CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 luglio 2014
265.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 86

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 3 luglio 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE.

  La seduta comincia alle 12.

Proposta di nomina della professoressa Anna Genovese a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB).
Nomina n. 37.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 giugno 2014.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che, nella seduta del 24 giugno scorso, il relatore, Fregolent, aveva svolto una relazione sulla proposta di nomina e che nella seduta del 1o luglio scorso si è svolta l'audizione informale della professoressa Genovese.

  Silvia FREGOLENT (PD), relatore, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina della professoressa Anna Genovese a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB).

  Sebastiano BARBANTI (M5S) afferma preliminarmente che la proposta di nomina della professoressa Anna Genovese a Pag. 87componente della Commissione nazionale per le società e la borsa desta nel suo gruppo grandissima perplessità. Ritiene, infatti, che la Commissione rappresenti un'istituzione fondamentale affinché i risparmiatori possano assumere scelte mature, nella consapevolezza di poter agire in un ambiente affidabile, in cui gli operatori sono sottoposti a un'azione di controllo efficace sulla trasparenza e sulla correttezza dei comportamenti.
  In tale contesto ricorda che, proprio a tal fine, sono state create le autorità indipendenti, tra cui la CONSOB, i cui membri ritiene debbano avere ontologicamente due caratteristiche essenziali: la competenza, in quanto si trovano ad esercitare rilevanti poteri, anche regolamentari, sottratti ad altri ambiti istituzionali proprio in ragione della esasperata complessità tecnica delle norme e dei comportamenti in questione, e l'indipendenza dal Governo, il quale persegue obiettivi fisiologicamente cangianti, in omaggio all'alternanza democratica, mentre le finalità delle autorità che vigilano sui mercati finanziari sono cristallizzate dalla legge, in diretta attuazione dei valori e principi espressi dalla Costituzione.
  Con riferimento al primo requisito, relativo alla competenza, ritiene che la scelta della professoressa Genovese appaia non proprio la migliore possibile, in quanto, pur senza mettere in discussione le capacità della professoressa, si rileva un disallineamento rispetto al profilo ideale che dovrebbero avere i componenti della CONSOB.
  A sostegno di questa valutazione segnala come, dalla lettura del curriculum vitae della professoressa Genovese, non risultino elementi qualificanti di una sua particolare competenza rispetto al prestigioso ruolo che essa è stata chiamata a ricoprire. Rammenta, in tale ambito, che la professoressa ha all'attivo due pubblicazioni che affrontano, con taglio prettamente giuridico, questioni legate piuttosto alla tutela della concorrenza ed evidenzia come, navigando su Internet, abbia facilmente reperito, attraverso i siti di alcune università italiane, i curriculum vitae di soggetti di pari qualifica, impegnati da anni in ricerche e pubblicazioni in materia di mercati finanziari, anche e soprattutto sulla base di una formazione economica.
  Sottolinea quindi come l'aspetto più rilevante in proposito riguardi il fatto che, sin dalla nascita della Commissione, le nomine che a mano a mano si sono susseguite hanno rispettato la prassi, non scritta ma fondamentale, di veder rappresentate all'interno della CONSOB competenze di natura multidisciplinare, al fine di garantire l'efficace funzionamento della Commissione stessa.
  A tale proposito evidenzia come il Commissario uscente, Michele Pezzinga, rappresentasse proprio l'anima «economica» di una CONSOB in cui appare ora prevalere un tipo di formazione giuridico-amministrativa.
  Reputa pertanto che sarebbe stato opportuno effettuare una valutazione fra candidati in grado di esprimere questa sensibilità, evidenziando, al riguardo, come personalità in grado di rispondere a questi requisiti non manchino certamente. A sostegno di queste considerazioni, richiama i curriculum vitae acquisiti simulando un sistema di selezione fondato sulla competenza e segnala come il Ministero del Tesoro inglese, nel settembre 2012, abbia pubblicato un annuncio, a sue spese, sul noto settimanale The Economist, con lo scopo di raccogliere candidature per selezionare il nuovo Governatore della Banca d'Inghilterra, utilizzando un approccio trasparente, orientato alla valutazione della competenza, a prescindere dalle «conoscenze politiche» che spesso, erroneamente, divengono nel nostro Paese sinonimo di «competenza».
  Passando al secondo parametro di valutazione, relativo all'indipendenza dal Governo che ciascun componente della Commissione dovrebbe possedere, ritiene che, da quanto appreso dalle cronache di questi giorni, non sembra potersene ravvisare la sussistenza nella figura della Pag. 88professoressa Genovese. Ricorda, al riguardo, che la stampa ha già evidenziato come il riferimento alla professoressa Genovese da parte del Presidente del Consiglio sarebbe da ricondurre a una diretta conoscenza tra quest'ultima e l'avvocato e professore Umberto Tombari, docente di Diritto commerciale, il quale è suo maestro, oltre che amico del Presidente del Consiglio Renzi.
  Sottolinea in merito come l'avvocato Tombari, il quale risulta essere un civilista stimatissimo, sia tra i titolari di uno dei più prestigiosi studi legali fiorentini (lo studio Tombari, Corsi, D'Angelo e Associati), presso il quale ha lavorato, subito dopo il conseguimento della laurea, Maria Elena Boschi, oggi Ministro delle Riforme costituzionali e dei rapporti con il Parlamento. Ricorda altresì che lo stesso Tombari è anche presidente della società Firenze Mobilità, controllata dal Comune di Firenze, di cui il Presidente del Consiglio è stato Sindaco, nonché Presidente della SICI (Sviluppo Imprese Centro Italia), società partecipata dagli istituti bancari Monte dei Paschi di Siena, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di San Miniato. Rammenta quindi che l'avvocato Tombari è componente del comitato di indirizzo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, consigliere d'amministrazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, nonché consigliere indipendente della casa di moda Ferragamo e di Prelios-Pirelli e che l'altro socio fondatore del suo studio, Francesco Corsi, ha fatto parte dei consigli d'amministrazione della Cassa di Risparmio di Firenze e della società Fondiaria-Sai di Salvatore Ligresti, prima delle disastrose vicende che hanno coinvolto tali società.
  Ritiene peraltro, più in generale, che la nomina oggi in esame debba essere contestualizzata nel periodo «buio» che sta vivendo la CONSOB guidata dal Presidente Vegas e che, a suo avviso, risente certamente dello «schiacciamento» verso la figura del suo Presidente dovuta alla riforma che ha ridotto da cinque a tre il numero dei suoi Commissari (con il Presidente che vota «per due»), circostanza aggravata dalla sistematica astensione di uno dei Commissari.
  Sottolinea al riguardo come, da decine di articoli di stampa, emerga da mesi l'immagine, sconcertante, di un'istituzione che non è in grado di perseguire i fini che la legge le assegna. Segnala, a sostegno di questa valutazione, come la CONSOB non sia intervenuta sul caso del Monte dei Paschi di Siena, nonostante un esposto che forniva dettagli alla stessa CONSOB circa i fatti poi accertati in via giudiziaria. Rileva inoltre il mancato intervento della Commissione sui pesanti «strascichi» del caso Seat, la mancata vigilanza sulle offerte al pubblico di titoli della società Deiulemar, nonché il mancato intervento sulla situazione di Alitalia e il suo ruolo, già all'attenzione degli organi di stampa, nell'ambito dei contrasti interni relativi alla fusione fra Unipol e Fondiaria-SAI.
  Stigmatizza quindi come, a fronte di tali vicende, le quali minano le fondamenta del sistema finanziario e la fiducia degli investitori, la CONSOB, nella persona del suo Presidente, si limiti a riorganizzare, sovrapporre ruoli, nominare 40 nuovi capi ufficio, imporre filtri all'attività di vigilanza, processare i dipendenti infedeli e chiedere perfino le loro dimissioni a mezzo stampa.
  Rileva altresì di aver appreso che, in tempi di spending review, e proprio mentre il Governo riafferma il principio del concorso pubblico quale unico viatico per l'assunzione nelle Autorità Indipendenti, in anticipo di qualche giorno rispetto all'approvazione del decreto-legge di riforma della pubblica amministrazione, la CONSOB ha deliberato la stabilizzazione di 43 dipendenti a tempo determinato, alcuni dei quali sono stati assunti a seguito di chiamata diretta per ricoprire posizioni «fiduciarie», attraverso un esame-colloquio dinanzi ad una commissione presieduta dallo stesso Vegas.
  Considera quindi emblematico che, a fronte di tutta questa paradossale situazione, Pag. 89il Presidente del Consiglio Renzi nomini come commissario della CONSOB una persona a lui fedelissima.
  Con riferimento a tali aspetti della vicenda, pone in rilievo come le Autorità debbano, al contrario, essere indipendenti dalla politica e perseguire i fini loro specificamente assegnati dalla legge, rendendone conto al Parlamento, quale espressione della volontà popolare. Sottolinea quindi come le Autorità stesse non possano divenire il terreno di conquista della cordata del momento, ritenendo che, ad oggi, la CONSOB sia invece ostaggio di interessi politici volti a impedirne il corretto funzionamento e a ostacolare il ruolo che la legge le assegna.
  Segnala come il suo gruppo abbia auspicato che il Presidente del Consiglio introducesse delle best practice nell'esercizio dei poteri di nomina affidati dalla legge a lui e, più in generale, al Governo, rilevando come, al contrario, le vicende che hanno riguardato la nomina della vigilessa di Firenze a capo del Dipartimento Affari Giuridici e Legali della Presidenza del Consiglio, unitamente all’»infornata» di nomine negli enti pubblici avvenute lo scorso aprile, rivelino il ricorso a vere e proprie bad practice, tristemente note in questo Paese.
  Dichiara, in conclusione, il forte convincimento del Movimento 5 Stelle circa il fatto che la persona indicata dal Presidente del Consiglio non sia adeguata a ricoprire la carica di commissario della CONSOB, ritenendo che la stessa non disponga delle competenze necessarie ad assicurare un'adeguata partecipazione alle attività istituzionali della CONSOB, né possieda la necessaria indipendenza dal potere esecutivo.
  Preannuncia quindi il voto contrario del suo gruppo sulla proposta del relatore di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina della professoressa Anna Genovese a componente della CONSOB.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti:  34   
   Votanti:  34   
   Maggioranza:  18   
   Astenuti:   0   
    Hanno votato :  26    
    Hanno votato no:   8    
  (La Commissione approva).

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Alberti, Barbanti, Bernardo, Bonifazi, Cancelleri, Capezzone, Capozzolo, Carbone, Carella, Causi, Colaninno, Marco Di Maio, Marco Di Stefano, Fragomeli, Fregolent, Gebhard, Ginato, Gutgeld, Lodolini, Moretto, Pagano, Paglia, Pastorino, Pelillo, Pesco, Petrini, Pisano, Ribaudo, Ruocco, Sanga, Sberna, Sottanelli, Villarosa e Zoggia.

  La seduta termina alle 12.35.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 3 luglio 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 12.35.

Disposizioni in materia di disciplina del prestito vitalizio ipotecario.
C. 1752 Causi.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1o luglio scorso.

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  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che sul provvedimento sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Ambiente e Politiche dell'Unione europea, mentre la Commissione Giustizia non ha ritenuto di esprimere il parere di sua competenza.

  La Commissione approva la proposta di conferire mandato al relatore, Petrini, a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento, come modificato dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Soppressione della società Equitalia Spa e trasferimento delle funzioni in materia di riscossione all'Agenzia delle entrate, nonché determinazione del limite massimo degli oneri a carico dei contribuenti nei procedimenti di riscossione.
C. 2299 Cancelleri.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 luglio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri contrari sul provvedimento delle Commissioni Giustizia e Lavoro, mentre le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio esprimeranno il loro parere direttamente all'Assemblea.
  Avverte altresì che sono stati presentati tre emendamenti (vedi allegato).

  Michele PELILLO (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 1.1, esprimendo invece parere contrario sull'emendamento Paglia 1.2 e sull'articolo aggiuntivo Cancelleri 4.01.

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che l'eventuale approvazione dell'emendamento Causi 1.1, interamente soppressivo di tutti gli articoli della proposta di legge, comporterebbe la preclusione delle altre due proposte emendative.

  La Commissione approva l'emendamento Causi 1.1, risultando pertanto precluse le altre proposte emendative presentate.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Causi 1.1, interamente soppressivo di tutti gli articoli della proposta di legge, sarà ora posta in votazione la proposta di conferire al relatore il mandato a riferire in senso contrario all'Assemblea sul provvedimento.

  La Commissione approva la proposta di conferire mandato al relatore, Pelillo, a riferire in senso contrario in Assemblea sul provvedimento. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) dichiara l'intenzione del suo gruppo di presentare, ai fini della discussione del provvedimento in Assemblea, talune proposte emendative che tengano conto degli spunti raccolti nel corso dell'esame in sede referente e delle osservazioni svolte dalle altre forze politiche.
  Informa inoltre che il suo gruppo l'ha designata quale relatore di minoranza per la discussione in Assemblea.

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  Daniele CAPEZZONE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 12.50.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 3 luglio 2014.

Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2397 Capezzone, recante riforma della disciplina delle tasse automobilistiche e altre disposizioni concernenti l'imposizione tributaria sui veicoli.
Audizione dei rappresentanti dell'Associazione italiana leasing (Assilea).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.50 alle 13.

Audizione dei rappresentanti dell'Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13 alle 13.20.

Audizione dei rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia (ANCI).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.20 alle 13.40.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 264 del 2 luglio 2014, a pagina 101, seconda colonna, quarantanovesima riga, dopo le parole: «del sistema», aggiungere le seguenti: «, se, per l'appunto, non perfettamente armoniche rispetto al più ampio contesto di innovazione legislativa cui sta lavorando il Governo.»

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