CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 agosto 2014
287.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 7 agosto 2014. — Presidenza del Presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il Viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di semplificazioni fiscali.
Atto n. 99.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 6 agosto scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, Carbone, aveva riformulato la propria proposta di parere, riservandosi di esprimere nella seduta odierna la valutazione sulle proposte di modifica alla predetta proposta di parere (vedi allegato 1).
  Ricorda altresì che il gruppo M5S ha presentato una proposta alternativa di parere, la quale sarà posta in votazione solo qualora fosse respinta la proposta di parere del relatore.

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  Ernesto CARBONE (PD), relatore, avverte innanzitutto di aver apportato alcune ulteriori modifiche alla sua proposta di parere, già riformulata nella seduta di ieri.
  In particolare, alla lettera a) delle condizioni, concernente la disciplina delle dichiarazioni precompilate, è stata corretta la formulazione del numero 12), eliminando la richiesta di soppressione del comma 4 dell'articolo 6 dello schema di decreto.
  Inoltre è stato sostituito il comma 4 del capoverso Art. 28-bis della lettera e) delle condizioni, in materia di responsabilità solidale dell'appaltatore con il subappaltatore, nei seguenti termini:
   «4. Ai soli fini della liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e contributi, sanzioni e interessi, l'estinzione della società di cui all'articolo 2495 del codice civile ha effetto trascorsi cinque anni dalla richiesta di cancellazione dal Registro delle imprese. Dall'entrata in vigore della disposizione di cui al periodo precedente non discendono obblighi di dichiarazione nuovi o diversi rispetto a quelli vigenti.».
  Passando quindi alle proposte di modifica presentate alla proposta di parere, esprime parere contrario sulle proposte Capezzone n. 1 e n. 2, mentre esprime parere favorevole sulla proposta Capezzone n. 3, a condizione che sia riformulata nei seguenti termini:
  inserire la seguente condizione:
   «con riferimento all'articolo 33 dello schema di decreto, provveda il Governo, previa verifica dell'effettivo impatto della modifica, ivi prevista, al regime IVA delle cessioni di case di abitazione, a escludere l'applicazione di tale previsione per le cessioni relative alle abitazioni di lusso già costruite, in corso di costruzione o in corso di ristrutturazione alla data di entrata in vigore dello schema di decreto legislativo;».
  Esprime quindi parere contrario sulla proposta Capezzone n. 4, parere favorevole sulla proposta Ribaudo n. 5 e parere contrario sulla proposta Capezzone n. 6.
  In merito alla proposta alternativa di parere presentata dal gruppo M5S, rileva come molti aspetti segnalati dalla stessa siano oggetto anche della propria proposta di parere, quali ad esempio la richiesta di rivedere la formulazione dell'articolo 34 dello schema di decreto, per quanto attiene al coinvolgimento della Guardia di Finanza nell'accertamento delle violazioni in materia di attestazioni della prestazione energetica. Ritiene altresì che altre questioni possano essere considerate risolte alla luce dei chiarimenti forniti nell'audizione di martedì scorso del Direttore dell'Agenzia delle entrate, ad esempio per quel che riguarda le previsioni dell'articolo 20 dello schema in materia di comunicazione dei dati contenuti nelle lettere di intento, ai fini dell'applicazione del regime IVA degli esportatori abituali, nonché per quanto attiene alle previsioni dell'articolo 21, concernenti la comunicazione delle operazioni con i Paesi black list.

  Michele PELILLO (PD), con riferimento alla lettera e) delle osservazioni, la quale chiede di estendere anche al ricorso in appello presso la Commissione tributaria la possibilità di depositare l'atto anche a mezzo posta, in plico raccomandato senza busta con avviso di ricevimento, chiede se tale modifica verrà realizzata nell'ambito dello schema di decreto legislativo in esame, ovvero con il successivo decreto legislativo che interverrà sulla riforma del processo tributario, considerando preferibile tale seconda ipotesi.

  Il Viceministro Luigi CASERO, in merito alla questione posta dal deputato Pelillo, ritiene che la modifica richiesta dall'osservazione sarà realizzata con lo schema di decreto legislativo sul processo tributario.

  Daniele PESCO (M5S) sottolinea come la decisione del gruppo M5S di presentare una proposta alternativa di parere sia motivata dall'indisponibilità, dimostrata dalla maggioranza, a sopprimere una serie di articoli dello schema di decreto legislativo, che presentano, a suo giudizio, numerosi elementi Pag. 25di criticità. In particolare, la proposta alternativa di parere segnala, con riferimento alla disciplina sulla dichiarazione dei redditi precompilata, l'esigenza di prevedere l'applicabilità dell'istituto del ravvedimento operoso nei casi di tardiva o errata trasmissione dei dati da parte del sostituto d'imposta, stabilendo in trenta giorni dalla scadenza di tale adempimento, il termine entro il quale il medesimo sostituto d'imposta può trasmettere la certificazione corretta dei predetti dati.
  Per quanto riguarda l'articolo 34 dello schema di decreto, pur concordando con l'opportunità di introdurre un meccanismo di controlli sulle attestazioni di prestazione energetica degli edifici, la proposta alternativa di parere sottolinea come la Guardia di Finanza abbia evidenziato l'inopportunità di attribuire allo stesso Corpo compiti di accertamento e contestazione delle violazioni in materia.

  Francesco RIBAUDO (PD) ritiene che sia necessario fare chiarezza sulla questione, sollevata dal deputato Pesco, relativa ai termini entro i quali i CAF e i sostituti d'imposta devono trasmettere i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi. A tale proposito rileva come tali soggetti possano correggere gli errori di trasmissione entro il 30 novembre, senza incorrere in sanzioni, mentre rimangono immutate le norme già vigenti in materia di ravvedimento operoso per i predetti soggetti. In tale contesto non ritiene, quindi, possibile spostare oltre il 30 novembre la data per effettuare la correzione degli eventuali errori commessi.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S), in relazione all'articolo 20 dello schema di decreto, in materia di regime IVA degli esportatori abituali, sottolinea come le norme vigenti consentano di acquisire la qualifica di esportatore abituale a quei soggetti che dichiarano di esportare annualmente il 10 per cento del fatturato. In tale contesto lo schema di decreto semplifica gli aspetti dichiarativi della normativa in vigore, senza tuttavia interessarsi dei gravissimi fenomeni di truffa che si registrano in tale settore, molte delle quali sono legate alla facilità con cui può essere acquisita la qualifica di esportatore abituale. Considera pertanto un errore escludere il fornitore dell'esportatore abituale dagli obblighi di dichiarazione in materia, rilevando come siano spesso proprio i fornitori alla base dei meccanismi fraudolenti posti in essere.
  Passando quindi alle previsioni dell'articolo 21, concernenti le comunicazioni delle operazioni intercorse con Paesi black list, sottolinea come il problema fondamentale da affrontare sia il contrasto dei fenomeni di evasione che si riscontrano in tale comparto, basati essenzialmente sul trasferimento fittizio della residenza fiscale in Paesi a regime tributario privilegiato di operatori che continuano, in realtà, ad operare in Italia. Evidenzia come tale pratica, oltre a costituire una violazione delle norme tributarie, rappresenti una forma di concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori economici. In tale contesto le previsioni dell'articolo 21, che spostano da 500 a 10.000 euro l'ammontare delle operazioni oltre il quale si prevede la comunicazione telematica all'Agenzia delle entrate, rischiano di aggravare la problematica, facilitando l'ulteriore proliferare di tali fenomeni fraudolenti.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, con riferimento alle considerazioni espresse dal deputato Villarosa circa l'articolo 20, evidenzia come lo schema di decreto non intervenga sulla qualificazione degli esportatori abituali, né sui criteri per l'identificazione dei stabili organizzazioni in Italia di imprese estere, ma intenda realizzare una mera revisione dei meccanismi comunicativi previsti in tale settore. In tale ambito la proposta di parere alternativa del movimento M5S comporterebbe il mantenimento di adempimenti, a carico dei contribuenti, giudicati inutili, se non dannosi, ai fini del contrasto all'evasione, dalla stessa Agenzia delle entrate, contraddicendo in tal modo agli obiettivi di semplificazione perseguiti dal provvedimento.

  Carla RUOCCO (M5S), riguardo alle problematiche concernenti la correzione Pag. 26dai dati trasmessi dai sostituti d'imposta e dai CAF nell'ambito del nuovo meccanismo di dichiarazione precompilata, precisa come la proposta alternativa di parere non intenda intervenire sulla disciplina del ravvedimento operoso, ma miri ad estendere a 30 giorni il termine entro il quale il sostituto d'imposta o il CAF può correggere eventuali errori nella trasmissione delle certificazioni.

  Girolamo PISANO (M5S) ribadisce le perplessità già espresse con riferimento all'articolo 16 dello schema di decreto, il quale elimina la possibilità, per i sostituti d'imposta, di effettuare le compensazioni delle somme rimborsate ai dipendenti sulla base dei prospetti di liquidazione delle dichiarazioni dei redditi attraverso il cosiddetto metodo interno, cioè indicando tale compensazione in apposita sezione del modello 770. Infatti, il predetto articolo 16 obbliga ad utilizzare esclusivamente il modello F24, vincolando pertanto i predetti soggetti ad avvalersi di uno strumento che, in particolare per quanto riguarda le piccole imprese, spesso non padroneggiano, costringendoli quindi ad avvalersi di professionisti specializzati, con conseguenti oneri amministrativi e finanziari. Ritiene, quindi, che le previsioni dell'articolo 16 non costituiscano in alcun modo una semplificazione, ma, al contrario, un costo ed una complicazione ulteriore per le imprese, le quali saranno chiamate ad effettuare tali compensazioni in termini più brevi, sebbene svolgimento di una funzione di interesse pubblico quale quella di sostituto d'imposta. Ritiene quindi opportuno rivedere la riformulazione dell'articolo 16, eliminando l'obbligatorietà dell'utilizzo del modello F24.

  Marco CAUSI (PD) sottolinea, sul piano metodologico, come si sia rivelata opportuna la scelta del Presidente di affrontare l'esame dello schema di decreto legislativo prevedendo la presentazione di proposte di modifica alla proposta di parere formulata dal relatore, consentendo in tal modo di discutere in dettaglio le diverse questioni. In tale contesto rileva, tuttavia, come le problematiche sollevate ora da diversi deputati del gruppo M5S avrebbero dovuto più opportunamente costituire oggetto di specifiche proposte di modifica e suggerendo di applicare pienamente tale metodo per i successivi schemi di decreto di attuazione della delega fiscale che nei prossimi mesi la Commissione sarà chiamata ad esaminare.
  Passando quindi agli aspetti di merito, ritiene possibile inserire nella proposta di parere del relatore un'osservazione con cui chiedere al Governo di valutare l'impatto in termini di oneri ed adempimenti per le imprese, delle modifiche previste dall'articolo 16, dichiarandosi invece contrario a sollecitare la soppressione di tale disposizione.
  Non concorda, invece, con le considerazioni espresse dal deputato Villarosa in merito all'articolo 20, evidenziando come la condizione di esportatore abituale non possa in alcun modo essere criminalizzata, ritenendo al contrario necessario dare sostegno alle imprese italiane che esportano all'estero. Ricorda, inoltre, che, come chiarito dal Direttore dell'Agenzia delle entrate nel corso della recente audizione dinanzi alla Commissione, le modifiche agli obblighi dichiarativi in materia recate dal predetto articolo 20, richieste dalla stessa Agenzia delle entrate, consentiranno di rafforzare gli strumenti di contrasto alle truffe in tale settore. Infatti saranno eliminate le dichiarazioni che attualmente devono essere prodotte dai singoli fornitori delle imprese esportatrici, concentrando gli obblighi dichiarativi sull'impresa esportatrice e centralizzando presso l'Agenzia delle entrate i controlli sulle dichiarazioni medesime, le quali potranno essere oggetto di riscontro incrociato con l'Agenzia delle dogane, riducendo in tal modo il rischio di false dichiarazioni.

  Daniele PESCO (M5S) rileva, con riferimento all'articolo 2, comma 1, dello schema di decreto, come la richiesta del gruppo M5S sia di portare da 5 a 30 giorni il termine entro il quale i sostituti d'imposta possono correggere le errate trasmissioni Pag. 27delle certificazioni da essi effettuate.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, alla luce dell'andamento del dibattito, riformula ulteriormente la propria proposta di parere, inserendo un'osservazione con cui si chiede al Governo di valutare l'opportunità di sostituire, all'articolo 2, comma 1, dello schema di decreto, le parole: «cinque giorni» con le seguenti: «trenta giorni», nonché un'osservazione con cui si chiede al Governo di valutare, con riferimento all'articolo 16 dello schema di decreto, l'impatto delle previsioni ivi contenute sulle imprese, in termini di eventuali oneri ed adempimenti aggiuntivi.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, accoglie la proposta di riformulazione della sua proposta di modifica n. 3.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge le proposte di modifica Capezzone n. 1 e n. 2, approva la proposta di modifica Capezzone n. 3, come riformulata, respinge la proposta di modifica Capezzone n. 4, approva la proposta di modifica Ribaudo n. 5 e respinge la proposta di modifica Capezzone n. 6.
  La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore, come riformulata, quale risultante dalle proposte di modifica approvate (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 7 agosto 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il Viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 14.45.

DL 109/2014: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero.
C. 2598 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 agosto scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che il relatore, Lodolini, nella seduta di ieri aveva illustrato il provvedimento, proponendo di esprimere su di esso parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

  Giovedì 7 agosto 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 14.50.

7-00411 Ribaudo: Rilascio del certificato di regolarità fiscale ai contribuenti che fruiscono di un piano di rateazione dei debiti tributari anche nel caso di mancato pagamento fino a un massimo di otto rate.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 6 agosto scorso.

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  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che nella precedente seduta di discussione il presentatore aveva illustrato il contenuto della risoluzione.

  Il Viceministro Luigi CASERO esprime parere favorevole sulla risoluzione.

  Francesco RIBAUDO (PD) auspica che il Governo si attivi per fare in modo che tutti gli enti coinvolti applichino correttamente la disciplina in materia di rateizzazione dei debiti iscritti al ruolo, rilasciando il certificato di regolarità fiscale e contributiva ai contribuenti che si avvalgono dei piani di rateazione in materia.

  La Commissione approva la risoluzione.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14.55 alle 15.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo (n. 2) all'Accordo sulla sede tra il Governo della Repubblica italiana e l'Istituto universitario europeo.
C. 2420 Governo, approvato dal Senato.

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