CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 giugno 2014
259.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE LEGISLATIVA

  Martedì 24 giugno 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.30.

Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti.
C. 362-B Madia, approvato dalla Camera e modificato dalla 7a Commissione del Senato.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione del provvedimento in titolo.

  Manuela GHIZZONI, presidente e relatore, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento.
  Ricorda, quindi, che è stato assegnato in sede legislativa, in data odierna, il progetto di legge in titolo, già approvato dalla Camera dei deputati e modificato dalla 7a Commissione permanente del Senato. Avverte, poi, che la Commissione procederà nella seduta odierna alla discussione generale e alla fissazione del termine per la presentazione di eventuali emendamenti e che il testo verrà trasmesso alle Commissioni parlamentari di merito per l'espressione del parere di competenza.
  Dichiara quindi aperta la discussione sulle linee generali.
  Ricorda preliminarmente che il 15 gennaio 2014 l'Assemblea della Camera aveva approvato in prima lettura, con modifiche, la proposta di legge C. 362 e che l'11 giugno 2014 la 7a Commissione del Senato ha approvato in sede deliberante la suddetta Pag. 83proposta di legge, modificando l'articolo 2 in recepimento del parere espresso dalla sottocommissione per i pareri della 1a Commissione Affari costituzionali di quel ramo del Parlamento.
  Evidenzia che la Camera è chiamata a deliberare solo sulle modifiche apportate dal Senato – e sugli emendamenti eventualmente ad esse conseguenti –, ai sensi dell'articolo 70 del Regolamento.
  Dopo aver ricordato il contenuto dell'articolo 1, illustra le due modifiche apportate, nel corso dell'esame presso la 7a Commissione del Senato, all'articolo 2, comma 2, del provvedimento.
  Precisa, quindi, che una riguarda l'eliminazione della previsione che il parere delle Commissioni parlamentari sul relativo schema sia vincolante nelle parti in cui le Commissioni medesime abbiano formulato identiche condizioni, mentre l'altra attiene all'eliminazione dell'intesa con le associazioni professionali ai fini dell'emanazione del decreto ministeriale che dispone le modalità e i requisiti per l'iscrizione dei professionisti negli elenchi. Con riferimento alla prima modifica, ricorda che nella seduta della sottocommissione per i pareri della 1a Commissione del Senato, dell'11 febbraio 2014, il relatore aveva rilevato laconicamente che esso deve essere previsto come meramente obbligatorio. In merito alla seconda modifica, ricorda che il relatore aveva invece fatto presente che il coinvolgimento delle associazioni professionali, in sede di emanazione del decreto ministeriale, deve avere esclusivamente natura consultiva, poiché il ricorso allo strumento dell'intesa appare incongruo rispetto al normale procedimento per l'adozione di atti normativi di rango secondario.
  Sottolinea, quindi, che anche la I Commissione della Camera, nel parere reso il 18 dicembre 2013, aveva invitato la VII Commissione a valutare attentamente la previsione, definita «irrituale per l'ordinamento», dell’«l'intesa» con le associazioni professionali ai fini dell'emanazione del decreto ministeriale, poiché si sarebbe attribuito ad un soggetto privato, seppure rappresentativo, un ruolo di «co-decisore» con riferimento ad un atto normativo secondario». A tale proposito, si limita a ricordare che, a fronte del parere non ostativo della I Commissione della Camera dei deputati, la VII Commissione della Camera aveva insistito sulla previsione dell'intesa, in considerazione della funzione pubblica che le associazioni professionali hanno assunto con la legge n. 4 del 2013.
  Auspica, inoltre, che la Commissione possa procedere all'approvazione definitiva del testo così come modificato dal Senato in tempi strettissimi, segnalando come l'inserimento delle professioni nella parte dei principi generali del Codice dei beni culturali sancisca finalmente il riconoscimento dei professionisti competenti ad operare interventi sui beni culturali. Ricorda, infine, che la rapida approvazione del testo fornirebbe anche un elemento di chiarezza all'esame del decreto-legge n. 83 del 2014, cosiddetto ART-BONUS, attualmente in discussione presso la VII Commissione in sede referente, con particolare riferimento all'articolo 8, che dovrebbe tenere conto delle valutazioni sulle professioni dei beni culturali svolte in Parlamento in oltre un anno di confronto.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
  Propone quindi di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti al progetto di legge in discussione alle ore 20 della giornata odierna.

  La Commissione concorda.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione alla seduta di domani 25 giugno 2014.

  La seduta termina alle 14.40.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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INTERROGAZIONI

  Martedì 24 giugno 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia.

  La seduta comincia alle 14.40.

5-02452 Businarolo: Sulla gestione dell'Agenzia spaziale italiana.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Francesca BUSINAROLO (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo. Esprime innanzitutto perplessità sulla fissazione di un'audizione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Giannini presso la X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) sulle linee programmatiche del suo dicastero, concernente il settore aerospaziale, essendo invece prevista all'ordine del giorno della seduta odierna l'interrogazione in titolo, relativa appunto all'Agenzia spaziale italiana: chiede quindi la ratio di tale ripartizione di competenze tra la VII e la X Commissione della Camera. Andando nel merito della questione oggetto dell'interrogazione, ricorda come, grazie alla denuncia di un funzionario dell'ASI, sia stata avviata un'indagine su presunte irregolarità nella gestione di tale ente, che ha portato alle dimissioni del suo presidente, il quale aveva minacciato di morte il predetto dipendente e che tuttora risulta avere influenza all'interno dell'Agenzia. Rileva, quindi, che, nonostante sia da apprezzare il comportamento di chi segnala fatti di presunta mala gestione, l'autore di tale denuncia sia stato lasciato solo, non ricevendo alcuna tutela da parte dei soggetti istituzionali. Invita, quindi, il rappresentante del Governo ad attivarsi affinché la posizione personale e lavorativa del predetto dipendente sia adeguatamente tutelata.

5-02844 Ghizzoni: Sul bando «Smart Cities and Communities».

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal sottosegretario D'Onghia. Sottolinea, infatti, l'assoluta lungaggine del procedimento – che la stessa risposta definisce «abbastanza complesso» – il quale ha avuto inizio con l'emanazione del bando il 5 luglio 2012 e si è concluso solo il 13 febbraio 2014, con l'emanazione del decreto direttoriale n. 498: con quest'ultimo il MIUR ha approvato definitivamente la graduatoria dei progetti ammessi alle agevolazioni. Con riferimento, poi, ai singoli quesiti posti nell'interrogazione in titolo, rileva come quanto affermato nella risposta del Governo appaia contraddittorio, con particolare riferimento allo stanziamento delle risorse cadute in perenzione, che dovrebbero essere nuovamente reiscritte in bilancio. Chiede, inoltre, quando e per quali iniziative la somma «differenziale tra quanto impegnato per ogni progetto e quanto risultato eleggibile in termine di costi all'esito della valutazione», restando nella disponibilità del Ministero, potrà essere utilizzata per analoghe iniziative. Sottolinea, altresì, come non era stato preventivamente comunicato che la decorrenza dei progetti sarebbe stata fissata nei contratti, come si apprende solo oggi dalla risposta fornita dall'Esecutivo. Reputando, infine, questa vicenda una pagina «opaca» nel settore della promozione della ricerca, si augura che non si ripropongano in futuro simili lungaggini burocratiche, che sviliscono questo settore e il lavoro dei giovani ricercatori.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

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