CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 aprile 2014
219.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 80

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 16 aprile 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 14.

DL 34/2014: Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
C. 2208 Governo.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

   Donatella FERRANTI, presidente, in sostituzione del relatore impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, osserva che l'articolo 1 reca disposizioni per facilitare il ricorso ai contratti a tempo determinato (cosiddetto lavoro a termine) e alla somministrazione di lavoro a tempo determinato. A tale fine, si prevede l'innalzamento da 12 a 36 mesi della durata del rapporto a tempo determinato – vale a dire contratto a tempo determinato o somministrazione a tempo determinato – che non necessita dell'indicazione della causale per la sua stipulazione. Si prevede inoltre che il numero complessivo di rapporti di lavoro a termine costituiti da ciascun datore di lavoro non possa eccedere il limite del 20 per cento dell'organico complessivo. Le imprese che occupano fino a 5 dipendenti possono però sempre stipulare un contratto a tempo determinato. Infine, si prevede che le proroghe possano essere otto al massimo, a condizione che si riferiscano alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto a tempo determinato è stato stipulato.
  L'articolo 2 detta disposizioni per semplificare la disciplina dell'apprendistato. A tal fine, si prevede l'obbligo della forma scritta solamente per il contratto e per il patto di prova, e quindi non più anche per il piano formativo individuale. Si sopprime la previsione in base alla quale i datori di lavoro che occupino almeno 10 dipendenti possono assumere nuovi apprendisti solo a Pag. 81condizione che nei tre anni precedenti abbiano assicurato la prosecuzione del rapporto di lavoro ad almeno la metà degli apprendisti al termine dell'apprendistato. Si prevede che, fatta salva l'autonomia della contrattazione collettiva, nella retribuzione dell'apprendista si debba tener conto delle ore di lavoro effettivamente prestate, nonché, in misura del 35 per cento del relativo monte ore complessivo, delle ore di formazione. Si prevede infine la facoltà – e non più l'obbligo – per i datori di lavoro di integrare la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere svolta in azienda, con l'offerta formativa pubblica, interna o esterna all'azienda.
  L'articolo 3 reca misure per garantire la parità di trattamento delle persone in cerca di occupazione in uno degli Stati membri dell'Unione europea: a tal fine, si prevede l'eliminazione del requisito del domicilio.
  L'articolo 4 introduce disposizioni volte alla cosiddetta «smaterializzazione» del Documento unico di regolarità contributiva (DURC), attraverso una semplificazione dell'attuale sistema di adempimenti richiesti alle imprese per la sua acquisizione.
  L'articolo 5 demanda ad un decreto interministeriale la definizione dei criteri per l'individuazione dei datori di lavoro che possono beneficiare, entro i limiti delle risorse disponibili, delle agevolazioni già previste dalla legislazione vigente per i contratti di solidarietà. Le risorse da destinare ai contratti di solidarietà vengono nel contempo portate da 5,16 milioni a 15 milioni di euro dal 2014.
  L'articolo 6 dispone l'entrata in vigore del decreto-legge il giorno 21 marzo 2014.
  Considerato che non si rinvengono particolari questioni attinenti alla competenza della Commissione giustizia, propone di esprimere parere favorevole.

  Andrea COLLETTI (M5S) dichiara che il MoVimento 5 Stelle è fortemente contrario sia al decreto legge in esame che a tutta la politica del Governo in materia di lavoro, la quale si ispira ad una visione ottocentesca, in merito alla quale non vede quella forte opposizione da parte dei sindacati che lui si sarebbe aspettato. Esprime pertanto la propria contrarietà alla proposta di parere del relatore.

  Daniele FARINA (SEL), dopo essersi soffermato sulla differente valenza della precarizzazione dei rapporti di lavoro in riferimento ad un periodo di crisi o di ascesa economica, esprime la contrarietà del suo gruppo tanto al decreto legge quanto alla proposta di parere del relatore.

   Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che la competenza della Commissione giustizia si concentra su particolari profili del decreto legge, senza coinvolgere le scelte politiche di fondo.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Documento di economia e finanza 2014.
Doc. LVII, n. 2.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 aprile 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatore, presenta una nuova formulazione (vedi allegato 1) della proposta di parere presentata ieri.
  Avverte altresì che il deputato Bonafede ha presentato a nome del suo gruppo una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

  Alfonso BONAFEDE (M5S), nell'illustrare la proposta alternativa di parere, evidenzia l'eccessiva genericità del DEF, che, per quanto attiene alla materia della giustizia, sembra essere pienamente in linea con l'azione del precedente Governo, per quanto invece il Ministro della giustizia, che peraltro non ha ancora esposto le Pag. 82linee programmatiche del suo dicastero alla Commissione, sottolinei continuamente, insieme al Presidente del Consiglio, l'azione riformatrice del Governo.
  Ritiene che sia estremamente grave che nella formulazione presentata alle Camere del DEF in data 9 aprile 2014 venga fatto espressamente riferimento all'esigenza di affrontare definitivamente entro giugno 2014 il problema dei tempi della prescrizione e che ieri, martedì 15 aprile, dopo che nella serata di lunedì 14 aprile il Presidente del Consiglio si sia incontrato con Silvio Berlusconi, sia pervenuta alle Camere una errata corrige da parte della Presidenza del Consiglio nella quale è stato cancellato ogni riferimento alla questione della prescrizione. È del tutto evidente che tali correzioni rientrino in un patto politico tra il Presidente del Consiglio ed il leader di Forza Italia.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatore, fa presente che le correzioni apportate con l’errata corrige richiamata dal Vice Presidente Bonafede erano state in realtà segnalate dagli Uffici del Ministero della giustizia alla Presidenza del Consiglio dei ministri la scorsa settimana in riferimento alla bozza del DEF che era stata trasmessa ai diversi dicasteri prima della stesura definitiva.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) ritiene che la vicenda sia quanto meno singolare e che meriterebbe un chiarimento dal punto di vista politico.

  Franco VAZIO (PD) rileva come le correzioni apportate martedì al DEF si riferiscano a parti che in maniera errata non tenevano in debito conto dell'attività parlamentare già svolta o in corso di svolgimento come ad esempio la circostanza che la Commissione giustizia della Camera dei deputati ha già inserito nella sua programmazione i provvedimenti legislativi volti a modificare la prescrizione.

  Andrea COLLETTI (M5S), dopo aver espresso tutte le sue perplessità sulla vicenda, invita il rappresentate del Governo a chiarire quale sia il destino del disegno di legge già presentato in materia di giustizia civile, considerato che tale questione non è possibile porla direttamente al Ministro.

  Donatella FERRANTI, presidente, dopo aver sottolineato che non è stato finora possibile a causa di impegni improrogabili non solo del Ministro stesso ma anche della Commissione, comunica che il Ministro ha già dato la propria disponibilità ad essere audito sulle linee programmatiche del suo dicastero nella seduta di mercoledì 30 aprile prossimo.

  Il Vice Ministro Enrico COSTA replica al deputato Colletti facendo presente che il Governo intende affrontare la questione della giustizia civile tenendo conto di tutte le istanze ed esigenze dei diversi soggetti, quali gli avvocati, i magistrati ed il personale amministrativo, che operano in tale settore. Proprio per questo motivo sono in corso delle interlocuzioni con le parti interessate volte a trovare delle soluzioni condivise.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) chiede se il Governo intenda mantenere la disposizione con la quale si introduce nell'ordinamento la «motivazione a pagamento».

  Il Vice Ministro Enrico COSTA ribadisce che sono in corso le verifiche necessarie con le associazioni rappresentative della magistratura e dell'avvocatura al fine di trovare le soluzioni migliori. Sarà comunque il Ministro a fornire tutti i chiarimenti richiesti in occasione dell'audizione che si svolgerà mercoledì 30 aprile.

  Alessia MORANI (PD), replicando all'onorevole Bonafede, rileva come la natura delle correzioni al testo originario del DEF siano un evidente coordinamento con l'attività legislativa del Parlamento svolta e in corso di svolgimento.
  In relazione al disegno di legge sulla giustizia civile ricorda che per il Governo e per il partito democratico la semplificazione della giustizia civile è una priorità Pag. 83che si intende perseguire tenendo conto delle posizioni di tutte le categorie. Proprio per questo motivo il Ministro Orlando ha avviato una serie di consultazioni con i rappresentanti delle diverse associazioni rappresentative dell'avvocatura e della magistratura.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) chiede al rappresentante del Governo se vi sia la consapevolezza che l'obiettivo di estendere l'implementazione del processo civile telematico a tutti gli uffici giudiziari si scontra con la realtà della mancanza di strumenti telematici da parte di molti tribunali.
  Chiede altresì se da parte del Ministero della giustizia sia stata avviata una indagine per verificare se vi sia una corretta correlazione tra le entrate derivanti dall'attività giudiziaria e gli investimenti realizzati e da realizzare nel settore della giustizia.

  Il Vice Ministro Enrico COSTA si riserva di rispondere al deputato Businarolo una volta acquisiti i dati e le informazioni necessarie.

   Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sarà posta in votazione la nuova proposta di parere del relatore, la cui approvazione preclude la proposta alternativa presentata dal Gruppo M5S.

  La Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.30.

Pag. 84