CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 31 gennaio 2014
169.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Venerdì 31 gennaio 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.10 alle 9.20.

SEDE CONSULTIVA

  Venerdì 31 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 12.45.

Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
C. 3 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Maino MARCHI (PD), relatore, ricorda che i commi 398 e seguenti della legge di stabilità per l'anno 2014 hanno disposto una riduzione di 100 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2014, delle risorse stanziate nel Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative, del Parlamento europeo e dall'attuazione dei referendum, iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze. Rileva che tale riduzione di spesa, secondo quanto indicato dalla relazione tecnica, è posta in relazione a una serie di misure previste dalla stessa legge di stabilità, tra cui l'obbligo, a decorrere dal 2014, di svolgere le operazioni di voto relative a consultazioni elettorali e referendarie soltanto nella giornata della domenica, dalle ore 7 alle ore 23. Precisa che la relazione tecnica non quantifica, tuttavia, specificamente il risparmio ascrivibile a tale misura, limitandosi a evidenziare che lo svolgimento delle elezioni in un'unica giornata consentirà una riduzione delle spese variabili legate al numero di giornate di voto. Segnala come siano, invece, quantificati in complessivi 44,5 milioni di euro annui i risparmi derivanti da ulteriori misure contenute nella stessa Pag. 5legge di stabilità, riguardanti la modifica della disciplina della propaganda elettorale; l'eliminazione della possibilità di nomina di presidenti di seggio non residenti nel comune; la riduzione dell'obbligo di apertura degli uffici comunali, la fissazione di un limite massimo di spesa da rimborsare a ciascun comune e la riduzione delle ore di straordinario individuali; la riduzione del formato delle schede elettorali e l'abrogazione di una preesistente autorizzazione di spesa.
  Rileva che il testo unificato in esame non interviene specificamente sulla disciplina cui fanno riferimento le disposizioni della legge di stabilità. Osserva, peraltro, che il sistema prefigurato prevede l'eventualità dello svolgimento di un turno di ballottaggio in caso di mancato raggiungimento da parte di una lista della soglia di voti necessaria per l'attribuzione del premio di maggioranza, di cui agli articoli 1, comma 16, e 2, comma 1. A suo avviso, andrebbe quindi acquisita conferma dal Governo che tale eventualità, dalla quale deriverebbe lo svolgimento delle operazioni di voto in due distinte giornate, sia comunque compatibile con la dotazione dello specifico Fondo da utilizzare per spese elettorali, così come rideterminato dalla legge di stabilità per l'anno 2014.

  Giulio MARCON (SEL), nel rilevare come, ai fini di una disamina approfondita delle numerose proposte emendative riferite al provvedimento in titolo, sia necessario disporre di tempo ulteriore, chiede che la seduta venga sospesa per un'ora.

  Rocco PALESE (FI-PdL) rileva preliminarmente come, alla luce della relazione dianzi esposta dall'onorevole Marchi, la Commissione sia nelle condizioni di esprimere il parere di competenza sui profili finanziari del provvedimento in esame. Pur condividendo le ragioni della richiesta avanzata dall'onorevole Marcon, ritiene che la seduta possa essere sospesa per un lasso di tempo più breve, per consentire all'Aula di esaminare il provvedimento già a partire dalle 14.30, come previsto.

  Andrea ROMANO (SCpI), Federico FAUTTILLI (PI) e Dore MISURACA (NCD) si associano alla richiesta dell'onorevole Palese.

  Francesco BOCCIA presidente, ricorda che la Commissione è tenuta a valutare i soli profili di carattere finanziario, senza entrare nel merito del provvedimento. Propone, quindi, di sospendere la seduta per trenta minuti, dopo che il rappresentante del Governo avrà reso i necessari chiarimenti sulle questioni sollevate dal relatore.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, relativamente alla mancata quantificazione dei risparmi ascrivibili alle misure previste dai commi 398 e seguenti della legge di stabilità per l'anno 2014, che prevedono lo svolgimento delle elezioni in un'unica giornata, ricorda che la quantificazione effettuata dal Governo si riferisce esclusivamente allo svolgimento delle consultazioni elettorali secondo le ordinarie scadenze. Assicura, inoltre, che, allo svolgimento dell'eventuale turno di ballottaggio in caso di mancato raggiungimento da parte di una lista della soglia di voti necessaria per l'attribuzione del premio di maggioranza, di cui agli articoli 1, comma 16, e 2, comma 1, si potrà far fronte nell'ambito delle disponibilità esistenti sul Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative del Parlamento europeo e dall'attuazione dei referendum, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Ritiene, pertanto, che il provvedimento in esame non presenti profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Generoso MELILLA (SEL) ritiene che una sospensione della seduta per un tempo di trenta minuti, come proposto dal presidente Boccia, non sia sufficiente a consentire un esame approfondito dei contenuti del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite. Osserva, infatti, come, trattandosi di materia elettorale, sia necessario procedere a una Pag. 6discussione quanto più possibile ampia, che assicuri la partecipazione di tutti i gruppi parlamentari, come già avvenuto in occasione dell'approvazione delle leggi n. 276 e 277 del 1993, cosiddette leggi Mattarella, nel corso della XI legislatura.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che la Commissione, in questa sede, è chiamata a esprimersi sui soli profili finanziari e non sul merito del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD), nel sottolineare come la Commissione sia nelle condizioni di esprimere il parere di competenza tanto sul testo del provvedimento quanto sulle proposte emendative ad esso riferite, ritiene che la seduta possa essere sospesa per non più di trenta minuti e che l'istruttoria possa svolgersi in un lasso di tempo breve. Al riguardo, infatti, fa presente che, nonostante siano state presentate numerose proposte emendative al testo in esame, la più parte di esse non presenta profili problematici dal punto di vista finanziario, essendo poche quelle per le quali è necessario acquisire chiarimenti da parte del Governo.

  Gennaro MIGLIORE (SEL), nel prendere atto di quanto dichiarato dall'onorevole Marchi, osserva come sia necessario effettuare una valutazione approfondita di tutti gli emendamenti presentati al testo in esame, ivi compresi quelli che non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL), nel richiamare l'intervento del collega Migliore, evidenzia la necessità di procedere a un attento esame di tutte le proposte emendative relative al provvedimento in titolo.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la seduta sarà sospesa fino alle 13.30.

  La seduta, sospesa alle 13.10, è ripresa alle 13.45.

  Maino MARCHI (PD), relatore, alla luce dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, formula la seguente proposta di parere sul provvedimento in esame:

  «La V Commissione,
   esaminato il progetto di legge C. 3 e abb.-A, recante disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale allo svolgimento dell'eventuale turno di ballottaggio in caso di mancato raggiungimento da parte di una lista della soglia di voti necessaria per l'attribuzione del premio di maggioranza, di cui agli articoli 1, comma 16, e 2, comma 1, si potrà far fronte nell'ambito delle disponibilità esistenti sul «fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative del Parlamento europeo e dall'attuazione dei referendum» iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze,
  esprime
  sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE».

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore, ricorda che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti. Tra le proposte emendative la cui quantificazioni o copertura appare carente o inidonea segnala l'emendamento Vargiu 2.011, che incide, tra l'altro, sulle modalità di esercizio del voto all'estero, provvedendo al relativo onere, peraltro non quantificato, a valere sul fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative e del Parlamento europeo e dell'attuazione del referendum. Sulle seguenti proposte emendative ritiene invece opportuno acquisire l'avviso del Governo: Valiante 01.0300, Balduzzi 1.151, Balduzzi 1.67, Marco Meloni 1.69, Marco Meloni 1.402, Di Lello 1.79 e Zaccagnini 1.307, che sono volte a prevedere lo svolgimento di Pag. 7elezioni primarie da parte dei partiti o gruppi politici che intendano presentare liste di candidati per l'elezione della Camera dei deputati. Al riguardo, appare opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione di tale disposizione possa farsi fronte senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente; Vargiu 1.103 e 1.110, che prevedono la possibilità che gli elettori esprimano un voto anteriormente alla data stabilita per le elezioni, con possibili adempimenti ulteriori a carico delle amministrazioni interessate. Al riguardo, appare opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione di tali disposizioni possa farsi fronte senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente; Gitti 1.11, D'Attorre 1.406, Balduzzi 1.35 e Lombardi 1.41, le quali prevedono l'istituzione di una commissione di esperti per la determinazione dei collegi, senza specificare se l'istituzione della stessa comporti oneri a carico della finanza pubblica. Al riguardo appare opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione di tali disposizioni possano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; Gitti 2.10 e Fraccaro 2.17, volte a prevedere l'istituzione di una Commissione incaricata di formulare indicazioni al Governo in merito agli schemi di decreto legislativo per la revisione delle circoscrizioni elettorali. Al riguardo ritiene opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione delle proposte emendative possa farsi fronte senza oneri per la finanza pubblica e nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, escludendo la corresponsione di qualsiasi emolumento di natura retributiva e non retributiva (gettoni di presenza, rimborsi spese, etc.) ai soggetti chiamati a partecipare ai lavori della Commissione; Nuti 2.40 e Grillo 2.42, che sono volte a prevedere che l'ufficio elettorale regionale possa essere assistito da esperti scelti dal presidente. Al riguardo ritiene opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione delle proposte emendative si possa far fronte senza oneri per la finanza pubblica e nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, escludendo la corresponsione ai predetti esperti di qualsiasi emolumento di natura retributiva e non retributiva (gettoni di presenza, rimborsi spese, etc.); La Russa 2.0321, volta a prevedere lo svolgimento di elezioni primarie, come strumento obbligatorio per la selezione dei candidati di ciascun partito politico. Al riguardo ritiene opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione della disposizione si possa far fronte senza oneri per la finanza pubblica e nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente; Pisicchio 2.06 e Di Lello 2.09, le quali sono volte a prevedere attività di controllo da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato sui casi di incompatibilità disciplinati dalla stessa disposizione. Al riguardo ritiene opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione della disposizione si possa far fronte senza oneri per la finanza pubblica e nell'ambito delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili in capo all'Autorità a legislazione vigente; Marco Meloni 2.033, che prevede il conferimento di una delega al Governo per l'esercizio di voto per i cittadini temporaneamente all'estero. Al riguardo appare necessario un chiarimento dal Governo riguardo ad eventuali nuovi e maggiori oneri derivanti dall'articolo aggiuntivo rispetto a quelli previsti legislazione vigente; Centemero 2.014 e 2.0330 e Marco Meloni 2.0332, che prevedono disposizioni, anche attraverso il conferimento di una delega al Governo, per l'esercizio del voto da parte degli studenti fuori sede. Al riguardo appare necessario un chiarimento dal Governo riguardo ad eventuali nuovi e maggiori oneri derivanti dall'articolo aggiuntivo rispetto a quelli previsti legislazione vigente. Conclude evidenziando che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Vargiu 2.011; esprime invece nulla osta sulle proposte emendative Valiante Pag. 801.0300, Balduzzi 1.151 e 1.67, Marco Meloni 1.69 e 1.402, Di Lello 1.79, Zaccagnini 1.307 e La Russa 2.0321, non essendo al momento valutabile la possibilità che si verifichi l'insorgenza di nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica in conseguenza dello svolgimento di elezioni primarie da parte dei partiti. Esprime quindi parere contrario sugli articoli aggiuntivi Vargiu 1.103 e 1.110, nonché sulle proposte emendative Gitti 1.11, D'Attorre 1.406, Balduzzi 1.35, Lombardi 1.41, Gitti 2.10, Fraccaro 2.17, Nuti 2.40, Grillo 2.42 e Centemero 2.014 e 2.0330, in quanto suscettibili di determinare maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Esprime altresì nulla osta sugli emendamenti Pisicchio 2.06 e Di Lello 2.09, nonché sugli emendamenti Marco Meloni 2.033 e 2.0332, ritenendo che all'attuazione delle suddette proposte emendative possa farsi fronte nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. Conferma infine che le restanti proposte emendative riferite al provvedimento in esame non presentano profili problematici sul piano finanziario, esprimendo sulle stesse nulla osta.

  Maino MARCHI (PD), relatore, concorda con il parere espresso dal rappresentante del Governo, condividendo la decisione di esprimere nulla osta sulle proposte emendative volte a intervenire sul procedimento elettorale, come ad esempio quelle che prevedono lo svolgimento di elezioni primarie da parte di partiti o gruppi politici. Ritiene altresì condivisibile la decisione del Governo di esprimere nulla osta in merito alle proposte emendative che prevedono il conferimento di alcune deleghe legislative, che potrebbero essere attuate senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, pur in mancanza di un'espressa clausola di neutralità finanziaria.

  Generoso MELILLA (SEL) segnala che l'emendamento 1.406, sul quale è stato espresso parere contrario dal rappresentante Governo, presenta lo stesso numero di un emendamento di diverso contenuto sottoscritto dal deputato Migliore.

  Titti DI SALVO (SEL) osserva come l'incongruenza testé segnalata dal collega Melilla evidenzi la necessità di disporre di un tempo ulteriore per esaminare approfonditamente i contenuti delle proposte emendative riferite al provvedimento in titolo. Richiamando l'intervento del collega Migliore, ritiene che vadano fatte oggetto di attenta valutazione anche le proposte emendative, ivi comprese quelle presentate dai deputati del suo gruppo, che non sembrano presentare profili problematici sul piano finanziario, dal momento che le stesse, all'esito di una più accurata disamina, potrebbero invece rivelarsi suscettibili di determinare maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  Nazzareno PILOZZI (SEL) chiede chiarimenti in ordine alle osservazioni svolte dal relatore con riferimento alla proposta emendativa La Russa 2.0321, relativa allo svolgimento di elezioni primarie. Si chiede infatti per quale ragione non siano state rilevate criticità, sul piano finanziario, in merito all'eventuale svolgimento del turno di ballottaggio previsto dall'articolo 1, comma 16, e dall'articolo 2, comma 1, della proposta di legge in esame e siano stati invece evidenziati profili problematici in relazione allo svolgimento di elezioni primarie da parte di partiti o gruppi politici.

  Maino MARCHI (PD), relatore, precisa che, alla luce dei chiarimenti testé resi dal rappresentante del Governo, anche le proposte emendative relative allo svolgimento di elezioni primarie non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, quanto alla previsione dello svolgimento di elezioni primarie, sottolinea che sarà compito del Parlamento, con un successivo intervento legislativo, valutare se allo stesso debba provvedersi a carico dello Stato o dei partiti politici. Ritiene quindi che non sia possibile procedere nell'immediato ad una compiuta valutazione dei profili finanziari della proposta di legge in Pag. 9esame, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

  Maino MARCHI (PD), relatore, propone quindi di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.11, 1.35, 1.41, 1.103, 1.110, 1.406, 2.10, 2.17, 2.40, 2.42 e sugli articoli aggiuntivi 2.011, 2.014, 2.0330, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, e nulla osta sulle restanti proposte emendative.

  Fabio LAVAGNO (SEL) chiede chiarimenti in ordine ai criteri sulla base dei quali il rappresentante del Governo ha espresso il parere sugli emendamenti riferiti al provvedimento in esame. A suo giudizio, infatti, il parere contrario del rappresentante del Governo su talune proposte emendative – in particolare quelle concernenti la partecipazione al voto dei cittadini italiani temporaneamente all'estero e degli studenti fuori sede residenti nel territorio nazionale – appare dettato più da una valutazione di merito sul contenuto delle medesime, che non dalla esclusiva considerazione dei profili finanziari da esse eventualmente recati.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), nel condividere le osservazioni del collega Lavagno, rileva che tanto il Governo quanto la Commissione dovrebbero strettamente attenersi, in sede di espressione del parere sugli emendamenti, all'analisi dei soli aspetti problematici dal punto di vista finanziario, senza addentrarsi in una disamina del merito degli stessi.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nel rispondere ai rilievi mossi dagli onorevoli Lavagno e Pilozzi, fa presente che il Governo si è doverosamente limitato, in tale sede, ad esprimere contrarietà sulle proposte emendative suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.20.