CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 febbraio 2014
173.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 149

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 5 febbraio 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 9.

DL 145/13: Interventi urgenti di avvio del piano «Destinazione Italia», per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.
C. 1920, Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), relatore, ricorda che il decreto-legge in oggetto, composto di 15 articoli, è in corso d'esame in sede referente, in prima lettura, da parte delle Commissioni riunite VI e X, e scade il 21 febbraio 2014. La VII Commissione è Pag. 150quindi chiamata ad esprimere il proprio parere in relazione ai propri profili di competenza.
  Rileva che, in sintesi, l'articolo 1 del provvedimento reca disposizioni per la riduzione dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, per gli indirizzi strategici dell'energia geotermica, in materia di certificazione energetica degli edifici e di condominio, e per lo sviluppo di tecnologie di maggior tutela ambientale; l'articolo 2 concerne misure in materia di nuove imprese e di riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale e sul fondo di investimento nel capitale di rischio delle piccole e medie imprese; l'articolo 3 dispone l'istituzione di un credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo; l'articolo 4 concerne misure volte a favorire la realizzazione delle bonifiche dei siti di interesse nazionale e misure particolari per l'area di crisi complessa del porto di Trieste; l'articolo 5 reca misure per favorire l'internazionalizzazione delle imprese ed in materia di facilitazione dell'ingresso e del soggiorno in Italia per start-up innovative, ricerca e studio; l'articolo 6 è relativo a misure per favorire la digitalizzazione e la connettività delle piccole e medie imprese, ed in materia di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre, comunicazioni ed editoria; l'articolo 7 reca una misura di razionalizzazione dell'istituto finanziario del ruling di standard internazionale; l'articolo 8 è relativo a disposizioni in materia di assicurazione R.C. auto; l'articolo 9 reca misure per favorire la diffusione della lettura; l'articolo 10 concerne disposizioni in merito al tribunale delle società con sede all'estero; l'articolo 11 riguarda misure per favorire la risoluzione di crisi aziendali e difendere l'occupazione; l'articolo 12 reca misure per favorire il credito alla piccola e media impresa; l'articolo 13 è relativo a disposizioni urgenti per EXPO 2015, per i lavori pubblici ed in materia di trasporto aereo; l'articolo 14 concerne misure di contrasto al lavoro sommerso e irregolare; l'articolo 15, infine, dispone l'entrata in vigore del provvedimento.
  Nello specifico delle disposizioni di interesse per la VII Commissione, segnala, intanto, l'articolo 3 del provvedimento in esame, il quale istituisce un credito d'imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, finanziato a valere sulla proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari. Il credito d'imposta è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 2,5 milioni per ciascun beneficiario. Aggiunge poi che vanno ricordate le disposizioni di cui all'articolo 5, commi 7 e 8. Il comma 7 dell'articolo 5 prevede che, nel rispetto della normativa vigente nazionale ed europea, il Ministero degli affari esteri, il Ministero dell'interno e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali individuino forme di agevolazione nella trattazione delle domande di visto di ingresso e di permesso di soggiorno connesse con start-up innovative, con iniziative d'investimento, di ricerca o di mecenatismo, da realizzare anche in partenariato con imprese, enti di ricerca ed altri soggetti pubblici o privati italiani. Il comma 8 del medesimo articolo 5, reca poi diverse disposizioni concernenti i lavoratori extracomunitari. Più specificamente: si prevede che il cittadino straniero non comunitario che abbia conseguito in Italia un dottorato o un master universitario di primo livello, possa chiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione (lettera a); viene agevolato l'ingresso e il soggiorno per ricerca scientifica prevedendo che la sussistenza delle risorse mensili messe a disposizione del ricercatore e indicate nella convenzione di accoglienza tra il ricercatore medesimo e l'istituto di ricerca sia dichiarata da parte dell'istituto, anche nel caso in cui la partecipazione del ricercatore al progetto di ricerca benefici del sostegno finanziario di terzi (lettera b); viene escluso per i ricercatori l'obbligo di dimostrare la disponibilità di un alloggio idoneo ai fini del ricongiungimento familiare (lettera c); viene eliminato l'obbligo di corrispondenza Pag. 151tra titolo di studio e qualifica professionale per l'ingresso di lavoratori altamente qualificati (lettere d) ed e); viene liberalizzato l'ingresso in Italia degli studenti residenti all'estero che intendano accedere all'istruzione universitaria con la soppressione del contingentamento del numero dei visti per motivi di studio rilasciati ogni anno (lettera f). Con riferimento poi all'articolo 6, ricorda che lo stesso, al comma 1, consente l'accesso da parte delle piccole e medie imprese a finanziamenti a fondo perduto, tramite voucher di importo non superiore a 10.000 euro da destinare a: acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell'efficienza aziendale; sviluppo di soluzioni di e-commerce; connettività a banda larga e ultralarga.
  Aggiunge poi che il comma 8 del medesimo articolo 6 prevede il rilascio delle frequenze per il servizio digitale terrestre assegnate a operatori di rete televisivi italiani che, tuttavia, sono riconosciute a livello internazionale come nella titolarità di Paesi confinanti e che diano luogo ad accertate situazioni interferenziali. Specifica che, a tal fine, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni deve avviare le relative procedure entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge; le procedure devono avere luogo entro e non oltre il 31 dicembre 2014. Rileva inoltre che alla scadenza del termine l'amministrazione può procedere alla disattivazione coattiva degli impianti avvalendosi della polizia postale (come previsto dall'articolo 98, comma 6, del Codice delle comunicazioni elettroniche). Aggiunge che il comma 9 dello stesso articolo 6 prevede l'erogazione di misure compensative per gli operatori interessati dal rilascio volontario delle frequenze di cui al comma 8. Sottolinea poi che ciò avverrà a valere sulle somme non impiegate previste dal decreto del Ministro delle comunicazioni 30 dicembre 2003 (contributo per la televisione digitale terrestre e per l'accesso a banda larga a Internet ai sensi dell'articolo 4, commi 1 e 2, della legge finanziaria 2004, legge n. 350 del 2003). Segnala, inoltre, i commi da 10 a 13 dello stesso articolo 6 che prevedono una detrazione d'imposta del 65 per cento, fino a un valore massimo di 20.000 euro, per le spese sostenute, entro il 31 dicembre di ciascun anno del triennio 2014-2016, da parte di piccole e medie imprese, ovvero da consorzi o da reti di piccole e medie imprese, relative a interventi volti a garantire una velocità di connettività con capacità uguale o superiore a 30 Megabit per secondo.
  Reputa inoltre di grande interesse, per la VII Commissione, l'articolo 9 del provvedimento in esame, che reca misure per favorire la diffusione della lettura. Specifica che questo articolo prevede la possibilità di attivare un credito di imposta per l'acquisto di libri muniti di codice ISBN per le famiglie e le persone giuridiche che non usufruiscono già della detrazione IVA, pari al 19 per cento fino ad una spesa annua di duemila euro, di cui mille per l'acquisto di libri di testo. Aggiunge che il finanziamento dell'agevolazione, nella misura massima di 50 milioni di euro, rientra nell'ambito di un apposito Programma Operativo Nazionale (PON) della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari. In particolare, il comma 1 dell'articolo 9 stabilisce che l'attivazione dell'agevolazione – la cui durata è prevista fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016 – avverrà a seguito della definizione della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali comunitari e previa individuazione di tale misura all'interno del pertinente programma operativo nazionale, a seguito della verifica della coerenza con le linee di intervento in essa previste e dell'approvazione della Commissione europea. Precisa che, ai sensi del comma 2 del medesimo articolo 9, il credito di imposta è pari al 19 per cento della spesa effettuata nel corso dell'anno per un importo massimo, per ciascun soggetto, di 2.000 euro, così ripartiti: 1.000 euro per i libri di testo scolastici ed universitari; 1.000 euro per tutte le altre pubblicazioni. Aggiunge che il successivo comma 3 dell'articolo 9 prevede che l'acquisto sia documentato fiscalmente dal venditore. Sono esclusi gli acquisti di Pag. 152libri in formato digitale nonché quelli già deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo. Sottolinea inoltre che, sulla base delle risorse effettivamente assegnate dal Programma operativo nazionale di riferimento (PON), con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro trenta giorni dall'adozione dell'intervento all'interno del PON, sono definite le modalità per usufruire del credito d'imposta e per la comunicazione delle spese effettuate, ai fini delle verifica dei fondi annualmente disponibili e la documentazione fiscale che deve essere rilasciata dal venditore, nonché il regime dei controlli sulle spese e la decorrenza dell'agevolazione (comma 4). Ai sensi del comma 5 del medesimo articolo 9, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e con il Ministro dello sviluppo economico, è stabilito l'ammontare dell'intervento nella misura massima di 50 milioni di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari. Il successivo comma 6 definisce la procedura per usufruire dell'agevolazione: il credito d'imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel corso del quale il beneficio è maturato; esso non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive; non rileva, inoltre, ai fini della determinazione della percentuale di deducibilità degli interessi passivi, di cui all'articolo 61 del Testo unico delle imposte sui redditi (decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986), né rispetto ai criteri di inerenza per la deducibilità delle spese, di cui all'articolo 109, comma 5, del medesimo TUIR.
  Aggiunge che il comma 7 del medesimo articolo 9, infine, prevede che le risorse individuate per il credito d'imposta siano versate all'entrata del bilancio dello Stato e successivamente riassegnate ad un apposito programma dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. A tal fine, il Ministero dello sviluppo economico comunica al Fondo di rotazione (di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183) gli importi comunitari e nazionali riconosciuti a titolo di credito di imposta da versare all'entrata del bilancio dello Stato. Segnala inoltre i commi 24-28 dell'articolo 13. Specifica che queste disposizioni prevedono che, anche in vista dell'Expo 2015, al fine di promuovere la valorizzazione di specifiche aree territoriali e per migliorarne la capacità di attivazione della dotazione di beni storici, culturali e ambientali, nonché di servizi per l'attrattività turistica, siano finanziati progetti che individuino uno o più interventi tra loro coordinati. Aggiunge che i progetti possono essere presentati da comuni con popolazione tra i 5.000 e i 150.000 abitanti. Ogni comune interessato potrà presentare un solo progetto articolato, in uno o più interventi fra loro coordinati, con una richiesta di finanziamento che non potrà essere inferiore a 1 milione e superiore a 5 milioni di euro e purché in ordine agli interventi previsti sia assumibile l'impegno giuridicamente vincolante entro il 31 maggio 2014 e ne sia possibile la conclusione entro 15 mesi da quest'ultima data. Precisa che nel caso in cui il costo complessivo del progetto sia superiore a 5 milioni di euro, il soggetto interessato dovrà indicare la copertura economica, a proprie spese, per la parte eccedente (comma 24). Il comma 25 dell'articolo 13 prevede poi che, entro 30 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, con apposita convenzione tra il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e l'ANCI, da approvare con decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, siano disciplinati i criteri per l'utilizzo delle risorse per gli interventi di cui al precedente comma 24. Aggiunge poi che all'intervento di cui al comma 24, sono destinati finanziamenti complessivi sino a un massimo di 500 milioni di euro (comma 26). Il comma 27 reca la copertura finanziaria dei suddetti oneri e il comma 28 prevede la possibilità che si Pag. 153rendano disponibili ulteriori risorse per le predette finalità, derivanti dalla eventuale riprogrammazione, in accordo con le Amministrazioni responsabili della loro attuazione, dei Programmi Operativi della programmazione 2007-2013 della politica regionale comunitaria.
  Propone quindi di esprimere un parere favorevole con condizione (vedi allegato).

  Luigi GALLO (M5S) rileva che non vi sono le condizioni per esprimere il parere, stante anche il fatto che la Commissione è stata convocata all'ultimo momento in modo irrituale, su un provvedimento di grande rilevanza ed interesse. Preferirebbe che, stante anche la situazione politica attuale, vi fosse una maggiore disponibilità da parte della maggioranza che invece ancora una volta non tiene conto delle esigenze dell'opposizione. Chiede quindi il rinvio dell'esame del provvedimento, preannunciando, anche a nome del suo gruppo, che i deputati del Movimento 5 Stelle non parteciperanno al seguito della seduta.

  Francesco D'UVA (M5S), dopo aver ringraziato il collega D'Ottavio per l'accurato lavoro svolto, propone che la VII Commissione rinvii l'espressione del parere per consentire un approfondimento del testo.

  Maria COSCIA (PD) in considerazione della sospensione dei lavori dell'Assemblea, ritiene che vi siano le condizioni per valutare un rinvio del seguito dell'esame.

  Manuela GHIZZONI, presidente, prendendo atto di quanto evidenziato dal collega Gallo, rileva che la Commissione è stata legittimamente convocata stante l'esigenza di assicurare in via prioritaria l'esame di progetti di legge per i quali è previsto l'esame in Assemblea, come quello in discussione. Aggiunge che, in caso di cosiddetti atti dovuti, come il disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, vi è la necessità che la Commissione si esprima. Stante la richiesta del collega Gallo e in considerazione della complessità del provvedimento per gli aspetti di competenza della Commissione, ritiene comunque che vi siano le condizioni per poter rinviare il seguito dell'esame del provvedimento al termine della seduta antimeridiana dell'Assemblea.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 5 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 15.40.

DL 145/13: Interventi urgenti di avvio del piano «Destinazione Italia», per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.
C. 1920, Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta odierna.

  Maria COSCIA (PD) considerato che la Commissione cultura non ha espresso il proprio parere prima che iniziasse la valutazione degli emendamenti da parte delle Commissioni di merito, come avrebbe dovuto fare, ritiene che, visto che le Commissioni riunite VI e X hanno già approvato degli emendamenti al riguardo, Pag. 154prima di esprimere il parere è necessario acquisire il nuovo testo.

  Giancarlo GALAN, presidente, precisa che è stata acquisita per le vie brevi l'indicazione che le Commissioni di merito provvederanno a votare il mandato ai relatori entro le ore 16 della giornata odierna. Ricorda in ogni caso che le decisioni sui lavori della Commissione sono adottate dall'ufficio di presidenza.

  Simone VALENTE (M5S) condivide quanto testè affermato dalla collega Coscia, rilevando una «schizofrenia» nel modo di procedere nell'esame dei provvedimenti. Propone quindi di rinviare l'espressione del parere solo dopo aver avuto contezza delle modifiche sinora approvate dalle Commissioni di merito in sede referente.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), preso atto che non vi sono gli elementi per dare una valutazione compiuta sul provvedimento in esame, rileva come, attualmente, nell'esame dei decreti-legge viga una sorta di «monocameralismo imperfetto», introdotto dal precedente Governo Monti, e i cui strascichi sono giunti sino ad oggi. Aderisce quindi alla richiesta di non esprimersi sul testo in esame, nell'assenza di ulteriori elementi conoscitivi, pur sottolineando che la condizione in cui si esamina per l'ennesima volta un decreto-legge importante per il Paese come quello in esame, denuncia la situazione di sbandamento in cui si trova il Governo Letta.

  Maria COSCIA (PD), al di là dell'eventuale responsabilità dell'attuale Governo, ribadisce che la Commissione avrebbe dovuto fornire in tempo utile alle Commissioni di merito eventuali proposte di modifica. Rappresenta quindi l'esigenza che la Commissione si esprima comunque sul nuovo testo.

  Giancarlo GALAN, presidente, prendendo atto del dibattito, sul quale si rimette alla Commissione, ribadisce che la Commissione si riunisce secondo quanto deliberato dall'Ufficio di presidenza, come ricordato dal collega Gallo nella riunione dell'Ufficio di presidenza testè concluso. Provvederà quindi a comunicare la convocazione di un ulteriore Ufficio di presidenza, per la definizione dei lavori della Commissione.

  La Commissione delibera quindi, all'unanimità, di non esprimere il parere di competenza sul provvedimento in esame.

  La seduta termina alle 15.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 5 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 15.50.

Estinzione dell'istituto «SS. Trinità e Paradiso» di Vico Equense e trasferimento del relativo patrimonio al comune di Vico Equense.
C. 1069 Bossa e C. 1164 Salvatore Piccolo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 gennaio 2014.

  Irene MANZI (PD), relatore, riferisce di aver acquisito e depositato agli atti della Commissione un'utile documentazione prodotta dal comune di Vico Equense e dall'Istituto di educazione e di istruzione SS. Trinità e Paradiso, ringraziando gli uffici per averla trasmessa a tutti i colleghi. Precisa che si tratta di note che rendono edotta la Commissione cultura dei vari aspetti concernenti il patrimonio e la situazione finanziaria-contabile dell'Istituto; la volontà dei due soggetti istituzionali coinvolti e, in particolare, del comune di Vico Equense, anche con riferimento alla conferma da parte di quest'ultimo Pag. 155della disponibilità all'eventuale transito nei ruoli del comune di Vico Equense delle due unità lavorative part-time attualmente in forza all'Istituto SS. Trinità e Paradiso, nel caso in cui si concluda l'iter parlamentare dei provvedimenti in oggetto. Ringrazia quindi il sottosegretario Rossi Doria per la preziosa collaborazione apportata alla relatrice e alla Commissione nel corso dell'esame dei provvedimenti in titolo.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA ringrazia la relatrice per il lavoro svolto, che ha permesso a tutti i commissari di avere le necessarie informazioni per procedere nell’iter dei provvedimenti in esame. Rileva come le due proposte di legge abbinate siano tese a far acquisire ad una comunità locale un bene che questa desidera con piena convinzione.

  Irene MANZI (PD), relatore, propone che la Commissione adotti il testo della proposta di legge Bossa n. 1069 quale testo base per il seguito dell'esame, al quale riferire la presentazione di eventuali emendamenti. Riterrebbe opportuno poi fissare per le ore 18 della giornata di domani, giovedì 6 febbraio 2014, il termine per la presentazione di emendamenti al predetto testo.

  Giancarlo GALAN, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare. Alla luce di quanto richiesto dal relatore, propone che la Commissione adotti il testo della proposta di legge Bossa n. 1069 quale testo base per il seguito dell'esame.

  La Commissione concorda.

  Giancarlo GALAN, presidente, propone altresì di fissare per le ore 18 della giornata di domani, giovedì 6 febbraio 2014, il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al predetto testo.

  La Commissione concorda.

  Giancarlo GALAN, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 20.45 alle 21.05.

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