che potrebbero essere riciclati, andando in controtendenza rispetto a quanto accade nel resto dell'Europa, e rappresenta un grave pericolo per la salute dei cittadini, con conseguente aggravio dei costi per il Servizio sanitario nazionale. Ribadisce pertanto la necessità di una valutazione di impatto sanitario prima della realizzazione di questo tipo di impianti.

  Pierpaolo VARGIU, presidente e relatore, nel rilevare che le disposizioni recate dall'articolo 35 appaiono più propriamente di competenza della Commissione di merito, osserva che quasi sempre le attività umane hanno ricadute sullo stato di salute della popolazione interessata.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) richiama l'attenzione sulle criticità delle disposizioni recate dall'articolo 16 relativo all'ospedale di Olbia, anche sulla base della sua partecipazione alla missione svolta dalla Commissione nello scorso mese di luglio. Osserva in proposito che non appare equilibrato il rapporto tra posti letto per acuti e quelli per post-acuti, rilevando che questi ultimi sono sicuramente più appetibili per i soggetti privati in quanto garantiscono maggiori ricavi. Ricorda in proposito che l'accordo siglato Pag. 68prevede un tetto di spesa pari a 55,6 milioni di euro annui che può assicurare un rientro dell'investimento qatarino in circa 18 anni. In ogni caso sottolinea con preoccupazione il fatto che il Qatar sarebbe stato individuato, in base ad alcuni articoli di stampa, come uno dei principali finanziatori dell'ISIS.
  Complessivamente, rileva che l'accordo, stipulato con una procedura assolutamente non trasparente, appare molto favorevole per gli investitori esteri e implica una deroga alle disposizioni vigenti difficilmente comprensibile, evidenziando che su tale vicenda la classe politica regionale è apparsa assumere posizioni uniformi. Ribadisce, pertanto, la propria contrarietà ad una norma che non risponde alle esigenze di salute della popolazione sarda e prevede una sorta di assegno in bianco a favore degli investitori esteri.

  Gian Luigi GIGLI (PI) osserva che il comma 7 dell'articolo 28 avrebbe bisogno di una correzione di natura linguistica in quanto l'espressione «linee guida» viene probabilmente adoperata in maniera impropria rispetto al suo uso corrente in ambito sanitario, posto che l'obiettivo della norma sembrerebbe quello di garantire standard adeguati in tutte le strutture. Nel condividere le preoccupazioni espresse dalla collega Miotto in relazione all'articolo 42, evidenzia il rischio di una contrazione della spesa non solo per le finalità richiamate dalla collega ma anche per i contributi alle scuole paritarie e per quelli destinati all'erogazione gratuita dei libri di testo.

  Paola BINETTI (PI) manifesta la disponibilità ad intervenire nella prossima seduta per poter permettere lo svolgimento dei successivi punti all'ordine del giorno della Commissione.

  Pierpaolo VARGIU, presidente e relatore, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013-bis.
C. 1864-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione è oggi convocata, ai sensi dell'articolo 126-ter del regolamento, per l'esame in sede consultiva del disegno di legge «Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013-bis» (C. 1864-B Governo), approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
  Avverte, poi, che le Commissioni in sede consultiva esaminano le parti di competenza e deliberano una relazione sul suddetto disegno di legge, nominando altresì un relatore, che può partecipare alle sedute della Commissione Politiche dell'Unione europea. La relazione potrà essere accompagnata da eventuali emendamenti approvati.
  Ricorda, inoltre, che oggi alle ore 18 è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Ileana Cathia PIAZZONI (Misto-LED), relatore, ricorda che il disegno di legge all'esame della Commissione reca Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013-bis, approvato dalla Camera lo scorso mese di giugno e recentemente modificato dal Senato. In questa lettura la Camera potrà esaminare ed eventualmente modificare solo le disposizioni non approvate nel medesimo testo da entrambe le Camere.
  Prima di soffermarsi sulle parti di competenza della XII Commissione, per Pag. 69completezza di esposizione ricorda che il provvedimento in esame è uno dei due nuovi strumenti di adeguamento all'ordinamento dell'Unione europea previsti dalla legge n. 234 del 2012, che ha introdotto una riforma organica delle norme che regolano la partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.
  Fa presente, che con l'entrata in vigore della legge n. 234, la legge comunitaria annuale prevista dalla legge n. 11 del 2005 è sostituita da due distinti provvedimenti: la legge di delegazione europea, il cui contenuto è limitato alle disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive e degli altri atti dell'Unione europea e la legge europea, che contiene norme di diretta attuazione volte a garantire l'adeguamento dell'ordinamento nazionale all'ordinamento europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea con conseguente apertura di procedure di infrazione.
  La legge di delegazione europea 2013 è stata approvata definitivamente il 17 settembre 2014 dal Senato, mentre la legge europea 2013-bis, essendo stata modificata nel corso dell'iter parlamentare, è nuovamente all'esame della Camera.
  Passando, quindi, ad illustrare i contenuti del disegno di legge in esame, per quanto di competenza della XII Commissione, fa presente che il comma 1 dell'articolo 14, norma introdotta dall'Assemblea della Camera in prima lettura, dispone l'abrogazione, decorsi 12 mesi (6 mesi nel testo approvato in prima lettura dalla Camera) dalla entrata in vigore della legge in oggetto, delle norme (articolo 41 comma 13 del decreto-legge n. 112 del 2008 e articolo 17 comma 6-bis del decreto legislativo n. 66 del 2003) che escludono l'applicazione, per il personale delle aree dirigenziali degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, della disciplina generale relativa al riposo giornaliero e, per il personale del ruolo sanitario del SSN, di quella in materia di durata media massima dell'orario di lavoro settimanale. Tale disciplina generale prevede la garanzia che la durata media dell'orario di lavoro non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni, le quarantotto ore, comprese le ore di lavoro straordinario (articolo 4 del decreto legislativo n. 66 del 2003) e che il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore (articolo 7 del decreto legislativo n. 66 del 2003).
  Segnala, inoltre, che poiché le norme di cui si dispone l'abrogazione rinviano, per la definizione della normativa sull'orario di lavoro e i riposi giornalieri, anche alla disciplina contrattuale, si prevede, conseguentemente, anche la cessazione dell'applicazione di tale disciplina a decorrere dal dodicesimo mese successivo all'entrata in vigore della legge.
  In relazione a tale abrogazione, i commi 2 e 3 dell'articolo 14 – non modificati dal Senato – rimettono alle regioni ed alle province autonome l'attuazione, prima del termine di decorrenza della medesima abrogazione, di processi di riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture e dei servizi degli enti ed aziende del proprio Servizio sanitario volti a garantire la continuità nell'erogazione dei servizi sanitari e l'ottimale funzionamento delle strutture, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. I contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto sanità dovranno, invece, definire la disciplina delle deroghe alle disposizioni in materia di riposo giornaliero del personale del Servizio sanitario nazionale preposto ai servizi relativi all'accettazione, al trattamento o alle cure, prevedendo equivalenti periodi di riposo compensativo, immediatamente successivi al periodo di lavoro da compensare, ovvero, in casi eccezionali in cui la concessione di tali periodi equivalenti non sia possibile per ragioni oggettive, adeguate misure di protezione del personale stesso. Si ricorda che il personale preposto, nelle strutture sanitarie, ai suddetti servizi rientra tra quelli per i quali la normativa dell'Unione europea consente deroghe alle norme in materia di riposo giornaliero, fermo restando Pag. 70il rispetto delle prescrizioni in materia di riposo compensativo o di protezione appropriata.
  L'abrogazione in esame è connessa alla procedura di infrazione n. 2011/4185 aperta dalla Commissione europea.
  In conclusione, si riserva di valutare gli eventuali emendamenti che dovessero essere presentati e successivamente a presentare una proposta di relazione da trasmettere alla XIV Commissione.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

INTERROGAZIONI

  Martedì 30 settembre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il viceministro dell'interno, Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 14.25.

5-03063 Cozzolino: Condizioni igieniche delle sedi dei vigili del fuoco interne all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Emanuele COZZOLINO (M5S), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per gli impegni assunti per superare la situazione di disagio nelle sedi dei vigili del fuoco interne all'aeroporto di Fiumicino anche se rileva che al momento risulta solo lo smontaggio delle strutture di una cucina non ancora ripristinata. Prende atto delle informazioni fornite circa la concessione a titolo gratuito di tali strutture da parte ente gestore dell'aeroporto.
  Nel ricordare che il MoVimento 5 Stelle ha tentato di inserire nel decreto-legge sulla sicurezza negli stadi la previsione di maggiori risorse a favore del corpo dei vigili del fuoco, ribadisce l'auspicio che la ristrutturazione delle sedi presso l'aeroporto di Fiumicino possa terminare entro l'anno in corso.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 30 settembre 2014.

Audizione, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge, recanti «Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare» (C. 698 Grassi, C. 1352 Argentin, C. 2205 Miotto, C. 2456 Vargiu e C. 2578 Binetti): rappresentanti del Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base (CSA), della Fondazione promozione sociale di Torino, della Fondazione Marino per l'autismo onlus, della Società della salute della Valdinievole e della Uniamo F.I.M.R. onlus-Federazione italiana malattie rare.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 16.20.

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