CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 agosto 2014
287.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 7 agosto 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.50.

DL 109/2014: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero.
C. 2598 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 6 agosto 2014.

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  Cesare DAMIANO, presidente, nel ricordare che nella seduta di ieri si è svolto l'intervento introduttivo e che non vi sono stati ulteriori interventi nel dibattito, chiede alla relatrice di dare conto della propria proposta di parere.

  Elisa SIMONI (PD), relatore, constatata l'assenza di motivi di rilievo per quanto di competenza della Commissione, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento.

  Cesare DAMIANO, presidente, fa presente che il gruppo M5S ha presentato una proposta alternativa di parere, a prima firma del deputato Cominardi (vedi allegato 1).

  Giorgio AIRAUDO (SEL) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, esprimendo perplessità sulla natura onnicomprensiva del provvedimento in esame, che prevede una proroga generalizzata senza distinguere tra le diverse missioni, oltre a recare disposizioni estranee all'oggetto del decreto-legge, come quelle in materia di rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero. Fa notare, quindi, che il suo gruppo, che esprime una posizione favorevole ad alcune delle missioni, come quella in Libano, manifestando invece contrarietà rispetto ad altre, non può che esprimere un orientamento contrario, essendo chiamato a pronunciarsi sull'intero provvedimento.

  Claudio COMINARDI (M5S) illustra la proposta di parere alternativo, di cui è primo firmatario, esprimendo forti dubbi circa l'utilità delle missioni internazionali. Al riguardo, richiama in particolare il caso dell'Afghanistan, facendo notare che in quel Paese, nonostante le missioni internazionali si protraggano da diversi anni, sono aumentati il tasso di analfabetismo e quello di mortalità, anche infantile, e si registra un incremento della produzione e del commercio di oppio. Raccomanda, in conclusione, l'approvazione della sua proposta alternativa di parere, preannunciando il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice.

  Cesare DAMIANO, presidente, pone in votazione la proposta di parere formulata dalla relatrice, avvertendo che, in caso di sua approvazione, risulterà preclusa la proposta alternativa presentata dai deputati Cominardi ed altri.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dalla relatrice, risultando conseguentemente preclusa la proposta alternativa presentata dai deputati Cominardi ed altri.

  La seduta termina alle 15.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 7 agosto 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 15.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad una rete europea di servizi per l'impiego, all'accesso dei lavoratori ai servizi di mobilità e ad una maggiore integrazione dei mercati del lavoro.
(COM (2014)6 final).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 maggio 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che le Commissioni XI e XIV hanno svolto una approfondita istruttoria sul provvedimento in esame, che si è conclusa con l'audizione del Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Teresa Bellanova, svoltasi il 31 luglio scorso. Ricorda, altresì, che la relatrice aveva anticipato Pag. 62l'intenzione di presentare una nuova proposta di documento finale nella quale tenere conto delle osservazioni svolte nel dibattito e degli spunti di riflessione emersi nel corso delle audizioni svolte. Fa altresì presente che è stato acquisito il parere della XIV Commissione, che ha concluso l'esame del provvedimento, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento. Dà quindi la parola alla relatrice, onorevole Martelli.

  Giovanna MARTELLI (PD), relatore, presenta una nuova proposta di documento finale (vedi allegato 2), di cui illustra il contenuto, sottolineando che essa tiene conto sia delle considerazioni svolte dai gruppi nel corso del dibattito, sia degli elementi emersi nel corso dell'attività conoscitiva.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che il gruppo M5S ha presentato una proposta alternativa di documento finale, a prima firma del deputato Bechis (vedi allegato 3).

  Eleonora BECHIS (M5S) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice, prendendo atto con favore che la sua proposta di documento finale accoglie talune delle osservazioni svolte dal suo gruppo. Pur dichiarando che non intende ritirare la proposta alternativa di documento finale, a sua prima firma, che rappresenta in modo esauriente la posizione del M5S sul provvedimento in esame, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di documento finale presentata dalla relatrice.

  Cesare DAMIANO, presidente, pone in votazione la proposta di documento finale formulata dalla relatrice, avvertendo che, in caso di sua approvazione, risulterà preclusa la proposta alternativa presentata dai deputati Bechis ed altri.

  La Commissione approva la proposta di documento finale della relatrice, risultando conseguentemente preclusa la proposta alternativa di documento finale presentata dai deputati Bechis ed altri.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'istituzione di una piattaforma europea per il rafforzamento della cooperazione volta a prevenire e scoraggiare il lavoro sommerso. (COM (2014)221 final).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 giugno 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, fa presente che è stato acquisito il parere della XIV Commissione, che ha concluso l'esame del provvedimento, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento Avverte, inoltre, che la relatrice ha presentato una proposta di documento finale (vedi allegato 4) e che il gruppo M5S ha presentato una sua proposta alternativa, a prima firma del deputato Bechis (vedi allegato 5). Dà quindi la parola alla relatrice per l'illustrazione della sua proposta di documento finale.

  Chiara GRIBAUDO (PD), relatore, illustra il contenuto della sua proposta di documento finale, sottolineando che essa tiene conto delle considerazioni svolte dai gruppi nel corso del dibattito.

  Walter RIZZETTO (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di documento finale della relatrice, che ritiene abbia recepito talune delle osservazioni svolte dal gruppo M5S. Dichiara, in ogni caso, che il suo gruppo non intende ritirare la proposta alternativa di documento finale presentata, di cui illustra il contenuto, per testimoniare la propria posizione politica complessiva. Sottolinea, in particolare, l'esigenza di realizzare un coordinamento dei numerosi soggetti deputati ai controlli in materia di Pag. 63lavoro, nonché di garantire un ampliamento dell'organico degli ispettori e una ottimizzazione delle loro condizioni di lavoro. Ritiene, infatti, che, per contrastare efficacemente il fenomeno del lavoro sommerso, del quale lo Stato, per certi aspetti, appare corresponsabile, serva un impegno forte, anche a livello europeo.

  Cesare DAMIANO, presidente, pone in votazione la proposta di documento finale formulata dalla relatrice, avvertendo che, in caso di sua approvazione, risulterà preclusa la proposta alternativa presentata dai deputati Bechis ed altri.

  La Commissione approva la proposta di documento finale della relatrice, risultando conseguentemente preclusa la proposta alternativa presentata dai deputati Bechis ed altri.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 7 agosto 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 15.15.

Disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori.
C. 1105 Gnecchi e C. 2555 Baldassarre.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 luglio 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella precedente seduta la relatrice ha preannunciato la sua intenzione di proporre la costituzione di un Comitato ristretto ed avviare un ciclo di audizioni informali, auspicando la presentazione di analoghe proposte di legge da parte di altri gruppi. Comunica che è stata nel frattempo assegnata alla Commissione la proposta di legge n. 2555, a prima firma del deputato Baldassarre. Poiché tale proposta verte su materia identica a quella recata dal progetto di legge n. 1105, fa presente che ne è stato disposto l'abbinamento d'ufficio, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento. Chiede, quindi, alla relatrice se voglia integrare la propria relazione con riferimento alla proposta di legge n. 2555.

  Monica GREGORI (PD), relatore, esprime preliminarmente soddisfazione per la presentazione di una proposta di legge da parte dei colleghi del gruppo del Movimento 5 Stelle, che rappresenta un indice dell'attenzione di tutta la Commissione per un argomento che riguarda direttamente i parlamentari. Nel segnalare che la proposta di legge n. 2555 si compone di cinque articoli, richiama, su un piano generale, l'esigenza di garantire che la stesura dei testi legislativi, nell'interesse dei destinatari delle norme e al fine di tutelare gli eventuali altri interessi collettivi coinvolti, si mantenga sempre e comunque nell'alveo dei principi generali del diritto del lavoro e, in particolare, del principio di autonomia contrattuale in materia di disciplina dei rapporti di lavoro. Analogamente, ritiene che si debbano valutare con attenzione i confini dell'intervento legislativo tenendo conto delle competenze degli organi delle Camere.
  Fa notare, quindi, che l'articolo 1 ha un contenuto identico all'articolo 1 della proposta n. 1105 e stabilisce che i componenti del Parlamento possano essere assistiti nell'espletamento del proprio mandato da collaboratori liberamente scelti tra personale esterno alle amministrazioni delle Camere. Segnala che l'articolo 2, come il medesimo articolo della proposta di legge n. 1105, prevede la disciplina del rapporto di lavoro, stabilendo, al comma 1, che questo abbia natura fiduciaria e sia fondato sull'accordo tra le parti. Fa presente che, rispetto alla proposta di legge n. 1105, il testo in esame, al comma 2, specifica che il contratto di lavoro stipulato tra le parti è a tempo determinato e può essere prorogato per un massimo di due volte in una legislatura, prevedendo che tale contratto Pag. 64indichi le mansioni attribuite al collaboratore parlamentare. Fa altresì notare che l'articolo 2, comma 3, prevede la possibilità di stipulare rapporti di consulenza anche con soggetti iscritti ad albi, ordini e collegi professionali, fermi restando i minimi retributivi stabiliti ai sensi dell'articolo 3, e che gli importi destinati alla retribuzione dei consulenti parlamentari, erogati mensilmente dagli uffici competenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, devono essere restituiti qualora il membro del Parlamento non fornisca la documentazione utile a comprovare l'avvenuto pagamento del compenso al consulente, mediante la presentazione di fattura fiscale del contraente e relativo bonifico di pagamento. Rileva che il testo in oggetto, poi, ai commi 4 e 5, stabilisce che l'attività può essere a tempo pieno o parziale e che l'orario di lavoro, in condizioni normali, non può comunque superare le 40 ore settimanali. Fatto notare che il comma 6 dell'articolo 2 interviene sull'utilizzo di collaboratori parlamentari o consulenti dipendenti da enti pubblici o da società partecipate, segnala che il comma 7 prevede che i membri del Parlamento non possano stipulare contratti di lavoro con il coniuge, con il convivente, con parenti o affini entro il quarto grado, nonché con soggetti condannati con sentenza passata in giudicato per reati contro la pubblica amministrazione. Inoltre, osserva che la proposta in esame, al comma 8, prevede che i collaboratori parlamentari devono sottoscrivere un codice etico e deontologico approvato, d'intesa, dagli Uffici di Presidenza delle Camere, nel quale sono stabilite le sanzioni per il mancato rispetto dello stesso, fino alla rescissione del contratto di lavoro. Fa presente che l'articolo 3 della proposta in esame, nel disciplinare l'inquadramento dei collaboratori parlamentari, al comma 1, prevede, rispetto alla proposta di legge n. 1105, che gli Uffici di Presidenza delle Camere, oltre a stabilire l'importo massimo rimborsabile per la retribuzione dei collaboratori parlamentari, definiscano – sentiti i rappresentanti dei lavoratori, ove nominati – i requisiti, l'inquadramento e i relativi livelli retributivi dei collaboratori parlamentari. A tale fine, vengono distinte quattro diverse fattispecie di inquadramento in base alle differenti mansioni da svolgere a seconda se siano connesse a funzioni di relazioni esterne o alle attività di collaborazione con degli uffici legislativi, con gli uffici stampa o con la segreteria. Segnala, inoltre, che i commi 2, 3 e 4 dell'articolo 3 prevedono che gli Uffici di Presidenza delle due Camere possano organizzare corsi di formazione con frequenza obbligatoria per i collaboratori legislativi e che ai collaboratori parlamentari si applichi l'assicurazione sociale per l'impiego di cui alla legge n. 92 del 2012. Fa notare che l'articolo 4 della proposta in esame, di contenuto analogo all'articolo 3 della proposta di legge n. 1105, disciplina le modalità di retribuzione dei collaboratori parlamentari, stabilite, d'intesa tra loro, dagli Uffici di Presidenza delle Camere, prevedendo il versamento diretto da parte delle amministrazioni delle Camere della retribuzione dei collaboratori, ivi compreso l'adempimento dei connessi oneri fiscali e previdenziali. Analogamente a quanto previsto dalla proposta di legge n. 1105, il testo in esame interviene in materia di minimi contrattuali e di vigilanza della Camera di appartenenza del membro del Parlamento sulla corretta esecuzione del contratto, disciplinando poi le ulteriori condizioni per lo svolgimento dell'attività dei collaboratori presso le sedi e gli uffici del Parlamento e la possibilità di avvalersi di ulteriori collaboratori. Fa presente, infine, che la proposta in esame, all'articolo 5, disciplina le ipotesi di risoluzione del contratto, specificando che il contratto di collaboratore parlamentare può essere risolto senza preavviso in caso di grave mancanza delle obbligazioni cui il medesimo collaboratore è tenuto, commessa volontariamente. Il contratto può, invece, risolversi alla scadenza del termine di preavviso contrattualmente previsto, per risoluzione anticipata e per dimissioni. È inoltre stabilito che il contratto si risolva nei casi di perdita dei requisiti previsti per la titolarità dell'esercizio dell'attività di Pag. 65collaboratore parlamentare e per mancato rispetto del codice etico e deontologico, di cui all'articolo 2 comma 8, erroneamente indicato come comma 9. Analogamente alla proposta di legge n. 1105, l'articolo 5 stabilisce che il contratto si risolva, inoltre, per termine del mandato del membro del Parlamento.
  A testimonianza dell'interesse anche dell'altro ramo del Parlamento per la tematica oggetto dal provvedimento, segnala che, nell'ambito dell'esame del progetto di bilancio del Senato per il 2014, è stato approvato un ordine del giorno sui collaboratori parlamentari che impegna a disciplinare tempestivamente, in maniera completa e organica, il rapporto fra senatore e collaboratore parlamentare, tenuto conto delle esigenze di bilancio del Senato della Repubblica e avvalendosi delle soluzioni individuate dai principali paesi europei e dal Parlamento europeo e, ferma restando la massima tutela della privacy, ad assumere le opportune iniziative affinché, con riferimento ai contratti di collaborazione parlamentare depositati presso la Questura, sia dato sapere il numero complessivo, la percentuale delle diverse tipologie e la media degli emolumenti lordi corrisposti. Ribadisce, inoltre, l'opportunità di procedere ad alcune, mirate, audizioni informali, tenendo conto anche delle indicazioni che verranno formulate dai gruppi, al fine di tracciare il perimetro delle priorità e passare alla fase successiva dell'esame con un quadro conoscitivo più completo. Espresso l'auspicio che si riesca a discutere e legiferare su una materia delicata come quella della disciplina dei collaboratori parlamentari, soprattutto in un periodo così importante come quello delle riforme costituzionali, si augura che possa presto provvedersi alla costituzione di un comitato ristretto o ad avviare un confronto tra i gruppi sulle proposte di legge all'esame della Commissione.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) preannuncia che il suo gruppo si accinge a presentare una propria proposta di legge in materia, che, non appena assegnata, potrebbe essere abbinata alle proposte in esame.

  Cesare DAMIANO, presidente, assicura che l'eventuale abbinamento della proposta di legge testé preannunciata sarà valutato non appena tale proposta sarà assegnata alla XI Commissione. Tenuto conto dell'esigenza di attendere la presentazione e l'assegnazione di tale ulteriore proposta di legge, giudica opportuno rinviare l'esame del provvedimento alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la prevista pausa estiva.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 7 agosto 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.

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