CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 aprile 2014
214.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 9 aprile 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.10.

AUDIZIONI

  Mercoledì 9 aprile 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.

  La seduta comincia alle 14.10.

Audizione del Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, sulle linee programmatiche.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  Il ministro Maria Elena BOSCHI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Danilo TONINELLI (M5S), Emanuele FIANO (PD), Pag. 20Riccardo FRACCARO (M5S), sull'ordine dei lavori, Nazzareno PILOZZI (SEL), Cristian INVERNIZZI (LNA), Federica DIENI (M5S), Andrea GIORGIS (PD) e Matteo BRAGANTINI (LNA) sull'ordine dei lavori.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, essendo previste votazioni in Assemblea alle ore 16 ed essendo calendarizzati altri punti all'ordine del giorno della Commissione, avverte che – d'intesa con il Ministro – il seguito dell'audizione è rinviato ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 aprile 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO.

  La seduta comincia alle 15.35.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che per il gruppo del Partito democratico è entrato a far parte della I Commissione il deputato Marco Di Maio in sostituzione del deputato Maria Elena Boschi, che è stata nominata Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento.

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Testo unificato C. 68 Realacci ed abb.
(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 aprile 2014.

  Alessandro NACCARATO (PD), relatore, nel richiamare la relazione svolta nella seduta di ieri, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato).

  Emanuele COZZOLINO (M5S) osserva che il suo gruppo dà una valutazione generale positiva sul provvedimento in esame e che il Movimento 5 Stelle ha sempre tenuto, per quanto attiene all'esame dei provvedimenti in sede consultiva, una linea volta a valutare attentamente i testi inviati, per quanto riguarda le parti di competenza, al fine di segnalare alla Commissione di merito tutti gli eventuali rilievi individuati. Da questo punto di vista, nel concordare con i rilevi contenuti nella proposta di parere formulata dal relatore, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo. Auspica, tuttavia, che, anche per il futuro, il metro dell'esame in sede consultiva da parte di questa Commissione, almeno quando si riunisce in seduta plenaria, sia attento e puntuale come quello svolto in questa occasione. Si riferisce, in particolare, alla condizione contenuta nella proposta di parere riferita al decreto di natura non regolamentare di cui al comma 6 dell'articolo 15 del provvedimento. Al riguardo, segnala che la cosiddetta «fuga dal regolamento» è da considerarsi un fenomeno certamente negativo e da limitare il più possibile con gli strumenti a disposizione del Parlamento.
  Auspica, pertanto, che questo parere possa assumere valore di precedente per questa Commissione e che si intervenga sempre allo stesso modo in caso di norme che rimandano a decreti non regolamentari, prescindendo dai provvedimenti nei quali sono inseriti. Analogamente alla condizione contenuta nella proposta di parere oggi in discussione riguardante un disegno di legge di iniziativa parlamentare, apprezzerebbe l'utilizzo dello stesso metodo di analisi nel caso una norma simile sia Pag. 21inserita in un decreto legge, anche nel caso di esame del relativo provvedimento in seconda lettura e nell'ipotesi in cui non si voglia restituire il testo Senato per un'ulteriore lettura. Cita, a titolo di esempio, un precedente concreto rappresentato dall'articolo 12, comma 3, del decreto legge n. 149 del 2013 in materia di finanziamento pubblico ai partiti. Ricorda che il comma citato demandava ad un decreto non regolamentare, ossia ad un atto sul quale non è previsto un controllo in sede consultiva da parte delle Camere, né tantomeno del Consiglio di Stato, la definizione dei criteri e delle modalità per il riparto e la corresponsione del due per mille ai soggetti aventi diritto. Evidenzia che il provvedimento citato fu addirittura esaminato dalla I Commissione in sede referente e che il predetto articolo 12, comma 3, non fu oggetto di modifica per evitare una terza lettura da parte del Senato. Fa presente di aver ricordato tale esempio, tra i tanti possibili, perché, a suo avviso, nell'esame tecnico di un testo normativo si deve tenere un atteggiamento coerentemente sempre intransigente, a prescindere dalle valutazioni politiche dei singoli gruppi, e il Movimento 5 Stelle è da sempre per questa impostazione.
  Sottolinea, infine, che la condotta peggiore e, dunque assolutamente da evitare, è quella di essere occhiuti e intransigenti sulle regole a giorni alterni e solo quando fa comodo politicamente.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, ricorda che in molte occasioni la I Commissione ha espresso una condizione, nel proprio parere, analoga a quella richiamata dal collega Cozzolino in relazione ai «decreti di natura non regolamentare», ricordando che la Corte costituzionale, nella sentenza n. 116 del 2006, con riferimento ad un decreto ministeriale del quale si esplicitava la natura non regolamentare (contenuto all'articolo 3 del decreto-legge n. 279 del 2004), lo qualificava come «un atto statale dalla indefinibile natura giuridica».

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Sull'ordine dei lavori.

  Emanuele FIANO (PD) desidera scusarsi col collega Fraccaro e con la Commissione per alcune espressioni usate nei confronti del collega durante il suo intervento nel corso dell'audizione del Ministro Boschi.
  Desidera altresì sottolineare che le considerazioni che stava svolgendo non erano rivolte contro il Movimento 5 Stelle, ma, al pari di quelle svolte dal collega Toninelli, erano considerazioni di carattere politico che servivano da presupposto alle domande da rivolgere al Ministro.

  Riccardo FRACCARO (M5S) si scusa col collega Fiano e con la Commissione per aver interrotto il collega durante il suo intervento nel corso dell'audizione del Ministro Boschi.
  Osserva però che esiste una differenza tra considerazioni politiche personali e considerazioni su quanto affermato da altri colleghi. Le prime infatti sono considerazioni rivolte al Ministro presente in audizione, le altre sono critiche alle affermazioni di un altro collega che non dovrebbero aver spazio, a suo avviso, in un'audizione.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) stigmatizza l'assenza del Governo nel corso dell'esame dei provvedimenti in sede consultiva ed auspica che in futuro possa essere presente a tutte le sedute della Commissione.
  Con riguardo al rapporto tra Parlamento e Governo con riferimento, in particolare, alle audizioni, organizzate prevalentemente in base agli impegni dei Ministri, ricorda i differenti ruoli che la Costituzione assegna ai due organi: l'uno, il Governo, ha un ruolo esecutivo, mentre l'altro, il Parlamento è quello che gli concede la fiducia. La nostra è quindi un'architettura costituzionale di stampo Pag. 22prettamente parlamentare dove il ruolo del Parlamento è decisamente primario nel rapporto con il Governo.
  Nota, invece, che negli ultimi anni il rapporto si è rovesciato e troppe volte è il Parlamento a tenere conto delle esigenze del Governo e non viceversa, svilendo lo stesso ruolo del Parlamento. Ritiene, al riguardo, che vada ripristinato il corretto rapporto tra i due organi.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, riguardo alle osservazioni svolte dai colleghi in merito alle modalità di svolgimento delle audizioni dei ministri in Commissione, ricorda che l'articolo 143, comma 2, del Regolamento della Camera, dispone che le Commissioni hanno facoltà di chiedere l'intervento dei Ministri per domandare loro chiarimenti su questioni di loro competenza. Segnala, quindi, che il Regolamento utilizza espressamente il riferimento allo svolgimento di domande. Tuttavia, la sintesi, a suo avviso, più adeguata tra il citato disposto regolamentare e le esigenze politiche dei gruppi parlamentari dovrebbe essere quella di permettere ai deputati di formulare domande precedute da brevi considerazioni politiche utili a chiarire la portata dei quesiti.

  La seduta termina alle 15.50.

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