CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 luglio 2014
277.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 156

RISOLUZIONI

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.15.

7-00375 Lenzi: Iniziative volte a fronteggiare la peste suina africana e la malattia vescicolare suina.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione di un nuovo testo n. 8-00068).

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che nelle sedute precedenti si sono svolte Pag. 157le audizioni informali che hanno apportato un notevole contributo e chiarimenti al nostro lavoro.
  A seguito di ciò, chiede all'on. Lenzi di illustrare le eventuali modifiche da apportare al testo della risoluzione.

  Donata LENZI (PD) illustra una proposta di nuova formulazione della risoluzione elaborata sulla base del lavoro conoscitivo intrapreso dalla Commissione e dell'ampio dibattito svolto (vedi allegato 1).

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ringrazia la collega Lenzi per avere raccolto in maniera meticolosa le indicazioni provenienti dalle audizioni svolte e dai lavori della Commissione. Ringrazia anche il collega Cova per il prezioso contributo fornito grazie anche alla sua competenza professionale.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO esprime parere favorevole sul testo della risoluzione, condividendo il contenuto degli impegni previsti.

  Roberto CAPELLI (Misto-CD) ringrazia in maniera non formale la collega Lenzi per avere saputo interpretare e trasferire nel testo della risoluzione tutte le problematiche connesse ad una vicenda complessa come quella della presenza delle peste suina in Sardegna. Propone un'integrazione della parte dispositiva, precisamente alla lettera l), al fine di favorire l'istituzione in Sardegna di un punto di ispezione frontaliera che avrebbe anche potenziali ricadute positive per il benessere animale.

  Donata LENZI (PD) accoglie la proposta di integrazione avanzata dal collega Capelli.

  Nessun altro, chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità il nuovo testo della risoluzione che assume il n. 8-00068 (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.30.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013.
C. 2541 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014.
C. 2542 Governo.

Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: stato di previsione del Ministero della salute.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che la Commissione è oggi convocata per l'esame in sede consultiva dei disegni di legge di approvazione del rendiconto e di assestamento, che saranno esaminati congiuntamente per le parti di rispettiva competenza (articolo 119, comma 8, del Regolamento), e che si concluderà con l'approvazione di una relazione alla Commissione Bilancio (articolo 120, comma 3, del Regolamento).
  Il disegno di legge di approvazione del rendiconto ha carattere formale e risulta sostanzialmente inemendabile, mentre Pag. 158possono essere presentati emendamenti al disegno di legge di assestamento anche presso le Commissioni di settore.
  La presentazione degli emendamenti è disciplinata dalle seguenti regole, corrispondenti a quelle riferite al disegno di legge di bilancio (articolo 121 del Regolamento): nella Commissione di merito devono essere presentati gli emendamenti che recano variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione ovvero delle parti degli stati di previsione di propria competenza. In via di prassi, peraltro, tali emendamenti possono essere anche presentati direttamente presso la Commissione bilancio; possono essere presentati emendamenti che determinano variazioni nell'ambito dello stato di previsione di propria competenza o delle parti di propria competenza la cui compensazione non è effettuata all'interno degli stati di previsione o delle parti di competenza.
  Gli emendamenti approvati dalle Commissioni di settore sono allegati alle relazioni che queste trasmettono alla Commissione bilancio e si intendono presentati a nome della Commissione interessata.
  Gli emendamenti respinti nelle Commissioni di settore devono essere, in ogni caso, presentati anche presso la Commissione bilancio, al fine di permetterne la ripresentazione in Assemblea.
  Per quanto concerne l'emendabilità del disegno di legge di assestamento, segnala che, come per il disegno di legge di bilancio, unità di voto ai fini dell'esame parlamentare sono solo i programmi e le tipologie di entrata, con riferimento alle previsioni di competenza e di cassa.
  Devono, pertanto, considerarsi ammissibili gli emendamenti in aumento, a condizione che siano riferiti ad un programma che abbia una quota del proprio stanziamento imputabile a capitoli rimodulabili; gli emendamenti in riduzione, a condizione che siano riferiti ai medesimi programmi di cui al punto 1 e che la diminuzione dello stanziamento proposta non superi la somma della quota relativa agli stanziamenti rimodulabili; l'emendabilità delle previsioni di spesa è soggetta alla regola generale secondo cui, ai fini del rispetto dei saldi-obiettivo indicati nella risoluzione di approvazione del DEF, gli emendamenti di maggiore spesa devono essere compensati da corrispondenti diminuzioni di spesa.
  Tanto per le modifiche di stanziamenti di competenza, quanto per quelle delle autorizzazioni di cassa, è esclusa la possibilità di compensare l'incremento degli stanziamenti di parte corrente mediante la riduzione di stanziamenti di conto capitale.
  Ricorda altresì che la Commissione bilancio dovrebbe fissare il termine per la presentazione degli emendamenti per martedì 29 luglio e, pertanto, entro tale termine le Commissioni di settore dovrebbero concludere l'esame in sede consultiva.
  A tal fine, prima di dare la parola al deputato Monchiero per lo svolgimento della relazione introduttiva, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge di assestamento 2014 presso la nostra Commissione a domani, alle ore 11.

  La Commissione concorda.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI), relatore, rileva innanzitutto, partendo dall'analisi del disegno di legge di rendiconto, con specifico riferimento alle competenze della Commissione affari sociali, che nel 2013, gli stanziamenti definitivi di competenza del Ministero della salute sono stati pari a 1.517 milioni di euro (1.531 milioni nel 2012).
  I procedimenti amministrativi adottati nel corso dell'anno hanno apportato variazioni in aumento pari a 243,3 milioni di euro agli stanziamenti inizialmente previsti per il Ministero della salute, per il 2013, pari a 1.273,3 milioni di euro. I residui finali al 31 dicembre 2013 sono risultati pari a 744,5 milioni di euro (795 milioni nel 2012). In sintesi, il Ministero della salute presenta un coefficiente di realizzazione della spesa relativamente basso (intorno al 70 per cento, anche negli esercizi precedenti) a fronte di un bilancio composto al 95 per cento circa di spese Pag. 159correnti, di cui circa il 43 per cento per «Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private», il 32 per cento per «Trasferimenti correnti ad Amministrazione pubbliche» (circa il 19 per cento «Trasferimenti ad enti produttori di servizi sanitari» e quasi il 10 per cento per «Trasferimenti correnti ad enti di ricerca»), con poco più dell'11 per cento destinato ai «Consumi intermedi».
  Fa presente che, nel 2013, la Missione 17 Ricerca e innovazione presenta stanziamenti definitivi pari a 460,3 milioni di euro con una riduzione rispetto al 2012 del 2,1 per cento. All'interno della Missione 17, il Programma 20 Ricerca per il settore della sanità pubblica con risorse pari a 442,3 milioni di euro, destinate in gran parte a trasferimenti ad Amministrazioni pubbliche, pesa per oltre il 96 per cento sull'intera Missione. Nelle risorse del Programma 20 sono fra l'altro comprese: la dotazione del Fondo occorrente per il finanziamento delle attività di ricerca corrente e finalizzata, nonché di sperimentazione in materia sanitaria (cap. 3398); le risorse necessarie per le spese obbligatorie e di funzionamento dell'Istituto superiore di sanità (capitoli 3443, 3444, 3446).
  La Missione 20 Tutela della salute, suddivisa in cinque programmi, conta 805,4 milioni di stanziamenti iniziali di competenza e 977,8 milioni di stanziamenti definitivi, poco di più rispetto ai 974 milioni del 2012. La lieve crescita degli stanziamenti e degli impegni della Missione (+ 0,4 per cento rispetto al 2012) è imputabile al Programma Regolamentazione e vigilanza in materia di prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano e di sicurezza delle cure che vede un incremento degli stanziamenti, rispetto al 2012, di circa il 20 per cento.
  Rileva che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, sono stanziate risorse destinate al finanziamento della Sanità. In particolare, nella Missione 3 Relazioni finanziarie con le autonomie, per quanto d'interesse della Commissione, i programmi di maggiore impatto sono: Programma 3.4 Federalismo, con una previsione iniziale di competenza pari a 57.078 milioni di euro e una definitiva pari a 55.792, le cui risorse sono quasi completamente assorbite dal capitolo 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA; Programma 3.6 Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria, con una previsione iniziale di competenza pari a 8.969 milioni di euro e la definitiva pari a 9.854, in cui si segnalano il capitolo 2700 Fondo sanitario nazionale (di cui una quota è destinata alla Regione siciliana, mentre il resto finanzia le spese sanitarie vincolate a determinati obiettivi del Piano sanitario nazionale) e il capitolo 2701 Finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale in relazione alle minori entrate dell'IRAP.
  Nella Missione 14 Infrastrutture pubbliche e logistica (Programma 14.8 Opere pubbliche e infrastrutture), sono presenti le dotazioni per il finanziamento dell'edilizia sanitaria (capitolo 7464, nella Tabella 3 gli stanziamenti di competenza) che per il 2013, a fronte di uno stanziamento di competenza molto basso, registra dei residui pari a 1.888 milioni di euro.
  Fa presente, poi, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, riorganizzato dal Decreto del Presidente della Repubblica del 7 aprile 2011, n. 144, svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo anche sulle politiche sociali, di assistenza, e dell'immigrazione. Nel corso del 2013, sono stati rifinanziati tutti i fondi gestiti dal Ministero (Fondo nazionale per le politiche sociali, Fondo per l'infanzia e l'adolescenza e per le non autosufficienze). Per quanto riguarda il Fondo nazionale politiche sociali, il cap. 3671, che indica la dotazione del Fondo, reca uno stanziamento iniziale di 344 milioni di euro e uno stanziamento finale di 5 milioni, dovuto al fatto che 295 milioni risultano trasferiti dal cap. 3671 al cap. 3539 Somme da corrispondere alle regioni per il finanziamento di interventi di competenza regionale in materia di politiche sociali.
  Gli stanziamenti definitivi di competenza del Ministero nel 2013 ammontano a 111.693 milioni di euro (99.115 milioni Pag. 160nel 2012), quelli iniziali a 109.878 milioni, mentre i residui al 31 5 dicembre 2012 sono 13.333 milioni.
  La Missione 24 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, costituita dai programmi 24.2 Terzo settore: associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali, e 24.12, Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, promozione e programmazione politiche sociali, monitoraggio e valutazione interventi, presenta uno stanziamento iniziale di competenza per il 2013 pari a 26.756 milioni di euro e uno definitivo di 26.770 milioni (24 per cento circa del totale).
  La Missione 27 Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti presenta uno stanziamento iniziale di competenza per il 2013 pari a 2 milioni di euro e uno definitivo di 41,7 milioni. Rispetto al 2012, gli stanziamenti definitivi di competenza sono aumentati di circa il 13 per cento. Per quanto riguarda gli stanziamenti di interesse della Commissione, la Missione 24 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia ha avuto un incremento, rispetto al 2012, pari a 1,3 miliardi di euro.
  Evidenzia, poi, che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, sono stanziate risorse destinate al finanziamento anche delle politiche sociali. Nelle Missioni 24 Diritti sociali, solidarietà sociale e famiglia e 30 Giovani e sport, sono presenti, rispettivamente, i Programmi 24.4 Lotta alle dipendenze (con il cap. 2113 Politiche antidroga), 24.7 Sostegno alla famiglia (con il cap. 2102), 24.8 Promozione e garanzia dei diritti e delle pari opportunità (con il cap. 2108), e 30.2 Incentivazione e sostegno alla gioventù (con il cap. 2106), con le risorse assegnate ai relativi dipartimenti della Presidenza del Consiglio. Infine, nel settore delle spese di parte corrente si segnala l'incidenza dei residui di nuova formazione sull'ammontare degli impegni di competenza.
  Le spese che incidono nell'ambito di tale categoria, per quanto d'interesse della XII Commissione, sono quelle relative al Fondo corrispondente a quota parte dell'importo del 5 per mille del gettito IRE da utilizzare per il sostegno del volontariato, per il finanziamento della ricerca scientifica, della ricerca sanitaria e dell'università, nonché per attività sociali svolte dai comuni di residenza dei contribuenti (cap. 3094) con residui di stanziamento pari a 400 milioni di euro.
  Passando, quindi, al disegno di legge di assestamento per il 2014 – che, ricorda, è lo strumento previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente – fa innanzitutto presente che non tiene ancora conto degli effetti finanziari del decreto legge n. 66 del 2014 in quanto appena convertito dalla legge n. 89 del 2014.
  Per quanto le tematiche d'interesse della Commissione XII in ambito sanitario, segnala che nei residui di parte corrente di nuova formazione un peso notevole è attribuibile agli aggregati relativi al complesso dei trasferimenti ad amministrazioni pubbliche, pari a 26.957 milioni di euro, di cui 4.657 milioni al Fondo sanitario nazionale. Dal lato delle spese in conto capitale, si segnala che residui consistenti riguardano i contributi agli investimenti ad Amministrazioni pubbliche, pari a 5.121 milioni, attribuibili prevalentemente al Ministero dell'Economia e delle Finanze, di cui 1.217 milioni di euro destinati all'edilizia sanitaria e ospedaliera. Per quanto riguarda le politiche sociali, dall'analisi delle spese finali per missioni dell'esercizio finanziario 2013, al netto della missione debito pubblico, emerge come un ristretto numero di missioni assorba larga parte delle risorse disponibili. In tale quadro, fra le missioni di maggior rilievo ai fini dell'analisi della gestione di competenza è da segnalare la Missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, che, con 32.214 milioni di euro nel 2013, ha impegnato il 6,4 per cento delle risorse totali, registrando un incremento in termini assoluti rispetto al 2012 di 1.435 milioni, pari a +4,7 per cento. Pag. 161
  Procede ad illustrare le principali variazioni relative alle materie che rientrano nelle competenze della XII Commissione, ovvero le variazioni e le previsioni assestate delle missioni e programmi in materia di: politiche sanitarie, politiche sociali, politiche della famiglia, lotta alle dipendenze, politiche giovanili, le risorse per il finanziamento delle quali sono allocate negli stati di previsione del Ministero della salute e del MEF (politiche sanitarie), del Ministero delle politiche sociali e del MEF (politiche sociali), del MEF (politiche per la famiglia, politiche giovanili e lotta alle dipendenze).
  Per quanto attiene alle politiche sanitarie, le risorse per l'attuazione di tali politiche sono allocate principalmente nello stato di previsione del Ministero della salute. Per l'anno finanziario 2014, tale stato di previsione reca spese iniziali per complessivi 1.354 milioni di euro in conto competenza e 1.362 milioni di euro in conto cassa, mentre la consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2014 risulta di 779 milioni di euro. Le previsioni assestate dal disegno di legge in esame risultano pari, in conto competenza, a 1.358 milioni di euro e in conto capitale a 1.437 milioni di euro. La previsione iniziale dei residui complessivi risulta invece assestata a 796 milioni di euro.
  Gran parte delle risorse, in termini di stanziamenti assestati di competenza, sono concentrate nella missione Tutela della salute (20) (885,3 milioni di euro) e nella missione Ricerca e Innovazione (17) (418 milioni di euro).
  Relativamente alla Missione 20 e alle variazioni proposte dal provvedimento in esame rileva, a livello dei residui, una flessione di 9,2 milioni di euro nell'ambito del programma Sanità pubblica veterinaria, igiene e sicurezza degli alimenti (20.2).
  Come ha già ricordato, le risorse relative al concorso dello Stato alla spesa sanitaria sono allocate nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, in particolare nella missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3). All'interno della missione rilevano i programmi Federalismo (3.4) e il programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6). Si segnala che alla variazione in aumento (+322 milioni di euro competenza; + 98 milioni di euro cassa) proposta al cap. 2700 Fondo Sanitario del programma (3.6), corrisponde una riduzione di identica cifra, ovviamente di segno inverso, dello stanziamento del cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA del programma (3.4).
  Nello stato di previsione del MEF rileva, infine, la missione Infrastrutture pubbliche e logistiche (14) e in particolare il programma Opere pubbliche ed infrastrutture (14.8), il cui cap. 7464 «Somme da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica», pur privo di risorse per quanto riguarda la competenza, contiene pressoché l'intera dotazione della suddetta missione e presenta un incremento proposto dal provvedimento in esame a livello dei residui pari a circa 43,7 milioni di euro, per un totale assestato 1.224,4 milioni di euro.
  Per quanto riguarda le politiche sociali, le risorse per l'attuazione di tali politiche sono allocate quasi interamente nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Per l'anno finanziario 2014, le principali missioni, in termini di stanziamenti assestati di competenza, che interessano 3 la XII Commissione, sono la missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24) (27.256 milioni) – al cui interno si segnala, per la rilevanza dell'investimento, il programma Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, promozione e programmazione politiche sociali, monitoraggio e valutazione interventi (24.12) che, con i suoi 27.251 milioni di euro, assorbe quasi completamente le risorse della missione – e la missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27), con una dotazione assestata in conto competenza pari a 32,6 milioni di euro.
  All'interno della programma 24.12 segnala in conto competenza i seguenti capitoli: 3527 Fondo nazionale per l'infanzia Pag. 162e l'adolescenza finalizzato alla realizzazione di interventi nei comuni riservatari di cui alla legge n. 285 del 1997 con una dotazione iniziale e assestata coincidente pari a 30,7 milioni di euro; 3528 Somma da corrispondere all'INPS per il pagamento di pensioni, assegni vari e relativi oneri accessori agli invalidi civili, ai sordomuti ed ai ciechi civili con una dotazione iniziale e assestata pari a 18.760,9; 3534 Assegni di maternità (232.2 milioni previsione iniziale e assestata); 3535 Assegno ai nuclei familiari (339 milioni previsione iniziale e assestata); 3537 Lavoratori affetti da talassemia (4,8 milioni previsione iniziale e assestata); 3671 Fondo da ripartire per le politiche sociali (317 milioni di euro previsione iniziale e assestata); 3538 Fondo per le non autosufficienze (350 milioni previsione iniziale e assestata).
  Per quanto attiene alle politiche per la famiglia, nello stato di previsione del MEF fa presente che sono allocate le risorse della Missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24). Nel programma Protezione sociale per particolari categorie (24.5) rileva il capitolo 1639 Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare (Social card) con una dotazione di competenza iniziale pari a circa 300 milioni euro, che, grazie ad un incremento di 140 milioni di euro in dipendenza di atti amministrativi, si assesta a 440 milioni di euro.
  Nel programma Sostegno alla famiglia (24.7) rileva il capitolo 2102 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri, reca la dotazione di competenza del Fondo politiche della Famiglia, con una dotazione di competenza iniziale e assestata coincidenti, pari a 20,9 milioni di euro.
  Per la lotta alle dipendenze, nello stato di previsione del MEF sono allocate anche le risorse per l'attuazione delle politiche antidroga. Le risorse, individuabili nel programma Lotta alle dipendenze (24.4), sono allocate nel capitolo 2113 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attuazione delle politiche antidroga con una dotazione di competenza assestata pari a 8,4 milioni di euro che non registra variazioni rispetto a quella iniziale.
  Per quanto attiene alle politiche giovanili, segnala che nello stato di previsione del MEF sono inoltre allocate le risorse della Missione 30 Giovani e sport, contenente il programma Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2), con una dotazione di competenza iniziale pari a circa 18 milioni di euro, che, grazie ad un incremento in dipendenza di atti amministrativi pari a 52 milioni di euro, si assesta a 70 milioni di euro.
  L'incremento, discendente dalle misure del decreto legge n. 76 del 2013, che possono essere ricondotte al Piano giovani, è allocato nel capitolo 2128 Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il Piano di azione e coesione rivolto alla promozione e realizzazione di progetti promossi dai giovani per assicurare il finanziamento delle istanze nell'ambito delle procedure «Giovani per il sociale» e «Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici», che partendo da una previsione iniziale di competenza nulla, registra un assestato di competenza pari a 52 milioni di euro.
  Ugualmente, il capitolo 7212 Somme da erogare per interventi per la imprenditorialità giovanile presenta una previsione iniziale pari a zero, che in seguito a una variazione in dipendenza di atti amministrativi registra un assestato di competenza pari a 26 milioni di euro, si assesta a tale cifra.
  Segnala, infine, che il capitolo 2106 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per incentivazione e sostegno alla gioventù registra invece una previsione di competenza iniziale e assestata pari a 16,8 milioni di euro.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50

Pag. 163

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche sociali, Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.50.

Istituzione del «Giorno del dono».
C. 2422, approvata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione inizia oggi l'esame, in sede referente, della proposta di legge C. 2422, già approvata dal Senato, recante «Istituzione del «Giorno del dono».
  Dà, pertanto, la parola all'onorevole Patriarca, per lo svolgimento della relazione.

  Edoardo PATRIARCA (PD), relatore, fa presente che la proposta di legge in esame, già approvata dal Senato il 28 maggio scorso, si compone di due articoli.
  L'articolo 1 riconosce nel 4 ottobre di ogni anno il giorno dedicato al dono. La Giornata intende offrire ai cittadini l'opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società italiana, ravvisando in esse una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un'espressione degna di essere riconosciuta e promossa, anche in modo differenziato e aperto, come emerge anche dall'esplicito accoglimento del principio di sussidiarietà. (articolo 118, quarto comma, nel testo riformato).
  In occasione del giorno del dono, l'articolo 2 dà facoltà di organizzare – in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado – cerimonie, iniziative, incontri, momenti comuni di riflessione, presentazioni, affinché la pratica del dono sia oggetto di attenzione in tutte le forme che essa può assumere e soprattutto riceva il conforto di adeguati approfondimenti culturali.
  La data scelta è quella del 4 ottobre, festa di San Francesco d'Assisi patrono d'Italia, già giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra culture e religioni.
  Il tema del dono è materia di un ampio dibattito culturale diventato particolarmente vivace e intenso negli ultimi anni. Parallelamente, ampia e variegata è la presenza quotidiana del dono nella realtà sociale, nazionale e internazionale: si tratti di risorse personali quali tempo, energie, competenze, o di mezzi finanziari, di patrimoni materiali o di altro ancora, come nel caso della donazione di sangue e di organi.
  Osserva che in questo tempo di crisi economica e morale, portare all'attenzione dell'opinione pubblica il tema del dono assume un particolare significato. Esso permette di scoprire, o riscoprire, il valore della «gratuità»: un valore che porta linfa vitale alla società, che si batte contro indifferenza ed egoismo, e che ricostruisce per quanto possibile, relazioni di fiducia e reciprocità.
  Precisa che istituire il giorno del dono non significa istituzionalizzare la generosità spontanea, ma piuttosto valorizzare e coltivare la solidarietà degli italiani. E va da sé che il giorno del dono non intende coinvolgere solo le Organizzazioni non profit virtuose, quelle che mettono al centro del proprio agire trasparenza e credibilità, ma anche tutte le realtà produttive socialmente responsabili, le scuole, le università, il mondo della cultura, le pubbliche amministrazioni.
  Ritiene, quindi, che sia questo lo spirito del giorno del dono: non mera filantropia ma gratuità, reciprocità e strumento per costruire relazioni capaci di mobilitare quelle energie che la società talvolta lascia inoperose. Il dono è generazione, è creazione di valore e ricchezza per la comunità intera. È proprio questa l'intenzione Pag. 164che ha animato il Presidente emerito senatore Carlo Azeglio Ciampi primo firmatario al Senato di questo disegno di legge, disegno di legge fortemente voluto anche dall'Istituto Italiano della Donazione.
  Conclude, evidenziando che le iniziative non comporteranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvederanno agli adempimenti derivanti dal disegno di legge in esame con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

  Il sottosegretario Franca BIONDELLI dichiara di condividere lo spirito del provvedimento da lei già seguito nel corso dell'esame al Senato. Ritiene che il valore primario della solidarietà risulti particolarmente significativo in un periodo di grave crisi economica. Giudica importante anche l'individuazione della giornata del 4 ottobre, che si caratterizza tradizionalmente come dedicata alla pace.
  Ritiene, infine, necessaria una riflessione sulla riscontrata grave diminuzione delle donazioni di sangue e soprattutto di organi.

  Ileana ARGENTIN (PD) ringrazia il relatore per avere posto l'attenzione su valori che vengono dati per scontati ma che devono essere condivisi. Manifesta apprezzamento anche per il prospettato coinvolgimento di tutte le realtà produttive socialmente responsabili, non limitandosi alle organizzazioni del terzo settore che tradizionalmente operano in questi ambiti.
  Invita tutti i membri della Commissione ad essere soggetti attivi nell'ambito della giornata del dono in modo di diffondere conoscenza tra i soggetti meno consapevoli, in particolare veicolando il messaggio che le diversità non sono un limite ma un patrimonio.

  Paola BINETTI (PI), nel ringraziare il relatore per avere affrontato il tema al di fuori della retorica, richiama esperienze della sua infanzia in cui, proprio nella giornata del 4 ottobre, veniva invitata a compiere gesti gratuiti nei confronti di persone bisognose.
  Sottolinea l'importanza della gratuità, specie in un epoca caratterizzata da un approccio di tipo eccessivamente economico ai fatti della vita. Ritiene che i soggetti che rivestono cariche pubbliche debbano dare, accanto a quella personale, una dimensione pubblica alla generosità. Concorda con il relatore e con la collega Argentin sulla necessità di un coinvolgimento di soggetti che vadano oltre il terzo settore.
  Coglie l'occasione per ricordare che è ormai un anno che è presente in piazza Montecitorio la tenda eretta dai fratelli Biviano per porre l'attenzione sui temi della cura dei malati di distrofia muscolare. Nel ricordare la sua posizione fortemente critica sul metodo Stamina, ritiene in ogni caso importante dare ascolto ai bisogni dei soggetti malati e instaurare un dialogo che sia occasione di arricchimento reciproco.

  Daniela SBROLLINI (PD) ringrazia tutti i colleghi sinora intervenuti per avere posto l'attenzione con semplicità sul concetto di gratuità, in un periodo condizionato dalla crisi economica e dalla logica del mercato. Ritiene che questi temi si possano legare ad un nuovo modo di fare politica.
  Nel sottolineare il richiamo fatto dal rappresentante del Governo sul calo delle donazioni di sangue ed organi, invita i colleghi a farsi promotori di un informazione su questi temi, rivolta soprattutto ai giovani, per fugare timori irrazionali.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta nel corso della quale potranno chiudersi gli interventi sul provvedimento in esame e svolgersi le repliche del relatore e del rappresentante del Governo.

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Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
C. 698 Grassi, C. 1352 Argentin e C. 2205 Miotto.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, nella seduta del 15 luglio 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che nelle sedute precedenti si è svolto il dibattito.
  Dà, quindi, la parola, al Governo e al relatore per gli interventi in replica.

  Il sottosegretario Franca BIONDELLI condivide l'impostazione delle proposte presentate e ne auspica un iter celere, pur non nascondendosi i problemi legati alla copertura finanziaria. Preannuncia che discuterà di questi temi, nonché di altre tematiche legate alle politiche sociali, in un imminente incontro con il Ministro Poletti. Ricorda che anche la Presidente della Camera si è espressa per una soluzione rapida dei problemi legati all'assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.

  Elena CARNEVALI (PD), relatore, ricorda che il tema in esame è stato già affrontato nelle passate legislature senza trovare soluzione in ragione del mancato reperimento delle necessarie risorse.
  Riprendendo alcune osservazioni svolte dal collega Baroni sulla opportunità di nuovi interventi legislativi, sottolinea che non si intende modificare il quadro normativo attuale ma solo incentivare alcune esperienze positive già esistenti, per superare un modello di assistenza fondato solo sulle strutture socio-sanitarie, che presentano peraltro forti disparità territoriali, come ricordato dalla collega Sbrollini.
  Ritiene che la questione non possa essere affrontata con l'uniformità delle risposte, in ragione della molteplicità delle situazioni, ma permettendo ai singoli un'adeguata programmazione. Ritiene collegato a questo tema anche quello della vita indipendente sollevato dal collega Fossati. Concorda con la collega Binetti sulla necessità di possedere dati certi in ragione dell'evoluzione demografica della popolazione italiana.
  Ritiene necessario un approfondimento sul tema, ricordato dalla collega Argentin, del possibile utilizzo di risorse private, con opportune garanzie, per motivazioni di natura sia etica che pratica.
  Sottolinea che l'obiettivo che si deve porre la Commissione è quello di facilitare ed incentivare, con le opportune garanzie, misure per assicurare un'esistenza dignitosa ai soggetti in difficoltà. Giudica opportuno lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali ed invita i colleghi a presentare il prima possibile eventuali ulteriori progetti di legge sulla materia per avere un quadro più completo delle proposte sul tappeto al fine di poter elaborare un testo unificato che tenga conto delle posizioni di tutti gruppi parlamentari.
  Ringrazia il rappresentante del Governo per la sua disponibilità ed apprezza l'intervento sulla materia del Presidente della Camera.
  Pur comprendendone le difficoltà, invita a distinguere il tema oggetto delle proposte di legge da quello della non autosufficienza, sottolineando l'importanza di garantire una vita relazionale ai soggetti con fragilità che non sono necessariamente non autosufficienti.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, chiede ai rappresentanti dei gruppi di far pervenire le proposte per i soggetti da audire.

  La Commissione delibera, quindi, di nominare un Comitato ristretto per l'elaborazione di un testo unificato, riservandosi il presidente di designarne i componenti sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 15.30.

Sulla missione di studio a Cagliari e Olbia sul progetto relativo al completamento e al rilancio dell'ex Ospedale San Raffaele di Olbia.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che nelle giornate del 3 e 4 luglio scorsi una delegazione della XII Commissione ha effettuato una missione di studio a Cagliari e Olbia per approfondire le tematiche connesse al completamento e rilancio dell'ex Ospedale San Raffaele di Olbia.
  In esito allo svolgimento della missione, ha quindi presentato una relazione che illustra l'attività svolta dalla delegazione nel corso della missione e sui temi discussi in tale sede (vedi allegato 3).
  Nell'illustrare brevemente la relazione depositata, sottolinea che l'aspetto più rilevante della vicenda relativa all'ospedale di Olbia è rappresentato dall'impegno assunto dalla presidenza del Consiglio, su richiesta della regione Sardegna, in sede di stipula del protocollo, a portare avanti le modifiche legislative necessarie alla realizzazione del progetto. Rileva che tale modello potrebbe trovare un seguito in altre situazioni, anche al di fuori del campo sanitario.

  La Commissione prende atto.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) auspica che la Commissione possa esaminare più compiutamente la questione potendo contare anche su dati più puntuali.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, invita il collega Baroni a far pervenire eventuali quesiti che potranno essere sottoposti al Ministro Lorenzin in vista del seguito dell'audizione su questo tema.

  Elena CARNEVALI (PD), ritenendo necessari ulteriori spazi di approfondimento, chiede chiarimenti in ordine alle modifiche legislative proposte.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che nel corso dell'audizione di ieri il Ministro Lorenzin ha prospettato la necessità di intervenire con una modifica delle norme del DL n. 95 del 2012 (cd. spending review), convertito dalla legge n. 135 del 2012, sul numero di posti letto per abitante e sul tetto alla spesa sanitaria accreditata.
  Dichiara pertanto concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.

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