CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 febbraio 2014
177.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

  Martedì 11 febbraio 2014.

Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Emendamenti C. 3-35-182-358-551-632-718-746-747749-876-894-932-998-1025-1026-1116-1143-1401-1452-1453-1514-1657-1794-1914-1946-1947-1977-A.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 11.35 alle 12.10 e dalle 18.45 alle 19.20.

INTERROGAZIONI

  Martedì 11 febbraio 2014. — Presidenza del vicepresidente Roberta AGOSTINI. — Interviene il viceministro dell'interno Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 14.20.

5-00966 Tino Iannuzzi: Sul potenziamento del presidio di Polizia del campus dell'Università di Salerno, sito nel territorio del comune di Fisciano.

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  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, pur ringraziando il viceministro Bubbico per i riscontri appena forniti che hanno fatto riferimento, peraltro, anche ad altri atti di sindacato ispettivo da lui stesso presentati negli anni scorsi riguardanti la vicenda in discussione, si dichiara insoddisfatto e preoccupato per il contenuto della sua risposta. Nel ricordare, infatti, che il campus dell'Università di Salerno, sito nel territorio del comune di Fisciano, costituisce una realtà complessa e in continua espansione che può contare la presenza di almeno cinquantamila unità, osserva che il presidio di polizia è del tutto insufficiente per svolgere le molteplici attività di controllo e vigilanza cui deve fare fronte.
  Nell'accogliere con favore l'assicurazione fornita dal viceministro Bubbico circa l'esistenza di un costante monitoraggio e controllo del comune di Fisciano da parte delle forze dell'ordine, ritiene comunque necessario che, ove tale presidio non possa essere sostituito da un commissariato, sia previsto un potenziamento delle risorse di personale assegnate al presidio medesimo.

5-01093 Ribaudo: Sul contenzioso relativo al concorso per allievi agenti della Polizia di Stato di cui al decreto del Ministro dell'interno del 24 novembre 2011.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Francesco RIBAUDO (PD), replicando, ringrazia per l'esauriente risposta e ricorda che da parte di tutte le forze politiche sta emergendo una posizione a favore del principio dell'utilizzo delle graduatorie degli idonei in luogo del ricorso a nuovi concorsi pubblici, anche alla luce delle esigenze di contenimento dei costi. Ciò si evince oltretutto con chiarezza dal contenuto del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
  Comprende che nella risposta del Governo si rappresenti la volontà di affidarsi alle decisioni che saranno assunte dalla magistratura amministrativa ma ribadisce che se il ministero dell'interno si trova di fronte all'esigenza di disporre di personale, di numero limitato e per determinate esigenze, quali l'Expo, si può a suo avviso pensare di utilizzare gli idonei in graduatoria garantendo così la sicurezza nel paese senza ulteriori costi connessi a nuovi concorsi pubblici.
  Ritiene altresì probabilmente opportuno – e su questo invita il Governo a svolgere una riflessione quanto prima – rivedere la disciplina normativa relativa all'accesso alla Polizia di Stato attraverso il fermo di leva che non garantisce in toto la professionalità richiesta, considerata la diversa impostazione tra gli insegnamenti militari ed il lavoro di chi deve rapportarsi quotidianamente con la gente.
  Auspica infine che, se ci saranno le condizioni economiche, sia possibile procedere all'utilizzo delle graduatorie richiamate nella sua interrogazione così da chiudere anche i contenziosi in corso

5-01126 Lombardi: Sulla procedura per l'avanzamento di carriera nella Polizia di Stato deliberata dal Consiglio di amministrazione per il personale della Polizia di Stato, il 28 giugno 2013.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal viceministro Bubbico per una serie di ragioni. In particolare, sottolinea come, a suo avviso, il Governo non abbia chiarito, in particolare, se il dottor Improta – richiamato nel testo dell'interrogazione – abbia frequentato o meno il corso per la nomina a commissario di polizia previsto dall'articolo 56 Pag. 22della legge n. 121 del 1981, abrogata dal decreto legislativo n. 334 del 2000 ma vigente all'epoca dei fatti. Ribadisce quindi l'esigenza di avere una risposta sul punto.
  Fa altresì presente, quanto alla tematica degli avanzamenti e delle promozioni nella Polizia di Stato, che l'articolo 9, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994, sancisce che «Le commissioni esaminatrici di concorso sono composte da tecnici esperti nelle materie oggetto del concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime e non possono farne parte, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, i componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione interessata, coloro che ricoprano cariche politiche o che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali». Al riguardo si chiede, pertanto, a quale titolo il Ministro Alfano abbia partecipato, nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione per gli affari del personale, allo scrutinio per merito comparativo per la promozione a dirigente superiore e per l'ammissione al corso di formazione dirigenziale per la nomina a primo dirigente in titolo.

5-01310 Burtone: Sulle iniziative per potenziare il controllo del territorio e prevenire i crimini contro il patrimonio e le attività economiche.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), replicando, si dichiara soddisfatto per la risposta fornita dal rappresentante del Governo che ritiene puntuale e significativa rispetto alle azioni che si intendono intraprendere.
  Ricorda di aver indicato, nella propria interrogazione, un evento specifico, quale l'incendio che si è verificato nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2013 presso la zona del piano di insediamento produttivo di Bernalda ma ciò che intende sottolineare è che si tratta di un luogo ricco di insediamenti produttivi in cui l'attività di prevenzione e vigilanza deve essere molto attenta se si vogliono dare delle garanzie agli imprenditori nello svolgimento delle loro attività.

5-01487 Baldassarre: Sulle condizioni di sicurezza della sede di Polizia del comune di Poppi (AR).

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Massimo ARTINI (M5S), replicando nella sua qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del viceministro Bubbico. Nel segnalare che gli interroganti verificheranno puntualmente le rassicurazioni fornite dal Governo circa le misure adottate per garantire adeguate condizioni di sicurezza della sede di polizia del comune di Poppi, sottolinea che tali verifiche riguarderanno in particolare le problematiche connesse al riscaldamento degli ambienti anche per verificare che la scelta di acquistare termoconvettori da parete produca effetti di risparmio energetico.

5-01798 L'Abbate: Sugli episodi criminosi avvenuti nel comune di Conversano (BA).

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Giuseppe L'ABBATE (M5S), replicando, ringrazia per la risposta fornita della quale, tuttavia, non può considerarsi soddisfatto.
  Rileva, infatti, che ieri sera si è verificato l'ennesimo attentato nella zona di Conversano, quale chiaro ed evidente segnale di un'infiltrazione della criminalità organizzata nell'amministrazione comunale. Ricorda che il primo dei non eletti è stato picchiato duramente poco tempo fa Pag. 23e che il sindaco è stato fotografato abbracciato ad un noto pregiudicato il giorno dopo lo svolgimento delle elezioni amministrative ed è stato presente a matrimoni di persone legate alla criminalità.
  Rileva altresì che di fronte ad una escalation di eventi criminosi il sindaco ha minimizzato anche dopo la presentazione dell'interrogazione in titolo; ricorda poi che è in corso un procedimento penale relativo alla mega-discarica Martucci con un comportamento ambiguo da parte dell'amministrazione comunale sulla costituzione come parte civile.
  Evidenzia, dunque, che gli atti in questione continuano e non sono stati presi finora provvedimenti. Richiama le previsioni di cui agli articoli 141 e 143 del TUEL e quanto chiarito nella sentenza n. 1266 del 2012 del Consiglio di Stato chiedendosi dunque cosa si attenda per intervenire per lo scioglimento del comune per infiltrazione mafiosa. Il Consiglio di Stato ha, infatti, affermato che «lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose non esige né la prova della commissione di reati da parte degli amministratori, né che i collegamenti tra l'amministrazione e le organizzazioni criminali risultino da prove inconfutabili; sono sufficienti, invece, semplici «elementi» (e quindi circostanze di fatto anche non assurgenti al rango di prova piena) di un collegamento e/o influenza tra l'amministrazione e i sodalizi criminali (T.A.R. Campania Napoli, sez. I, 06 febbraio 2006, n. 1622), ovvero è sufficiente che gli elementi raccolti e valutati siano «indicativi» di un condizionamento dell'attività degli organi amministrativi e che tale condizionamento sia riconducibile all'influenza ed all'ascendente esercitati da gruppi di criminalità organizzata».

  La seduta termina alle 15.10.

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