CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 giugno 2014
255.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 205

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 18 giugno 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 14.35

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.
Atto n. 90.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 12 giugno 2014.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, illustra alcune modifiche che intende apportare alla proposta di parere presentata nella precedente seduta (vedi allegato 1).
  Si tratta, in particolare:
   della condizione al punto 3, che propone di sostituire con il seguente testo: «3. siano individuati fra i criteri di maggior favore per l'accesso alle risorse dell'istituendo Fondo nazionale per l'efficienza energetica indicatori rappresentativi della valenza prestazionale dei progetti ammissibili all'intervento del Fondo stesso, si valuti, inoltre, la possibilità di accesso alle garanzie di cui al comma 2, lettera anche da parte dei soggetti finanziatori degli interventi di efficientamento diversi dai soggetti proprietari»;
   della condizione al punto 7, che è così modificata: «all'articolo 9, comma 1, alinea, risultano troppo discrezionali i Pag. 206concetti di «tecnicamente possibile» e «economicamente ragionevole e proporzionato» per l'assolvimento degli obblighi che gravano potenzialmente anche su soggetti privati (si vedano lettere b), c) e d) del comma 5), si proceda quindi in maniera tale che, quanto meno nella norma attuativa, si limiti la discrezionalità di valutazione; si valuti inoltre la congruità dei tempi previsti per tali obbligazioni e, comunque, se il termine temporale indicato sia appropriato per dare modo di definire eventuali norme di agevolazione per l'installazione degli apparati richiesti»;
   della condizione al punto 14, che è sostituita dal seguente testo: «all'articolo 10, comma 14, chiarisca il Governo le effettive modalità del sostegno pubblico alla cogenerazione, ovvero se esso vada considerato in presenza di cogenerazione ad alto rendimento o anche in presenza del calore di recupero di scarto effettivamente utilizzato, ricordando che il decreto ministeriale 5 settembre 2011 già prescrive le caratteristiche di alto rendimento come requisito per accedere ai regimi di sostegno e le modalità di raccordo con i decreti legislativi n. 28 del 2011 e 20 del 2007».

  Propone inoltre di aggiungere un'osservazione volta a valutare la metodologia più idonea per rafforzare il ruolo dei cambiamenti comportamentali per incrementi di efficienza energetica verificabili e misurabili o stimabili (lettera q)).

  Il Viceministro Claudio DE VINCENTI manifesta un orientamento favorevole alla proposta di parere del relatore.

  Guido GALPERTI (PD) esprime soddisfazione per la proposta di parere formulata dal relatore e, in particolare, per il richiamo in premessa alle misure incentivanti per l'efficientamento energetico degli edifici che procedono nella direzione di rilanciare il comparto dell'edilizia. Ribadisce tuttavia la richiesta di chiarimenti, già formulata nella seduta del 14 maggio scorso in relazione all'articolo 9, comma 5, lettera d), non comprendendo le ragioni per cui il recepimento di una direttiva europea debba entrare nel merito di ripartizione delle spese condominiali che sono regolate in Italia da disposizioni del codice civile, peraltro recentemente modificate. Preannuncia quindi il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra la proposta di parere alternativo del proprio gruppo (vedi allegato 3). Esprime tuttavia apprezzamento per la proposta di parere del relatore che ha recepito alcune delle osservazioni formulate da colleghi del proprio gruppo. La proposta alternativa di parere è stata motiva dall'esigenza prioritaria del gruppo M5S di limitare l'utilizzo degli inceneritori e la conseguente produzione di energia da incenerimento dei rifiuti.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ringrazia il relatore per l'articolata proposta di parere che ha recepito molte delle istanze emerse nel lungo dibattito in Commissione. Relativamente al Fondo nazionale per l'efficienza energetica che dispone di circa 65 milioni di euro, chiede al Governo se sia possibile applicare la garanzia dello Stato che rappresenta un moltiplicatore pari a un fattore 12-14. Comprende la necessità di acquisire prioritariamente il parere del MEF, sottolinea tuttavia la positività di una misura che, non implicando ulteriori oneri, agevolerebbe il comparto dell'edilizia e l'efficientamento degli edifici. Dichiara quindi voto favorevole sulla proposta di parere.

  Il Viceministro Claudio DE VINCENTI si riserva di approfondire la questione posta dal deputato Abrignani.

  Guido GALPERTI (PD) invita nuovamente il rappresentante del Governo a rispondere alla domanda relativamente all'articolo 9, comma 5, lettera d).

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, nel condividere la perplessità manifestata dal collega Galperti, in merito all'articolo 9, e la richiesta del collega Abrignani sul Pag. 207Fondo nazionale per l'efficienza energetica, di cui all'articolo 15, propone di integrare la proposta di parere (vedi allegato 2) con ulteriori due osservazioni alle lettere q) ed r).

  Il Viceministro Claudio DE VINCENTI concorda con la proposta di integrazione formulata dal relatore Benamati.

  Davide CRIPPA (M5S) osserva che la questione sollevata dal collega Galperti è stata dibattuta a lungo dall'Anaci, l'associazione degli amministratori di condominio. Sottolinea che se si attribuisce ai condomini la piena potestà di decidere le modalità di distribuzione della spesa unicamente in base ai millesimi di proprietà in presenza di sistemi di teleriscaldamento, non ha senso installare i ripartitori di calore. Se l'obiettivo è quello di sensibilizzare il condomino a comportamenti virtuosi nei consumi energetici, vi è una contraddizione nel riconoscere all'assemblea la possibilità di ripartire questi consumi esclusivamente in base alle tabelle millesimali.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, pur ritenendo fondati i rilievi dell'onorevole Crippa, intende tuttavia sottoporre all'attenzione del Governo la questione sollevata dal deputato Galperti.

  Luigi TARANTO (PD), nel dichiarare il voto favorevole del proprio gruppo, sottolinea che la proposta di parere del relatore torna, nel campo specifico della promozione e dell'efficienza energetica, alla necessità di integrazione e coordinamento per assicurare un ruolo guida alla sfera pubblica, ma anche tra sistema pubblico e iniziativa dei soggetti privati.

  Davide CRIPPA (M5S) dichiara voto di astensione sulla proposta di parere del relatore. Ribadisce l'importanza degli interventi per il teleriscaldamento, ma anche sulle fatturazioni e soprattutto sui contatori, argomento peraltro già affrontato nel decreto «Destinazione Italia».
  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata (vedi allegato 2). Risulta pertanto preclusa la proposta di parere alternativo.

  Il Viceministro Claudio DE VINCENTI ringrazia il relatore e tutti i componenti della Commissione per l'articolata proposta di parere di cui assicura che il Governo terrà conto nella stesura definitiva del decreto legislativo.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 giugno 2014 — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 15.05.

Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
C. 750 Dell'Orco, C. 947 Iniziativa popolare, C. 1042 Benamati e C. 1279 Abrignani.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 1240, C. 1627 e C. 1809 – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 ottobre 2013.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che la Presidenza ha proceduto all'abbinamento d'ufficio delle seguenti proposte di legge, assegnate alla nostra Commissione e vertenti su materia identica a quella delle proposte di legge 750 e abbinate: proposta di legge C. 1627, d'iniziativa dei deputati Allasia ed altri, recante «Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di orari di apertura degli esercizi commerciali»; proposta di legge C. 1240, d'iniziativa del deputato Baruffi, recante «Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla Pag. 208legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali»; proposta di legge C. 1809, d'iniziativa del deputato Minardo, recante:» Disposizioni concernenti la regolamentazione comunale delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali».
  Avverte quindi che, in esito ai lavori svolti dal Comitato ristretto, il relatore ha predisposto un nuovo testo unificato che la Commissione deve nella seduta odierna adottare quale testo base per il seguito dell'esame.
  Invita quindi il relatore Senaldi a una breve illustrazione del testo elaborato.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, illustra il testo predisposto dal Comitato ristretto (vedi allegato 4), ringraziando tutti i gruppi parlamentari per il contributo fattivo. Sottolinea peraltro che, durante l'esame dell'articolato, si potrà procedere ad ulteriori aggiustamenti e miglioramenti del testo.
  Con riferimento alle disposizioni dell'articolo 4, che recano l'istituzione del Fondo per il sostegno delle micro, piccole e medie imprese del commercio, sottolinea che non è stato ancora possibile individuare una quantificazione finanziaria delle risorse ad esso assegnate.

  Marco DA VILLA, nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, stigmatizza l'eccessivo protrarsi dei lavori del Comitato ristretto nell'elaborazione di un testo base che presenta ancora contenuti da approfondire. Segnala alla Commissione le dichiarazioni del Ministro Guidi nell'Assemblea nazionale di Confesercenti, svoltasi ieri a Roma, sul tema della chiusura degli esercizi commerciali e sollecita il Governo a fornire quanto prima le risposte in merito alle risorse che intende mettere a disposizione per il Fondo di cui all'articolo 4 del provvedimento in esame.
  Auspica quindi che le criticità segnalate possano essere superate durante l'ulteriore prosieguo dei lavori, nell'ambito dell'esame degli emendamenti. Preannuncia quindi l'astensione del proprio gruppo nella deliberazione sull'adozione del testo base.

  Gianluca BENAMATI (PD) ringrazia il relatore per il notevole sforzo compiuto nell'elaborazione di un testo unificato che ha richiesto tempo, ma ha cercato di recepire le diverse istanze e di mediare tra posizioni sovente diametralmente opposte. Ritiene che la Commissione abbia svolto un utile lavoro di approfondimento cercando di conciliare i diritti e le esigenze espresse dai vari gruppi parlamentari. Nell'ulteriore prosieguo dei lavori sarà senz'altro possibile approfondire le problematiche rimaste irrisolte ed apportare al testo le modifiche migliorative che si riterranno opportune.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) condivide le considerazioni svolte dal collega Benamati circa la necessità che la Commissione prendesse tutto il tempo necessario per approfondire un tema come quello degli orari degli esercizi commerciali, che ha richiesto un serio lavoro di analisi e di studio, coinvolgendo istituti quali l'Istat e il CNEL.

  La Commissione, nel deliberare l'adozione del testo unificato elaborato dal Comitato ristretto, si assume la responsabilità di una scelta politica ben precisa, che può essere condivisibile in linea generale, ma che mette in discussione l'intero impianto delle liberalizzazioni degli orari commerciali introdotte dal Governo Monti. Restano da approfondire alcuni aspetti quali innanzitutto quello delle risorse finanziarie e del potere di deroga riconosciuto ai Comuni i cui effetti vanno ben ponderati sul piano dell'equilibrio delle competenze tra Stato ed enti locali. Ritiene sul punto vi siano dei profili di legittimità costituzionale che meritano ulteriori riflessioni.

  Raffaello VIGNALI (NCD) ringrazia il relatore, che ritiene abbia dovuto svolgere un lavoro di grande delicatezza al fine di giungere all'elaborazione di un testo il più possibile condiviso. Giudica estremamente positivo che la Commissione possa oggi adottare il testo unificato delle proposte di legge, anche se ritiene vi siano alcune Pag. 209questioni da approfondire che emergono da una rilettura del testo e che senza dubbio dovranno trovare una soluzione nell'ulteriore corso dell'esame del provvedimento. A mero titolo esemplificativo, chiede quali possano essere le conseguenze nell'ipotesi in cui un comune non adotti gli accordi territoriali, di cui all'articolo 2, per la definizione degli orari e delle chiusure degli esercizi commerciali. Dichiara quindi voto favorevole all'adozione del testo unificato.

  Luigi LACQUANITI (SEL) esprime un giudizio complessivamente favorevole sul testo elaborato dal Comitato ristretto, al quale potranno essere apportate ulteriori integrazioni e miglioramenti. Esprime soddisfazione per la scelta politica compiuta oggi che tende a superare la logica della totale liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali. Dichiara quindi voto favorevole all'adozione del testo unificato.

  Luciano CIMMINO (SCpI) sottolinea come, a suo giudizio, la liberalizzazione rappresenti l'unica soluzione per contrastare la crisi economica e la disoccupazione; ciò nondimeno, poiché ritiene che la politica sia anche l'arte della mediazione, ritiene condivisibile nelle linee generali il testo elaborato dal Comitato ristretto. Auspica che siano apportate modificazioni al calendario delle festività indicato all'articolo 1, che giudica obsoleto. Più in generale evidenzia alcuni profili problematici, già peraltro sottolineati dalla Corte costituzionale e dall'Autorità garante per la concorrenza e per il mercato. Preannuncia quindi il voto di astensione del proprio gruppo sul testo unificato elaborato dal Comitato ristretto.

  Edoardo NESI (Misto), pur ringraziando il relatore per il lavoro svolto, non giudica convincente il testo come elaborato dal Comitato ristretto, preannuncia quindi il suo voto contrario.

  Stefano ALLASIA (LNA) stigmatizza preliminarmente l'eccessiva lunghezza dei tempi di esame del Comitato ristretto che alla fine è giunto all'elaborazione di un testo che ancora presenta profili non risolti. Auspica che l'ulteriore esame del provvedimento sia ben più celere e che soprattutto sia più rapido l'esame presso l'altro ramo del Parlamento, al fine di arrivare all'approvazione definitiva del provvedimento in esame prima della fine della legislatura in corso.

  Luigi TARANTO (PD) ringrazia il relatore per il prezioso lavoro di sintesi svolto che rappresenta, a suo giudizio, un soddisfacente punto di equilibrio. Ritiene ingeneroso il giudizio emerso in qualche intervento che lo ha preceduto, che addirittura vede nel testo elaborato dal Comitato ristretto una sorta di delitto contro la liberalizzazione.
  A suo parere si tratta, in realtà, di un giudizio, eccessivamente severo in quanto nell'articolato non sono previsti limiti per gli orari di apertura degli esercizi commerciali; più correttamente quindi si può parlare di un intervento di liberalizzazione «ben temperata»: le norme oggi introdotte consentono il libero esercizio dell'attività commerciale e rappresentano una scelta di avanguardia e non certo una regressione nel panorama europeo dei Paesi economicamente più avanzati.
  Quanto al calendario delle festività indicato all'articolo 1, ritiene sia opportunamente modulabile ed integrabile. Sottolinea altresì l'importanza della previsione del principio del coordinamento territoriale. In conclusione ritiene che il lavoro svolto dal relatore rappresenti un ragionevole punto di equilibrio per un proficuo prosieguo esame nel merito del provvedimento.

  Angelo SENALDI (PD) ringrazia tutti i colleghi che sono intervenuti e ritiene che tutti i profili problematici fin qui evidenziati siano stati attentamente valutati durante i lavori del Comitato ristretto e potranno essere approfonditi nell'ulteriore esame del provvedimento ivi comprese le criticità manifestate in particolare dall'onorevole Cimmino.

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  Luciano CIMMINO (SCpI) sottolinea, come in realtà, siano state accolte solo in parte alcune osservazioni critiche da lui formulate durante l'esame del testo nell'ambito del Comitato ristretto, in particolare quelle relative al calendario delle festività.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, a questo punto del dibattito ritiene che, nel rispetto di tutte le opinioni espresse, la Commissione possa deliberare l'adozione del testo base, scelta che in nessun caso potrà pregiudicare la possibilità di apportare modifiche ed integrazioni al testo nell'ulteriore corso dei lavori.

  La Commissione delibera quindi di adottare il testo unificato elaborato dal Comitato ristretto quale testo base per il prosieguo dell'esame.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40

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