CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 settembre 2014
302.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 19 NOVEMBRE 2014

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 settembre 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
Testo unificato C. 750 Dell'Orco, C. 947 Iniziativa popolare, C. 1042 Benamati, C. 1240 Baruffi, C. 1279 Abrignani, C. 1627 Allasia e C. 1809 Minardo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La seduta comincia alle 8.30.

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 settembre 2014.

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  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che gli emendamenti Nesi 2.1 e 3.1 sono stati ritirati.
  Ricorda che nella seduta di ieri il relatore e il rappresentante del Governo hanno espresso il parere su tutte le proposte emendative presentate e che sono stati votati tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 4 e parte di quelli riferiti all'articolo 1. Riprende pertanto l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1. Avverte che in relazione all'approvazione dell'emendamento 1.29 (nuova formulazione) gli emendamenti Dell'Orco 1.30, Alfreider 1.32, degli identici Ricciatti 1.31, Squeri 1.33, Vignali 1.34, Allasia 1.35 e Taranto 1.36, Lacquaniti 1.37, nonché l'emendamento Dell'Orco 1.38 risultano preclusi.

  Raffaello VIGNALI (NCD) ritira il proprio emendamento 1.39.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Squeri: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 1.40.

  Stefano ALLASIA (LNA) insiste per la votazione del proprio emendamento 1.41.

  La Commissione respinge l'emendamento Allasia 1.41.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Alfreider: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 1.42.

  Luigi TARANTO (PD) sottoscrive l'emendamento Cimmino 1.43.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, in seguito ad un approfondimento tecnico, modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Cimmino 1.43, purché sia riformulato sopprimendo la parola «commerciali» dopo le parole «le attività». Sottolinea che questa formulazione rende più chiara l'interpretazione del testo in merito alla disciplina degli orari di determinate tipologie di attività.

  Il sottosegretario Sesa AMICI concorda.

  Luigi TARANTO (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Cimmino 1.43, come riformulato.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Squeri: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 1.44.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Ricciatti 1.45, Tidei 1.46, Vignali 1.47, Lacquaniti 1.49, Allasia 1.50 e Taranto 1.51 e Dell'Orco 1.52 sono assorbiti dall'approvazione dell'emendamento Cimmino 1.43, come riformulato. Constata quindi l'assenza del deputato Alfreider: si intende che abbia rinunciato ai propri emendamenti 1.53 e 1.54.

  Michele DELL'ORCO (M5S) insiste per la votazione dei propri emendamenti 1.57 e 1.55.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dell'Orco 1.57 e 1.55 e approva l'emendamento Cimmino 1.56, come riformulato.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, passa all'esame dell'articolo 2.

  Marco DA VILLA (M5S) sottoscrive l'emendamento Cimmino 2.2, soppressivo dell'articolo 2 del testo in esame, osservando che la prevista sottoscrizione di accordi territoriali non vincolanti per la definizione degli orari e delle chiusure degli esercizi commerciali introduce elementi di complicazione non idonei a promuovere una reale valorizzazione commerciale delle specifiche zone e a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori proprio perché tali accordi non sono caratterizzati Pag. 94da alcun elemento di obbligatorietà.

  La Commissione respinge l'emendamento Cimmino 2.2.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei deputati Abrignani, Gutgeld e Misuraca: si intende che abbiano rinunciato ai propri emendamenti 2.3, 2.4 e 2.5.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) ritira gli emendamenti Cimmino 2.6, 2.7 e 2.8.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza della deputata Bini: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 2.9.

  La Commissione respinge l'emendamento Ricciatti 2.10.

  Daniele MONTRONI (PD) ritira i propri emendamenti 2.12 e 2.13.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) ritira l'emendamento Cimmino 2.14.

  Raffaello VIGNALI (NCD) ritira il proprio emendamento 2.17.

  La Commissione respinge l'emendamento Lacquaniti 2.15 e l'identico Squeri 2.16.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) insiste per la votazione dell'emendamento Cimmino 2.18, di cui è cofirmatario, sottolineando che la specificazione in esso prevista in merito agli esercizi che abbiano aderito agli accordi è utile ai fini di una migliore interpretazione del testo.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, ritiene ultronea l'integrazione proposta dall'emendamento Cimmino 2.18.

  La Commissione respinge l'emendamento Cimmino 2.18.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) ritira l'emendamento Cimmino 2.19.

  Luigi LACQUANITI (Misto-LED) ritira il proprio emendamento 2.20 e insiste per la votazione del proprio emendamento 2.21. volto ad espungere dal testo la parola «dipendenti».

  Angelo SENALDI (PD), relatore, osserva che i lavoratori del commercio sono complessivamente rappresentati dai contratti di lavoro dipendente e gli imprenditori dai contratti dalle associazioni di categoria. Non ritiene pertanto condivisibile l'emendamento Lacquaniti 2.21.

  Luigi LACQUANITI (Misto-LED) sottolinea che non tutti i lavoratori del commercio hanno contratti di lavoro dipendente. Preannuncia che, in caso di reiezione, ripresenterà l'emendamento 2.21 nel corso dell'esame in Assemblea.

  Mara MUCCI (M5S) condivide il merito dell'emendamento Lacquaniti 2.21.

  La Commissione respinge l'emendamento Lacquaniti 2.21.

  Daniele MONTRONI (PD) ritira i propri emendamenti 2.22 e 2.23.

  La Commissione approva l'emendamento 2.24 del relatore.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, passa all'esame dell'articolo 3. Constata quindi l'assenza dei deputati Cimmino ed Abrignani: si intende che abbiano rinunciato ai propri emendamenti 3.2 e 3.3.

  La Commissione respinge l'emendamento Ricciatti 3.4.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei deputati Abrignani, Gutgeld e Vignali: si intende che abbiano rinunciato ai propri emendamenti 3.5, 3.6 e 3.13.

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  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Allasia 3.8, Abrignani 3.10 e Vignali 3.11.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei deputati Vignali ed Abrignani: si intende che abbiano rinunciato ai propri emendamenti 3.12 e 3.17.

  Daniele MONTRONI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.16.

  Luigi TARANTO (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.18.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Taranto 3.19 deve intendersi assorbito a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Allasia 3.8, Abrignani 3.10 e Vignali 3.11. Constata quindi l'assenza del deputato Misuraca: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 3.15.

  Daniele MONTRONI (PD) ritira gli emendamenti a sua prima firma 3.7 e 3.20.

  La Commissione approva quindi l'emendamento Taranto 3.21.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Vignali 3.22, Lacquaniti 3.23, Allasia 3.24 e Squeri 3.25 sono preclusi dall'approvazione dell'emendamento Taranto 3.21.

  Daniele MONTRONI (PD) ritira il proprio emendamento 3.26.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Misuraca: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 3.27. Avverte quindi che si è così concluso l'esame degli articoli e delle proposte emendative ad essi riferiti e che il testo così come modificato verrà quindi inviato alle Commissioni permanenti chiamate ad esprimere il parere in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 24 settembre 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 settembre 2014 — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 14.25

Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
C. 1512 Meta e abbinate.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Guido GALPERTI (PD), relatore, riferisce che la X Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla IX Commissione Trasporti sul testo unificato delle proposte di legge C. 1512 ed abbinate, testo licenziato dal Comitato ristretto della Commissione di merito in data 24 luglio 2014.
  Segnala innanzitutto che il testo si compone di 12 articoli e che non reca disposizioni direttamente riconducibili agli ambiti di competenza della X Commissione.
  L'articolo 1 reca disposizioni in materia di escavazioni vicino al confine stradale. In particolare introduce una specificazione in materia di attuazione del divieto previsto dal comma 1 dell'articolo 16 del codice della strada (decreto legislativo n. 285/1992).
  La modifica introdotta prevede ora che, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sia stabilita la particolare disciplina per le sedi stradali ubicate Pag. 96su ponti, viadotti o gallerie o in particolari condizioni orografiche, anche con riferimento alle diverse tipologie di divieti.
  L'articolo 2 modifica la disciplina in materia di servizio di noleggio con conducente di cui all'articolo 85 del Codice della strada. In particolare, con una modifica al comma 2, lettera f), si prevede che possano essere adibiti al servizio di noleggio con conducente anche i motoveicoli per trasporto promiscuo o per trasporti specifici di persone e non più solo gli autoveicoli utilizzati per tali modalità di trasporto. Conseguentemente, con una modifica al comma 4, la sanzione prevista per la guida in violazione delle norme sul noleggio del conducente viene disposta per «chiunque guidi un veicolo adibito» a tale servizio e non, come attualmente previsto, «chiunque guidi un'autovettura adibita» al servizio.
  L'articolo 3 modifica, al comma 1, la disciplina in materia di cessazione della circolazione dei veicoli sul territorio nazionale a causa di esportazione all'estero contenuta nell'articolo 103 del codice della strada.
  Si prevede poi che in mancanza di tale documentazione, la comunicazione dell'esportazione risulti possibile solo:
   presentando certificazione, legalizzata se prescritto e debitamente tradotta, dell'autorità straniera o del soggetto straniero competenti nel Paese dove il veicolo è stato reimmatricolato o demolito, che attesti tali circostanze e che contenga il numero di targa o di telaio del veicolo interessato, oppure previa presentazione di fotocopia non autenticata della carta di circolazione estera debitamente tradotta ove non conforme al modello della direttiva 1999/37/UE (nuovo comma 2-bis dell'articolo 103 introdotto dalla lettera b del comma 1 dell'articolo 4, che introduce anche i successivi commi 2-ter, 2-quater e 2-quinquies).

  L'articolo 4, attraverso una modifica del comma 2 dell'articolo 110, sopprime la previsione che le macchine agricole possano essere immatricolate solo a nome di titolari di imprese agricole o di altri specifici soggetti (titolare di impresa forestale o che effettua lavorazioni agromeccaniche o locazione di macchine agricole, enti e consorzi pubblici), consentendo di procedere all'immatricolazione a tutti coloro che si dichiarino proprietari del mezzo.
  L'articolo 5 interviene in materia di controlli sui veicoli immatricolati in uno Stato appartenente all'Unione europea (UE) o allo Spazio economico europeo (SEE), attraverso l'introduzione di un nuovo articolo 132-bis nel codice della strada. In particolare si prevede che i soggetti residenti in Italia circolanti alla guida di veicoli immatricolati in via provvisoria o definitiva in uno Stato UE o SEE debbano essere in grado di documentare le regolari detenzione e circolazione al fine di verificare l'eventuale elusione delle disposizioni amministrative e tributarie italiane (comma 1). La sanzione per la mancanza di documentazione va da 84 a 335 euro, cui si aggiunge il ritiro della carta di circolazione per trenta giorni.
  Per i veicoli di proprietà di imprese estere di leasing o di circolazione senza conducente che risultino nella disponibilità di residenti in Italia o di persone giuridiche con una sede legale o secondaria o di altro genere in Italia per un periodo superiore a trenta giorni, si richiede la reimmatricolazione con targa italiana, attraverso l'individuazione di un domicilio italiano, come previsto dall'articolo 134 del codice. In mancanza si prevede anche in questo caso il pagamento della sanzione pecuniaria sopra indicata e il ritiro della carta di circolazione, con il suo invio al Dipartimento per i trasporti del Ministero al fine di effettuare d'ufficio la nuova immatricolazione, con comunicazione allo Stato di emissione della carta stessa (comma 3).
  La previsione di ulteriore normativa di dettaglio è rimessa alle modifiche del regolamento di attuazione del codice (comma 4).
  L'articolo 6 prevede che le relazioni sull'ammontare e sull'utilizzo dei proventi delle sanzioni per violazioni del codice della strada di spettanza degli enti locali (previste dall'articolo 142, comma 12-quater) Pag. 97siano pubblicate, entro il 30 giugno di ciascun anno in un'apposita sezione del sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in formato dati di tipo aperto, come definito dall'articolo 68, comma 3, lettera a) del codice dell'amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82 del 2005).
  L'articolo 7 consente, attraverso un nuovo comma 4-bis, inserito nell'articolo 158 del codice della strada, la sosta delle biciclette sui marciapiedi e all'interno delle aree pedonali, in mancanza di apposite attrezzature di parcheggio; si precisa che in ogni caso la bicicletta non deve creare intralcio ai pedoni e non deve essere collocata lungo i percorsi tattili per i disabili visivi.
  L'articolo 8 recante disposizioni in materia di velocipedi è stato soppresso durante l'esame in sede referente.
  L'articolo 9 interviene sulla disciplina dell'accertamento della violazione dell'obbligo di copertura RC auto. Si prevede, al comma 1, lettera a), che tale violazione possa essere accertata anche tramite il confronto dei dati ricavati con dispositivi o apparecchiature di rilevamento del luogo, del tempo e dell'identificazione del veicolo con l'elenco tenuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dei veicoli non coperti da RC auto.
  Conseguentemente, il comma 2 abroga il comma 3 dell'articolo 31 del decreto-legge n. 1 de 2012, il quale contiene una disciplina sostanzialmente analoga a quella introdotta dal comma 1, lettera a), con qualche correttivo, direttamente nel codice della strada.
  L'articolo 9 introduce, inoltre, al comma 1, lettera b), un nuovo comma 1-quinquies all'articolo 201 del codice della strada, al fine di disciplinare la notificazione delle violazioni dell'obbligo di copertura RC auto accertate tramite i dispositivi e le apparecchiature per l'apposito rilevamento.
  Il comma 1-quinquies riproduce sostanzialmente quanto già disposto dai vigenti commi 4-ter, 4-quater e 4-quinquies dell'articolo 193 del codice della strada.
  La documentazione fotografica prodotta dai dispositivi o apparecchiature di cui sopra costituisce atto di accertamento in ordine alla circostanza che al momento del rilevamento un determinato veicolo, munito di targa di immatricolazione, stava circolando sulla strada.
  L'articolo 10 interviene sulla disciplina dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie spettanti allo Stato, per violazioni del codice della strada, attraverso due modifiche all'articolo 208 del codice. In particolare si prevede, al comma 1, lettera a), l'introduzione di una nuova finalizzazione nel riparto delle sanzioni, stabilendo che una percentuale pari al 15 per cento del totale annuo dei proventi sia destinata al Ministero dell'interno per l'intensificazione dei controlli su strada.
  Al comma 1, lettera b), si stabilisce l'obbligo di trasmissione, entro il 31 marzo di ciascun anno, da parte degli soggetti accertatori dei dati relativi alle sanzioni comminate nell'anno precedente. Si tratta in particolare dei dati sull'entità delle sanzioni per ciascuna tipologia.
  L'articolo 11 prevede, attraverso un'integrazione dell'articolo 219 del codice della strada, un divieto di conseguire una nuova patente per il soggetto responsabile di omicidio che, alla guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l ovvero sotto l'effetto di sostanze psicotrope o stupefacenti si rende responsabile di omicidio colposo con violazione delle norme di circolazione stradale (si tratta della fattispecie disciplinata dall'articolo 589, terzo comma, del codice penale). Si prevede inoltre un divieto di conseguire la patente qualora il soggetto ne fosse privo.
  Conseguentemente, l'articolo 12 prevede, attraverso una modifica dell'articolo 222 del codice della strada, che nel caso di sentenza irrevocabile di condanna per il reato di omicidio colposo sopra richiamato il cancelliere del giudice trasmetta entro quindici giorni copia autentica al prefetto del luogo della commessa violazione (rectius dove è stato commesso il reato) che emette nei confronti del soggetto che ha commesso il reato un provvedimento di inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato.Pag. 98
  Infine preannuncia ai colleghi la presentazione nella prossima seduta di un parere favorevole con una serie di condizioni delle quali illustra i principali elementi.
  Innanzitutto ritiene opportuno sottoporre alla Commissione di merito la necessità di aumentare la velocità massima in autostrada dei convogli autovettura-rimorchio leggero da 80 a 100 km/h al fine di eliminare un problema di sicurezza stradale e di facilitare altresì l'utilizzo dei rimorchi leggeri.
  Inoltre ritiene rilevante la questione dell'aumento della tolleranza della massa massima consentita per gli autotreni e gli autoarticolati dotati di strumentazione di sicurezza.
  Ulteriore questione che intende sottoporre all'attenzione dei colleghi e quindi della Commissione di merito è quella della lunghezza massima degli autosnodati e dei filo snodati che in base alle norme europee attualmente recepite nell'ordinamento europeo possono essere omologati nel nostro paese fino ad una certa lunghezza ma non possono essere messi effettivamente in circolazione. Occorre porre mano a tale aggiornamento normativo con urgenza al fine di eliminare una grave incertezza normativa nel settore dei trasporti pubblici locali che penalizza il settore produttivo di tali veicoli.
  Infine ritiene assai delicata la questione della modifica dell'articolo 103 del Codice della strada che riguarda la cessazione della circolazione sul territorio nazionale dei veicoli esportati all'estero.
  In particolare occorre verificare se si ritiene opportuno un diverso intervento normativo volto a contrastare il c.d traffico di rottami.

  Alberto BOMBASSEI nel condividere soprattutto l'ultima delle osservazioni formulate dal relatore giudica opportuna un'ulteriore riflessione sull'argomento.

  Davide CRIPPA (M5S) ringrazia il relatore per aver affrontato delle tematiche che giudica interessanti come quella delle esportazioni a fine della demolizione. Occorre effettivamente svolgere una verifica ulteriore al fine di comprendere se tali vetture vengano demolite ovvero vengono di nuovo immatricolate. Ricorda alla Commissione come in occasione dell'esame dell'atto comunitario relativo al Piano per la siderurgia si era affrontato anche il tema della c.d. «fuga dei rottami»
  Al riguardo ritiene che tale problematica debba essere più correttamente risolta a livello europeo al fine di evitare che vi siano alcuni Paesi dove sia più conveniente esportare quelli che possono essere definiti rottami.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 24 settembre 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 14.45

Parere parlamentare sul programma di utilizzo, per l'anno 2014, dell'autorizzazione di spesa, prevista dal medesimo articolo 3, per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale.
Atto n. 108.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento all'ordine del giorno.

  Vincenzo FOLINO (PD), relatore, sottolinea preliminarmente che la X Commissione è chiamata ad esprimere un parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del Regolamento sul programma di utilizzo, per l'anno 2014, dell'autorizzazione di spesa per lo svolgimento di studi e ricerche in materia di politica industriale, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 140 del 1999.Pag. 99
  Ricorda in proposito che il citato articolo 3 della legge 11 maggio 1999, n. 140, recante «Norme in materia di attività produttive (cosiddetta legge Bersani-bis)», autorizza, a partire dal 1999, il Ministro dello sviluppo economico, sentite le competenti Commissioni parlamentari, ad avvalersi, mediante appositi contratti, di esperti o società specializzate per lo svolgimento di funzioni di elaborazione, analisi e studio nei settori delle attività produttive.
  In particolare, lo stanziamento è riferito a tre fattispecie distinte per finalità o strumenti:
   1. collaborazione di esperti o società specializzate mediante appositi contratti;
   2. costituzione di un nucleo di esperti per la politica industriale, dotato della necessaria struttura di supporto e disciplinato con apposito decreto;
   3. utilizzo di esperti di alta qualificazione per il supporto alle attività di coordinamento di progetti e programmi ad alto contenuto tecnologico di imprese italiane nei settori aeronautico e spaziale e dei prodotti elettronici e ad alta tecnologia suscettibili di impiego duale.

  Come nelle precedenti occasioni, la richiesta di parere parlamentare non ha per oggetto uno schema di provvedimento, bensì un documento in cui il Ministro sottopone al parere delle competenti Commissioni parlamentari un programma di massima relativo all'utilizzazione delle risorse stanziate dall'articolo 3 citato, in cui si tracciano le linee d'azione che potranno essere prese in considerazione nel 2014, nonché le risorse che si ipotizza di destinare ad esse.
  Per l'anno 2014, l'entità delle risorse riconducibili alle finalità di cui al citato articolo 3 della legge n. 140 del 1999, è stabilita in 108.029 euro, iscritte nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico assegnate al centro di costo «Direzione generale per la politica industriale e la competitività» – Missione 1 «Competitività e sviluppo delle imprese» – Programma 1.1 – «Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti industriali, sperimentazione tecnologica» (capitolo 2234). Il suddetto importo è ridotto ad euro 104.075 per effetto delle riduzioni apportate dalle recenti norme di riduzione della spesa. Tali disponibilità possono essere integrate con variazioni compensative a carico di risorse di carattere generale destinate ad aggiustamenti di bilancio.
  Come si evince dalla rendicontazione per l'attività svolta nel 2013, lo stanziamento iniziale per il 2013 era di euro 104.097, poi decurtato di euro 31.419 per variazioni negative di bilancio. Lo stanziamento definitivo è stato pari a euro 72.678.
  Nel rispetto dei vincoli di spesa introdotti dall'articolo 6 (in particolare i commi 1 e 2) del decreto-legge 78/2010 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), che dispongono la gratuità della partecipazione ad organismi collegiali, il programma ipotizza di destinare le risorse all'attuazione delle linee programmatiche del Ministero (enunciate in un atto di indirizzo del 22 aprile 2014).
  L'atto di indirizzo citato individua tra le priorità per il triennio 2015/2017 le seguenti attività: porre la politica industriale al centro dell'Agenda europea e sostenere gli investimenti orientati in innovazioni, ricerca, digitalizzazione e competenze qualificate.
  Più in dettaglio si ritiene necessario promuovere l'integrazione fra politica industriale e la strategia nazionale della ricerca e lo sviluppo, realizzare uno sviluppo sostenibile attraverso il sostegno all'innovazione legata alla green economy e all'investimento in tecnologie in tecnologie low carbon; rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della capacità di rigassificazione per beneficiare della rivoluzione dello shale gas.
  Nel documento in esame sono state quindi individuate le seguenti priorità:
   sostegno alla ricerca e all'innovazione industriale, anche attraverso l'utilizzo del Fondo per la crescita sostenibile;Pag. 100
   integrare le politiche nazionali con le strategie europee nel settore manifatturiero (auto, siderurgia, cantieristica, costruzioni).

  Le risorse del capitolo 2234 saranno orientate in particolare:
   1. al settore delle materie prime e seconde (siderurgia, rottami metallici, settore elettrico ed elettronico e rifiuti RAEE);
   2. ai piani di sviluppo per le infrastrutture e per il rifornimento e ricarica dei veicoli ad alimentazioni alternative (elettrico, GNL, biocombustibili);
   3. ad attività di supporto e di assistenza tecnica al settore chimico con riferimento alle sostanze pericolose previste dal regolamento europeo REACH.

  Segnala infine che al Programma di utilizzo per l'anno 2014 è allegata, ai sensi dell'articolo 3 della L. 140/1999, la rendicontazione riguardante l'utilizzo delle risorse per l'anno 2013, nella quale sono indicati i singoli impegni assunti per il capitolo 2234. A fronte di uno stanziamento iniziale di 104.097, è avvenuta una decurtazione di 31.419 euro. Sono stati riassunti impegni per complessivi 72.678 euro.
  Per il prospetto dettagliato delle attività svolte nell'anno finanziario 2013 rinvia alla documentazione predisposta dal Servizio Studi
  Nel riservarsi di presentare una proposta di parere, rileva, in conclusione, che si tratta di un provvedimento annuale che perviene con regolarità ad esercizio quasi concluso; ricorda che nel parere espresso lo scorso anno la X Commissione aveva sollevato questo problema ed aveva esplicitamente chiesto di presentare l'atto entro il mese di aprile. Solleva quindi qualche perplessità sull'effettiva utilità del parere medesimo.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolineata anche l'esiguità dello stanziamento, rileva l'opportunità di segnalare al Governo la possibilità di superare la necessità di un parere parlamentare annuale. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 24 settembre 2014. – Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 14.55.

Indagine conoscitiva sulla strategia energetica nazionale e sulle principali problematiche in materia di energia.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento conclusivo dell'indagine in titolo.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che è stata predisposta dall'onorevole Peluffo una proposta di documento conclusivo che è in distribuzione.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), relatore, illustra il documento elaborato a conclusione del ciclo di audizioni (vedi allegato 2), approfondendo in particolare le conclusioni di cui al punto 4 del documento.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, invita i colleghi a presentare eventuali osservazioni integrative al documento elaborato dal relatore nel corso della prossima settimana.

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  Alberto BOMBASSEI (SCpI) sottolinea che in Italia il costo dell'energia ha un'eccessiva incidenza sui processi produttivi e si rivela sempre più frequentemente come il principale ostacolo a investimenti industriali sul territorio nazionale. Osserva che molti Paesi europei, anche quelli che non si sono orientati al nucleare, hanno costi dell'energia sensibilmente più bassi rispetto a quelli italiani. Preannuncia pertanto al relatore una proposta di integrazione del documento volta a individuare le condizioni per ridurre i costi nazionali dell'energia al fine di accrescere la competitività del nostro sistema industriale.

  Andrea VALLASCAS (M5S) preannuncia la presentazione di proposte integrative al documento in esame, volte a favorire la transizione ad un sistema a minore intensità di carbonio e a maggiore utilizzo di energie da fonti rinnovabili. Osserva altresì che nel documento non appaiono chiare le modalità di disinvestimento relativamente a impianti di produzione desueti e non si evidenziano le criticità connesse agli ingenti investimenti nelle infrastrutture per il trasporto del gas in Europa.

  Davide CRIPPA (M5S), richiamando le osservazioni del collega Bombassei relativamente ai costi dell'energia, ritiene che nel documento conclusivo si dovrebbe sottolineare con chiarezza che per il futuro non possono essere ulteriormente aumentate le accise sulla bolletta energetica troppo spesso utilizzata da parte dello Stato come un bancomat.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 settembre 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti.

Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
Testo unificato C. 750 Dell'Orco, C. 947 Iniziativa popolare, C. 1042 Benamati, C. 1240 Baruffi, C. 1279 Abrignani, C. 1627 Allasia e C. 1809 Minardo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La seduta inizia alle 15.40.

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana della giornata odierna.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che sono pervenuti, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, i pareri delle seguenti Commissioni: I Commissione Affari costituzionali (parere favorevole con osservazione); VII Commissione Cultura (nulla osta); XI Commissione Lavoro (parere favorevole con osservazioni); XII Commissione Affari sociali (parere favorevole con condizione e osservazione); XIV Commissione Politiche dell'Unione europea (parere favorevole con osservazione) e Commissione per le questioni regionali (parere favorevole con condizione e osservazione). Questi pareri sono in distribuzione. Informa altresì che la VIII Commissione Ambiente ha comunicato di non intendere esprimere il parere; non è invece ancora pervenuto il parere della Commissione Bilancio, che è convocata in questo momento. Propone quindi di sospendere brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.45, riprende alle 16.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, informa che la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole senza alcun Pag. 102rilievo. Chiede al relatore se, in relazione al contenuto dei pareri, intenda apportare qualche modifica al testo.

  Angelo SENALDI, relatore, rileva che la gran parte dei rilievi attengono a profili del testo sui quali si è raggiunta in Commissione una mediazione che non intende compromettere, soprattutto in relazione al reperimento dei finanziamenti per la copertura del Fondo. Ritiene altresì che altre sollecitazioni, quale ad esempio l'osservazione della I Commissione, potranno eventualmente essere recepite nel corso dell'esame in Assemblea.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul nuovo testo del provvedimento in esame.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.05.

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