CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 luglio 2014
281.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 30 luglio 2014.

Audizione dei rappresentanti delle organizzazioni del settore biologico AIAB, AssoBio, Ferderbio, FIRAB e IFOAM, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 302 Fiorio, recante la riforma della normativa nazionale sull'agricoltura biologica, della proposta di regolamento dell'Unione europea relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici (COM(2014) 180 final) e della Comunicazione della Commissione europea – Piano d'azione per il futuro della produzione biologica nell'Unione europea (COM(2014) 179 final).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.30 alle 11.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 30 luglio 2014 — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.10.

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea.
C. 2568 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite VIII e X).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

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  La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 29 luglio 2014.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta di ieri il relatore Taricco ha svolto la relazione introduttiva e si è avviato il dibattito di carattere generale.

  Mino TARICCO (PD), relatore, fa presente che sembra emergere la possibilità che presso le Commissioni di merito siano apportate modifiche al testo approvato dal Senato, non ancora definite nei dettagli.
  Al riguardo, manifesta particolare preoccupazione per la possibilità che vengano soppresse alcune misure di interesse agricolo. Si è pertanto orientato a proporre alla Commissione di esprimere un parere favorevole, senza alcun rilievo, per evidenziare una valutazione complessivamente favorevole del testo in esame e salvaguardare la parte di sua competenza. Nel merito, riconosce che alcune disposizioni, come quelle relative al settore vitivinicolo, richiederebbero una precisazione normativa, che stava approfondendo. Tuttavia, considerato lo scenario che si sta determinando, ritiene preferibile esprimere più chiaramente e sin d'ora l'indirizzo generale della Commissione a sostegno del testo, rinviando alla fase degli emendamenti eventuali interventi correttivi.

  Loredana LUPO (M5S) rileva che, contrariamente a quanto si riteneva in precedenza, sembra che vi sia la possibilità concreta di modificare il testo del Senato. Ritiene pertanto più corretto che la Commissione non si esprima sul testo del Senato, che non sarà quello definitivo, ma attenda quello che sarà elaborato dalle Commissioni di merito.
  Inoltre, data anche la circostanza che il decreto-legge, benché contenga una parte cospicua di interesse agricolo, non è stato assegnato in sede referente alla Commissione Agricoltura, circostanza che reputa assurda, annuncia che il suo gruppo intende partecipare ai lavori delle Commissioni VIII e X, per seguirne direttamente l'andamento.

  Luca SANI, presidente, fa presente che la Commissione può esprimersi sul testo del Senato, che è per ora l'unico assegnato al suo esame, e successivamente anche sul testo che dovesse essere modificato dalle Commissioni di merito.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) ritiene che le difficoltà emerse nell'esame del provvedimento siano di natura politica e dipendano dal fatto che il Governo ha ritenuto di inserire una pluralità di interventi diversi in un unico decreto-legge, con la conseguenza che la Commissione Agricoltura si trova in una posizione marginale nell’iter legis e risulta espropriata delle sue competenze. La Commissione avrebbe invece potuto e dovuto essere investita dell'esame del provvedimento in sede referente, così da poterlo migliorare. Peraltro, tutte le parti politiche risultano vittime di quella scelta politica di fondo, che anche presso il Senato ha comportato l'esclusione di un intervento in via primaria della Commissione Agricoltura.
  Ciò premesso, l'apertura ad ulteriori modifiche del decreto-legge alla Camera comporta un'ulteriore difficoltà. Ritiene pertanto preferibile valutare l'andamento dei lavori presso le Commissioni di merito prima di esprimere un parere. Se invece la maggioranza insiste nel voler deliberare un parere favorevole oggi, il suo gruppo si limiterà ad esprimere un voto contrario.

  Mario CATANIA (SCpI) manifesta sconcerto per la situazione che si sta determinando. Infatti, si era orientato a segnalare un'incongruenza all'articolo 1, commi 1 e 2, che dovrebbero essere riferiti non solo all'impresa agricola, ma anche all'impresa vinicola che non ha una conduzione Pag. 50agricola in proprio, per evitare ingiustificate discriminazioni. Apprende invece ora che si sta determinando la possibilità che parti importanti del provvedimento che riguardano la materia agricola siano soppresse dal testo. Premesso che è sua regola essere rispettoso delle dinamiche della maggioranza e delle responsabilità del Governo, non può tuttavia che confermare il suo sconcerto per quanto sta accadendo.
  Per questi motivi, coglie l'indicazione del relatore per esprimere subito un parere favorevole sul testo trasmesso dal Senato, meglio ancora se accompagnato da una specifica manifestazione di contrarietà all'introduzione di modifiche di tipo soppressivo.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) ricorda ai colleghi che non il Governo, ma le Presidenze delle Camere provvedono all'assegnazione dei progetti di legge alle Commissioni, sulla base del criterio della prevalenza della materia.
  Ricorda peraltro che il lavoro svolto dal Senato è anche il frutto dell'interlocuzione che il suo gruppo ha avuto con l'omologo gruppo dell'altro ramo del Parlamento, al fine di mettere a punto modifiche migliorative del decreto-legge, anche per la prevedibile ipotesi di una ristrettezza dei tempi di esame alla Camera.
  Ritiene pertanto utile, a questo punto, licenziare ora con un parere favorevole il testo trasmesso dal Senato, che è l'unico all'esame, riservandosi successivamente una ulteriore valutazione su un eventuale nuovo testo delle Commissioni di merito.

  Mino TARICCO (PD), relatore, precisa di aver proposto l'espressione di un parere favorevole «secco», per esprimere l'orientamento prioritario della Commissione a confermare il testo del Senato, fermo restando che, se vi saranno ulteriori elementi, la stessa potrà ritornare nel merito del provvedimento, per esprimere valutazioni più puntuali.

  Silvia BENEDETTI (M5S) non comprende la logica della proposta del relatore, anche dal punto di vista dell'economia dei lavori, che dovrebbe consigliare alla Commissione di non pronunciarsi oggi. Osserva poi che il complessivo modo di operare seguito in relazione al decreto in esame non è conforme alla Costituzione e ha prodotto come effetto, tra l'altro, che la Commissione Agricoltura non è stata investita del suo esame in sede referente.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) non comprende l'atteggiamento della maggioranza che, da un lato, segnala alcune criticità nelle disposizioni approvate dal Senato, come quelle di interesse del settore vitivinicolo, ma dall'altro si accinge ad esprimere un parere favorevole senza alcun rilievo. Eppure, nel merito, alcune misure richiederebbero una seria valutazione della Commissione come, in particolare, quelle relative alla produzione della mozzarella di bufala campana DOP.
  Ribadisce poi che è stato singolare il modo con il quale è stato costruito il decreto-legge, nel quale sono stati accorpati una pluralità di interventi in materie diverse, con la conseguenza che le parti di competenza della Commissione Agricoltura sono state sottratte al suo esame in sede primaria, come mai accaduto in modo così dirompente. Al riguardo, ritiene che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali dovrebbe ammettere di non aver compreso quello che stava accadendo; altrimenti, bisognerebbe pensare che lo abbia fatto volutamente.
  Quanto alle considerazioni dell'onorevole Oliverio, osserva che anche i deputati del suo gruppo hanno lavorato con i colleghi del Senato, ma questo non può legittimare l'attuale pratica di «monocameralismo alternato ante-riforma», visto che, al momento, il sistema vigente è bicamerale.
  Osserva poi che il modo di procedere che è stato seguito non produce risultati di grande qualità, come dimostrato dal fatto che è sorta la necessità di modificare il testo del Senato.
  In conclusione, sottolinea che il suo gruppo, per le criticità che presentano nel merito alcune disposizioni, non può aderire ad un parere semplicemente favorevole; Pag. 51nel metodo, ribadisce che un rinvio anche solo di un giorno consentirebbe di avere un quadro più chiaro della situazione.

  Filippo GALLINELLA (M5S) sottolinea che la Commissione non può esprimere oggi il parere, ma dovrebbe rinviare la pronuncia a domani.

  Mino TARICCO (PD), relatore, ribadisce che ha proposto di deliberare oggi stesso un parere favorevole sul testo del Senato allo scopo preciso di esprimere la contrarietà della Commissione alla soppressione delle parti di sua competenza, come sembra si sia tentati di fare. Si tratta di stabilire una priorità, in quanto la rinuncia ad alcuni interventi costituirebbe comunque uno svantaggio per il mondo agricolo, anche se alcuni affinamenti sarebbero utili.

  La Commissione può in ogni caso riservarsi di esprimere un parere più articolato anche nella giornata di domani.

  Chiara GAGNARLI (M5S) ribadisce che il suo gruppo non può accettare l'espressione di un parere favorevole sulla parte agricola del provvedimento e sottolinea che questo modo di procedere significa precludere all'opposizione la possibilità di formulare rilievi e proposte. Condivide poi le considerazioni del deputato Russo sul bicameralismo.
  In conclusione, avverte che il suo gruppo non parteciperà alla votazione, esprimendo rammarico per il fatto che la maggioranza non tiene conto del contributo che lo stesso può offrire.

  Luca SANI, presidente, pur comprendendo che si è determinata una situazione anomala, anche rispetto alle competenze parlamentari, ribadisce che l'unico testo sul quale la Commissione può esprimersi allo stato è quello ad essa assegnato, ovvero il testo trasmesso dal Senato. Inoltre, fa presente che la Commissione in sede consultiva non può esaminare in quanto tali gli emendamenti presentati presso le Commissioni di merito, fermo restando che ciascun deputato può partecipare ai lavori di tutte le Commissioni.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) osserva che non vi sono particolari ragioni di urgenza per concludere l'esame del decreto-legge, che scade il 23 agosto. Ritiene pertanto che, per i tempi limitati finora a disposizione, non vi sono le condizioni per esprimere un parere oggi.

  Luca SANI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, avverte che si passerà ora alle dichiarazioni di voto sulla proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) sottolinea che dai lavori di oggi emerge una nuova forma di parere, il parere «in itinere», che segue l'onda degli eventi.
  Osserva quindi che la maggioranza sarebbe disponibile ad esprimere un parere più articolato, ma solo se il testo del Senato dovesse essere modificato. A suo giudizio, invece, la Commissione deve valutare le norme al suo esame per quello che le stesse comportano e a prescindere da quello che accadrà nelle Commissioni di merito.
  Da questo punto di vista, esprimere un parere favorevole semplice significa chiedere che il testo rimanga immutato, anche se presenta evidenti criticità, come le norme sulla produzione della mozzarella di bufala campana DOP. La sua parte politica, che pure condivide una parte degli interventi contenuti nel provvedimento, vorrebbe invece esprimere un parere più articolato, affinché le Commissioni di merito possano tener conto della valutazione complessiva della Commissione competente per materia e non solo delle sollecitazioni emendative del singolo deputato, che evidentemente non sono la stessa cosa. Rileva poi che, se finora è stato lamentato il deperimento dell'iniziativa legislativa parlamentare, oggi si deve constatare che l'iniziativa del Governo fa sì che delle questioni agricole non si occupino le Commissioni parlamentari Pag. 52competenti in materia di agricoltura. Ribadisce pertanto che la Commissione Agricoltura non può rinunciare a condurre le sue battaglie, che peraltro vedono tradizionalmente associate maggioranza e opposizione, per affidarsi all'azione dei singoli deputati.

  Mario CATANIA (SCpI), pur rispettando le considerazioni del deputato Russo, ribadisce di considerare prevalente l'orientamento indicato dal relatore, ritenendo prioritari gli interessi dell'agricoltura. Annuncia pertanto che voterà a favore del parere favorevole proposto.

  Federico FAUTTILLI (PI) rileva che dal dibattito è emerso con chiarezza il rischio che alcune misure di interesse dell'agricoltura possano essere soppresse dal testo approvato dal Senato. Un parere favorevole su tale testo mira pertanto ad evitare tale rischio.
  Per quanto riguarda altre questioni relative al merito di singole disposizioni, ritiene che potrebbero essere affrontate in sede di emendamenti.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) esprime il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore e sul provvedimento nel suo complesso, che consentirà il rilancio del settore agroalimentare. Al riguardo, sottolinea che finalmente si registra un'iniziativa del Governo di rilievo per il settore agricolo.
  Quanto alle considerazioni del collega Russo, premesso che ciascun deputato può presentare emendamenti presso le Commissioni di merito, non comprende perché egli, che pure si è dichiarato favorevole ad alcune misure, ritenga poi di esprimere un voto contrario o di non partecipare al voto.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE, manifestando apprezzamento per le conclusioni del relatore e anche per molte considerazioni formulate nel dibattito, in particolare dal collega Russo, ricorda che il provvedimento interviene su temi sui quali la Commissione è da lungo tempo impegnata, come la semplificazione burocratica e i controlli. Esso costituisce quindi un'occasione che va colta, indipendentemente dalla possibilità di averlo potuto esaminare in sede primaria, in quanto utile e necessaria. Osserva infine che eventuali correttivi potranno essere apportati anche nel successivo esame in Assemblea.

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.55.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI