CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 marzo 2014
205.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 63

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 25 marzo 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Angela D'Onghia.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale per il riparto della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2013 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti.
Atto n. 85.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Rivolge quindi un indirizzo di saluto al sottosegretario Angela D'Onghia che, per la prima volta, prende parte ai lavori della VII Commissione della Camera in qualità di rappresentante del Governo.

  Ilaria CAPUA (SCpI), relatrice, ricorda che il presente schema di decreto ministeriale è stato predisposto in attuazione dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 213 del 2009 e concerne la parte del fondo premiale – per l'anno 2013 – del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE), allocato nel capitolo n. 7236 dello stato di previsione del Ministero Pag. 64dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Precisa che il termine per l'espressione del parere – da parte della VII Commissione – scade il 10 aprile 2014. Aggiunge, poi, che l'articolo 4, comma l, del suddetto decreto legislativo n. 213 del 2009 – come modificato dall'articolo 23, comma 2, del decreto-legge n. 104 del 2013 – prevede che, per la ripartizione di una quota non inferiore al 7 per cento del fondo ordinario degli enti di ricerca e soggetta ad incrementi annuali, si debba tener conto dei risultati della valutazione della qualità della ricerca scientifica condotta dall'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) e di specifici programmi e progetti, anche congiunti, proposti dagli enti. Specifica che con lo schema di decreto in esame si provvede, quindi, alla ripartizione tra gli enti di ricerca della somma complessiva di 121.922.155 euro a valere sull'annualità 2013. Ricorda, a questo proposito, che il recente riparto sui progetti premiali 2012 (atto del Governo n. 38), sui quali la Commissione cultura della Camera si è espressa con un parere favorevole – con condizioni e osservazioni – il 19 novembre 2013, attribuiva la somma complessiva di 124.509.910 euro. Sottolinea che, in particolare, le condizioni espresse in quel parere consideravano necessario inserire – tra le aree di intervento dei progetti e programmi degli enti – l'area relativa al patrimonio culturale e quella umanistica, considerata la loro valenza strategica per il Paese e raccomandavano al Governo di svolgere la procedura prevista per il riparto del fondo premiale in tempi più congrui rispetto al passato e con modalità chiare. Precisa inoltre che la relazione illustrativa al provvedimento in esame ci ricorda che la presente proposta di riparto deriva dall'adozione di due parametri di riferimento. Il primo riguarda la valutazione effettuata per gli anni 2010 e 2011, prima dell'entrata in vigore della citata novella al comma l dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 213 del 2009, fondata sulla valutazione di specifici progetti e programmi di ricerca, come previsto all'articolo 2, primo comma, lettera b) dello schema oggi in discussione. Il secondo, invece, si basa, come richiesto dalla modifica normativa ricordata, sui risultati della valutazione della qualità della ricerca scientifica 2004-2010 (VQR 2004-2010) – Rapporto finale 30 Giugno 2013 – a cura dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), basata principalmente sui prodotti attesi e indicatori di qualità della ricerca di Area e di struttura, come riportato all'articolo 2, primo comma, lettera a) del presente schema di decreto. – Secondo la relazione illustrativa, l'abbinamento dei due parametri ha permesso di calcolare le quote del fondo 2013 da assegnare a ciascun ente con un criterio «combinato» di premialità, mentre, prima dell'introduzione della valutazione della qualità della ricerca, i soggetti beneficiari sono stati «premiati» sulla base di specifici programmi e progetti – che ancora la norma considera – per la cui valutazione si è anche tenuto conto di un insieme di parametri di capacità realizzativa, di team di progetto, di governance, di prodotti ed altro. Viene inoltre riportato che il processo di valutazione realizzato, prima del riferimento ai risultati della valutazione della qualità della ricerca condotta dall'ANVUR, ha permesso di «inquadrare» gli enti anche sotto un profilo di meritocrazia, che ha stimolato un confronto e una sana «rivalità» tra loro, anche dando la possibilità di individuare «gruppi» di appartenenza in termini di consistenza e grandezza «scientifica». Precisa che, operativamente, il modello di calcolo sopra richiamato si sostanzia – sempre secondo quanto riportato nella relazione – come segue. I riferimenti della valutazione della qualità della ricerca considerati sono stati i seguenti: a) «Prodotti attesi» (totale dei prodotti dei 12 enti pubblici di ricerca – o EPR); b) «Prodotti attesi sul totale Enti» (percentuale dei prodotti realizzati da ciascun ente sul totale dei prodotti di tutti i 12 enti); c) «Indicatore di qualità della ricerca di Area e di struttura»; d) «Rapporto tra prodotti attesi e Indicatore di qualità»; e) «Indicatore di attribuzione Pag. 65fondo». Rileva poi che, come si è accennato, è stato ritenuto valido suddividere gli enti in almeno due gruppi, per il loro raffronto in ragione della quantità di prodotti attesi (dai 22.246 del CNR a 0 del Consorzio per l'Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, come riportato nella tabella riassuntiva allegata al provvedimento in esame). Sottolinea che, inoltre, è stato necessario, in ragione di assenza di valutazione di qualità della ricerca, per almeno tre enti (Museo storico «Enrico Fermi», Istituto italiano di studi germanici e Consorzio per l'Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste) prevedere una forma di premialità sulla base di una performance rispetto ai programmi e ai progetti realizzati nel biennio 2011-2012. Aggiunge che, infine, per poter assumere a riferimento un valore economico di partenza per la distribuzione del fondo al quale applicare i riferimenti sopra indicati a), b), c), d) ed e), il Governo ha ritenuto adeguata l'adozione del parametro fondato sulla valutazione di specifici progetti e programmi di ricerca, adottato per gli anni 2010 e 2011 prima dell'entrata in vigore della citata novella al comma 1, dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 213 del 2009. Rileva poi che la relazione illustrativa ci ricorda che, partendo dal valore medio della premialità assegnata nel biennio 2011-2012, si è distribuito il fondo, prima e massivamente, rispetto al citato «Indicatore di attribuzione fondo» di cui alla suddetta lettera e), considerato primario e anche effetto di una sistematizzazione del modello e, per una quota residua, in ragione dell'indicatore di qualità più legato al fattore «prodotti» troppo differenziante (CNR, prodotti 22.246; Istituto nazionale di astrofisica, prodotti 2.820; Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale, prodotti 504; Agenzia spaziale italiana, prodotti 177; e così via). Andando ad esaminare l'articolato dello schema di decreto, rileva come questo si componga di 3 articoli. In particolare, l'articolo 1 indica la somma complessiva di 121.922.155 euro da destinarsi – per l'esercizio finanziario 2013 – al finanziamento premiale a valere sul Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca. Segnala poi che nelle premesse al presente provvedimento è indicato che, con nota n. 0030789 del 16 dicembre 2013, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha richiesto al Ministero dell'economia e delle finanze la conservazione in bilancio delle disponibilità accertate in conto competenza 2013 nello stato di previsione della spesa sul citato capitolo 7236, da utilizzare in termini di impegno e pagamento nell'esercizio finanziario 2014. Aggiunge poi che l'articolo 2 indica i criteri e le motivazioni della ripartizione sopra descritti, e che l'articolo 3 indica l'assegnazione delle risorse a ciascuno dei 12 enti beneficiari: in particolare, è previsto che l'assegnazione di quote del fondo a favore di ciascun ente sia disposta, in ragione dei criteri e motivazioni di cui all'articolo 2 – sopra descritti – analiticamente e numericamente rappresentati nella tabella allegata allo schema di decreto. Indica, di seguito, i singoli stanziamenti per il 2013 riportando, tra parentesi, lo stanziamento assegnato con il precedente riparto per il 2012, reso esecutivo con decreto ministeriale n. 973 del 25 novembre 2013, registrato dalla Corte dei conti in data 6 marzo 2014: Consiglio nazionale delle ricerche: 36.256.981,53 euro (35.554.522 euro); Istituto nazionale di fisica nucleare: 39.122.323,49 euro (40.548.935 euro); Istituto nazionale di astrofisica: 13.292.958,95 euro (15.911.343 euro); Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: 2.420.734,17 euro (2.722.741 euro); Istituto nazionale di alta matematica «Francesco Severi» di Roma: 377.114,61 euro (280.983 euro); Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale 1.237.245,82 euro (956.363 euro); Istituto nazionale di ricerca metrologica: 3.611.713,48 euro (4.339.111 euro); Stazione zoologica «Anton Dohrn» di Napoli: 821.541,66 euro (557.244 euro); Agenzia spaziale italiana: 22.353.247,04 euro (21.077.777 euro); Museo storico della fisica e centro studi e ricerche «Enrico Fermi» di Roma: 990.551,26 (1.676.406 euro); Istituto italiano di studi germanici: 104.933 euro Pag. 66(192.865 euro); Consorzio per l'Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste: 1.332.810 (691.620 euro). Per ulteriori approfondimenti sul provvedimento in esame rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Sulla base della ricostruzione effettuata, espone, poi, alcuni dubbi sui quali chiede un chiarimento al rappresentante del Governo. Rileva preliminarmente, che, in sintesi, l'attribuzione dei contributi deve essere effettuata, a legislazione vigente, tenendo conto sia della valutazione della qualità della ricerca (VQR) – effettuata dall'ANVUR – sia di specifici programmi e progetti proposti dagli enti. Dall'esame del provvedimento sembrerebbe invece che, per nove enti beneficiari, si è tenuto conto esclusivamente della valutazione effettuata dall'ANVUR, mentre per i restanti tre sia stato fatto affidamento – sostanzialmente – solo sulla valutazione dei programmi e progetti per il periodo 2011-2012. Vorrebbe quindi capire come mai il riparto della quota del fondo premiale a valere sul Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, per l'anno 2013, sembra essere stato predisposto sulla base di uno soltanto dei due criteri previsti dalla legge. Entrando nello specifico, ricorda, come anticipato, che il testo dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 213 del 2009 fa riferimento, ai fini della definizione della quota premiale, oltre che ai risultati della VQR, anche alla valutazione di specifici programmi e progetti proposti dagli enti. Rileva, tuttavia, che nello schema in esame non vi è alcun riferimento alla valutazione di nuovi programmi e progetti proposti dagli enti, mentre la valutazione effettuata per gli anni 2011 e 2012 si traduce, in pratica, nel valore medio della quota premiale attribuita ad ogni ente in ciascuno dei due anni, peraltro sulla base di differenti criteri (definiti dal decreto ministeriale del 22 maggio 2012 per il 2011 e dal decreto ministeriale del 19 dicembre 2012 per il 2012). Aggiunge che la seconda questione che pone al rappresentante del Governo risulta strettamente collegata alla prima, riguardando l'attribuzione della quota premiale 2013 ai 3 enti per i quali non sono presenti i risultati della valutazione della qualità della ricerca. Specifica quindi che si tratta di tre realtà per le quali, essendo il numero di prodotti attesi inferiore a 19, l'ANVUR ha ritenuto di non riportare i risultati della valutazione per motivi di insufficiente affidabilità statistica e di protezione dei dati personali. In particolare, ricorda che il Museo storico della fisica ha 9 prodotti attesi, l'Istituto italiano di studi germanici ne ha 0, il Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste ne ha 1: praticamente, per questi enti, in assenza della valutazione della qualità della ricerca effettuata dall'ANVUR e della valutazione di nuovi programmi e progetti, la quota premiale 2013 è attribuita esclusivamente sulla base del valore medio delle quote premiali 2011 e 2012.
  Anche in tal caso, dunque, reputa necessario un chiarimento – da parte del Governo – su quale sia stato il procedimento logico che ha portato alla predisposizione del testo oggi in esame.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA, preso atto dei rilievi appena esposti dalla relatrice Capua, chiede di poter rispondere in una seduta successiva, dopo aver effettuato gli approfondimenti necessari sulle questioni poste.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda che il provvedimento oggi in esame è anche all'attenzione dell'omologa 7a Commissione del Senato, la quale svolgerà, nella mattinata di domani, un'audizione informale sullo schema di atto del Governo n. 85, con la partecipazione di un dirigente del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca; rileva quindi come gli esiti di tale audizione potrebbero risultare utili anche alla Commissione cultura della Camera.

  Luigi GALLO (M5S) chiede informazioni sull'ordine dei lavori concernenti l'esame del provvedimento in oggetto.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda che, dopo lo svolgimento della relazione Pag. 67introduttiva odierna da parte della deputata Capua, è previsto lo svolgimento della discussione generale sul provvedimento che, apprezzate le circostanze, reputa opportuno svolgere nella prossima seduta di domani, auspicabilmente dopo aver acquisito i necessari chiarimenti da parte del Governo.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Martedì 25 marzo 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Angela D'Onghia.

  La seduta comincia alle 14.15.

Estinzione dell'Istituto «SS. Trinità e Paradiso» di Vico Equense e trasferimento del relativo patrimonio al comune di Vico Equense.
C. 1069 Bossa e abb., C. 1164 Salvatore Piccolo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 marzo 2014.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica poi che sul testo della proposta di legge C. 1069 Bossa, adottato quale testo base, ed abbinata C. 1164 Salvatore Piccolo, la V Commissione (Bilancio), in data 5 marzo 2014, ha richiesto la relazione tecnica al Governo. Si resta pertanto in attesa dell'espressione dei pareri da parte della I Commissione (Affari costituzionali) e della V Commissione (Bilancio).
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno» e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.
Nuovo testo C. 1092 Distaso.

(Seguito dell'esame e conclusione – Conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 marzo 2014.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda che è terminato l'esame del provvedimento con la votazione dei relativi emendamenti. Comunica quindi che, in assenza del relatore Di Lello, assumerà lei in questa seduta le vesti di relatrice del provvedimento.
  Chiede quindi se qualcuno voglia intervenire per dichiarazioni di voto, prima di mettere in votazione il mandato al relatore a riferire all'Assemblea sul testo in esame.

  Luigi GALLO (M5S), chiede la verifica del numero legale prima di effettuare la votazione testé annunciata dal presidente, comunicando che il suo gruppo non parteciperà alla stessa.

  Manuela GHIZZONI, presidente e relatore, ricorda come, ai sensi dell'articolo 46, comma 6 del Regolamento, i deputati che chiedono la verifica del numero legale sono sempre considerati presenti agli effetti del numero legale stesso.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame del provvedimento.Pag. 68
  Chiede quindi l'autorizzazione a procedere al coordinamento formale del testo, ove la Commissione conferisca il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea. Segnala, in particolare, che all'articolo 1, comma 3, le parole: «Ministero per i beni e le attività culturali» sono sostituite dalle seguenti: «Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo».

  La Commissione concorda.

  Manuela GHIZZONI, presidente e relatore, constatata quindi la presenza del numero legale, pone in votazione la sua proposta di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento, così come modificato in sede referente, e di richiedere l'autorizzazione a riferire oralmente, riservandosi di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La Commissione approva.

Sull'ordine dei lavori.

  Gianluca VACCA sollecita l'inserimento all'ordine del giorno della Commissione della risoluzione, a sua firma, n. 7-00276.

  Manuela GHIZZONI, presidente, rileva come la questione testé esposta dal deputato Vacca potrà essere affrontata nella prossima riunione dell'ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prevista alle ore 15.30 di domani.

  La seduta termina alle 14.20.