CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 luglio 2014
264.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 2 luglio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.50.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Elio VITO, presidente, comunica che il deputato Salvatore Cicu, componente del gruppo Forza Italia – il Popolo della Libertà, essendo stato eletto al Parlamento europeo, ha cessato di far parte di questa Commissione. Coglie, pertanto, l'opportunità per esprimere a nome della Commissione un sentito ringraziamento al collega Cicu per il lavoro svolto con autorevolezza e passione, unitamente alla soddisfazione per l'importante mandato conferitogli dagli elettori della Circoscrizione Italia insulare e in particolare della regione Sardegna.
  Comunica, altresì, che anche il collega Enrico Gasbarra, del gruppo Partito Democratico, ha cessato di far parte della Commissione essendo a sua volta stato eletto europarlamentare per la Circoscrizione Centro. Ringrazia anche il collega Gasbarra per il contributo assicurato ai lavori della Commissione e si congratula con lui a nome per il significativo risultato conseguito.
  Segnala, infine, che entrano a far parte della Commissione in qualità di componenti del gruppo del Partito democratico i deputati Ferdinando Aiello e Antonio Decaro, cui dà il benvenuto.

DL 83/2014: Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.
Nuovo testo C. 2426 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VII e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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  Elio VITO, presidente e relatore, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  In sostituzione del relatore, onorevole Garofani, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, illustra i contenuti del provvedimento, osservando, in primo luogo, che sul provvedimento la Commissione ha già espresso, nella seduta dello scorso 18 giugno, un parere favorevole con due osservazioni, la prima delle quali evidenziava la necessità di chiarire le differenze tra le competenze del Commissario, da un lato, e quelle della Sovrintendenza e delle altre Amministrazioni, dall'altro. La seconda osservazione invitava, invece, ad una valutazione sul possibile trasferimento a Caserta della Scuola Allievi Specialisti dell'Aeronautica Militare nelle sue attività didattiche.
  Evidenzia, quindi, che le norme di competenza della Commissione modificate per effetto dell'approvazione di emendamenti presso le Commissioni di merito, Cultura e Attività produttive, riguardano le disposizioni concernenti le «Misure urgenti per la tutela e la valorizzazione del complesso della Reggia di Caserta», di cui all'articolo 3.
  Segnatamente, con riferimento al comma 1, è stato rafforzato l'obiettivo di restituire l'intero complesso della Reggia di Caserta alla sua destinazione culturale, educativa e museale, adesso qualificata come esclusiva.
  Inoltre, a seguito della presentazione di un emendamento presentato dalla collega Petrenga e dalla stessa riformulato su istanza dei relatori, è stato modificato anche il comma 2, al fine di prevedere che il Progetto di riassegnazione e di restituzione degli spazi predisposto dal Commissario straordinario dovrà «stabilire un crono-programma relativo alla delocalizzazione graduale degli spazi del complesso e definendo la destinazione d'uso degli spazi medesimi».
  Osserva, infine, che anche il comma 3 è stato modificato nell'obiettivo di meglio precisare i contorni del compenso del Commissario, quantificato adesso nel limite massimo di 50.000 euro e riferito all'anno in corso.
  In conclusione, alla luce di quanto esposto, ritiene ci siano gli estremi affinché la Commissione proceda all'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in titolo.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI, nel condividere i contenuti della relazione illustrata dal presidente Vito, concorda sulla proposta di parere favorevole.

  Giovanna PETRENGA (FI-PdL) apprezza il rilievo posto dal presidente sull'attività emendativa che si è svolta presso le Commissioni di merito, concordando sulla proposta di esprimere un parere favorevole.

  Donatella DURANTI (SEL) chiede chiarimenti sulle modifiche apportate dalle Commissioni di merito, che ritiene presentino aspetti tra di loro contraddittori.

  Giovanna PETRENGA (FI-PdL) fa presente che già nel 2005 era stato siglato un protocollo che prevedeva la delocalizzazione delle attività della Scuola Allievi Specialisti dell'Aeronautica Militare all'interno del complesso della Reggia di Caserta, al fine di consentire che il trasferimento delle citate attività potesse avvenire in strutture adeguatamente ristrutturate, site nella stessa città di Caserta. Al riguardo fa presente che l'occupazione delle nuove strutture destinatarie da parte dell'Aeronautica ha già avuto inizio ma la delocalizzazione non è stata ancora avviata, in deroga al citato protocollo. Poiché è necessario dare seguito a quanto stabilito nel 2005, l'emendamento approvato dalle Commissioni di merito è stato finalizzato a delineare un'attività programmatoria che assicuri il conseguimento del risultato della delocalizzazione entro tempi certi. Occorre anche assicurare che, al termine del biennio necessario a completare il processo di delocalizzazione, il Ministero dei beni e delle attività culturali Pag. 52subentri nella disponibilità degli spazi potendoli già impiegare secondo la nuova destinazione d'uso. Per conseguire tale finalità occorre anche reperire i fondi necessari a provvedere agli interventi di adeguamento dei locali. L'emendamento si è reso, pertanto, necessario al fine di avvicinare l'obiettivo della delocalizzazione nella considerazione delle esigenze effettive e delle problematiche cui le diverse Amministrazioni andranno necessariamente incontro.
  Sottolinea, quindi, come l'aver previsto di stabilire un crono-programma relativo alla delocalizzazione graduale degli spazi tuteli gli interessi delle entrambe le Amministrazioni dello Stato interessate, quello del Ministero dei beni culturali alla restituzione di tutti gli spazi del complesso della Reggia e quello del Ministero della difesa a mantenere le attività della Scuola nell'ambito della città di Caserta, evitando al contempo che, attraverso il loro rilascio immediato, tutti gli spazi occupati subiscano, a causa del loro abbandono, ulteriori danni.

  Elio VITO, presidente e relatore, ad integrazione delle precisazioni fornite dalla collega Petrenga, osserva che la predisposizione da parte del Commissario straordinario, entro il 31 dicembre 2014, di un progetto per la riassegnazione degli spazi del complesso della Reggia era già prevista nel testo originario del decreto e che la novità attiene alla necessità che tale Piano includa un crono-programma.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI concorda sul fatto che la predisposizione del crono-programma relativo alla delocalizzazione graduale degli spazi rappresenti una procedura valida per entrambe le Amministrazioni dello Stato interessate.
  Infine, quanto al rafforzamento, attraverso la qualificazione di esclusività, della destinazione culturale, educativa e museale del complesso della Reggia di Caserta, sottolinea come la disposizione non presenti alcun profilo problematico per il Dicastero.

  Donatella DURANTI (SEL) preannuncia un voto di astensione da parte dei rappresentanti del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal presidente Vito in sostituzione del relatore.

  Emanuela CORDA (M5S) preannuncia a sua volta un voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Modifiche all'articolo 17 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in materia di contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza.
Nuovo testo C. 219 Matteo Bragantini.

(Parere alle Commissioni riunite I e VIII).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone, pertanto, l'attivazione.

  Vincenzo D'ARIENZO, relatore, osserva, in primo luogo, che la proposta C. 219 – che reca modifiche all'articolo 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (cosiddetto codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, in materia di contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza) – riproduce il nuovo testo della proposta C. 4063 Bragantini, che le Commissioni riunite Affari costituzionali ed Ambiente avevano approvato nella scorsa legislatura, sul quale la Commissione Difesa si era espressa favorevolmente nella seduta del 19 dicembre 2012, il cui iter fu, tuttavia, Pag. 53interrotto a causa dello scioglimento anticipato della legislatura.
  Rileva, quindi, che la specificità dei contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza è nella natura derogatoria della disciplina che li riguarda. Si tratta, in particolare, di contratti al cui oggetto, atti o modalità di esecuzione è attribuita una classifica di segretezza, nonché di quelli la cui esecuzione deve essere accompagnata da speciali misure di sicurezza, in conformità a disposizioni legislative, regolamentari o amministrative.
  Ricorda, dunque, che la disciplina vigente stabilisce che il carattere della segretezza necessiti di un provvedimento formale e motivato caso per caso, che deve intervenire prima dell'avvio delle procedure di aggiudicazione. Infatti, il comma 2 del citato articolo 17 dispone che le amministrazioni e gli enti usuari attribuiscono, con provvedimento motivato, le classifiche di segretezza ai sensi dell'articolo 42 della legge 3 agosto 2007, n. 124, ovvero di altre norme vigenti. Con riferimento, invece, ai contratti eseguibili con speciali misure di sicurezza, le amministrazioni e gli enti usuari devono dichiarare, con provvedimento motivato, i lavori, i servizi e le forniture da eseguire in tali modalità individuate nel predetto provvedimento.
  Quanto, invece, alle procedure da seguire, il comma 4 dello stesso articolo 17 prevede che l'affidamento di tali contratti avvenga previo esperimento di gara informale a cui sono invitati almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti qualificati in relazione all'oggetto del contratto e sempre che la negoziazione con più di un operatore economico sia compatibile con le esigenze di segretezza e sicurezza.
  Infine, in merito al controllo da parte della Corte dei conti, il comma 5 del medesimo articolo 17 prevede che tali contratti posti in essere dalle Amministrazioni dello Stato debbano essere sottoposti esclusivamente al controllo successivo della stessa Corte, la quale si pronuncia sulla regolarità, sulla correttezza e sull'efficacia della gestione, trasmettendo una relazione al Parlamento entro il 30 giugno di ciascun anno.
  In sintesi, rileva come le deroghe riguardanti tali contratti attengano, principalmente, alla disciplina generale in materia di appalti pubblici sotto il profilo delle procedure di affidamento, della concorrenza e della pubblicità delle procedure di gara, al controllo della Corte dei conti, limitatamente a quelli posti in essere dalle Amministrazioni dello Stato, essendo esclusi da quello preventivo di legittimità, e, infine, alla vigilanza dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.
  Passando ad illustrare il merito del provvedimento, osserva che l'articolo 1 – modificato dalle Commissioni – novella i commi 2 e 4 dell'articolo 17 del codice dei contratti pubblici e ne sostituisce interamente il comma 5.
  L'articolo 1-bis, anch'esso introdotto dalle Commissioni durante la fase emendativa, apporta invece alcune modifiche alle disposizioni in materia di adozione di provvedimenti che attribuiscono le classifiche di segretezza, al fine di armonizzare la disciplina alle nuove disposizioni introdotte.
  In particolare, il comma 2 prevede ora che gli atti motivati che attribuiscono le classifiche di segretezza debbano dare conto in maniera puntuale delle specifiche circostanze che hanno reso necessario il ricorso al provvedimento derogatorio e debbano in ogni caso consentire a posteriori, e comunque quando le esigenze di segretezza siano venute meno, un'adeguata valutazione sulla congruità dei tempi, dei costi e delle modalità realizzative previsti dai contratti segretati.
  Il comma 4, invece, stabilisce che nel caso in cui non siano stati individuati i soggetti qualificati per lo svolgimento della gara informale nel numero previsto dal periodo precedente, le amministrazioni e gli enti usuari debbano dare conto in una relazione scritta delle modalità della ricerca effettuata e delle motivazioni che hanno portato a considerare idonei alla partecipazione alla gara solo i soggetti invitati. Nel caso in cui la negoziazione Pag. 54con più di un operatore sia stata ritenuta non compatibile con le esigenze di segretezza e sicurezza, le amministrazioni e gli enti usuari dovranno, altresì, dare conto con atto motivato delle ragioni che hanno condotto all'affidamento del contratto attraverso negoziazione con un unico operatore.
  La nuova formulazione del comma 5, infine, amplia il ruolo del controllo della Corte dei conti sui contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza posti in essere dalle Amministrazioni dello Stato, compresi i contratti pubblici aggiudicati nei settori della difesa e della sicurezza, ad eccezione dei contratti cui si applica il decreto di attuazione della direttiva 2009/81/CE e dei contratti di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 208 del 2011.
  Dopo aver ricordato a quale tipologia di contratti si applichi la citata direttiva, evidenzia come la norma in esame introduca il controllo preventivo effettuato da un ufficio della Corte dei conti organizzato in modo da assicurare la tutela delle esigenze di riservatezza e preveda che la Corte medesima si pronunci, entro quarantacinque giorni dalla richiesta, anche «sulla legittimità e sulla regolarità dei contratti segretati, nonché sulla regolarità, sulla correttezza e sull'efficacia della gestione». In caso di decorso infruttuoso del termine, limitatamente ai fini del controllo preventivo, la pronuncia s'intenderà espressa in senso positivo.
  In conclusione, nel ritenere che il provvedimento debba essere valutato in maniera di massima positiva, trattandosi di disposizioni orientate a assicurare massima trasparenza alle procedure pubbliche di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti, ricorda che la stessa Corte dei conti ha evidenziato come «le esigenze di segretazione o riservatezza che legittimano all'adozione di procedure contrattuali derogatorie rispetto ai principi generali devono essere riscontrabili, oltre che nei requisiti soggettivi, anche nelle caratteristiche oggettive della realizzazione dell'opera, in quanto opere, servizi e forniture segretati non sfuggono alle regole generali, specie in merito al corretto utilizzo delle risorse ad essi destinate ed alla copertura finanziaria dei relativi atti» e si riserva di presentare una proposta di parere favorevole, anche sulla base degli elementi che dovessero emergere dal presente dibattito.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI ritiene esaustivo il lavoro svolto dal relatore, precisando che il provvedimento non presenta aspetti problematici per il Dicastero della difesa, in quanto dalla nuova disciplina del codice dei contratti pubblici sono espressamente esclusi i contratti disciplinati dal decreto legislativo n. 208 del 2011, che ha recepito la direttiva n. 2009/81/CE, relativa al coordinamento delle procedure per l'aggiudicazione di taluni appalti, di forniture e di servizi nei settori della difesa e della sicurezza.

  Luca FRUSONE (M5S) chiede che la Commissione esprima il prescritto parere in una successiva seduta.

  La Commissione conviene.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.40.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 249 del 10 giugno 2014, a pagina 106, prima colonna, ottava riga, dopo le parole: «Michele PIRAS (SEL),» aggiungere le seguenti: «Paolo BOLOGNESI (PD),».