CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 marzo 2014
191.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 73

SEDE REFERENTE

  Martedì 4 marzo 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.15.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 gennaio 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, fa presente che sul testo unificato in oggetto – come risultante dall'esame degli emendamenti svoltosi nella seduta del 6 novembre 2013 – sono stati sinora acquisiti i pareri delle Commissioni I, VII e XII, mentre non sono ad oggi pervenuti i pareri delle Commissioni IV, V, VI, IX e X. Segnala, peraltro, che, nel frattempo, taluni recenti provvedimenti approvati dal Parlamento – da ultimo la legge di stabilità per il 2014 – hanno introdotto significativi elementi di novità in materia di lavoratori esodati, rendendo necessario un ulteriore approfondimento del testo. Considerato che, sulla base di recenti orientamenti espressi nell'ambito della Conferenza dei presidenti di gruppo, sul provvedimento in esame potrebbe profilarsi un'accelerazione dell’iter di esame, reputa opportuno – prima ancora di acquisire i pareri mancanti – rimetterne l'esame al Comitato ristretto, allo scopo di esaminare eventuali ulteriori modifiche al testo, anche al fine di migliorarlo sotto il profilo della sostenibilità finanziaria e renderlo coerente alle ultime determinazioni normative assunte in materia.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, tenuto conto che il testo in questione è stato trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva il 6 novembre 2013, condivide Pag. 74l'opportunità di tornare in Comitato ristretto al fine di alleggerirne il contenuto, espungendo quegli interventi di salvaguardia nel frattempo disposti dai diversi provvedimenti approvati dal Parlamento, a partire dalla legge di stabilità per il 2014. Ritiene, altresì, che questa possa essere l'occasione per apporre ulteriori modifiche migliorative al provvedimento, tese a rimuovere taluni incongruenze ancora presenti della normativa vigente, che interessano, ad esempio, talune categorie di lavoratori ancora sprovviste di tutele (cita, al riguardo, il caso dei lavoratori a tempo determinato, attualmente esclusi dalla possibilità di avvalersi delle deroghe in caso di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro o incentivo all'esodo). Fa presente, in conclusione, di aver predisposto una prima bozza di ipotesi di modifiche al testo, che sottoporrà alla valutazione del Comitato ristretto, auspicando che su di essa possa avviarsi un confronto proficuo e costruttivo.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene che la procedura testé ipotizzata sia incoerente rispetto all'atteggiamento tenuto fino ad ora dai gruppi, che, nell'ultima seduta, si erano dichiarati concordi nel rinviare qualsiasi ipotesi di modifica al testo ad una fase successiva, una volta acquisiti tutti i pareri. Fatto notare che lui stesso ha sollecitato, attraverso una lettera alla Presidenza della Camera, l'espressione dei pareri di competenza delle Commissioni – per il cui sollecito pronunciamento, inoltre, è intervenuta anche la presidenza della Commissione – ritiene opportuno verificare l'opportunità di un ritorno in Comitato ristretto al fine di elaborare un nuovo testo, per il quale, peraltro, fa notare che si prospetta un altro passaggio in sede consultiva. Ritiene, quindi, che sia stato perso del tempo, sottolineando come tale ulteriore attività di modifica del testo – in presenza della volontà, solo ora dichiarata, di non attendere i pareri – avrebbe potuto essere svolta in precedenza. Passando ad esaminare le possibili modifiche al testo, evidenzia l'esigenza di dare priorità – rispetto all'intervento a tutela dei titolari di contratto a tempo determinato, comunque giudicato condivisibile e da realizzare, a fronte di una sua finalità «demolitoria» della legge Fornero – all'estensione temporale delle salvaguardie, portando il termine entro cui maturare i requisiti, in vista della fruizione del beneficio, da 24 a 36 mesi. Si dichiara, comunque, disponibile a confrontarsi con i gruppi sul testo nell'ambito del Comitato ristretto, tenuto conto che occorre intervenire con urgenza a sostegno dei tanti lavoratori ancora esclusi da ogni forma di garanzia.

  Titti DI SALVO (SEL) fa notare che è stata la stessa Conferenza dei presidenti di gruppo ad aver convenuto circa la necessità di avviare la discussione sul provvedimento in Assemblea entro il mese di marzo, sottolineando che in quella sede è stata evidenziata l'esigenza di favorire lo svolgimento di uno specifico monitoraggio, teso a quantificare con precisione la platea dei beneficiari. Auspica, quindi, che si proceda con celerità ed efficacia, in coerenza con gli orientamenti già assunti in materia, provvedendo ad acquisire tutti i dati necessari in attuazione di tale forma di monitoraggio.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, ritiene che la Commissione, sulla base degli elementi acquisiti finora, sia in grado di valutare gli interventi ulteriori di salvaguardia da inserire nel testo, tenuto conto, peraltro, che le previsioni iniziali svolte dall'INPS, a suo avviso, si sono rivelate troppo pessimistiche ed eccessivamente restrittive dal punto di vista finanziario, se si fa riferimento alle pensioni effettivamente liquidate fino ad ora. Ragionando, poi, sulle modalità di prosecuzione dell'esame del provvedimento, si dichiara disponibile ad un confronto serio, ma celere sul testo in esame, affinché si possa giungere a conclusione dell’iter in tempi certi e compatibili con la programmazione dei lavori dell'Assemblea. Fa notare, infine, che tale ulteriore fase di approfondimento, che appare inevitabile alla luce delle ultime novità legislative introdotte in materia, Pag. 75sarà finalizzata ad elaborare il miglior testo possibile.

  Cesare DAMIANO, presidente, rilevato come l’iter di esame abbia scontato inevitabilmente un certo ritardo riconducibile alla necessità di attendere i pareri delle Commissioni, osserva come il lavoro dei gruppi debba concentrarsi ora su eventuali ipotesi di alleggerimento del testo, tenendo conto delle ultime modifiche legislative introdotte in materia. Si augura, quindi, che i gruppi possano trovare un'ampia convergenza su tale delicata tematica, al fine di sollecitare il Governo a individuare una soluzione definitiva al problema degli esodati – che giudica prioritario – reperendo le risorse necessarie e tenendo fede agli impegni assunti a suo tempo. Osservato che la presidenza si è già fatta carico di richiedere all'INPS i dati necessari, ricevendo una prima iniziale risposta in relazione alle pensioni già liquidate, auspica, in conclusione, che, in tempi molto brevi, si possa giungere alla definizione di un testo il più possibile efficace ed equilibrato. Prospetta pertanto l'opportunità – acquisito anche l'avviso del relatore – di tornare ad approfondire le predette questioni nell'ambito del Comitato ristretto, al fine di elaborare nel minor tempo possibile un testo più equilibrato ed efficace. Resta inteso che nelle successive fasi dell’iter sarà possibile svolgere ulteriori accertamenti con i competenti uffici tecnici del Ministero e dell'INPS per fare chiarezza sulla platea dei lavoratori esodati ancora non coperti da alcuna forma di tutela.

  La Commissione conviene.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza se sia possibile riconvocare il Comitato ristretto anche al termine della seduta congiunta con la VII Commissione, al fine di consentire un dibattito più ampio.

  Cesare DAMIANO, presidente, conviene con l'esigenza di avviare ora i lavori del Comitato ristretto, aggiornandone poi i lavori immediatamente dopo la conclusione dell'esame in sede referente della proposta di legge C. 353.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 4 marzo 2014.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.30 alle 14.45 e dalle 15.40 alle 16.10.