CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 10 marzo 2014
195.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Lunedì 10 marzo 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 12.20.

Proposta di nomina del Generale di squadra aerea (aus.) Tommaso Ferro a presidente dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori (ONFA).
Nomina n. 25.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina in oggetto, rinviato il 27 febbraio 2014.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta del 27 febbraio 2014 il relatore, onorevole D'Arienzo, ha illustrato la proposta di nomina in esame e ha presentato una proposta di parere favorevole.
  Ricorda, altresì, che ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento la Commissione dispone di venti giorni di Pag. 6tempo per l'espressione del parere a decorrere dalla data dell'assegnazione, avvenuta il 5 febbraio scorso. Su tale termine, già scaduto il 25 febbraio, è stata autorizzata la proroga di dieci giorni.
  Coglie, quindi, l'occasione per formulare gli auguri di buon lavoro al sottosegretario Domenico Rossi, per l'incarico di Governo da poco assunto.
  Dà, dunque, atto delle sostituzioni e dei deputati in missione. Quindi, prima di procedere all'appello nominale, mediante il sistema delle palline bianche e nere, avverte che la votazione avrà luogo a scrutinio segreto.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Elio VITO, presidente, comunica il risultato della votazione:

   Presenti  25   
   Votanti  25   
   Astenuti  9   
   Maggioranza  13   
    Hanno votato  16    
    Hanno votato no  0    
  (La Commissione approva).

  Elio VITO, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Artini, Basilio, Bolognesi, Causin, Cicu, Corda, D'Arienzo, Duranti, Fioroni, Frusone, Carlo Galli, Garofani, Gasbarra, Marantelli, Palmizio, Petrenga, Salvatore Piccolo, Giuditta Pini, Piras, Rizzo, Sammarco, Scanu, Scopelliti, Tofalo e Vito.

  La seduta termina alle 12.40.

SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 10 marzo 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 12.40.

DL 4/2014 Disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva e di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi.
C. 2012 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda, quindi, che il provvedimento è inserito nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 17 marzo 2014.

  Rosanna SCOPELLITI (NCD), relatore, rileva che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sulle norme di competenza contenute nel disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 4 del 2014, recante disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva e di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi.
  Evidenzia, dunque, che a tal fine rilevano in primo luogo le norme inerenti il ripristino di agevolazioni fiscali che la legge di stabilità 2014 aveva ridotto e da cui, in ragione della relativa copertura finanziaria, viene fatto derivare un incremento degli obiettivi di risparmio della spesa pubblica ai fini della cosiddetta spending review, rispetto a quanto già previsto dalla legge di stabilità per il 2014.Pag. 7
  Segnala, infatti, che l'articolo 2 del provvedimento in esame, al comma 1, lettera a), abroga i commi 575 e 576 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2014 (legge n. 147 del 2013), riguardanti un programma di riduzione delle detrazioni fiscali cui erano associati effetti positivi sui saldi di finanza pubblica.
  In particolare, il comma 575 prevedeva che entro il 31 gennaio 2014 dovessero essere adottati provvedimenti di razionalizzazione delle detrazioni per oneri, di cui all'articolo 15 del Testo unico delle imposte sui redditi (Decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986), al fine di assicurare maggiori entrate per 488,4 milioni di euro per l'anno 2014, per 772,8 milioni per il 2015 e per 564,7 milioni a decorrere dal 2016.
  Il comma 576 prevedeva, invece, una clausola di salvaguardia in base alla quale, in caso di mancata attuazione del comma 575, si sarebbe provveduto all'abbassamento di un punto percentuale delle detrazioni, portandole al 18 per cento nell'anno 2013 e al 17 per cento nell'anno 2014.
  Alla copertura degli effetti onerosi derivanti dall'articolo 2, comma 1, lettera a), si provvede adesso mediante corrispondenti accantonamenti delle spese rimodulabili dei Ministeri, aggiuntivi rispetto a quelli disposti con l'articolo 1, commi 427 e 428, della legge di stabilità per il 2014, e che si trasformeranno in riduzioni effettive nella misura corrispondente agli eventuali mancati risparmi che dovessero derivare dalle attività di revisione della spesa in termini di indebitamento netto della pubblica amministrazione. Il riferimento è al Programma di lavoro recante gli obiettivi e gli indirizzi metodologici dell'attività di revisione della spesa pubblica per il periodo novembre 2013 –ottobre 2016, riferito ai tre anni previsti dal «decreto del fare» (decreto-legge n. 69 del 2013) per l'attività del Commissario straordinario per la spending review. Tale Programma sarà presentato almeno ogni sei mesi al Comitato interministeriale per la revisione della spesa.
  Lo stesso comma 1 dell'articolo 2, alle lettere b) e c), interviene, infatti, sui commi 427 e 428 della citata legge di stabilità, aumentando, rispetto a quanto già previsto nei commi medesimi, gli importi dei risparmi di spesa ad essi ascritti. Ricorda, dunque, che il comma 427, nel testo originario recato dalla legge n. 147 del 2013, prevedeva l'adozione da parte delle amministrazioni pubbliche di una serie di misure di revisione della spesa, di ridimensionamento delle strutture e di ottimizzazione dell'uso degli immobili atte a garantire economie di spesa delle amministrazioni, limitatamente al triennio 2015-2017, stabilite negli importi di 600 milioni di euro nell'anno 2015 e 1.310 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, in termini di indebitamento netto. A seguito della novella apportata dal provvedimento in esame, il comma 427 stabilisce adesso che le economie di spesa da conseguirsi, sulla base delle attività svolte dal Commissario straordinario per la spending review, siano anticipate al 2014, rese permanenti e debbano essere non inferiori a 488,4 milioni di euro per l'anno 2014, a 1.372,8 milioni di euro per l'anno 2015, a 1.874,7 milioni di euro per gli anni 2016 e 2017, e a 1.186,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2018.
  Fa, quindi, presente che dopo la designazione da parte del Consiglio dei ministri, avvenuta il 4 ottobre 2013, il Commissario straordinario per la spending review, in data 19 novembre 2013, ha inviato alle Camere il citato Programma di lavoro che, quanto agli obiettivi quantitativi, è finalizzato a perseguire risparmi pari a 3,6 miliardi nel 2015, 8,3 miliardi nel 2016 e 11,3 miliardi a decorrere dal 2017. Tali importi corrispondono, peraltro, all'importo complessivo dei risparmi di spesa indicati nel testo originario dei commi 427 e 430 della legge di stabilità 2014 (con esclusione pertanto di quelli del comma 429, affidati agli enti territoriali) cui non si procederà, in presenza dell'ottenimento di corrispondenti risparmi di spesa dall'attività di revisione della spesa pubblica.
  Precisa, poi, che sul piano degli obiettivi quantitativi, il Programma di lavoro Pag. 8rinviava alla sede politica la decisione sull'opportunità di andare oltre tali obiettivi minimi, individuando risparmi addizionali già nel 2014 e con più apprezzabili risparmi complessivi per il periodo 2014-2016 rispetto al quadro a politiche invariate della legge di stabilità. Inoltre, il Programma indicava sul piano qualitativo la necessità di operare la revisione della spesa mantenendo una elevata qualità dei servizi pubblici puntando a guadagni di efficienza e riduzione degli sprechi. Quanto alla tempistica, rileva che la fase in atto sarebbe quella di ricognizione tecnica al fine di definire le misure legislative e amministrative che potrebbero essere approvate già a metà del 2014 con quantificazione dei relativi risparmi di spesa nel 2014 e negli anni successivi.
  Scendendo nel dettaglio, in materia di difesa, il Programma indica i temi che saranno coperti dalla revisione della spesa: coordinamento con altre forze per riduzione organici e immobili (polizia, guardia di finanza), sanità militare e prestazioni specifiche (cure termali), revisione programmi militari incentivi alle imprese e scuole di formazione ed enti vigilati.
  In connessione ai maggiori obiettivi di risparmio imposti dal comma 427, come novellato dalla lettera b), la lettera c) del comma in esame provvede a modificare anche il comma 428 della legge di stabilità, al fine di aumentare anche la quota di risparmi che attiene al bilancio dello Stato, attraverso l'aumento del complesso degli importi accantonati sugli stanziamenti rimodulabili del bilancio dello Stato, ivi previsto. In particolare, il comma 428 dispone, nel testo originario, nelle more della definizione degli interventi correttivi di spending review, la costituzione di accantonamenti indisponibili sulle dotazioni finanziarie iscritte a legislazione vigente delle spese rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero, come dettagliati nell'allegato 3 alla legge n. 147 del 2013: tali accantonamenti, limitati al solo triennio 2015-2017, risultano fissati negli importi di 256 milioni di euro nell'anno 2015 e 622 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. L'accantonamento in questione ha una finalità prudenziale, atteso che il comma medesimo precisa che a seguito dell'adozione degli interventi di riduzione della spesa di cui al comma 427, si provvederà a rendere disponibili le somme accantonate. Gli accantonamenti indisponibili sulle spese rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero vengono ora stabiliti negli importi complessivi di 710 milioni di euro per l'anno 2014, 1.028,8 milioni di euro per l'anno 2015, e 1.186,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016, secondo quanto indicato nel nuovo Allegato 3, come sostituito dal decreto-legge.
  Quanto al Ministero della difesa, tali importi, accantonati e indisponibili ammontano a 89,5 milioni di euro per il 2014, a 239,8 milioni per il 2015 e a 334,7 milioni per il 2016 e per gli anni ad esso successivi, mentre la tabella allegata alla Legge di Stabilità 2014 prevedeva in origine, per lo stesso Dicastero, 74,6 milioni di euro per l'anno 2015 e 198,4 milioni per l'anno 2016.
  Ritiene, quindi, opportuno menzionare a questo punto l'impegno di razionalizzazione e risparmio della spesa già assunto dal Dicastero della difesa a seguito dell'attuazione della legge delega n. 244 del 2012, avvenuta con i decreti legislativi nn. 32 e 33.
  Da tali complessivi accantonamenti, di cui è bene ribadire la natura prudenziale, sono escluse (come già previsto dalla normativa originaria) sia le spese del Ministero per i beni e le attività culturali e del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sia le spese della Missione «Ricerca e innovazione», sia gli stanziamenti relativi al Fondo per lo sviluppo e la coesione, sia, infine, gli stanziamenti per la realizzazione di opere e attività connesse al grande evento Expo 2015 di Milano.
  Un'ulteriore norma di competenza della Commissione difesa è quella recata al comma 7 dell'articolo 3, relativo al personale impiegato nelle attività di protezione civile. La norma riconosce, per il triennio 2013-2015, integrazioni al trattamento economico accessorio al personale Pag. 9non dirigenziale, anche delle Forze armate e delle Forze di Polizia, impiegato nelle strutture del Dipartimento della protezione civile, nel limite di spesa di 4,5 milioni di euro (3 milioni di euro per l'anno 2014 e 1,5 milioni di euro per l'anno 2015). Tale riconoscimento opera nelle more del rinnovo della contrattazione integrativa riguardante il personale della Presidenza del Consiglio dei ministri e, comunque, non oltre il 2015. Alla luce di quanto illustrato preannuncia, pertanto, l'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in titolo, che potrà tenere conto degli eventuali spunti emersi nel corso del dibattito.

  Massimo ARTINI (M5S) ringrazia, preliminarmente, la relatrice per l'approfondita disamina svolta sulle norme di competenza della Commissione.
  Fa presente, quindi, che la posizione del Movimento Cinque Stelle è favorevole con riferimento alle norme che riconoscono integrazioni al trattamento economico accessorio del personale delle Forze armate impiegato nelle attività di protezione civile, mentre non altrettanto può affermarsi con riguardo alle decurtazioni operate sul bilancio della Difesa in conseguenza dell'aumento degli obiettivi di risparmio attesi dalla spending review. In particolare, manifesta perplessità in ragione del fatto che non risulta possibile sapere con precisione quali e in che misura saranno i capitoli sui quali graverà la maggiore decurtazione prospettata e, per tali motivi, anche a nome del proprio gruppo, preannuncia un voto di astensione.

  Michele PIRAS (SEL) si associa alle considerazioni svolte dall'onorevole Artini, manifestando condivisione nei confronti della posizione appena espressa che individua, da un lato, alcuni aspetti per i quali anche il gruppo di SEL si dichiara favorevole, dall'altro, misure che invece giudica negativamente.
  Sottolinea, in aggiunta, che desta particolare preoccupazione la definizione dei temi, indicata nel Programma di lavoro per l'attività di revisione della spesa pubblica, che saranno oggetto della revisione della spesa, che la relazione ha puntualmente indicato. In particolare, fa presente che la spending review, inciderà, secondo quanto prospettato nel citato programma, sulle materie del coordinamento con le altre forze per la riduzione degli organici e degli immobili, della sanità militare, della revisione dei programmi militari e, infine, delle scuole di formazione.
  Ritiene che, in un momento in cui si iniziano ad intravedere timidi segnali di una ripresa economica, un simile intervento non possa che spegnere tali barlumi, rinviando ulteriormente una possibile crescita.
  Evidenziando, dunque, le perplessità del gruppo di SEL su quali possano essere i possibili effetti sul Comparto e sulla qualità della vita del personale ad esso appartenente, ribadisce il voto di astensione da parte del proprio gruppo, motivando tale scelta in ragione della convinzione che la revisione della spesa debba essere operata innanzitutto con riguardo alle spese per armamenti.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI osserva come, con riferimento all'anno 2014, la rimodulazione effettuata dal decreto-legge sia estremamente contenuta. Precisa, inoltre, con riguardo agli approfondimenti richiesti in relazione all'incidenza della revisione della spesa sui vari capitoli del bilancio della Difesa, che questa, relativamente agli anni 2015 e 2016, potrà avvenire solo in tempi successivi.

  Gian Piero SCANU (PD) domanda delucidazioni sulla richiesta di approfondimenti manifestata dai rappresentanti dei gruppi poc'anzi intervenuti.

  Elio VITO, presidente, osserva che gli onorevoli Artini e Piras, a suo avviso, hanno inteso esprimere condivisione riguardo alla parte del provvedimento che interessa il personale delle Forze armate impiegato a supporto delle attività di protezione civile, mentre hanno manifestato preoccupazione relativamente ai tagli disposti dalla spending review.

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  Massimo ARTINI (M5S) comprende le ragioni esposte dal sottosegretario Rossi, evidenziando, tuttavia, come le decurtazioni operate dal nuovo decreto-legge siano assai cospicue senza che sia fatto alcun cenno alla diminuzione della spesa relativa ai sistemi d'arma.
  Precisa, altresì, che la sua richiesta intendeva realizzare una maggiore conoscenza delle determinazioni relative alla revisione della spesa della Difesa in termini qualitativi e non quantitativi.

  Michele PIRAS (SEL) condivide pienamente le osservazioni del collega Artini, ribadendo che la preoccupazione manifestata dal proprio gruppo riguarda la qualità della vita del personale impiegato nel Comparto.

  Gian Piero SCANU (PD) dichiara un voto favorevole da parte del proprio gruppo sulla proposta di parere presentata dalla relatrice, rimarcando che il Partito democratico svolgerà un ruolo di moral suasion presso il rappresentante del Governo, affinché le preoccupazioni manifestate dai colleghi del gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà e del Movimento Cinque Stelle, sulle quali si registra una piena condivisione anche da parte del suo gruppo, siano tenute in futuro nella dovuta considerazione.
  Auspica, quindi, che su tale materia possa realizzarsi una piena informazione del Parlamento da parte del Governo, similmente a quanto verificatosi con riguardo ai sistemi d'armamento nell'ambito della legge delega sulla revisione dello strumento militare.

  Rosanna SCOPELLITI (NCD) ritiene condivisibili le considerazioni emerse nel dibattito e si dichiara convinta che il Governo saprà dare al momento opportuno le necessarie risposte.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI, confermando quanto evidenziato precedentemente, ribadisce che gli opportuni approfondimenti potranno essere svolti in un momento successivo, antecedente alla predisposizione del bilancio, anche in considerazione del fatto nello stesso bilancio della Difesa sono molti i capitoli oggetto di riforme.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole, presentata dal relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 12.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Lunedì 10 marzo 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 12.55.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2014 e relativi allegati.
COM(2013)739 final.
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2014.
Doc. LXXXVII-bis, n. 2.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti in oggetto, rinviato nella seduta del 27 febbraio 2014.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta del 27 febbraio 2014 il relatore, onorevole Galli, ha presentato la sua proposta di parere e il gruppo del Movimento Cinque Stelle ha a sua volta presentato una proposta alternativa di parere.Pag. 11
  Segnala, quindi, che, alla luce degli orientamenti emersi del corso del dibattito, il relatore ha predisposto una nuova proposta di parere finalizzata a recepire alcuni degli spunti emersi.

  Carlo GALLI (PD), relatore, presenta la nuova proposta di parere favorevole che illustra (vedi allegato 2).

  Massimo ARTINI (M5S) ritiene che sul provvedimento si sia svolta una proficua discussione e ringrazia il relatore per aver accolto, come osservazioni, alcuni degli spunti evidenziati nella proposta di parere alternativo presentata dal suo gruppo.
  In particolare, ritiene opportuno evidenziare i riferimenti alla situazione del Mediterraneo e al disarmo nucleare.
  Valuta positivamente anche l'integrazione della premessa relativa alla vicenda dei nostri due fucilieri di Marina trattenuti in India, dalla quale si evince con maggiore chiarezza la posizione del nostro Paese nei riguardi dell'Unione europea.
  Ciò premesso, ritiene tuttavia che non siano venute meno le condizioni per ritirare la proposta di parere alternativo presentata in precedenza e, per tali ragioni, anche a nome del proprio gruppo, preannuncia un voto di astensione.

  Elio VITO, presidente, segnala che nell'ambito della riunione dell'Ufficio di presidenza che si svolgerà al termine della seduta, sarà affrontato anche il tema dell'ordine del giorno da presentare al decreto-legge di proroga delle missioni internazionali sulla vicenda dei due marò, nonché definiti i termini per un'audizione del Commissario straordinario Staffan De Mistura in relazione agli sviluppi della controversia. Ricorda, infine, che in caso di approvazione da parte della Commissione della proposta di parere predisposto dal relatore, onorevole Galli, è da considerarsi preclusa la deliberazione in merito alla proposta alternativa di parere, presentata dal gruppo del MoVimento Cinque Stelle.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.05 alle 13.35.

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