CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 maggio 2014
228.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e XII)
COMUNICATO
Pag. 16

SEDE REFERENTE

  Martedì 6 maggio 2014. — Presidenza del presidente della XII Commissione Pierpaolo VARGIU. – Intervengono i sottosegretari di Stato per la salute, Vito De Filippo, e per la giustizia, Cosimo Ferri.

  La seduta comincia alle 12.15.

DL 52/2014: Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. C. 2325 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 5 maggio 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, se non vi sono obiezioni, anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Ricorda quindi che le Commissioni sono oggi convocate per il seguito dell'esame del decreto-legge n. 52 del 2014, recante «Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari» (C. 2325 Governo, approvato dal Senato).
  Ricorda altresì che nella seduta di ieri si sono svolte le relazioni introduttive da parte dei deputati Mattiello e Patriarca e hanno avuto luogo gli interventi di alcuni colleghi.
  Fa presente, quindi, che nella seduta odierna proseguirà il dibattito con gli interventi dei colleghi e con la replica del Governo e dei relatori.

  Andrea CECCONI (M5S) fa presente innanzitutto di avere particolarmente a cuore il tema in discussione, ciò che ha determinato i toni accalorati usati nella seduta di ieri, avendo egli svolto la professione di infermiere, che lo ha portato a contatto sia con detenuti sia con malati psichiatrici.
  Entrando nel merito del contenuto del decreto-legge, rileva come la proroga da questo recata contrasti per definizione con il carattere di necessità e urgenza del provvedimento. Al riguardo, ricorda che le regioni avevano indicato il 2017 come termine possibile per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), per cui non comprende come sia Pag. 17stato possibile non tenerne conto dal momento che il provvedimento in esame affida alle regioni stesse il compito di realizzare le nuove strutture.
  Esprime, quindi, il netto dissenso, da parte del gruppo parlamentare che rappresenta, a fronte dell'ennesima proroga disposta per la chiusura degli OPG, fissata in questo caso al 15 marzo 2015. In proposito rileva che, se già nel 2011, con il decreto-legge n. 211, poi convertito dalla legge n. 9 del 2012, era emersa l'esigenza di superare in modo definitivo le predette strutture, lo Stato avrebbe dovuto perseguire tale priorità, anche agendo direttamente, mediante commissariamento delle regioni inadempienti, anziché fare ricorso a una serie di inutili proroghe.
  Contesta altresì le modifiche introdotte nel corso dell’iter di conversione al Senato, a partire dalla disposizione recata dal comma 1, lettera b), dell'articolo 1, ai sensi della quale la «pericolosità sociale» della persona inferma di mente autrice di condotte che integrano fattispecie di reato deve essere accertata soltanto in relazione alle qualità soggettive della persone, prescindendo dalle condizioni sociali o dalla mancanza di un progetto individualizzato da parte del dipartimento di salute mentale.
  Al riguardo, ritiene che costituisca un errore il non considerare congiuntamente gli aspetti giudiziari con quelli di carattere clinico, con il rischio di reimmettere nella società soggetti che non sono in grado di starci, per cui l'unica via possibile sarebbe poi quella di sottoporli a trattamento sanitario obbligatorio attraverso il ricovero coattivo presso i servizi pubblici di psichiatria, diagnosi e cura (SPDC).
  A suo avviso, attraverso le nuove strutture che si intende realizzare, cosiddette residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza sanitaria (REMS), si rischia di istituzionalizzare daccapo i manicomi.
  Esprime altresì dubbi circa la previsione di corsi di formazione del personale organizzati dalle regioni, sapendo per esperienza personale e diretta che questo tipo di corsi si rivela del tutto inadeguata nel momento in cui l'operatore socio-sanitario entra in contatto con un soggetto psicotico, essendo peraltro le varie psicosi assai diverse l'una dall'altra.
  Altri punti criticabili sono costituiti a suo avviso dal comma 1-ter dell'articolo 1, per cui i percorsi terapeutico-riabilitativi individuali di dimissione di ciascuna delle persone ricoverate negli ospedali psichiatrici giudiziari alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge in esame devono essere predisposti e inviati obbligatoriamente al ministero della salute e alla competente autorità giudiziaria entro un certo termine, estromettendo quindi completamente gli organi parlamentari competenti, nonché dalla previsione di un ennesimo organismo con funzioni di monitoraggio e di coordinamento delle iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento degli OPG, senza peraltro indicarne la composizione.
  Alla luce delle considerazioni svolte, ribadisce la valutazione già espressa, evidenziando il carattere estremamente lacunoso del provvedimento in oggetto, ragione per cui chiede ai rappresentanti del Governo di offrire una certa disponibilità nel senso di accogliere modifiche migliorative del testo, preannunciando il ricorso all'ostruzionismo parlamentare qualora ciò non dovesse verificarsi.
  Sempre al fine di approfondire gli aspetti più problematici del decreto-legge, reputa opportuno che sia rappresentata alla Presidenza della Camera, da parte dei presidenti delle due Commissioni e del Governo, l'esigenza di differirne l'avvio dell'esame in Assemblea, già previsto per lunedì 12 maggio.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ringraziando il deputato Cecconi per il carattere puntuale del suo intervento, fa presente che sarà cura del Governo chiarire gli aspetti controversi segnalati e rispondere alle richieste avanzate.

  Nicola MOLTENI (LNA) si associa alle considerazioni ed alle richieste formulate dal collega Cecconi, esprimendo l'auspicio che sul provvedimento in esame non venga Pag. 18posta la questione di fiducia, con una conseguente intollerabile strozzatura del dibattito parlamentare. Al contrario, ritiene che si debba rinviare la data di calendarizzazione del provvedimento in Assemblea e disporre un ciclo di audizioni. Esprime quindi un giudizio fortemente critico nei confronti di un provvedimento che considera erroneo ed anche contraddittorio giacché ritiene che sia che vi sia una incompatibilità logica tra la proroga ed i requisiti di necessità ed urgenza alla base dell'emanazione del decreto legge. Ricorda come il proprio gruppo avesse fortemente contestato il provvedimento che nel 2011 aveva stabilito il superamento degli OPG e ritiene che l'ulteriore proroga prevista dal decreto in esame sia del tutto incongrua, anche perché non tiene conto del fatto che le realtà regionali sono fortemente differenziate. Sottolinea, inoltre, come questo superamento degli OPG, che in realtà, di proroga in proroga, non si realizza mai, finisca solo per peggiorare ulteriormente le condizioni di chi a tali strutture è ancora assegnato. Dichiara di non condividere la disposizione che considera residuale la misura di sicurezza in questione, sottolineando come le nuove strutture sanitarie identificate non siano idonee ad accogliere soggetti dotati di una particolare pericolosità sociale e cita, a titolo esemplificativo, il caso di Mada Cabobo. Esprime, infine, forti perplessità sulla previsione di poteri sostitutivi dello Stato che, a suo giudizio, rischiano di rallentare ulteriormente il percorso di superamento degli OPG.

  Davide MATTIELLO (PD), relatore per la II Commissione, condivide l'assunto secondo il quale alla grande complessità della materia deve corrispondere una grande attenzione nell'esaminarla. Ricorda, peraltro, come non sia la prima volta che questo tema viene discusso in Parlamento, che vi è una pluralità di soggetti che si sono fatti carico di approfondirlo, che dal provvedimento traspare una netta assunzione di responsabilità da parte del legislatore e che il testo in esame si fa carico, appunto, di questa complessità, riuscendo a raggiungere un apprezzabile punto di equilibrio. Auspica, quindi, che il provvedimento in esame sia approvato senza modifiche e in tempi rapidi.

  Edoardo PATRIARCA (PD), relatore per la XII Commissione, intervenendo in replica, condivide le considerazioni svolte dal collega Mattiello, ribadendo dunque la volontà di approvare il decreto-legge in esame nel testo trasmesso dal Senato. Ricorda che presso l'altro ramo del Parlamento si è registrata un'ampia convergenza tra le forze politiche e che il provvedimento, dunque, è stato approvato a grande maggioranza.
  Osserva, poi, che il testo in discussione contiene degli elementi di novità, a partire dalla proroga fissata entro un termine molto stretto, inferiore a un anno, per il definitivo superamento degli OPG, per passare ai compiti di monitoraggio, che sono affidati ai ministeri della salute e della giustizia.
  Sottolinea, quindi, quello che ritiene sia l'aspetto innovativo fondamentale, costituito dal fatto che viene affrontato finalmente il delicato tema della salute mentale.
  Pertanto, pur comprendendo talune delle perplessità sollevate da parte di alcuni colleghi intervenuti nel dibattito, auspica una rapida approvazione del provvedimento in oggetto, che a suo avviso reca una soluzione concretamente praticabile a un problema non più rinviabile.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO ricorda che il dibattito concernente il superamento delle strutture manicomiali è tutt'altro che recente, risalendo esso agli anni settanta, al periodo antecedente l'approvazione della legge n. 180 del 1978.
  Al riguardo, condivide le obiezioni formulate circa lo strumento prescelto al fine di perseguire il definitivo superamento degli OPG, costituito dal decreto-legge cosiddetto «svuota carceri», ritenendo che sarebbe stato opportuno fare ricorso a un diverso tipo di atto normativo. Riconosce, tuttavia, che in determinati momenti è inevitabile ricorrere ad alcune «forzature» Pag. 19allo scopo di ottenere dei risultati e, nel caso di specie, ritiene che l'obiettivo più importante da raggiungere sia quello di chiudere delle strutture culturalmente antiche, in quanto luoghi destinati all'espiazione della pena più che luoghi di cura.
  Richiamando, quindi, i rilievi critici emersi circa la posizione delle regioni, fa presente che, come è emerso dalla relazione concernente l'attuazione della normativa previgente in materia di superamento degli OPG, vi è una sorta di omogeneità per quanto riguarda lo stato di avanzamento relativamente alla realizzazione delle nuove strutture nelle varie regioni, salvo il caso del commissariamento che ha interessato la regione Veneto.
  A suo giudizio, dunque, l'elemento più importante, contenuto nel provvedimento in esame, è costituito dal superamento dell'impostazione culturale precedente, come attesta il modo in cui è trattato il tema della pericolosità sociale, attraverso una modifica introdotta all'articolo 133 del codice penale.
  Rivolge, pertanto, un appello alle forze politiche che hanno rappresentato posizioni particolarmente critiche nei confronti del decreto-legge, invitandole a considerarne gli aspetti positivi, nella consapevolezza che, pur non trattandosi della migliore delle soluzioni astrattamente possibili, si è comunque alla presenza di un provvedimento che affronta muovendo da un approccio diverso e innovativo il tema della salute mentale.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, essendo concluso l'esame preliminare del provvedimento in titolo, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, dopo aver ricordato il termine per la presentazione degli emendamenti, fissato alle ore 16 della giornata odierna.

  La seduta termina alle 13.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.20 alle 13.25.