CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 marzo 2014
196.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 11 marzo 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Intervengono il viceministro dell'economia e le finanze Luigi Casero e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.25.

DL 4/14: Disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva e di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi.
C. 2012 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 febbraio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, formula innanzitutto gli auguri di buon lavoro al Sottosegretario Zanetti, che in precedenza rivestiva la carica di Vicepresidente della Commissione, per l'importante incarico governativo cui è stato nominato.Pag. 21
  Rileva quindi come, anche a seguito delle audizioni informali svolte sul provvedimento durante la scorsa settimana, è maturato in seno alla Commissione l'orientamento di affrontare le tematiche relative al rientro dei capitali dall'estero attraverso un provvedimento legislativo ordinario, che consenta alla Commissione di discutere in modo più articolato e compiuto le complesse problematiche sottese a tale questione, sopprimendo conseguentemente l'articolo 1 del decreto-legge e presentando alcune proposte di legge di iniziative parlamentare in materia. A questo riguardo segnala come i rappresentanti dei gruppi di maggioranza abbiano già predisposto una proposta di legge, a prima firma del deputato Causi, che riprende integralmente il contenuto dell'articolo 1 del decreto-legge, e come lui stesso abbia predisposto un'altra proposta di legge, la quale riprende sostanzialmente il contenuto dello stesso articolo 1, pur apportandovi taluni correttivi. Avverte che tali proposte saranno formalmente annunciate e assegnate alla Commissione, nonché poste all'ordine del giorno della stessa, non appena si sarà concluso l’iter di conversione del decreto-legge.
  A tale riguardo considera positivo lo spirito di collaborazione che ha caratterizzato anche in questo caso i lavori della Commissione, al quale deve corrispondere, a suo giudizio, l'impegno a procedere in tempi brevi nell'esame delle predette proposte di legge, ferma restando l'esigenza di assicurare i necessari spazi di discussione.
  Chiede quindi al relatore, Sanga, se intenda fin d'ora presentare un proprio emendamento soppressivo dell'articolo 1 del decreto.

  Giovanni SANGA (PD), relatore, nel concordare con le considerazioni svolte dal Presidente, rileva come, anche a seguito di quanto emerso nel corso del ciclo di audizioni informali svolto in Commissione sulle norme in materia di emersione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all'estero, sia emersa l'opportunità di sopprimere l'articolo 1 del decreto- legge in esame, riportandone il contenuto nell'ambito di proposte di legge autonome, al fine di consentire una più ampia riflessione in ambito parlamentare.
  Formula quindi l'emendamento 1.1 (vedi allegato 1), interamente soppressivo dell'articolo 1 del decreto-legge.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI esprime la volontà del Governo di rimettersi alle decisioni della Commissione sull'emendamento 1.1 del relatore. Evidenzia comunque come l'Esecutivo consideri della massima importanza introdurre nell'ordinamento la procedura di collaborazione volontaria prevista dall'articolo 1 del decreto-legge, e come, qualora si ritenesse di sopprimere tale articolo dal decreto in esame, occorrerebbe intervenire quanto prima in merito con uno specifico provvedimento legislativo.

  Marco CAUSI (PD) considera del tutto opportuna la decisione, di cui si sono fatti carico soprattutto i gruppi di maggioranza, di espungere l'articolo 1 dal decreto-legge n. 4, in ragione dell'eccessiva ristrettezza dei tempi per esaminare il disegno di legge di conversione del decreto. A tale riguardo rileva come i rappresentanti in Commissione dei gruppi di maggioranza abbiano elaborato una proposta di legge che ripropone integralmente il contenuto delle norme dell'articolo 1 del decreto, sottolineando la necessità che i componenti della Commissione condividano l'impegno ad una rapida approvazione delle proposte di legge in materia, affinché misure tanto rilevanti possano produrre i loro effetti già nel 2014.
  A tal fine propone di avviare la discussione sul tema già nella prossima settimana, ancor prima della formale assegnazione delle proposte di legge alla Commissione, individuando una sede informale nella quale i gruppi possano confrontarsi su tali questioni con lo stesso spirito di collaborazione che ha caratterizzato i lavori sulle proposte di legge in materia di delega fiscale. Ritiene infatti fondamentale concludere l'esame alla Camera delle norme sulla procedura di collaborazione volontaria prima del periodo di aggiornamento Pag. 22dei lavori parlamentari per le festività pasquali, in modo da approvare definitivamente tale intervento legislativo entro la metà del mese di maggio.

  Maurizio BERNARDO (NCD) dichiara la soddisfazione del proprio Gruppo parlamentare per la soluzione individuata e condivide il percorso delineato dal deputato Causi, esprimendo altresì l'auspicio che le proposte di legge in materia possano essere celermente approvate.

  Sebastiano BARBANTI (M5S), nell'evidenziare come il Governo abbia ancora una volta affrontato in maniera sbagliata, sia nel metodo sia nel merito, una questione tanto rilevante come quella affrontata dall'articolo 1 del decreto-legge, esprime la soddisfazione del proprio Gruppo per la decisione di sopprimere il predetto articolo 1, manifestando la disponibilità del Gruppo del MoVimento 5 Stelle a partecipare ad un tavolo di lavoro su questi temi, qualora vengano in tale ambito garantiti adeguati spazi di discussione delle misure in esame.

  Giovanni PAGLIA (SEL) esprime la soddisfazione del proprio Gruppo per l'andamento dell'esame e per la soppressione delle norme dell'articolo 1, evidenziando come tale decisione sia pienamente in linea con la valutazione politica espressa dal Gruppo di SEL fin dall'inizio dell'esame del provvedimento. Sottolinea quindi come sia necessario adottare, sui temi della procedura di collaborazione volontaria, un metodo diverso, che porti a definire soluzioni il più possibile condivise, assicurando a tal fine la piena collaborazione del proprio Gruppo, che comunque si riserva, nella normale dialettica tra maggioranza e opposizione, di presentare al riguardo proposte alternative e di formulare indicazioni critiche.

  Filippo BUSIN (LNA), condivide, sia nel metodo sia nel merito, la scelta di sopprimere l'articolo 1 del decreto-legge, ricordando come il ciclo di audizioni informali svolto dalla Commissione la settimana scorsa e il confronto che ne è seguito in seno alla Commissione stessa abbia evidenziato ampiamente le criticità insite nelle misure contenute nel predetto articolo 1.

  La Commissione approva l'emendamento 1.1 del Relatore.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ritiene che la soppressione dell'articolo 1 possa semplificare notevolmente l'esame del provvedimento, i cui contenuti risultano ormai significativamente ridotti e che pertanto potrà essere esaminato in tempi rapidi, anche in considerazione del fatto che l'inizio della discussione in Assemblea su di esso è stato fissato per lunedì 17 marzo prossimo.
  In tale contesto propone di fissare alle ore 10 di domani, mercoledì 12 marzo, il termine per la presentazione degli emendamenti che, per quanto riguarda il decreto-legge, potranno essere riferiti solo agli articoli 2, 3 e 4 dello stesso decreto.

  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL) condivide l'impostazione del Presidente, ma ritiene che sarebbe più opportuno fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 15 di domani, in considerazione del fatto che almeno fino a domani mattina i deputati saranno impegnati nella discussione in Assemblea dei provvedimenti in materia elettorale.

  Sebastiano BARBANTI (M5S) concorda in pieno con la richiesta del deputato Laffranco.

  Marco CAUSI (PD) evidenzia come le parti del decreto-legge che residuano dalla soppressione dell'articolo 1 debbano necessariamente essere approvate in tempi rapidi, sottolineando come esse riguardino importanti modifiche di norme tributarie previste dalla legge di stabilità 2014, nonché talune indifferibili misure in favore delle popolazioni dei comuni della provincia di Modena e della regione Sardegna recentemente colpiti da eventi alluvionali.

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  Daniele CAPEZZONE, presidente, condivide il suggerimento dei deputati Laffranco e Barbanti e fissa alle ore 15 di domani il termine per la presentazione degli emendamenti.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 marzo 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Intervengono il viceministro dell'economia e le finanze Luigi Casero e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.40.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre.
C. 1836 Governo.

(Relazione alla XIV Commissione).
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 bis.
C. 1864 Governo.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Rinvio del seguito dell'esame congiunto).

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che il relatore, Sottanelli, è impossibilitato a partecipare alla seduta odierna per motivi di salute. Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame congiunto.
  Propone quindi, concorde la Commissione, di procedere a un'inversione nell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di tenere, prima, la riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, e di passare poi all'esame dello schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2014.

  La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 11 marzo 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.50.

Schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2014.
Atto n. 81.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

  Francesco RIBAUDO (PD), relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad esaminare, ai fini dell'espressione del parere al Governo, lo schema di decreto ministeriale recante l'individuazione delle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2014 (Atto n. 81).
  Per quanto riguarda il contesto normativo in cui va inquadrato lo schema di decreto, ricorda in primo luogo che, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 722 del 1955, come sostituito dall'articolo 1 della legge n. 62 del 1990, l'individuazione, fino ad un massimo di dodici, delle lotterie nazionali da effettuare ogni anno, oltre ad una lotteria internazionale, è rimessa ad un decreto del Ministro dell'economia e Pag. 24delle finanze, da emanare entro il 15 dicembre di ogni anno, previo parere parlamentare.
  Quanto agli utili di ciascuna lotteria, è stabilito che essi siano versati in conto entrata al Bilancio dello Stato, e che, per le lotterie eventualmente abbinate a manifestazioni organizzate dai comuni, un terzo degli utili sia devoluto ai comuni stessi, con uno specifico vincolo di destinazione. Tali introiti, infatti, devono essere utilizzati dagli enti locali per il perseguimento di finalità educative, culturali, di conservazione e recupero del patrimonio artistico, culturale e ambientale, di potenziamento delle strutture turistiche e sportive e di valorizzazione della manifestazione collegata.
  Rammenta che, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 722 del 1955, la Commissione dovrà esprimere il parere sul provvedimento entro il 29 marzo prossimo.
  Passando ad esaminare il contenuto dello schema di decreto, evidenzia innanzitutto come, anche per l'anno 2014, sia stato ritenuto opportuno confermare il processo di riduzione del numero delle lotterie nazionali già avviato negli anni scorsi (per il 2008 ne erano state previste 4, per il 2009 ne erano previste 3, per il 2010 ne sono state previste 2 e per il 2011, il 2012 e il 2013 una sola), mantenendo il numero ad una sola lotteria nazionale ad estrazione differita (laddove la disciplina vigente in materia consentirebbe in astratto, come già indicato in precedenza, di istituire un numero massimo di dodici lotterie, più una internazionale).
  In particolare, lo schema di decreto prevede, per l'anno in corso, solo lo svolgimento della tradizionale Lotteria Italia, la quale, come d'uso, non è stata abbinata ad alcuna manifestazione o evento.
  Come già avvenuto negli anni scorsi, la Lotteria Italia è collegata a trasmissioni radiofoniche e televisive di notevole richiamo che possono assicurare un impatto mediatico positivo: tale collegamento, nonché la circostanza che non sono state previste altre lotterie, induce a ritenere possibile un andamento positivo della predetta Lotteria.
  Secondo gli elementi indicati dalla relazione tecnico – illustrativa allegata allo schema di decreto, la scelta di limitare anche quest'anno a una sola lotteria nazionale è legata innanzitutto a ragioni di carattere economico già segnalate negli anni scorsi, in quanto le lotterie tradizionali ad estrazione differita non producono più un effettivo utile per l'Erario e non risultano pertanto remunerative per lo Stato.
  Infatti l'esiguità del numero di biglietti delle lotterie venduti e il notevole incremento dei premi distribuiti, legato anche allo svolgimento dei giochi nell'ambito delle trasmissioni televisive collegate a talune lotterie ed al tagliando di estrazione istantanea abbinato, ha reso necessario, negli ultimi anni, fare ricorso al Fondo di riserva previsto in precedenza per far fronte ai costi di organizzazione delle lotterie e per integrare i montepremi, e che invece, secondo la ratio della disciplina in materia, avrebbe dovuto essere utilizzato solo in casi eccezionali.
  In tale contesto, segnala come la raccolta per il 2013 delle lotterie nazionali (costituite nel 2013 dalla Lotteria Italia e dalle lotterie a estrazione istantanea) è stata complessivamente pari a 9,6 miliardi, con una riduzione di 152 milioni rispetto al 2012, ed un incasso per l'erario pari a circa 1,5 miliardi, con una riduzione di 80 milioni rispetto al 2012.
  Al riguardo la relazione evidenzia come nel 2013 sia stato necessario integrare la massa dei premi per i giocatori, attingendo alle risorse del capitolo del Bilancio dello Stato n. 3922, che, a seguito dell'accorpamento dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha sostituito il Fondo di riserva precedentemente previsto a tal fine.
  Le ragioni di tale insoddisfacente andamento delle lotterie tradizionali risiedono, secondo quanto indicato dalla relazione tecnico – illustrativa, nella progressiva disaffezione del pubblico nei confronti Pag. 25di tale forma di gioco, causata principalmente dall'incremento di altre offerte di gioco che offrono possibilità di vincita immediata, nonché dal disinteresse degli enti organizzatori di eventi abbinati alle lotterie stesse, i quali, a differenza di quanto avveniva in passato, non nutrono più aspettative circa il ritorno economico positivo che l'abbinamento ad una lotteria nazionale potrebbe apportare loro, nonché dal sostanziale fallimento delle lotterie, abbinate ad eventi o manifestazioni a carattere sociale o solidaristico, previste fino al 2010.
  A testimonianza del ridotto interesse per le lotterie nazionali da parte degli organizzatori di manifestazioni abbinabili a queste ultime, la relazione evidenzia come le domande di abbinamento per il 2014 siano state solo 3 (nel 2013 non erano pervenute richieste di abbinamento, nel 2012 erano pervenute 2 domande di abbinamento, nel 2011 6 domande, nel 2010 23 e nel 2009 21 domande).
  In prospettiva futura la relazione tecnico-illustrativa allegata allo schema di decreto segnala come l'impatto mediatico generato dal collegamento della lotteria con trasmissioni televisive alimenti ancora la curiosità del pubblico rispetto alla lotteria stessa e come dunque ogni ipotesi di rilancio delle lotterie tradizionali non possa prescindere dall'interesse che la programmazione televisiva potrà dimostrare nei confronti di tali manifestazioni, attraverso abbinamenti a spettacoli televisivi di maggiore interesse e di in fasce orarie di programmazione di più vasto ascolto.
  In tale contesto ricorda che, in forza del disposto dell'articolo 21, comma 6, del decreto-legge n. 78 del 2009, la gestione e l'esercizio delle lotterie nazionali ad estrazione differita sono stati riservati all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, la quale ha affidato, con apposita convenzione, gli aspetti relativi alla gestione della stampa e distribuzione dei biglietti, nonché all'assistenza alle procedure di estrazione, al pagamento dei premi ed alla realizzazione di attività promozionali, al Consorzio Lotterie Nazionali (unico soggetto tra quelli invitati dall'AAMS ad avere manifestato interesse), il quale ha costituito a tal fine la società Lotterie Nazionali Srl.
  Come già accennato in precedenza, rammenta altresì che, in forza del disposto dell'articolo 23-quater del decreto-legge n. 95 del 2012, a decorrere dal 1o dicembre 2012 l'AAMS è stata accorpata nell'Agenzia delle dogane, la quale ha assunto il nuovo nome di Agenzia delle dogane e dei monopoli e che pertanto anche tutte le funzioni e competenze in materia di lotterie nazionali siano ormai confluite in tale Agenzia.
  In tale contesto sottolinea la necessità di rivitalizzare il comparto delle lotterie tradizionali ad estrazione differita, soprattutto in considerazione del fatto che tale modalità di gioco risulta assai meno pericolosa di altri giochi pubblici, i quali possono invece indurre fenomeni patologici ed avere effetti devastanti sul piano economico per i giocatori. A tale riguardo ritiene che un importante strumento di rilancio di tali lotterie possa essere costituito dalle trasmissioni televisive cui le lotterie stesse possono essere collegate e che occorra inoltre anche in questo campo cogliere l'occasione positiva rappresentata dall'EXPO 2015.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2) sullo schema di decreto.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ritiene opportuno consentire a tutti i componenti della Commissione di approfondire il contenuto del provvedimento e la proposta di parere formulata dal relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi ad una seduta da convocare nella giornata di domani il seguito dell'esame.

Sui lavori della Commissione.

  Carla RUOCCO (M5S), nel lamentare la brevità con la quale si è svolta l'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sottolinea l'opportunità di avviare il ciclo di Pag. 26audizioni informali, già definito, sulle tematiche relative alle concessioni dei beni del demanio marittimo, segnalando altresì l'esigenza che la Commissione affronti le questioni attinenti all'ammontare dell'aggio riconosciuto nel settore dei giochi alla società Lottomatica, nonché le problematiche concernenti le vicende che hanno interessato il gruppo Monte dei Paschi di Siena.

  Giovanni PAGLIA (SEL) ribadisce la richiesta, già avanzata in precedenza, di avviare l'esame della proposta di legge Di Salvo C. 1489, recante modifiche al codice civile e al TUF in materia di requisiti e remunerazione degli amministratori delle società, nonché disposizioni in materia di compensi degli amministratori e dei dipendenti delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni, assegnata in sede referente alle Commissioni II e VI.

  Marco CAUSI (PD) segnala l'opportunità di concludere il ciclo di audizioni sulle tematiche delle accise già avviato dalla Commissione, procedendo all'audizione dei rappresentanti dell'Istituto superiore di Sanità.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, con riferimento alla sollecitazione del deputato Paglia, ricorda che nella giornata di giovedì 13 è stata convocata una riunione congiunta degli Uffici di Presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite II e VI, proprio per organizzare i lavori sulla proposta di legge C. 1489.

  La seduta termina alle 15.

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