CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 gennaio 2014
167.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
Pag. 4

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 29 gennaio 2014. — Presidenza del presidente della VI Commissione Daniele CAPEZZONE, indi del presidente della X Commissione Ettore Guglielmo EPIFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 9.40.

DL 145/2013: Interventi urgenti di avvio del piano «Destinazione Italia», per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.
C. 1920 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 gennaio 2014.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, informa che sono state presentati alcuni ricorsi avverso le inammissibilità pronunciate nella seduta di ieri.
  In relazione a tali ricorsi le Presidenze ritengono di rivedere i giudizi di inammissibilità delle seguenti proposte emendative, le quali, ad un ulteriore esame, appaiono attinenti alle materie affrontate dal decreto-legge:
   De Lorenzis 1.143, che istituisce agevolazioni per le start up innovative che presentino progetti per migliorare il dispacciamento in rete delle fonti rinnovabili non programmabili;
   Allasia 1.176, Bernardo 1.82, Abrignani 1.61 e Lacquaniti 1.60, in materia di stoccaggio di gas naturale;
   Benamati 1.163, in materia di stoccaggio di gas naturale e che disciplina la partecipazione al mercato a termine del gas naturale per i soggetti la cui quota di mercato supera il 10 per cento;
   Della Valle 1.178, che integra le definizioni previste dal decreto legislativo n. 28 del 2011 sulle fonti rinnovabili, in particolare con riguardo all'energia dal vento ad alta quota;Pag. 5
   Latronico 1.37, in materia di incentivi alle fonti rinnovabili e in particolare agli impianti costituiti da un unico generatore elettrico di potenza non superiore ad un MW realizzati da pubbliche amministrazioni;
   Ferraresi 1.154, che modifica numerose disposizioni riguardanti l'incentivazione delle fonti rinnovabili contenute nel decreto legislativo n. 28 del 2011 e nel DM 6 luglio 2012;
   Lacquaniti 2.02, che riserva una quota del Fondo per la crescita sostenibile allo sviluppo dell'imprenditoria femminile;
   Cani 3.011, volto ad escludere le opere di confinamento fisico finalizzate alla messa in sicurezza dei siti inquinati dagli elenchi dei progetti di competenza statale e regionale da sottoporre alla valutazione di impatto ambientale (Allegati II e III della parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006);
   gli analoghi Lacquaniti 4.24 e 4.25, Dorina Bianchi 4.42, Cominelli 4.03 e Cani 4.0.5, volti a introdurre una disciplina per l'accelerazione delle procedure di bonifica dei siti di interesse nazionale (SIN) di Crotone e Brescia-Caffaro, mediante la nomina di commissari straordinari, di cui vengono disciplinati compiti e funzioni e/o mediante appositi stanziamenti;
   Oliaro 5.35, che disciplina il termine delle procedure di controllo ai fini delle formalità doganali;
   Liuzzi 5.49, che prevede l'acquisto di servizi di pubblicità online esclusivamente con bonifico bancario o carta di credito;
   Liuzzi 5.48, che sopprime le norme in materia di acquisto di pubblicità online;
   Colletti 8.553, limitatamente al primo periodo, che abroga il decreto ministeriale 3 luglio 2003, recante la Tabella delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità;
   gli identici emendamenti Maietta 11.40, Laffranco 11.18, Pagano 11.30 e Sberna 11.33, che intervengono sul trattamento economico del socio lavoratore nelle cooperative artigiane;
   gli identici Laffranco 11.19 e Pagano 11.29, che intervengono sulla emissione di strumenti finanziari da parte delle cooperative a responsabilità limitata;

  Si ribadisce inoltre l'ammissibilità delle proposte emendative Bernardo 6.49 e 6.50, oggetto di ricorso.
  Le Presidenze ritengono invece di confermare i giudizi di inammissibilità sulle altre proposte emendative oggetto di ricorso.
  Avverte quindi che il presentatore ha ritirato l'emendamento Pagano 11.26 e che l'emendamento Pisano 1.169 è stato sottoscritto dai deputati Da Villa, Crippa, Fantinati, Mucci, Petraroli, Prodani, Vallascas e Della Valle.

  Ivan CATALANO (M5S) invita le Presidenze a rivedere il giudizio di inammissibilità espresso sull'emendamento 13.89, il quale reca una modifica al codice della strada volta a consentire che i velocipedi siano utilizzati anche per il servizio di noleggio con conducente. Segnala, infatti, come l'emendamento sia volto a superare un'incongruenza della disciplina in materia contenuta nel predetto codice della strada, nella medesima logica dell'articolo 13, comma 12, il quale esclude dall'obbligo di immatricolazione i carrelli, qualora utilizzati per brevi spostamenti. Sottolinea quindi la rilevanza della proposta emendativa, la quale viene incontro alle esigenze di molti giovani che vorrebbero avviare un'attività di noleggio avvalendosi dei velocipedi.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, con riferimento alla questione sollevata dal deputato Catalano, pur concordando nel merito sull'emendamento 13.89, ribadisce, sul piano del metodo, come non sia possibile rivedere l'ammissibilità della proposta emendativa. Segnala, infatti, come la presenza, nel testo del decreto-legge, di una norma che modifica il codice della Pag. 6strada, non consenta di considerare ammissibili tutte le altre proposte emendative che intervengano su diversi aspetti del predetto codice, evidenziando al riguardo come le Presidenze abbiano adottato coerentemente il medesimo criterio anche rispetto ad altri emendamenti che incidono anch'essi su tale normativa.
  Rileva, più in generale, come le Presidenze delle Commissioni riunite, pur attenendosi necessariamente ai criteri stabiliti dal Regolamento e dalla Presidenza della Camera in merito all'ammissibilità delle proposte emendative a decreti-legge, non abbiano seguito un approccio eccessivamente restrittivo: invita pertanto i gruppi a non insistere ulteriormente su tale questione, ricordando come un'ulteriore valutazione in merito potrà essere richiesta alla Presidenza della Camera in occasione della discussione del provvedimento in Assemblea.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede di conoscere le motivazioni specifiche per cui è stato confermato da parte delle Presidenze il giudizio di inammissibilità sugli emendamenti Petraroli 1.107, relativo ai servizi di maggior tutela, e Baldassarre 5.58, che reca una misura di semplificazione nell'ambito della documentazione antimafia per le start up innovative.

  Silvia FREGOLENT (PD) rileva come non sia chiaro il criterio in base al quale è stata giudicata l'ammissibilità delle proposte emendative, considerata la disomogeneità del decreto-legge. In tale contesto rileva come la dichiarazione di inammissibilità di una proposta emendativa ne impedisca la successiva trattazione, considerata la difficoltà a rivedere tali giudizi in occasione della discussione in Assemblea.

  Marco CAUSI (PD) invita le Presidenze a compiere un'ulteriore riflessione sull'emendamento Fregolent 8.433, il quale affronta la questione, particolarmente importante, degli indennizzi alle imprese che abbiano subito danni in conseguenza di delitti commessi per impedire o rallentare la realizzazione di opere strategiche.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), nel concordare con i colleghi di tutte le parti politiche che hanno rilevato l'eterogeneità dei contenuti del provvedimento, ribadisce la richiesta di acquisire maggiori dettagli circa le motivazioni in base alle quali le Presidenze hanno dichiarato e, in molti casi, confermato, il giudizio di inammissibilità sulle proposte emendative presentate.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolinea preliminarmente che la valutazione sull'ammissibilità delle proposte emendative è stata effettuata dalle Presidenze attenendosi ai criteri già richiamati nella seduta di ieri e che stabiliscono chiaramente non potersi ritenere ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge. È evidente che la grande complessità delle disposizioni contenute nel decreto rende più complicato comprendere la ratio di tale valutazione, ma essa è comunque riferita all'attinenza della proposta emendativa alle specifiche disposizioni e materie contenute nel provvedimento.
  Per quanto riguarda l'emendamento Fregolent 8.433, il quale disciplina le modalità con cui ristorare le imprese dei danni subiti a seguito di delitti non colposi volti a impedire o rallentare la realizzazione di opere strategiche, di cui pure condivide pienamente le finalità e comprende l'urgenza, le Presidenze ritengono che tale diretta attinenza con le norme del decreto – legge non sussista. La medesima valutazione è applicabile alle altre proposte emendative per le quali è stato confermato il giudizio di inammissibilità da parte delle Presidenze.
  Nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.05.